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Toti: “Contenere il virus, ma difendere anche l’economia”

Super User 25 Ottobre 2020 733 Visite

“Come Regioni, abbiamo chiesto al Governo di non chiudere i confini regionali, comunali e provinciali. Il mondo deve continuare a spostarsi. Abbiamo chiesto di portare al 100% la didattica a distanza per gli studenti degli ultimi anni delle superiori, di non chiudere alle 18 i ristoranti e di valutare attentamente eventuali ulteriori chiusure per quanto riguarda una serie di attività sportive”. Riassume così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti le richieste effettuate dalle Regioni al Governo riguardo le nuove misure per il contenimento della diffusione del Covid, dopo una lunga riunione con gli stessi presidenti delle Regioni e i ministri agli Affari regionali Francesco Boccia e alla Salute Roberto Speranza.
“Il Governo - aggiunge Toti - ha proposto una serie di misure che intende prendere, su cui le regioni hanno chiesto di potersi esprimere. La discussione è ancora in corso, e ci sono molte perplessità da parte delle regioni. Crediamo che sia poco giusto e non aiuti neanche molto il contenimento del virus imporre la chiusura dei ristoranti alle 18, come ai bar: in questo modo si preclude del tutto la possibilità di lavorare per cena, lasciando solo i pranzi. Abbiamo di certo urgenza di contenere il virus e di proteggere i nostri sanitari, ma anche la necessità di difendere l’economia”.
“Sul fronte sanitario – conclude Toti – abbiamo avuto una giornata pesante nei nostri ospedali. Oggi sono stati effettuati oltre 6mila tamponi, più almeno altri 3000 di quelli antigenici: la Liguria è una delle regioni in cui se ne fanno di più. I 1035 positivi di oggi sono segno certo di una diffusione del Covid, ma anche segno di attività di screening che funziona. Crescono i ricoverati, 48 in più, ma restano sotto quota i 40 i ricoverati in terapia intensive, mantenendo il trend dei giorni scorsi. Continueremo a lavorare per far crescere la rete territoriale”.

“Ordinare il lockdown” la richiesta dell’Ordine degli infermieri di Genova a Toti

Super User 24 Ottobre 2020 784 Visite

“L'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Genova chiede con urgenza al Presidente Giovanni Toti di non indugiare oltre e assumere iniziative appropriate per il contrasto all'emergenza sanitaria in atto.

Anziché esasperare e mortificare gli Infermieri e operatori sanitari tutti con la minaccia di bloccare le ferie, occorre

- ordinare il lockdown in ambito regionale perché ai posti di terapia intensiva occorre conteggiare anche i malati con supporti ventilatori quali il casco e siamo in piena emergenza

- sospendere tutte le attività di elezione in ambito ospedaliero e spostarle all'interno delle strutture sanitarie accreditate

- attivare immediatamente l'intervento della protezione civile per l'impiego dalle precedenti graduatorie di medici, Infermieri e O.S.S. da assegnare alle strutture sanitarie di bassa intensita' assistenziale

Gli Infermieri sono un riferimento certo per la Sanità ligure e per la cittadinanza ma rigettano ogni inutile tentativo di fronteggiare l'emergenza da coronavirus, attraverso la sospensione del legittimo riposo dal lavoro tanto più in questi momenti drammatici che oltre alla fatica quotidiana, vediamo riaffiorare gli incubi, i volti, il dolore di sei mesi fa. Non c'è più tempo”. Così l'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Genova su Facebook.

Coronavirus, Toti: “A Genova situazione complessa, Ponente e Levante nella media nazionale”

Super User 24 Ottobre 2020 1003 Visite

"L'incidenza di positivi in Liguria è elevata, anche se occorre tenere conto dell'alterazione del dato statistico data da gran parte dei tamponi molecolari che sono conferme di positività. Al numero di tamponi, inoltre, occorre aggiungere un crescente numero di tamponi rapidi antigenici, circa 3000". Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del consueto punto stampa serale. "Abbiamo una regione a due velocità - ha proseguito - le "ali" di ponente e levante sono sotto la media nazionale, mentre a Genova la situazione è molto più complicata. Le terapie intensive restano stabili, si conferma il trend divergente tra ricoveri ospedalieri e pazienti gravi già registrato nelle ultime settimane. Da domani l'Evangelico diventerà covid hospital, a sostegno soprattutto del Villa Scassi che in questi giorni ha patito l'urto del ponente della città. È possibile che si decida nei prossimi giorni l'aggiunta di Savona e Cairo, sempre a sostegno del ponente dell'area metropolitana genovese: da questa eventuale azione, se mai ce ne fosse bisogno, potrebbero essere ricavati altri 130 posti letto. Per quanto riguarda invece le strutture extraospedaliere una ha già aperto oggi, un'altra aprirà a metà della settimana prossima e le ultime a cavallo dell'ultima settimana di ottobre. Contiamo di avere 200 posti aggiuntivi a scaglioni di 60 nelle prossime tre settimane. Osserviamo con grande attenzione il dato delle intensive, della mortalità e della disponibilità dei posti letto, nella consapevolezza che occorre prendere misure per frenare il contagio, cosa che abbiamo fatto insieme al sindaco Bucci tra i primi in Italia senza alcun indugio. Le misure sono state prese, cerchiamo di lavorare tutti con grande equilibrio tenendo presenti le esigenze di una città e della nostra sanità, evitando le oscillazioni eccessive tra l'euforia del 'tutti fuori' e il terrore del 'tutti dentro'. Se ci sarà bisogno siamo pronti a ulteriori azioni, ma sempre opportunamente calibrate sull'andamento del contagio".

"Occorre andare al pronto soccorso solo se si è davvero in grande necessità - ha detto ancora Toti - non è il posto dove andare per fare un tampone perché si mette a rischio l'efficienza dell'intero sistema, oltre alla propria salute. È fondamentale rivolgersi in primo luogo alla rete dei medici di famiglia che stanno lavorando con noi anche per aprire ulteriori punti di screening da lunedì prossimo. Nervi saldi: la situazione è complessa ma per nulla fuori controllo, come qualcuno vorrebbe far credere. Stiamo facendo tutto quello che serve per tenere in sicurezza la nostra città e la nostra regione". A proposito del fascicolo aperto dalla Procura di Genova il presidente Toti ha commentato: "Ben venga qualsiasi approfondimento di persone competenti che aiuteranno a fugare i dubbi dei molti incompetenti che continuano a ripetere cose vaneggianti. Con la Procura di Genova abbiamo da sempre un rapporto di rispetto e collaborazione reciproca, sono certo che farà il suo lavoro con puntualità, precisione senza intoppi per il nostro impegno sanitario". 

"In questa settimana abbiamo assistito a un aumento esponenziale dei casi e delle ospedalizzazioni di media intensità  - ha detto il responsabile della prevenzione Alisa Filippo Ansaldi - Abbiamo perso la crescita 'rettilinea', stiamo osservando un aumento con pendenza superiore a quella osservata in precedenza. Incremento particolarmente evidente per il numero dei casi, che cresce proporzionalmente al numero dei tamponi e al tracciamento, che continua ad essere molto incisivo: abbiamo una capacità di tamponamento superiore ormai di 10 volte a quella del primo picco, con medie intorno ai 5000 tamponi al giorno. D'accordo con il Ministero andremo a tracciare i canali attraverso i quali la popolazione viene sottoposta al test antigenico. Da una stima abbiamo almeno il 50% in più, quindi la proporzione dei positivi è verosimilmente inferiore. A fronte dell'aumento significativo della media intensità c'è un aumento della risposta del sistema sanitario".

"L'aumento dei casi ha portato un carico rilevante ai pronto soccorso della città di Genova - ha detto il responsabile del dipartimento interaziendale regionale emergenza urgenza Angelo Gratarola - con aumento sia dei pazienti covid correlati sia di quelli con patologie differenti. A marzo si era quasi azzerato l'afflusso di casi non covid. Stiamo organizzando l'accoglienza di tutti quelli che necessitano di un ricovero, ma dobbiamo ricordare che una certa quota di pazienti giunge al pronto soccorso spinti da paura eccessiva, con sintomatologia influenzale ma senza difficoltà respiratoria. Arrivare solo con febbre, tosse, cefalee, mialgie ma respirando regolarmente non è un uso appropriato della risorsa di emergenza che rischia di creare ingolfamento e sovraccarico: invitiamo la popolazione a rivolgersi per questi casi ai medici di famiglia. Speriamo che le norme messe in atto in questi giorni diano nel prossimo futuro un abbassamento della curva in modo da garantire un lavoro più efficace e tranquillo"

"Il San Martino sta lavorando su più fronti - ha detto il direttore generale del policlinico San Martino Giovanni Ucci - sui casi che arrivano, per la maggior parte di media e bassa intensità, per contribuire con i nostri posti letto alle degenze covid. Siamo arrivati finora a 180, questa sera abbiamo fatto un piano per incrementare gradualmente in base alle necessità, fino ad arrivare a circa 300 posti letto. Stiamo cercando su un altro fronte di preservare le attività elettive che offre solo il San Martino (neurochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia vascolare e altre) che richiedono anche le terapie intensive che per ora non sono particolarmente impegnate dal Covid.  Ringrazio gli uffici che si sono occupati anche oggi di preparare le delibere per assumere medici e infermieri.  Stiamo lavorando per assumere personale in modo da aprire in caso di necessità altri reparti covid o supportare le strutture che dovessero averne bisogno".

"Ringrazio il personale di VIlla Scassi per il lavoro che sta facendo - ha detto il direttore generale di Asl 3 Luigi Bottaro - soprattutto in questo periodo che ha visto un grande afflusso a tutti i pronto soccorso cittadini. C'è grande collaborazione tra i pronto soccorso di San Martino Galliera e tutta l'Asl 3, la situazione impegnativa ma, garantisco, sotto controllo. La partita più importante però si deve giocare sul territorio, e questa settimana abbiamo avviato alcune nuove iniziative. A Genova stiamo facendo un immenso lavoro di screening: la maggior parte dei positivi a Genova sono trovati da questa attività. Nelle scuole abbiamo superato i 2500 test e la percentuale di positività è intorno all'1%, molto confortante. Abbiamo aperto un drive-through con medici di medicina generale nella zona di Teglia, primo esempio in Liguria e uno dei primi in Italia: tamponi rapidi veloci e possibilità di visitare i pazienti a bassa intensità per evitare il ricorso al pronto soccorso. Abbiamo biisogno della collaborazione di tutti. La prossima settimana apriremo un punto di screening a base volontaria e ad accesso libero, come quello della Commenda, a villa Bombrini. È un lavoro enorme: avevamo detto che alla Commenda non avremmo fatto più di 100 tamponi al giorno ma oggi ne abbiamo fatti 204, ieri 216. È un servizio fondamentale, per questo lo apriremo anche a Villa Bombrini e, spero presto, anche in Valbisagno e a Recco".

"I nostri piccoli pazienti - ha detto il direttore generale dell'istituto Gaslini Paolo Petralia - continuano a seguire il trend generale della popolazione adulta. Abbiamo visto nelle ultime tre settimane un aumento progressivo dal 5, al 10, al 15% di positività su un campione di tamponi che rimane stabile sui 1300 a settimana, somministrati a bambini sintomatici nell'intero territorio metropolitano e processati al Gaslini. Questa settimana sono stati usati i test rapidi e i risultati sono sostanzialmente sovrapponibili ai molecolari delle settimane scorse: si dimostra la specificità e l'affidabilità al 90% del campione. Possiamo duqne guadagnare tempo (il testo rapido viene concluso in mezz'ora al massimo) facilitando l'individuazione precoce dei positivi e la tracciatura dei contatti. Sono cresciute le telefonate al call center regionale attivato il 14 settembre: 130 al giorno questa settimana. L' evidente necessità di tutelare anche genitori e operatori ha portato a una campagna di screening in ospedale per offrire test rapidi gratuiti e volontari. L'attività ha fatto individuare 4 operatori positivi ieri e 8 oggi".

Commercio, Lega: “Il governo scarica le decisioni su Bucci e non fornisce coperture per i danni”

Super User 23 Ottobre 2020 1374 Visite

“Il sindaco Bucci ha firmato un'ordinanza nella quale indica misure restrittive nel Centro Storico, Sampierdarena e Certosa. Comprendendo le ragioni del sindaco Bucci, al quale il governo ha scaricato una propria responsabilità, come capogruppo Lega riteniamo fare alcune considerazioni e richiedere alcuni interventi urgenti. La decisione di limitare l'accesso notturno ad alcune zone cittadine, ha portato già a una drastica riduzione della frequentazione dei quartieri anche nelle ore diurne. I cittadini che non risiedono nelle zone critiche, vedono queste come luoghi da evitare. Questa situazione sta producendo ricadute economiche su tutte le attività produttive e commerciali. Il dubbio è che avere lockdown e coprifuoco localizzato per quartiere metta a rischio la possibilità di richiedere al vero responsabile, cioè il governo, incentivi, prestiti agevolati con coperture o attivare strumenti come la cassa integrazione. Per questi motivi i capogruppo Lega chiedono che vengano forniti al sindaco e all’assessore al bilancio i fondi necessari per rimodulare le tasse comunali e farsi promotori verso il governo fornendo coperture economiche direttamente alle imprese e ai commercianti. Al fine di avere un maggior controllo delle nostre strade, chiediamo un maggiore sforzo da parte di tutte le Forze dell'Ordine, soprattutto in capo al Ministro degli Interni e della Difesa. Come sempre i nostri gruppi consiliari si mettono a disposizione della giunta comunale al fine di trovare soluzioni”. Lo dichiarano i capogruppo dei municipi della Lega.

Da lunedì nuovi mezzi AMT riservati agli studenti

Super User 23 Ottobre 2020 812 Visite

“A partire da lunedì Amt metterà in campo nuovi mezzi per un sevizio dedicato agli studenti che dovranno raggiungere scuola tra le 7 e le 9 del mattino. Saranno messi a disposizione altri 2.410 posti ogni ora per evitare affollamenti sui bus nelle tratte ordinarie. I mezzi saranno facilmente riconoscibili per la scritta “Servizio scolastico” sul display con l’aggiunta delle diverse destinazioni. I percorsi saranno: Brignole Fs - Cavalcavia Carrara; Brignole Fs - Marassi; Brignole Fs - piazza Merani; Brignole Fs - Molassana; piazza Montano - Di Negro; Principe Fs - piazza Sopranis; Sestri Fs - Borzoli; Sestri Fs - Calcinara. Uno sforzo importante da parte dell’azienda e del Comune di Genova per la sicurezza dei ragazzi, delle loro famiglie e di tutta l’utenza Amt”. Lo ha annunciato questa mattina il sindaco Marco Bucci.

Centro Storico, Certosa e Sampierdarena, le integrazioni sui divieti

Super User 23 Ottobre 2020 713 Visite

Ieri sera sono state apportate alcune integrazioni all’ordinanza (leggi) che indica le aree del Centro Storico, Certosa e Sampierdarena dove è disposta la chiusura al pubblico, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private, dalle 21 alle 6 del giorno successivo, per contenere il contagio da Covid 19. Le misure sono in vigore dal 22 ottobre fino al 13 novembre.

Le modifiche riguardano la sola zona 2 del Centro Storico, dove salita Pollaiuoli, piazza Ferretto e via San Donato sono state inserite all’interno delle aree comprese nel divieto.

Ripetiamo l’elenco aggiornate delle strade oggetto del provvedimento

Le aree dove si possono creare situazioni di assembramento sono perimetrate territorialmente dalle seguenti vie e piazze, anch’esse ricomprese nel divieto (fatta eccezione per quelle espressamente indicate come escluse):

Certosa
Via Benedetto Brin (compresa), Viale Michelangelo Buonarroti (inizio compreso), Via Virgilio (compresa), via Ludovico Ariosto (compresa), via Aulo Persio (compresa), via S. Bartolomeo della Certosa (compresa), via Ausonio Vedovi (compresa), via Mansueto (compresa), p.le Palli (compresa), via Sergio Piombelli ( compresa fino a intersezione con p.le Palli), via Teresio Mario Canepari (compresa), p.le Emilio Guerra (compresa), via Rossini (compresa), via Gastone Pisoni (compresa), via Faliero Vezzani ( compresa fino altezza via Pierino Negrotto Cambiaso), piazza Durazzo Pallavicini (compresa), via Celesia (compresa), via Teresa Durazzo Pallavicini (compresa), Giardini Guerra (compresa), via Germano Jori (compresa), p.za Petrella (compresa), via Certosa (compresa), via Gaz (compresa), via Garello (compresa), via Piombino per ritorno a Brin (compresa).

Centro Storico
ZONA 1: via Gramsci via Alpini d'Italia via Fanti d'Italia via Andrea Doria piazza Acquaverde via Balbi piazza della Nunziata via Cairoli via San siro via della Maddalena via dei Macelli di Soziglia via degli Orefici via Banchi via Ponte Reale piazza Caricamento, (tutte escluse)
ZONA 2: via Turati (esclusa), via S. Lorenzo (esclusa), salita Pollaiuoli (compresa), Piazza Ferreto (compresa), via S. Donato (compresa), stradone S. Agostino (escluso), piazza Sarzano (esclusa), via Santa Croce (compresa), piazza S. Giacomo Marina (compresa), via delle Grazie (compresa), piazza S. Giorgio (compresa), via Turati (esclusa) 

Sampierdarena
P.za Masnata (compresa), Via Tavani (compresa), Via Spataro (compresa), Via Pacinotti (compresa), Via Sampierdarena (compresa), Via P. Chiesa da V.Sampierdarena a Via Fiamme Gialle (compresa), Via Fiamme Gialle da V.P. Chiesa a V. di Francia (compresa), Via di Francia (compresa), fra Via F. Gialle e Via Dottesio (compresa), Via Dottesio (compresa), Via Pedemonte (compresa), Via Cantore da Piazza Montano a Via Pedemonte (compresa), Via Rolando (chiude il perimetro sino a P.za Masnata) (compresa).

Coronavirus, Toti: “Proposte minoranze in gran parte già attuate”

Super User 22 Ottobre 2020 789 Visite

“Ho letto con attenzione la lettera dei gruppi consiliari di minoranza con le proposte per la gestione dell’emergenza Covid-19 e, prima di entrare nel merito dei contenuti, ci tengo a ringraziare i consiglieri per lo spirito di collaborazione dimostrato che ritengo fondamentale nell’esclusivo interesse dei liguri. Le proposte formulate, in gran parte già attuate, saranno tenute in considerazione a fronte di una situazione che è certamente seria ma non critica. Non appena il Consiglio regionale sarà insediato, ogni gruppo politico sarà chiamato, attraverso un proprio rappresentante, a portare il proprio contributo ai tavoli dedicati all’emergenza. Non è un uomo solo al comando, ma è la battaglia di tutti i liguri, nessuno escluso”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in merito alla lettera dei consiglieri di minoranza sulla pandemia da Covid-19.

Andamento pandemia in Liguria
I dati rivelano che l’emergenza è gestita e le misure messe in atto in modo puntuale e mirato alla Spezia, dove si era registrato un cluster, sono state efficaci per riportare i contagi sotto la soglia di allarme. Allo stesso modo si sta intervenendo su Genova, dove, a fronte di una significativa espansione dei contagi, sono state messe in campo azioni specifiche e puntuali per tracciare, testare e trattare i positivi al Covid-19. Regione Liguria ha fatto tesoro dell’esperienza della primavera scorsa quando, nonostante le difficoltà, il sistema sanitario ligure ha sempre garantito la presa in carico dei pazienti sia nelle terapie intensive sia nei reparti di media intensità. Oggi il quadro è cambiato, la maggiore pressione ospedaliera non è più sulle terapie intensive ma sui reparti di media e bassa intensità, grazie alla migliore capacità di cura e di tracciamento per individuare tempestivamente i positivi. Solo a Genova, oltre ai tamponi molecolari, vengono effettuati da Asl3 in media 1500 tamponi antigenici rapidi sul territorio nei punti drive through attivati alla Commenda di Prè e anche in Valpolcevera, a cui si aggiungeranno nei prossimi giorni ulteriori punti a Cornigliano, Struppa e a Recco.

Delega Sanità
In questo momento la gestione dell’emergenza Covid è la priorità dell’amministrazione regionale e questo è il motivo per cui, al momento, la delega alla Sanità fa capo alla Presidenza. Fin dall’inizio della pandemia è stata creata una task force sanitaria, che continua ad essere parte attiva di ogni singola decisione ed è stata ulteriormente potenziata in questa nuova fase, perché tutti, ciascuno per la propria competenza, possono e devono dare il loro apporto nella gestione dell’emergenza con l’obiettivo comune di tutelare le vite dei liguri e salvaguardare, al contempo, il sistema economico-produttivo.

Posti letto Covid extra ospedalieri
In particolare, Regione Liguria ha attivato, grazie anche al braccio operativo della Protezione civile regionale, le procedure di alleggerimento dagli ospedali dei pazienti Covid positivi non gravi che, superata la fase acuta, per diverse ragioni non possono rientrare nelle loro abitazioni. Per questi pazienti, che necessitano di cure a bassa intensità (senza ossigeno), sono attive due strutture alla Spezia e una a Savona per un totale per circa 100 posti letto gestiti in collaborazione con le Asl e la Sala Operativa della Protezione Civile regionale. A Genova sono già attive strutture per la media e bassa complessità di cura (possibilità di ossigeno) come quelle di Viale Cembrano e Villa Immaccolata. Nei prossimi giorni saranno attivati anche il Cenacolo, una struttura in Valpolcevera e una nel quartiere di Albaro per complessivi 139 posti letto disponibili nel capoluogo ligure. Riteniamo che ad oggi le strutture messe in campo, con oltre 200 posti letto su tutto il territorio regionale, siano sufficienti. Qualora il quadro epidemiologico dovesse peggiorare, è già stata valutata la possibilità di utilizzare gli hotel per garantire ulteriori posti letto a bassa intensità, attraverso un bando simile a quello che era già stato messo in campo dalla Protezione civile nella prima fase dell’emergenza anche per ospitare il personale sanitario. Per il momento Regione si è ritenuto di privilegiare strutture già dedicate alla degenza, ovviamente vuote, in quanto risultano essere senza dubbio più idonee alla cura dei malati.

Trasporti
Sono circa 90 i pullman aggiuntivi già messi a disposizione in Liguria in ambito urbano ed extraurbano dalle aziende di mobilità locale. Di questi, una ventina sono stati reperiti al di fuori dei parchi mezzi aziendali. Si tratta nel complesso di un'offerta supplementare di 4.900 km al giorno e 310 corse che è in linea, in proporzione, con quella predisposta da altre regioni, tenendo conto delle differenze di estensione territoriale e di popolazione e risponde, per il momento, alle necessità evidenziate dall'attuale emergenza. In ambito urbano, inoltre, il riempimento dei mezzi non supera l'80% e da questa settimana, dopo l'entrata in vigore dell'ultimo Dpcm, si è registrato un ulteriore calo della domanda di circa il 15% ed è dunque garantito il corretto distanziamento dei passeggeri. Non solo: a migliorare la situazione sui mezzi di trasporto nelle ore di punta sarà anche, da lunedì 26, l’attivazione della didattica digitale integrata per una quota non inferiore al 50% in tutte le classi superiori (secondarie di secondo grado), statali e paritarie, in modalità alternata alla didattica in presenza, con l’esclusione delle classi prime.

Numero Verde
Il numero verde Covid regionale era stato disattivato dopo la prima fase dell’emergenza in considerazione del numero esiguo di richieste ma è sempre stata mantenuta la casella di posta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. che riceve ogni giorno almeno un centinaio di mail a cui le risposte vengono garantite praticamente in tempo reale. Certamente non si può delegare compiti di specifica competenza dei Servizi di igiene pubblica a operatori di call center che, sempre adeguatamente formati, possono dare supporto per le informazioni più generali. La sua riattivazione è già programmata. Ad oggi è stato attivato il numero verde della Asl3, non appena si è reso necessario a fronte dei maggiori contagi registrati nel capoluogo.

Situazione ospedali
In merito al paventato smantellamento di reparti, tranquillizziamo l’opposizione che nessun reparto è stato in alcun modo smantellato. Regione Liguria ha predisposto, già a giugno, un piano incrementale con posti letto attivabili in 72 ore, a seconda necessità. Il piano ospedaliero è declinato a livello regionale sulla base delle azioni indicate dal ministero e prevede fino a 280 posti in terapia intensiva e fino a 1200 posti letto di media e bassa complessità di cura.
Oltre al piano ospedaliero, Regione Liguria ha approvato, ad agosto, un piano territoriale che ha determinato, ad esempio, il potenziamento delle squadre territoriali Gsat: solo a Genova operano 17 Gsat con una media di 300 visite domiciliari al giorno.

Personale/assunzioni
Sul fronte delle assunzioni, sono state attivate tutte le potenzialità previste dalla normativa in urgenza per il reclutamento di professionisti predisposta sia a livello ministeriale sia a livello regionale; permane un limite di fatto dettato dalla carenza di offerta delle figure richieste: medici, infermieri, oss ecc. Il sistema, sta mettendo in atto tutta l’elasticità organizzativa consentita, nei limiti previsti dalla legge, e ha già assunto (ultima rilevazione oggi, 22 ottobre) 882 unità, di cui: 343 medici, 223 infermieri, 316 professionisti di restanti qualifiche (tecnici di laboratorio, tecnici radiologi, oss e altre).

Bonus sanitari
Per quanto riguarda la possibilità di un immediato riconoscimento economico da attribuire agli operatori sanitari che oggi si trovano di nuovo ad affrontare l’emergenza, l’intenzione è certamente quella di lavorare in questa direzione, ma è indispensabile superare gli intoppi giuridici, burocratici e amministrativi che hanno riguardato la prima erogazione di bonus e premi, quando Regione Liguria ha stanziato 9 milioni di euro di risorse proprie in aggiunta ai fondi dei decreti Cura Italia (6,7 milioni) e ai 5,9 del Decreto Rilancio per complessivi 21 milioni di euro già distribuiti a chi è stato impegnato in prima linea nella prima fase dell’emergenza.

Emergenza covid, nuove regole nel Centro Storico, Certosa e Sampierdarena

Super User 22 Ottobre 2020 1071 Visite

Il sindaco Marco Bucci ha firmato questa mattina l’ordinanza che indica le aree del Centro Storico, Certosa e Sampierdarena dove è disposta la chiusura al pubblico, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private, dalle 21 alle 6 del giorno successivo, per contenere il contagio da Covid 19. Le misure sono in vigore dal 22 ottobre fino al 13 novembre.

Le zone sono state individuate intrecciando due mappe, quella con i punti della città a più alta densità di contagi e quella delle zone più soggette ad assembramenti.

Le aree dove si possono creare situazioni di assembramento sono perimetrate territorialmente dalle seguenti vie e piazze, anch’esse ricomprese nel divieto (fatta eccezione per quelle espressamente indicate come escluse): 

Certosa
Via Benedetto Brin (compresa), Viale Michelangelo Buonarroti (inizio compreso), Via Virgilio (compresa), via Ludovico Ariosto (compresa), via Aulo Persio (compresa), via S. Bartolomeo della Certosa (compresa), via Ausonio Vedovi (compresa), via Mansueto (compresa), p.le Palli (compresa), via Sergio Piombelli ( compresa fino a intersezione con p.le Palli), via Teresio Mario Canepari (compresa), p.le Emilio Guerra (compresa), via Rossini (compresa), via Gastone Pisoni (compresa), via Faliero Vezzani ( compresa fino altezza via Pierino Negrotto Cambiaso), piazza Durazzo Pallavicini (compresa), via Celesia (compresa), via Teresa Durazzo Pallavicini (compresa), Giardini Guerra (compresa), via Germano Jori (compresa), p.za Petrella (compresa), via Certosa (compresa), via Gaz (compresa), via Garello (compresa), via Piombino per ritorno a Brin (compresa).

Centro Storico
ZONA 1: via Gramsci via Alpini d'Italia via Fanti d'Italia via Andrea Doria piazza Acquaverde via Balbi piazza della Nunziata via Cairoli via San siro via della Maddalena via dei Macelli di Soziglia via degli Orefici via Banchi via Ponte Reale piazza Caricamento, (tutte escluse)

ZONA 2: via Turati (esclusa), via S. Lorenzo (esclusa), salita Pollaiuoli (esclusa), Piazza Ferreto (esclusa), via S. Donato (esclusa), stradone S. Agostino (escluso), piazza Sarzano (esclusa), via Santa Croce (compresa), piazza S. Giacomo Marina (compresa), via delle Grazie (compresa), piazza S. Giorgio (compresa), via Turati (esclusa)

Sampierdarena
P.za Masnata (compresa), Via Tavani (compresa), Via Spataro (compresa), Via Pacinotti (compresa), Via Sampierdarena (compresa), Via P. Chiesa da V.Sampierdarena a Via Fiamme Gialle (compresa), Via Fiamme Gialle da V.P. Chiesa a V. di Francia (compresa), Via di Francia (compresa), fra Via F. Gialle e Via Dottesio (compresa), Via Dottesio (compresa), Via Pedemonte (compresa), Via Cantore da Piazza Montano a Via Pedemonte (compresa), Via Rolando (chiude il perimetro sino a P.za Masnata) (compresa).

 

 

Toti-bis, Gruppo Cambiamo: “Spiacciono le polemiche sulle poltrone in questo momento di emergenza”

Super User 22 Ottobre 2020 1059 Visite

“Buon lavoro alla nuova giunta del presidente Toti, siamo certi che saprà fare un ottimo lavoro per il bene di tutti i liguri. Spiace che a fronte di un’enorme emergenza sanitaria che stiamo vivendo, ci siano polemiche riguardanti le poltrone. Le scelte del presidente sono state dettate da buonsenso, competenze e risultati. Sarebbe stato assurdo che la Lista Cambiamo con Toti Presidente, primo partito della Liguria con il 22% dei voti, non prendesse almeno 3 dei 4 assessori che la matematica gli avrebbe consegnato. Peraltro facciamo notare che tra gli assessori in giunta compaiono i due candidati più votati in assoluto della regione, gli assessori uscenti Ilaria Cavo e Marco Scajola. Per quanto riguarda Forza Italia, è giusto sottolineare due cose. Una è che FI non ha corso da sola ma lo ha fatto in triciclo con Liguria Popolare e Claudio Scajola, ottenendo il 5% delle preferenze. La seconda è che l’unico eletto di FI, Claudio Muzio, più volte interpellato, si ritiene soddisfatto del ruolo ottenuto, ossia il segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio. A chi ci accusa di essere stati arroganti con queste scelte, rispondiamo che arrogante è chi predica unità del centrodestra ma esclude Cambiamo dai tavoli nazionali. Ultimo, solo in ordine cronologico, quello tenuto ieri a Roma tra FI, FdI e Lega per parlare di alleanze alle prossime comunali. In Liguria invece il percorso è stato fin da subito più che condiviso, si sono svolti diversi incontri con tutti gli alleati, spesso di sera, proprio perché il presidente sta gestendo in prima linea l’emergenza Covid. Quindi Toti non ha fatto altro che assecondare il volere dei cittadini e di questo lo ringraziamo. Siamo a completa disposizione sua e di tutta la sua giunta per lavorare insieme e continuare il grande percorso iniziato 5 anni fa per rendere grande la nostra Liguria”, così scrive in una nota il gruppo Cambiamo con Toti Presidente Liguria.

Nuovi ruoli in Regione, le precisazioni del consigliere Claudio Muzio

Super User 22 Ottobre 2020 987 Visite

“Leggo con stupore il comunicato della lista Cambiamo in cui si afferma che io sarei stato ‘più volte interpellato’ circa il ruolo da ricoprire all’interno dei nuovi assetti regionali. A tal proposito dichiaro di non aver mai interloquito con il presidente Toti, in queste settimane, in merito a incarichi che potessero riguardare la mia persona, e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Confermo che sul piano personale la Segreteria dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, per la quale il presidente Toti ha ritenuto di propormi al Consiglio, mi gratifica e mi soddisfa e cercherò di assolvere a questo compito con il massimo impegno e dedizione, come già fatto nella precedente legislatura. Ribadisco inoltre che sarebbe stato motivo di rafforzamento della coesione della coalizione il riconoscimento di un assessorato al partito che mi onoro di rappresentare, Forza Italia, che, ricordo, ha contributo con il 10% dei voti del centrodestra all’ottimo risultato elettorale dell’alleanza. Puntualizzo che la trattativa al proposito esulava dal mio ruolo e dalle mie competenze, motivo per cui ho ritenuto di tenermene totalmente al di fuori”. E’ quanto dichiara Claudio Muzio, consigliere regionale di Forza Italia.

Forza Italia: “Grave la nostra esclusione dalla Giunta regionale”

Super User 21 Ottobre 2020 1296 Visite

“E’ politicamente grave il fatto che il ruolo, la presenza ed il contributo portato da Forza Italia alle ultime elezioni regionali non siano stati tenuti nel debito conto dal presidente Toti nella formazione della nuova Giunta. Ricordiamo che la ricandidatura di Toti, come egli stesso ha riconosciuto pubblicamente in data 22 giugno, era nata da un accordo a livello nazionale tra i leader della coalizione di centrodestra e a livello regionale tra i segretari dei partiti coinvolti, ed in questo quadro occorreva ragionare nella fase di definizione della Giunta. E’ un unicum su scala nazionale il fatto che uno dei partiti che ha contribuito con lealtà e determinazione ad una così netta vittoria sia stato escluso dagli incarichi di Giunta. Forza Italia, che storicamente rappresenta il perno della componente moderata del centrodestra, si muoverà con senso di responsabilità, anche tenendo conto del drammatico momento che il Paese e la Liguria stanno vivendo. Rispetteremo il mandato degli elettori, ma ciò non toglie che il vulnus inferto non soltanto al nostro partito, ma alla tanto invocata unità della coalizione di centrodestra resti un elemento che contrasta con la ragionevolezza politica e con la volontà inclusiva invocate e proclamate a parole dal presidente Toti ma smentite con evidenza dai fatti”. E’ quanto dichiarano, in una nota, il coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco e i parlamentari Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli.

Nuova giunta regionale, passa la linea Toti-Rosso

Super User 21 Ottobre 2020 1695 Visite

Alla fine passa la linea del governatore. Eppure quella di Matteo Rosso. Così si può commentare la nuova Giunta del Toti-bis. Confermati infatti i tre assessori di Cambiamo (Ilaria Cavo, Marco Scajola e Giacomo Raul Giampedrone) e un assessore in più per Fratelli d’Italia rispetto al 2015: Gianni Berrino (confermato) e Simona Ferro (vera sorpresa di queste elezioni). Ridimensionata invece la Lega che perde un assessore, passando da tre a due: Andrea Benveduti (confermato) e Alessandro Piana (prende il posto di Stefano Mai). Nulla invece per Forza Italia-Liguria Popolare, malgrado le telefonate di Silvio Berlusconi al suo ex delfino per ottenere un posto in giunta.

Covid, M5S: “La Liguria è la regione con l'aumento di positivi più alto”

Super User 21 Ottobre 2020 845 Visite

“Regione Liguria ha nascosto la polvere sotto il tappeto per mesi, ma prima o poi la verità doveva venire a galla. I numeri di ieri ci dicono che qualcuno non ha fatto il proprio dovere. I dati del bollettino di ieri sono impietosi: 907 nuovi casi positivi, con un +4,9% di contagi in più rispetto al giorno precedente. È la percentuale più alta d'Italia. È un’enormità”, dichiarano i pentastellati Fabio Tosi, Leda Volpi ed Elena Botto.

“Vorremmo un bagno di umiltà da parte di chi ci amministra, visto che ha sempre minimizzato sul tema. Un bagno di umiltà anche da parte di chi ha più volte sostenuto che il virus sarebbe sparito con il caldo estivo e che le chiusure di alcune zone sarebbero state azioni fuori luogo. A chi già sta pensando di postare insulti, ricordiamo che noi non siamo gli sciacalli di turno. Siamo quelli che in ogni modo hanno avvertito l’Ente regionale che la situazione stava degenerando. I numeri di ieri ci dicono che siamo stati vittime di una grave superficialità nella gestione. Vengono i brividi a pensare che Toti sarà il nuovo assessore alla Sanità della Regione Liguria. È la stessa persona che non ha approfittato degli sforzi compiuti dal Governo per far fronte alle criticità: basti pensare al Tpl, per il quale recentemente ha detto che “ad oggi non si registrano particolari criticità”, dichiara il consigliere regionale Fabio Tosi commentando l’odierno bollettino Covid.

“Abbiamo sempre invocato una leale collaborazione tra Stato e Regioni, ma quando Toti avrebbe dovuto collaborare per evitare il disastro, ha sempre preferito l’ostruzionismo e la campagna elettorale. Basti pensare a come è stata ostacolata l'app Immuni, per il quale il Governo, nel Dpcm del 18 ottobre, è dovuto intervenire: ora, per collaborare, i dipartimenti di prevenzione delle ASL hanno l'obbligo di caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività, accedendo al sistema centrale dell’app. Ignorate anche tutte le raccomandazioni di investire sulla medicina territoriale, con il risultato che oggi mancano i protocolli e una rete per i medici di famiglia. L'obiettivo non era solo aumentare i posti in terapia intensiva, seppur preziosi e vitali: l’obiettivo era soprattutto quello di potenziare la sanità del territorio per intercettare prima i positivi”, fa poi sapere la deputata M5S Leda Volpi.

“Ignorato il contact tracing al punto che ormai i contagi sono così elevati che la situazione è sfuggita di mano. La Liguria è la regione con la percentuale di contagi più elevata rispetto al giorno prima. E non è che lunedì sia andata meglio: 323 nuovi positivi su appena 1.870 tamponi effettuati è cercare di nascondere la polvere sotto il tappeto. Ieri, infatti, con oltre 6.000 tamponi, sono triplicati anche i casi accertati di positività. La matematica parla chiaro ed è impietosa”, dichiara a sua volta la senatrice M5S Elena Botto.

Giunta regionale, Toti: “Per me è chiusa”

Super User 21 Ottobre 2020 766 Visite

“Per me la giunta è chiusa. Sarà un ottimo governo della Regione e lavoreremo esclusivamente per il bene dei liguri e della Liguria. Domani (oggi per chi legge, ndr) annuncerò le deleghe”. E’ l’annuncio dato ieri sera su Facebook dal governatore della Liguria. Adesso si attendono i nomi dei sette assessori che formeranno la giunta del Toti bis. E soprattutto si attende di conoscere quale partito della coalizione farà un passo di lato per far tornare la pace nel centrodestra e la reazione degli eventuali delusi.

Danni alla targa ai martiri delle foibe, lo sdegno del circolo territoriale Fratelli d’Italia di Rapallo

Super User 20 Ottobre 2020 1279 Visite

Dal circolo territoriale Fratelli d’Italia Rapallo riceviamo e pubblichiamo.

Il Circolo Territoriale Fratelli d’Italia esprime ferma condanna per l’atto vandalico perpetrato la scorsa notte ai danni della targa marmorea ai piedi del Monumento dedicato alle vittime delle Foibe, posizionato all’ingresso del cimitero di San Pietro. “E’ stata completamente distrutta la targa riportante l’intestazione di ricordo ai Martiri delle Foibe:  un atto indegno che oltraggia il ricordo della tragedia delle Foibe e la memoria del martirio di tutte le vittime istriane, fiumane, dalmate e di tutti gli Italiani. Un gesto ignobile che dimostra ancora una volta, la mancanza di conoscenza della storia e l’ignoranza che ne consegue.” Dice Gianni Arena Presidente del Circolo Territoriale Fratelli d’Italia Rapallo.

“Feci intitolare il piazzale ai  Martiri delle Foibe nel 2003, in qualità di Consigliere Comunale di Alleanza Nazionale  e in  seguito nel  2005,  come Assessore alla Cultura, deliberai di far posare al centro del Piazzale l’opera scultorea L’infoibato, donata al Comune dall’artista rapallese Rosy Maccaronio e la targa proprio per onorare e ricordare il martirio di tanti Italiani innocenti.  Sono sconcertato e amareggiato, mi auguro che i responsabili di questo grave e increscioso gesto siano individuati al più presto. Il Direttivo del Circolo farà formale richiesta al Sindaco di poter rifare la targa, a proprie spese.” Conclude Arena.

Gianni Arena
Presidente Circolo Territoriale Fratelli d’Italia Rapallo

Toti stravince in Liguria, ma perde in Italia

Super User 20 Ottobre 2020 1359 Visite

A Giovanni Toti non è bastata la super vittoria alle regionali - la sua lista in Liguria ha superato il 22% - per mantenere la posizione a livello nazionale.
Secondo il sondaggio SWG, commissionato da La7 e mandato in onda ieri sera da Enrico Mentana durante il suo Tg, Cambiamo avrebbe perso lo 0,3% nell’ultima settimana, passando dall’1,4 % del 12 ottobre all’1,1% di ieri.
Questo leggero calo condizionerà il peso di Toti all'interno del centrodestra e, di conseguenza, la formazione della nuova giunta regionale?

Giunta regionale, Berlusconi richiama Toti

Super User 20 Ottobre 2020 924 Visite

A un mese dalle elezioni la Giunta regionale del Toti bis dopo i colloqui di ieri sera con i rappresentanti dei partiti è ancora in lockdown.
A fronte di 7 posti disponibili, Cambiamo si prende 3 assessori, la Lega ne vuole 3, Fratelli d'Italia alza la posta a 2 e a Forza Italia non ne resta nemmeno uno.
Così Silvio Berlusconi prende di nuovo la cornetta e chiama per la seconda volta in pochi giorni il suo ex delfino. Non si conoscono i contenuti della telefonata, non si sarà forse parlato di nomi ma senz'altro l'ex Cavaliere ha messo sul piatto il disegno politico nazionale dell'alleanza con Lega e Fratelli d'Italia.
Il caso ligure oggi sarà probabilmente oggetto della riunione romana tra Antonio Tajani, Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
Riusciranno i tre leader a fronteggiare la supremazia totiana in Liguria?

Sansa segnalato alla Procura per aver violato la quarantena

Super User 20 Ottobre 2020 1140 Visite

Ferruccio Sansa, candidato giallorosso alle recenti elezioni in Liguria e ora consigliere regionale, ha raccontato su Facebook di essere stato “segnalato alla Procura per aver violato la quarantena”.
Il giornalista del Fatto è chiuso in casa da settimane “perché nella mia famiglia ci siamo ammalati di Covid”. Malgrado il divieto, qualche sera fa è uscito dalla sua abitazione per recuperare il cane, preso da poco al canile, che si era allontanato dal giardino “senza cancello”.
“E’ mezzanotte. La strada è deserta”. Sansa si trova davanti due poliziotti in borghese che sorvegliano la zona per prevenire furti. Agli agenti dice che i ladri “da noi non sono venuti, siamo sempre in casa perché mio figlio è positivo al Covid. Anzi, per sicurezza mi stia lontano”. Risultato: ieri la Polizia lo chiama per avvertirlo che è stato segnalato alla Procura per aver violato la quarantena.
“E poi dicono che lo Stato non funziona!”, chiosa Sansa su Facebook.

Covid, Toti: “Valuteremo eventuali chiusure localizzate di zone di Genova”

Super User 20 Ottobre 2020 769 Visite

“Domani (oggi per chi legge, ndr), con i dati di Alisa e degli uffici di prevenzione alla mano, e analizzando quello del Comune di Genova sulla circolazione delle persone, individueremo eventuali zone in cui sarà necessario effettuare chiusure, dando tutto il supporto possibile al Comune, confrontandoci ovviamente col Prefetto. Analoghi ragionamenti riguardano i comuni della Spezia, Savona e Imperia”. Così ieri il presidente di Regione Liguria nel consueto aggiornamento sulla situazione Covid in Liguria.

“Entro la fine della settimana - aggiunge - attiveremo ulteriori 50 posti in strutture di media e bassa intensità a Genova per garantire il turnover negli ospedali. Entro la fine del mese ne attiveremo circa 200”.

“Questa settimana comincia con una pressione importante sui nostri ospedali. Non ci aspettavamo nulla di diverso. Il sistema sanitario regionale sta adeguando la sua offerta alle esigenze di contenimento dell’epidemia. Sul totale dei contagi – aggiunge Toti – la parte principale riguarda la città di Genova. Assistiamo a un incremento generale nella nostra regione, con una circolazione minore fuori dal capoluogo. Crescono anche gli ospedalizzati, con le terapie intensive che restano stabili e anzi calano. Il fenomeno è quello che abbiamo già descritto nei giorni passati: c’è un alto afflusso di pazienti nei nostri ospedali, ma il numero delle terapie intensive resta decisamente più basso in proporzione ai ricoverati rispetto a quanto fosse nella primavera scorsa”.

“Il quadro resta stabile – aggiunge Toti – con una circolazione del virus importante nella città di Genova e una crescita complessiva della circolazione nel sistema. Stanno aumentando i posti letto: il San Martino è cresciuto di 30 unità, ne aggiungerà ulteriori 22 domani. Non ci sono in questo momento situazioni di particolare emergenza, anche se c’è stata pressione sui pronti soccorsi in giornata”.

Per quanto riguarda le Rsa, Toti ha aggiunto che "c'è allarme diffuso su tutto territorio nazionale. Al momento in Liguria sono scattati tutti i protocolli di massima sicurezza: tra le misure adottate, il blocco delle visite, l'attivazione di aree buffer dove isolare gli eventuali positivi, un'attività di testing a campione su tutto il personale, in modo molto serrato. È chiaro che vi sono dei contagi ma non ci sono ad oggi problematiche specifiche".

Coronavirus, Toti incontra esecutivo Ordine medici e odontoiatri di Genova

Super User 19 Ottobre 2020 805 Visite

Incontro proficuo e collaborativo oggi pomeriggio tra il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e i componenti dell’esecutivo dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Genova.

Al centro del colloquio, l’emergenza Covid-19 e in particolare l’attuazione di una filiera di sensibilizzazione nei confronti di operatori e cittadini in merito all’accordo raggiunto la scorsa settimana tra Regione e la medicina territoriale, con particolare riferimento all’esecuzione dei tamponi rapidi antigenici.

In secondo luogo si è parlato del potenziamento delle misure già in atto per poter alleggerire la pressione ospedaliera, soprattutto in relazione alla media intensità di cura, attraverso l’individuazione di ulteriori strutture dedicate sul territorio ove il cittadino possa proseguire il trattamento una volta superata la fase acuta: l’obiettivo è assicurare un efficace turn over nei posti letto ospedalieri Covid dedicati, che verranno progressivamente potenziati.

L’Ordine si farà carico di stilare procedure rivolte a tutti gli iscritti per uniformare i comportamenti dei sanitari, compatibilmente con la complessità della malattia, monitorando attentamente l’appropriatezza degli accessi ai Pronto soccorso.

L’Ordine dei Medici ha sottolineato anche l’importanza di continuare a garantire sia l’accesso alle cure per i malati cronici sia le attività di prevenzione.

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