Skin ADV

Notizie

Il bollettino del covid in Liguria: 7 contagi, 1268 tamponi e 4 decessi

Super User 21 Giugno 2020 894 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, domenica 21 giugno.

 

1.655 attualmente positivi (-40) di cui:

61 (-3) in ospedale (di cui 2 in terapia intensiva / UTI, -1)

1.594 (-37) asintomatici (di cui 187 in isolamento domiciliare, +1)

Guariti non più positivi = 6.723 (+43)

9.925 casi totali da inizio emergenza (+7)

Deceduti = 1.547 (+4)

Tamponi = 136.647 (+1.268)

Ospedalizzati:

Asl1 = 11 (1 UTI)

Asl2 = 13

Asl3 Villa Scassi = 12

Asl3 Gallino = 1

San Martino = 8 (1 UTI)

Galliera = 6

Asl4 = 5

Asl5 = 5

Positivi per provincia:

IM = 171 (-13)

SV = 219 (+2)

GE = 1.213 (-28)

SP = 51 (-1)

non assegnati = 1 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 401

Asl1 = 78

Asl2 = 89

Asl3 = 134

Asl4 = 51

Asl5 = 49
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Come sono suddivisi gli attualmente positivi?

In due gruppi, i sintomatici e gli asintomatici. I primi sono i pazienti in ospedale, i secondi comprendono i positivi clinicamente guariti (dimessi dopo aver superato la fase acuta in una struttura sanitaria) e i pazienti in isolamento domiciliare, ovvero i positivi che hanno avuto la diagnosi ma non mostrano sintomi tali da rendere necessaria l'ospedalizzazione

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

“Il rispetto”, il minuto di silenzio dedicato da 90 musicisti alle vittime del Morandi

Super User 21 Giugno 2020 1271 Visite

Mentre si discute sulla futura inaugurazione del nuovo viadotto sul Polcevera, 90 musicisti genovesi hanno deciso di dedicare un minuto di silenzio ai familiari delle vittime del crollo del ponte Morandi con un video intitolato "Il Rispetto" che sarà postato lunedì 22 giugno alle ore 11.36 sulla pagina Facebook del MIG – Musicisti Indipendenti per Genova: https://www.facebook.com/associazionemig/ 

“Penso che la voglia di esprimere qualcosa per il crollo del Ponte Morandi e quindi per le 43 vittime sia nel cuore di ogni artista genovese da quel maledetto 14 Agosto 2018." - dichiara Aldo De Scalzi, tra i promotori dell'iniziativa - "Il problema, soprattutto per noi musicisti, sta nella paura di risultare ridondanti e venire erroneamente spettacolarizzati. Ecco, questo nostro omaggio ai familiari delle vittime, benché evento esso stesso, prova a sfruttare un elemento importante della musica: il silenzio. Il silenzio nella musica prevede una ripartenza, ripartenza che noi auguriamo a tutta la città.”

 

I musicisti che hanno partecipato:

Daniele Adrianopoli

Edoardo Ambrosio

Marta Antolovich

Federico Bagnasco

Paolo Ballardini

Riccardo Barbera

Luca Begonia

Giulio Belzer

Enrico Bianchi

Paolo Bonfanti

Ilaria Bruzzone

Valeria Bruzzone

Cristian Budeanu

Isotta Cainero

Vladimiro Cainero

Bob Callero

Giampaolo Casu

Andrea Cervetto

Rodolfo Cervetto

Jessica Cochis

Armando Corsi

Luca Cresta

Mauro Culotta

Alessandra Dalla Barba

Alberto Debenedetti

Aldo De Scalzi

Camilla Dioli

Simona Fasano

Marco Fossati

Marco Fuliano

Massimo Gori

Cesare Grossi

Daniele Guerci

Federico Lagomarsino

Marcella Lamberti

Gianpiero Lo Bello

Andrea Maddalone

Danilo Madonia

Marco Maiello

Alberto Malnati

Lorenzo Malvezzi

Max Manfredi

Roberto Maragliano

Carlo Marrale

Gianni Martini

Marco Matta

Roberto Mazzola

Arianna Menesini

Matteo Merli

Michele

Franco Minelli

Adriano Mondini

Marco Morini

Tina Omerzo

Giulia Ottonello

Lorenzo Ottonello

Carlo Parola

Alessandro Pelle

Marco Pendola

Paolo Pezzi

Roberto Piga

Daniele Pinceti

Pivio

Beatrice Puccini

Riccardo Ristori

Edmondo Romano

Mauro Sabbione

Giangi Sainato

Claudia Sanguineti

Luca Scherani

Kim Schiffo

Esmeralda Sciascia

Antonella Serà

Simona Serra

Dado Sezzi

Laura Sillitti

Federico Sirianni

Enrico Testa

Roberto Tiranti

Vera Torrero

Massimo Trigona

Giorgio Usai

Alfredo Vandresi

Elio Veniali

Luciano Ventriglia

Fabio Vernizzi

Andrea Zanzottera

Angela Zappolla

Tatiana Zaxarova

Attilio Zinnari

Concessioni autostradali, Rixi: “Tunnel Fontanabuona nelle opere compensative”

Super User 21 Giugno 2020 946 Visite

“Nelle opere compensative nella ricontrattazione delle concessioni a livello nazionale, il tunnel della Val Fontanabuona può essere inserito. Tra le opere aggiuntive, l'infrastruttura potrebbe rientrare nel Piano economico finanziario di Aspi: la revoca tour court sarebbe un regalo ad Autostrade. Se la revoca deve essere fatta, deve essere fatta su tutto il territorio nazionale, altrimenti sarebbe economicamente svantaggiosa. Le opere compensative non sono legate al rinnovo ad Aspi, ma a chi avrà le nuove concessioni. Questo è il momento più propizio per chiedere l’inserimento del tunnel, che, l'allora ministro Delrio, nel rinnovo delle concessioni 2019-2029 con Aspi non era stato inserito perché ritenuto troppo oneroso.

Il Tunnel con le due canne, ora obbligatorie per le nuove norme europee, costa nell’ordine dei 400 milioni di euro. Se non se ne parla ora, si dovrà tacere per sempre”. Lo ha dichiarato il deputato della Lega e responsabile nazionale Infrastrutture Edoardo Rixi, nel suo intervento all’incontro con i parlamentari liguri a Cicagna con gli amministratori locali sul tema del tunnel della Val Fontanabuona.

Mobilità Valbisagno, il sindaco Bucci scrive al PD

Super User 20 Giugno 2020 1197 Visite

 “Se Genova otterrà il finanziamento potremo migliorare il progetto, se non lo otterrà non ci sarà niente da migliorare”. Così il sindaco Marco Bucci scrive in una lunga lettera al Partito Democratico a proposito del piano mobilità della Valbisagno. 

La lettera:

La richiesta di finanziamento governativo per il progetto dei “Quattro assi di forza” del trasporto pubblico locale è  pienamente conforme con le linee d’azione stabilite dal PUMS, il cui Quadro Strategico Preliminare è stato presentato alla città, e pubblicato, (fin dal Febbraio 2018) dando luogo nei mesi successivi a un ciclo di incontri pubblici e a un ciclo di riunioni della competente commissione consiliare, fino alla definizione del vero e proprio Piano, approvato dalla Città Metropolitana nel Luglio 2019.

Nel periodo menzionato, il progetto dei “quattro assi” – quanto meno nei suoi aspetti fondamentali – è inoltre stato pubblicato e presentato in numerose occasioni.

Il progetto tecnico dettagliato è stato integralmente pubblicato online solo in un secondo tempo, dopo il via libera del MIT, per evitare di farne oggetto di dibattito proprio nel momento in cui era in corso da parte del Governo una delicata e complessa procedura di valutazione tecnica per l’assegnazione dei fondi relativi alla sua realizzazione. Un gesto che avrebbe potuto essere interpretato come propagandistico o, peggio, come un indebito strumento di pressione.

Senza contare il rischio di esporre il progetto a strumentalizzazioni politiche ex ante e durante la va-lutazione tecnica medesima, come i fatti successivi hanno del resto dimostrato.

Nessun ritardo, dunque, e tanto meno mancanza di trasparenza, ma solo la volontà di tutelare l’interesse collettivo.

L’amministrazione peraltro non si è mai sottratta alle iniziative pubbliche di soggetti terzi, anche quando organizzate con evidente pregiudizio e intento propagandistico, proprio per cercare di diffondere al massimo un’informazione corretta e non distorta sulle motivazioni delle scelte.

Giova ricordare che, contrariamente a quanto affermato nella Vostra lettera, il progetto non è mai stato bocciato dal MIT. Soprattutto, il MIT non ha mai contestato la scelta di puntare sulla soluzione filoviaria, come la Vostra lettera lascia sorprendentemente intendere, risultando – nella migliore delle ipotesi – disinformata.

La valutazione ha dato luogo a richieste di chiarimenti e a rilievi di natura tecnica, che sono sta-ti puntualmente forniti e hanno ugualmente formato oggetto di valutazione da parte dei tecnici del ministero. L’esito di queste interlocuzioni tecniche, ora terminate, è stato positivo. La decisione finale in ordine al finanziamento spetta al Ministero, e dovrebbe essere imminente.

Nel merito, le motivazioni della preferenza accordata al sistema filoviario rispetto a quello tranviario sono così riassumibili:

- La sede protetta e la preferenziazione semaforica del mezzo pubblico, e cioè i principali elementi che garantiscono la velocità e qualità del servizio, sono garantite nella stessa misura dalle due tecnologie;

- La trazione elettrica, e quindi l’assenza di costi ambientali localizzati, è identica nelle due tecnologie;

- L’inquinamento acustico è inferiore nella soluzione filoviaria rispetto a quella tramviaria;

- Il costo della soluzione filoviaria è circa un terzo di quella tramviaria, il che permette, con un finanziamento dello stesso ordine di grandezza, di realizzare l’intera rete genovese di “assi di for-za”, anziché una sola linea tramviaria lungo una sola direttrice, esaurendo così le risorse con le quali si traguarda invece l’interesse dell’intera città;

- Anche i tempi di realizzazione del filobus si collocano all’incirca fra la metà e un terzo (o più) rispetto a quelli di realizzazione di una linea tranviaria;

Va detto che, in prospettiva, entrambe le tecnologie sono da considerarsi – presto o tardi – destina-te a essere superate, poiché stanno già venendo meno la necessità del binario che quella della linea aerea di alimentazione; tuttavia poiché il bando del MIT al quale si è risposto consentiva solo queste scelte tecnologiche, fra esse si è ritenuta preferibile quella non solo più rapidamente realizzabile, ma anche più flessibile e reversibile nel lungo periodo.

Quanto al confronto con le metropolitane tradizionali, l’enorme differenza di costi e di tempi di realizzazione, oltre alle specifiche considerazioni tecniche per una realizzazione in sottosuolo, rendono improponibile tale soluzione.

Diverso è il caso di una soluzione metropolitana in fly over, progetto potenzialmente di grande interesse ma anche molto costoso, che stiamo realizzando per la Val Bisagno, e per il quale non sarebbe ragionevole procedere senza un adeguato e certo coinvolgimento di capitale privato.

La soluzione filoviaria che è stata alla fine prescelta è già notevolmente impegnativa dal punto di vista della riorganizzazione della circolazione, come ben dovrebbe ricordare chi – nei lunghi anni in cui ha amministrato questa città – non è riuscito a realizzare neppure la cosiddetta busvia”, semplice corridoio preferenziale sull’asse della Val Bisagno, per la quale i governi dell’epoca aveva-no già concesso i finanziamenti. 

Va da sé che la realizzazione di linee tranviarie comporterebbe ben più lunghi lavori e ben maggiori restrizioni alla circolazione privata, sia durante i lavori, sia a regime.

Il beneficio del progetto, da voi sorprendentemente sottovalutato, consiste nella sostituzione di mezzi termici (i bus) o elettrici-termici (i filobus attuali) con mezzi interamente elettrici, la cui velocità commerciale, e quindi l’attrattività, sarà fortemente incrementata dalla sede protetta e dalle priorità semaforiche, e dovrebbe indurre molti cittadini a preferire il trasporto pubblico a quello privato utilizzato attualmente, come a suo tempo avvenne – or sono più di 30 anni – per la realizza-zione della busvia lungo l’asse di corso Europa.

Quanto alle altre osservazioni del vostro documento:

- La “cancellazione di linee” è ovviamente dovuta alla loro sostituzione con nuove linee di adduzione complementari con gli assi di forza, e/o con le stesse “linee di forza”, che garantiscono maggiore velocità commerciale;

- I lamentati “riassetti stradali” sono ovviamente molto più contenuti che nell’ipotesi del tram;

- Anche la “significativa perdita di posti auto”, l’“istituzione di nuove zone ZTL” e la “creazione di interferenze che limiteranno fortemente la mobilità privata”, che la Vostra lettera descrive (non senza contraddizione) come criticità, saranno ovviamente minori che nell’ipotesi del tram, e si inquadrano peraltro in una politica di mobilità sostenibile che la Vostra forza politica ha più volte enunciato negli anni in cui ha amministrato la città, pur senza mai darvi corso.

Resta più che legittima la preferenza per il tram, soluzione che abbiamo sempre giudicato e continuiamo a giudicare interessante. Tuttavia, per i motivi sopra detti, e in considerazione del fatto che già così il progetto si aggiudicherebbe una quota straordinariamente significativa dell’intero finanziamento nazionale (ulteriore dimostrazione che mai c’è stato disaccordo sul merito del progetto da parte del MIT), la soluzione filoviaria si è ritenuta preferibile nell’interesse dell’intera città.

Ancora, con riferimento alle altre osservazioni della Vostra lettera, commento quanto segue.

Il concetto di “vuoto intermodale”, in verità non troppo chiaro, appare comunque infondato, in quanto il progetto tiene conto delle altre opere in corso di realizzazione da parte di questa Amministrazione e – come più volte sottolineato dal PUMS – traguarda la piena integrazione funzionale e tariffaria dei diversi tipi di trasporto pubblico (oltre che quella fra pubblico e privato), con ciò evitando appunto di “perpetuare il difetto pianificatorio e regolatorio” del passato e delle passate Amministra-zioni, onestamente e lodevolmente riconosciuto dalla Vostra lettera.

L’asse di forza del Ponente consegue alla (dolorosa ma realistica) presa d’atto, da parte del PUMS, del perdurante stallo delle opere infrastrutturali ferroviarie annunciate da oltre un decennio, delle quali le due amministrazioni precedenti hanno portato vanto, ma la cui realizzazione è tuttora incerta e non dipendente dalla nostra volontà. Eventuali e auspicate novità positive troveranno accoglimento nelle revisioni biennali del PUMS ed eventualmente potranno portare a migliorie del pro-getto, che sarebbe oggi poco serio anticipare.

L’integrazione con la mobilità da/per Erzelli (e l’aerostazione) secondo la progettualità esistente è pienamente garantita dal progetto (asse di Ponente), mentre i prolungamenti della metropolitana sono ovviamente destinati a servire altre aree della città (Val Polcevera e San Fruttuoso) che, proprio in ossequio alla complementarietà fra i diversi sistemi di trasporto pubblico, auspicata dalla stessa Vostra lettera, non vengono interessati dagli assi di forza direttamente, ma ne aumentano l’accessibilità attraverso l’interscambio (nei nodi di Brignole, De Ferrari, Caricamento-San Giorgio, Principe, Dinegro);

Il “taglio di km” da Voi paventato è in primo luogo più che compensato dall’aumento – assoluto e relativo – dei posti offerti (l’apparente contraddizione è il risultato dell’accresciuto utilizzo di mezzi più capienti) e in secondo luogo costituisce un punto di efficienza derivante dalla riorganizzazione degli assi che permette di assicurare collegamenti complessivamente più veloci e con-temporaneamente elimina ridondanti duplicazioni di percorsi che oggi congestionano il centro cittadino e distraggono risorse aziendali da impieghi e collegamenti più utili;

La proposta di attestare l’asse di forza del Ponente alle porte di Voltri, servendo la delegazione con linee “navetta” dedicate (come avviene a Nervi) corrisponde alla stessa logica di velocizzare il tempo complessivo “malgrado” l’interscambio, grazie alla maggiore frequenza della linea di forza e alla più capillare penetrazione delle linee “navetta” locali. Tale scelta è effettua-ta nell’esclusivo interesse della popolazione residente, e può quindi essere facilmente rivi-sta – come già più volte sottolineato – se ciò corrisponde all’interesse della popolazione servita.

La preoccupazione espressa nella Vostra stessa lettera, che condivido, dimostra comunque ulteriormente l’utilità e la non ridondanza di questo asse.

I flussi di traffico privato non sono affatto trascurati, e il progetto nella sua interezza prevede proprio l’auspicata “cattura” dello stesso, con un significativo spostamento modale dal trasporto privato a quello pubblico. In sintesi, si tratta di una diminuzione di 17 milioni/anno di sposta-menti privati e di un aumento di 41 milioni/anno di spostamenti pubblici, con un aumento di questi ultimi di circa il 25%. Non si capisce quindi francamente il senso della Vostra critica su questo punto. Per contro, la tecnica di rilevazione e monitoraggio dei flussi attraverso gli spostamenti dei cellulari è sicuramente utile per un affinamento delle ulteriori politiche della mobilità, e fin d’ora si esprime una valutazione positiva su tale proposta, per la realizzazione della quale l’Amministrazione ha già operato durante il periodo di emergenza COVID e si adopererà nella ricerca delle risorse necessarie. In sé, comunque, tale metodologia consente una rilevazione più precisa dei flussi privati, ma non garantisce da sola alcuna “cattura”. 

Le rimesse utilizzate, delle quali il progetto prevede una adeguata riqualificazione, appaiono le uni-che soluzioni praticabili nel breve-medio periodo, come testimonia il fatto che nei circa venti anni precedenti non si sia mai andati oltre a un vago programma di dismissione, al quale non hanno mai fatto seguito né alternative concrete, né tanto meno realizzazioni. Ferma restando la più ampia disponibilità a considerare soluzioni migliorative, è evidente il contrasto fra la facilità di immaginare dismissioni di siti ritenuti “sgraditi” e la difficoltà di realizzare davvero – anche quando si è stati lunga-mente titolari dell’azione amministrativa – soluzioni alternative.

La rimessa di Campanule, che garantisce comunque e migliora gli attuali impianti sportivi e le zone verdi esistenti, si inserisce comunque in una riqualificazione ambientale dell’intero comprensorio, e dal punto di vista trasportistico rappresenta una risposta perfetta (oltre che l’unica concretamente possibile nel Levante) per la “cattura” del traffico privato proveniente dal casello autostradale e dalla viabilità costiera esterna al Comune.

Per la Val Bisagno, che a seguito di alcuni decenni di “dimenticanza” amministrativa si ritrova ancora sprovvista di un asse in sede propria, la soluzione di dotarla finalmente di un asse protetto mai realizzato prima (vedi la mancata “busvia”) comporta un delicato e difficile compromesso fra trasporto pubblico e mobilità privata, che si propone negli stessi termini sia che l’asse sia de-stinato a un filobus, a un tram o (estremizzando) a un bus. La domanda è quindi se la Val Bisagno “vuole” un asse di trasporto pubblico veloce “a terra” (sia esso tram o filobus o busvia). In caso contrario, stante l’impercorribilità di una metropolitana sotterranea, l’unica soluzione alternativa seria apparirebbe quella di una metropolitana sopraelevata.

I futuri mutamenti dello “scenario idrogeologico” saranno attentamente considerati, quando interverranno, per possibili miglioramenti del progetto.

Il riferimento alla Val Polcevera non è chiaro, poiché la Val Polcevera non è interessata dalle cosiddette linee di forza, essendo oggetto di interventi di prolungamenti della metropolitana già in corso. Stupisce comunque che per tale area si lamenti il mancato sviluppo di corsie riservate, sviluppo che, quando previsto per le direttrici degli assi di forza, viene aspramente criticato dalla Vostra lettera.

Il veicolo previsto (18 metri) è quello di lunghezza massima consentito oggi dalla norma italiana, peraltro probabilmente in via di superamento: abbiamo chiesto infatti al MIT di essere città pilota per l’introduzione dei veicoli a 24 metri. Come detto, la maggiore attrattività non risiede nella maggiore capacità del singolo veicolo, ma dalla maggiore velocità di esercizio e dalla maggiore capacità della linea per unità di tempo. Il finanziamento richiesto al ministero, peraltro, copre interamente l’esigenza, ed è anzi auspicabile che il MIT non ritenga che un livello di servizio sufficiente possa essere ottenuto con un minore numero di veicoli.

Il progetto prevede l’integrale alimentazione elettrica necessaria per il sistema proposto, e la progettazione di dettaglio dimostrerà che è sufficiente a garantire l’infrastruttura prevista.

Tutto ciò, ferma restando la legittima preferenza per il sistema tranviario, sicuramente più “suggestivo”, apparentemente di maggiore portata innovativa e perciò politicamente più facile da promuovere (ma non da realizzare, come il passato ben dimostra), respingo con forza l’accuso di pretestuosità e approssimazione, essendo già più volte intervenuto nel merito, come questo stesso scambio epistolare dimostra.

In conclusione, dissento totalmente, e vigorosamente, da ogni tentativo di discredito perpetra-to direttamente presso il MIT, lamentando presunti punti deboli del progetto sulla base di informa-zioni spesso (nella migliore delle ipotesi) fuorvianti, carenti o imprecise, e invocandone il definanziamento del progetto, che danneggerebbe massimamente tutti i cittadini genovesi: non si fa politica sulla pelle dei cittadini.

Se Genova otterrà questo finanziamento, si potrà ragionare insieme dei possibili miglioramenti del progetto. Se non lo otterrà, non ci sarà niente da migliorare, infliggendo ancora una volta alla città un incomprensibile gioco di veti che, in particolare nel settore della mobilità, già ha paralizzato per lustri l’azione amministrativa.

Rinnovo quindi la più ampia disponibilità non solo al confronto e alla discussione, ma soprattutto alla leale e fattiva collaborazione, nell’esclusivo interesse dei cittadini genovesi, per migliorare ulteriormente questo e gli altri progetti del della mobilità sostenibile cittadina, senza perdere il più importante finanziamento mai ottenuto in passato per la mobilità della nostra città.

Con i migliori saluti,
Marco Bucci

Covid, in Liguria 10 positivi e 5 decessi nelle ultime 24 ore

Super User 20 Giugno 2020 1200 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, sabato 20 giugno.

1.695 attualmente positivi (-63) di cui:

64 (-5) in ospedale (di cui 3 in terapia intensiva / UTI, +0)

1.631 (-58) asintomatici (di cui 186 in isolamento domiciliare, +6)

Guariti non più positivi = 6.680 (+68)

9.918 casi totali da inizio emergenza (+10)

Deceduti = 1.543 (+5)

Tamponi = 135.379 (+1.480)

Ospedalizzati:

Asl1 = 12 (1 UTI)

Asl2 = 12 (1 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 16

San Martino = 7 (1 UTI)

Galliera = 7

Asl4 = 5

Asl5 = 5

Positivi per provincia:

IM = 184 (-9)

SV = 217 (-12)

GE = 1.241 (-39)

SP = 52 (-1)

non assegnati = 1 (-1)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 410

Asl1 = 78

Asl2 = 82

Asl3 = 148

Asl4 = 50

Asl5 = 52
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Come sono suddivisi gli attualmente positivi?

In due gruppi, i sintomatici e gli asintomatici. I primi sono i pazienti in ospedale, i secondi comprendono i positivi clinicamente guariti (dimessi dopo aver superato la fase acuta in una struttura sanitaria) e i pazienti in isolamento domiciliare, ovvero i positivi che hanno avuto la diagnosi ma non mostrano sintomi tali da rendere necessaria l'ospedalizzazione

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Autostrade, Forza Italia: “Situazione insostenibile, danni ingenti alla Liguria”

Super User 20 Giugno 2020 850 Visite

“Quanto sta accadendo anche oggi sulla rete autostradale ligure è la prova provata dell’inerzia del Governo e dei concessionari nei confronti di una situazione che ogni giorno causa al sistema viabilistico, economico e turistico della nostra regione pesanti danni. Siamo di fronte ad una disarmante incapacità di prevenire i disagi ed organizzarsi di conseguenza. Il grande afflusso di turisti per questo fine settimana era prevedibile, ma ciò che abbiamo visto ieri pomeriggio e che stiamo vedendo in queste ore parla da solo. Forza Italia, con i suoi rappresentanti in Parlamento, in Regione e negli Enti locali intensificherà le sue iniziative affinché si torni in tempi brevissimi ad una situazione quantomeno sostenibile. Così non si può andare avanti. Il Governo, se c’è, batta un colpo”. E’ quanto dichiara in una nota Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia.  

Marta Brusoni pedala per arrivare in Regione

Super User 20 Giugno 2020 1491 Visite

Marta Brusoni, capogruppo di Vince Genova a Tursi e candidata alle regionali con Liguria Popolare, ha pubblicato su Facebook un video mentre fa spinning.
“Nella vita si corre sempre: si corre politicamente e si corre per rimanere in forma”, è il suo commento sul social.
Pedalando, pedalando Marta vuole arrivare in Regione.

I primi passi di Toti e Bucci sul nuovo ponte

Super User 20 Giugno 2020 1200 Visite

Questa mattina il governatore Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci hanno compiuto i primi passi sul nuovo viadotto. “E’ una grande emozione”, è stato il loro commento.
Dopo il passaggio dei due “gemelli” il ponte si può considerare "collaudato". E non ci riferiamo al loro peso corporeo, il sindaco ha pure perso dodici chili, ma a quello politico. 

Cianci: “Aiutiamo le scuole paritarie a sopravvivere”

Super User 20 Giugno 2020 1263 Visite

“Senza un sostegno adeguato, a settembre un terzo degli istituti privati rischia di scomparire con inevitabili ripercussioni occupazionali e sociali. Le risorse contenute nel decreto rilancio sono insufficienti per chi da marzo non riceve più le rette delle famiglie e, allo stesso tempo, deve fronteggiare costi pressoché immutati; con la crisi economica in corso, inoltre, molti genitori a settembre saranno costretti a rinunciare all’iscrizione dei propri figli”. Così Domenico (Mimmo) Cianci, candidato alle prossime regionali con la lista Toti Presidente.

“Un quadro preoccupante: sbaglia chi mette in contrapposizione la scuola paritaria con quella statale, se mai sono parte integrante una con l’altra. La chiusura delle prime provocherebbe il difficile assorbimento da parte delle seconde mettendo a rischio l’intera tenuta del sistema. Sostenere le scuole paritarie significa difendere il diritto all’istruzione e alla libertà di educazione. Mi auguro che il Governo la finisca di litigare e affronti seriamente i veri problemi del Paese ascoltando chi, ogni giorno, contribuisce a portarlo avanti”, conclude Cianci.

Candidato giallorosso, un medico il quarto uomo?

Super User 20 Giugno 2020 1996 Visite

 

A mettere la pulce nell'orecchio dei più appassionati spettatori della telenovela giallorossa del candidato presidente alle prossime regionali due post criptici di Alfonso Pittaluga, segretario Uil Liguria, di qualche giorno fa: "Iniziali del vero candidato P.C.” e “Professione del candidato: medico”.

Era così circolato il nome di Paolo Cremonesi, primario del pronto soccorso del Galliera, in prima linea nella gestione dell'emergenza covid.

Il profilo di un medico però continua a piacere alla sinistra, anche perché il tema della sanità sarà cruciale nella prossima campagna elettorale.

C'è da dire però che dopo l'esperienza di Dello Strologo, Sansa e Massardo finiti per così tanto tempo nel tritacarne dei vari tavoli nazionali e locali del PD (al confronto le graticole dei Cinquestelle sono una passeggiata), la prospettiva di entrare nella contesa anche per i papabili più ideologicamente schierati è diventata molto meno attrattiva.

Gestione emergenza Morandi, consegnate in Prefettura le onorificenze

Super User 20 Giugno 2020 804 Visite

Nella cornice della Sala del Consiglio a Palazzo del Governo, si è tenuta ieri la cerimonia conclusiva di un programma di tre momenti dedicati, nel corso della settimana, alla consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, destinate a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione”.

Alla presenza del sindaco Marco Bucci, dell’assessore regionale Ilaria Cavo in rappresentanza del presidente della Regione, sono stati insigniti delle onorificenze, conferite con decreto del presidente della Repubblica, donne e uomini dei Vigili del fuoco, delle Forze dell’ordine, rappresentanti della Prefettura e delle Istituzioni locali, operatori del 118, rappresentanti del volontariato di protezione civile che, nel drammatico contesto emergenziale seguito al crollo del Ponte Morandi, si sono distinti - ciascuno nel proprio ruolo - offrendo un contributo importante nel segno della professionalità, della solidarietà, dell’altruismo, dell’adempimento del dovere.

“Una cerimonia – ha detto il Prefetto Carmen Perrotta nel corso del suo intervento - che intende esprimere pubblicamente, a nome della Nazione, una manifestazione collettiva di gratitudine, una testimonianza corale di apprezzamento e di orgoglio per l’esempio di altissimo servizio offerto in un’esperienza drammatica che rimarrà legata per sempre alla storia di questa città”.

Alla cerimonia hanno preso parte anche il Questore, il vice comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco che hanno presieduto alla consegna delle benemerenze agli insigniti dei rispettivi corpi di appartenenza.

Alla presenza di una rappresentanza del “Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi”, il Prefetto ha infine rivolto un commosso ricordo alle 43 vite tragicamente scomparse nel giorno del crollo e ai familiari assurdamente privati, in brevi attimi, degli affetti più cari.

“Mare sicuro 2020” e nuova moto d'acqua dei vigili del fuoco

Super User 19 Giugno 2020 1509 Visite

Si potrà andare al mare con totale sicurezza a Genova e Liguria, grazie a Capitaneria del Porto e vigili del Fuoco.

E' infatti attiva una nuova moto d'acqua dei Vigili del Fuoco ormeggiata presso il porticciolo di Nervi e sorveglierà spiagge e scogliere tra Sturla e Capolungo.

Novità dettata da diversi episodi in cui si sono rese necessarie operazioni di salvataggio dei bagnanti e decisa in accordo tra il consigliere alla Protezione Civile del Comune di Genova, Antonino Gambino ed i Vigili dei Vigili del Fuoco per dare risposte molto rapide ad eventuali emergenze; il mezzo è veloce e posto in posizione strategica.

“Appena ricevuta la proposta da parte dei Vigili del Fuoco ci siamo mossi, coordinando in necessari sopralluoghi con il Municipio Levante per individuare il sito più idoneo e organizzandoci per ottenere al più presto dal Demanio i permessi necessari”, ha spiegato Gambino.

Mentre è giunta alla 29esima edizione “Mare Sicuro”. Venti mezzi navali e gli elicotteri della base aerea di Sarzana saranno impiegati lungo le coste della Liguria e sul Lago Maggiore per vigilare sul regolare svolgimento delle attività ludiche, ricreative e commerciali, nonché tutelare l'ecosistema marino e lacustre.

Iniziativa con scopo di scoraggiare condotte sbagliate e/o irregolari e che si avvarrà di pattuglie terrestri e mezzi nautici, assicurando così copertura del territorio e massima tempestività di intervento.

Il momento risente anche dell'emergenza epidemiologica. “Linee guida per la nautica da diporto e la sicurezza della balneazione” a contrasto di rischi possono essere consultate sul sito web del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al link http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/fase-2bis-linee-guida-mit-per-il-trasporto-nautico-e-la-balneazione 

“Mare Sicuro” comprende pure controlli sulla filiera ittica: il prodotto italiano, bene primario per qualità e quantità, continuerà ad essere costantemente monitorato, controllato e garantito.

Per segnalare necessità in mare ricordiamo che si può chiamare il Numero Unico di Emergenza 112 oppure il Numero Blu 1530 della Guardia costiera.

Dino Frambati

Covid, in Liguria 7 nuovi casi (su 1524 tamponi) e 4 decessi

Super User 19 Giugno 2020 871 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, venerdì 19 giugno.

1.758 attualmente positivi (-75) di cui:

69 (-3) in ospedale (di cui 3 in terapia intensiva / UTI, +1)

1.689 (-72) asintomatici (di cui 180 in isolamento domiciliare, +6)

Guariti non più positivi = 6.612 (+78)

9.908 casi totali da inizio emergenza (+7)

Deceduti = 1.538 (+4)

Tamponi = 133.899 (+1.524)

Ospedalizzati:

Asl1 = 13 (1 UTI)

Asl2 = 14 (1 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 17

San Martino = 6 (1 UTI)

Galliera = 9

Asl4 = 5

Asl5 = 5

Positivi per provincia:

IM = 193 (-3)

SV = 229 (-22)

GE = 1.280 (-50)

SP = 54 (+0)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 424

Asl1 = 82

Asl2 = 86

Asl3 = 148

Asl4 = 55

Asl5 = 53
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Come sono suddivisi gli attualmente positivi?

In due gruppi, i sintomatici e gli asintomatici. I primi sono i pazienti in ospedale, i secondi comprendono i positivi clinicamente guariti (dimessi dopo aver superato la fase acuta in una struttura sanitaria) e i pazienti in isolamento domiciliare, ovvero i positivi che hanno avuto la diagnosi ma non mostrano sintomi tali da rendere necessaria l'ospedalizzazione

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Lunedì 22 giugno Matteo Salvini in Liguria

Super User 19 Giugno 2020 3451 Visite

Lunedì 22 giugno, il senatore Matteo Salvini sarà in Liguria. Ecco il programma della giornata:

ORE 9.30 MASONE, sopralluogo frana e viabilità incontro con on. Edoardo Rixi, sindaco Enrico Piccardo e altri sindaci delle Vallate davanti al Municipio (piazza 75 Martiri 1).

ORE 10 – Visita azienda meccanica e carpenteria Francesco Barreto spa (via Romitorio, 125 Masone)

ORE 12 GENOVA – visita cantiere nuovo viadotto 
Prima dell’ingresso in cantiere per breve saluto maestranze, è previsto un punto stampa (corso Perrone, accesso lato Ikea). All’arrivo saranno presenti il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente Regione Liguria Giovanni Toti che entreranno in cantiere. Alla visita parteciperanno anche, oltre a Rixi: il capodelegazione Lega in Parlamento europeo Marco Campomenosi e l’assessore allo Sviluppo economico Regione Liguria Andrea Benveduti.

ORE 13.00 – gazebo piazza De Ferrari saluto ai militanti Lega

ORE 14.30 Punto stampa in piazza De Ferrari con presidente Toti e sindaco Bucci

ORE 15 – visita privata al centro riabilitativo residenziale Centro Germana Costa

ORE 17.30 LERICI - visita al gazebo in piazza Garibaldi saluto ai militanti. Presente la senatrice Lega Stefania Pucciarelli

ORE 18.30 visita alla cooperativa mitilicoltori spezzini con breve giro su imbarcazione con l’on. Lorenzo Viviani e l’assessore regionale alla Pesca Stefano Mai

Parte il servizio Bike Bus di Atp per i parchi Aveto e Antola

Super User 19 Giugno 2020 1177 Visite

E’ stato presentato da Atp il nuovo servizio Bike Bus. Si tratta di una modalità di trasporto delle biciclette (mbk o da strada) dedicato ai tanti appassionati e anche ai turisti che frequentano le vallate e i parchi regionali per pedalare.
Il Bike Bus si potrà prenotare al numero verde 800499999, con almeno 24 ore di anticipo. Le biciclette che possono essere trasportate per ogni viaggio sono al massimo 12. Il bus ha 19 posti a sedere e si rivolge principalmente a operatori turistici, gruppi di sportivi, appassionati di mountain bike e ciclo turismo che desiderano raggiungere le località dell'entroterra appenninico attrezzate con percorsi e strutture alle attività su due ruote. “Abbiamo avuto molte richieste da parte di sportivi, per questo l’esperienza, avviata in maniera sperimentale un anno fa, viene ripetuta e ampliata. I costi sono stati volutamente tenuti bassi e ogni passeggero pagherà solo 3 euro per viaggiare e 6 euro per il trasporto della bicicletta. Dunque con 9 euro si potrà andare ovunque nell’ambito della Città Metropolitana”, dice Andrea Geminiani, coordinatore generale di Atp Esercizio.
Il Bike Bus funzionerà in particolare nell'area del parco dell'Antola, ovvero in Valle Scrivia e Val Trebbia, e in tutto il vasto entroterra del levante con particolare riferimento al parco dell’Aveto.
Per quanto riguarda la modalità di funzionamento, le bici verranno trasportate con un apposito cargo agganciato al mezzo; in piena sicurezza e senza alcuna fatica per gli sportivi.
Nel Parco dell'Antola l'antica viabilità tra il mare e la pianura diventa motivo d'interesse anche per gli appassionati della mountain bike, lungo percorsi affascinanti e sempre diversi, ma con un denominatore comune: l'assenza di fondo pianeggiante. Si può pedalare lungo le antiche vie di crinale dirette all'Antola fino a conquistarne la cima e i suoi panorami mozzafiato, oppure nel verde incontaminato delle valli Brevenna e Pentemina.

Forza Italia Genova vara anche i Dipartimenti

Super User 19 Giugno 2020 2240 Visite

Dopo la prima riunione organizzativa di giovedì scorso, ieri Forza Italia Genova si è riunita di nuovo nella nuova sede regionale di via Savona 5 rosso con i Responsabili dei Dipartimenti.

"Si tratta di aree tematiche su cui abbiamo chiesto ed ottenuto la collaborazione di tante amiche ed amici nuovi alla politica, siano essi professionisti, imprenditori ed impiegati - dice con una punta d'orgoglio il capogruppo di Forza Italia in Comune e Commissario genovese Mario Mascia - una risposta eccezionale che ci dà la carica per le prossime elezioni regionali".

Anche i nomi dei Dipartimenti sono tutt'altro che scontati: si va dalle Tradizioni Genovesi, affidate all'onorevole Franco Marenco, all'Ambiente e Territorio di Genova per il professor Claudio Eva, all'Arte Musica e Spettacolo di cui si occuperà Donatella Ferraris in un momento di particolare crisi del settore, alla Cura degli Animali che competerà a Bianca Maria Negri, alla Genova Sostenibile di Enza Curreli e Tina Ferrari Bragoli, alla Trasformazione Digitale e Industria 4.0 assegnate all'ingegnere di Liguria Digitale Fabio Orengo, alla Genova Porta del Mare delegata a Daniele Romanelli, alla Prevenzione e Cura della Pandemia Covid-19 in carico a Uberto Piccardo.

"Particolare attenzione è riservata pure alla famiglia - sottolinea Mascia - coi Dipartimenti Nonni Padri e Madri di Annamaria Brolis Palazzo, Infanzia e Adolescenza di Stefania Piano, Indebitamento Famiglie Genovesi di Federica Adorni e Asili Scuole Università di Rossella Verri, veri e propri temi di frontiera, rivelatisi cruciali per il mantenimento del collante sociale nel periodo di lockdown e in fase 2".

Non mancano però ambiti di studio e approfondimento più tradizionali come Cultura (Lorenzo Dini), Beni Culturali Genovesi (Giovanni Reggio), Sport (Nicola Fugazza), Casa, Edilizia Sociale e Riqualificazione Periferie (Cosimo Surace), Infrastrutture (Ing. Donatella Mascìa), Relazioni Sindacali (Giuseppe Vittorio Piccini), Urbanistica e Trasporti (Ing. Marina Cabigliera), Marketing territoriale (Daniele Bonuso), Attività Produttive e Tutela delle Imprese (Vittorio Bini), Consumatori e Utenti (Patrizia Piano), Sanità e Ospedali Genovesi (Giuliano Sighieri), Servizi Sociali (Angelo De Pascale), No profit e Cooperazione Sociale (Alfredo Caravaggi), Giustizia (Samantha Vaccaro), Legalità e Sicurezza (Corrado Leale) Professioni (Giuseppe Marcato).

Rapallo, Cianci: “In via di Landea occorre la rete del metano”

Super User 18 Giugno 2020 864 Visite

"Realizzare la rete di distribuzione del gas metano in via di Landea, a Rapallo". È la richiesta di Domenico Cianci, candidato consigliere regionale nella lista civica Toti Presidente, al sindaco Carlo Bagnasco. "Molte famiglie - prosegue Cianci - mi hanno manifestato questa esigenza che condivido in toto: consentirebbe una diminuzione dei costi in bolletta e una riduzione degli effetti sull'ambiente. L'attuale alimentazione con GPL, inoltre, risulta potenzialmente pericolosa e comporta complicazioni logistiche vista la difficoltà nel trasporto delle bombole. Italgas attende la richiesta del Comune di Rapallo per poter iniziare l'intervento, quanto mai indifferibile alla luce del delicato contesto economico che stiamo vivendo".

Coronavirus, in Liguria 7 nuovi casi e 4 decessi nelle ultime 24 ore

Super User 18 Giugno 2020 927 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, giovedì 18 giugno.

1.833 attualmente positivi (-49) di cui:

72 (-3) in ospedale (di cui 2 in terapia intensiva / UTI, +0)

1.761 (-46) asintomatici (di cui 174 in isolamento domiciliare, +5)

Guariti non più positivi = 6.534 (+52)

9.901 casi totali da inizio emergenza (+7)

Deceduti = 1.534 (+4)

Tamponi = 132.375 (+1.505)

Ospedalizzati:

Asl1 = 12 (1 UTI)

Asl2 = 16

Asl3 Villa Scassi = 18

San Martino = 7 (1 UTI)

Galliera = 8

Asl4 = 5

Asl5 = 6

Positivi per provincia:

IM = 196 (-6)

SV = 251 (-11)

GE = 1.330 (-28)

SP = 54 (-4)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 415

Asl1 = 77

Asl2 = 88

Asl3 = 144

Asl4 = 54

Asl5 = 52
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Come sono suddivisi gli attualmente positivi?

In due gruppi, i sintomatici e gli asintomatici. I primi sono i pazienti in ospedale, i secondi comprendono i positivi clinicamente guariti (dimessi dopo aver superato la fase acuta in una struttura sanitaria) e i pazienti in isolamento domiciliare, ovvero i positivi che hanno avuto la diagnosi ma non mostrano sintomi tali da rendere necessaria l'ospedalizzazione

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Recco, Buccilli: “Esenzione Irpef per i redditi inferiori a 15 mila euro”

Super User 18 Giugno 2020 902 Visite

Da Gian Luca Buccilli, Capogruppo di Civica in Comune a Recco, riceviamo e pubblichiamo.

Il Comune di Recco, nell'ambito dell'autonomia regolamentare attribuita all'ente dall'articolo 52 del Decreto Legislativo n.446/1997, ha confermato nella misura percentuale dello 0,6 l'aliquota di compartecipazione all'addizionale-Irpef, senza alcuna soglia di esenzione.

Civica ha proposto di esentare dal pagamento dell'addizionale quelle persone fisiche il cui reddito imponibile non superi l'importo di 15 mila euro.

Questa è solo una delle misure in materia di fiscalità locale da noi individuate per mitigare gli effetti dell'emergenza epidemiologica nonché quelli che prevedibilmente saranno conseguenti alla fase di convivenza con il virus.

L'introduzione di una soglia di esenzione per i redditi non superiori a 15 mila euro verrebbe a determinare una riduzione del gettito pari a circa 80 mila euro, da accertare nell'esercizio finanziario del prossimo anno solare.

All'amministrazione comunale Civica ha rappresentato il carattere equitativo della misura richiesta ma anche la sua concreta fattibilità.

Il bilancio comunale, infatti, contiene gli strumenti e gli spazi finanziari per garantire la copertura della minore entrata conseguente all'esenzione da noi proposta e per salvaguardare gli equilibri del documento di programmazione triennale. 

Gian Luca Buccilli
Capogruppo di Civica

Altra mattina di caos sulle autostrade liguri

Super User 18 Giugno 2020 907 Visite

"Una mattina di ordinario caos sulle autostrade della Liguria. Appena partito da Genova verso il ponente e già i primi 6 km di coda. Sulla corsia a fianco anche un0 scontro tra tir. Con tutti questi cantieri si moltiplicano gli incidenti, aumentando i rischi e non la sicurezza di chi si deve spostare. Continuiamo ad aspettare dal Ministero un piano che liberi la nostra regione, letteralmente prigioniera di ritardi, inerzia, inefficienza. E oggi, per non assumersi responsabilità, c’è chi ha deciso di chiudere di fatto le autostrade della Liguria con una programmazione dei lavori che sarebbe grottesca se non fosse drammatica. Continuiamo a chiedere soluzioni al Governo al fianco dei nostri sindaci che oggi hanno scritto al Ministero dei Trasporti per denunciare la drammatica situazione delle loro città. Ma vi pare possibile che dopo due anni dalla tragedia del Morandi la situazione sia questa? Il Ministero approvi immediatamente e si assuma la responsabilità di un nuovo piano di lavori, che riduca il rischio di incidenti e consenta alla Liguria di ripartire. Sennò, se non sono capaci, passino immediatamente le competenze alla Regione e ce ne occuperemo noi, come abbiamo fatto per il Ponte per Genova. Se continuerà questa inerzia e scarico di responsabilità saremo costretti a pensare che qualcuno vuole soffocare deliberatamente il nostro territorio". Lo scrive su Facebook il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.

Genova3000 TV

Genova3000 TV

Notizie

Levante

Cultura

Spettacoli

Sport

Gossip

Genova Sport 2024