“Spazio aperto-bene comune”, il convegno dall’Ordine degli architetti di Genova
Domani, giovedì 6 febbraio, a partire dalle 16 e fino alle 19, Palazzo Tursi (Salone di Rappresentanza) ospiterà il convegno “Spazio aperto-bene comune”, organizzato dall’Ordine degli architetti di Genova.
Nelle città lo “spazio aperto” è un bene prezioso e limitato, territorio di sovrapposizione e conflitto tra i diversi sistemi che la compongono, che trova raramente soluzioni virtuose capaci di valorizzare il paesaggio urbano nel suo insieme, la cui bellezza sta nell’equilibrio e nella sostenibilità nelle sue diverse forme.
Le città sono fragili e stanno velocemente cambiando ed è necessario guardare all’immediato futuro con uno sguardo diverso. La chiave sta nel valorizzare il processo, in cui amministratori, progettisti e imprese fanno rete per restituire luoghi in cui l’ambiente, la mobilità e i servizi dialoghino tra loro e con il costruito circostante restituendo luoghi di affezione per la comunità.
A Genova tutto questo assume, per la sua natura densa e compatta, un livello di ulteriore complessità.
Il progetto è in questo processo il luogo della convergenza e della risoluzione dei conflitti e le storie, raccontate e selezionate tra le tante per le loro analogie con la realtà genovese, evidenziano come sia possibile ritrovare nella traduzione della complessità una nuova prospettiva di qualità urbana.
Parteciperanno l’assessore all’Urbanistica del Comune di Genova Mario Mascia; Simona Gabrielli, presidente Fondazione Ordine Architetti Genova, Riccardo Miselli, presidente Ordine Architetti Genova
Durante il convegno verranno analizzate alcune esperienze di altre città:
- Piazza Cortevecchia a Ferrara, con Valentina Milani, Inout architettura e Alessandro Balboni, assessore all’ambiente del comune di Ferrara.
- Riqualificazione del centro piacentiniano (Bergamo) con Gianluca Gelmini, CN10Architetti, Francesco Valesini, assessore Rigenerazione urbana e pianificazione urbanistica del comune di Bergamo
- Piazzale dei Cinquecento e le opere per il Giubileo, con Alessandro Cambi, IT’S Architettura e Alessandro Flaccovio, Rup società Giubileo 2025.
Seguirà una tavola rotonda conclusiva.