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Notizie

Forza Italia, le riflessioni sulle regionali del Club Genova Meravigliosa

Super User 14 Ottobre 2020 1148 Visite

Recentemente si è riunito il Club Genova Meravigliosa di Forza Italia. Erano presenti oltre al presidente, l’avvocato Massimo Molinari, il vicepresidente Remo Viazzi, il coordinatore regionale dei Club Forza Silvio Alessandro Lionetti e una quindicina di soci, tra cui Arianna Viscogliosi, candidata alle ultime elezioni Regionali, Gianluca Rondoni, primo dei non eletti nel Municipio Centro Ovest, Alessandra Cavalli dei movimenti animalisti già candidata per Forza Italia alle passate comunali.
Molte le iniziative in cantiere, prima delle quali un incontro dibattito programmato per novembre sul voto delle recenti elezioni regionali nel quale verranno invitati a discutere come relatori alcune importanti firme del giornalismo genovese.
“I risultati della lista di Forza Italia alle recenti regionali non sono stati soddisfacenti, riteniamo fondamentale fare un riesame del voto per capirne le motivazioni e ripartire andando a riprendere il consenso perduto”. Questo quanto è trapelato dalla riunione del club, che ritiene altresì determinante la presenza di un assessore azzurro nella nuova giunta regionale.

Il Toti bis nella tenaglia degli alleati

Super User 14 Ottobre 2020 1228 Visite

I leader liguri della Lega e di Fratelli d'Italia, Edoardo Rixi e Matteo Rosso, invitano Giovanni Toti a spogliarsi della maglia di uomo di parte per fare il leader della coalizione.

Per Rixi è Toti quello che deve mediare e fare sintesi della coalizione, per Rosso ora è Toti che nella partita degli assessori deve dare le carte.

Parole diverse per esprimere lo stesso concetto: Toti deve togliersi la maglia arancione di Cambiamo! e fare il leader ligure del centrodestra già designato da Salvini, Meloni e Berlusconi.

L'alternativa è vedersi abbandonare al suo destino dagli stessi partiti nazionali che ne hanno sostenuto la ricandidatura. Rosso sul punto è stato chiarissimo ed ha ventilato persino un "appoggio esterno" di Fratelli d'Italia, il che significa tenere fuori dalla maggioranza il partito che ne è il secondo azionista.

E pensare che col listino i patti erano chiari e buoni per tutti: Cambiamo! esprimendo il presidente ne stava fuori e la Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia avevano di che misurare i rispettivi rapporti forza. Con l'abolizione del listino e la vittoria degli arancioni sulla Lega lo scenario è cambiato, non si sa se in meglio o in peggio per Toti.

Torna il volo Genova-Monaco di Lufthansa

Super User 13 Ottobre 2020 955 Visite

Prenderà nuovamente il via domenica 25 ottobre il volo diretto Genova-Monaco di Baviera di Lufthansa. Il collegamento, che era stato sospeso a marzo a causa del calo del traffico passeggeri, sarà operativo tutti i giorni della settimana. Gli orari prevedono la partenza da Genova alle 17.20 e l’arrivo nella città tedesca alle 18.30. Il volo da Monaco partirà invece alle 15.30 per arrivare nel capoluogo ligure alle 16.40. Leggermene anticipati i voli della domenica, con partenza da Genova alle 14.40, mentre il volo in arrivo atterrerà al “Cristoforo Colombo” alle 14.00. 

Grazie a questo collegamento i viaggiatori in partenza dall’Aeroporto di Genova potranno raggiungere Monaco di Baviera, ma anche proseguire il loro viaggio attraverso l’hub di Lufthansa verso oltre 30 destinazioni del network della compagnia aerea, tra cui Amburgo, Berlino, Düsseldorf, Hannover, Colonia, Brema, Münster Osnabrück, Copenaghen, Zurigo, Tbilisi, Atene, Stoccolma, Bruxelles, Cluj, Basilea, Sibiu e Shanghai. 

I voli da Genova a Monaco e verso tutte le destinazioni del network di Lufthansa sono già in vendita nelle agenzie di viaggio e sul sito lufthansa.com

«La ripartenza del collegamento Genova-Monaco è un’ottima notizia e rappresenta un importante segnale di ripartenza e di conferma del rapporto privilegiato che lega Lufthansa all’Aeroporto di Genova. - commenta Paolo Odone, Presidente dell’Aeroporto di Genova - Questo collegamento consentirà di raggiungere una delle principali città tedesche, ma anche di proseguire il proprio viaggio verso decine di destinazioni servite dal network di Lufthansa. Si tratta di un’opportunità estremamente importante, specie per chi viaggia per lavoro. Questo collegamento, inoltre, incrementerà notevolmente le possibilità di raggiungere la Liguria per i turisti tedeschi, che rappresentano il principale mercato estero di provenienza per i visitatori della nostra regione. Siamo anche fiduciosi che le compagnie croceristiche possano utilizzare questo collegamento per i loro passeggeri provenienti dalla Germania e dal nord Europa che si imbarcano nei porti della Liguria».

«Siamo felici di poter annunciare la ripresa di un collegamento così importante, per noi e per tutti i nostri viaggiatori, liguri e tedeschi. – dichiara Steffen Weinstok, Senior Director Sales Italy & Malta Lufthansa Group – La scelta di offrire un collegamento giornaliero per Genova dimostra il nostro impegno verso il capoluogo ligure e l’Italia tutta. La nuova tratta verso il nostro hub di Monaco si pone all’interno del nostro programma invernale che ci vedrà offrire ai viaggiatori Lufthansa Group fino a 446 voli alla settimana da 18 aeroporti in tutta Italia: Genova è una destinazione chiave per i nostri clienti, per la sua attrattività sia in termini turistici che di business e siamo pronti a cogliere tutte le opportunità che questa bellissima terra ha da offrire».

Obbligo mascherine in casa, Toti: “Penso sia solo esortazione”

Super User 13 Ottobre 2020 797 Visite

"Abbiamo concluso la prima riunione dei governatori per analizzare indiscrezioni e ipotesi sul prossimo dpcm e ora è in corso la cabina di regia tra enti locali e Governo: in serata, o al massimo domani, conosceremo le misure definitive scelte, mi auguro che siano questa volta in pieno accordo con le regioni e i comuni". Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del punto stampa serale di aggiornamento sul Coronavirus.

"Le regioni - ha spiegato nel dettaglio il Presidente - non hanno eccepito sull'obbligo di mascherina, sottolineando solo alcune differenze tra aree. Importante e condivisa anche le limitazioni della somministrazione di bevande a consumo, soprattutto da asporto, dove gli spazi sono ristretti e si creano facilmente assembramenti: abbiamo chiesto soltanto che le limitazioni tengano conto delle difficoltà economiche di un settore già molto martoriato. L'invito a usare La mascherina in casa mi sembra un'esortazione generica, nel caso si invitino persone non conviventi. È evidente che la casa è un bene tutelato, i controlli nelle case sono possibili solo in flagranza di reato o con mandato di perquisizione. Siamo su valori costituzionali molto preziosi, penso che il Governo si limiterà a esortazioni e niente di più, me lo auguro".

"Sono state accolte con favore alcune semplificazioni delle procedure sanitarie che alleggeriscono il lavoro di prevenzione e trattamento - ha continuato - come la cancellazione del doppio tampone negativo per la certificazione di guarigione, l'utilizzo del tampone antigenico come metodo riconosciuto di screening; abbiamo chiesto di aggiungere tutti i metodi di screening omologati dalle autorità europee e statunitensi, compreso il test salivare".

I numeri di oggi in Liguria, ha evidenziato il Presidente, confermano l'andamento della settimana scorsa. "Il cluster spezzino che ha aperto la seconda ondata è ricondotto a un volume di circolazione coerente con la regione e con il resto del paese, mentre Genova in alcuni quartieri è la sorvegliata speciale. Valuteremo eventuali misure specifiche sui quartieri più interessati alla circolazione del virus, tra 5 e 10 casi positivi per 10mila abitanti (superiore alla media nazionale di 2 casi per 10mila abitanti) appena conosceremo il quadro esatto del dpcm".

Calano le terapie intensive, "ma aumenta la pressione sulle basse intensità di cura - evidenzia Toti - dovuta all'età media inferiore dei pazienti, alla maggiore capacità di cura e diagnosi precoce. Per questo stiamo creando nuove strutture di bassa intensità, che si aggiungano a quelle che abbiamo già in funzione a Savona e a Genova in viale Cembrano. Il numero di ricoverati in bassa e media intensità di cura, oggi 285, comprende un numero significativo di ricoveri "sociali", ovvero persone che, pur non avendo bisogno di un ricovero dal punto di vista strettamente clinico vengono comunque tenute in corsia per loro fragilità personali. Per queste esigenze vorremmo ovviare con strutture dedicate che alleggeriscano la pressione sugli ospedali: strutture non infermieristiche come quella di Savona ma dotate di direzione sanitaria. Abbiamo in mente diverse soluzioni, alcune già attuabili all'inizio della prossima settimana".

Proseguirà domani, inoltre, il confronto con i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta: "Eseguire i tamponi antigenici rapidi negli studi medici potrebbe essere un grande aiuto, insieme alla presa in carico dei pazienti di loro pertinenza, perché il numero dei contagiati e quindi il lavoro di tracciamento e isolamento comincia a diventare impegnativo. Basti pensare che ogni positivo porta in media dieci contatti da tracciare, e quindi, ad esempio, i 140 positivi di oggi portano a 1400 contatti da verificare".

Per quanto riguarda i presidi mobili sul territorio, l'ambulatorio mobile al momento resterà alla Commenda di Genova: "è il quartiere a maggiore diffusione - ha spiegato Toti - potrebbe essere aggiunto in un'altra zona anche il laboratorio mobile che abbiamo utilizzato a Spezia. Tamponi rapidi verranno forniti da Asl3 in collaborazione con Usmaf anche ai voli in arrivo all'aeroporto Colombo, come quelli provenienti dalla Gran Bretagna".

Mulè: “Forza Italia fuori dalla giunta? Ributtante”

Super User 12 Ottobre 2020 1150 Visite

In risposta a Sandro Biasotti che ha dichiarato che non c'è spazio nella giunta Toti bis per Forza Italia", interviene a gamba tesa Giorgio Mulè, coordinatore nazionale dei Dipartimenti azzurri, definendo questo scenario “ributtante” e “un problema di tutta la coalizione, anche della Lega e di Fratelli d'Italia”.

In un post su Facebook Mulé ha poi rincarato la dose: “Il Secolo XIX mi ha dato la possibilità di affermare alcuni concetti che penso sul futuro di Forza Italia. Ve ne sono molti altri e avrò modo di spiegarli. Su tutto ritengo che oggi debbano prevalere #maturità e #riconoscenza (sentimenti veri, non di facciata e ipocriti sul modello che in premessa afferma “il mio affetto per Silvio Berlusconi rimane immutato...” per poi voltargli le spalle o peggio pugnalarlo). Ho il difetto, mi dicono, di essere troppo diretto e - aggiungono gli stessi amici - questo in politica non va bene. Chi lo sostiene ha ragione, ma se è così significa che l’amore per la #trasparenza e la #lealtà sovrastano i tatticismi della politica: amicus Plato, sed magis amica veritas. Il dovere morale della #verità non può mai scendere a patti con squallidi compromessi”.

La faccenda dell'assessore regionale di Forza Italia comincia a complicarsi più del previsto. E ancora non è pervenuto il commento sul tema del sindaco di Imperia Claudio Scajola, tirato in ballo anche dal senatore Biasotti che ha definito l'alleanza di Forza Italia con l'associazione del sindaco di Imperia, Polis, “un suicidio annunciato”.

Coronavirus, Toti: “Possibili nuove misure restrittive su Genova”

Super User 12 Ottobre 2020 805 Visite

“Covid sta crescendo in tutta Italia e la Liguria non fa eccezione. L’unico focolaio vero di nostra attenzione è oggi sulla città di Genova dove la diffusione del virus è importante. Per questo con il sindaco Bucci aspetteremo la bozza del prossimo Dpcm per evitare duplicazioni di misure ma, per i quartieri di Genova su cui c’è la maggiore attenzione, è possibile che decideremo anche ulteriori misure restrittive, ovviamente sempre con buon senso, sapendo che stiamo parlando di quartieri e persone già allo stremo e non vorremmo, per proteggerle dal covid, farle uccidere da una congiuntura economica sempre più difficile”. Lo ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti nella diretta facebook di aggiornamento sulla pandemia da Covid-19 in Liguria.

“I nuovi positivi di oggi – aggiunge Toti - risultano dal bollettino 386 in Liguria, ma i casi reali sono circa 286 a livello regionale, con una crescita in linea con gli altri giorni ma sempre elevata. Sono 3334 i tamponi effettuati, a cui vanno aggiunti anche i tamponi antigenici che non vengono tracciati nel bollettino ministeriale. La pressione sugli ospedali resta gestibile, rimaniamo in fase 2 del piano incrementale dei posti letto, senza chiudere o ridurre l’attività in elezione e, anzi, cerchiamo di recuperare quella che stata sospesa durante il lockdown”.

In particolare, dall’analisi dei dati emerge che “dei 320 nuovi casi registrati nell’area metropolitana, 102 non sono ascrivibili ad accertamenti effettuati ieri: 57 arrivano infatti da conferme dei tamponi rapidi effettuati venerdì e sabato scorsi dall’ambulatorio della Commenda di Prè e altri 45 – spiega il governatore - derivano da un ritardo nella trasmissione dei dati relativi a tamponi eseguiti nei giorni scorsi e registrati oggi. Nell’area metropolitana i nuovi casi legati al monitoraggio delle ultime 24 ore sono in realtà 220 circa – precisa Toti - e arrivano per lo più dal centro storico e dai quartieri Sampierdarena, Cornigliano e Rivarolo, maggiormente attenzionati negli ultimi giorni. Inoltre, 9 positivi derivano dal sistema scolastico che continua essere monitorato e 10 dalle Rsa”.

Circa la diffusione del virus nel centro storico Toti spiega che “la circolazione del Covid varia tra i 5 e i 10 nuovi positivi ogni 10mila abitanti, a fronte di una media cittadina inferiore ai 2 nuovi positivi ogni 10mila abitanti. C’è quindi una grande differenza ed è la ragione per cui nei giorni scorsi con il sindaco Bucci abbiamo introdotto misure di ulteriore contenimento come le mascherine obbligatorie”. Per quanto riguarda le altre province, “in Asl1 i nuovi positivi sono 22: nell’imperiese c’è un cluster determinato da un matrimonio avvenuto a fine settembre che poi ha prodotto un moltiplicarsi di casi e tracciamenti. Nello spezzino, invece, dove fino a qualche settimana fa c’era il principale focolaio della Liguria e il principale punto di attenzione, oggi ci sono solo 28 nuovi positivi dunque la situazione è stata risolta anche grazie alle misure prese”.

In lieve crescita le persone ospedalizzate: “oggi registriamo 16 pazienti in più negli ospedali ma sono stabili quelli in terapia intensiva. Cresce soprattutto il numero di ricoveri al San Martino, che si è fatto carico dell’aumentata pressione del virus sulla Città metropolitana”. Il presidente ha quindi rivolto le condoglianze ai familiari delle due persone decedute all’ospedale Policlinico San Martino.

In vista del nuovo Dpcm del governo, Toti spiega che “oggi ho sentito telefonicamente il ministro Boccia e domani verrà sottoposta alle Regioni la prima bozza del Dpcm, che dovrà entrare in vigore entro giovedì e prevedrà alcune ulteriori restrizioni per cercare tenere sotto controllo i contagi e non fare la fine altri stati europei che hanno visto crescere molto la pandemia. Il Dpcm potrebbe quindi contenere finalmente, grazie anche all’insistenza delle Regioni, la possibilità di utilizzare i tamponi rapidi come elemento di screening ovvero di diagnostica. Oggi infatti – prosegue Toti - quando un tampone rapido risulta ‘non negativo’ il risultato dev’essere confermato da un tampone tradizionale, molecolare. Se il governo ci autorizzerà come le Regioni hanno chiesto, basterà il test rapido e questo consentirà di isolare e tracciare molte più persone in un tempo assai più ragionevole. Così come potrebbe essere ridotto a 10 giorni il periodo di quarantena, tenuto medio che il tempo medio di incubazione non supera i 7 giorni. Questi sono elementi positivi. Ci saranno anche l’obbligo di mascherina per tutti, eccetto per chi fa sport, e altre limitazioni che sono frutto del lavoro del Cts e del confronto con le Regioni. Quello che stiamo dicendo al Governo e ho detto al ministro Boccia, è cercare di danneggiare il meno possibile un’economia che fa molta fatica, con il 10% di Pil che manca al Paese. Per quanto riguarda bar, ristoranti, somministrazione di alimenti e bevande bisogna cercare prendere le misure minime per contenere i contagi ma senza determinare chiusure particolarmente penalizzati per attività che hanno già sofferto moltissimo”, conclude Toti.

La coppia Maresca-Cianci: la nuova corrente del movimento di Toti

Super User 11 Ottobre 2020 1480 Visite

Francesco Maresca è stato l’unico assessore (a Tursi ha la delega allo sviluppo del porto di Genova) a spendersi pubblicamente per un candidato della lista Toti Presidente. Lo ha fatto per Domenico (Mimmo) Cianci, l’amministratore di condomini di Rapallo che con 4564 voti è risultato l’uomo della coalizione di centrodestra più votato di tutta la provincia di Genova alle recenti elezioni.
Nei mesi scorsi, Maresca aveva voluto Cianci anche all’interno della sua associazione “Liguria si muove” come coordinatore regionale.
Da quando è entrato in politica, erano le comunali genovesi del 2017, l'assessore Maresca ha azzeccato tutte le mosse. Ora inizia un nuovo sodalizio con Cianci. Sarà anche questa una scelta vincente? Intanto, i due si propongono come una corrente molto potente all’interno del movimento “Cambiamo!”.

Sonia Viale ringrazia e se ne va, "ma gli errori della Lega non ricadano solo su di lei"

Super User 11 Ottobre 2020 2983 Visite

In un lungo post su Facebook l'ormai ex vice presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale ha voluto ringraziare i suoi collaboratori prima di abbandonare il suo ufficio: “Non vi parlerò di scatoloni e traslochi. Quando si lascia un incarico si lasciano soprattutto le persone, i collaboratori più stretti che con te hanno condiviso momenti drammatici come quelli dei primi mesi dell’anno o del crollo del Ponte. Sono certa che la loro esperienza preziosa non verrà dispersa. Intanto grazie a tutte le persone che mi hanno aiutata in questi anni ad affrontare un incarico difficile, per me inaspettato, svolto con tutta la mia dedizione. A presto”.
Malgrado abbia saputo fronteggiare una delle pandemie più difficili della storia della sanità mondiale, l’ex assessore Viale non è stata riconfermata in Regione: a Genova è risultata terza con 1788 voti. Per i suoi sostenitori la sconfitta è da attribuire principalmente a due fattori che l’avrebbero penalizzata. Il primo è il poco tempo che ha avuto a disposizione per la campagna elettorale: è stata catapultata all'ultimo momento a Genova, per di più lontano dalla sua Imperia. Il secondo è il risultato non proprio brillante della Lega, che nella circoscrizione di Genova ha preso il 14% (48mila voti contro gli 83mila di Cambiamo, pari al 24%), risultato che ha permesso al Carroccio di piazzare solo due consiglieri, Alessio Piana (2821) e Sandro Garibaldi (2640).
Alle regionali del 2015 i voti per la Lega a Genova furono 54822, pari al 18,68%, ma per questa tornata elettorale si parlava addirittura del 25% e di almeno quattro consiglieri eletti sotto la Lanterna.
La responsabilità del calo dei salviniani, che sono scesi dal 25% dei sondaggi al 14% dei dati reali (parliamo sempre della circoscrizione di Genova), non può ricadere solo sui candidati. Così come non si può attribuire a loro la scelta “fatale” di abolire il listino del presidente, che avrebbe permesso al Carroccio di partire con tre consiglieri regionali garantiti, più gli eletti.
“Se ci sono stati degli errori, questi devono essere ripartiti. Perché a pagare le conseguenze di una sconfitta di squadra non sia solo chi ha lottato giorno e notte per combattere il coronavirus”. E’ il parere di alcuni leghisti delusi e arrabbiati per la tanta autonomia lasciata negli ultimi mesi a “Cambiamo!”.

La realtà sul covid raccontata da Ferruccio Sansa dal letto

Super User 10 Ottobre 2020 1191 Visite

Il post del candidato giallorosso alle regionali liguri Ferruccio Sansa sul covid visto dal letto.

Alla fine per avvertire i miei contatti ho dovuto fare un post su Facebook. Altro che Immuni. Altro che tracciamento.

Vi promettono che tracciano i contatti dei malati: balle. Vi raccontano che useranno Immuni: fantascienza. Vi dicono che vi seguiranno mentre siete malati a casa: aspetta e spera.

Vi racconto il covid visto dal letto.

Allora... venerdì scorso mio figlio di 15 anni ha la febbre. Nessun sintomo tipico, ha preso freddo in piscina ma decido di tenerlo a casa da scuola. E di tenere a casa anche i due fratelli più piccoli perché non voglio infettare nessuno. Non si sa mai. Sabato gli facciamo il tampone anche se siamo certi che non sia niente. E invece lunedì arriva la risposta: è covid.

Martedì, questo ha funzionato, la ASL ci convoca per il tampone in auto. Noi e i nonni. La persona che ci telefona non fa nessun tracciamento di nostro figlio e nemmeno dei nostri contatti. Chiede soltanto che scuola fanno. Nessuna domanda sulle palestre che frequentiamo, il calcio, gli scout. Zero. Per fortuna ci abbiamo pensato noi ad avvertire subito tutti.

Chiediamo se possiamo comunicare i dati di Immuni visto che lo abbiamo scaricato tutti (genitori e figli). Risposta: "Immuni? non sappiamo cosa bisogna farne".

Da allora comincia il vuoto. La ASL scompare. Non richiama più. Non risponde alle telefonate. Arriva l'esito di alcuni degli esami: io risulto negativo ma ho 38 di febbre da giorni. Non sento più gli odori, respiro male e ho le ossa rotte.

Mia moglie ha avuto la febbre per giorni, ferma a letto spossata. L'olfatto azzerato. Ha il covid? I sintomi ci sono ma dopo quattro giorni attende ancora l'esito del tampone. Non sa cosa rispondere a chi la conosce.

Impossibile anche solo tentare una quarantena familiare così, senza sapere chi isolare. Dei due figli piccoli uno era negativo, l'altro chissà. Non si sa più nulla del tampone.

Il medico di famiglia, l'unico che risponde dalla trincea delle vaccinazioni Anti influenzali, consiglia di prendere antibiotici per evitare complicazioni.

Provo a chiedere a un laboratorio privato se è possibile rifare tampone a mie spese. Risposta: il 16 ottobre. Ma per quella data saremo tutti guariti oppure... meglio non domandarselo.

Intanto stamattina i sintomi persistono. Un amico medico consiglia di accelerare con la terapia. "Sono cinque giorni che hai sintomi, sono le ore decisive, dice, per una reazione positiva. Comincia il cortisone". Ma c'è anche chi suggerisce di "andare in ospedale per una lastra o una tac perché non si deve perdere tempo".

Ma tanto per cominciare servono tamponi. Per me e per i miei familiari. Per tutelare la salute loro e delle persone che hanno incontrato. I parenti, gli amici, i compagni.

Che fare? Non voglio pigliare scorciatoie. Voglio seguire il percorso di un cittadino qualsiasi. Allora chiamo la ASL. Una, dieci, venti volte. Il centro covid non risponde. Il centralino allarga le braccia: "Mi spiace, è un disastro".

Il numero verde della Regione non esiste più. C'è solo il 112. Lo faccio?

Intanto si resta appesi al saturimetro; l'aggeggio maledetto - ma si tiene in su, in giù oppure piatto? - che deve dare un responso sul tuo destino, ma una volta segna 99 e una 80 e tu non sai sei guarito o stai per finire in terapia intensiva.

Consola pensare che in fondo siamo fortunati. Si, ad ammalarci adesso perché, visto come si sono organizzati, meglio stare male all'inizio della seconda ondata. E non è certo colpa di chi lavora nelle corsie, di medici e infermieri. Anche per loro si preparano mesi terribili di pericolo e fatica.

Consola sapere che altre centinaia di persone in Liguria oggi sono nella nostra stessa situazione. Nella stessa solitudine. Gente che non fa il calciatore e non può fare migliaia di tamponi ogni weekend. Gente che non si chiama Trump, Berlusconi o Briatore e sa di poter contare su scorte di remdesivir come Dom Perignon.

Ma se io faccio un post magari qualcuno interviene. In fondo conosco medici e pneumologi per i casi di emergenza. Ma tanti altri che sono davvero  soli che cosa possono fare? È tanto diverso il covid visto da un letto se per dire che stai male devi usare Facebook

Scintille tra Bucci e Lauro

Super User 10 Ottobre 2020 2367 Visite

Radio Tursi, emittente che solo Genova3000 riesce a captare, riferisce di un acceso diverbio tra il sindaco Marco Bucci e la consigliera comunale (e regionale) Lilli Lauro.
La discussione è nata nel corso di una seduta di giunta sulle competenze che una persona deve avere per ricoprire il ruolo di assessore. Secondo Lauro lei potrebbe avere qualsiasi delega. Di parere contrario invece il sindaco, perché “nessuno è onnisciente”.
Il discorso della dinamica consigliera a molti è suonato come: datemi un assessorato qualsiasi, ma datemelo. Oppure: toglietemi tutto, ma non l’assessorato.

Toti bis, Biasotti: “In giunta non c'è spazio per Forza Italia”

Super User 10 Ottobre 2020 1823 Visite

Nell'intervista a tutto campo rilasciata al bravo Emanuele Rossi per il Decimonono, torna in campo Sandro Biasotti, senatore eletto con Forza Italia che ora si dice “autosospeso” dal partito.

L'ex coordinatore ligure degli azzurri, che è riuscito a piazzare ancora una volta la sua pupilla Lilli Lauro in Regione (anche se ormai solo alle spalle della supervotata Ilaria Cavo), facendola candidare nella lista di “Cambiamo!”, ne ha anche per il movimento totiano che secondo lui “non è nei radar”del palcoscenico nazionale.

Biasotti si tiene buono Silvio Berlusconi, cui deve tutta la sua lunga carriera parlamentare, e dice che gli scriverà, quasi fosse ancora il referente regionale del partito. Fatto sta che sull'assessore in giunta regionale per Forza Italia il senatore risponde (al posto di Toti...) che non c'è spazio per il partito dell'ex Cavaliere.

Sullo sfondo la nomina dei nuovi assessori anche a Palazzo Tursi. Partita che il duo Toti-Biasotti vorrebbe giocare con il sindaco Bucci.

Modello Bucci per i candidati sindaci del centrodestra

Super User 09 Ottobre 2020 1004 Visite

La decisione è stata unanime: alle prossime elezioni comunali soprattutto per le grandi città (come Roma) i candidati sindaci dovranno essere civici e non politici. A prenderla sono stati i tre leader del centrodestra, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani.
L'esempio da seguire sarà quello di Marco Bucci, il sindaco più amato d'Italia, che a Genova si prepara alla riconferma a furor di popolo forse già al primo turno con la sua lista civica Vince Genova.

Cristina Scarfogliero: “La biblioteca a Molassana è diventato un miraggio”

Super User 09 Ottobre 2020 2000 Visite

Cristina Scarfogliero, consigliera nel Municipio Media Val Bisagno e chef di professione, donna notoriamente pacata, ha perso la pazienza a causa dei ritardi sull’apertura della nuova biblioteca nell’ex area Boero.
“I ragazzi hanno iniziato la scuola senza la biblioteca, i cittadini aspettano di poter prendere libri da mesi e questo spazio, indispensabile per il quartiere, è ancora chiuso. Sappiamo tutti che avrà i limiti imposti dalle regole covid, ma bisogna aprire. L’inaugurazione era prevista a settembre, poi spostata a ottobre e ora si parla di novembre. Lavori e trasloco sono finiti: perché dobbiamo aspettare ancora? Chiedo al sindaco di intervenire presso il Municipio affinché la biblioteca Saffi apra subito. Siamo stufi di aspettare. Basta scuse!”. Con questa grinta la consigliera municipale si è rivolta al primo cittadino più amato d’Italia.
Eletta in Municipio con Forza Italia, Scarfogliero durante la recente campagna elettorale per le regionali ha affiancato l’ex assessore comunale Francesca Fassio, candidata della Lega.
Da questa esperienza, evidentemente, ne è uscita più combattiva.

ATP, con l'orario invernale scattano i controlli: 671 verbali

Super User 09 Ottobre 2020 820 Visite

In concomitanza con la decorrenza dell'orario invernale, sono stati intensificati i controlli a bordo dei mezzi Atp e alle principali fermate, compreso il capolinea genovese "Zaninetta" di viale Caviglia (Genova Brignole).
Nel solo mese di settembre gli agenti verificatori hanno comminato 671 verbali ad altrettanti passeggeri che viaggiavano privi del biglietto. Un vero e proprio record (nel settembre 2018 e 2019 erano stati circa 450), tanto più rilevante se si tiene conto del generale calo dei passeggeri a seguito dell'emergenza Covid 19.
Nel mese di settembre a fronte di un calo di circa il 50 per cento del fatturato c'è stato un altrettanto significativo aumento del fenomeno dell'elusione. Dall'inizio dell'anno, il numero di passeggeri sanzionati per mancanza del permesso di viaggio è di circa 4000. Anche per questa ragione, nelle prossime settimane l'operazione di verifica proseguirà anche con controlli intensivi sia a levante tra Rapallo e Portofino durante il giorno e poi Chiavari, Sestri Levante, Casarza nelle ore dopo il tramonto; sia a Genova e nell'entroterra.
«Abbiamo un gruppo molto attivo e dinamico, presente sul territorio sia in riviera sia nelle vallate - conferma Andrea Geminiani, coordinatore generale - i controlli proseguiranno. I controllori hanno anche il compito di garantire la sicurezza oltre che quello di stroncare il fenomeno dell'evasione. I biglietti, del resto, si possono acquistare facilmente e dunque non ci sono giustificazioni per chi viaggia a scrocco».
Si rammenta pertanto l'importanza di essere sempre muniti di idoneo e valido titolo di viaggio (biglietto obliterato o abbonamento) al fine di evitare di incorrere nelle sanzioni amministrative previste dalla L.R. 36/2012 (da un minimo di Euro 60,00 per pagamento entro 5 giorni dalla notifica fino ad Euro 90,00 per pagamento entro 60 giorni; trascorsi inutilmente anche questo termine verranno attivate le procedure di riscossione tramite ruolo Equitalia per l'importo di Euro 280,00 oltre spese ed interessi).
Si ricorda che il Verificatore Titoli di viaggio è Pubblico Ufficiale ed Agente di Polizia Amministrativa; false dichiarazioni di identità sono sanzionabili penalmente.

Sempre alti i contagi in Liguria: +152 nelle ultime 24 ore

Super User 08 Ottobre 2020 1191 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, giovedì 8 ottobre.

Casi totali da inizio emergenza = 14.474 (+152) di cui 1.978 individuati da screening e 12.496 in pazienti sintomatici

Attualmente positivi = 3.789 (+68)

223 (+3) in ospedale (di cui 28 in terapia intensiva / UTI, +4)

1.932 in isolamento domiciliare (+120)

Nuovi positivi:

21 Asl1 (13 contatto di caso confermato, 7 attività di screening, 1 rientro viaggio)

8 Asl2 (5 contatto di caso confermato, 3 attività di screening)

97 Asl3 (49 contatto di caso confermato, 48 attività di screening)

2 Asl4 (2 contatto di caso confermato)

24 Asl5 (10 contatto di caso confermato, 14 attività di screening)

Alisa precisa che la specificazione della Asl non è riferita alla residenza delle persone bensì alla sede territoriale dei laboratori dove è stato refertato il tampone

Guariti non più positivi = 9.071 (+84)

Deceduti = 1.614 (+0)

Tamponi = 336.672 (+3.857)

Ospedalizzati = 223 (28 UTI)

Asl1 = 11

Asl2 = 18 (2 UTI)

San Martino = 51 (12 UTI)

Galliera = 36 (5 UTI)

Gaslini = 8

Asl3 Villa Scassi = 37 (2 UTI)

Asl4 = 7

Asl5 = 55 (7 UTI)

Attualmente positivi per residenza = 3.789

IM = 250 (+9)

SV = 256 (-1)

GE = 1.887 (+80)

SP = 975 (-32)

Fuori regione = 118 (+1)

Altro o in fase di verifica = 303 (+11)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 3.508

Asl1 = 817

Asl2 = 524

Asl3 = 1.130

Asl4 = 371

Asl5 = 666

Protezione civile, Toti conferisce incarico a titolo gratuito a Giampedrone

Super User 08 Ottobre 2020 1400 Visite

Per garantire continuità in un settore importante e delicato qual è la Protezione civile e la gestione delle emergenze, il presidente Toti, a seguito della proclamazione da parte dell'Ufficio Centrale Regionale presso la Corte d'Appello di Genova, ha incaricato l’ex assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone di affiancarlo nei suoi compiti di Autorità territoriale di Protezione civile e, in particolar modo, nei rapporti con gli Uffici e le strutture tecniche preposte.

Giampedrone svolgerà l’incarico a titolo gratuito.

In base allo Statuto di Regione Liguria, con la proclamazione il presidente Toti ha assunto su di sé tutte le deleghe assessorili fino alla nomina dei componenti della nuova Giunta.

“Credo sia la prima volta che in Liguria viene conferito un simile incarico - afferma Giampedrone - che sono onorato di poter svolgere a titolo gratuito. Ho accettato molto volentieri la richiesta del presidente Toti, a cui sono grato per questa ulteriore responsabilità affidatami: la consapevolezza e la cultura di Protezione civile che abbiamo diffuso in questi cinque anni dimostrano che la Protezione civile non può rimanere sospesa nei tempi amministrativi della politica, nelle more della composizione della nuova Giunta: è un settore a cui va garantita continuità di azione e tempestività degli interventi, tanto più in un momento come quello che stiamo attraversando, in cui è necessario dare risposte alle emergenze aperte sul territorio”, conclude.

Ora è ufficiale: Giovanni Toti presidente della Regione Liguria

Super User 08 Ottobre 2020 989 Visite

Giovanni Toti è ufficialmente il quattordicesimo presidente di Regione Liguria. E’ stato proclamato ieri dall’ufficio centrale regionale presso la Corte d’Appello di Genova. Con la sua proclamazione si apre ufficialmente l’undicesima legislatura.

Giovanni Toti è al suo secondo mandato, dopo la vittoria alle elezioni del 20 e 21 settembre.

Con la proclamazione, Toti diventa effettivamente presidente di Regione Liguria, contestualmente la giunta regionale decade e il governatore assume su di sé tutti i poteri, in attesa del giuramento in consiglio regionale, entro 20 giorni da oggi.

Nel giorno del giuramento è prevista anche la nomina, in Assemblea legislativa, del presidente del consiglio regionale, del vicepresidente e del segretario.

Entro dieci giorni dal giuramento è prevista la presentazione al consiglio della nuova giunta regionale e del suo programma di governo.

Coronavirus, Toti: “Con test rapidi nelle scuole diamo risposte tempestive a famiglie”

Super User 08 Ottobre 2020 702 Visite

“Con i test rapidi antigenici nelle scuole potremo dare risposte rapide alle famiglie, isolare e prendere in carico prontamente eventuali casi positivi, tracciare con più efficienza i contagi e migliorare la nostra capacità di bloccare la diffusione del virus”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in merito all’avvio, da domani, dell’attività di screening con i tamponi rapidi antigenici nelle scuole, a partire dal liceo linguistico Deledda.
“Abbiamo verificato l’efficacia dei test rapidi con l’ambulatorio della Commenda di Prè – aggiunge Toti - che ha consentito, dal suo avvio fino a ieri, di effettuare 970 tamponi, con esiti ‘non negativi’ nel 6,3% dei casi, sottoposti al tampone molecolare. Da domani, come avevamo detto, estendiamo questa procedura anche nelle scuole, uno degli ambienti che richiede maggiore attenzione e tempestività di intervento”. “In questo modo – aggiunge Toti - potremo realizzare lo screening di un’ampia fetta della popolazione scolastica, individuando velocemente i casi ‘non negativi’, fortemente sospetti, da sottoporre subito ad un ulteriore accertamento con il tampone molecolare. Il mix tra test rapidi e tamponi molecolari renderà il tracciamento ancora più efficace, evitando anche di far perdere giorni preziosi di insegnamento in aula ai nostri ragazzi”. "Dopo aver messo in sicurezza il sistema ospedaliero con il piano per potenziare progressivamente i posti letto di media e alta intensità – prosegue il presidente della Regione - la nostra attenzione e il nostro lavoro sono mirati a circoscrivere e bloccare i focolai e a potenziare gli interventi di prevenzione. L'estensione dei test rapidi alle scuole va esattamente in questa direzione", conclude Toti.

Amarezza e saggezza nel ringraziamento di Bogliolo ai suoi elettori

Super User 08 Ottobre 2020 1578 Visite

Ha fatto tutto da solo il giovane (27 anni) assessore del Municipio Levante Federico Bogliolo, che non è stato eletto consigliere regionale ma ha preso “1706 preferenze, di cui 1480 a Genova, 749 nel Municipio Levante, 473 a Nervi”.
Così scrive lo stesso Bogliolo in un lungo post in cui dice con amarezza di non poter contare su quelli che in questo mondo vengono definiti “i grandi pacchetti di voti”, quei voti che arrivano dai leader che però “non hanno un volto, una storia di sacrifici e rinunce, un percorso di legami con il territorio e delusioni, di vittorie e di emozioni”, e ringrazia i suoi elettori per aver scritto solo il suo nome come preferenza accanto al simbolo di “Cambiamo!”.
Nella coda la giovane promessa arancione manda “un abbraccio a tutti e soprattutto a chi porta nel cuore rabbia e rancore. La vita è una sola, ogni secondo di rabbia è un secondo perso. Ci rivediamo sul territorio e poi...chi sa dove”.
Parole sagge destinate forse a qualche candidata che si aspettava il tandem con lui ma comunque se l'è cavata lo stesso, entrando in Consiglio regionale.

Unicef e la Giornata internazionale delle Bambine

Super User 08 Ottobre 2020 1376 Visite

Un grande evento per celebrare la Giornata internazionale delle Bambine e delle Ragazze, la conferenza stampa organizzata da Unicef Liguria, venerdì 9 ottobre, alle ore 12:00, presso la Sala 900 del prestigioso salotto di Genova, che è Palazzo della Meridiana, gestito dalla nota famiglia di imprenditori dei Viziano.

Oggetto della conferenza appunto la Giornata delle Bambine e delle Ragazze, istituita dall'Onu nel 2011 e che ricorre domenica 11 ottobre. Genova, nell'occasione, sarò idealmente collegata con la sede Unicef di New York, dove si svolge l'evento: “Obiettivi globali e il ruolo dei dati per misurare i progressi”.

La manifestazione genovese è in collaborazione con il Comitato Interassociativo per la Carta dei Diritti delle Bambine e delle Ragazze. Molte le iniziative previste, quali incontri di calcio tra bambine e ragazze, collegamento da Malta sulla Nuova Carta dei Diritti della Bambina ed una colorazione di rosa per piazza De Ferrari, storico centro di Genova.

Promotrice delle iniziative la nota artista Alessia Cotta Ramusino, compositrice, autrice, interprete, artista testimonial Unicef, che presenterà la sua nuova canzone dedicata al tema, interpretandola con Rebecca, di 16 anni.

Alla conferenza stampa interverranno:

FRANCO CIRIO, Presidente Unicef Liguria.

GIACOMO GUERRERA, Past President Unicef Italia, Garante per l’infanzia del Comune di Genova.

ADELE DE LEO, coordinatrice del Comitato Interassociativo per la carta dei diritti della Bambina.

ILARIA CAVO

GIORGIO VIALE Assessore al Personale, Pari opportunità e relativi Diritti del Comune di Genova.

LUDOVICA MANTOVANI, Presidente divisione calcistica femminile.

GIULIO IVALDI, Presidente del Comitato regionale Liguria LND (lega Nazionale Dilettanti)

ALESSIA RAMUSINO, compositrice, autrice ed interprete.

Introduce e modera

DINO FRAMBATI Responsabile Comunicazione UNICEF Liguria

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