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Notizie

Mascherine obbligatorie nel centro storico di Genova e stadio per 1000

Super User 24 Settembre 2020 719 Visite

Il presidente Giovanni Toti ha firmato due ordinanze, una per garantire il distanziamento nel centro storico di Genova a seguito dell’aumento dei casi di Covid e per prorogare le misure sulla Spezia, l’altra per le manifestazioni sportive di Serie A. 

MISURE PER GENOVA

Obbligo di indossare la mascherina anche in luoghi pubblici e aperti al pubblico per tutte le 24:00 ore in una serie di vie del centro storico a ridosso del Porto Antico fino alla barriera dogana del porto. L’obbligo non è previsto per le consumazioni al tavolo e nei dehors, ma vale nelle seguenti vie:

- Via Marinai d’Italia

- Via Fanti d’Italia

- Via Andrea Doria

- Via Balbi

- Piazza della Nunziata

- Via Paolo Emilio Bensa

- Largo Zecca

- Via Cairoli

- Piazza Della Meridiana

- Piazza Fontane Marose

- Via Garibaldi

- Via XXV Aprile

- Piazza Matteotti

- Via di Porta Soprana

- Via del Colle

- Via Ravasco

- Via Madre di Dio

MISURE PER LA SPEZIA

Sono prorogate fino a domenica alle 24:00 di ‪domenica 27 settembre tutte le misure che erano già state assunte per il territorio cittadino della Spezia e Provincia.

MANIFESTAZIONI SPORTIVE

Come d’accordo con il Governo e in via sperimentale, è previsto l’ingresso fino a 1.000 persone per le partite di serie A, a cominciare da subito, dalla prossima di campionato.

Cianci ringrazia tutti: “Un risultato pazzesco”

Super User 23 Settembre 2020 921 Visite

“4564 volte Cianci, un risultato pazzesco!

Grazie a Giovanni Toti per avermi voluto nella sua squadra.

Grazie a chi ha creduto nella mia persona scrivendo "Cianci" sulla scheda.

Grazie agli amici che hanno consumato le suole delle scarpe e macinato chilometri con me e per me. Sempre: nei giorni di festa, alla notte, sotto la pioggia.

Grazie al mio staff che ha remato con vigore e nella stessa direzione tutti i giorni di questi lunghi mesi.

Grazie a chi ha parlato male di me perché mi ha reso più forte.

Grazie alla mia famiglia: mi ha sostenuto discretamente senza farmi mai mancare l'amore, l'unico ingrediente che consente di superare ogni ostacolo e uscire vittorioso da ogni sfida.

Adesso comincia una nuova avventura. Voglio viverla con la squadra che ha vinto, voglio viverla con voi: continuiamo questo viaggio insieme!”.

E’ il ringraziamento generale di Domenico (Mimmo) Cianci, recordman di preferenze nel Tigullio.

Toti: “Salvini superi il ruolo di leader di partito e diventi candidato premier”

Super User 23 Settembre 2020 965 Visite

“Caro Matteo e cari amici della Lega, siccome colgo qualche malumore intorno a una mia intervista sul Corriere della Sera che voleva invece essere uno sprone a costruire il centrodestra del futuro, di cui siete parte fondante e fondamentale, ribadisco qui il mio pensiero.

Nella mia Regione, come in molte altre, la nostra coalizione ha dimostrato di essere una forza politica elettoralmente fortissima e in grado, come è accaduto in Liguria, di conquistare mondi nuovi e allargarsi a cittadini che fino ad oggi non ci votavano o avevano smesso di votarci. Questo è il senso del successo della mia Lista, che ha drenato voti soprattutto da elettori di sinistra e 5 Stelle delusi.

Questa coalizione ha bisogno di essere ridisegnata, di uscire dallo schema della Seconda Repubblica, dei soliti partiti e delle solite liturgie. Questa coalizione ha bisogno di un leader che superi il suo ruolo di leader di partito, per diventare leader di tutti e candidato Premier di tutti. Questo leader deve sapersi spogliare della maglia di solo uomo di una parte per diventare la sintesi di tutti, deve saper costruire una nuova cosmogonia, che superi i vecchi schemi. Deve costruire una classe dirigente che non provenga solo dal proprio partito ma diventi una vera e propria classe dirigente di Governo. Solo così il centrodestra diventerà di nuovo una vera coalizione che si candida a guidare il Paese.

Gli elettori hanno indicato per questo ruolo di leader il Segretario leghista Matteo Salvini. Ne sono lieto, ho sempre avuto stima e amicizia per lui. Credo ricambiata. Ora dopo l’incoronazione, ribadita a più elezioni, delle urne, tocca a Salvini costruire quello che ho spiegato sopra. Indossi la giacca del capo coalizione, scardini le liturgie vecchie, proprie e altrui, diventi per intero il candidato Premier di tutta la coalizione, lavori per costruire una classe dirigente proveniente da tutte le sensibilità del nostro mondo.

Lanci insomma una vera costituente del nuovo centrodestra, una federazione nuova di forze, che raccolga tutte le energie migliori nate in questi anni. Io sarò con lui! Questo è il mio suggerimento lanciato da Genova, dove lo aspetto per festeggiare la vittoria, e dove sarò a lavorare per i prossimi cinque anni, ogni giorno, 24 ore al giorno, come ho promesso ai liguri”, così scrive il Presidente Toti sulla sua pagina Facebook.

La stoccata di Rixi a Toti: “Senza Salvini, non saresti dove sei”

Super User 23 Settembre 2020 1133 Visite

“L’intervista di oggi rilasciata dal governatore Toti è uno scivolone mediatico frutto della poca lucidità post ubriacatura elettorale. Da domani spero che Toti ritorni in sé e recuperi la memoria, ricordandosi che senza la Lega e senza Matteo Salvini non sarebbe dove è oggi”. Lo dichiara il deputato della Lega e segretario in Liguria Edoardo Rixi, commentando l'intervista di oggi sul Corriere della Sera dal titolo: Regionali Liguria, Toti: «Salvini non è capace di gestire la coalizione. Da lui aspettavo brindisi non musi lunghi.

Anna Pettene: “Il centro è al momento poco attrattivo”

Super User 23 Settembre 2020 911 Visite

“Tra i tanti messaggi ricevuti c’è un filo conduttore: inventarsi ancora qualcosa per continuare questa avventura. E’ molto emozionante questo perché dopo una presa d’atto obbligatoria, in tantissimi credono ancora a una alternativa pacata, liberale, centrale. L’ho sempre detto. Fin dall’inizio. Tuttavia non è semplice perché attraggono di più i poli che si vedono, netti, senza troppe interpretazioni e sforzi di immaginazione. Il centro è al momento poco attrattivo. Una sfumatura che non scuote. Qui invece occorre la creatività e la tenacia di chi visualizza ancora l’obiettivo e crede ancora in un inizio. Buona giornata! Buona luce!”. Così scrive su Facebook Anna Pettene, candidata alle recenti regionali con la lista Massardo.

Bettina Bolla ringrazia i suoi elettori

Super User 23 Settembre 2020 1050 Visite

“E’ andata: 497 voti, 20 giorni di campagna elettorale in una provincia diversa dalla mia. Sono arrivata prima della lista di Cambiamo a Cogoleto, anche Arenzano mi ha premiata... Vesima... Pegli e l’estremo levante... Camogli, Chiavari, Sestri Levante, Lavagna, Rapallo, Moneglia! Adesso il mio Territorio è un po’ più ampio! E non dimenticherò nessuno delle tante persone che ho incontrato! Grazie sono commossa a pensare che in 20 giorni ho convinto 497 persone a scrivere il mio cognome!”. Così Bettina Bolla su Facebook ha voluto ringraziare i suoi elettori.

Lega, Genova è dei bruzzoniani

Super User 23 Settembre 2020 1436 Visite

Come già anticipato a Genova sono stati eletti due consiglieri della Lega: Alessio Piana, con 2.821 voti, e Sandro Garibaldi, con 2.640.
Terza è arrivata Sonia Viale che, nonostante la grossa mano del vicesindaco Pietro Piciocchi, da sempre suo fedelissimo, ha ottenuto solo 1788 voti e non torna in Consiglio regionale.
Quello che quasi nessuno sa è che i due eletti Garibaldi e Piana sono storici esponenti dell'ala bruzzoniana (che fa riferimento al senatore Francesco Bruzzone), da sempre in aperta concorrenza con i rixiani.
Ora per la Lega si apre uno scenario inedito, anche perché a Genova l’ex assessora alla Sanità non è stata l'unica a rimanere fuori: c'è anche Andrea Carratú (1186 voti), il cognato del segretario ligure Edoardo Rixi, la capogruppo a Tursi Lorella Fontana (598 voti), sempre di area Rixi, e la consigliera comunale Francesca Corso (1470 voti), collaboratrice di Franco Senarega (1266 voti) vicina a Rixi.
Insomma a Genova la vittoria di Cambiamo con Toti è stata schiacciante soprattutto verso la Lega che ora farà non poca fatica a riaggiustare i suoi equilibri interni.

Carlo Bagnasco: “Forza Italia ha contribuito alla vittoria del centrodestra in Liguria”

Super User 22 Settembre 2020 763 Visite

“In un quadro politico regionale caratterizzato dall’affermazione della lista del presidente Giovanni Toti, Forza Italia ha dato il suo contributo convinto e leale per la vittoria del centrodestra in Liguria. Il risultato ottenuto ha consentito al nostro partito di continuare ad essere rappresentato in Consiglio regionale con Claudio Muzio, che nella scorsa legislatura ha tenuto alta la bandiera del nostro movimento politico ed ha svolto un grande lavoro sul territorio, premiato dagli elettori. Il progetto di aggregazione dei moderati, strategico per il nostro partito, continuerà ad essere al centro della nostra azione nei prossimi mesi. Ringrazio tutti i nostri candidati consiglieri che con passione ed impegno si sono messi in gioco in questa campagna elettorale. Il mio grazie va anche a tutti i nostri militanti che con generosità hanno messo a disposizione il proprio tempo e le proprie energie per sostenere Forza Italia”. E’ quanto dichiara Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia.

Toti: “Grande successo, miglior risultato di sempre per il centrodestra in Liguria

Super User 22 Settembre 2020 716 Visite

“I dati della notte non cambiano lo scenario di ieri sera: la coalizione di centrodestra è al 56%, un risultato che si commenta da solo, il migliore mai ottenuto in questa regione che premia l’impegno e il buon governo di tanti amministratori, ma anche la capacità della nostra coalizione, in questi 5 anni, di essere inclusiva e farsi casa di tante sensibilità non solo appartenenti al centrodestra. Inoltre sono molto soddisfatto del successo ottenuto dalla Lista che porta il mio nome, che risulta essere il primo partito in Liguria. Un unicum insieme al Veneto di Luca Zaia, a cui vanno i miei complimenti, e anche un segno del fatto che le liste dei governatori hanno ottenuto grande successo”.  Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, nella prima conferenza stampa dopo la sua rielezione.

“Sul fronte opposto – ha detto Toti - la coalizione avversaria non raggiunge il 40%, direi il risultato peggiore mai ottenuto nella storia di questa regione dai nostri avversari. Il Pd diventa il secondo partito e il M5S sparisce dai radar: segno che le polemiche e gli attacchi spesso pretestuosi, oltre che il soffiare continuamente sulle paure della gente e quel senso dì superiorità morale, non sono piaciuti agli elettori liguri”.

“Sono anche molto soddisfatto – ha continuato il rieletto governatore perché tanti assessori della giunta uscente hanno avuto straordinari risultati personali, segno di fiducia diffusa che ha premiato il lavoro compiuto e di questo li ringrazio, così come ringrazio tanti esponenti della società civile che hanno aderito alla nostra Lista”.  Toti ha poi ribadito l’importanza dei governi regionali rilanciando il tema dell’autonomia: “Sarà già argomento fondamentale da domani mattina. Credo che ormai sia ineludibile e, se questo governo e questo Parlamento hanno senso della realta', dopo questi risultati, apriranno immediatamente il negoziato per arrivare all'autonomia, cogliendo anche l'occasione di riforme costituzionali magari più impegnative, se la legislatura andrà avanti. Spero che tutti siano sufficientemente ragionevoli da fare questa analisi” - ha detto il governatore.

Il presidente Toti ha sottolineato che “La coalizione va avanti per altri 5 anni e ogni partito farà l’analisi dei propri voti. Sicuramente si è registrato il buon successo della Lega che si consolida in Regione Liguria, Forza Italia è stata in grado di presidiare il suo elettorato ed è evidente il grande successo ottenuto dalla nostra Lista che risulta il primo partito della regione. Con i segretari delle varie liste ci vedremo nei prossimi giorni per iniziare a ragionare sulla futura amministrazione”. 

“Questa mattina – ha aggiunto Toti - prima di arrivare in conferenza stampa ho sentito telefonicamente Giorgia Meloni e anche Silvio Berlusconi che ringrazio per il contributo di affetto e sostegno politico che mi hanno dato”.

“Ci rimetteremo a lavorare – ha concluso Toti – a partire dalla gestione dell’emergenza Covid, per poi proseguire con il Recovery Fund ma anche con manifestazioni importanti come il prossimo Salone Nautico, un grande evento per il Paese che si svolgerà in totale sicurezza nonostante il Coronavirus.

Per la costruzione della prossima giunta ci prenderemo tutto il tempo necessario, tenendo conto che gli assessori della mia lista hanno fatto un gran bel lavoro e sicuramente potrebbero rientrare. Si tratterà semmai di fare delle valutazioni sulla necessità, per alcuni, di impegnarsi maggiormente nell’attività politica per strutturare ancora di più il nostro movimento che diventa il primo gruppo in consiglio regionale e dunque la fiducia che ci è stata data merita il consolidamento della nostra dirigenza”. Toti ha anche preannunciato che per fare gli assessori, come nella precedente legislatura, i consiglieri, perlomeno della sua Lista, dovranno dimettersi. Modalità che sarà suggerita anche agli altri partiti della coalizione.

Toti superstar, governatori più forti dei partiti

Super User 22 Settembre 2020 948 Visite

Sulle sponde del Mar Ligure affonda l'unica intesa giallorossa in Italia sotto i colpi della corazzata Toti, e relativa lista del governatore con una squadra che ha saputo contrastare i cinque anni forse più difficili della storia ligure.

Toti, governatore quasi per caso nella Liguria dove veniva al mare e pensava si trovasse Novi Ligure, città alessandrina a dispetto del nome, vinse nel 2015 dopo e probabilmente per la lite a sinistra tra l'allora piddina Raffaella Paita e l'ex leader Cgil nonché già sindaco di Bologna ma ormai genovese, Sergio Cofferati. Insieme avrebbero vinto, invece il giornalista Mediaset mandato all'ombra della Lanterna facendo storcere il naso persino a qualcuno del centrodestra, vinse seppur con percentuale simile a quella ottenuta, in questa tornata, dal suo antagonista, collega giornalista del Fatto Quotidiano, Ferruccio Sansa.

Un pizzico di storia per riflettere sullo straordinario risultato totiano, tutto meritato, dopo aver superato, peggio che nella mitica trasmissione “Giochi senza frontiere”, tutti gli ostacoli che il destino pareva aver messo contro la Liguria, come se le avesse dichiarato guerra.

Un ciclone epocale e mareggiata da paesi caraibici, un autunno da allerta rossa continua e migliaia di litri di acqua gettati dal cielo come bombe, la tragedia immane e forse unica al mondo di ponte Morandi, poi l'incredibile Covid 19, il caos autostrade e pure un secondo ponte schiantato sulla A6. Un record di sventure che Toti, Giampedrone, Cavo & C, che mi scuseranno se non li cito per nome uno ad uno, hanno superato con fair play riconosciuto persino da una sinistra che ha governato la regione per un'eternità, tanto da credere, sbagliando, di poterla mantenere quasi per diritto acquisito.

Oltre al buon governo sul resto, soprattutto ad incidere sulla fortuna elettorale di Toti e la sua lista, primo partito in regione, è stata la ricostruzione di ponte Morandi. Straordinaria e forse destinata ad unicità nell'Italia dei lavori infiniti, interminabili e mai terminati causa corruzione, burocrazia, indecisioni politiche e un po' pure di demagogia ecologica.

Certo che ad aiutare Giovanni c'è stato l'amico e alleato Marco, nel senso di Bucci sindaco genovese. Una sorta di angelo custode per il numero uno che ha fatto il bis a De Ferrari. Manager e tecnico di spessore il primo cittadino di Genova. “Non sono un politico”, mi ha ribadito giorni fa intervenendo alla cena delle aquile dell'Aero Club di Genova, quando gli ho detto che per una volta la politica aveva fatto molto bene per il ponte.

Lavoro fatto dai due in accordo ed armonia. Iniziando da questo sito li ho definiti più volte con un termine che entrambi mi hanno detto di aver apprezzato: “gemelli del ponte”.

Ma al di là di tutto, in una regione ex rossa doc, la vittoria netta e piena, inconfutabile del centro destra, di un uomo mandato da Berlusconi, è una notizia.

Il centro sinistra non ha perso stavolta in quanto diviso ma ha mostrato le sue divisioni. Indeciso sul nome di Sansa fino al 90esimo, non ha certo favorito la pure appassionata, onesta e sentita campagna elettorale del figlio dell'ex magistrato ed ex sindaco Adriano. Che ce l'ha messa tutta, con coerenza, passando dalla redazione di un giornale seppure molto schierato alla politica.  

E' certo che Ferruccio, si sia d'accordo con lui o no, è persona che crede in quello che fa e dice. E la coerenza e la convinzione delle proprie idee sono valori di non poco conto.

A Giovanni Toti vanno fatti gli auguri di buon lavoro e i complimenti. La vittoria l'ha guadagnata con merito indubbio ed inconfutabile sul campo, con un lavoro attento, efficace che ha centrato i risultati che doveva. Tanto che la marea di voti che ha preso provengono pure da liguri che, in passato, votavano in altra direzione.

Gli uomini, i governatori, in Liguria come altrove, hanno superato i partiti. E questo non è male, li responsabilizza maggiormente.

Ed in questo senso ci stiamo statiuniticizzando. Rifletta Roma sui territori italiani, tanto diversi tra di loro, con caratteristiche e problemi diversi. Da gestire sul posto, in autonomia e non nel calderone romano che la grande vittoria del “si” ha dimostrato quanto sia il meno amato dagli italiani.

Dino Frambati

La fuoriserie arancione ha superato il Carroccio

Super User 22 Settembre 2020 822 Visite

Genova3000 aveva parlato di un possibile sorpasso della lista Toti sulla Lega in tempi non sospetti, era il 27 agosto (leggi). Anche se la missione era sembrata impossibile a tanti (ricordiamo le telefonate giunte in redazione), alla fine la fuoriserie arancione ha superato, anche abbondantemente, il Carroccio.
Ma perché secondo noi il sorpasso era nell’aria? Per una serie di motivi: Toti ha governato bene, ha gestito altrettanto bene le difficili emergenze ed ha una grande popolarità, non solo tra i liguri. E i suoi meriti non sono legati solo al Ponte.
Naturalmente anche la squadra, piena di fuoriclasse delle preferenze, da Mimmo Cianci a Ilaria Cavo, da Angelo Vaccarezza a Marco Scajola, ha contribuito al grande risultato totiano.
E se a tutto questo ci aggiungiamo la scheda elettorale che in qualche modo ha aiutato il governatore uscente, perché per molti il sistema più diretto per votarlo era mettere la croce sul simbolo della sua lista, ecco il perché di una vittoria così schiacciante (22 a 17 in Liguria e 24 a 14 a Genova). Che dovrà far riflettere i leghisti. Anche parecchio.

Elezioni in Liguria, affluenza più alta rispetto al 2015

Super User 21 Settembre 2020 718 Visite

Si sono chiusi alle 15 di oggi i seggi per il rinnovo del Consiglio regionale della Liguria e l’elezione del nuovo presidente della Regione Liguria. L’affluenza è stata del 53,46%, in aumento rispetto all’ultima tornata elettorale del 31 maggio 2015, quando si era fermata al 50,68%.

Nel dettaglio, l’affluenza nella Provincia di Savona è stata del 55,28 % (fu il 52,70% nel 2015), quella nella Provincia di Imperia è stata del 50,18 % (fu il 45,78% nel 2015), quella nella Provincia della Spezia è stata del 54,09 % (fu il 51,77 % nel 2015), mentre quella nella città metropolitana di Genova è stata del 53,51% (fu il 50,94% nel 2015). Le sezioni in Liguria sono 1795.

Coronavirus, 84 nuovi positivi in Liguria

Super User 20 Settembre 2020 669 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, domenica 20 settembre.

Sono 84 i nuovi positivi in Liguria, secondo i dati trasmessi da Alisa al ministero. Questo il dettaglio:

Asl 1: 4
1 contatto di caso confermato
3 attività di screening

Asl 2: 3
1 contatto caso confermato
2 attività di screening

Asl 3: 46
32 contatto caso confermato
1 rientro da estero
13 attività screening 

Asl 5: 31
21 contatto caso confermato
10 attività screening

Si precisa che la specificazione della ASL non è riferita alla residenza delle persone bensì alla sede territoriale dei laboratori dove è stato refertato il tampone.

Toti al seggio: “Oggi e domani festa della democrazia, non importa chi ma andate a votare”

Super User 20 Settembre 2020 813 Visite

“I nostri diritti di oggi sono frutto delle battaglie di ieri. Rispettiamo chi ha combattuto per noi, per le donne che hanno lottato per dire finalmente la loro, per chi ha perso la vita in nome di questa giornata. Oggi e domani sono la festa della democrazia dove ognuno di noi è protagonista allo stesso identico modo. Facciamo valere la storia, diamo un senso al presente, pensiamo al futuro. Non importa chi, ma andate a votare! Buon voto a tutti amici e grazie a chi oggi è al lavoro, a servizio del Paese, per permettere tutto questo in sicurezza. Comunque vada saranno due belle giornate di libertà. W la Liguria, w la democrazia!”, così scrive il presidente Toti sulla sua pagina Facebook.

Regionali, il sindaco Bucci ha votato

Super User 20 Settembre 2020 786 Visite

Questa mattina il sindaco Marco Bucci è andato a votare per le regionali e il referendum presso la scuola Embriaco in piazza Santa Maria in via Lata a Genova Carignano.
“Così come andiamo a fare la spesa, in farmacia, al ristorante possiamo andare con tranquillità anche al seggio elettorale”, ha detto il sindaco.

Bucci: “Aero Club, una risorsa per Genova”

Super User 20 Settembre 2020 2219 Visite

“Siete una risorsa per Genova”. Lo ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci, esaltando i giovani, neo brevettati e la funzione dell'Aero Club di Genova nella città, durante il suo intervento alla grande festa che si è svolta presso il bellissimo scenario del Golf Club Sant'Anna di Cogoleto: la “Cena delle Aquile” nella quale è stata consegnata la caratteristica aquila, simbolo mondiale dei piloti di aereo, a dieci neo brevettati dell'Aero Club di Genova, tra i quali anche una giovane ragazza.

Al primo cittadino di Genova è stato fatto omaggio di una cravatta con lo stemma dell'Aeroclub di Genova, che ha promesso indosserà quanto prima in un'occasione significativa ed importante.

La cravatta fa parte di una linea di abbigliamento caratteristica del club del volo genovese, creata da Gianni Riccardi, direttore della scuola di volo del club.

Oltre cento le persone presenti, tra soci ed ospiti. Tra questi Alessio Piana, presidente del Consiglio comunale, e Pietro Paolo Giampellegrini, segretario generale della Giunta regionale, intervenuto in rappresentanza del governatore Giovanni Toti, esponenti dell'Aeronautica Militare e l'ex direttore del Cristoforo Colombo, Alberto Lelli, da poco in pensione.

Ad esaltare la serata è stata però la presenza eccezionale di due piloti delle Frecce Tricolori: il comandante delle stesse, Gaetano Farina, ed il solista, Massimiliano Salvatore.

Si è trattato di una partecipazione a carattere strettamente privato e personale, in virtù dell’amicizia pluriennale che li lega a Gianni Riccardi, direttore della Scuola di Volo. Grandissimo l'interesse verso i due grandi piloti, rappresentanti di una delle più belle e famose realtà ed eccellenze italiane nel mondo, che hanno dialogato con piloti e dirigenti dell'Aero Club di Genova in un clima di grande cordialità, con numerosi, immancabili selfie.

Tra gli argomenti di dialogo il recente spettacolare passaggio del 3 agosto su Genova per l'inaugurazione di ponte San Giorgio.

A questo proposito lo stesso sindaco Bucci ha informato come i parenti delle vittime, che avevano chiesto sobrietà massima in rispetto della tragedia, abbiano gradito la presenza delle nostre Frecce, che hanno disegnato il Tricolore sul cielo di Genova.

I dieci neo brevettati, cui è stata consegnata l'aquila, un attestato, una maglietta personalizzata Aero Club, un buono di IFR Supply per volo strumentale:

Massimo Ambrosino, Silvio Bacherini, Andrea Bella, Jacopo Callà, Danilo Capitanio, Paolo Dotti, Gaia Lanata, Riccardo Podestà, Artem Sangiorgio, Christian Ross Tanguilig.

Quattro di loro hanno usufruito del contributo alle borse di studio “Carlo Sbragi”, figlio del mitico Fioravante “Fiore” Sbragi, che perì giovanissimo in un incidente aereo. In rappresentanza della famiglia che ha messo a disposizione le risorse, Ornella Del Bono e Antonella Sbragi..

I neo piloti sono in maggioranza giovani, studenti ma anche professionisti affermati, genovesi e di varie località italiane.

Il presidente dell'Aero Club Fabrizio Lanata si è detto orgoglioso della grande attenzione verso il Club da parte degli illustri ospiti presenti, segnale importante della funzione del club e relativa scuola di volo, che ha forgiato anche piloti ora comandanti di linea.

Il comandante Gianni Riccardi ha illustrato il sacrificio e l'impegno dei piloti e l'alto grado di preparazione che offre il Club.

La serata è stata condotta dal giornalista e scrittore Dino Frambati, addetto stampa dell'Aero Club genovese e pilota privato per passione da decenni.

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