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Elezioni, Piciocchi si presenta ai genovesi: “Ma non ho la smania di fare il sindaco”

“Adesso, si deve far conoscere”. Questo il leitmotiv che ha risuonato ieri mattina nel teatro di Stradanuova, dove Pietro Piciocchi ha ufficialmente lanciato la sua candidatura a sindaco di Genova.

Una convention affollata, nella quale l’avvocato ha voluto sottolineare che la sua non è un'ambizione sfrenata: "Ho una bellissima famiglia che mi dà tante soddisfazioni e una professione che me ne dà altrettante. Sono qui, perché ritengo giusto che chi ha avuto tanto dalla vita restituisca qualcosa agli altri. E io metto a disposizione della città le mie competenze". 

Se sulle sue capacità amministrative nel centrodestra c'è unanimità, qualche dubbio sussiste sulla sua notorietà. Per sette anni, infatti, Piciocchi è rimasto dietro le quinte, impegnato nell'amministrazione cittadina. "È come l'abate Faria in attesa del conte di Montecristo", ha scherzato il giornalista Massimiliano Lussana, moderatore dell'incontro. L’ex caporedattore de ‘Il Giornale’ ha poi descritto Piciocchi come una figura mitologica, "mezzo uomo e mezzo deleghe", evidenziando il suo profilo tecnico e i tanti incarichi che gli sono stati affidati dal sindaco.

Nonostante la scarsa esposizione mediatica - “sono sempre rimasto due passi indietro a Bucci per motivi di ruolo” - alle elezioni comunali del 2022, nonostante i due soli incontri pubblici segnati sul calendario della campagna elettorale, Piciocchi ha ottenuto 1.156 preferenze, risultando il più votato della lista Vince Genova.

Nel suo intervento, il candidato ha ribadito la volontà di proseguire con le grandi opere infrastrutturali: "Se non facciamo lo Skymetro e la funivia di Begato, dobbiamo restituire quasi 500 milioni a Roma". Poi, la battuta che non ti aspetti: "Dobbiamo essere allegri, non tristi come quelli di sinistra". Un'uscita che ha suscitato una reazione in sala, con un presente che ha intonato il "Gioca Jouer" di Claudio Cecchetto.

Sul palco sono saliti i principali esponenti del centrodestra ligure: il presidente della Regione Marco Bucci, che ha dichiarato "Vinceremo al primo turno"; il viceministro Edoardo Rixi, che ha annunciato l'imminente via libera da Roma alla candidatura; Stefano Balleari, Fratelli d'Italia; Carmelo Cassibba, Vince Genova; Carlo Bagnasco, Forza Italia; Giovanni Boitano, Orgoglio Liguria; Antonio Bissolotti, Noi Moderati; Umberto Calcagno, UDC.

Il centrodestra ligure ha dunque scelto in modo compatto il proprio candidato per la corsa a Palazzo Tursi. Ora, si attende solo l'ok definitivo dai leader nazionali.

Curiosità. La sfida delle bandiere è stata vinta da Forza Italia: i vessilli forzisti erano nettamente i più numerosi.

L'intervento del presidente Marco Bucci

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