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Candidato sindaco del centrosinistra, Candia e Cosso: “Meglio un civico, ma non poniamo veti”

Super User 05 Febbraio 2025 420 Visite

“A Genova vogliamo vincere, anzi dobbiamo vincere. Per spazzare via questa destra che governa male la città da troppi anni. Ma per farlo serve un candidato o una candidata. E correre uniti: partiti e forze civiche, insieme. Altrimenti rischiamo di farci male da soli”. Lo scrivono in una nota Selena Candia, capogruppo AVS in Consiglio regionale, e Simona Cosso, segretaria Sinistra Italiana Genova.

“Alle persone - prosegue la nota - non interessano minimamente i giochi di partito e le vanità individuali. Quello che interessa è avere finalmente una politica comunale che migliori la qualità della vita: mezzi pubblici, spazi verdi, accesso alla casa, agli asili, e ai luoghi di aggregazione. Siamo a 90 giorni dal voto. Per primi, a novembre, abbiamo proposto le primarie: non siamo stati ascoltati e ora è sicuramente troppo tardi. Da subito abbiamo anche chiesto riunioni di coalizione e non audizioni, che rallentano il percorso e fomentano gli egoismi e le trattative personali: siamo in tempo per farlo subito”.

“Mancano 90 giorni al voto - aggiungono Candia e Cosso -. Avere un candidato, o una candidata che possa iniziare a girare la città, - come sta facendo da settimane il centrodestra - è la base per vincere davvero. Come Avs lo stiamo facendo con il progetto Municipio Zero: negli incontri fatti sinora, in centro storico e a Sestri Ponente (presto a Sampierdarena e San Fruttuoso) abbiamo visto la partecipazione dei quartieri che però vorrebbero vedere agli appuntamenti la persona candidata a guidare il Comune.

Vogliamo tornare a vincere a Genova? Serve coraggio. Incontriamoci questa settimana con tutte le forze di centrosinistra che hanno già condiviso il programma e una visione di città: per decidere un candidato o una candidata comune per le elezioni di Genova”.

“Un candidato o una candidata che sappia interpretare al meglio le esigenze dei cittadini e la coalizione. Noi da tempo abbiamo detto che non poniamo veti di nessun genere ma che forse un candidato o una candidata civica meglio può svolgere questo ruolo. Il tempo per le indecisioni è finito”, concludono.

“Spazio aperto-bene comune”, il convegno dall’Ordine degli architetti di Genova

Super User 05 Febbraio 2025 71 Visite

 

Domani, giovedì 6 febbraio, a partire dalle 16 e fino alle 19, Palazzo Tursi (Salone di Rappresentanza) ospiterà il convegno “Spazio aperto-bene comune”, organizzato dall’Ordine degli architetti di Genova.

Nelle città lo “spazio aperto” è un bene prezioso e limitato, territorio di sovrapposizione e conflitto tra i diversi sistemi che la compongono, che trova raramente soluzioni virtuose capaci di valorizzare il paesaggio urbano nel suo insieme, la cui bellezza sta nell’equilibrio e nella sostenibilità nelle sue diverse forme.

Le città sono fragili e stanno velocemente cambiando ed è necessario guardare all’immediato futuro con uno sguardo diverso. La chiave sta nel valorizzare il processo, in cui amministratori, progettisti e imprese fanno rete per restituire luoghi in cui l’ambiente, la mobilità e i servizi dialoghino tra loro e con il costruito circostante restituendo luoghi di affezione per la comunità.

A Genova tutto questo assume, per la sua natura densa e compatta, un livello di ulteriore complessità.

Il progetto è in questo processo il luogo della convergenza e della risoluzione dei conflitti e le storie, raccontate e selezionate tra le tante per le loro analogie con la realtà genovese, evidenziano come sia possibile ritrovare nella traduzione della complessità una nuova prospettiva di qualità urbana.

Parteciperanno l’assessore all’Urbanistica del Comune di Genova Mario Mascia; Simona Gabrielli, presidente Fondazione Ordine Architetti Genova, Riccardo Miselli, presidente Ordine Architetti Genova

Durante il convegno verranno analizzate alcune esperienze di altre città:

- Piazza Cortevecchia a Ferrara, con Valentina Milani, Inout architettura e Alessandro Balboni, assessore all’ambiente del comune di Ferrara.

- Riqualificazione del centro piacentiniano (Bergamo) con Gianluca Gelmini, CN10Architetti, Francesco Valesini, assessore Rigenerazione urbana e pianificazione urbanistica del comune di Bergamo

- Piazzale dei Cinquecento e le opere per il Giubileo, con Alessandro Cambi, IT’S Architettura e Alessandro Flaccovio, Rup società Giubileo 2025.

Seguirà una tavola rotonda conclusiva.

Vigili del fuoco rinviati a giudizio, Giordano e Traversi (M5S): “Il corpo più amato dimenticato dalle istituzioni”

Super User 04 Febbraio 2025 191 Visite

“Apprendere che è stata rinviata a giudizio la squadra dei Vigili del fuoco chiamata a intervenire per liberare il povero Andrea Demattei, ci addolora profondamente”. Lo scrivono in una nota il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano e il deputato M5S Roberto Traversi.

“Pur avendo fiducia nel lavoro della magistratura - prosegue la nota -, certi che farà luce piena sulla catena di eventi del 12 gennaio 2023, rileviamo che in questa tragica vicenda tanto il Ministro competente quanto il capo dipartimento e il capo del corpo dei VVF nazionali, espressione politica dalla notte dei tempi, non si sono mai palesati a Genova. Grave, inoltre, che in questi due anni non abbiano messo in atto nessuna azione per migliorare il soccorso nella nostra regione”.

“Mai come in questa tragica vicenda i VVF hanno dovuto fare i conti con il silenzio assordante del Ministero dell’Interno che continua a non capire l’urgenza di implementare l’organico, le dotazioni e gli investimenti. Anzi, scopriamo che il corpo dovrà addirittura fare i conti con un taglio dei fondi che si aggira sul 30%. E a pagarne le conseguenze saranno sempre i soliti noti: cittadini e lavoratori”, concludono i pentastellati.

Ex Ilva, 390 euro annui in più ai 200 lavoratori impegnati in lavori di pubblica utilità

Super User 04 Febbraio 2025 127 Visite

Questa mattina a Palazzo Tursi, dopo le tre riunioni tecniche di approfondimento organizzate nei mesi scorsi, si è svolto un incontro decisivo con l’assessore al Lavoro, Rapporti sindacali e Sviluppo economico del Comune di Genova Mario Mascia, le sigle sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil e Società per Cornigliano: è infatti arrivato l'ok del CDA di quest'ultima al riconoscimento di un welfare di 390 euro netti annui per ciascuno dei circa 200 lavoratori ex Ilva Genova impegnati in lavori di pubblica utilità. La cifra, proposta dall’assessore Mascia ed erogata in buoni spesa, integrerà il welfare già assegnato da Ilva in Amministrazione Straordinaria. 

Il contributo è stato definito per il 2025 ma le parti si sono già impegnate ad assicurarne l’erogazione per gli stessi importi e con le stesse modalità anche per le successive annualità in rapporto alle concrete disponibilità finanziarie di Società per Cornigliano ed anche alla luce del mancato rimborso a favore della medesima delle indennità erogate agli LPU dall’anno 2016 secondo quanto disposto dall’Accordo di Programma.

L’importo del welfare sarà attinto dai fondi spettanti a Società per Cornigliano, oggi rappresentata dal presidente Paolo Fanghella e dall’amministratore delegato Enrico Da Molo, in base all’accordo di programma stipulato con il Comune di Genova. L’intesa sarà al più presto portata alla firma di Regione Liguria, Comune di Genova, Società per Cornigliano, Confindustria, sindacati RSU, segreterie provinciali Confederali ed Ilva in Amministrazione straordinaria.

«Sono estremamente soddisfatto del buon esito della trattativa che garantirà ai circa 200 lavoratori dell'ex Ilva di Genova impegnati in lavori di pubblica utilità un’adeguata integrazione salariale, così come da me proposto e fortemente auspicato su input dei sindacati – afferma Mario Mascia, assessore al Lavoro, Rapporti sindacali e Sviluppo economico del Comune di Genova -. È un risultato importante a favore dei lavoratori e delle loro famiglie che è stato ottenuto dopo soli tre incontri a ritmo serrato: ringrazio per la pronta disponibilità Società per Cornigliano, nelle persone del presidente Paolo Fanghella e dall’amministratore delegato Enrico Da Molo, ed i rappresentanti sindacali dei lavoratori a cui va il mio apprezzamento per la proficua interlocuzione avviata nell’occasione. Impegnandoci insieme, ciascuno nel proprio ruolo, abbiamo centrato un obiettivo condiviso e atteso da tanti lavoratori e ora non ci resta che il passaggio formale della sottoscrizione dell’accordo con tutte le altre parti in causa per garantire già a giugno l’erogazione di quanto previsto».

Compiacimento per il risultato raggiunto viene espresso anche da Paolo Fanghella, presidente di Società per Cornigliano: «Abbiamo raccolto le legittime richieste dei sindacati accettando e deliberando quanto ci è stato proposto nell’ottica di aiutare i dipendenti ex Ilva».

«In attesa della firma dell’accordo sui buoni spesa – dichiara Stefano Messere di Fiom-Cgil -, è apprezzabile da parte della RSU l’impegno dell’assessore Mascia a riconfermare la validità dell’accordo di programma per i lavoratori Ilva in amministrazione straordinaria per integrare i loro redditi e mantenerne l’occupazione».

Luca Pasquetti di Fim-Cisl: «Siamo soddisfatti del traguardo raggiunto che porta un aumento salariale per i lavoratori di Ilva in Amministrazione Straordinaria di Genova impegnati nei lavori di pubblica utilità e che di fatto porta 390 euro all’anno in welfare.  È un accordo molto importante raggiunto di concerto con il Comune di Genoa e Società per Cornigliano che erogherà la somma a giugno 2025, attendiamo quindi la convocazione presso Regione Liguria per le firme di tutte le parti coinvolte.».

Mauro Micheli di Rsu Uilm Acciaierie di Italia: «Ringraziamo l'assessore Mascia per il rispetto dell'accordo di programma, per aver sollecitato l'interessamento della Regione e per l'idea di continuità del lavoro per il rientro dei lavoratori in fabbrica».

Trasporti, i consiglieri regionali della Lega ringraziano Salvini e Rixi per l’impegno nei confronti della Liguria

Super User 04 Febbraio 2025 140 Visite

“Pur riconoscendo che i liguri sono vittime di disagi e disservizi quando utilizzano autostrade e ferrovie, dobbiamo lavorare tutti insieme per risolvere i problemi che si trascinano da anni sul nostro territorio. La seduta consiliare odierna sarebbe stata un’ottima occasione, anche per le minoranze, di collaborare in tal senso”. Lo hanno dichiarato in una nota i consiglieri regionali della Lega Sara Foscolo (capogruppo), Alessio Piana (delegato allo Sviluppo economico) e Armando Biasi (presidente della III commissione Attività produttive).

“Invece - prosegue la nota -, pure in aula i consiglieri del Pd non hanno fatto altro che lanciare strumentali attacchi al ministro del Mit Matteo Salvini e al vice ministro Edoardo Rixi. Siamo consapevoli che le condizioni delle infrastrutture sono vetuste e, per anni, sono mancati sia la necessaria idonea manutenzione, sia l’ammodernamento in generale. Peraltro, durante il lockdown per il coronavirus è stato fatto poco o niente, anche se quella sarebbe stata una buona occasione per fare i lavori senza creare disagi”.

“Le cose stanno così, ma Salvini e Rixi, che ringraziamo per l’impegno e il proficuo lavoro anche sugli investimenti a favore del nostro territorio, si sono impegnati e stanno lavorando a testa bassa per risolvere le difficili e annose problematiche che coinvolgono in particolare la Liguria. Le inutili polemiche delle minoranze, che dimenticano i disastri di Claudio Burlando e l’inefficienza dei Governi di sinistra, sono solo sciacallaggio politico”, concludono i leghisti.

Formazione, Orientamenti celebra il trentesimo anniversario nel mese dedicato alle Stem

Super User 04 Febbraio 2025 152 Visite

Il festival Orientamenti celebra il suo trentesimo anniversario con un’edizione ricca di appuntamenti che si svilupperanno lungo tutto il 2025. Il programma ha preso il via questa mattina al Teatro della Tosse con un evento dedicato a mille studenti provenienti da 26 scuole genovesi, che hanno assistito a una lectio dell’astronauta Paolo Nespoli.

«Un compleanno importante per un festival che non è solo la rassegna di novembre, ma un percorso formativo che accompagna i ragazzi tutto l’anno – ha dichiarato l’assessore alla Formazione Simona Ferro –. Il nostro obiettivo è aiutare i giovani a fare le proprie scelte lavorative senza rinunciare ai sogni, e per questo abbiamo deciso di estendere il format di Orientamenti con iniziative dedicate. Nel mese di febbraio, dedicato alle discipline STEM, ascolteremo il racconto della divulgatrice scientifica Linda Raimondo. A seguire, ogni mese fino a giugno, i ragazzi incontreranno ancora lo psicologo e scrittore Massimo Recalcati, la campionessa di nuoto Benedetta Pilato e l'attore Marco Paolini. Ma non si tratta solo di testimonial: vogliamo mostrare ai ragazzi il percorso che porta alla realizzazione personale nel lavoro, il valore della formazione e della determinazione nel raggiungere i propri obiettivi».

Durante l’incontro, Nespoli ha condiviso con gli studenti la sua esperienza, parlando delle sfide, delle difficoltà e delle soddisfazioni della sua carriera. «I ragazzi sono già curiosi e assetati di conoscenza – ha spiegato l’astronauta –. Il mio messaggio per loro è di guardarsi dentro, capire cosa li appassiona e lavorare per farlo diventare una professione. Non c’è niente di più gratificante che fare ciò che si ama e poterlo trasformare in un’opportunità di vita».

Il festival Orientamenti continuerà ad ampliarsi articolandosi nel corso dell’anno con diverse iniziative: «Abbiamo aggiunto una giornata in più a novembre, dal 18 al 21, e stiamo potenziando il Career Day per favorire l’incontro tra i giovani e il mondo del lavoro - ha detto ancora Ferro - Inoltre, con Orientamenti Summer, vogliamo dare agli studenti delle scuole medie strumenti utili per riflettere sul loro futuro anche durante le vacanze. Abbiamo costruito una rete solida per il successo del Festival, coinvolgendo il Comitato promotore, l’Ufficio scolastico regionale, l’Università di Genova, il sistema camerale ligure, il Comune e la Città metropolitana di Genova, oltre agli ITS e agli istituti di formazione professionale. Un grande ringraziamento va anche a famiglie e insegnanti, che credono nel nostro progetto e accompagnano i ragazzi con entusiasmo. Continueremo a lavorare affinché Orientamenti sia sempre più un punto di riferimento per i giovani, un’occasione per crescere, orientarsi e costruire il loro futuro con consapevolezza».

«Siamo arrivati a un traguardo davvero significativo come quello dei 30 anni di Orientamenti - dichiara l'assessore regionale alla Programmazione del Fondo Sociale Europeo Marco Scajola - Abbiamo messo a disposizione di studenti, genitori e docenti centinaia di opportunità e iniziative formative. Siamo riusciti nell'intento di aumentare, anno dopo anno, il numero e la qualità delle nostre attività facendo diventare Orientamenti un grande contenitore che è attivo per 365 giorni. Iniziamo questo nuovo anno dando spazio alle STEM con l'obiettivo di avvicinare gli studenti a queste materie e alle competenze a esse correlate, sempre più richieste dal mondo dell'occupazione. Attraverso le fondamentali risorse del Fondo Sociale Europeo continueremo a sostenere Orientamenti e ad accompagnare i nostri ragazzi dalla scuola al lavoro».

Artigianato, Bucci: “Liguria quarta regione d’Italia, meglio della media del paese”

Super User 04 Febbraio 2025 263 Visite

“Confermato l’andamento favorevole dell’artigianato ligure, malgrado le difficoltà legate alle dinamiche internazionali, la Liguria risulta quarta in Italia per crescita, dietro a Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Il settore dell’artigianato è molto attivo, grazie anche agli strumenti messi in campo dalla Regione come Garanzia Artigianato Liguria che concede finanziamenti a fondo perduto per l’accesso al credito, al Patto per il lavoro nell’artigianato e alla capacità delle nostre aziende di fare impresa”. Questo il commento del presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, in merito all’elaborazione di Confartigianato Liguria sugli ultimi dati Infocamere-Movimprese relativi alla demografia dell’artigianato.

“Non dimentichiamo infatti che solo nel 2024 sono state sostenute 600 imprese attraverso 24 milioni di euro di risorse messe a disposizione dalla Regione Liguria. Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato Liguria su un totale di 42.955 micro imprese attive in Liguria, nel 2024 si sono iscritte 2.968 nuove realtà. Un trend positivo che evidenzia un risultato migliore della media nazionale che piazza la Liguria ai vertici nazionali”, conclude Bucci.

Moody, incontro tra l’assessore Mascia e i sindacati: appello all’amministratore giudiziario per tutelare i lavoratori

Super User 03 Febbraio 2025 174 Visite

Nuovo incontro questo pomeriggio a Palazzo Tursi tra l'assessore a Sviluppo economico, Lavoro e Relazioni Sindacali del Comune di Genova Mario Mascia e le sigle sindacali, per fare il punto sulla vertenza dell’ex Moody e trovare una soluzione utile a garantire la continuità occupazionale dei lavoratori del locale, chiuso dopo l'incendio dello scorso settembre. All’incontro ha partecipato in collegamento anche l'amministratore giudiziario Marco Bobba.

Alla fine dell’incontro è stata diffusa una nota congiunta firmata dall’assessore Mascia e da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs in cui si legge che, dopo aver ricostruito con l’Amministrazione giudiziaria tutte le tappe della vicenda, così come si è sviluppata al margine degli incontri in assessorato, i firmatari auspicano “che quanto prima, e al più tardi all’udienza del 28 febbraio, lo stesso amministratore giudiziario, anche nel suo stesso condiviso interesse a tutelare il patrimonio dei lavoratori dell’azienda, voglia chiedere e ottenere dal Gup l’autorizzazione necessaria alla stipula del contratto meglio visto, volto a salvaguardare la continuità occupazionale, vuoi con il soggetto che ha già perfezionato anche a mezzo pec la relativa manifestazione di interesse a subentrare, vuoi con altri eventuali soggetti, che volessero fare altrettanto nel frattempo, prendendo atto che, alla luce delle proroghe e dei trasferimenti intervenuti dal 15 novembre scorso, le energie lavorative degli occupati possono essere messe a disposizione di chiunque sia ritenuto idoneo”.

Inaugurato il depuratore di Cornigliano, Bucci: “Impianto all’avanguardia, grande passo avanti per l’ambiente”

Super User 03 Febbraio 2025 325 Visite

È stato inaugurato questo pomeriggio a Cornigliano il nuovo Depuratore Area Centrale (DAC) di Genova, realizzato dal gruppo Iren. Un impianto innovativo che porterà benefici concreti per l’ambiente e per la qualità della vita dei cittadini, riducendo gli scarichi in mare, abbattendo la produzione di fanghi e garantendo il riutilizzo dell’acqua per usi agricoli e industriali. 

«L’impianto è già in funzione, anche se non ancora a pieno regime, da dicembre e questo rappresenta un grande passo avanti per Genova – ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Marco Bucci – Il DAC è il più importante impianto della città, sia dal punto di vista tecnologico che per i volumi trattati. Grazie a questa infrastruttura si avranno meno fanghi e sottoprodotti, con un’acqua che potrà essere riutilizzata per scopi agricoli o industriali, contribuendo così alla sostenibilità del nostro territorio. Oltre agli aspetti ambientali, l’entrata in funzione del nuovo depuratore avrà un impatto positivo anche sul quartiere di Cornigliano: l’area del vecchio impianto sarà restituita alla città e ospiterà un grande parco, estensione di Villa Bombrini, con al suo interno il nuovo Palatletica».

«Chiudere il ciclo dell’acqua è essenziale – ha aggiunto Bucci –. Significa ridurre lo spreco, limitare gli scarichi in mare e massimizzare l’efficienza delle risorse idriche. Dobbiamo imparare a sfruttare al meglio ogni elemento per abbattere il consumo di acqua potabile e garantire un futuro più sostenibile per Genova e per tutta la Liguria».

All’inaugurazione era presente anche l’assessore regionale all’Energia Paolo Ripamonti.

Giornata del Ricordo, Bucci: “Foibe ed esodo giuliano dalmata tra le pagine più buie della nostra storia”

Super User 03 Febbraio 2025 195 Visite

“È fondamentale conservare il ricordo di chi ha perso la vita nelle foibe e delle centinaia di migliaia di nostri connazionali costretti all’esilio: si tratta di una delle pagine più buie della storia italiana, una tragedia per lungo tempo taciuta e ignorata dagli italiani stessi. Commemorarla è un dovere sia per onorare la memoria delle vittime, che hanno affrontato in prima persona grandi sofferenze e sono state costrette a lasciare le proprie case, che nei confronti delle nuove generazioni, alle quali bisogna trasmettere il ricordo di quanto successo in modo da scongiurare silenzio e indifferenza”. Così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, che questa mattina ha preso parte alla seduta solenne del Consiglio regionale dedicata al Giorno del Ricordo in memoria degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, uccisi o costretti all'esodo al termine della Seconda Guerra Mondiale, che ricorre il 10 febbraio. 

Al termine della seduta il presidente Bucci, insieme alle altre autorità che hanno presenziato alla cerimonia, ha premiato gli studenti vincitori della XXIII edizione del concorso "Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli". L’orazione ufficiale della seduta è stata curata da Davide Rossi, docente di Storia del diritto al corso di laurea in Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Trieste e presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Fiumani, Istriani e Dalmati.

Foibe, Forza Italia in Consiglio regionale: “Memoria e verità per onorare le vittime e difendere la storia”

Super User 03 Febbraio 2025 200 Visite

Questa mattina, in occasione del Giorno del Ricordo, il Consiglio regionale della Liguria ha tenuto una seduta solenne in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Un momento di riflessione doveroso per mantenere viva la memoria di una tragedia che ha segnato profondamente la storia italiana.

“Le foibe e l’esodo istriano, fiumano e dalmata rappresentano una delle pagine più dolorose della nostra storia nazionale. Oggi più che mai è nostro dovere onorare la memoria di chi ha perso la vita o ha dovuto abbandonare la propria terra solo perché italiano. Il Giorno del Ricordo non è solo una celebrazione, ma un monito affinché tragedie simili non si ripetano mai più. È fondamentale continuare a raccontare questa verità con equilibrio e onestà, soprattutto alle nuove generazioni, affinché la storia non venga distorta o dimenticata. Forza Italia è e sarà sempre in prima linea per difendere la memoria e garantire il giusto riconoscimento alle vittime di questa immane tragedia”.

Così in una nota i consiglieri regionali di Forza Italia Carlo Bagnasco, Chiara Cerri e Angelo Vaccarezza.

Artigianato in Liguria nel 2024: cresce a livello regionale, ma cala a Genova

Super User 03 Febbraio 2025 167 Visite

Il 2024 si conclude con una nota positiva per il settore artigiano in Liguria, registrando una crescita pari a +0,16%. Questo dato si pone al di sopra della media nazionale, che si attesta su un -0,09%, con 83.586 nuove iscrizioni e 84.685 cessazioni d’impresa, per una differenza negativa di 1.099 imprese. La Liguria si posiziona così al quarto posto in Italia per crescita, dietro a Trentino-Alto Adige (+1,18%), Friuli Venezia Giulia (+0,86%) e Lombardia (+0,17%). 

Secondo l’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Liguria sui dati Infocamere-Movimprese, nel 2024 le microimprese artigiane attive in Liguria sono 42.955. Durante l’anno si sono registrate 2.968 nuove iscrizioni, a fronte di 2.901 cessazioni, confermando un trend di crescita per il quinto anno consecutivo.

Settori trainanti dell’artigianato ligure

Tra i settori artigiani principali, è l’edilizia a guidare la ripresa del comparto. Le costruzioni contano 21.393 microimprese attive e nel 2024 hanno registrato 1.621 nuove aperture, contro 1.521 chiusure, con un saldo positivo di 100 unità (+0,47%). Il settore manifatturiero, invece, è rimasto stabile, con 380 nuove iscrizioni e altrettante chiusure.

Analisi per provincia

Genova ha chiuso il 2024 con 22.209 microimprese artigiane attive, registrando una lieve flessione dello 0,14%. Nel corso dell’anno, si sono avute 1.466 nuove aperture e 1.499 cessazioni, per un saldo negativo di 32 unità. Il settore delle costruzioni è rimasto stabile, con 803 aperture e 805 chiusure (10.933 imprese attive). Nel comparto manifatturiero, si sono registrate 170 nuove imprese e 185 cessazioni, portando il totale a 3.427 unità.

Savona conta 8.415 microimprese artigiane attive e registra un calo dello 0,32% (-27 unità), con 561 nuove imprese e 588 cessazioni. Tuttavia, il settore delle costruzioni cresce lievemente (+0,12%), con 324 aperture e 319 chiusure su un totale di 4.276 realtà. Il manifatturiero segna un lieve incremento di 3 unità (74 aperture e 71 chiusure).

Imperia mostra la migliore performance in Liguria con un incremento dell’1,09% (+79 unità), arrivando a un totale di 7.271 imprese artigiane attive. Il settore delle costruzioni cresce dell’1,6%, con 306 nuove aperture e 241 chiusure, su un totale di 4.069 imprese. Il comparto manifatturiero, invece, registra un lieve calo di 12 unità, con 48 nuove aperture e 60 cessazioni (926 imprese attive). 

La Spezia chiude il 2024 con un aumento dello 0,92% (+47 unità), grazie a 416 nuove iscrizioni e 369 cessazioni, per un totale di 5.100 microimprese attive. Spicca positivamente il settore manifatturiero, con un incremento del 2,43% (+24 unità), grazie a 88 nuove aperture e 64 chiusure (987 imprese attive). Anche il comparto delle costruzioni cresce, con un saldo positivo di 32 unità (188 aperture e 156 chiusure), arrivando a 2.115 imprese.

Il commento di Confartigianato Liguria

"Con un risultato superiore alla media nazionale e il quarto posto a livello nazionale per crescita, il settore artigiano si conferma una delle locomotive del tessuto produttivo ligure anche nel 2024" - commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria. "Il trend positivo per il quinto anno consecutivo dimostra la resilienza delle nostre imprese artigiane e l’efficacia degli strumenti condivisi con Regione Liguria, anche in un contesto complesso come quello attuale".

Minori in comunità, da Regione Liguria un milione di euro a favore dei piccoli comuni

Super User 03 Febbraio 2025 146 Visite

Un milione di euro in favore dei comuni liguri con una popolazione fino a 10.000 abitanti per spese sostenute in favore di minorenni inseriti in strutture residenziali socioeducative. Lo ha stabilito la Giunta regionale della Liguria, su proposta dell’assessore alle politiche Sociali Massimo Nicolò.

«Abbiamo deciso di portare avanti questo contributo in favore dei piccoli comuni - commenta l'assessore Nicolò - che incontrano spesso difficoltà maggiori anche dal punto di vista dei bilanci, per rientrare delle spese sostenute in relazione ai minori che risiedono nelle strutture socioeducative».

Ai comuni con popolazione residente al 31 dicembre 2024 fino ai 1.000 abitanti saranno destinati 300 mila euro; 350 mila ai comuni con popolazione residente al 31 dicembre 2024 compresa fra i 1.001 e i 3.000 abitanti; 350 mila saranno destinati ai comuni con popolazione residente al 31 dicembre 2024 compresa fra i 3.001 e i 10.000 abitanti.

Il contributo è riconosciuto in misura non superiore a 80 euro per ciascuna giornata rendicontata dai comuni con popolazione fino ai 1.000 abitanti; 60 euro per ciascuna giornata rendicontata dai comuni con popolazione tra i 1.001 e i 3.000 abitanti; 40 euro per ciascuna giornata rendicontata dai comuni con popolazione tra i 3.001 e i 10.000 abitanti.

Sono ammissibili le spese sostenute nell’anno 2024 riferite a rette per l’inserimento in strutture socio-educative residenziali di minorenni in carico ai servizi sociali del Comune, o per l’inserimento in strutture socio-educative residenziali di maggiorenni fino agli anni 21 per i quali sia stato disposto il “prosieguo amministrativo” della tutela.

Elezioni, Piciocchi si presenta ai genovesi: “Ma non ho la smania di fare il sindaco”

Super User 02 Febbraio 2025 365 Visite

“Adesso, si deve far conoscere”. Questo il leitmotiv che ha risuonato ieri mattina nel teatro di Stradanuova, dove Pietro Piciocchi ha ufficialmente lanciato la sua candidatura a sindaco di Genova.

Una convention affollata, nella quale l’avvocato ha voluto sottolineare che la sua non è un'ambizione sfrenata: "Ho una bellissima famiglia che mi dà tante soddisfazioni e una professione che me ne dà altrettante. Sono qui, perché ritengo giusto che chi ha avuto tanto dalla vita restituisca qualcosa agli altri. E io metto a disposizione della città le mie competenze". 

Se sulle sue capacità amministrative nel centrodestra c'è unanimità, qualche dubbio sussiste sulla sua notorietà. Per sette anni, infatti, Piciocchi è rimasto dietro le quinte, impegnato nell'amministrazione cittadina. "È come l'abate Faria in attesa del conte di Montecristo", ha scherzato il giornalista Massimiliano Lussana, moderatore dell'incontro. L’ex caporedattore de ‘Il Giornale’ ha poi descritto Piciocchi come una figura mitologica, "mezzo uomo e mezzo deleghe", evidenziando il suo profilo tecnico e i tanti incarichi che gli sono stati affidati dal sindaco.

Nonostante la scarsa esposizione mediatica - “sono sempre rimasto due passi indietro a Bucci per motivi di ruolo” - alle elezioni comunali del 2022, nonostante i due soli incontri pubblici segnati sul calendario della campagna elettorale, Piciocchi ha ottenuto 1.156 preferenze, risultando il più votato della lista Vince Genova.

Nel suo intervento, il candidato ha ribadito la volontà di proseguire con le grandi opere infrastrutturali: "Se non facciamo lo Skymetro e la funivia di Begato, dobbiamo restituire quasi 500 milioni a Roma". Poi, la battuta che non ti aspetti: "Dobbiamo essere allegri, non tristi come quelli di sinistra". Un'uscita che ha suscitato una reazione in sala, con un presente che ha intonato il "Gioca Jouer" di Claudio Cecchetto.

Sul palco sono saliti i principali esponenti del centrodestra ligure: il presidente della Regione Marco Bucci, che ha dichiarato "Vinceremo al primo turno"; il viceministro Edoardo Rixi, che ha annunciato l'imminente via libera da Roma alla candidatura; Stefano Balleari, Fratelli d'Italia; Carmelo Cassibba, Vince Genova; Carlo Bagnasco, Forza Italia; Giovanni Boitano, Orgoglio Liguria; Antonio Bissolotti, Noi Moderati; Umberto Calcagno, UDC.

Il centrodestra ligure ha dunque scelto in modo compatto il proprio candidato per la corsa a Palazzo Tursi. Ora, si attende solo l'ok definitivo dai leader nazionali.

Curiosità. La sfida delle bandiere è stata vinta da Forza Italia: i vessilli forzisti erano nettamente i più numerosi.

L'intervento del presidente Marco Bucci

‘‘Liguria una bella vita’’, il claim della Regione per promuovere le sue eccellenze al Festival

Super User 02 Febbraio 2025 216 Visite

È stata inaugurata ieri sera Casa Sanremo, lo spazio del Festival della canzone italiana all'interno del Palafiori. Per la Regione Liguria erano presenti al taglio del nastro il vicepresidente Alessandro Piana e gli assessori Luca Lombardi e Marco Scajola.

La Liguria ha allestito all'interno di Casa Sanremo alcuni spazi di comunicazione promozionale che, nei giorni del Festival, faranno conoscere il territorio, la sua bellezza e le sue attrattive. In prossimità dell’ingresso principale il visitatore è subito accolto da una “immersive experience” della Liguria con due ledwall di 9 metri x 2, dove verrà proiettato un filmato che promuove le bellezze liguri: mare, parchi e borghi insieme agli spot della campagna “Liguria una bella vita” che raccontano la regione in tutte le stagioni. Gli stessi filmati verranno diffusi nei monitor distribuiti all’interno di Casa Sanremo. Dopo la presentazione ufficiale in prima serata, lo spot-cartolina di Sanremo andrà a sostituire filmati di “Liguria una bella vita” nella diffusione sugli schermi.

Rapallo il ministro Salvini apre la seconda parte della giornata del forum sulla logistica

Super User 01 Febbraio 2025 300 Visite

Dopo una mattinata di discussioni approfondite sui temi dell'intelligenza artificiale e della transizione energetica, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha preso la parola nella seconda parte della giornata al terzo Shipping, Transport & Logistic Forum. Il ministro ha aperto il pomeriggio con un intervento incentrato sul futuro delle infrastrutture italiane, sulla sostenibilità e sulla necessità di una strategia condivisa per il settore della logistica.

"Siamo di fronte a una grande sfida: trasformare le nostre infrastrutture e renderle più competitive, sostenibili e sicure", ha dichiarato Salvini, sottolineando che il settore dei trasporti è destinato a essere un pilastro fondamentale per il rilancio economico del Paese. "Il governo sta lavorando su soluzioni concrete per migliorare la digitalizzazione e ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, puntando su investimenti strategici in infrastrutture moderne, autostrade del mare e navi sostenibili".

Un punto cruciale nel suo intervento è stato il tema della digitalizzazione della logistica nazionale. Salvini ha parlato del piano governativo che prevede l'assegnazione di 250 milioni di euro per potenziare la piattaforma logistica nazionale, con l'introduzione di fondi per la digitalizzazione destinati a imprese del settore della logistica. A metà marzo, sarà pubblicato il bando da 160 milioni di euro per finanziare progetti di digitalizzazione della logistica e il miglioramento delle piattaforme per la gestione dei trasporti.

"È fondamentale che l'innovazione nel settore trasporti vada di pari passo con l'evoluzione tecnologica e la sicurezza informatica", ha proseguito Salvini, evidenziando l'importanza di cybersecurity e della protezione dei dati. Il Ministro ha sottolineato che il futuro dei trasporti in Italia dipende dalla capacità di investire in tecnologie avanzate, come quelle legate all'intelligenza artificiale, per garantire una logistica sempre più efficiente e sicura.

Salvini ha anche discusso delle iniziative in atto per migliorare i collegamenti intermodali tra i porti. Ha citato importanti progetti infrastrutturali a Verona, Alessandria, Gioia Tauro e Trieste, che contribuiranno a migliorare la connessione con il mercato dell'Est Europa e a rafforzare la competitività delle aree logistiche italiane.

"Stiamo investendo su quello che sarà il retroporto di Genova, a Trieste e nei porti di Gioia Tauro per creare un sistema intermodale in grado di rispondere alle sfide globali", ha dichiarato Salvini, invitando gli operatori del settore a proseguire con l'adozione di soluzioni sostenibili e innovative.

Un altro tema centrale del suo intervento è stato il sostegno del governo alla transizione energetica. "La transizione energetica è una delle priorità del nostro governo. Ma dobbiamo affrontare la sfida di garantire un equilibrio tra sostenibilità e competitività", ha spiegato Salvini, menzionando gli investimenti in carburanti alternativi e l'adozione di soluzioni come il gas liquefatto per ridurre l'impatto ambientale nel settore dei trasporti marittimi e terrestri.

Tra gli altri interventi segnaliamo quello di Davide Falteri, Presidente di Federlogistica: “E-commerce e intelligenza artificiale sono le due sfide emergenziali che si trova ad affrontare il comparto della logistica italiana. L’opzione di un ritardo non può neanche essere presa in considerazione”.

Inoltre, Gianpaolo Serpagli, Presidente di Cepim e Vicepresidente di UIR: "Il mondo della logistica è complicato", ha dichiarato Serpagli, sottolineando la difficoltà di affrontare le sfide in un ambiente in continua evoluzione. "Mancano le forze necessarie per sostenere questa trasformazione. Come associazioni, abbiamo investito molto sulla formazione dei giovani, ma la formazione scolastica italiana non è ancora pronta ad affrontare le evoluzioni che il settore sta vivendo. In particolare, non siamo pronti per le trasformazioni che l'intelligenza artificiale (AI) sta già portando", ha continuato Serpagli.

Nella seconda sessione è stato anche affrontato il tema del trasporto pubblico con due panel dedicati alle imprese tecnologiche attive nel settore, con particolare riferimento a IA e digitalizzazione e un panel destinato alle aziende che erogano servizi di trasposto per il cittadino.

L'evento proseguirà oggi con due panel dedicati alla portualità e all’intermodalità (interporti) e, dopo l’intervento del Presidente della Regione Liguria Marco Bucci, con una tavola rotonda conclusiva alla quale parteciperanno: Luca Oneto, Unige - Capitanerie di Porto, Amm. Piero Pellizzari, Dir. Marittimo Liguria - Marina Militare, Amm. Aurelio De Carolis, Comand. Squadra Navale – Confitarma, Maria Chiara Sormani, Segretario Education e capitale umano – Giovanni Consoli V.D.G. Assarmatori – Silvano Maggi, Manag. Dir.Carbox (Gruppo Tarros). Conclusioni del Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo emerito di Genova, Past President CEI.

Paolo Fizzarotti

Intelligenza artificiale, porti e trasporti: Genova si candida a un ruolo da leader

Super User 01 Febbraio 2025 420 Visite

“Più velocemente attueremo la riforma dei porti, prima vedremo miglioramenti concreti non solo nei porti, ma anche nelle città”. A parlare così è stato Francesco Maresca, assessore al patrimonio, porto, mare e pesca del Comune di Genova. La sede è stata la terza edizione dello “Shipping, Transport & Logistic Forum”, in corso al Grand Hotel Excelsior Palace di Rapallo da ieri, 31 gennaio, fino a oggi, 1° febbraio.

Quest’anno il tema scelto per il meeting di Rapallo è di stretta attualità: “Intelligenza artificiale, transizione energetica e digitalizzazione”. Lo scopo è quello di esplorare le sfide più urgenti e rilevanti del settore, come l'intelligenza artificiale, la transizione energetica e la digitalizzazione nel trasporto marittimo e terrestre.

Massimiliano Monti, editore di Telenord (che ha organizzato l’evento), ha aperto i lavori sottolineando l’importanza della collaborazione tra pubblico, privato e ricerca: "Lavorare insieme per affrontare le sfide future – ha detto - è essenziale per il nostro settore. Questo Forum vuole essere una piattaforma per costruire soluzioni concrete".

A seguire hanno preso la parola Giorgia Boi, presidente del Propeller Club Port of Genoa e Francesco Maresca, assessore al patrimonio, porto, mare e pesca del Comune di Genova.

"Serve una veloce riforma dei porti – ha detto Maresca – per vedere miglioramenti concreti non solo nei porti, ma anche nelle città. Bisogna semplificare le zone logistiche e migliorare la competitività con i porti del nord Europa e dell’Africa”.

“La Regione Liguria – ha detto Alessia Piana, assessore regionale allo sviluppo economico – sta supportando la trasformazione delle aziende locali per la sfida a livello globale, con un focus particolare sulla logistica e sulla portualità”.

A seguire Luca Oneto, docente dell'Università di Genova, ha illustrato come l'intelligenza artificiale stia già contribuendo a ottimizzare la logistica, la manutenzione, la previsione delle rotte e la sicurezza. "Le nuove tecnologie – ha detto - hanno il potenziale di cambiare radicalmente il nostro modo di gestire i flussi di merci, ma è necessario preparare nuove figure professionali per affrontare queste sfide".

Giuseppe Ricci, Chief operative officer di ENI, ha evidenziato le sfide che il settore dei trasporti si trova ad affrontare a livello globale, con un occhio rivolto all'adozione di carburanti alternativi e le difficoltà di mantenere la competitività nel panorama internazionale.

Durante la mattinata sono stati trattati temi cruciali come l'intelligenza artificiale nella navigazione, la nuova era della portualità, le potenzialità della digitalizzazione nei porti.

Paolo Cornetto, CEO di FHP, ha detto che il sistema dei porti è iper-frammentato, sottolineando che l’innovazione tecnologica migliorerà l’efficienza operativa.

“Sostenibilità e digitalizzazione sono due sfide strategiche che le imprese sono chiamate ad affrontare oggi e su queste due direttrici” ha spiegato il presidente di Fedespedi, Alessandro Pitto. Poco prima delle 13 è intervenuto Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e Trasporti. "L’efficientamento della catena logistica grazie all’intelligenza artificiale è cruciale per riuscire a migliorare la competitività delle nostre aziende e dei nostri porti – ha detto Rixi - Si affermerà sempre di più come fattore chiave per plasmare un settore più efficiente, sostenibile e innovativo. Un cambiamento necessario ma che comporta anche dei rischi oltre alle opportunità. Il ministero ha in piedi investimenti sulla digitalizzazione pari a 50 miliardi di euro di fondi Pnrr, a cui si sommano 70 miliardi per la transizione ecologica e 30 per lo sviluppo di una rete di infrastrutture di trasporto moderna, digitale, sostenibile e interconnessa”.

Paolo Fizzarotti

Il viceministro Edoardo Rixi (a destra) e Alessandro Pitto (Fedespedi)

Declassamento Agenzia delle Dogane, Botta (Spediporto): “Economia ligure a rischio per colpa di un algoritmo”

Super User 31 Gennaio 2025 281 Visite

“Il declassamento della Direzione Territoriale ligure delle Dogane, che include gli uffici di Genova, Savona e La Spezia, è una decisione senza alcun senso e lo ha ancora meno se si pensa che è basata sull’applicazione di un algoritmo.  Per questo abbiamo scritto ai parlamentari liguri, sollecitando un loro intervento e accogliamo con soddisfazione il fatto che alcuni abbiano già presentato o presenteranno nelle prossime ore, interrogazioni al Ministro competente. A rischio c’è, infatti, l’efficienza dei controlli doganali e si potrebbero creare ripercussioni sulla rapidità delle operazioni portuali e, di conseguenza, sulla competitività dei porti liguri. Porti, è bene ricordarlo, che contribuiscono in modo rilevante alle entrate nazionali con 4 miliardi e 600 milioni di euro tra dazi e Iva”. Il direttore generale Spediporto Giampaolo Botta commenta così la decisione presa dagli organi centrali di Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che hanno retrocesso la Direzione Territoriale ligure dalla prima alla terza fascia in una scala di sette, mentre gli uffici di Savona e della Spezia sono passati rispettivamente dalla seconda alla terza fascia e dalla prima alla seconda.

L’attacco di Botta è articolato e parte da una riflessione: “In una regione dove sono stati fatti importantissimi investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture portuali e di quelle ad esse afferenti, dove sta nascendo una Zona Logistica Semplificata che porterà a un imponente sviluppo dei servizi logistici è assurdo che l’organo territoriale di controllo e vigilanza, da sempre collocato in prima fascia, venga retrocesso addirittura in terza. Senza contare, e questo fa ancora più crescere l’indignazione, che alla Direzione ligure fa capo un sistema portuale regionale gateway (cioè dove vengono svolte le operazioni doganali di importazione, transito ed esportazione) che movimenta 3 milioni 534 mila teu all’anno, pari a quasi il 51% dell’intero traffico containers italiano”. 

Ma come è possibile che si sia arrivati a questo risultato? Al centro c’è la “metodologia Hay”, un sistema che valuta l’organizzazione e le posizioni lavorative sulla base di tre fattori: know-how, problem solving e responsabilità. In sintesi, è stato un algoritmo a decidere i destini di queste strutture così essenziali per il buon funzionamento dell’economia nel nostro paese.

“Un criterio di valutazione inconcepibile e al di fuori della realtà, come si evince dai documenti consultabili sul sito del sindacato FLP delle agenzie fiscali - aggiunge il direttore generale Spediporto - Oltre a quello della Direzione Territoriale, infatti, ci sono i declassamenti degli uffici di Savona e La Spezia. Lo scalo spezzino movimenta più di 1 milione di TEU staccando nettamente altri porti, come Livorno, Napoli, Trieste, Venezia; eppure questi restano in prima fascia mentre La Spezia, dopo 20 anni, scende in seconda. Savona (8° porto nazionale per TEU movimentati) è finita in terza fascia e questo nonostante una nuova dimensione interprovinciale, assunta con l’assorbimento dell’Ufficio Dogane di Imperia; sorte opposta rispetto a Pescara, che ha inglobato l’Ufficio dell’Aquila vedendosi attribuita la prima fascia. Un livello che, con tutto il rispetto, stona con la seconda fascia assegnata, invece, all’Ufficio di Genova”.

L’appello di Spediporto alla politica è forte e chiaro: “Il Consiglio regionale - ricorda il direttore generale Botta - ha votato all’unanimità un ordine del giorno che impegna il Presidente Bucci a intervenire presso la Direzione centrale delle Dogane. Fare massa critica con l’intervento dei parlamentari è essenziale per ottenere la revoca dei declassamenti e il ripristino degli strumenti e dei mezzi necessari per garantire il corretto funzionamento delle strutture doganali liguri”.

Botta chiarisce ancor di più i rischi che corre la portualità ligure e l’economia regionale tutta: “Lo scenario economico già di per sé non dei più semplici; dunque è essenziale che le strutture doganali siano potenziate e dotate di personale qualificato per garantire controlli rapidi ed efficienti, supportando lo sviluppo della regione”.

Prima pietra del nuovo Gaslini, Bucci: “Passo decisivo per il futuro della sanità ligure”

Super User 31 Gennaio 2025 305 Visite

"Oggi è un giorno importante. Con la posa della prima pietra del nuovo ospedale Gaslini compiamo un passo decisivo per il futuro della sanità in Liguria. Il Gaslini, già eccellenza italiana come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico insieme all'ospedale San Martino, rafforza il suo ruolo di riferimento pediatrico internazionale. Si tratta di un investimento concreto per lo sviluppo della nostra regione perché, ultimati i lavori, le strutture che non avranno più funzione ospedaliera saranno reingegnerizzate per accogliere le famiglie dei piccoli pazienti, mentre le infrastrutture all'avanguardia del nuovo Gaslini ne consolideranno la leadership a livello internazionale". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Marco Bucci nel corso della cerimonia di posa della prima pietra del Nuovo Gaslini.

Lotta alle malattie infettive: nasce la fondazione italiana, Cassinelli presidente e Bassetti direttore scientifico

Super User 31 Gennaio 2025 321 Visite

A Roma è stata presentata, moderatore il giornalista Alberto Matano, la Fondazione Italiana per lo studio e la Lotta alle Malattie Infettive ETS (FILMI), un nuovo punto di riferimento nella ricerca, formazione e sensibilizzazione di queste patologie. L'obiettivo della fondazione è quello di affrontare e prevenire le sfide sanitarie globali attraverso un approccio innovativo e multidisciplinare.

Un'iniziativa nata dalla necessità di maggiore attenzione 

“Dopo il Covid abbiamo sviluppato una sensibilità maggiore verso la salute pubblica e l'importanza della prevenzione. Con questo spirito, insieme al prof. Matteo Bassetti e al dott. Antonio Rosina, abbiamo creato FILMI, la prima fondazione italiana del terzo settore interamente dedicata alle malattie infettive”, ha dichiarato l’avvocato genovese Roberto Cassinelli, presidente della Fondazione. Oltre a finanziare borse di studio e progetti di ricerca, la fondazione si occuperà attivamente della diffusione della conoscenza su temi urgenti come la lotta all'antibiotico-resistenza, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e la gestione di nuove epidemie.

Matteo Bassetti, direttore scientifico

L’infettivologo del San Martino Matteo Bassetti, direttore scientifico di FILMI, ha sottolineato il ruolo cruciale dell'alfabetizzazione sanitaria: “L'informazione corretta è essenziale. Le persone devono sapere come prevenire le malattie e a chi rivolgersi per curarsi adeguatamente. Eppure, ancora oggi, molti non sono in grado di fare scelte veramente salutari”.

Le parole del ministro Schillaci

Anche il ministro Orazio Schillaci ha espresso il suo plauso all'iniziativa: “FILMI si inserisce in un contesto di straordinaria importanza per la salute pubblica. La prevenzione resta il pilastro centrale di ogni strategia sanitaria e solo con un approccio multidisciplinare e coordinato possiamo affrontare efficacemente le malattie infettive”. Il ministro ha inoltre ribadito l'importanza della strategia One Health, che riconosce l'interconnessione tra salute umana, animale e ambientale.

Lotta all’antibiotico-resistenza: una sfida globale

Durante la presentazione, il senatore Francesco Zaffini, presidente della X Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), ha evidenziato l'urgenza di affrontare l'antimicrobico-resistenza: “Abbiamo stanziato 40 milioni di euro per incentivare la ricerca di farmaci innovativi e fornire al Paese una strategia chiara. L’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che l’AMR possa causare fino a 39 milioni di decessi nei prossimi 25 anni”.

L'intervento della senatrice Paita

Anche la senatrice Raffaella Paita ha ribadito l’importanza dell’iniziativa: “Le malattie infettive rappresentano una delle più grandi sfide del nostro tempo. Dopo la pandemia da Covid, dobbiamo essere pronti a gestire eventuali nuove emergenze sanitarie con un approccio proattivo e basato sulla scienza”.

Un'alleanza tra ricerca e politica per la salute pubblica

La senatrice Beatrice Lorenzin ha sottolineato l’unicità di FILMI nel panorama italiano: “È fondamentale avere un ente che si occupi di contrasto alle malattie infettive e divulgazione scientifica. Il dibattito sull'uscita dell'Italia dall'OMS è surreale: viviamo in un'epoca in cui la collaborazione internazionale è più necessaria che mai per affrontare epidemie e sviluppare strategie sanitarie efficaci”. 

FILMI: un punto di riferimento per il futuro

Grazie al suo approccio innovativo, FILMI si propone come un laboratorio di idee in cui esperti di vari settori collaboreranno per sviluppare soluzioni concrete. La Fondazione lavorerà per colmare il divario tra la ricerca scientifica e la società civile, con l’obiettivo di rendere l’informazione accessibile a tutti e di garantire un impatto positivo e duraturo sulla salute pubblica italiana.

 

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