Skin ADV

Sport

Sampdoria, Ihattaren è in Olanda: sparito dal radar blucerchiato

Super User 05 Novembre 2021 687 Visite

Molti tifosi della Sampdoria se lo stanno chiedendo: ma che fine ha fatto Mohamed Ihattaren, centrocampista 19enne grande promessa del calcio mondiale?

Il ragazzo era arrivato la scorsa estate in forza ai blucerchiati, in prestito dalla Juventus, che credeva ciecamente nelle sue qualità.

Invece, l’olandese-marocchino non ha mai fatto una apparizione in prima squadra e solo una volta è stato portato in panchina.

Un vero e proprio oggetto misterioso. Ora la telenovela si complica, visto che il ragazzo è sparito da Genova; secondo un giornale olandese, Ihattaren ha lasciato la città senza alcun preavviso dato alla società, lo scorso 12 ottobre.

La verità è che si è rifugiato ad Utrecht, la sua città, sfuggendo a taccuini e telecamere.

Ed il 3 novembre a sorpresa si è fatto vivo: “Sto bene - ha scritto sui social - e non ho mai pensato di lasciare il calcio come qualcuno ha scritto. Cerco soltanto una nuova avventura che mi dia stimoli nuovi”. Cosi dice, a 19 anni.

Chiaro che in Italia non li ha avuti, né nella Juventus tanto meno nella Sampdoria.

Qualcuno attribuisce il suo momento no al dolore per la morte del padre, avvenuta nel 2019.

Intanto, lui aspetta il 1° gennaio 2022 per trovare una nuova squadra.

Se la Sampdoria è moderatamente preoccupata, di più lo è la Juventus, proprietaria del cartellino del ragazzo classe 2002.

Insomma, uno dei possibili grandi talenti mondiali si sta già perdendo: se cerca “nuovi stimoli” già alla sua età, andiamo bene…

Franco Ricciardi 

“Qualcuno salvi il soldato Genoa”, la striscia sportiva di Vittorio Sirianni

Super User 02 Novembre 2021 820 Visite

E’ arrivato davvero il momento nel quale “qualcuno” faccia qualcosa per guidare una barca che sta andando alla deriva!

Già, ma chi può essere questo “qualcuno”? Gli americani, Preziosi ancora presidente, l’amministratore delegato Zarbano, il direttore sportivo Taldo?
La sensazione, al di là dei motivi tecnico-tattici di cui parleremo, è che questa squadra con il suo allenatore sia stata abbandonata a se stessa. Che ci sia in questo periodo di arrivo americano, un vuoto non tanto organizzativo-proprietario, quanto una mancanza di vicinanza alla squadra. Il momento è difficile: che stanno facendo gli americani? Che sta facendo il direttore sportivo? Si sente solo parlare del cambio di allenatore (tanti nomi, tutti uguali), non una parola della società sul momento, un dato di incoraggiamento, di fiducia in ‘Balla’ o qualcosa di simile.

Perché ormai su questo Genoa 2021 si è detto tutto e di più. Si sono verificate tutte le possibili situazioni che hanno portato a questi otto punti. Ma non è cambiato nulla.

Si sa che quando le cose vanno male, nel calcio, le colpe non sono mai di una sola persona. Le componenti del fattore calcio sono tante. Dirigenza, uomini, tecnico, preparatori, tifosi (gli unici senza colpa), ambiente, rapporti interpersonali.

Tutto ciò deve essere dimenticato. Basta riandare all’inizio degli allenamenti, basta i ritardi dei nuovi acquisti, basta con gli infortuni, basta con il trequartista che manca (nel calcio si può giocare anche senza trequartista… non ci sono forse i moduli tattici?). Non è più tempo di statistiche, di dati, basta ricordare gol fatti, gol subiti. Quel che è stato, come si dice, è stato. Chi ha dato ha dato…

Ora bisogna assolutamente fare qualcosa, presto e subito. Non spetta a noi (fortunatamente) dire che cosa. Se questa società esiste, deve muoversi in fretta.

Il problema è che non si capisce chi sono oggi i veri responsabili. Sulla carta ci sono, ma in pratica chi prende le decisioni? Gli americani, dopo i vari trionfalismi, sembrano pensare molto ai loro impegni europei, anche se dicono che la loro priorità è il Genoa. Se è così si muovano e presto. E anche Preziosi che pur c’è ed è stato artefice, purtroppo, dell’ennesima campagna acquisti deleteria, faccia davvero il consigliere e cerchi di risolvere (lo ha fatto tante volte) questa situazione.

Ballardini, persona onesta, ha capito ancora una volta di essere caduto nella trappola della campagna acquisti ed ora cerca di arrabattarsi nelle sue dichiarazioni, perché ripetiamo, da persona onesta qual’è, non vuole andare contro la società. E allora “mormora” alcune sue sensazioni, lievemente, “ci sono giocatori non adatti, altri sì”, “il Genoa è una società di tanta tradizione”. E così via.

Intanto, in campo, si gioca, si gioca anche bene a tratti, ma i punti non arrivano. Pensate: ora il Grifo va ad Empoli e, dopo la sosta, incontra Roma, Udinese, Milan, Juventus, derby, Lazio e Atalanta.

Per favore, qualcuno salvi il “soldato” Genoa!

Vittorio Sirianni

Casa Samp, al Mugnaini riflettori su Radu Dragusin

Super User 01 Novembre 2021 916 Visite

Bogliasco, Centro Sportivo Mugnaini, il campo di allenamento della Sampdoria. Pomeriggio. Eccomi qua ad incitare i ragazzi prima dell’allenamento, a fargli sentire il nostro affetto di tifosi. Passano tutti, io mi fermo con Radu Matei Dragusin, che è già diventato un mio pupillo. 

Lo conoscevo, lo seguivo da quando tre anni fa era arrivato in Italia, accolto nei giovani della Juventus, dove giocava nell’Under 23.  Profilo interessante, un difensore molto roccioso, della sua squadra e della Nazionale Giovanile Rumena. Gli incontri, con i calciatori blucerchiati, sono sempre emozionanti, perché in realtà lui è già un mio idolo, e io sono un tifoso scatenato. Due domande da cronista sportivo.

Come ti trovi a Genova?
“Sto bene qui, soprattutto perché c’è il mare - mi ha risposto Dragusin - la gente è carica e poi questa è una grande piazza per me. Una occasione per crescere e rilanciarmi nel calcio dei grandi”.

Sei contento di essere alla Samp?
“La Sampdoria è un punto d’arrivo e di crescita personale. Darò il massimo, per fare bene con la maglia blucerchiata”, dice in un italiano quasi perfetto.

L’ho ringraziato per la simpatia e la disponibilità ed abbiamo scattato la foto di rito, insieme. Mi ha congedato con un sorriso, dicendo “Forza Samp!”.
Dragusin mi ha sorpreso per il suo carattere gioviale e per la disponibilità, lui che sembra cosi riservato e silenzioso.

Radu Matei, è nato a Bucarest il 3 febbraio 2002, ha scelto come maglia della Samp la numero 19. Difensore centrale, e terzino destro, è cresciuto nelle giovanili dello Sportul Studentesc, ha militato poi nel Regal Bucuresti fino ad arrivare in Italia alla Juventus nel 2018. Radu, ha giocato nelle giovanili dei bianconeri fino ad arrivare alla Sampdoria nel mercato estivo 2021, ma lo scorso anno c’è stato il grande battesimo: Pirlo lo ha fatto esordire addirittura in Champions, nella Juve, a soli 18 anni! 

Difensore poderoso, alto 1,91, forte fisicamente e nella marcatura. Il suo idolo è Virgil Van Dijk, giocatore del Liverpool. Si ispira molto a lui. In Nazionale ha militato in tutte le giovanili della Romania, dall’under 16 fino ad arrivare all’under 21. Dragusin, tenace, caparbio, superbo, un vero mastino difensivo, attento in fase di copertura, legge molto bene la linea difensiva, un leader della retroguardia. Lo diventerà anche nella Sampdoria.

Continua così Radu, con la tua personalità, avrai sicuramente un futuro roseo.

Simone Mora

Canottieri Argus, festa a Santa Margherita Ligure per la consegna delle nuove borse agli atleti

Super User 30 Ottobre 2021 1203 Visite

Quaranta nuove borse da gara per la Canottieri Argus 1910 di Santa Margherita Ligure. Le borse sono state consegnate alla squadra agonistica durante una cerimonia che si è tenuta questa mattina alla Calata del Porto, vicino alla sede a mare della stessa Argus. Le borse sono state offerte dalla Pro Loco e dallo Yachting Club di Santa Margherita.

Erano presenti Gianni Bertini, presidente dello Yachting Club di Santa Margherita; Fabrizio Bertini; Lisa Julien, segretaria dello YC Santa; Adriano Bena, presidente della Pro Loco; Claudio Marsano, ex sindaco e attuale presidente della Canottieri Argus 1910; Fabio Storelli del Polo Nautico di Santa Margherita; Lei Genovesi, presidente onorario dello Yachting Club Santa Margherita e promotore del Polo Nautico. I ragazzi della squadra agonistica hanno ritirato ciascuno la propria borsa.

Al termine della cerimonia c’è stato un rinfresco con la focaccia offerta dal panificio Fiordiponti. 

Paolo Fizzarotti

Genoa, i veri obiettivi americani

Super User 24 Ottobre 2021 1412 Visite

Piano, piano, i “777” che hanno acquistato il Genoa stanno rivelando, con estrema cautela, passo dopo passo, i loro veri intendimenti nell’operazione fatta con i grifoni, e soprattutto con Preziosi, diventato, pare, il loro vero consigliere.

E’ chiaro il loro piano di conquista del Genoa e di Genova: considerare la società calcistica un paravento (in senso positivo, certamente) per arrivare ad altri investimenti in città. Le visite al sindaco, a Toti e poi ai manager industriali significano che l’acquisto del Genoa è solo l’occasione per avere delle contropartite dalla città. Del resto chi mai oggi comprerebbe una società di calcio, se non avesse soprattutto ritorni diretti?

Ricordate, anni fa, quando l’ex presidente dell’Inter Pellegrini avrebbe acquistato il Genoa, ma solo se il Comune gli avesse affidato la gestione di tutte le mense comunali? Il Comune disse di no e Pellegrini scomparve.

E’ chiaro che il colloquio avuto con Bucci è stato rivolto a capire cosa la città poteva dare agli americani.

Bucci stesso ha detto: “Abbiamo parlato di investimenti, certo, ma non vi posso dire nulla per ora”.

Insomma, da una parte che i “777” vogliano far buone cose in città è un dato positivo, ma la speranza è che in prima battuta pensino al Genoa e non, magari, all’acquisto di spazi portuali, o a qualche fondo assicurativo.

Vittorio Sirianni

Nel disastro Genoa, meno male che c’è Destro…

Super User 23 Ottobre 2021 592 Visite

Nel disastroso inizio di stagione del Genoa, c’è una nota lieta. Mattia Destro, finalmente amato dai genoani.

Quando è arrivato da Bologna, tre stagioni fa, tanti, tutti, avevano storto il naso. Invece è lui l’uomo che in questo inizio di stagione sta tenendo a galla, se così si può dire, il Genoa.

Sei gol messi a segno in sei gare, altrettanti sfiorati o mancati per sfortuna, rappresenta l’unica certezza in una squadra con tanti problemi. Ed in questo momento detiene un primato, a partire dal mese di settembre solo Karim Benzema (sette) ha segnato più gol di lui nei 5 maggiori campionati europei.

Eppure, nonostante gli 11 gol dello scorso campionato che hanno permesso al Grifone di salvarsi, in estate parecchi, chiamiamoli tifosi, non lo vedevano di buon occhio.

E neppure in società, visto che l’ex patron Preziosi ha cercato di piazzarlo prima al Milan, poi alla Spal ed infine allo Spezia. E con gli aquilotti bianconeri l’affare era fatto. Se non che, il mite Mattia Destro punta i piedi e dice senza mezzi termini, “io di qui non mi muovo”. E occorre ricordare che a Spezia avrebbe guadagnato più che in rossoblu. E Mattia vince, con il presidente Preziosi buio in volto come non mai. Resta in rossoblu.

Perché lui voleva rimanere qui, anche al costo di partire da terza o quarta punta.

Invece a due giorni da inizio campionato Caicedo si fa male, guai muscolari, che lo tengono fermo quasi due mesi.

Ed allora, tocca a lui, a Mattia, che umilmente si accomoda al centro dell’attacco e inizia a segnare a raffica; più o meno come lo scorso anno – quando si sono decisi a farlo giocare – nel girone di ritorno.

Abbiamo fatto due semplici conti. Senza di lui ed i suoi gol il Grifone oggi di punti ne avrebbe soltanto due!

Insomma, è ancora lui che tiene la baracca in piedi, in attesa di tempi migliori.

I tifosi? Quelli allo stadio lo applaudono. Quelli da tastiera beh… quelli non sono tifosi, ma aspiranti mister senza gloria.

Ora dopo la sconfitta con il Torino, martedì sera il Grifone viaggerà ancora, alla volta del difficile terreno di Spezia.

Lo scorso anno iniziò proprio dalla città dell’Arsenale la bellissima avventura in panchina per Davide Ballardini, che pilotò la navicella Genoa in zona salvezza, addirittura all’11° posto finale.

Accadrà cosi anche questa volta?

Se Destro continua su questa strada, tutto sarà più facile.

 

Franco Ricciardi

Il Genoa veste Damat-Tween: primi botti della nuova proprietà

Super User 21 Ottobre 2021 1617 Visite

La nuova proprietà del Genoa “777 Partner” fa sul serio. Dopo un primo versamento di 15 milioni nelle casse societarie, i dirigenti rossoblu hanno incontrato a Tursi il sindaco di Genova Marco Bucci e nella serata del 20 ottobre hanno annunciato il nuovo “fashion sponsor”, il brand Damat-Tween, tramite la proprietà Orka Holding, che ha sede ad Istambul.

“Orka Holding - si legge nel Comunicato - ha siglato un accordo di sponsorizzazione con il Genoa Cricket and Football Club per fornire, attraverso il marchio Damat-Tween, le divise ufficiali a dirigenti, staff e giocatori per le stagioni sportive 2021/22 e 2022/23. Il club nove volte campione d’Italia veste quindi il design di Damat-Tween tra i pionieri, come il Grifone è stato per la promozione del gioco del calcio, del concetto di “lusso accessibile”.

Insomma una sinergia importante con uno sponsor che ha già partnership di assoluto valore: fornisce le divise alle Nazionali di Turchia e Sud Africa, alla Federazione Arbitri Spagnola, alle società Galatasaray, Trabzonspor, Nk Istra 1961 e Deportivo Alaves; Orka Holding oltre al calcio ama il basket e veste team quali Tofas Sport Club, Darussafaka Sk e Bilbao.

All’incontro a Genova tra l’amministratore delegato rossoblù Alessandro Zarbano e Süleyman Orakçıoğlu, amministratore delegato e fondatore di Orka Holding, sono intervenuti come testimonial i giocatori Caleb Ekuban, Johan Vasquez e Yayah Kallon.

Le nuove divise hanno un look formale e casual e sono realizzate con una rivoluzionaria nanotecnologia per garantire comfort, stile, versatilità e sostenibilità. Il marchio di fabbrica dei brand di Istanbul.

Il marchio Damat-Tween e D’S Damat è attualmente in 85 paesi nel mondo, con una rete vendita di oltre 400 negozi ed oltre punti vendita.

Un nuovo punto vendita vedrà la luce quanto prima a Genova e dovrebbe essere situato nel cuore della città.

Insomma, il “nuovo Genoa” si muove sotto molteplici aspetti, in attesa di mettere mano anche alla squadra dal punto di vista tecnico. 

Franco Ricciardi

Ferrero insulta Panatta, lo manda a… e lascia gli studi Rai

Super User 19 Ottobre 2021 1056 Visite

E Massimo Ferrero, dopo gli insulti di qualche mese fa al giornalista Renzo Parodi alla presentazione del nuovo allenatore della Sampdoria Roberto D’Aversa, replica questa volta in diretta Rai nazionale.

Certo, vederlo in Tv che dice “Ma chi c… è Panatta?” all’Adriano nazionale è stato imbarazzante.

“Ma chi è sto’ Panatta? – ha incalzato in collegamento video con la trasmissione Rai “Quelli del lunedì”, condotta dal duo genovese Bizzarri-Kessisoglu, dove l’ex tennista è ospite fisso - ma basta, non può parlare male dei romani. Perché lui di dov’è, di Fossombrone?”.

Panatta ha ascoltato attentamente, poi ha detto “Posso rispondere a questo signore?”, ma il numero uno della Sampdoria era ormai fuori dalla grazia di Dio, passando al “tu”: “Hai parlato male dei romani e hai detto il Viperetta. Ma quale Viperetta ma vaff….. Ed adesso me ne vado pure dopo sta’ buffonata di due ore, ciao” e si è alzato imprecando lasciando lo studio di Genova.

Finalmente l’ex campione di tennis ha potuto replicare, anche con un mezzo sorriso sulle labbra.

"A parte gli scherzi - ha detto - io non ho assolutamente insultato i romani, secondo me Ferrero non sta tanto bene".

Franco Ricciardi

Alberto Zangrillo, un primario rianimatore presidente del Genoa

Super User 19 Ottobre 2021 2343 Visite

E’ questione di ore, la decisione sembra essere stata presa. Alberto Zangrillo, genovese di Carignano, medico personale di Silvio Berlusconi e primario di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano, sarà il nuovo presidente del Genoa.

Tifosissimo rossoblù da sempre, domenica scorsa era in tribuna seduto accanto a Andres Blazquez, Operating Partner del fondo d’investimento privato fondato nel 2015 da Steven Pasko e Josh Wander.

I due hanno tifato assieme, si sono abbracciati ai gol di Destro e Vasquez.

Zangrillo deve sciogliere ancora la riserva, ma è ormai possibilissimo che accetti. Ricordiamo che nel 2017 aveva più volte cercato di convincere Silvio Berlusconi ed il figlio Piersilvio a comprare il Genoa, ma i due preferirono acquistare il Monza, che in tre anni è stato soltanto cocenti delusioni, nonostante le faraoniche campagne acquisti (Boateng e Balotelli su tutti).

Insomma, sarà affidata a lui la riorganizzazione societaria del club rossoblù.

Zangrillo è primario di Anestesia e Rianimazione: chi meglio di lui quindi potrebbe “rianimare” il Genoa dopo oltre mezzo secolo di vacche magre e retrocessioni?

Il cloosing per la cessione è slittato di qualche giorno, ma il passaggio di consegne ufficiale tra Enrico Preziosi e la “777 Partners” si farà entro fine ottobre.

Ed il giorno dopo sarà annunciata la presidenza del “rianimatore” Alberto Zangrillo. 

Franco Ricciardi

Amici del Castello, gli assessori regionali Ferro e Scajola hanno premiato le campionesse italiane di pallapugno

Super User 19 Ottobre 2021 633 Visite

Gli assessori regionali Marco Scajola e Simona Ferro questa mattina in Sala Trasparenza hanno premiato le campionesse italiane di pallapugno “Amici del Castello”, la squadra imperiese che anche quest’anno si è confermata al vertice della classifica nazionale. La squadra, allenata da Corrado Agnese, è composta da Rebecca Klippl, Lara Ghigliazza, Lorenza Mingone, Alessia Mela, Cecilia Alassio e Arianna Conti. Nel 2019 è stata la prima squadra ligure a vincere il campionato femminile, nel 2021, dopo una sospensione nel 2020 del campionato a causa del Covid, hanno riconquistato il titolo nazionale. Alla premiazione era presente anche Ilenia Fiorucci, in rappresentanza del Comune di Diano Castello.

“Sono lieto di aver premiato oggi, insieme alla collega Ferro, le ragazze della squadra “Amici del Castello”, un esempio di impegno e determinazione per i nostri giovani ed un orgoglio per la Liguria - afferma l’assessore regionale all'Urbanistica Marco Scajola -. I miei complimenti alle ragazze, all’allenatore ed al direttivo dell’associazione sportiva, che, con un lavoro costante, mantiene viva una nostra importante tradizione sportiva: la pallapugno".

“Sono molto contenta di poter ospitare in Sala della Trasparenza la squadra femminile di pallapugno - ha spiegato l'assessore allo Sport Simona Ferro - che ha confermato anche nel 2021 la vittoria nel campionato italiano; la scelta di ospitare in Regione Liguria questa squadra ha un significato ben preciso, io e tutta la giunta siamo vicini allo sport, tutto lo sport soprattutto quello meno conosciuto che poi, come in questo caso, è motore di tradizione e davvero portato avanti con la passione che è la prima dote di chi fa sport”.

Bucci incontra Destro, l’attaccante del Genoa che ha segnato con una bottiglietta in mano

Super User 18 Ottobre 2021 1143 Visite

“Ho avuto il piacere di conoscere Mattia Destro, attaccante del Genoa. Il suo gol con in mano la bottiglietta è stato un’immagine che ha fatto il giro del web. Gli esempi spesso si rivelano più efficaci di tante lezioni o spiegazioni e il gesto dell’attaccante rossoblù ha avuto un’eco importante proprio perché è un buon esempio. Il Comune di Genova, attraverso AMIU, da tempo ha coinvolto la gestione del Ferraris in un progetto europeo “TACKLE” che vuole inserire buone pratiche di riuso e di riciclo anche durante gli eventi sportivi”. Così il sindaco Marco Bucci ha commentato su Facebook la foto che lo ritrae con l’attaccante del Grifone.

“Ballardini pare diventato un mago dei numeri”, la striscia di Vittorio Sirianni su Genoa-Sassuolo

Super User 18 Ottobre 2021 907 Visite

Ballardini pare diventato un mago dei numeri, una specie di Silvan del calcio!

Gli esperti hanno detto che il tecnico ha cambiato, nella partita col Sassuolo, quattro moduli.

Onestamente, noi inesperti, abbiamo visto poco sul versante modulistico: infatti un primo tempo inguardabile dove i cosiddetti ‘moduli’ sono saltati completamente.

Solo nella ripresa abbiamo visto finalmente, non tanto moduli (che ricordiamo sono la cattiva coscienza dell’organizzazione calcistica), ma abbiamo visto solo giocatori che correvano, che davano l’anima, che volevano fare gol (anche se poi non ci sono riusciti due volte solo). E’ bastato che Cambiasso e Kallon velocizzassero la loro manovra che la squadra tutta iniziasse a fare un ossessivo pressing, che la difesa (senza Biraschi) tenesse il campo e tutti molto alti, che il Genoa tornasse ad essere il Grifo che conosciamo: cuore, forza, volontà, motivazioni.

Insomma una vera squadra, ma senza tanti moduli, solo la forza e la volontà di ognuno di arrivare all’obiettivo.

Dunque Ballardini veda di motivare di più i suoi, veda e chieda di avere giocatori sani e non infortunati per mesi, di lasciar perdere cambiamenti di cosiddetti moduli, ma chieda ai suoi di entrare in campo con la voglia di non prendere gol e di non far fare brutte figure ad un portiere nazionale. Curi meglio le caratteristiche di ciascuno dei suoi, e finalmente fissi una formazione, senza tanti cambi che sembrano segno di confusione e basta.

All’uscita dello stadio, un tifoso cantava “Mexico e nuvole”, in onore del messicano Vasquez, che guarda caso è stato uno dei migliori (compreso il gol della liberazione).

E’ bastato che Ekuban trovasse per due volte una buona mira, anche se alla terza palla, la più facile, l’ha sbattuta alle stelle, per capire che una buona punta lo potrebbe essere, lasciando da parte Pandev, che povera anima, non può sostenere un’intera gara.

Insomma: ancora una volta è pensabile che potenzialmente questa squadra si possa formare, ma bisogna rivedere parecchie cose e le deve verificare solo lui, il Balla che alla fine avesse sembrava avesse vinto la Coppa dei Campioni.

Circa il suo destino ha detto: “Non lo decido io, ma so bene quali sono le difficolta”.

Gli americani, presenti allo stadio, hanno avuto accanto a loro il professor Alberto Zangrillo, che potrebbe diventare il presidente onorario del Genoa. Dicono che lui da bimbo andava al Righi da dove si vedeva le gare dei rossoblu (evidentemente non aveva ancora uno stipendio per pagarsi il biglietto…).

Vedremo, certo se il simpatico professore verrà dalle nostre parti, dovremo (ahinoi) sorbirci per un anno le imitazioni del sampdoriano Crozza che di Zangrillo ha fatto un suo cavallo di battaglia. (Pazienza!).

Certo gli americani cominciano a capire qualcosa di questo Genoa e di questa città. Tanto è vero (se è vero) che avrebbero preso contatti con Gattuso, nel caso la situazione tecnica rossoblu precipitasse.

Potrebbe essere l’inizio di una specie di “spoil-system”? Lo sapremo dopo le quattro partite che attendono il grifo: Torino, Spezia, Venezia ed Empoli. 

Vittorio Sirianni

Il giornalista Franco Ricciardi fonda Sestrese Tv e Tele Sori

Super User 15 Ottobre 2021 1104 Visite

Non una emittente tradizionale, ma un inizio di Tv web, cioè la televisione del futuro.

L’iniziativa è della terza squadra di Genova, la Fratellanza Sportiva Sestrese; un notiziario periodico che racconta la vita societaria, dalla prima squadra ai bambini della scuola calcio, classe 2016, cioè 5 anni compiuti.

L’idea del giornalista Franco Ricciardi, collaboratore di Genova3000, è stata immediatamente sposata dalla società verdestellata, in particolare dal presidente Sebastiano Sciortino e dal DS ed addetto stampa Andrea Catania.

E via con interviste, curiosità, risultati, interviste a personaggi che hanno fatto la storia della Sestrese.

L’emittente è visibile sulle pagine Facebook e sui social verdestellati, ma viene ripresa e pubblicata da almeno altre 50 pagine.

Insomma, un ascolto, dopo tre puntate, in continuo, vertiginoso, aumento.

Ricciardi conduce dallo studio e presenta i vari servizi, per una trasmissione che dura dai 30 ai 40 minuti.

“E’ un piacere lavorare con i dirigenti verdestellati - spiega il giornalista - si tratta di un ambiente fantastico. Inoltre, ricordo che un’altra iniziativa analoga la sto seguendo con la società “F.C. Sori 1971”. Stesso canovaccio, e stesso ambiente piacevole, pulito e sereno a partire dal presidente Cisco Di Raimondo. L’emittente rivierasca è stata chiamata Tele Sori”.

Buon lavoro, e lunga vita a queste due nuove iniziative.

Sampdoria, problema Ihattaren: il ragazzo vuole andarsene

Super User 15 Ottobre 2021 831 Visite

Era stato tesserato come un fenomeno, l’uomo in più della Sampdoria.

Invece Mohamed Ihattaren non ha ancora giocato un minuto in Serie A, addirittura è stato convocato una sola volta e le altre sei gare è finito in tribuna.

La Sampdoria, aveva parlato con un documento ufficiale di “problemi familiari”, visto che Mohamed era tornato in Olanda.

Ne parla diffusamente il quotidiano olandese “AD-Algemeen Dagblad”, che spiega che il ragazzo in Italia non si trova bene, mentre voci vicine alla Sampdoria parlano di comportamenti non proprio esemplari dal punto di vista professionale.

Se fosse vero, non sarebbe nuovo a queste cose, visto che il PSV lo scorso luglio lo aveva messo fuori rosa.

Di tutto questo è particolarmente preoccupa il suo agente, il potente Raiola, che sul ragazzo punta molto, tato da inviare in questi giorni a Genova un uomo del suo staff per capire cosa sta accadendo e stare vicino al ragazzo.

Che per tutta risposta, oltre a voler rompere con la Sampdoria, starebbe meditando di uscire dall’orbita di Raiola e passare ad un nuovo procuratore.

Ihattaren vuole andarsene da Genova, e lo farà con ogni probabilità nel prossimo gennaio.

Certo, una occasione persa per la Sampdoria, ma soprattutto per il ragazzo, classe 2002 ed alle spalle giù due fallimenti al PSG ed in blucerchiato.

Franco Ricciardi

Genoa, Carlo Taldo nuovo direttore sportivo

Super User 15 Ottobre 2021 1331 Visite

Primi movimenti societari per la nuova proprietà del Genoa. E’ stato consensualmente revocato il contratto che legava il club rossoblu al direttore sportivo Francesco Marroccu dallo scorso gennaio (ma già in precedenza era stato al Grifone), e l’incarico è stato affidato a Carlo Taldo, che sino alla scorsa settimana occupava analogo incarico nella squadra Primavera rossoblu.

Dopo una lunga carriera da calciatore tra serie B e serie C, ha iniziato l’esperienza dirigenziale nel 2011 come direttore sportivo del Lugano (società nell’orbita Preziosi) per passare poi l'anno successivo alla Cremonese come capo degli osservatori. Nel 2016 l’arrivo al Grifone, dove ha operato molto bene nella Primavera.

La “777 Partner” si muove, giustamente, con molta calma, e l’incarico di Taldo sembra “a tempo”, perché la nuova proprietà è proiettata al futuro, che dovrebbe dare una svolta alla società rossoblù.

Intanto entro metà novembre si conoscerà il nome del nuovo presidente; molti i nomi, tanti quelli che si sono fatti avanti, ma la proprietà non vuole sbagliare e pondera la scelta. Per la stagione 2021-22 l’obiettivo è salvarsi, poi per il Vecchio Balordo inizierà, sperano i tifosi, una nuova era. 

Franco Ricciardi

Sirianni e Lussana sulla panchina a parlare del calcio ligure

Super User 13 Ottobre 2021 729 Visite

Vittorio Sirianni e Massimiliano Lussana ancora una volta sulla panchina (di casa, questa volta) a parlare del calcio ligure. E come finale l’intervista esclusiva a Antonio Oppicelli, l’avvocato genovese che si è autocandidato alla presidenza del Genoa americano.

IL VIDEO

Genoa, Caicedo è pronto!

Super User 11 Ottobre 2021 731 Visite

Se la situazione in difesa resta drammatica - ultimo di una lunga serie di infortuni muscolari Maksimovic - il Genoa torna a sorridere all’attacco.

Da martedì Felipe Salvador Caicedo Corozo, per il mondo del calcio semplicemente Caicedo, torna dopo più di due mesi, ad allenarsi con i compagni.

L’ex laziale, sul quale conta molto il Grifone, sarà convocato e probabilmente finirà in panchina per la gara di domenica 17 ottobre a Marassi con il Sassuolo.

Buone notizie anche da Mattia Destro, che sembra aver superato l’infortunio che lo ha tenuto fermo a Salerno.

Insomma, Ballardini potrà schierare almeno per uno spezzone della partita, se la situazione lo richiederà, il duo Destro-Caicedo, due attaccanti che potrebbero anche completarsi e dar parecchio fastidio alle difese avversarie.

Con il Sassuolo il Grifone cerca la seconda vittoria stagionale; anche perché a Marassi è ancora a secco, avendo vinto per ora in maniera rocambolesca soltanto a Cagliari.

Franco Ricciardi

L’avvocato Oppicelli è il primo candidato presidente del Genoa americano

Super User 09 Ottobre 2021 3396 Visite

L'avvocato marittimista Antonio Maria Oppicelli è il primo a candidarsi alla presidenza del nuovo Genoa.

Nella nostra intervista, Oppicelli lancia il suo appello ai nuovi proprietari sfoggiando un ottimo inglese, dimostrando così di poter essere l’uomo giusto al posto giusto.

Adesso attende la risposta dei tre americani, Adam Weiss, Juan Arciniegas e Josh Wander.

“Non siamo qui per perdere”, avevano detto gli americani del Genoa

Super User 04 Ottobre 2021 989 Visite

Gli amici americani avevano detto: “Non siamo qui per perdere, né per pareggiare, ma per vincere”.

A Ballardini devono essere fischiate clamorosamente le orecchie, dopo la sconfitta di Salerno.

Specie dopo aver ricevuto gli elogi dei nuovi proprietari. I quali, per altro, hanno insistito dicendo entusiastici: “In cinque anni porteremo il Genoa in Europa”.

Insomma, da una parte gli entusiasmi dei nuovi arrivi, dall’altra una situazione tecnica della squadra ancora abbastanza confusionaria, se è vero che perdere con la Salernitana è il massimo dell’umiliazione.

Ora i problemi sono due: da una parte Ballardini che dovrebbe finalmente farsi un esame di coscienza e dire esattamente quello che pensa, cioè se questa squadra vale qualcosa e quali sono i veri problemi che intravede, ma che copre (almeno questa è la sensazione) con dichiarazioni come: “Sono contento di aver preso solo un gol, mentre altre volte…”.

Dall’altra si spera che questi amici d’oltre oceano inizino a capire, dopo gli entusiasmi e gli abbracci, cosa significa aver comprato una società come il Genoa e in generale quale sia, oggi, il clima calcistico italiano.

Nell’ultimo nostro commento avevamo avvisato gli amici americani dicendo loro di andare cauti e cercare di conoscere e capire bene l’ambiente, la città, il mondo rossoblu.

A dire il vero la sconfitta di Salerno non ha impensierito più di tanto, conoscendo il vecchio Grifo. Al momento si vive ancora nello stato iniziale di confusione tattica, un po’ è vero per gli infortuni (ma possibile che quel Caicedo sia ancora fermo? Sarà mica una patacchina?) e un po’ perché Ballardini continua ad essere felicissimo e tranquillo di questi cinque punti. Il timore è che neppure lui sappia dirci quando questa ‘accozzaglia’ di uomini potrà diventare davvero ‘squadra’.

Il tecnico aveva detto alla vigilia: “Voglio fame e furore”. Purtroppo la fame è rimasta, anzi si è finiti ad un terribile digiuno. Il furore si è perso nell’apatia.

Ed ora? La speranza è che abbia ragione il ‘Balla’, che, non dimentichiamolo, due anni fa quando poi venne licenziato, in sette partite racimolò bel 12 punti.

Sarà ancora una volta Preziosi a decidere il da farsi, perché è sempre lui, al momento, il presidente fino al closing di ottobre. E sappiamo che il suo giudizio nei confronti di ‘Balla’ non è sempre stato lusinghiero. Anche perché v’è quel Malan ancora sotto contratto e forse anche Faggiano.

Cosa dirà Preziosi ai suoi nuovi amici americani? I quali sembrano (e questo è un dato positivo) comunque sempre ottimisti, tanto che nell’incontro con i tifosi Andres Blazquez ha detto trionfante: “In cinque anni saremo al massimo”.

E sembra davvero che questi manager non siano tanto ‘micchi’ se pare abbiano già depositato nelle casse rossoblu ben venti milioni per rafforzare la squadra.

La notizia è interessante, ma non vorremmo che Ballardini, avendo già 33 giocatori da gestire e vedendone arrivare altri, perda completamente la sinderesi.

Noi pensiamo onestamente di no e lo vedremo domenica contro il Sassuolo.

Vittorio Sirianni

Genova3000 TV

Genova3000 TV

Notizie

Levante

Cultura

Spettacoli

Sport

Gossip

Genova Sport 2024