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Centrodestra, Vinacci (FdI) sulla candidatura di Piciocchi a sindaco: “Non ha lo stesso standing di Bucci”

Giancarlo Vinacci

“Intervengo rispetto alle notizie diffusesi sulla stampa rispetto a una mia possibile candidatura, caldeggiata da una serie di sostenitori, per le prossime comunali della città di Genova e come candidato a sindaco per la coalizione di centrodestra. In merito dico che non sto organizzando e non ho al momento raccolto alcuna interlocuzione finalizzata al mio coinvolgimento nella competizione elettorale, e tuttavia, dico anche che, di fronte a un progetto serio, sano, autorevole e credibile, non mancherei a riflettere e a valutare la possibilità di candidarmi per la prima volta”. Così scrive in una nota inviata a Genova3000 l’ex assessore comunale allo Sviluppo economico della prima giunta Bucci (allora Forza Italia, ora Fratelli d’Italia) Giancarlo Vinacci.

“Questo - prosegue la nota - perché fermamente convinto che questa città abbia bisogno di un profondo rinnovamento, di spazio per i giovani, di continuità rispetto alle infrastrutture indispensabili allo sviluppo economico e di nuova linfa per le imprese. Sono altresì convinto che il vero valore della città siano i giovani che qui non trovano ancora un futuro e che per loro sia stato fatto troppo poco, cittadini e residenti continuano ad essere in caduta libera e dovrebbero essere il primo pensiero per tenere in piedi una città che continua a contrarsi”.

“A quanto trapela finora - aggiunge il manager finanziario -, non trovo una figura in grado di incarnare questo tipo di istanze. Non la trovo nel centrodestra, dove a mio avviso è necessario sparigliare le carte, un po’ come accadde con la prima candidatura a sindaco di Marco Bucci: allora rappresentò una faccia “nuova” che aveva dalla sua, anche un forte carisma. Adesso, la figura proposta in sua continuità (il riferimento è al sindaco reggente Pietro Piciocchi, ndr), una continuità che a Genova, lo ricordo, non è stata sostenuta dai cittadini nell’ultimo appuntamento elettorale (le regionali, ndr) non trovo abbia quello stesso standing e quel forte fascino”.

“D’altra parte, nel centrosinistra, non vedo una vittoria scontata. Vedo, anzi, una serie di mosse che, come è già accaduto, mineranno dal di dentro la qualità e la volontà di tenere unite le sensibilità politiche. E, ancor più chiaramente, vedo che non c’è una candidata o un candidato al momento capaci di fare sintesi di questi mondi e di quelle anime, che, il più delle volte appaiono rancorose e distratte da disamicizia “di pianerottolo”. Per questo, un candidato “nuovo” è auspicabile, un candidato che possa recuperare tutti quei genovesi, secondo me i più erano moderati di centrodestra, che all’ultimo giro non sono andati a votare e, se nulla cambia, in barba alle promesse, agli aperitivi, alle comparsate, ancora non ci andranno se non per una faccia diversa dal solito, una faccia perbene che incarni speranze e volontà al cambiamento dei sistemi grigi e incancreniti dei poteri in questa città”, conclude Vinacci.

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