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Coronavirus, Toti: “Dato positivo il segno meno degli ospedalizzati”

Super User 11 Novembre 2020 660 Visite

“In questo momento serve grande prudenza per battere il virus, stiamo vedendo dei miglioramenti dei dati Covid che ci fanno ben sperare e ci auguriamo che nei prossimi giorni, grazie ai comportamenti di tutti, si possa dare un po’ di fiato a medici e infermieri che da tempo chiedono misure per dare respiro ai nostri pronto soccorso. Speriamo che questi giorni servano e che il governo ristori tutti coloro che devono fare un gigantesco sacrificio”. Lo ha detto ieri sera il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso della diretta Facebook sul Covid.

“Oggi sono 1172 i nuovi positivi su 7022 tamponi – ha detto il governatore Toti – segno di una crescita della nostra attività di diagnosi. In questo numero ci sono solo i tamponi molecolari, ma bisogna aggiungere a questi anche i test antigenici che, al momento, non sono ancora presenti nella piattaforma ministeriale e considerando anche questi in Liguria siamo sopra i 9.000 tamponi”.

“Il dato positivo di oggi è quello degli ospedalizzati che segna un meno 72 – ha spiegato Toti - che non vuol dire che sono crollati gli ingressi al pronto soccorso, ma che inizia a funzionare il sistema delle nostre Covid Hub, gli istituti che abbiamo messo a disposizione per le convalescenze che riescono a far funzionare meglio il turn over ospedaliero. Comunque volutamente non abbiamo chiesto la diversificazione dei colori sul territorio regionale in zona arancione, perché il contagio è diffuso ovunque e sta crescendo, anche se Genova resta sostanzialmente stabile. In pratica registriamo numeri lievemente in calo, ma molto più omogenei rispetto alle settimane passate, quando Genova trainava la corsa del virus”.

“Purtroppo abbiamo un lungo elenco di decessi – puntualizza Toti - Un elenco che ci ha indotto a concordare con il governo misure restrittive: sono 39 oggi i deceduti non tutti imputabili alle ultime ore. Si parte dal 1° novembre fino all’8, solo 4 sono sotto i 70 anni. Lo dico per ricordare che, al di là delle misure che abbiamo assunto per gli anziani come i taxi gratis, i custodi sociali, il numero verde, è importante tenere presente che più del 50% dei ricoverati e del 90% dei decessi sono grandi anziani. A costoro pertanto dico di evitare i luoghi affollati e di non far venire figli e nipoti a casa, quando possibile, per uscire da questa ecatombe che sta massacrando la generazione dei nostri nonni”.  Nel frattempo Regione Liguria distribuirà 5700 saturimetri ai medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta che potranno consegnarli ai pazienti più gravi e venerdì sarà pronto il primo piano del padiglione C dell’ospedale Galliera che ospiterà 26 posti a bassa intensità.

Toti-bis, Gianni Pastorino: “Ai liguri costerà circa 600.000 euro in più all'anno”

Super User 10 Novembre 2020 1024 Visite

“Parte ufficialmente il Consiglio regionale e subito la maggioranza di centrodestra fa spendere circa 600.000 euro in più all'anno ai liguri. Questo il costo complessivo delle dimissioni dei cinque consiglieri della maggioranza, diventati assessori (Ilaria Cavo, Giacomo Raul Giampedrone, Marco Scajola, Alessandro Piana e Gianni Berrino, ndr), che in questo modo fanno posto a chi è arrivato secondo alle elezioni. Inoltre il Presidente Toti in questo momento detiene anche le deleghe per Bilancio e Sanità, ed è improbabile (per non dire impossibile) che riesca a partecipare a tutte le Commissioni. Questo comporterà la nomina di ulteriori sottosegretari che lo sostituiscano in presenza. Un ulteriore costo evitabile. Di questo passo questa sarà la legislatura che spende di più in costi di politica, per pure ragioni di equilibri interni, senza nessun beneficio per la comunità ligure. Infatti, spenderemo circa 4 milioni di euro in più per questi stipendi. Come opposizione voteremo contro, perché questo atteggiamento arrogante della maggioranza è inaccettabile. Un insulto a tutte le persone in estrema difficoltà in questi tempi di crisi sanitaria ed economica”. E’ il post di Gianni Pastorino, consigliere regionale di Linea Condivisa.

Consiglio regionale, la leghista Mabel Riolfo subentrata ad Alessandro Piana

Super User 10 Novembre 2020 930 Visite

“Porterò avanti le istanze del territorio con dedizione, garantendo il massimo impegno. È un onore  per me poter rappresentare la provincia di Imperia e la mia città nell’Assemblea legislativa della Liguria. Quanta emozione! Vince la squadra!”. E’ il primo commento del nuovo consigliere regionale Mabel Riolfo (Lega) che stamane è subentrata in consiglio regionale a seguito delle dimissioni del collega di partito Alessandro Piana, nominato vicepresidente della giunta e assessore all’Agricoltura.

Avvocato di 51 anni, la ventimigliese Mabel Riolfo si è laureata in Giurisprudenza con tesi in Diritto internazionale europeo.
Dal 1998 al 2007 è stata consulente esterno del Comune di Ventimiglia.
Dal 2009 è consulente legale del patronato ItalUil per la provincia di Imperia. Dal settembre 2018 è consulente legale nazionale dell'Aid (Associazione italiana dislessia) e collabora con Aifa (Associazione italiana famiglie adhd). Dal 2014 all'ottobre 2019 ha svolto l'attività di consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Imperia, ricoprendo in quella sede anche la carica di presidente del Comitato Pari opportunità.
Dal giugno 2019 ha ricoperto l’incarico di assessore ai Servizi sociali, scolastici ed educativi del Comune di Ventimiglia.

La nuova autodichiarazione per gli spostamenti in Liguria fra comuni e serali

Super User 10 Novembre 2020 1134 Visite

Con l'inserimento della Liguria in zona arancione, a partire da mercoledì 11 novembre, non è più permesso spostarsi fra comuni, se non per comprovati motivi di lavoro, studio, salute o necessità: in questi casi è necessario avere con sé il modulo di autodichiarazione, oltre a un documento di identità valido. Il modulo ( scarica ) è necessario anche per muoversi dalle 22 alle 5, quando non è permesso uscire di casa se non per i sopracitati motivi di necessità.

Covid, la deputata Volpi (M5S) contro l’infettivologo Bassetti: “Ma dove vive?”

Super User 10 Novembre 2020 1458 Visite

“Matteo Bassetti sostiene l'insostenibile: come si permette di dire che si stanno terrorizzando i genovesi? Qui, semmai, l'unica comunicazione sbagliata e soprattutto confusa è la sua. E lo è da tempo: dobbiamo forse ricordargli la scaletta delle sue uscite infelici, poi puntualmente smentite dai fatti? ”, Dichiara la deputata M5S Leda Volpi.

Che poi continua: “Scellerato dichiarare che gli ospedali sono al collasso“ per colpa di chi semina panico ”. Egli allora ignora completamente quanto sta succedendo a Genova: record di ricoveri nei reparti e nelle terapie intensive, e non sono certo ricoveri di asintomatici e raffreddori! Gli ospedali collassano non per il panico ma quando la rete territoriale non riesce ad informare ea seguire i pazienti a domicilio. Bassetti scenda dal suo piedistallo e lo chieda ai giovani medici delle Usca che, in Liguria, work in piena disorganizzazione e devono fare continuamente i conti con una totale mancanza di attrezzature e personale. Giovani medici preparati cui si fa peraltro perdere tempo prezioso per risolvere i problemi burocratici e logistici creati da una Sanità inadeguata, a cominciare da un'A.Li.

“Il Governo in primavera ha stanziato svariati milioni di euro per potenziare la sanità territoriale: che cosa ne hanno fatto le regioni? Vedendo il caos che regna in molti ospedali, si direbbe poco o niente. I cittadini che non trovano risposte sanitarie sul territorio sono costretti ad andare in ospedale, con tutto ciò che ne consegue. Questa è la realtà ”.

“E pensare che, recentemente, Bassetti è stato nominato da Agenas coordinatore scientifico del gruppo che dovrà stabilire per il Ministero della Salute i criteri di ospedalizzazione e deospedalizzazione dei pazienti affetti da Covid-19: come farà se ignora ciò che lo circonda? Francamente in questo momento servono lucidità e proposte costruttive, non chiacchiere e frasi d'effetto per conquistare le prime pagine dei giornali. Ci sono tanti medici validi che sul territorio, sulle ambulanze e in corsia stanno dando il massimo per fronteggiare questa guerra. Ascoltiamo la loro voce invece di continuare a difendere tesi indifendibili ”. 

“Tesi peraltro espresso da chi quest'estate ha accettato di presenziare al convegno di“ illustri ”negazionisti, ascoltando“ scienziati ”come Salvini e Sgarbi senza nemmeno prendere le distanze dalle loro folli dichiarazioni. L'ordine dei medici prenda posizione nei suoi confronti - conclude Volpi -. L'ultima uscita di Bassetti va oltre e offende gli operatori sanitari ei cittadini ”.

Da mercoledì Liguria in zona arancione, Toti: “La decisione del governo ci lascia perplessi”

Super User 09 Novembre 2020 787 Visite

"Il ministro Speranza mi ha comunicato la decisione del Governo di inserire la Liguria in fascia arancione a partire dalla mezzanotte di domani. Due decisioni diverse nell'arco di soli tre giorni con la domenica nel mezzo, a fronte di dati pubblici sostanzialmente simili anche a giudizio dell'ufficio prevenzioni di Alisa, lascia un po' perplessi. Sono state prese decisioni diverse per regioni con dati analoghi. In ogni caso riteniamo che non sia il momento delle polemiche, è il momento di rimboccarsi le maniche, anche facendo qualche sacrificio, e cogliere il grido di dolore che arriva dai nostri ospedali e da tutti i luoghi di cura, dove i medici hanno chiesto più volte misure più rigorose per rallentare gli arrivi negli ospedali. Ci auguriamo che queste due settimane possano effettivamente raffreddare la situazione e permettere alle nostre attività economiche di tornare a pieno regime in tempo per il periodo prenatalizio, il più importante dell'anno". Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha commentato, nel consueto punto stampa serale, la notizia dell'inserimento della Liguria in fascia arancione (insieme ad Abruzzo, Basilicata, Toscana e Umbria) che scatterà da mercoledì.

"I dati sono anche lievemente migliorati - ha proseguito - Resta pesante la situazione negli ospedali, immaginiamo che questo sia uno degli elementi che più ha influito sulla decisione presa dalla cabina di regia, decisione a livello tecnico di cui non conosciamo tutti i contorni. Non conosciamo i pesi e le misure dell'algoritmo che viene applicato. L'ultimo report reso pubblico, sul quale è stata fatta l'analisi, non va oltre il 1 novembre: un tempo di latenza piuttosto elevato dato il momento. Avevamo proposto in Conferenza regioni di usare dati più recenti, ma questa è la decisione del Governo. Ciò che è sicuro è che gli ultimi due report non sono dissimili per tutti i principali indicatori. Ad ogni modo, per gli amministratori locali, penso che sia opportuno evitare le discussioni. Non credo neanche che sia opportuno, come qualcuno già chiede,  ragionare su diversificazioni da provincia a provincia: al momento non ci sono le condizioni. Il numero degli ospedalizzati cresce omogeneamente ovunque, ci aspettiamo che Genova si stabilizzi nelle prossime giornate e che ci sia una crescita nelle altre province. L'ordinanza ministeriale è di due settimane, ha senso attenersi a quelle indicazioni senza complicare lo scenario, anche per non creare una babele nella comunicazione delle misure".

"Cosa comporta - ha spiegato ancora Toti - il passaggio in zona arancione? Sono vietati gli spostamenti tra regioni e comuni se non per comprovate esigenze di lavoro, salute e necessità (ad esempio per il rientro al proprio domicilio di residenza) con l'obbligo di autocertificazione. Per i comuni piccoli, dove gli esercizi commerciali non sono sufficienti, gli spostamenti nei comuni vicini sono considerati necessari e quindi sono autorizzati. Chiudono i bar e i ristoranti anche a pranzo: sono consentiti solo l'asporto fino alle 22, ora in cui scatta il divieto di circolazione (per Genova, come già stabilito in precedenza, scatta alle 21), mentre per le consegne a domicilio non ci sono limitazioni di orario. Tutte le scuole superiori passano alla didattica a distanza. Chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi; rimangono chiusi, come già erano, musei e mostre, cinema e teatri, sale scommesse, piscine e palestre".

Dati regionali Covid, Cambiamo con Toti: “Sansa la smetta con le sue insinuazioni insensate”

Super User 09 Novembre 2020 1055 Visite

“Sansa non si accontenta di essere un consigliere inutile (volete scommettere che scalderà la sedia con invettive a vanvera per i prossimi 5 anni?). Ora è pure dannoso. Ma davvero pensa che Regione Liguria, che gestisce ogni giorno l’emergenza Covid, che ha forza lavoro, tecnici e medici impegnati a migliorare e ampliare le misure anti contagio per il bene dei cittadini, avrebbe un qualche vantaggio a rimanere in una zona “colore” che non le compete? E quale sarebbe lo scopo, portare gli ospedali al collasso, sfinire il personale medico, gli infermieri, gli Oss e tutte le persone che da mesi si sacrificano per sconfiggere e gestire questa pandemia? Ma davvero siamo a questi livelli di discussione? Spiace dire al consigliere Sansa che il report ricevuto da Regione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, non solo conferma dati e Rt identici al precedente, ovvero con gli stessi numeri per cui la Liguria è stata inserita nella “zona gialla”, ma addirittura classifica la qualità dei dati forniti al Ministero come ottimale.
Quindi, qual è il senso degli attacchi continui di Sansa, auspicare che la Liguria finisca in altre fasce così da vedere i nostri commercianti disperati per le ennesime chiusure e senza adeguati ristori?
Peraltro, tutti sono d’accordo nell’affermare che se, dal confronto con il Governo, verrà valutato che la Liguria debba, per motivi di salute pubblica, slittare in un’altra area, anche solo per la provincia di Genova, si accetterà nella convinzione che ogni decisione è ponderata e presa per il bene comune. Quindi Sansa pensa di dare un contributo pratico a questa emergenza o pensa di continuare con le insinuazioni e pantomime da saturimetro per aiutare anche i cittadini che malauguratamente lo hanno votato? C’è carenza di medici e infermieri, potrebbe valutare se intraprendere un percorso di studi (quasi) della terza età. Sicuramente sarebbe più utile come specializzando in medicina che come consigliere/giornalista”, così scrive in una nota il gruppo Cambiamo con Toti Presidente Liguria.

Toti: “Rispetto a picco aprile più ospedalizzati ma meno della metà in terapia intensiva”

Super User 09 Novembre 2020 790 Visite

“Comincia a crescere la pressione sulle Asl delle province della Liguria dove, essendo un po' in ritardo nella diffusione del virus, ci aspettavamo che la curva crescesse un po' di più rispetto a Genova dove invece la curva è sostanzialmente stabile. Gli ospedalizzati sono 1.415 in tutta la Liguria: tantissimi, più del picco raggiunto nella primavera scorsa, ma con solo 81 ricoveri in terapia intensiva. Questo significa che abbiamo più ricoverati di quanti ne avessimo nell’aprile scorso in pieno lockdown, ma abbiamo meno della metà delle terapie intensive occupate nei nostri ospedali. Questo ci rassicura”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha fatto il punto questa sera sulla pandemia da Covid-19 in Liguria.

“Anche se qualcuno qualche volta gioca a dire che non abbiamo posti letto nelle terapie intensive – ha aggiunto Toti - in realtà ne abbiamo ancora tanti non utilizzati e speriamo restino tali mentre abbiamo tanti pazienti nei reparti di media intensità di cura: per fortuna stiamo riuscendo a dimetterli e trasferirli nelle strutture territoriali a media e bassa intensità di cura, in modo da garantire loro l’assistenza di cui hanno bisogno e assicurare anche un turnover sempre più efficace dei posti letto ospedalieri”.

In merito ai due decessi registrati oggi, il governatore ha evidenziato che si tratta di due persone “di 82 e 92 anni. Qualcuno piano piano inizia a seguire quello che sto cercando di dire con insistenza da giorni: coloro che possono avere sintomi più severi o addirittura rimetterci la vita sono per lo più over 75enni o persone con patologie pregresse e quindi più fragili. Queste persone devono, loro stesse e noi come Istituzioni, essere protetti. Questo significa uscire solo se necessario, fare una passeggiata in luoghi non affollati, andare a fare la spesa quando c’è meno gente, incontrare il meno possibile i nostri parenti. In questa direzione come Regione abbiamo messo in campo diverse misure come il bonus taxi o il numero verde per i custodi sociali per avere la consegna al domicilio della spesa e dei farmaci”.

Il presidente ha poi rinnovato l’appello ai cittadini a “recarsi in pronto soccorso solo se ne avete davvero bisogno, se è indispensabile altrimenti si rischia di mettere a rischio la propria salute quando magari si ha un raffreddore o un mal di gola”.

Toti è poi intervenuto sulla classificazione delle Regioni – in zona gialla, arancione o rossa - da parte del governo: “Non è una gara a chi è più bravo, non è il Risiko e non è una classifica per promuovere o bocciare chi è giallo o rosso. Oggi la Liguria è nella fascia gialla perché è stata classificata così dal governo sulla base di indicatori che mi indigno se qualcuno mette in discussione: i nostri professionisti che da mesi mandano i dati a Roma lavorano con serietà, abnegazione e coscienza. Nessuno può mettere in discussione quel lavoro e non lo fanno neppure il ministero e l’Istituto Superiore di Sanità: abbiamo ricevuto il report 25 che dice le stesse cose del precedente, su cui è stata effettuata la classificazione. Anzi, l’ultimo report dice una cosa in più, che tutti i nostri dati sono di qualità verde, quindi ottimi, affidabili e di qualità. Per questo – ha aggiunto Toti - coerentemente al fatto che i dati sono analoghi nei due report, mi aspetto che la Liguria, se era gialla ieri, rimanga gialla anche domani”.

Il presidente Toti ha poi aggiunto: “So che c’è sofferenza nei nostri ospedali e per questo stiamo lavorando per trovare posti letto e personale sanitario. Tutte le chiusure di reparti sono state necessarie perché per aprire nuovi posti letto Covid e assistere quei pazienti serve il personale, anche di altri reparti per dare una mano nei reparti covid. La mia promessa solenne – ha proseguito – è che tutti i reparti che sono stati chiusi o saranno chiusi per questa emergenza – dal punto nascita del Santa Corona ad altri reparti del San Martino o del Villa Scassi – li riapriremo tutti, un secondo dopo che il Covid ci avrà dato un attimo di fiato per poterlo fare. Anzi, tra una settimana – ha annunciato – otterranno la laurea 190 nuovi infermieri e li assumeremo tutti: a quel punto potremo forse riaprire qualcosa, se nel frattempo tutti noi ci saremo comportati bene rispettando le regole”, ha concluso.

 

Covid in Liguria, Toti: “I nostri dati sono ineccepibili”

Super User 08 Novembre 2020 848 Visite

“Dopo otto mesi di flusso costante di una mole gigantesca di dati, è grottesco che qualcuno oggi da Roma, per ripararsi dalle proprie responsabilità, metta in dubbio questo sistema. Bene ogni indagine seria ed accurata”. Così il presidente Giovanni Toti sulle indagini relative ai dati sanitari inviati dalla Regione Liguria al Ministero.

“La qualità dei nostri dati - aggiunge Toti - è straordinariamente precisa e puntuale. Siamo certi che ogni ulteriore verifica fatta con l’occhio della verità confermerà che i nostri dati sono ineccepibili. Da mesi impieghiamo molte più risorse di quelle previste dagli accordi ministeriali per inviare screening accurati e complessi e, come ha ben spiegato anche ieri sera il responsabile della Prevenzione di Alisa, Filippo Ansaldi, tutti i nostri indicatori hanno colore verde per la loro accuratezza e tempestività”, conclude Toti.

Sanità, Claudio Muzio: “Bene l’accordo tra Regione e pubbliche assistenze”

Super User 08 Novembre 2020 793 Visite

“L’accordo sottoscritto tra la Regione e le Pubbliche Assistenze liguri è un riconoscimento al ruolo e allo sforzo che queste svolgono quotidianamente sul nostro territorio e ancor di più hanno svolto e stanno svolgendo in questa fase di grave emergenza sanitaria. Da tempo, anche con iniziative in Consiglio Regionale, ho sollecitato tale riconoscimento, con l’obiettivo di non disperdere un patrimonio di competenza, passione e dedizione ai bisogni delle persone in difficoltà. Sin dalla vicenda dei pedaggi autostradali, e poi in esito alle sentenze che hanno imposto l’obbligo di gara per l’affidamento di alcuni servizi di trasporto sanitario, mi sono battuto affinché da parte della Regione venissero messe in campo tutte le iniziative necessarie a tutelare le nostre Pubbliche Assistenze, che rappresentano un anello importante del nostro sistema socio-sanitario. Accolgo perciò con favore l’intesa raggiunta”. È quanto dichiara Claudio Muzio, consigliere regionale capogruppo di Forza Italia e presidente uscente della Commissione Sanità, commentando l’accordo sottoscritto da Regione, Alisa, Anpas Liguria, Croce Rossa Italiana - Liguria e Cipas.

L’accordo adegua alcuni aspetti riguardanti il sistema territoriale di trasporto e soccorso sanitario e dà attuazione ad una serie di misure straordinarie per l’emergenza Covid-19. In particolare, il testo stabilisce che le ASL provvedano ad erogare alle Pubbliche Assistenze una quota straordinaria di rimborso pari a 8 euro, in aggiunta a quanto già previsto, per ciascun servizio di trasporto sanitario non urgente (ordinario ed ospedaliero) effettuato nel primo semestre 2020. Ciò per compensare le mancate entrate rispetto al 2019, derivanti dalla sospensione delle prestazione sanitarie non urgenti e indifferibili e i relativi trasporti ad esse collegate. “Resta inteso – si legge nel documento – che a partire dalla data della firma del presente verbale d’intesa i rimborsi dei trasporti territoriali ordinari ed ospedalieri devono essere ricondotti alla quota di euro 8,00 aggiuntiva a quella prevista”.  

È stato poi deciso che a partire dal 1° marzo 2020 l’importo riconosciuto come rimborso fisso per ciascun intervento di emergenza ed urgenza sia pari a 47 euro. L’ulteriore quota di rimborso fisso per ogni ora di impiego dei mezzi di soccorso successiva alla prima resta quantificata in 31 euro, così come resta invariato il rimborso chilometrico.

La Regione si è infine impegnata a mettere in campo misure economiche compensative per i maggiori oneri di servizio sostenuti dalle Pubbliche Assistenze a partire dall’inizio dell’emergenza Covid e per la precoce obsolescenza delle dotazioni strumentali impiegate, fortemente deteriorate in esito ai frequenti processi di profonda sanificazione. Per quanto riguarda in particolare il totale rimborso per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale da parte delle Pubbliche Assistenze, la Regione tramite Alisa ha già avviato la raccolta dei dati relativi alle spese sostenute e documentate.

Olio, crescono i produttori che rispettano la Dop Riviera Ligure

Super User 08 Novembre 2020 751 Visite

Sono 561 i contratti depositati al Consorzio di tutela dell’Olio DOP Riviera Ligure che rispettano i requisiti del Patto di Filiera. Un dato superiore del 30% rispetto alla scorsa annata, ma in crescita anche rispetto all’annata 2018/2019, sicuramente positiva per il settore olivicolo, quando invece i contratti raggiunsero quota 542.

“E’ la conferma di quanto gli operatori puntino su questo strumento che mette al centro la valorizzazione e difesa dell’attività di produttori, frantoiani e confezionatori che continuano ad operare nel segno della trasparenza, della qualità e dell’origine certificata - sottolinea Carlo Siffredi, presidente del Consorzio - Il trend in crescita è anche la prova che coloro che hanno creduto sin dall’inizio nel Patto, hanno continuato a farlo, e altri si sono aggiunti.

Chi negli anni scorsi ha voluto far passare l’idea che queste nostre strategie non avessero risultati positivi, dovrebbe riconoscere quanto sia fondamentale ragionare in termini di filiera ed avere una continuità strutturale di azione con un trend in costante crescita in termine di valore economico. Vi è molta differenza rispetto alle singole dinamiche commerciali caratterizzate da fughe in avanti dal fiato corto, come avvenuto due anni fa, che hanno creato solo confusione e illusioni all'interno del comparto".

Purtroppo comportamenti simili nei mesi scorsi hanno generato il timore che i prezzi delle olive in una annata abbondante come quella appena iniziata fossero in forte discesa.

"Ringrazio i frantoiani e i confezionatori che, anche in questo momento difficile, hanno creduto e sostenuto questo strumento di pianificazione della filiera - conclude Carlo Siffredi -. Sono sicuro che in tale contesto di garanzia gli olivicoltori continueranno a fare quegli investimenti necessari per assicurare una continuità produttiva tra le singole annate ed un miglioramento qualitativo della produzione stessa, condizioni indispensabili per fare crescere la denominazione di origine olio Riviera Ligure ".

Covid, Cambiamo con Toti: “Sansa spera che in Liguria le cose vadano male”

Super User 07 Novembre 2020 1027 Visite

“Sansa, proprio lui, il mistificatore di professione, quello che ha impietosito la rete con una foto con il saturimetro al dito alla faccia di chi sta davvero male (perché Sansa è sempre stato benissimo e andava la sera stessa in tv in prima serata e ha pure violato la quarantena, che è un reato) insinua da giorni che i dati che la Liguria fornisce al Ministero sull’andamento Covid non sarebbero proprio chiari. Bene, se ha delle prove che screditano il lavoro di tanti che da mesi forniscono anche più elementi di quelli previsti dagli accordi ministeriali, si faccia avanti e faccia una denuncia formale. Perché se le indagini della Procura sono giuste ed è bene che ci siano a maggior garanzia della verità, è invece francamente discutibile l’atteggiamento messo in campo dal consigliere regionale: prima alimenta l’odio tra regioni e la paura, affermando che ci sono flussi straordinari in direzione della Liguria da parte di cittadini che arrivano dalle zone rosse di Piemonte e Lombardia, poi dice che la Liguria non dovrebbe stare in zona gialla e insinua subdolamente che i dati che la Regione fornisce al Ministero non sono magari così corretti. Lui appartiene evidentemente ai tanti a cui è venuto un colpo, all’annuncio di Conte l’altra sera, perché è tra quelli che sperano che le cose qui vadano male, meglio se malissimo. E quindi lo spera per i liguri, per i suoi concittadini, per quelle persone che lui dovrebbe rappresentare in qualità di consigliere regionale. Ma a chi importa dei liguri se si può dimostrare che gli avversari politici non fanno bene? Di certo non Sansa che pensa solo al suo orticello. Gli indicatori che fornisce la Regione sono tutti verdi per tempestività e accuratezza. Ma forse Sansa avrebbe preferito far chiudere per l’ennesima volta delle serrande di tante attività, di certo poi ai ristori ci avrebbe pensato lui personalmente. La situazione epidemiologica, nella nostra regione, resta complessa e per nessun motivo i cittadini devono abbassare la guardia. Non è escluso anche che in futuro possano arrivare restrizioni o che vengano fatte considerazioni diverse. Ma un conto è salvaguardare la salute pubblica, un altro e affermare o, ancor peggio, insinuare che ci sia qualcosa di non corretto dietro. La collaborazione in questo momento così critico per il Paese dovrebbe essere alla base di qualsiasi confronto politico”. Così scrive in una nota il gruppo Cambiamo con Toti Presidente Liguria.

Genova primo grande comune abilitato al rilascio dell’identità digitale Spid

Super User 07 Novembre 2020 1205 Visite

Il Comune di Genova è il primo grande Comune italiano abilitato al rilascio di Spid, il sistema pubblico di identità digitale valido a livello nazionale che consente di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione italiana e dei privati aderenti. La novità – dopo una breve sperimentazione nei mesi scorsi – ha fatto il suo debutto il 15 ottobre agli sportelli dell’Anagrafe di corso Torino, dove a causa della pandemia l’accesso è consentito soltanto su prenotazione. Il Comune si sta attrezzando affinché presto il servizio di rilascio dell’identità digitale sia esteso anche alle biblioteche (attualmente chiuse per l’emergenza Covid) e ai Municipi. Sono già numerose le richieste di appuntamento ricevute per ottenere Spid agli sportelli dell’anagrafe e già centinaia le identità digitali rilasciate.

L’Agenzia per l’Italia digitale consente agli enti pubblici di effettuare le operazioni di riconoscimento e di rilascio dell’identità digitale al cittadino, senza che questo debba rivolgersi a uno dei nove provider accreditati, che finora erano un passaggio obbligato. Ora il cittadino potrà ottenere Spid in maniera diretta quando si reca agli sportelli comunali per richiedere un servizio. Il Comune di Genova, per primo in Italia, ha usufruito di questa possibilità, in vista del passaggio del 28 febbraio 2021, quando tutti i Comuni dovranno rilasciare i loro servizi esclusivamente tramite Spid e CIE, la carta d’identità elettronica. Tecnicamente, Genova ha aderito alla piattaforma dedicata alle pubbliche amministrazioni che consente di implementare il cosiddetto modello di Rao pubblico, acronimo che sta per Registration Authority Officer, il soggetto incaricato alla verifica dell'identità personale dei cittadini che vogliono dotarsi dello Spid. 

Invece di dover andare in Posta, o seguire le procedure online via webcam spesso a pagamento, oppure accedere in uno degli uffici dei provider accreditati, ora il sistema prevede che i cittadini si rechino presso gli sportelli delle pubbliche amministrazioni aderenti per farsi riconoscere, ricevano via e-mail un file (token) che possono usare da casa per richiedere e ottenere immediatamente online l'identità Spid, scegliendo uno dei gestori aderenti al sistema.

Il primato genovese sull’innovazione dei servizi al cittadino è stato anche riconosciuto, lunedì 2 novembre, durante il Forum “Restart Italia” delle Pubbliche Amministrazioni. Per quanto riguarda Genova, sono già molti i servizi “migrati” su Spid, attraverso il Fascicolo del cittadino, che offre ad esempio la possibilità di visualizzare i dati anagrafici del proprio nucleo familiare, iscriversi alla ristorazione scolastica, visualizzare le presenze in mensa e i menu dei propri figli, pagare la mensa scolastica, consultare i dati dei propri mezzi di trasporto, controllare le scadenze di bollo-assicurazione-revisione, consultare e pagare i propri verbali, piuttosto che consultare la propria TARI. Il passaggio dal servizio analogico a quello digitale è stato graduale e ha riguardato non solo servizi interni all’ente comunale ma anche quelli offerti in sinergia con le società partecipate e con altri enti. Un esempio riguarda proprio il Fascicolo del cittadino che, insieme alla Regione Liguria, ha creato un collegamento con il Fasciolo sanitario, quanto mai importante in un momento di crisi sanitaria come quello che stiamo vivendo.

“Questa bellissima iniziativa si inserisce in un progetto molto più ampio di innovazione e digitalizzazione di tutti servizi dedicati al cittadino che il Comune di Genova sta portando avanti, facendo da apripista a livello nazionale – spiega Massimo Nicolò, assessore alla Salute dei cittadini, Informatica, Servizi civici, Anagrafe -. Si tratta di un progetto che andrà a migliorare e semplificare i rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione, prestando attenzione e supportando tutti coloro che hanno poca familiarità con i moderni sistemi digitali. L'obiettivo è poter erogare servizi rapidi, semplici ed efficienti in una modalità che consente al cittadino di operare da casa, senza doversi recare agli sportelli ed annullando così tempi di attesa ed eventuali assembramenti, che soprattutto in questo momento storico dobbiamo eliminare”.

La scelta di aderire subito alla possibilità offerta al Comune di erogare direttamente l’identità digitale Spid nasce dalla volontà, nell’offrire nuovi servizi interattivi, di non lasciare indietro nessuno. In un sondaggio presentato all’interno del Forum PA, è emerso che il 57 per cento degli italiani considera una grande opportunità l’accelerazione della digitalizzazione, ma il 21 per cento dice di non avere gli strumenti adatti per seguire questa innovazione: il Comune di Genova ha adottato una soluzione per superare questo ostacolo, ovvero distribuire in maniera semplice a quanti più cittadini possibile lo strumento per accedere ai servizi.

Ulteriori informazioni sul nuovo servizio attivato dal Comune di Genova al link https://www.agid.gov.it/index.php/it/piattaforme/spid/rao-pubblici

Pubbliche assistenze, accordo su quote per servizi durante emergenza

Super User 07 Novembre 2020 811 Visite

È stato firmato oggi pomeriggio l’accordo tra Regione Liguria, Alisa e i rappresentanti di Anpas, Cipas e Croce Rossa a sostegno delle pubbliche assistenze e della Cri per l’adeguamento della convenzione sui servizi di trasporto e soccorso sanitario e le misure straordinarie legate all’emergenza Covid-19.

“Sono soddisfatto perché, dopo un lungo confronto – ha affermato il presidente Toti - quello di oggi è un punto fermo importante per proseguire in futuro il dialogo e la collaborazione con le pubbliche assistenze, che sono parte integrante del nostro sistema sanitario regionale. Credo che questo accordo riconosca il grande impegno che le nostre pubbliche assistenze e tutti i loro volontari stanno dimostrando per far fronte alla pandemia. Questo è lo spirito giusto, insieme possiamo farcela”.

L’accordo riguarda la definizione di quote aggiuntive per le Pubbliche assistenze in relazione ai servizi svolti durante la fase emergenziale.

L’intesa, raggiunta per il primo semestre 2020 e in modo omogeneo su tutto il territorio regionale, prevede la corresponsione di una quota di rimborso straordinario a fronte del grande impegno che in periodo di emergenza Covid è gravato e continua a gravare sulle Pubbliche Assistenze.

In occasione della sottoscrizione dell’accordo sono stati rimodulati, in modo soddisfacente per le parti, le quote relative alle attività erogate in emergenza-urgenza a fronte del maggiore impegno organizzativo messo in atto durante la fase pandemica.

Inoltre, è stato ribadito sia l’impegno da parte del Sistema sanitario regionale a distribuire alle Pubbliche assistenze dispositivi di protezione individuale sia l’impegno a rappresentare alla Protezione civile nazionale i maggiori costi sostenuti in termini di logistica e organizzazione per far fronte all’emergenza Covid-19.

Hanno sottoscritto l’accordo il presidente Giovanni Toti, il commissario di Alisa Walter Locatelli, i presidenti di Anpas Lorenzo Risso, Cipas Giuseppe Coniglio e della Croce Rossa Maurizio Biancaterra, oltre al direttore del dipartimento Salute e servizi sociali di Regione Francesco Quaglia.

Covid, Toti: “Aumentiamo il livello di protezione delle persone anziane e fragili”

Super User 06 Novembre 2020 935 Visite

Regione Liguria, grazie a un accordo con il Forum del terzo settore, potenzia il numero verde 800 593 235 a disposizione per gli anziani e le persone fragili e lo raccorda con il servizio dei Custodi sociali, rafforzandolo in questo periodo di emergenze. 

“Con questa iniziativa – spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – andiamo ad aumentare in modo concreto il livello di protezione di una fascia di popolazione che l’emergenza Covid ha reso purtroppo molto esposta, come purtroppo confermato dai resoconti giornalieri sulla letalità causata dal virus, che riguarda soprattutto gli over 75. Il nostro obiettivo è quello di tutelare la salute di tutti, con un doveroso occhio di riguardo per le persone più fragili: potenziando questi servizi, che già durante il lockdown della scorsa primavera avevano aiutato e sostenuto molti anziani, facilitiamo non solo la permanenza a casa e permettiamo la limitazione degli spostamenti non necessari, ma contribuiamo a evitare l’isolamento di queste persone che, ora più che mai, hanno bisogno della nostra attenzione”.

“Ai 125 custodi già attivi su tutto il territorio ligure( che in questo momento hanno preso in carico mille anziani in coordinamento con i distretti socio-sanitari) verranno affiancati tutti i volontari attivati dalla rete del Terzo settore per rispondere alle esigenze segnalate e filtrate al call center gratuito dedicato agli anziani – spiega l’assessore alle Politiche sociali Ilaria Cavo - Le possibilità di intervento, unendo l’azione degli operatori del centralino, che sarà potenziato, e l’azione sul territorio dei volontari, sarà quello di portare la spesa o i medicinali a casa, di svolgere commissioni al posto dell’utente per evitare gli spostamenti in questo periodo di emergenza, ma anche di dialogo o supporto telefonico qualora il ‘bisogno’ non sia necessariamente quello di svolgere questioni pratiche”.

Il progetto è sostenuto dai fondi dell’assessorato alle Politiche sociali e prevede lo stanziamento di 500 mila euro in attuazione del Piano Operativo approvato con la dgr 728 del 2020, nell’ambito dell’Accordo di programma tra ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e le Regioni.

Le linee di intervento prescelte prevedono il potenziamento del Progetto dei Custodi sociali e del Call center regionale con funzioni di informazione, orientamento ai servizi, preso in carico di anziani e di supporto alle attività sia dei custodi sia dei volontari. Gli obiettivi del progetto sono orientati a contrastare le solitudini involontarie e prevenzione dell’isolamento sociale della popolazione anziana, a fornire una risposta alle persone anziane e al loro contesto familiare per garantire un intervento a domicilio (per esempio attraverso la consegna di pasti e derrate alimentari, consegna di medicinali, disbrigo di commissioni, telecompagnia) e all’individuazione in maniera preventiva delle situazioni di rischio e bisogno primario.

Il progetto prevede l’attivazione immediata dei volontari, utilizzando da subito la rete delle associazioni già attive ed attivando contemporaneamente l’ampliamento degli enti interessati al fine di favorire la massima partecipazione degli enti del Terzo settore.

I cittadini over 65 o le persone con fragilità potranno rivolgersi subito al numero verde gratuito 800 593 235 operativo dalle 8 alle 20, tutti i giorni dell’anno, per richiedere un servizio di consegna della spesa o dei farmaci, per informazioni o per segnalare difficoltà o altri bisogni.

L’avviso per le associazioni che vorranno aderire al progetto sarà aperto fino alle ore 12 del 23 novembre 2020. Potranno partecipare tutte le associazioni, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale iscritte al Registro del Terzo settore che operino da almeno due anni e abbiano una sede operativa nel territorio della Liguria. La partecipazione alla manifestazione di interesse consentirà di poter aderire al percorso di coprogettazione e dare attuazione alle iniziative sul territorio ligure.

“Il potenziamento di questo servizio – specifica l’assessore Cavo – fa parte di un più ampio progetto di protezione delle fasce più deboli e degli anziani varato da Regione Liguria, che comprende l’apertura di un bando per ottenere un voucher trasporto protetto da 250 euro da spendere per servizio di taxi e noleggio con conducente. Il bando, aperto nel settembre scorso e inizialmente riservato a persone affette da malattie rare, con esenzione per patologie che comportino difficoltà di deambulazione o in possesso di riconoscimento di invalidità civile al 100% e donne in gravidanza, dall’inizio di novembre è stato esteso anche a tutti gli over 75, e ha ricevuto a oggi 3181 domande. Di queste, 2400 circa sono state ricevute nell’ultima settimana, proprio dopo l’estensione agli over 75, segno l’estensione dei voucher alla popolazione anziana ha intercettato un’esigenza concreta. I due servizi, ovvero il call center abbinato ai custodi sociali e i voucher taxi sono due iniziative speculari, una per accudire a casa e l’altra per far spostare in sicurezza gli anziani ma entrambe puntano allo stesso obiettivo: proteggere una delle fasce più colpite da questa emergenza”.

Parallelamente al numero verde di Regione Liguria, anche in previsione di dover fronteggiare un elevato numero di richieste, il Comune di Genova, in collaborazione con la Protezione Civile, attiverà il servizio di spesa a casa di chi non può uscire per andare a comprare: anziani con patologie, disabili gravi, immunodepressi e persone in quarantena.

Sarà possibile richiederlo da martedì 10 novembre, telefonando al numero 010.5574262, attivo tutti i giorni dalle ore 9 alle 17. I volontari, che saranno provvisti di un tesserino di riconoscimento fornito dal Comune di Genova, dopo aver preso l’elenco della spesa torneranno a casa degli utenti con gli acquisti e lo scontrino. Il servizio include la possibilità di farsi recapitare a casa i farmaci e chiedere supporto per eventuali necessità non strettamente sanitarie.

Allo stesso numero, 010.5574262, sarà possibile rivolgersi per unirsi al gruppo dei volontari.

“Anche per questa delicata fase di emergenza desideriamo essere vicini alle persone più anziane e fragili – dichiara il consigliere delegato alla Protezione Civile Sergio Gambino -. Forti dell’esperienza precedente, il Comune di Genova si sta attivando per offrire nuovamente questo servizio di supporto particolarmente apprezzato dai nostri cittadini durante la prima ondata della pandemia”.

Il numero verde regionale e il servizio attivato dal Comune di Genova in collaborazione con la Protezione civile collaboreranno nel dare risposta alle chiamate in base alle esigenze espresse dall’utenza.

Analoga possibilità di collaborazione sarà data ai Comuni liguri, partendo dai comuni capoluogo di Provincia, grazie alla collaborazione tra l’assessorato alle Politiche sociali e all’’assessorato alla Protezione Civile di Regione Liguria.

Toti: “Non vi sono stati spostamenti di rilievo in Liguria dalle regioni in zona rossa”

Super User 06 Novembre 2020 755 Visite

Regione, fatte tutte le verifiche sul territorio, fa sapere di non aver riscontrato in Liguria un massiccio afflusso di persone provenienti dalle zone rosse di Lombardia e Piemonte.

“Prima dell’entrata in vigore del Dpcm - spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti- annunciato il 4 novembre ma diventato ufficiale oggi, gli spostamenti tra regioni erano leciti e consentiti, pertanto, i comuni non hanno potuto fare altro che recepire le normative nazionali. Da oggi, invece, risultano vietati per le regioni arancioni e rosse salvo i casi previsti dal decreto. Tuttavia dopo aver sentito telefonicamente le Prefetture del territorio possiamo affermare che non ci sono state, e non ci sono attualmente, evidenze di spostamenti di rilievo dalle regioni in zona rossa”.

Anche secondo il monitoraggio effettuato dalla centrale operativa di Autostrade per l’Italia, e confermato dalla Direzione del tronco di Genova, il flusso del traffico è stato regolare così come non si sono registrati fenomeni di affollamento particolare sui treni: nessun collegamento dal Piemonte e dalla Lombardia ha superato la capienza del 50% prevista.

“Capiamo le legittime preoccupazioni dei liguri, ma i numeri dimostrano che non vi è stato alcun fenomeno rilevante di spostamenti in Liguria dalle zone rosse. È evidente che qualche persona possa avere raggiunto la seconda casa e ci auguriamo che, come tutti, rispettino le regole. Questo fenomeno si è verificato perché il Governo non ha fatto entrare immediatamente in vigore i nuovi provvedimenti, permettendo così ai cittadini di muoversi liberamente tra regioni e comuni. Per fortuna i dati a nostra disposizione ci dicono che non vi è ragione di allarmarsi. I nostri sindaci hanno chiesto alle prefetture un rafforzamento dei controlli, soprattutto alla vigilia del weekend in modo che si possano monitorare eventuali flussi in uscita dalle ‘zone rosse’. Noi ci associamo a questa richiesta, chiediamo a tutti di rispettare le regole ma invitiamo a evitare inutili psicosi e guerre tra regioni ‘di colore diverso’, ricordando che siamo e saremo sempre una comunità accogliente e che il nemico da sconfiggere è il virus e non le persone”.

I progetti degli studenti in Ingegneria ridisegnano il waterfront di Pra’

Super User 06 Novembre 2020 1360 Visite

Una nuova visione di Pra’, arricchita di spazi verdi, passeggiata con pista ciclabile e da un canale navigabile: è lo sguardo sul futuro del ponente dei giovani studenti di Ingegneria che, accompagnati dai loro insegnanti del Dipartimento di Ingegneria Civile Chimica e Ambientale di Genova  e dai rappresentanti di Comunità Praese e Fondazione PRimA'era, hanno presentato questa mattina all’assessore allo sviluppo Economico Portuale e Marittimo – Logistica Francesco Maresca, in un meeting on line,  4 progetti dedicati alla riqualificazione del Waterfront di Pra’.

L’area presa in esame per le nuove ipotesi di progettazione è quella a ponente della Fascia di Rispetto, tra la foce del Branega fino alla ex fabbrica Verrina ed al rio San Giuliano, che nei prossimi anni verrà ridisegnata dallo spostamento verso mare della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia. La variazione del percorso libererà uno spazio di circa 30 metri che, con un’area completamente da ridisegnare al posto dei binari e del sedime ferroviario, potrà diventare un’importante area di riqualificazione urbana, proprio a ridosso delle abitazioni di Pra’-Palmaro e delle ville storiche di Pra’-Ca’ Nova.

I 4 progetti presentati questa mattina all’assessore sono visibili sulla pagina web di SuPraTutto, il giornale digitale di Pra’ che ha anche lanciato un sondaggio tra i lettori perché indichino il progetto ritenuto migliore ( http://www.supratutto.it/i-talenti-delluniversita-per-ridare-il-mare-a-pra-palmaro/).

"Ringrazio FondAzione PRimA'vera e il Consiglio di Comunita Praese, l'Universita ed in particolare professori e studenti che oggi hanno partecipato all’incontro- - dichiara l’assessore Maresca – L’esposizione è stata chiara ed efficace, sarà difficile valutare il migliore tra i 4 team che hanno presentato i progetti di riqualificazione del Waterfront di Pra' e del quartiere annesso: sono studenti giovani, ma hanno già capacità da professionisti! L’iniziativa mi dà modo di sottolineare la consapevolezza dell'Amministrazione Comunale dell’importanza non solo del waterfront di Levante, ma anche di quello di Ponente.  La nostra visione di Ponente è caratterizzata da grande qualità di vita, servizi efficienti, sicurezza e tutela dell’ambiente, ma anche da un rilancio di tutta l’area che ne faccia un punto fermo del turismo genovese, con traghetti dedicati ai turisti che colleghino aeroporto e Porto Antico a Pra', Pegli e Voltri. Genova è una bella signora che deve essere curata in ogni sua parte".

L’assessore Gaggero a “Loppianolab”, laboratorio sul ruolo della città in tempi di pandemia

Super User 06 Novembre 2020 1118 Visite

Sabato 7 settembre, a partire dalle ore 15:30, l’assessore allo Sviluppo Economico Turistico e Marketing Territoriale Laura Gaggero rappresenterà il Comune di Genova in un incontro online inserito nel programma di Loppianolab, laboratorio partecipativo nazionale di economia, cultura, comunicazione, educazione e innovazione che dal 2010 ospita ogni anno a Loppiano (Fi) idee e progetti, riflessioni e buone pratiche che affrontano le sfide contemporanee della società italiana.

Il tema del webinar, “Tessere relazioni, abitare la città, curare il pianeta”, punta l’attenzione sul ruolo della città come crocevia di risorse, crisi e possibilità, specchio delle sfide che percorrono il nostro mondo globalizzato e che la pandemia ha messo ancor di più in evidenza, dal disagio sociale alle problematiche economiche e ambientali.

In dialogo tra loro saranno i sindaci Giulia Mugnai (Figline e Incisa Valdarno), Stefania Proietti (Assisi), Franco Ianeselli (Trento) oltre all’assessore Laura Gaggero e all’ex sindaco di Asti Fabrizio Brignolo, coordinati da Carlo Cefaloni, giornalista della rivista Città Nuova. Tra gli altri interventi è previsto un videomessaggio del Presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

“Portiamo a Loppianolab la nostra esperienza di città che sta gestendo questo momento difficile – dichiara l’assessore Laura Gaggero – Mettere in rete soluzioni e proposte è la strategia che stiamo utilizzando e che abbiamo utilizzato anche in occasione di altri momenti critici. Loppianolab è un’ottima occasione per dialogare con altre realtà italiane e riflettere insieme su come ritrovare in fretta, tutti insieme, la percezione delle città come luoghi di ritrovata sicurezza, ma anche di comunità, coesione, fraternità e relazione”. 

Promosso dall’'Istituto Universitario Sophia, dal Polo Lionello Bonfanti e dalla cittadella internazionale di Loppiano, in collaborazione con il  Gruppo Editoriale Città Nuova, l’incontro conclude un ciclo di tre laboratori, dedicati soprattutto alle esperienze di chi ha affrontato la pandemia con idee e soluzioni originali, portando ad esempio buone pratiche e nuove proposte ma anche le riflessioni di Chiara Lubich (fondatrice del Movimento dei Focolari, di cui ricorre quest'’anno il centenario della nascita).

Per seguire il webinar occorre collegarsi al canale Youtube di Loppianolab al seguente link:  https://bit.ly/3kRohq7

Toti: “Serve massima attenzione per rimanere in zona gialla”

Super User 06 Novembre 2020 825 Visite

“Dobbiamo stare molto attenti per mantenere questo precario equilibrio e rimanere nella fascia gialla individuata dal governo. Si tratta della configurazione di rischio minore ma è evidente a tutti che dobbiamo continuare a lavorare con grande prudenza, grande determinazione per mantenere questa situazione e possibilmente migliorarla. Questo significa un rispetto ancor più rigoroso delle regole: lo chiedo ai cittadini, agli operatori economici, ai ristoratori ai bar e a tutti coloro che hanno un’attività affinché continuino a svolgerla con la stessa prudenza che abbiamo adottato nei momenti peggiori della scorsa primavera”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nel consueto aggiornamento sulla situazione Covid in Liguria.

ORDINANZA DI RECEPIMENTO MISURE DPCM
Il presidente della Regione Giovanni Toti ha firmato ieri sera l’ordinanza regionale che recepisce le misure previste dal nuovo Dpcm.
In particolare, viene recepito il limite del 50% di riempimento dei mezzi del trasporto pubblico locale e decade il divieto di manifestazioni che secondo il nuovo Dpcm possono essere svolte solo in forma statica mantenendo il distanziamento sociale. Per il trasporto sui taxi e Ncc (noleggio con conducente) decadono tutte le deroghe e torna in vigore il divieto di occupare il posto vicino al conducente con l’obbligo di trasporto al massimo di due passeggeri con mascherina per ciascuna fila di sedili posteriori (eccetto nel caso di congiunti e conviventi).

A GENOVA CONFERMATA ORDINANZA SINDACALE CON LIMITAZIONI MOBILITÀ DALLE 21 ALLE 6
Il sindaco di Genova Marco Bucci ha ribadito la validità dell’ordinanza sindacale che prevede limitazioni di mobilità sul territorio comunale dalle 21 alle 6.

Stefano Mai a cena a Pontinvrea con il sindaco ribelle Matteo Camiciottoli

Super User 05 Novembre 2020 1384 Visite

“Il sindaco più amato d'Italia è il coraggioso Matteo Camiciottoli che sfida i Dpcm di Conte con le sue ordinanze nell'interesse delle imprese e della cittadinanza. E noi, ieri sera, ci siamo andati a cena a Pontinvrea!”. E’ il post su Facebook del capogruppo della Lega in Consiglio regionale (ed ex assessore all'Agricoltura) Stefano Mai che ieri sera, grazie all’ordinanza del sindaco di Pontinvrea che consente l’apertura di bar e ristoranti fino alle 23, si è recato a cena, dalle 20 alle 22, in un ristorante del comune dell’entroterra savonese per poi rientrare nella sua abitazione genovese. Nella foto si vede anche Paolo Corsiglia, imprenditore agricolo di Moconesi e membro di giunta della Camera di commercio di Genova.

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