Skin ADV

Notizie

Sansa: la palla passa alla direzione PD

Super User 11 Giugno 2020 805 Visite

Dalla Commissione ligure a quella romana, dal vertice nazionale di ieri sera alla segreteria regionale di stamattina fino alla direzione regionale delle prossime 48 ore.

Il nome di Ferruccio Sansa sta al PD come la biglia d'acciaio al flipper, in balia delle alette interne di destra e sinistra. E chissà che alla fine non ci scappi anche un bel tilt, quello che nel biliardino elettronico interrompe la partita in presenza di scossoni o inclinazioni troppo forti da una parte o dall'altra.

La novità è che la decisione ora potrà arrivare da una riunione in presenza, con le debite distanze anti covid, e non più in videocall.

Sarà questo il segreto del successo?

Coronavirus in Liguria: su 2132 tamponi 20 sono positivi. 4 i decessi

Super User 10 Giugno 2020 805 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, mercoledì 10 giugno.

2.204 attualmente positivi (-122) di cui:

113 (-11) in ospedale (di cui 3 in terapia intensiva / UTI, -2)

2.091 (-111) asintomatici (di cui 132 in isolamento domiciliare +7)

Guariti non più positivi = 6.137 (+138)

9.832 casi totali da inizio emergenza (+20)

Deceduti = 1.511 (+4)

Tamponi = 121.023 (+2.132)

Ospedalizzati:

Asl1 = 20 (1 UTI)

Asl2 = 33 (1 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 25

San Martino = 12 (1 UTI)

Galliera = 9

Asl4 = 5

Asl5 = 9

Positivi per provincia:

IM = 224 (-42)

SV = 333 (-43)

GE = 1.578 (-36)

SP = 67 (-1)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 478

Asl1 = 67

Asl2 = 111

Asl3 = 189

Asl4 = 46

Asl5 = 65
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Come sono suddivisi gli attualmente positivi?

In due gruppi, i sintomatici e gli asintomatici. I primi sono i pazienti in ospedale, i secondi comprendono i positivi clinicamente guariti (dimessi dopo aver superato la fase acuta in una struttura sanitaria) e i pazienti in isolamento domiciliare, ovvero i positivi che hanno avuto la diagnosi ma non mostrano sintomi tali da rendere necessaria l'ospedalizzazione

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Esposto morti covid a Bergamo, Beverini nel pool di avvocati

Super User 10 Giugno 2020 2342 Visite

Tra i sette legali che a Bergamo, in rappresentanza del comitato “Noi denunceremo - Verità e giustizia per le vittime di covid”, gruppo nato su Facebook che conta quasi 60mila membri, questa mattina hanno presentato i primi cinquanta esposti in Procura c’è anche Giovanni Beverini, noto avvocato del Tigullio.
Beverini è molto conosciuto anche nel mondo politico: è stato a lungo coordinatore cittadino a Chiavari di Forza Italia, partito che ha lasciato lo scorso anno per avvicinarsi improvvisamente - la sua partecipazione al teatro Brancaccio al lancio di Cambiamo aveva destato sorpresa tra gli azzurri - al movimento di Giovanni Toti. Ma il mondo totiano era già troppo affollato e quindi l’avvocato decide subito di abbandonarlo per conoscere da vicino una formazione neonata, Italia Viva.
Nel partito di Renzi Beverini trova l’ex assessore della giunta Bucci Elisa Serafini, con la quale condivide “una fede profonda nei principi del liberalismo democratico e dell'europeismo”. Un punto di riferimento forte all'interno del partito per Beverini: malgrado la giovane età, in questi giorni si parla di una possibile candidatura di Elisa Serafini a presidente della Liguria per Italia Viva. 
Oggi la giornalista Serafini, sempre molto attenta ai fatti che riguardano la pubblica amministrazione tanto da raccogliere alcuni retroscena avvenuti a palazzo Tursi in un libro, “Fuori dal Comune”, pubblica su un giornale on-line l'intervista all'amico avvocato sulla questione Bergamo.
Dagli sviluppi delle indagini in Lombardia, e non solo, nascerà un nuovo libro-verità scritto a quattro mani? 

Candidatura Sansa: per Roma sì, per il PD ligure no

Super User 10 Giugno 2020 1360 Visite

Tutto da rifare sulla scelta del principale antagonista di Toti alle prossime regionali.

I giochi sembravano fatti dopo la riunione di ieri con Vito Crimi e Andrea Orlando: dopo 8 mesi di tira e molla, i nomi di Ariel Dello Strologo e Aristide Massardo sembravano ormai sacrificati sull'altare dell'alleanza giallorossa, con buona pace anche dei renziani-paitiani ormai dirottati sulla candidatura autonoma di Elisa Serafini.

E invece no. Ora pare che a mettersi di traverso sia proprio il Partito Democratico ligure, dove - non dimentichiamolo - ci sono ancora renziani in sonno come il consigliere regionale Pippo Rossetti e la capogruppo in Comune Cristina Lodi.

Improbabile che salti proprio la tavola apparecchiata per il giornalista del Fatto Quotidiano, ma è certo che ci si dovrà ancora aggiungere qualche posto per chi finora si è sentito escluso.

Il 22 giugno riaprono i Cup per le prenotazioni

Super User 10 Giugno 2020 762 Visite

Continua il trend positivo in Liguria: calano ancora gli ospedalizzati e aumentano i guariti certificati con doppio tampone. La sanità ligure si appresta a una riapertura generale di tutti i servizi.
"Oggi abbiamo fatto una lunga riunione con i direttori generali, i vertici di Alisa, Liguria Digitale che si occupa del sistema informatico per mettere a punto il piano previsto dal Decreto Legge 34 del Governo per far fronte all'eventuale ritorno del Covid in autunno - ha detto il presidente Toti nel corso del consueto punto serale di ieri - Presenteremo il piano nei prossimi giorni. Stiamo mettendo a punto anche il piano per la riapertura di tutta la sanità regionale, Cup compreso, che riaprirà il 22 giugno".

"In vista della riapertura del Cup - ha detto il vicepresidente e assessore alla sanità Sonia Viale - abbiamo dato mandato alle aziende di fare monitoraggio sulle agende per capire a che punto è lo smaltimento delle visite già prenotate fino all'otto marzo. Alcune hanno già smaltito tutto l'arretrato e quindi sono capaci, per alcuni tipi di prestazioni e di visite, di aprire immediatamente l'agenda per inserire nuove prenotazioni. Altre sono in difficoltà o stanno finendo le visite prenotate e sospese. I cittadini verranno informati dettagliatamente, e in modo chiaro e trasparente, sulle opportunità di prenotazione, ma è chiaro che bisogna iniziare. Si comincerà naturalmente con la giusta gradualità, dato che per le regole di sicurezza i tempi di svolgimento delle visite sono cambiati. Chiederemo di aprire anche il sabato. Parallelamente agli ambulatori verrà riaperta anche la libera professione".

Nelle riunioni di oggi è stato affrontato anche il problema della pianificazione in vista dell'autunno. "In previsione di una ripresa del picco emergenziale - ha proseguito Viale - ci stiamo attrezzando anche in base a quanto chiedono i provvedimenti governativi: il Decreto Rilancio pone alcune scadenze e chiede la redazione del piano ospedaliero. Siamo a buon punto: abbiamo ricevuto i contributi da tutte le aziende e lo stiamo completando. Avremo la conferma dell'assetto della nostra rete ospedaliera e della capacità di riattivare in pochissimo tempo i posti letto dedicati al Covid. Altra importante conferma per il nostro sistema sanitario è la rilevanza che il Decreto rilancio dà all’area territoriale nella pianificazione della risposta all'emergenza: è stato il cuore della nostra riforma sanitaria, l'infermiere di famiglia è una figura nota al nostro sistema e siamo tra le poche regioni ad aver istituito il master universitario per infermiere di famiglia. Stiamo lavorando su solide basi".

Rapallo, Cianci: “Il porto pubblico è un’eccellenza: va rivalutato”

Super User 09 Giugno 2020 1641 Visite

“Il bilancio consuntivo di Rapallo chiude con un avanzo disponibile di due milioni e 165mila euro, un risultato importante frutto dell'ottimo lavoro svolto dalla maggioranza e dagli uffici. Soldi che mi auguro serviranno in gran parte per aiutare famiglie, attività commerciali ed esercizi pubblici a lenire le difficoltà patite durante l'emergenza Coronavirus. Difficoltà che, purtroppo, faranno sentire i loro effetti anche nei prossimi mesi”. Così Domenico Cianci, candidato alle regionali nella lista “Toti Presidente”.

“Ritengo però - prosegue Cinaci - necessario porre l'attenzione su come, tra i servizi a domanda individuale, la gestione del pontile comunale abbia generato nel saldo tra entrate (ricavi) e uscite (costi) una differenza positiva di 83mila euro. Ritengo che questa somma possa essere destinata proprio al porto pubblico, per migliorarne l'arredo urbano e sostenere lo sviluppo delle tante attività presenti al suo interno. In questo modo abbelliremo una zona cara a tutti i rapallesi, così duramente colpita dalla mareggiata del 2018, che costituisce una porta di accesso alla città e che, soprattutto, significa occupazione e turismo”.

“Con l'imminente avvio della stagione estiva - conclude Cianci -, Rapallo dia un ulteriore segnale di ripartenza e accoglienza a chi la raggiungerà per trascorrere le vacanze o un momento di relax. Guardiamo avanti, riprendiamoci la normalità”.

Coronavirus, in Liguria i positivi sono 2.326

Super User 09 Giugno 2020 817 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, martedì 9 giugno.
2.326 attualmente positivi (-6) di cui:

124 (-6) in ospedale (di cui 5 in terapia intensiva / UTI, +0)

2.202 (+0) asintomatici (di cui 125 in isolamento domiciliare +7)

Guariti non più positivi = 5.999 (+10)

9.824 casi totali da inizio emergenza (+8)

Deceduti = 1.507 (+4)

Tamponi = 118.891 (+1.481)

Ospedalizzati:

Asl1 = 20 (2 UTI)

Asl2 = 36 (1 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 26

San Martino = 15 (2 UTI)

Galliera = 10

Asl4 = 7

Asl5 = 10

Positivi per provincia:

IM = 266 (-6)

SV = 376 (+2)

GE = 1.614 (-2)

SP = 68 (+0)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 569

Asl1 = 110

Asl2 = 142

Asl3 = 197

Asl4 = 52

Asl5 = 68
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Come sono suddivisi gli attualmente positivi?

In due gruppi, i sintomatici e gli asintomatici. I primi sono i pazienti in ospedale, i secondi comprendono i positivi clinicamente guariti (dimessi dopo aver superato la fase acuta in una struttura sanitaria) e i pazienti in isolamento domiciliare, ovvero i positivi che hanno avuto la diagnosi ma non mostrano sintomi tali da rendere necessaria l'ospedalizzazione

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

I “predicatori” azzurri portano il verbo di Berlusconi in tutta la Liguria

Super User 09 Giugno 2020 1349 Visite

Dopo la missione nel Ponente di due settimane fa, i “predicatori” azzurri Giancarlo Vinacci e Beppe Costa oggi si sono avventurati nell’estremo Levante, fino alla Spezia, per diffondere il verbo del loro presidente Silvio Berlusconi, sempre più deciso nel confermare Forza Italia come partito moderato, europeista, d’ispirazione liberale e cristiana.  
Durante il loro percorso i due “ambasciatori” hanno incontrato  diversi amministratori e imprenditori locali, con i quali hanno toccato temi per il rilancio dei territori, come quello legato alle modifiche del nostro sistema abitativo, recentemente condizionato dallo smart working che impone alloggi più funzionali e uffici ridimensionati, argomento che sarà anche oggetto di future progettazioni per il Dipartimento Nazionale Innovazione e Sviluppo di Forza Italia che fa riferimento a Giorgio Mulé. E’ stata anche ribadita la necessità di ascoltare i territori, logica perseguita da Claudio Scajola che gli ha permesso, dopo la “traversata del deserto”, di essere eletto sindaco di Imperia.
Nel mare piatto dell’attuale politica regionale - il centrosinistra non ha ancora un candidato condiviso e non si sa neppure se si presenterà unito; il centrodestra non ha, almeno per il momento, alternative a Toti – ci pensa Giancarlo Vinacci ad agitare le acque, quelle nelle quali naviga. Ad un giornale locale l’ex assessore di Bucci ha fatto sapere che Toti non è ancora il candidato di tutta la coalizione perché "dipende da quali persone verranno messe in campo". 
Il pensiero di Vinacci è condiviso anche da Costa: "in Regione vogliamo un gruppo consiliare in linea con Berlusconi. Troppi coordinatori e consiglieri sono passati con altri partiti”.
Insomma, i due “predicatori” vogliono persone convinte e affidabili. Proprio come loro.

I Lions donano 1000 mascherine ai centri antiviolenza

Super User 09 Giugno 2020 1078 Visite

Un sostegno concreto per la lotta contro la violenza sulle donne. I Lions club hanno donato 1050 mascherine e prodotti igienizzanti a 6 Centri antiviolenza tra Genova, Chiavari ed Alessandria. Ciascuno dei 3 Centri genovesi riceverà circa 150 dispositivi di protezione individuale. La cerimonia della consegna è avvenuta questa mattina presso l’ufficio del sindaco di Genova Marco Bucci.

L’iniziativa, promossa dal comitato New Voices del distretto 108 ia2, è nata dalla volontà di aiutare le donne vittime di maltrattamento e le loro famiglie, in particolare i figli minori.

Oltre alle mascherine, chirurgiche e lavabili, i Centri antiviolenza coinvolti nel progetto riceveranno anche disinfettanti e detergenti. Un insieme di strumenti con i quali i Centri potranno riprendere a lavorare nel rispetto delle norme di sicurezza igienico-sanitarie.

Il contrasto alla violenza di genere è un tema molto caro ai Lions club. Di recente, l’associazione ha diffuso una locandina che riporta le foto “ritoccate” di alcune opere d’arte che ritraggono personaggi femminili, come la Gioconda e la Dama con l’ermellino, con lividi ed ecchimosi. Un messaggio “artistico” per sensibilizzare le persone su questa problematica.

A Genova sono attivi tre Cav (Centri antiviolenza), luoghi dove le donne, con o senza figli, che vivono una situazione di violenza, attraverso l’ascolto e il sostegno, possono trovare uno spazio di accoglienza per analizzare i propri bisogni e per avviare un percorso di fuoriuscita dalle difficoltà. I Cav accolgono donne che hanno subito violenza di genere, indipendentemente dalla loro nazionalità, etnia, religione, orientamento sessuale, stato civile, credo politico e condizione economica.

Nel 2019, le persone seguite dai tre Cav genovesi sono state 1300, di cui 742 con figli. Nel periodo gennaio-giugno 2020, invece, sono state 300, di cui 186 con figli. 19 gli operatori a supporto delle vittime di violenza che si sono rivolte ai Cav.

Si tratta della terza iniziativa di beneficenza promossa in poche settimane dai Lions club per la città di Genova, dopo le donazioni di generi alimentari e farmaci a favore delle famiglie in difficoltà. Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, a livello nazionale i Lions hanno devoluto complessivamente 5 milioni di euro, di cui 300 mila il solo distretto 108 ia2.

«I Centri antiviolenza sono uno strumento fondamentale per la difesa dei diritti delle donne maltrattate – spiega l'assessore alle politiche socio-sanitarie Francesca Fassio – La donazione di mascherine da parte dei Lions club consentirà a queste strutture, che hanno riaperto il 18 maggio, di riprendere a lavorare in totale sicurezza: sono felice di aver fatto da tramite per la consegna ai Cav di dispositivi di protezione individuale e prodotti igienizzanti».

«Dare un sostegno concreto a chi ha bisogno: è questa la nostra filosofia – commenta la coordinatrice del comitato New Voices Marzia Masu – Di recente il nostro impegno si è focalizzato sull’emergenza sanitaria e sulle persone che ne soffrono di più, a partire dalle donne vittime di violenza. Donne che abbiamo deciso di aiutare con le mascherine».

«Faccio parte dei Lions club da quando ho compiuto 18 anni – aggiunge il consigliere comunale Marta Brusoni – e mi fa piacere stare vicino ai cittadini genovesi in una doppia veste: da un lato con iniziative politiche, dall’altro con iniziative pratiche da vero Lions».

Foto di gruppo con il sindaco Marco Bucci

Code in autostrada: salta il Consiglio regionale

Super User 09 Giugno 2020 920 Visite

La seduta del Consiglio regionale, prevista per oggi 9 giugno dalle 10 alle 15, è stata revocata dal presidente dell’Assemblea legislativa Alessandro Piana, dopo avere constatato le difficoltà di molti consiglieri regionali a raggiungere l’aula in tempo utile, a causa delle lunghe code che hanno interessato la rete autostradale, soprattutto nel ponente ligure. La paralisi odierna del traffico è dovuta a una serie di cantieri lungo la A10: è la prima volta che una seduta del Consiglio regionale viene revocata per questo genere di motivi.

“E’ stata una scelta inevitabile. Ho assunto questa decisione con grande rammarico, ma non sarebbe stato rispettoso, sia nei confronti dei colleghi consiglieri che del personale del Consiglio, aprire i lavori dell’aula per un’ora o un’ora e mezzo al massimo”, spiega Piana.

“L’apertura di sempre nuovi cantieri da parte di ASPI, spesso non tempestivamente segnalati, ormai da tempo sta provocando forti disagi a tutti i cittadini, liguri e non, a lavoratori, pendolari, studenti - riprende Piana - Credo sia indispensabile, in maniera corale e unanime, al di là delle appartenenze partitiche, avviare una riflessione seria sulla necessità non più rinviabile di potenziare la rete autostradale del nodo genovese”.

Chiavari, aspettando la sfida Gozzi-Berlusconi

Super User 09 Giugno 2020 923 Visite

A Chiavari, sarà sicuramente la sfida sportiva della stagione calcistica 2020/21, quella tra Silvio Berlusconi, presidente del Monza, neo promosso in serie B, e Tonino Gozzi, presidente della Virtus Entella e Duferco.

Ma dopo le aperture a Milano e alla Lombardia di Gozzi, favorevole a una riscoperta della riviera e dei borghi dell'entroterra per una alternativa allo smart working e di vita lontano dai grandi centri urbani, il terreno del confronto fra i due potrebbe allargarsi.

#lamoleskinedimauroboccaccio

Scuola, Toti: “Inaccettabile mascherine e plexiglass nelle aule”

Super User 09 Giugno 2020 1392 Visite

Regione Liguria pronta ad attuare per le scuole linee guida alternative a quelle proposte dal Governo per garantire una ripartenza in sicurezza e nel benessere di alunni e insegnanti.
“Inaccettabile il modo cui il ministro Azzolina vuol far tornare i ragazzi e i bambini in classe - dichiara il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Gabbie in plexiglass o mascherine ai piccoli per 8 ore non credo siano le soluzioni adatte. Chi scrive certe proposte è lontano dalla realtà, come è stato ampiamente dimostrato in questi mesi. Dopo aver ascoltato in questi giorni migliaia di proteste da parte delle mamme, giustamente preoccupate, e confrontandomi con altri colleghi Presidenti di Regione, abbiamo pensato di fare la stessa cosa per le scuole come abbiamo già fatto per le attività economiche. E in Liguria faremo linee guida alternative, per garantire certamente sicurezza ma anche benessere ad alunni e insegnanti. La scuola non è solo un luogo di apprendimento ma è socialità e inclusione. È il luogo dove si costruisce il nostro futuro senza cui non possiamo ripartire. La scuola deve essere messa al centro dell'azione di governo con risposte concrete, come la messa in sicurezza degli edifici, l’assunzione di docenti e personale, il wifi, le biblioteche, l'acquisto di fogli, pennarelli, gessetti e carta igienica, tutte cose che mancano nelle scuole e le devono comprare i genitori.
Inoltre, vogliamo davvero mandare i nostri ragazzi a scuola a ottobre? Si va verso questa direzione mettendo le elezioni amministrative il 20 settembre – prosegue il governatore – I nostri alunni sono fermi da febbraio ed è assurdo posticipare ulteriormente il ritorno sui banchi. Davvero vogliamo creare altri disagi alle famiglie e sacrificare di nuovo questa categoria? E’ necessaria una soluzione alternativa che vada incontro alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie”.

A12, i sindaci del Tigullio: “I lavori stanno creando gravi disagi”

Super User 09 Giugno 2020 752 Visite

“I lavori in corso sulle tratte autostradali liguri stanno arrecando gravi disagi per il collegamento carrabile del Golfo Tigullio. Oltre alle esenzioni sulle tratte autostradali è fondamentale in questo frangente l'azione di pressing che Regione sta esercitando sul Ministero affinché questi lavori importanti per la sicurezza terminino entro il 30 giugno, come concordato, altrimenti sarebbe un enorme danno per la nostra stagione estiva. Risulta difficilmente comprensibile che questi lavori non siano stati portati avanti dai concessionari durante il lungo periodo di lockdown. Confidiamo che lo Stato e il Concessionario tengano conto delle necessità del nostro territorio, anche per rispetto delle Amministrazioni e dei tanti operatori turistici e commerciali che stanno lavorando per la ripartenza”. E’ quanto si legge in un comunicato congiunto dei sindaci Carlo Bagnasco (Rapallo), Paolo Donadoni (Santa Margherita Ligure) e Matteo Viacava (Portofino).

Ferruccio Sansa candidato ideale dell’alleanza Campo Progressista-M5S

Super User 09 Giugno 2020 1462 Visite

Il comunicato di Sinistra Italiana, Linea Condivisa, E' viva, Europa Verde, Possibile, Comitato Sansa.

Ferruccio Sansa, esponente autentico della società civile, per valori e percorso personale è la candidatura più autorevole e la sintesi ideale dell’inedita alleanza tra Campo Progressista e Movimento 5 stelle, l'unica candidatura in grado di riavvicinare le persone al voto, e secondo i sondaggi quella con maggiori chances di vittoria.
La designazione del candidato presidente dell’alleanza è arrivata a un punto decisivo: ci auguriamo che il prossimo incontro sia effettivamente quello che conclude un percorso del tutto nuovo che ha portato le forze che si oppongono all’attuale amministrazione a promuovere scelte talora non facili, giungendo alla redazione di una piattaforma programmatica da proporre ai cittadini liguri.
Proprio in considerazione del percorso difficile finora affrontato, ci pare utile riprendere le ragioni di fondo che ci spingono a sostenere la candidatura di Ferruccio Sansa.
La nostra scelta, prima di tutto, è in positivo, non è contro altri candidati.
Noi riteniamo che Ferruccio Sansa, per la sua storia professionale, per le battaglie sostenute per la tutela dell’ambiente e della legalità, per la nettezza del suo percorso personale, rappresenti la candidatura più autorevole che si possa proporre.
Inoltre, come emblematicamente rappresentato dal recente sondaggio commissionato da Toti, obiettivamente, è il candidato che risulta avere maggiori ​chances​ di giocare questa battaglia e battere l’avversario.
Sansa è un esponente autentico della società civile, che ben conosce la Liguria, sia per avervi vissuto da sempre, sia per l’impegno professionale che l’ha portato a raccontarne per anni ogni dettaglio.
La sua figura rappresenta la sintesi originale dell’inedita alleanza tra Campo Progressista e Movimento 5 stelle.
Riteniamo inoltre che l’impegno di Sansa di questi anni sia in grande sintonia con i punti di programma su cui abbiamo fondato il nostro accordo politico.
Perciò a nostro parere il nome di Sansa è quello che più di tutti può unire elettrici ed elettori che potenzialmente si riconoscono in questo schieramento e, con la sua carica fortemente innovativa, può riavvicinare alla politica e al voto le persone che si sono allontanate e convincere della validità della nostra proposta politica il fronte ampio di coloro che vogliono un’alternativa netta rispetto al governo di Toti.

Sinistra Italiana  Carla Nattero
LineaCondivisa  Gianni Pastorino
È viva  Gianpaolo Malatesta
Europa Verde  Lia Giribone Sebastiano Sciortino
Possibile  Claudia Moreni Giuliano Graziani
Comitato “Per Ferruccio Sansa Presidente”  Mariuccia Cadenasso 

 

Nel frattempo le firme a sostegno di Sansa hanno superato quota 1.600

Proseguono anche le adesioni del mondo della cultura a favore della candidatura di Ferruccio Sansa alle elezioni liguri:

Luca Mercalli, metereologo

Dario Vergassola, attore e comico

Tullio Solenghi, attore

Gianni Vattimo, filosofo

Bruno Gambarotta, scrittore, giornalista

Gino Paoli, musicista

Moni Ovadia, attore e autore teatrale

Lella Costa, attrice e scrittrice

Vauro, vignettista

Gene Gnocchi, comico

Francesco Baccini, cantautore

Nando dalla Chiesa, sociologo

Alessandro Bergonzoni, attore teatrale

Tomaso Montanari, storico dell'arte

Salvatore Borsellino, attivista politico

Maurizio Maggiani, scrittore

Marco Revelli, sociologo

Dacia Maraini, scrittrice

Bruno Morchio, scrittore

Enrique Balbontin, comico

Gianna Schelotto, psicoterapeuta

Giorgio Scaramuzzino, attore e scrittore

Gabriella Greison, scrittrice e attrice

Bebo Storti, autore e attore

Antonio Ingroia, attivista

Paolo Pietrangeli, regista e cantautore

Gianni Farinetti, scrittore

Francesca Fornario, scrittrice

Daniele Biacchessi, giornalista

Incontro tra Regione e sindacati per il bonus al personale sanitario

Super User 09 Giugno 2020 719 Visite

Si è svolta ieri in videoconferenza la prosecuzione degli incontri tra il vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale e i rappresentanti sindacali del comparto sanità e dei sindacati medici per definire i criteri del riconoscimento al personale sanitario del maggiore impegno sostenuto durante l'emergenza Covid. L'incontro fa seguito ad altri momenti di approfondimento e richieste di verifiche da parte dei sindacati, alle quali l'amministrazione ha aderito.
"Riteniamo di essere arrivati a un accordo per il riparto dei 6,72 milioni assegnati alla Liguria dal decreto Cura Italia - ha detto Viale - che verrà formalizzato con delibera al fine di consentire alle singole aziende di distribuire le somme. Permangono delle perplessità sulla modalità del riparto dei 6,72 milioni da parte dei sindacati dei medici, posizione coerente con quella tenuta dagli stessi sindacati in altre regioni. Mercoledì prossimo proseguiamo con la riunione per il riparto dei 5,09 milioni assegnati, ma non ancora ripartiti sui bilanci delle regioni, dal decreto Rilancio e della quota messa a disposizione da regione Liguria che raddoppia le risorse del decreto Cura Italia".

Francesco Licheri è il nuovo vicario della Questura di Genova

Super User 09 Giugno 2020 1589 Visite

Genova ha un nuovo vicario, numero due della Polizia sotto la Lanterna. Si tratta di Francesco Licheri, primo dirigente.

In quasi 30 anni da poliziotto ha accumulato grande esperienza. Ha iniziato la sua attività nel 1992, dalla Questura di Napoli, città complessa, dove ha diretto Digos, Ufficio di Gabinetto ed alcuni dei Commissariati più difficili del capoluogo campano, tra i quali Giugliano, Secondigliano e Vicaria Mercato.

Nel 2013 ha ottenuto la promozione a Primo Dirigente nel 2013, andando a dirigere la Divisione Anticrimine della Questura di Varese.

Tre anni nel profondo Nord italiano, per tornare ancora a Napoli nel 2015, dove ha replicato la dirigenza del Commissariato di Vicaria Mercato e quindi è passato alla Digos partenopea, distinguendosi in importanti operazioni tra le quali da citare indagini sulla tifoseria ultras del Napoli.

Ed ora è approdato a Genova con un incarico di notevole rilevanza.

Dino Frambati

Regionali, Vinacci chiarisce: “farò la mia parte”

Super User 08 Giugno 2020 1855 Visite

Giancarlo Vinacci scioglie la riserva e apre ad una sua possibile candidatura alle regionali liguri. Ecco cosa ci ha raccontato l’ex assessore della giunta Bucci in merito alle imminenti votazioni e al Dipartimento Nazionale Sviluppo e Innovazione di Forza Italia che presiede.

A giorni sapremo quando si andrà a votare anche in Liguria, lei cosa ha deciso?
Quasi certamente giocherò la partita delle regionali ma i giochi sono ancora tutti aperti, così come le candidature e le alleanze. In attesa della data, che segnerà il vero via alla corsa elettorale, sto rafforzando il Dipartimento Economico e Innovazione e lavorando a un paio di progetti nazionali ma molto utili anche alla Liguria.

Ci può dire quali?
Il primo è relativo ad un Open Innovation Network, finanziato dall’EU, che prevede alcuni hub in cui si punta sulle eccellenze territoriali. Per la Liguria potrebbe essere Blu e Silver Economy così come, ad esempio, per la Lombardia la Moda o per il Lazio l’Agroalimentare. L’Open Innovation favorisce, a differenza del passato in cui la ricerca e sviluppo erano in house, la crescita dell’economia dall’esterno ricercando i giovani talenti attraverso gli strumenti più disparati, dagli “Hackaton” alle “Call 4 ideas”.

Sappiamo che ha anche un’idea per la ripresa del mercato immobiliare…
In contemporanea sto cercando di implementare il Piano Casa affinché il post covid non ingessi ulteriormente il mercato immobiliare. Oggi sappiamo che lo smart working è realtà e che indietro non si torna. Ne consegue che negli anni a venire il mercato residenziale necessiterà di spazi maggiori. E’ impensabile che chi lavorerà da casa possa continuare farlo appoggiando il PC sulla tavola della cucina. Penso quindi ad agevolazioni fiscali per le famiglie che vorranno una stanza in più e al supporto delle banche per favorire questo fenomeno e forse addirittura ad una nuova categoria catastale. D’altro canto gli immobili ad uso terziario, gli uffici ma non il commerciale, in parte si svuoteranno e allora, onde evitare lo stallo dei centri città è necessario riscrivere le regole che oggi impediscono, se non con tempi biblici e oneri demotivanti, il cambio di destinazione d’uso degli immobili. Il cambio dovrà diventare non solo quasi automatico ma anche supportato dalla Pubblica Amministrazione con controlli ex-post anziché preventivi per dare velocemente risposta alle esigenze di sviluppo.

Come è organizzata la sua struttura?
Come tutti i dipartimenti risponde direttamente all’on. Giorgio Mulé, con il quale io e i miei colleghi condividiamo ogni iniziativa. A breve nominerò sia il Segretario Generale che alcuni responsabili regionali del Dipartimento in Lombardia, Lazio e nelle regioni più attive. Al momento in Liguria nessuna nomina. Continuo a presidiarla direttamente.

Ha visto la possibile candidatura della sua ex collega Serafini?
Oggi come allora continuo a pensare che Genova abbia perso un talento, un raro esempio di correttezza e soprattutto dotata di quella preparazione e competenza che a tanti, che compensano facendo la voce grossa, manca. Mi piacerebbe lavorare con lei anche in campo politico, siamo già presidente e vice presidente del FEI (Forum Economia Innovazione è un incubatore di politiche pubbliche, ndr) , ma al momento alberghiamo su sponde opposte. Ma mai dire mai.

Coronavirus, in Liguria 14 nuovi contagi e 6 decessi

Super User 08 Giugno 2020 961 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, lunedì 8 giugno.

2.332 attualmente positivi (-76)

130 pazienti in ospedale (-2), di cui 5 in terapia intensiva / UTI (+0)

118 a domicilio (+6)

Positivi sintomatici = 130 (-2)

Positivi asintomatici = 2.202 (-74)

Guariti non più positivi = 5.989 (+84)

9.824 casi totali da inizio emergenza (+14)

Deceduti = 1.503 (+6)

Tamponi = 117.410 (+1.163)

Ospedalizzati:

Asl1 = 22 (2 UTI)

Asl2 = 33 (1 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 27

San Martino = 18 (2 UTI)

Galliera = 12

Asl4 = 8

Asl5 = 10

Positivi per provincia:

IM = 272 (-5)

SV = 374 (-2)

GE = 1.616 (-69)

SP = 68 (+0)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 601

Asl1 = 108

Asl2 = 154

Asl3 = 218

Asl4 = 59

Asl5 = 62
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Il Colombo dopo il virus prende il volo

Super User 08 Giugno 2020 927 Visite

Non ha perso tempo il nostro aeroporto e scoccato il momento della caduta dei confini sanitari, ha ripreso l'attività in maniera vigorosa.

Protagonisti, da domenica scorsa, i voli privati: 25 da domenica 7 giugno nel giro di pochissimi giorni. Jet privati giunti a Genova da Germania, Austria, Svizzera e Francia.

Tanto da far affermare al presidente dello scalo, Paolo Odone, che si tratta di “un segnale positivo che dimostra l'attrattività della Liguria per un turismo di fascia alta e che evidenzia come la nostra regione abbia tutte le carte in regole per ripartire dopo l’emergenza”.

Lo scorso anno il “Cristoforo Colombo” aveva contato 5.515 movimenti di aerei privati per oltre seimila passeggeri. Non molti rispetto al milione e 530 mila dei voli di linea. Tuttavia assai significativi, sottolinea una nota del Colombo, in quanto portano di alto livello in Liguria, con conseguenze economiche assai positive.

Ma segnali importanti di questa ripresa dello scalo aereo genovese arrivano anche dalla prenotazione dei parcheggi per gli aerei. Molti fino ad agosto, mentre è attesa la riapertura di frontiere da Stati Uniti, Russia ed Emirati Arabi, che portano lavoro al Colombo dove sono presenti operatori di aviazione generale di livello, come Delta Aerotaxi, Universal, Sky Service e Flyservice.

E le news incoraggianti e buone proseguono con la ripartenza, dal 18 giugno, di voli di linea Alitalia che supereranno l'unicità un po' triste di un solo volo giornaliero per Roma. Ripartenza poi anche per i voli per Palermo, Catania, Napoli, Olbia, Cagliari, Alghero, Brindisi, Lamezia Terme, Pantelleria e Lampedusa, di Volotea- Ci sarà poi Tirana con Blu express, Amsterdam operato da Klm e Bari e Londra Stansted, entrambi di Ryanair.

Dino Frambati

Fase 3, Muzio: “Aiutare gli inquilini in difficoltà col pagamento degli affitti”

Super User 08 Giugno 2020 970 Visite

Interrogazione del capogruppo regionale di Forza Italia: “Molte famiglie si sono ritrovate nell’impossibilità di far fronte al pagamento del canone di locazione a causa del blocco delle attività o della perdita del posto di lavoro. La Regione solleciti il Governo ad intervenire”.

Sostenere nel pagamento degli affitti gli inquilini che a causa delle conseguenze dell’emergenza sanitaria si trovano in una situazione di grave difficoltà economica. E’ quanto chiede il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia, che ha depositato stamani un’Interrogazione sul tema.

“Sono numerose le famiglie che, in esito all’emergenza Covid-19, non riescono più a far fronte al pagamento del canone di locazione, sia a causa della perdita del posto di lavoro che dell’azzeramento degli introiti dovuto al blocco delle attività”, dichiara Muzio. “Molti di questi inquilini, nel 2019, avevano un ISEE che non consente loro l’accesso al Fondo per la morosità incolpevole, ripartito annualmente dal Governo tra le Regioni e da queste tra i Comuni ad alta densità abitativa. Ho deciso perciò – prosegue il capogruppo di Forza Italia - di presentare un’Interrogazione per chiedere al presidente Toti e alla Giunta regionale di attivarsi con urgenza per sollecitare il Governo, in sede di Conferenza Stato-Regioni, affinché siano stanziate ulteriori risorse per il Fondo per la morosità incolpevole e l’accesso a questa misura di sostegno possa essere allargato in tempi stretti a tutti i Comuni e anche agli inquilini che nel 2019 risultavano in possesso di un ISEE superiore a 26.000 euro. Riguardo a questo tema ho avuto sollecitazioni da più parti, in particolare dal Circolo della Pulce di Rapallo e dalla sua presidente Nadia Molinaris, che si sta facendo carico di questo e di altri problemi sociali dovuti alle conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria. Per parte mia metterò tutto l’impegno affinché le persone che si trovano in grave difficoltà a causa dell’emergenza siano concretamente sostenute dalle Istituzioni”, conclude Muzio.

Genova3000 TV

Genova3000 TV

Notizie

Levante

Cultura

Spettacoli

Sport

Gossip

Genova Sport 2024