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Uffici postali chiusi, Genova ricorre a Mattarella

Super User 13 Giugno 2020 883 Visite

Il Comune di Genova ha presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro la chiusura degli uffici postali sul territorio genovese da parte di Poste Italiane.

"Ci siamo da subito opposti, nei mesi scorsi, alla chiusura di 7 uffici postali a Genova, abbiamo incontrato i cittadini dei quartieri interessati e ci siamo battuti affinché venissero assunte tutte le iniziative finalizzate a una revisione della scelta da parte di Poste Italiane.

Salutiamo perciò con grande soddisfazione la decisione del sindaco Bucci di accogliere il nostro invito a impugnare con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica la scelta di chiudere gli uffici postali in una città come Genova, già martoriata dal crollo del Ponte Morandi e con una popolazione anziana che, soprattutto in zone impervie, non ha più uno sportello postale a portata di mano. Le Poste sono un presidio sociale e, come ha già chiarito il Consiglio di Stato, non possono essere sacrificate sull'altare della mera economicità, senza peraltro interlocuzione con le comunità locali".

È quanto dichiarano i consiglieri comunali di Forza Italia Mario Mascia e Guido Grillo e il capogruppo in Regione Claudio Muzio.

Covid in Liguria, su 1551 tamponi 4 positivi. 2 i decessi

Super User 13 Giugno 2020 827 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, sabato 13 giugno.

2.038 attualmente positivi (-48) di cui:

94 (-12) in ospedale (di cui 3 in terapia intensiva / UTI, +0)

1.944 (-36) asintomatici (di cui 150 in isolamento domiciliare, +7)

Guariti non più positivi = 6.319 (+50)

9.873 casi totali da inizio emergenza (+4)

Deceduti = 1.516 (+2)

Tamponi = 125.871 (+1.551)

Ospedalizzati:

Asl1 = 14 (1 UTI)

Asl2 = 22 (1 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 27

San Martino = 9 (1 UTI)

Galliera = 9

Asl4 = 6

Asl5 = 7

Positivi per provincia:

IM = 214 (-13)

SV = 286 (-32)

GE = 1.475 (-2)

SP = 61 (-1)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 428

Asl1 = 69

Asl2 = 102

Asl3 = 162

Asl4 = 45

Asl5 = 50
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Come sono suddivisi gli attualmente positivi?

In due gruppi, i sintomatici e gli asintomatici. I primi sono i pazienti in ospedale, i secondi comprendono i positivi clinicamente guariti (dimessi dopo aver superato la fase acuta in una struttura sanitaria) e i pazienti in isolamento domiciliare, ovvero i positivi che hanno avuto la diagnosi ma non mostrano sintomi tali da rendere necessaria l'ospedalizzazione

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Domenico Cianci a Trenitalia: “Più treni per i lavoratori serali”

Super User 13 Giugno 2020 1274 Visite

“Nell'orario ferroviario estivo non è stato inserito l'ultimo treno regionale che collegava Sestri Levante a Genova con partenza pochi minuti dopo le 24. Un convoglio fondamentale per molti lavoratori in ristoranti, pizzerie e bar, di Tigullio e Golfo Paradiso, che lo prendevano per rientrare a casa dopo aver terminato il servizio”. È la denuncia di Domenico Cianci, candidato consigliere regionale nella lista civica Toti Presidente.

“L'ultimo treno utile - prosegue Cianci - partirà da Sestri Levante alle 22:30, poi più nulla fino alle 5:26. Troppo presto per chi lavora negli esercizi pubblici ma anche per chi vuole spostarsi in un comune limitrofo per godersi qualche ora di relax senza l'assillo di dover prendere l'automobile. La Regione - conclude Cianci - si attivi con Trenitalia per rivedere questa scelta miope che penalizza i lavoratori e il turismo".

Dal 19 giugno sì a sagre, congressi, eventi, discoteche e sale da gioco

Super User 13 Giugno 2020 978 Visite

Regione Liguria ha emanato una nuova ordinanza per tutto il territorio regionale con cui dare il via a nuove aperture delle attività economiche e produttive per entrare pienamente nella Fase 3. L’ordinanza prevede l’apertura di grandi eventi fieristici e lo svolgimento di prove di concorso per le pubbliche amministrazioni secondo linee guida che tengono conto della situazione sanitaria.

“Abbiamo voluto anticipare alcune aperture – spiega il presidente Giovanni Toti – rispetto anche alla scadenza del dpcm del governo e nel pieno rispetto di tutte le misure di prevenzione, per far ripartire il prima possibile la nostra regione e le sue attività, non lasciando indietro nessuno”.

Accanto alle sagre, ai congressi, alle sale da gioco e alle discoteche sono confermate le aperture delle attività di formazione da realizzarsi nei differenti contesti, sia in aula, che nei laboratori e nelle imprese, compresi gli esami finali, le attività di verifica, di accompagnamento e di tutoraggio e orientamento, oltre ai percorsi di formazione continua erogati nell’ambito del sistema educativo regionale.  L’ordinanza è stata presentata ieri sera nel consueto punto stampa sul coronavirus da cui è emerso un trend ulteriormente positivo che conferma la discesa dell’epidemia.

Forza Italia, Bagnasco: “Nuove sedi azzurre a Savona e Ventimiglia ”

Super User 13 Giugno 2020 1191 Visite

Due nuove sedi per Forza Italia nel Ponente ligure, rispettivamente a Savona e Ventimiglia. Ad annunciarne la prossima apertura è il coordinatore regionale del partito, Carlo Bagnasco, al termine di due giorni di incontri svolti sul territorio delle province di Imperia e di Savona.

"Con queste due nuove sedi - dichiara Bagnasco - rafforziamo la presenza di Forza Italia in Liguria, secondo le indicazioni del Presidente Berlusconi. C'è un rinnovato entusiasmo attorno al nostro partito: in questi due giorni trascorsi nel Ponente ho potuto toccare con mano la disponibilità e la volontà di tante persone di contribuire al lavoro di riorganizzazione e di rilancio di Forza Italia".

"D'intesa con i coordinatori provinciali di Imperia e di Savona, Simone Baggioli e Marco Melgrati - prosegue Bagnasco - stiamo nominando i nuovi coordinamenti cittadini in tanti comuni. Vogliamo essere protagonisti alle prossime elezioni regionali, con l'obiettivo di garantire al nostro movimento politico, all'interno della coalizione di centrodestra, una congrua rappresentanza in Consiglio regionale ed avere così un peso di rilievo all'interno della prossima amministrazione".

"In questo quadro, il Ponente potrà giocare un ruolo importante. Per questo ho già in calendario nuovi incontri per proseguire il lavoro iniziato in questi mesi, secondo quella logica inclusiva che costituisce uno dei tratti caratteristici dell'azione del Presidente Berlusconi e di Forza Italia", conclude il coordinatore regionale.

La cerimonia di Graduation dell’International School in Genoa

Super User 12 Giugno 2020 2232 Visite

Domani, sabato 13 giugno, dalle ore 18:00, presso la sede di via Romana della Castagna 11 A, The International School in Genoa terrà la sua XVI° cerimonia di “Graduation” con il conferimento dei diplomi a 20 studenti di 6 nazionalità diverse, dal Brazile al Belgio, dall’Ukraina agli USA, dalla Polonia all’Italia.

The International School in Genoa nasce nel 1966 per offrire anche a Genova l’opportunità di una formazione internazionale. Oggi è l’unica scuola in Liguria a coprire un ciclo formativo in lingua inglese per studenti dai 3 ai 18 anni ed è una delle solo otto scuole in Italia, e l’unica in Liguria, a essere accreditata dal Council of International Schools (CIS). Tutte le lezioni sono svolte in lingua inglese ad eccezione, ovviamente, delle altre lingue facenti parte dell’offerta curriculare. Gli stimoli di un ambiente internazionale sono garantiti anche dalla varietà delle nazionalità dello staff docente proveniente, oltre che da UK, USA e Italia, anche da Australia, Belgio, Cina, Egitto, Lettonia, Libano, Polonia, Russia e Spagna.

I diplomati di quest’anno hanno realizzato in pieno uno dei tre punti caratterizzanti della missione della Scuola, ossia la “ricerca dell’eccellenza,” ottenendo ben 88 offerte di ammissione a 56 università di 7 paesi diversi. Spiccano fra queste: University of Oxford, New York University, Imperial College London, University of Amsterdam, King’s College London, Sciences Po, Columbia University, the London School of Economics, Purdue University, University College London, University of Edinburgh, Durham University e l’Università Bocconi, presso la quale una studentessa è stata amessa all’esclusivo corso di laurea “World Bachelor in Business” in collaborazione con la University of Southern California e la Hong Kong University of Science and Technology.

“A ognuno di loro auguriamo di conseguire il successo più importante: vivere felici”, Mr David Monk, nuovo Direttore della ISG.
Alla cerimonia di consegna dei diplomi parteciperanno anche l’assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo e l’assessore comunale alla Cultura Barbara Grosso. A presiedere l’evento sarà la presidente del consiglio di amministrazione della scuola, Stefania Meloni.

Pizza ligure e focaccia di Recco in crisi per lockdown

Super User 12 Giugno 2020 979 Visite

Se la mitica pizza Margherita celebra i suoi 131 anni all'insegna di un calo del 50% delle consumazioni, il prolungato lockdown causato dall'emergenza sanitaria, si fa sentire anche su due prodotti tipici della nostra terra genovese e ligure ed assimilabili, in qualche modo, a questa.

Lo fa sapere Coldiretti Liguria, scegliendo la comunicazione del giorno di compleanno (giugno 1889 quando una lettera sancisce la nascita della classica pizza napoletana, condita con pomodoro, mozzarella di latte vaccino, basilico fresco, sale ed olio) ma anche volendo sottolineare che, molto più antiche, sono la Sardenaira, secondo tradizione, datata fine Quattrocento, e la focaccia di Recco.

La prima chiamata “pizza d'Andrea”, in onore del grande genovese, ammiraglio Andrea Doria; la seconda che fa data dal 1800 in avanti.

Anche questi squisiti prodotti, conosciuti nel mondo e vanto della gastronomia nostrana, stanno risentendo della crisi Covid 19.

La pizza dell'ammiraglio, da considerare un po' pizza alla genovese, venne ritoccata nella ricetta a fine Cinquecento e tale rimase fino ai giorni nostri, con pomodoro, aglio, olive taggiasche, cipolle e acciughe.

Sulla focaccia di Recco c'è poco da aggiungere, rinomata quale è.

La nota di Condiretti ricorda anche come la pizza dalla sua nascita ed in tutte le varie derivazioni regionali, è considerata un pezzo di pregio del Made in Italy e della dieta mediterranea nel mondo. Tanto che l'Unesco ha proclamato nel 2017 l'arte pizzaiola, patrimonio immateriale dell'umanità.

Prelibati e buoni piatti, nel contingente momento storico, amari però economicamente.

Lo sottolineano presidente e delegato confederale Condiretti Liguria, Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa: “nel periodo pre-Covid 19 a livello nazionale si sfornavano circa 8 milioni di pizze ottenute grazie all’utilizzo di 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro. La chiusura forzata dei locali ha avuto perciò un impatto devastante non solo sulle imprese e sull’occupazione ma anche sull’intero sistema agroalimentare, con le imprese agricole ed ittiche locali che hanno perso un importante mercato di sbocco delle proprie eccellenze”.

“Anche la ripartenza al momento risulta difficile - insistono i vertici liguri Coldiretti - per l'ancora diffusa diffidenza di chi aspetta per tornare a mangiare fuori, e, anche in Liguria, per assenza totale di turisti stranieri, da sempre tra i più accaniti consumatori di pizza. Comunque sia non bisogna dimenticare che la pizza è un piatto sano e genuino che ritornerà ad occupare un posto di prim'ordine nel consumo soprattutto di pasti fuori casa. Ma perché si rispetti appieno questa tradizione 100% italiana bisogna fare attenzione ad acquistare pizze realizzate con prodotti del territorio, tracciabili e garantiti, sostenendo così allo stesso tempo le imprese agricole ed ittiche locali, che con il loro lavoro sono in grado di fornire ingredienti d’eccellenza per tutte le stagioni”.

Speriamo soltanto di augurarci presto buon appetito con prodotti tipici. Al di là di paura, pericolo e quant'altro, stiamo vivendo un incubo dove mai avremmo pensato di entrare e dal quale bisogna uscire al più presto.

Dino Frambati

Coronavirus, in Liguria 7 nuovi casi e 2 decessi

Super User 12 Giugno 2020 953 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, venerdì 12 giugno.

2.086 attualmente positivi (-81) di cui:

106 (-4) in ospedale (di cui 3 in terapia intensiva / UTI, +0)

1.980 (-77) asintomatici (di cui 143 in isolamento domiciliare, +3)

Guariti non più positivi = 6.269 (+86)

9.869 casi totali da inizio emergenza (+7)

Deceduti = 1.514 (+2)

Tamponi = 124.320 (+1.666)

Ospedalizzati:

Asl1 = 17 (1 UTI)

Asl2 = 34 (1 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 24

San Martino = 10 (1 UTI)

Galliera = 8

Asl4 = 5

Asl5 = 8

Positivi per provincia:

IM = 227 (-1)

SV = 318 (-4)

GE = 1.477 (-73)

SP = 62 (-3)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 467

Asl1 = 85

Asl2 = 106

Asl3 = 173

Asl4 = 49

Asl5 = 54
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Come sono suddivisi gli attualmente positivi?

In due gruppi, i sintomatici e gli asintomatici. I primi sono i pazienti in ospedale, i secondi comprendono i positivi clinicamente guariti (dimessi dopo aver superato la fase acuta in una struttura sanitaria) e i pazienti in isolamento domiciliare, ovvero i positivi che hanno avuto la diagnosi ma non mostrano sintomi tali da rendere necessaria l'ospedalizzazione

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Caos autostrade, Tosi (M5S): “Toti vuole i danni dai cittadini”

Super User 12 Giugno 2020 1009 Visite

“Il Governatore si decida: prima dichiara che intende chiedere un incontro urgente con Autostrade per avere contezza dei recenti disagi patiti dai liguri sulla rete autostradale; poi, senza informare la cittadinanza sull’esito di tale incontro, se mai c’è stato, si scaglia contro il Governo, colpevole a suo dire di non dare le risposte attese, spingendosi poi a consigliare lo psichiatra a chi è al ministero. Francamente, le boutade con cui Toti raccomanda “cure” a chi rappresenta le istituzioni stanno diventando stucchevoli oltre che irricevibili. E a proposito di millantati incontri con Autostrade… se veramente questo incontro sbandierato ai quattro venti si è tenuto, allora qualcosa non torna. Il concessionario, in sede di confronto, si è forse dimenticato di informare il presidente di Regione Liguria che erano in corso interventi che avrebbero generato ulteriori disagi? O invece Toti ha preferito tacere per usare poi quei disagi per alimentare ulteriormente la polemica in chiave di campagna elettorale?”.

È quanto dichiara il capogruppo regionale Fabio Tosi commentando la nota odierna del Governatore, che poi aggiunge: “Al di là dell’acrobazia mediatica con cui Toti non accusa il concessionario (come mai?) per l’ennesima mattinata infernale per la viabilità a causa della chiusura di un’altra galleria sull’A10 in direzione Savona, quello che stupisce è che Toti non si renda conto che chiedere i danni al Governo equivale a chiederli ai cittadini. Che colpe non ne hanno. Insomma: chi gestisce la rete? A noi risulta sia Autostrade per l’Italia. E tanto che ci siamo: che ne è stato della dichiarazione con cui il Governatore aveva promesso che Regione Liguria si sarebbe costituita parte civile contro Autostrade per il crollo del ponte Morandi? Siamo alle solite: il Governatore è forte con i deboli e debole con i forti”, conclude Tosi.

FdI, anche il senatore La Russa renderà omaggio a Cristoforo Colombo

Super User 12 Giugno 2020 1713 Visite

“Accostare, da parte di ignobili figure capaci solo di danneggiare monumenti che lo ricordano, la memoria del grande navigatore a cui si deve la scoperta delle Americhe a qualsiasi forma di razzismo è una inaccettabile strumentalizzazione” così commenta e spiega il significato del gesto di domani il senatore di Fratelli d’Italia.

Il senatore La Russa è molto preoccupato per quanto sta succedendo negli Stati Uniti dove un orrendo crimine oggi viene strumentalizzato da una parte della sinistra antagonista che ha il solo scopo di sfasciare tutto e di rivedere la storia.

Quanto successo a George Floyd è da condannare, ma non può giustificare quanto sta succedendo oltre oceano dove molte delle marce di protesta diventano solo scuse per rapine e razzie e dove si sono insinuate delle pericolose falangi armate che vogliono riscrivere la storia e cancellare personaggi che nulla hanno a che fare con il razzismo e la condizione degli afro-americani.

Sarebbe bello sapere cosa possano avere in comune la tragica morte di George Floyd e Cristoforo Colombo, o Churchill, le cui state sono state abbattute dalla furia revisionista degli AntiFa.

La stessa furia che costringe anche colossi come HBO a rivedere le loro cineteca per cancellare un capolavoro come Via col vento, e la stessa furia cieca che oggi pretende che a Milano sia rimossa la statua di un gigante del giornalismo come Montanelli.

Dopo l’omaggio a Cristoforo Colombo i dirigenti di FdI intratterranno i cittadini e la stampa sulla drammatica situazione della viabilità e sulle responsabilità di governo e Autostrade che stanno rendendo quasi più difficile raggiungere la Liguria di quanto lo fu per Colombo arrivare al nuovo continente.

Di fatti ha, quasi, fatto prima Colombo ad arrivare nelle Americhe che un ‘foresto’ ad arrivare nelle riviere della Liguria. Per venire in Liguria, oggi, bisogna amarla molto perché tra Trenitalia che taglia i treni ed Alitalia che si è dimenticata che esiste un aeroporto anche a Genova c’è la situazione di Autostrade che se non fosse così tanto tragica sfiorerebbe il ridicolo, insomma oggi raggiungere la Liguria e percorrerla diventa veramente un’impresa degna di Ercole o forse più in girone infernale che avrebbe spaventato lo stesso Dante.

Con il Senatore di Fratelli d’Italia ci saranno i vertici del partito, partendo dai due coordinatori di Genova, l’avvocato Antonio Oppicelli, e della Riviera, Stefano Baggio, sino al Capogruppo in Regione Liguria e consigliere Matteo Rosso che insieme al vicesindaco Stefano Balleari ed al capogruppo a Palazzo Tursi Alberto Campanella guidano la delegazione Genovese al consiglio comunale composta da Stefano Costa e Valeriano Vacalebre. Da Recco sarà presente il Sindaco Carlo Gandolfo.

Oltre ai rappresentati nelle istituzioni anche l’ex consigliere Augusto Sartori ed il presidente dell’associazione amici di Giorgia Meloni del Tigullio Roberto Zappetti.

La settimana scorsa Alberto Campanella, a nome del partito di Giorgia Meloni, ha portato la protesta di Genova e della Liguria in consiglio comunale e ha impegnato il Sindaco ad avere una pianificazione puntuale da ASPI e chiedere alla società di operare h24 e 7 giorni su 7.

Il Senatore La Russa, da sempre molto legato alla nostra regione, porterà il medesimo messaggio ed impegno a Roma in Senato.

La fontana di Santa Margherita Ligure dedicata a Cristoforo Colombo.

“In Liguria puoi”, la maxi campagna per rilanciare il turismo regionale

Super User 12 Giugno 2020 1453 Visite

È stata presentata oggi “In Liguria Puoi”, la maxi campagna di promozione turistica in tutta Italia fortemente voluta da Regione Liguria e dall’Agenzia di promozione turistica In Liguria.

Una grande iniziativa che porterà l’offerta del made in Liguria all’attenzione dei lettori di grandi tesate giornalistiche, ma anche dei video spettatori e radio ascoltatori, con particolare attenzione per il mercato italiano, che in quest’estate 2020 sarà quello più importante. Il finanziamento complessivo è di 800mila euro, frutto di una riprogrammazione dell’attività dell’Agenzia, focalizzando l’attenzione su questo momento fondamentale di rinascita, con risorse che erano già previste per la promozione turistica.

“La Liguria è la meta naturale delle vacanze per il nord Italia – afferma il presidente della Regione Giovanni Toti - lo è sempre stata e lo è ancora di più in questo momento in cui molte persone vorranno trascorrere qualche giorno di relax senza allontanarsi troppo da casa. Durante il lockdown siamo stati i primi a realizzare uno spot per promuovere i nostri sapori, da gustare a tavola nelle proprie case. Subito dopo, siamo stati i primi a riaprire gli stabilimenti balneari, erogando bonus per le assunzioni ed elaborando linee guida anche per la ristorazione e le strutture ricettive. Adesso è il momento di ripartire, in piena sicurezza, puntando sul turismo di prossimità: chi ama la Liguria può tornare a trovarci, per riscoprire le nostre spiagge e il nostro splendido mare, premiato anche quest’anno con il record di bandiere blu, i nostri panorami mozzafiato, i nostri sentieri e il nostro bellissimo entroterra. Questo - conclude il presidente Toti - è il messaggio che vogliamo trasmettere: la bellezza, in Liguria, è a due passi da casa".

“Si tratta di un investimento che consentirà di promuovere in tempi brevissimi la stagione estiva – conferma Giovanni Berrino, assessore regionale al Turismo – è importante non solo avere attivato risorse di così grande rilievo, ma anche averle rese disponibili prestissimo. A pochi giorni dall’avvio delle riaperture delle strutture ricettive, dei negozi e dei ristoranti, siamo pronti ad attuare una grande promozione delle nostre bellezze e della nostra capacità di accoglienza”.

Si tratta, dunque, di un impegno concreto per sostenere il settore più importante dell’economia regionale, come rileva Pietro Paolo Giampellegrini, commissario straordinario di Agenzia In Liguria: “La campagna avrà una diffusione straordinaria: 90 testate tra riviste di settore e quotidiani generalisti, redazionali e speciali dedicati alla Liguria, ma anche radio, quotidiani online, social e TV. Una campagna che vuole raggiungere tutti gli italiani. Le prime uscite inizieranno questo weekend e la copertura andrà avanti fino a fine settembre”.

"Genova città e Genova come area metropolitana – aggiunge il sindaco di Genova Marco Bucci - stanno facendo tutto il possibile per rispondere alle particolari esigenze alle quali siamo chiamati a causa dell'emergenza che stiamo attraversando, siamo pronti ad ospitare i turisti al meglio! Grazie a questa imponente campagna di promozione potremo convincere tanti italiani che ancora non conoscono le bellezze del nostro territorio a scoprire la Liguria. Quest'estate abbiamo l'occasione di apprezzare al meglio l'Italia, le straordinarie e uniche bellezze che solo il nostro Paese sa offrire. E pensiamo a noi: Genova è una città ricca di storia, arte, cultura e la sua area metropolitana permette di spaziare da un entroterra straordinario e ricco di opportunità per gli amanti della natura e dello sport, fino alle riviere con il loro mare e i loro borghi incantevoli carichi di suggestioni che solo noi possiamo regalare".

Nella strategia adottata si punta a conquistare in particolare il mercato del turismo italiano e delle aree di Nizza e Marsiglia, zone di confine che rappresentano tradizionalmente un mercato di riferimento. In una stagione particolare in cui non saranno gli stranieri, come è sempre avvenuto, a garantire i grandi numeri in arrivi e presenze, l’incoming parlerà soprattutto italiano. Il messaggio che verrà diffuso sui media di tutto il Paese racconterà di una Liguria bellissima, in cui si può godere delle cose semplici; una meta dalle infinite possibilità. Mai come in questo momento si è compreso il valore assoluto della semplicità, in Liguria puoi vivere una vacanza all’insegna della lentezza, dell’attività all’aria aperta, di un tempo di qualità davanti ad un panorama unico e in un luogo sicuro.

 

 

Turismo, l’assessore Berrino risponde al consigliere Rossetti

Super User 12 Giugno 2020 926 Visite

"Mi fa molto piacere che il consigliere Rossetti riconosca (leggi) l'ottima idea partita da Regione Liguria per la costituzione di un nuovo Fondo Europeo Speciale per il Turismo (il cui nome dovrebbe essere FEST), articolato sul modello del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), con l'obiettivo di dare un consistente aiuto ad un settore duramente colpito dall'emergenza sanitaria e dal conseguente lockdown". L'assessore regionale al Turismo commenta le proposte lanciate dal consigliere del PD Pippo Rossetti.  "La nostra proposta per il Fest, già da diverse settimane sul tavolo del Commissario europeo per il mercato interno e i servizi Thierry Breton, dovrebbe attivarsi nella prossima programmazione 2021-2027. All'Italia potrebbe andare il 10% delle risorse assegnate cumulativamente per FESR e FSE pari a circa 3,3 miliardi di lire anche se auspichiamo che siano di più. In Europa, a causa degli effetti del Coronavirus, sono a rischio fino a 10 milioni di posti di lavoro tra gli addetti del solo comparto turistico, per un decremento di reddito di circa 600 miliardi di euro. Per l'Italia si calcola una perdita di almeno un milione di posti di lavoro nel settore, mentre emerge che nel biennio 2020-2021 le perdite complessive saranno di circa 33 miliardi di euro fino a maggio. In Liguria il danno è notevole in quanto la filiera del turismo rappresenta il 13% del Pil complessivo". Il nuovo fondo per il turismo sarà prioritariamente destinato alle imprese e agli operatori, lasciando una parte alle regioni per realizzare progetti di cooperazione territoriale che vedano il turismo come fonte titolata a pieno diritto e non più secondaria. Il progetto è stato recepito anche da NECSTouR, la rete europea per un turismo sostenibile che riunisce oggi 34 autorità turistiche regionali associate ad altre 30 organizzazioni nazionali e internazionali di natura pubblica o privata di cui fa parte anche la Liguria.

Candidatura Sansa, le ore per il PD da 48 diventano 96

Super User 12 Giugno 2020 1793 Visite

Non saranno due ma quattro i giorni di respiro che si prenderà la direzione del PD ligure per riunirsi e finalmente sciogliere ogni riserva sulla candidatura di Ferruccio Sansa alla presidenza della Regione Liguria per tutta la compagine giallorossa.

Un ulteriore allungamento che viene ufficialmente giustificato con l'esigenza di organizzare la riunione in presenza e non in streaming ma che nei fatti potrebbe avere il secondo fine di dare un tocco di partecipazione in più alla candidatura di Ariel Dello Strologo, finora considerata dai Cinquestelle troppo di apparato.

Non è infatti sfuggito a qualche attento osservatore che proprio in queste ore ha fatto la sua comparsa su Facebook il gruppo "Io voglio Ariel Dello Strologo come candidato presidente della Liguria" creato dallo psichiatra Francesco Bollorino, che ha già raggiunto più di 500 membri.

Una chiara risposta alla raccolta delle 1500 e passa firme per Sansa che finora sono servite ad accreditare il giornalista del Fatto come il candidato più 'condiviso' con la base tra quelli sul tavolo.

Una cosa è certa: non sarà un fine settimana di relax per tutta la dirigenza ligure del PD.

Il gruppo per Dello Strologo su Facebook 

Coronavirus, in Liguria 10 nuovi casi e 1 decesso

Super User 11 Giugno 2020 1013 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, giovedì 11 giugno.

2.167 attualmente positivi (-37) di cui:

110 (-3) in ospedale (di cui 3 in terapia intensiva / UTI, +0)

2.057 (-34) asintomatici (di cui 140 in isolamento domiciliare, +8)

Guariti non più positivi = 6.183 (+46)

9.862 casi totali da inizio emergenza (+10)

Deceduti = 1.512 (+1)

Tamponi = 122.654 (+1.631)

Ospedalizzati:

Asl1 = 19 (1 UTI)

Asl2 = 31 (1 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 27

San Martino = 11 (1 UTI)

Galliera = 9

Asl4 = 5

Asl5 = 8

Positivi per provincia:

IM = 228 (+4)

SV = 322 (-11)

GE = 1.550 (-28)

SP = 65 (-2)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 447

Asl1 = 62

Asl2 = 112

Asl3 = 175

Asl4 = 40

Asl5 = 58
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Come sono suddivisi gli attualmente positivi?

In due gruppi, i sintomatici e gli asintomatici. I primi sono i pazienti in ospedale, i secondi comprendono i positivi clinicamente guariti (dimessi dopo aver superato la fase acuta in una struttura sanitaria) e i pazienti in isolamento domiciliare, ovvero i positivi che hanno avuto la diagnosi ma non mostrano sintomi tali da rendere necessaria l'ospedalizzazione

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Regione Liguria, Muzio è il nuovo presidente della Commissione Sanità

Super User 11 Giugno 2020 924 Visite

E’ il consigliere Claudio Muzio il nuovo presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale. Muzio, attualmente capogruppo di Forza Italia e segretario dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa, è stato eletto quest’oggi con 18 voti. La presidenza della Commissione era vacante dal 7 aprile scorso, quando il predecessore di Muzio, Augusto Sartori di Fratelli d’Italia, aveva dovuto lasciare la carica di consigliere in esito al reintegro di Matteo Rosso tra i banchi dell’Assemblea legislativa. Nel periodo di vacatio la Commissione è stata retta dal consigliere Gianni Pastorino.

“E’ per me un grande onore, ma soprattutto una grande responsabilità – dichiara Muzio - ricoprire questo ruolo per il tempo che ci separa dalle prossime elezioni regionali. Ringrazio il presidente Toti per avermi indicato alla coalizione per questa carica e i colleghi di maggioranza e tutti i consiglieri che mi hanno votato per la fiducia accordatami. Mi metterò da subito al lavoro, perché in una fase delicata come quella che occorre una Commissione Sanità che lavori nel pieno della sua composizione e delle sue funzioni. Sono davvero tante, infatti, le sfide che attendono la sanità nell’epoca del Covid-19”. 

“In questi cinque anni – prosegue il nuovo presidente – i temi sociosanitari sono stati al centro della mia azione, anche in ragione degli ampi poteri che su questa materia sono in capo alla Regione. La sanità rappresenta la voce più cospicua del bilancio regionale ed incide in via diretta sulla vita dei cittadini. E’ un mondo complesso che va governato avendo sempre come stella polare l’eccellenza delle cure, in modo da poter garantire alle persone, soprattutto a quelle più deboli ed economicamente svantaggiate, la possibilità di usufruire di una buona sanità”.

“In questi mesi – sottolinea ancora Muzio – sarò sul territorio per incontrare gli operatori delle realtà sociosanitarie e cercherò così di avere un quadro il più possibile preciso della situazione. Uno dei temi su cui concentrerò la mia attenzione è quello, segnalato di recente anche dalla Corte dei Conti, della necessità di rafforzare la medicina territoriale, che rappresenta uno dei due pilastri su cui si regge il sistema. L’obiettivo è quello, previsto peraltro dal Piano sociosanitario di cui sono stato relatore di maggioranza in Consiglio a novembre 2017, di una sempre maggiore integrazione virtuosa con la rete ospedaliera”.

“In questo giorno – conclude il nuovo presidente della Commissione Sanità – voglio rivolgere un particolare pensiero a tutte le persone che a causa del Coronavirus hanno perso la vita e ai loro famigliari e a chi ancora oggi soffre negli ospedali e nei luoghi di cura. Assumo questo incarico, portando tutti loro nella mente e nel cuore, mettendomi al servizio della comunità”.

Fase 3, Mulé: “La voce dei frontalieri arriva in parlamento”

Super User 11 Giugno 2020 830 Visite

“Nel parlamento italiano, grazie a Forza Italia, finalmente arriva la voce dei lavoratori frontalieri. È stata infatti accolta, con l’unanimità degli altri gruppi politici, la mia proposta di avviare con la massima urgenza un ciclo di audizioni presso la commissione Trasporti della Camera dei Deputati in particolare ‘sullo stato della mobilità dei lavoratori frontalieri alla luce delle nuove condizioni prodotte dall’emergenza Covid-19’”. Lo annuncia il deputato Giorgio Mulé di Forza Italia. E aggiunge: “Durante l'emergenza sanitaria, i frontalieri hanno dovuto fare fronte ad innumerevoli difficoltà, costretti a subire ore di coda ancora prima di iniziare a lavorare. Ascoltare in parlamento dalla viva voce di chi rappresenta i frontalieri liguri le loro problematiche consentirà al Parlamento di occuparsi con atti concreti della situazione per porre i rimedi necessari”, commenta l’esponente azzurro eletto nel collegio di Sanremo. E conclude: “Nel frattempo inizia da lunedì la battaglia di Forza Italia per consentire ai frontalieri di avere gli aiuti e il sostegno economico che gli è stato finora negato dal governo”.

Giustizia, Cassinelli: “Forza Italia sostiene la protesta dei giovani avvocati”

Super User 11 Giugno 2020 980 Visite

"Forza Italia in sostegno dell'Associazione italiana giovani avvocati, insieme nella manifestazione nazionale per l'effettiva ripartenza della giustizia in piazza Montecitorio. Con la nostra capogruppo alla Camera Gelmini e i deputati Nevi e Baroni abbiamo affiancato il presidente Antonio De Angelis perché la giustizia deve ripartire. Il sistema è paralizzato, bisogna ritornare in Tribunale, compatibilmente con le misure di sicurezza. Viene svolto solo il 15% delle udienze e il restante viene rinviato d'ufficio con la quasi impossibilità di accesso alle attività di cancelleria. Tornare in udienza non è un capriccio, il Governo e il ministro Bonafede devono rendersene conto". Lo ha detto il deputato Roberto Cassinelli di Forza Italia.

Lodi: “Ateneo genovese dimenticato dall'amministrazione comunale”

Super User 11 Giugno 2020 1024 Visite

Nella classifica pubblicata dal Center for World University Rankings l'8 giugno scorso, l'ateneo genovese passa dal 320esimo al 269esimo posto nel mondo e dall'undicesimo al nono in Italia. Un risultato molto incoraggiante che tuttavia non viene minimamente recepito dall'amministrazione comunale.  

Se l'Ateneo Genovese è un fiore all'occhiello del panorama universitario mondiale, italiano e regionale, che muove e ospita studenti e ricercatori di tutto il mondo, dovrebbe a mio avviso essere maggiormente sostenuto attraverso azioni volte a migliorare e valorizzare l'intero indotto. Penso a politiche abitative che si potrebbero tradurre in accordi e incentivi diretti ai proprietari di immobili.  A oggi le risorse regionali per i contributi affitto sono solo rivolte agli studenti fuori sede rientranti nelle categorie dei benefici universitari, ma sono davvero ridotti al minimo e manca totalmente un apporto dell'amministrazione comunale che sembra non essere minimamente interessata all'argomento. Penso al servizio di trasporto pubblico che, grazie a una mozione presentata dal gruppo del Partito Democratico, dovrebbe finalmente riguardare anche gli studenti non residenti a Genova (cosa che non accade oggi).  

Genova ha tutte le carte in regola per poter diventare una città studentesca. Ma anche il luogo che le ragazze e i ragazzi, finiti gli studi, possano desiderare di scegliere come loro casa contribuendo loro stessi, se incentivati e stimolati, a cambiarla a misura di Futuro. E si andrebbe ad affrontare anche il ringiovanimento di una città la cui età media è molto alta. Non solo far studiare i giovani, ma farli innamorare della città affinché vogliano viverci. Ma perché ciò possa accadere occorre un'amministrazione vicina, con una visione aperta al dialogo con le parti e che ponga tra i suoi obiettivi la valorizzazione della vocazione universitaria di Genova. 

Proporrò l'apertura di tavoli di confronto e di promozione di idee e progetti volti a fare della nostra città un luogo accogliente dove gli studenti si sentano una risorsa e non un contorno di cui si può anche fare a meno. 

Cristina Lodi, Capogruppo PD Genova

La proposta di Pippo Rossetti per il turismo

Super User 11 Giugno 2020 1233 Visite

Pacchetti turistici annullati a seguito dell'emergenza covid-19 anche ai biglietti per spettacoli, cinema, teatri, musei e altri luoghi della cultura. Analogamente creati i voucher alberghi, ovvero i rimborsi con voucher che vengono estesi anche ai contratti di soggiorno e riguardano pertanto anche alberghi e altre strutture ricettive. Siamo in attesa del decreto rilancio, consapevoli che a oggi le misure non sono sempre adeguate.
Il 2 giugno, Festa della Repubblica, ha segnato il ritorno a una parziale normalità anche nel settore turistico. Starà alla responsabilità individuale riuscire ad attraversare questa fase senza ricadere in un nuovo lockdown. Ma sarà responsabilità della Giunta Toti garantire che il flusso turistico in Liguria, che ci auspichiamo che ci sia, riesca a contribuire al rilancio della nostra economia, nella massima sicurezza per tutti, liguri e non. Non basta dire “porte aperte”. Le porte devono essere ovviamente aperte a chi viene a creare ricchezza e lavoro, ma non per questo facendo passare la salute in secondo piano.
Il settore del turismo e quello della cultura, strettamente intrecciati, sono fondamentali per il nostro paese e non solo per ragioni economiche. È ancora presto per dire quali esiti avrà la trattativa in sede comunitaria per il cosiddetto “Recovery Fund”. Certamente non sarà una elargizione a “babbo morto”. Ebbene, penso che sarà una grandissima occasione da non perdere per investimenti materiali e immateriali, strutturali e digitali, per questi due settori perché accrescano la propria capacità di generale ricchezza e occupazione. I margini di crescita sono enormi, con gli investimenti giusti si possono realizzare.
Per le regioni proponiamo che il settore turistico diventi un settore specifico del fondo europeo strutturale dello sviluppo economico. Mettere in campo una strategia con risorse assicurate per creare un impatto che consenta di riqualificare l’offerta ricettiva, allungare la stagione turistica, sviluppare una strategia regionale di marketing con i tour operator mondiale, sviluppare le infrastrutture turistiche dell’entroterra, il loro accesso e la loro fruibilità.

Pippo Rossetti
Consigliere regionale PD

Covid, vacanza premio in Liguria per medici e infermieri volontari

Super User 11 Giugno 2020 774 Visite

Un weekend di vacanza in Liguria per i medici e gli infermieri che, durante l’emergenza coronavirus, hanno raggiunto volontariamente la nostra regione da ogni parte d'Italia, rispondendo alla chiamata della Protezione civile nazionale, per dare il loro contributo alla sanità regionale.

La Regione, in collaborazione con gli albergatori liguri, vuole ringraziare anche così il personale sanitario arrivato qui in piena pandemia per assicurare un contributo fondamentale agli ospedali che stavano affrontando il momento più duro. “Vi ospiteremo in vacanza in Liguria. Glielo avevo promesso personalmente appena scesi dall’aereo, quando la fine sembrava lontana e oggi finalmente possiamo mantenere la promessa e invitare ogni medico e infermiere a trascorrere qualche giorno nella nostra regione. Non dimenticheremo mai la generosità di queste persone che hanno lasciato la loro casa e le loro famiglie per venire ad aiutarci quando eravamo in difficoltà; dico grazie anche al grande cuore degli albergatori che permettono tutto questo. È l’abbraccio della nostra terra che come sempre si dimostra generosa, accogliente e riconoscente”.  “Ora che la fase dell’emergenza è passata – aggiunge Gianni Berrino, assessore al turismo - vogliamo ringraziarli uno a uno offrendo una meritata vacanza a loro, insieme ad un accompagnatore, nella nostra magnifica regione. Non dimenticheremo mai il loro impegno e la loro generosità. Ero certo che i nostri albergatori, nonostante le difficoltà di questi mesi, avrebbero fatto valere in questa situazione la loro grande tradizione di ospitalità. I liguri sono così: burberi ma generosi e pronti a dimostrare vicinanza e gratitudine a chi la merita”.

L'iniziativa è andata oltre ogni attesa: sono già più di 130 gli hotel aderenti a Federalberghi che hanno deciso di offrire due notti di vacanza premio a medici e infermieri. Ogni giorno le adesioni date ai rappresentanti territoriali di Federalberghi aumentano e arricchiscono un'offerta che coinvolge albergatori di tutto il territorio, da levante a ponente. "Sono orgoglioso di rappresentare i tanti albergatori che hanno subito dato disponibilità - dichiara Americo Pilati, presidente ligure di Federalberghi - La stagione che andiamo ad iniziare è per noi sicuramente ricca di difficoltà, ma nessuna paragonabile alle difficoltà affrontate con coraggio e abnegazione da medici e infermieri nei mesi scorsi: ecco perché, stimolato dal mio presidente del Tigullio Aldo Werdin, ho subito messo pieno impegno in questa iniziativa, che vuole essere un giusto riconoscimento che noi albergatori liguri diamo a chi più merita"

Nei prossimi giorni verrà formato l'elenco dei beneficiari in collaborazione con la Protezione Civile. Chi riceverà la lettera di invito potrà indicare una preferenza di date e zona: Regione Liguria provvederà ad assegnare la destinazione in base alla disponibilità offerta dagli alberghi.

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