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Chiusura uffici postali, Comune valuta ricorso a Mattarella

Claudio Muzio e Mario Mascia

Anche il Comune di Genova potrebbe adire la via del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per salvare i 7 uffici postali chiusi o in procinto di chiudere in conseguenza dell’attuazione del nuovo piano di organizzazione territoriale varato da Poste Italiane. A comunicarlo è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Mario Mascia, al termine della Conferenza dei Capigruppo svoltasi quest’oggi a Palazzo Tursi.

“Ho proposto di attivare l’Ufficio Legale e l’Avvocatura del Comune – dichiara Mascia – per valutare l’esperibilità del ricorso al Capo dello Stato, come ha fatto vittoriosamente il Comune di Follo. Il Consiglio di Stato, a cui si è rivolto il Mise in esito al ricorso presentato al Presidente della Repubblica, ha messo nero su bianco che la razionalizzazione degli uffici non può giustificare ‘un intervento invasivo per le popolazioni interessate al servizio postale. La mera antieconomicità del servizio non può giustificare di per sé la chiusura’; occorre invece tenere conto delle interlocuzioni con le comunità locali, della situazione effettiva dal punto di vista anagrafico, geografico e dei servizi pubblici. Credo – conclude Mascia - che nel caso di molti degli uffici postali genovesi tagliati dal nuovo piano di Poste Italiane, in particolare quello di via Rigola a Sampierdarena, che ha chiuso i battenti lo scorso 17 febbraio, le cose stiamo proprio così. Per questo ritengo opportuno prendere in seria considerazione l’ipotesi del ricorso al Capo dello Stato, su cui ho riscontrato anche la condivisione dell’assessore al Personale Giorgio Viale”.

Soddisfazione per la notizia del possibile ricorso viene espressa anche dal capogruppo di Forza Italia in Regione, Claudio Muzio, promotore di diverse iniziative finalizzate a salvare dalla chiusura i 7 uffici postali genovesi: “Desidero esprimere il mio sostegno alla proposta del gruppo di Forza Italia in Comune. Nel caso di Follo è stato riconosciuto che la decisione di Poste ‘non ha tenuto conto delle esigenze degli utenti connesse al servizio pubblico, che dipendono anche da un territorio difficile e dalla scarsità di servizi di trasporto pubblico’. Penso anch’io all’ufficio di via Rigola, per la cui chiusura i residenti sono costretti a sobbarcarsi disagi particolarmente gravosi. Auspico perciò che il ricorso del Comune di Genova al Presidente della Repubblica possa concretizzarsi quanto prima”, conclude Muzio.

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