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Sport

Sportivo ligure dell’anno, a Francesco Bocciardo e Viviana Bottaro la 29° edizione del premio

Super User 13 Dicembre 2021 1127 Visite

La ventinovesima edizione del premio “Lo Sportivo Ligure dell’Anno” va a due grandi protagonisti di Tokyo 2020. Sono infatti Francesco Bocciardo e Viviana Bottaro a succedere nell’albo d’oro alle gemelle Asia e Alice d’Amato e a ricevere il prestigioso riconoscimento dalle mani dell’assessore allo sport Simona Ferro in occasione dell’annuale cerimonia che si è tenuta oggi pomeriggio presso l’Auditorium Montale del Teatro Carlo Felice.

“Un anno strano per lo sport – commenta l’assessore Ferro – Siamo partiti 12 mesi fa con il mondo sportivo chiuso a causa della pandemia e sul punto di implodere, con il serio rischio di perdere una generazione di atleti, di allenatori e molte società sportive. Quando finalmente si è potuto riaprire, è esplosa la primavera dello sport che poi è diventata un’estate memorabile con i successi italiani nelle olimpiadi e nelle paralimpiadi. Abbiamo gioito per i nostri campioni che hanno rappresentato la capacità di resilienza di una regione come quella di un’intera nazione. Oggi è bellissimo per tutti noi poter assegnare un premio che diventa il riconoscimento del nostro territorio ligure ai propri atleti”.

Bocciardo, classe 1994, è reduce da una Paralimpiade fantastica culminata nei successi ottenuti nei 100 e 200 stile libero e nell’argento nella staffetta 4x50 stile libero. L’atleta di Nuotatori Genovesi e Fiamme Oro, già oro a Rio 2016 nei 400 stile libero, vanta nel 2021 anche 4 titoli europei conquistati a Funchal. Il 5 agosto 2021 Bottaro, 34 anni, corona una carriera eccezionale nel karate con il bronzo olimpico vinto nella decisiva sfida contro l’americana Kokumai. Una sfida, sempre per il terzo posto, riproposta anche ai Mondiali di Dubai con lo stesso esito a favore dell’atleta delle Fiamme Oro.

Un’emozione per tutti è stato l’aver rivissuto la magica estate degli Europei con la menzione speciale per il calciatore genovese Federico Chiesa, ritirata dal padre del calciatore che dall’autunno 2020 è in forza alla Juventus.

Applausi per il pallavolista genovese Paolo Porro della Power Volley Milano (scuola Colombo Volley Genova), campione mondiale Under 21 e premiato come miglior alzatore del torneo.

Un anno da incorniciare anche per due nuotatori: Alberto Razzetti e Martina Carraro, entrambi finalisti ai Giochi Olimpici di Tokyo, vanno più volte a segno agli Europei. Alberto è argento nei 400 e bronzo nei 200 misti agli assoluti continentali di aprile, oro (200 farfalla), argento (400 misti) e bronzo (200 misti) in vasca corta. Martina è campionessa nei 100 rana in vasca corta dopo il bronzo agli assoluti continentali di aprile.

Menzione speciale per la Pro Recco, vincitrice della Coppa dei Campioni di pallanuoto e per l’alassino Pietro Sibello randista (poi anche stratega) su Luna Rossa, tra Prada Cup e Coppa America.

Nell’occasione, il presidente Coni Liguria Antonio Micillo, unitamente alla sua Giunta e al delegato provinciale Alberto Bennati, hanno consegnato le benemerenze sportive. Stella d’Oro al Merito Sportivo a Danilo Buzzi, Luca Cozzolino, Giuseppe Raiola e Giulia Viacava, stella d’Argento a Gianluca Carbone, Giorgio Conte, Claudio Maggiolo e Adriano Osimani e ad altri 4 sodalizi della provincia di Genova: l’Associazione Genovese Arcieri, il Club Scherma Rapallo, il centro sportivo Marassi Judo e il Gruppo Sportivo Speranza. Infine le Stelle di Bronzo andranno ad Alberto Bennati, Gabriele Dedone, Andrea Fossati, Roberto Francesco Lucchina, Giorgio Malaspina, Alessandro Giovanni Martini e Andrea Pesce.

Viviana Bottaro.

Padel, la nuova mania sportiva vista dal primario di riabilitazione di Asl3 Mauro Casaleggio

Super User 12 Dicembre 2021 1727 Visite

E’ scoppiata la mania per un nuovo gioco chiamato Padel. Perfino Roberto Mancini ne è diventato un appassionato. Siamo lieti di accogliere un articolo molto approfondito del professor Mauro Casaleggio, primario del Dipartimento di riabilitazione di Asl 3. Ne seguiranno altri sulle patologie che questo sport può provocare.

 

E’ sempre più padel-mania. Stiamo diventando tutti pazzi per il padel. Tutto ciò è innegabile.

Il padel nasce in Messico nel 1969 (Enrique Corcuera) ed arriva in Spagna, a Marbella, nel 1975 con due campi, nello stesso anno arriva in Argentina ed inizia la sua popolarità venendo praticato da milioni di persone.

I dati numerici spingono sempre più verso un’ascesa verticale, verso un boom inconfutabile ed incontestabile di questo sport. 15 milioni di persone praticano oggi questo sport in 92 paesi del mondo. L’Europa ha superato il Sud America, dove questo sport è nato: 8,7 milioni di giocatori europei contro 6,3 milioni di sudamericani.

Un campo da padel costa circa 25.000 euro e può durare circa 13 anni.

Cinque anni or sono i campi di padel in Italia erano 80, oggi se ne contano 3405 con 1410 strutture di cui 535 campi sono indoor. Circa 90 euro il costo di una buona racchetta per cominciare a giocare, 250 euro il costo di una racchetta top di gamma.

La Federazione Italiana Gioco Padel nasce nel 1991 alla fiera di Bologna (Sport Show). Viene riconosciuta dal CONI ed inserita nell’ambito della FIT (Federazione Italiana Tennis) nel 2008. Nel primo trimestre del 2020 è continuata la crescita del padel in tutta Italia nonostante il lockdown del mese di marzo. 19 Regioni presentano strutture e campi. Il Lazio è la regione con la maggior percentuale di campi (31 per cento), seguito da Lombardia (13 per cento), Sicilia (12 per cento), Emilia Romagna (11 per cento). La Liguria con una percentuale del 3 per cento si trova al 11° posto, con 53 campi (20 Ge, 10 Sv, 15 Im, 8 Sp) di cui 3 campi indoor e 41 strutture.

I campi necessitano di poca manutenzione e sono più piccoli di un campo da tennis, per cui la reddività dell’investimento in questo sport risulta essere molto alta.

Perché il padel è così appassionante? Semplice. Si entra in campo e si gioca subito (occorre minor base tecnica rispetto al tennis) e questa immediatezza e dinamicità porta le persone ad avvicinarsi velocemente a questo sport, inoltre giocando una partita in quattro (due contro due) favorisce la socializzazione. Come tutti gli sport non è solo per amatori e dilettanti (in Italia circa 56.000 praticanti), ma anche per professionisti (circa 7000 agonisti in Italia), in Liguria 825 tesserati di cui 563 agonisti e 262 non agonisti; il miglior piazzamento italiano nel ranking ufficiale maschile del World Padel Tour è stato il 24° posto, oggi è 104; il miglior piazzamento femminile è stato il 61° ed oggi 5 atlete si trovano nelle prime 100 del mondo. I più forti giocatori del mondo sono argentini e spagnoli. Il numero 1 del ranking maschile è oggi lo spagnolo Alejandro Galan Romo seguito dall’argentino Fernando Belasteguin detto “Bela”. La numero 1 del ranking femminile è la spagnola Gemma Triay seguita dalla connazionale Alejandra Salar Bengoechea. 2024 olimpiadi di Parigi probabilmente 1° anno con padel presente?

Il campo da padel (10 metri di larghezza per 20 metri di lunghezza, con al centro una rete alta 0,90 cm) è circondato da pareti vetrate trasparenti alte 3 metri facenti parte dell’area di gioco, che consentono alla pallina di rimbalzare in modo regolare. Si gioca a coppie: due contro due, ognuno munito di una racchetta simile al beach tennis. La palla può essere colpita direttamente o dopo un rimbalzo. Il sistema di assegnazione dei set, dei game e dei punti è identico a quello del tennis.

Il padel è uno sport aerobico anaerobico alternato, aciclico, ovvero uno sport in cui i gesti tecnici che lo caratterizzano non sono sempre gli stessi, ma variano in base al giocatore, alle sue capacità di esecuzione, dall’andamento della partita, dal clima (es. presenza di vento o meno).

Il padel non è uno sport in cui si percorrono lunghe distanze e non è uno sport da contatto (come il calcio o il rugby), nel contempo è uno sport caratterizzato da rapidi cambi di direzione, scambi veloci e frequenti torsioni, da ripetute sollecitazioni mio-tendinee, da un uso della racchetta molto intenso e prolungato e diverso rispetto al tennis, per cui le patologie più frequenti riguardano gli Arti Superiori (AA.SS.), gli Arti Inferiori (AA.II.), le lesioni muscolari, gli infortuni alla colonna vertebrale.

AA.SS.: a causa del gesto atletico ripetuto che coinvolge la spalla, il gomito ed il polso abbiamo: lesioni tendinee della cuffia dei rotatori della spalla, sub/lussazioni della spalla, epicondilite, epitrocleite, tendinopatia De Quervain (tendinite estensore breve ed abduttore lungo del pollice.

AA.II.: causa i rapidi cambi di direzione abbiamo: traumi distorsivi di caviglia con lesioni capsulo-legamentose, tendinopatia Achille, distorsioni del ginocchio con lesioni capsulo-legamentose e meniscali, tendinopatie rotulee da sovraccarico funzionale od alterato gesto atletico.

LESIONI MUSCOLARI: causa frequenti arresti e ripartenze, ripetuti cambi di direzione e numerose accelerazioni abbiamo: contratture, stiramenti e strappi.

INFORTUNI DELLA COLONNA VERTEBRALE: posizione di gioco, scatti improvvisi, violente torsioni, rapidi cambi di posizione e la multidirezionalità dei movimenti del rachide che richiedono un rapido reclutamento della sua muscolatura possono causare una sintomatologia dolorosa a carico del rachide lombare e della sua muscolatura paravertebrale dorso/lombare.

Non possiamo dimenticare LESIONI ACCIDENTALI “simil-fantozziane” tipo cadere su una palla, sbattere contro la vetrata o tirarsi la racchetta in faccia.

I benefici di questo sport, come dello sport in generale, sono molteplici: dall’eliminazione dello stress ed il rilassamento della mente, all’impatto sul sistema cardio-circolatorio, osteoarticolare e muscolare, per arrivare al controllo del peso ed all’autostima fino al miglioramento della agilità e della coordinazione e delle capacità attentive. Altro importante beneficio da non sottovalutare di questo sport è la socializzazione che ci aiuta a trascorrere momenti in famiglia o tra amici combattendo così solitudine e tristezza.

E’ risaputo e noto che lo sport allunga la vita, il padel può diventare una valida attività motoria senza movimenti aggressivi, adatta a mantenersi in forma e che può essere praticata da tutta la famiglia.

Mauro Casaleggio
Primario del Dipartimento di riabilitazione di Asl 3

 

 

 

Derby, la partita delle anime perse

Super User 11 Dicembre 2021 828 Visite

Alla vigilia avevamo definito questo derby la “partita delle anime perse”. Ed è andata così. Meno persa l’anima blucerchiata (con i suoi tre punti, dopo un ordinato compitino), assolutamente persa l’anima del Grifone.

Cosa si può dire ancora di questa squadra che, proprio, non funziona e che anche le poche occasioni (leggi Hernani) ama buttarle via come si fa con un pacchetto di sigarette vuoto.

Esiste, oggi, in questa società uno strano clima, che da tempo noi (anche un po’ scherzosamente) chiamiamo “paranormale”.

In effetti da una parte ci sono questi americani che sembrano assolutamente tranquilli per quello che hanno promesso, continuano a dire che capiscono il momento, ma i progetti sono pronti, straordinari ed importanti, che si impegneranno nel futuro per fare questa società sempre più grande. Aggiungono che si affideranno al mercato, da dove inizierà la “nostra rivoluzione”.

In tribuna, venerdì, c’era anche il presidente Zangrillo, sorridente, assolutamente non preoccupato, tendente invece a chiacchierare (ma guarda un po’) con Toti e Bucci.

A proposito del sindaco va davvero elogiato (lui lontano sportivamente dai rossoblucerchiati) per la sua presenza e la sua bella definizione: “Una gara, il derby, patrimonio della città perché simbolo di bellezza e di passione”. “Come si fa a non eleggerlo”, hanno sussurrato in molti.

Ebbene, di fronte a questa situazione societaria esaltata da una parte, onestamente quella più importante, esiste l’altra faccia della medaglia e cioè la classifica, il penultimo posto, la previsione più probabile di andare in serie B.

Una situazione davvero fantascientifica. E in questo mondo rossoblu contradditorio ci sta lo Sheva che, essendo uomo onesto dice poche cose, da un lato un po’ patetiche, dall’altro piene di speranza nella rassegnazione: “Ci aiuterà il mercato di gennaio”. E ancora: “C’è stata reazione nel secondo tempo, si dovrà giocare così dall’inizio”.

Perché ciò non sia successo, lo Sheva però non lo spiega. E non si spiegano tante sue scelte, a cominciare da Destro entrato troppo tardi, e al “furore” che aveva anticipato alla vigilia e che avrebbe dovuto infondere ai suoi.

A tal proposito si ha la sensazione che gli attuali giocatori che scendono in campo, sentendo le infinite voci che guardano a gennaio come ad una “rivoluzione”, danno l’idea di avere poche motivazioni e qualche indifferenza verso l’obiettivo vittoria (tanto a gennaio chissà cosa ci succederà…).

Detto questo, si potrebbe continuare per sostenere Sheva a sottolineare la mancanza di otto titolari che se ci fossero forse darebbero dei risultati migliori. Si è visto che la sola entrata di Destro ha vivacizzato l’attacco. Ma qui verrebbe la voglia di sentire cosa ne pensa l’autore di questo “massacro di campagna acquisti”, l’ex presidente Preziosi che, proprio alla vigilia del campionato, disse con un certo orgoglio: “La campagna acquisti di quest’anno sarà la migliore da cinque anni a questa parte!”.

Per fortuna sono arrivati gli americani (almeno si spera) con la loro certezza che le cose cambieranno. E’ arrivato, infatti, anche un altro personaggio europeo, tal Jhoannes Spors, il nuovo general manager scelto dall’Olanda, dopo l’ultima sosta a Vitesse.

Questo movimento, sia societario sia tecnico, che si sta muovendo attorno al Genoa, di taglio europeo con programmi che parlano di scudetti e di Champions League, crea però sospetti, interrogativi e varie interpretazioni, ma per fortuna anche speranze.

Sì, proprio così, speranze. Che si sa sono le ultime a morire.

Vittorio Sirianni

Genoa, il nuovo direttore sportivo è Johannes Spors

Super User 09 Dicembre 2021 2829 Visite

Il Genoa ha il nuovo direttore sportivo: si tratta di Johannes Spors, soltanto 39 anni ma con già una grande esperienza alle spalle.

Quindi un grande colpo per “777 Partners”, che con questa scelta ha spiazzato tutti. Bruciato Valter Sabatini, che era ad un passo, si è puntato su questo tedesco di Heidelberg.

La sua carriera è iniziata quando era giovanissimo, come “Match Analyst” all’Hoffenheim, voluto dall’allora allenatore Ralf Rangnick, oggi trainer del Manchester United, per poi dirigere il reparto scouting del club tedesco per ulteriori tre anni.

Arrivando al passato recente, Johannes Spors era dal 2020 Direttore Sportivo del Vitesse, società calcistica olandese con sede nella città di Arnhem, militante in Eredivisie (serie A).

Per il calcio tulipano un periodo particolarmente difficile, e Spors si è dovuto raffrontare nel ruolo di direttore sportivo con la pandemia Covid19.

Inoltre, al Vitesse giravano pochi soldi, ma Spors con mosse di mercato intelligenti è riuscito a portare la squadra alla qualificazione in Conference League.

Con la società di Arnhem aveva un contratto valido sino a giugno 2024, ma la chiamata di “777 Partners” era di quelle irrinunciabili.

Il nuovo direttore sportivo rossoblù sarà presentato nelle prossime ore, probabilmente sabato o lunedi; ma fonti sicure affermano che sta già lavorando per il Vecchio Grifone da almeno una settimana. E che almeno due grossi colpi per il fondamentale mercato-salvezza di gennaio sarebbero già stati chiusi proprio da lui.

Buon lavoro Johannes!

Franco Ricciardi

Calcio, Maresca: “Vicino alla Samp. Le squadre di Genova patrimonio importantissimo della città”

Super User 09 Dicembre 2021 833 Visite

“Il calcio non è soltanto uno sport, lo dimostrano bene Genoa e Sampdoria. Ma è qualcosa di più: è un importante valvola sociale dove tutti sono alla pari, dove si lotta insieme per un traguardo, dove si fa amicizia e si costruiscono rapporti di una vita, dove ci si educa ad essere uomini e si è educati, dove si cresce insieme e nascono sinergie che possono anche creare posti di lavoro e salvare vite”. A dirlo è Francesco Maresca, assessore al porto di Genova.

“Per questo - prosegue l’assessore - ritengo che il periodo delicato della Sampdoria deve essere attenzionato da tutte le istituzioni, compito nostro è anche quello di tutelare i nostri cittadini che sono tifosi e spesso intorno a questo sport costruiscono delle vere e proprie basi sociali che restano intatte per la vita. Pertanto auspico che la situazione della Sampdoria si risolva velocemente e al più presto, perché le due squadre di Genova sono un volano economico e sociale patrimonio di tutta la città e devono volare insieme”.

Promozione turistica, presentate le maglie di Genoa, Sampdoria e Spezia con il marchio 'La mia Liguria'

Super User 07 Dicembre 2021 996 Visite

“Il marchio 'La mia Liguria' comparirà sulle maglie di Genoa, Sampdoria e Spezia e Regione Liguria diventerà partner delle squadre del nostro territorio sfruttando il privilegio di avere ben tre formazioni in Serie A. Il mondo dello sport rappresenta un veicolo comunicativo di enorme impatto sociale, mediatico ed economico”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in merito alla collaborazione tra Regione e le tre squadre di serie A. La prima uscita sarà venerdì sera alle 20.45 a Marassi in occasione del derby tra Genoa e Sampdoria mentre lo Spezia scenderà in campo con la nuova maglia lunedì nella trasferta contro la Roma.

“Andremo a casa dei nostri “avversari calcistici” – ha aggiunto il presidente Toti - facendogli scoprire la Liguria e continuando quella promozione del territorio, anche a livello internazionale, che sta portando grandi risultati, testimoniati soprattutto dal numero dei turisti che quest’anno hanno visitato la nostra regione. Basti pensare che le tre squadre liguri durante la scorsa stagione hanno superato i 50 milioni di spettatori mentre le partite del campionato italiano di calcio di serie A sono distribuite in circa 200 paesi nel mondo tramite 52 broadcasters multicanale rivolgendosi a un pubblico complessivo di oltre 1 miliardo di spettatori, a questi si aggiungono CBS Sports per gli Stati Uniti e YouTube per la regione Medio Oriente-Nord Africa”.

“Regione Liguria promuoverà anche le eccellenze del proprio territorio e di volta in volta sulle maglie da gioco compariranno scritte per pubblicizzare i grandi eventi ospitati in Liguria, come Euroflora o il Salone Nautico. Gli stessi giocatori, soprattutto quelli gli stranieri provenienti da paesi a forte vocazione turistica, verranno impiegati come testimonial d'eccezione nelle rispettive nazioni. Per la Liguria si tratta di un’occasione da non perdere per diventare ancora più grande”.

“Genoa, Sampdoria e Spezia porteranno in giro per tutta Italia il nome della Liguria – spiega il sindaco di Genova Marco Bucci - Il nome della nostra terra sarà su tutti i campi della Serie A: lo sport può e deve essere un grande volano per il turismo. Ben venga un’operazione di marketing di questo tipo, per attirare nella nostra città e nella nostra regione sempre più persone. Da un campo da calcio può partire il viaggio alla scoperta dell’infinita bellezza che solo Genova e la Liguria sanno offrire”.

“Le tre squadre della serie A della Liguria, quando scenderanno in campo, lo faranno unite per il loro territorio – ha dichiarato il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – E’ un grande orgoglio come Sindaco ma prima ancora come tifoso vedere nella maglia bianca delle Aquile la testimonianza di una forte appartenenza territoriale e volano di promozione turistica ed economica. E’ una grande occasione di promozione del territorio ligure e di tutta la nostra Provincia: un’intuizione brillante di Regione Liguria che sono certo sarà un'altra carta vincente per i numeri già record di trend turistici della nostra terra.”

“Ringrazio la Regione – ha detto il presidente del Genoa Alberto Zangrillo - per aver deciso di dare visibilità alla Liguria e alle sue realtà, scegliendo di investire concretamente anche a sostegno delle Società calcistiche che la rappresentano ai massimi livelli nazionali. Il Genoa intende valorizzare al meglio il supporto economico ricevuto dalla Regione, facendo in modo che sia il primo tassello di un impegno concreto che la Società vorrà indirizzare alle categorie più fragili”.

“Non c’è di meglio come Sampdoria per sottolineare la felicità e l’orgoglio– ha spiegato Alberto Bosco, direttore operativo della Sampdoria - di rappresentare e promuovere la Liguria attraverso la maglia più bella del mondo. La Sampdoria è storia di unione e diversità, esattamente come la Liguria, una terra fra mare e monti, tradizioni e innovazioni. Un grazie al governatore Toti che tanto sta facendo per questa terra e che è stato il primo ideologo appassionato di quest’iniziativa”.

“A nome di tutta la famiglia Platek e dello Spezia Calcio, intendo ringraziare la Regione Liguria per questo accordo che ci riempie di orgoglio – ha spiegato il presidente dello Spezia Philip Platek Jr -. La valorizzazione del territorio è uno dei punti cardine del nostro programma, perché lo Spezia Calcio non deve limitarsi ad essere un punto di riferimento nel panorama sportivo italiano, ma deve sfruttare la grande visibilità che la Serie A porta alle sue iscritte, svolgendo il ruolo di ambasciatore nel mondo della propria gente e delle meraviglie paesaggistiche che ogni anno attirano migliaia di turisti da ogni parte del globo”.

E' il Genoa che ha detto no a Sabatini?

Super User 03 Dicembre 2021 1431 Visite

Il Genoa, non è mistero, sta cercando un direttore sportivo da affiancare a Carlo Taldo da subito, per la gestione più omogenea del mercato di gennaio, che non andrà assolutamente fallito.

A tal proposito, precisamente lo scorso 26 novembre, tutti i media davano per certo l’arrivo di Walter Sabatini, ex DS blucerchiato di qualche anno fa, transitato poi da Inter, Roma e Bologna.

Ma la società, per bocca del responsabile comunicazione Giampiero Timossi, aveva immediatamente smentito: "Non vi sono novità sull’eventuale arrivo di una nuova figura dirigenziale per l'area tecnica".

E così è stato. E’ storia di oggi che Sabatini avrebbe rifiutato una offerta rossoblù; difficile capire la verità, ma se la società Genoa aveva smentito con decisione una settimana fa evidentemente, se c’era stato realmente contatto, c’erano divergenze di vedute tra “777 Partners” e lo stesso Sabatini. Premesso ciò, se ci sono stati contatti ufficiali, potrebbe anche essere che la nuova proprietà, che si muove in silenzio, non abbia gradito che la voce di un suo arrivo al Genoa fosse trapelata; e la cosa la sapevano in due, “777” e… l’interessato; possibilissimo che Sabatini si sia confidato con qualcuno che poi lo ha “tradito”, rendendo pubblica la cosa.

Poco male. Intanto il nuovo corso rossoblù prosegue, tra le difficoltà incontrate in campo e l’incredibile infinita serie di infortuni che ha colpito ben otto titolari, ultimo dei quali Rovella contro il Milan. Shevchenko sin dal suo secondo giorno in rossoblù ha puntato il dito contro il terreno del “Signorini” di Pegli, e potrebbe avere ragione.

Tutto questo in febbrile attesa del mercato di gennaio, che dovrebbe far approdare al Grifone uomini idonei per arrivare alla salvezza. Per poi nel giugno 2022 cambiare completamente registro, e provare a far tornare il Vecchio Balordo ai fasti di una volta.

Con un direttore sportivo, che non sarà Sabatini.

Franco Ricciardi

 

 

 

Genoa, dopo oltre mezzo secolo finisce la dinastia dei Gatto

Super User 01 Dicembre 2021 4050 Visite

La fine di un’epoca. Oltre mezzo secolo, una vita. Parliamo della dinastia dei dottori Pierluigi e Pietro Gatto, padre e figlio, che dopo oltre 50 anni escono dai quadri societari del Genoa Cfc.

“Pigi” Gatto, nella vita di tutti i giorni primario radiologo all'ospedale di Sestri Ponente, era stato per quasi un trentennio il medico sociale del Genoa.

Genoano sfegatato, personaggio focoso, caldo, amato da giocatori e tifosi, era apprezzatissimo per la sua serietà professionale.

Suo padre era medico e da lui aveva ereditato la passione per la medicina. Accanto alla medicina c’era da sempre il Vecchio Grifone, dove a lungo ha prestato la sua opera professionale a titolo completamente gratuito.

Erano i tempi di Berrino, Fossati e Meneghini; tempi non facili e duri. Poi con Spinelli si prese molte soddisfazioni andando con la squadra di Osvaldo Bagnoli in giro per l’Europa arrivando sino alla semifinale di Coppa Uefa.

Tutti lo ricordano come l’uomo che salvò la vita a Giancarlo Antognoni; era il 1981, e il golden boy della Fiorentina dopo un drammatico scontro con il portiere rossoblù Martina in uscita, cadde a terra, colpito fortuitamente ad una tempia, apparentemente privo di vita. Pigi Gatto capì la situazione e con prontezza si precipitò sul giocatore praticandogli il massaggio cardiaco e dopo pochi secondi la respirazione bocca a bocca.

Per questo Giancarlo Antognoni si salvò. “Pigi” se ne andò nel 2009, a 74 anni.

Qualche tempo prima, andato in pensione, lasciò il posto al figlio Pietro.

Pietro Gatto sin da bambino seguiva decine di trasferte con il padre, la madre ed i fratelli: logico che anche in lui sbocciò l’amore per il Genoa. Ma Gatto junior caratterialmente non era come il padre, certamente tifosissimo ma più riservato, riflessivo, tranquillo.

Pietro è nato a Genova nel 1965, ed è laureato in Medicina e Chirurgia, con specializzazione in Ortopedia e Traumatologia, ed Medicina dello sport. Attualmente è Dirigente Medico del Policlinico San Martino di Genova, Clinica Ortopedica Traumatologia dello sport.

Ed adesso, anche lui esce dal Genoa: visto il cambio di proprietà della società, il 24 novembre scorso ha correttamente rassegnato le proprie dimissioni.

Un’era sportivo-medica si chiude, ma è certo che Pietro e la sua famiglia continueranno a seguire il Vecchio Balordo come fanno da oltre mezzo secolo.

E dal terzo anello anche l’indimenticabile “Pigi” continuerà a soffrire per il suo Genoa. 

Franco Ricciardi

In via XX Settembre nasce “Sampdoria City”

Super User 01 Dicembre 2021 1759 Visite

La situazione societaria è sempre più ingarbugliata, in bilico tra una ipotetica cessione ed un futuro incerto, ma l’attuale dirigenza sampdoriana prosegue per la sua strada.

E da oggi, mercoledì 1° dicembre, apre il “Concept Store” tanto atteso, ed in pieno centro città: esattamente al numero 252 rosso di via XX Settembre.

Insomma, dopo tanti anni un po' di Sampdoria torna nella via dove c’era l’indimenticata sede storica, teatro dei festeggiamenti dello scudetto 1990.

L’orario del nuovo negozio inizialmente sarà dalle 15:30 alle 19:00, ma presto sarà aperto anche in mattinata.

Come spiega la stessa UC Sampdoria sul proprio sito, il “Concept Store” è molto più di un semplice negozio.

“Samp City è una piccola città nella città, disposta su tre piani, dove trovano posto il Service Center, la biglietteria, lo spazio shopping, l’area eventi, un bar ed il ristorante, per un totale di oltre 300 metri quadrati tutte colorate di blucerchiato”.

Insomma, la Samp continua a crescere, in attesa di una auspicatissima schiarita societaria.

Franco Ricciardi

Genoa, Zangrillo: “Il primo punto non si scorda mai”

Super User 30 Novembre 2021 805 Visite

Appena prima della partenza dei rossoblù per Udine, ecco un delizioso e dolcissimo episodio in un giardino di Molassana: un vigile che recupera gli animali selvatici, trova, spaventato e rannicchiato su se stesso, un piccolo grifoncino, esausto, con gran voglia di tornare a volare e assaporare un po’ di cibo.

Il vigile (tifoso rossoblù?) lo accarezza e lo salva. Ecco: a qualcuno è sembrata una premonizione di quello che i grifoncini rossoblù, affamati e stravolti, senza cibo (ovvero punti) avrebbero ottenuto sul campo udinese. E così è stato.

Nulla di trascendentale, sia chiaro, ma la gara con i friulani ha dimostrato, almeno, che pur nei grandi limiti tecnici della squadra, la “cura” Sheva almeno sul piano psicologico e anche tattico, sta trovando una sua dimensione. Intanto la difesa si sta consolidando, si gioca un po’ più generosamente in avanti, si sta forse (diciamo forse) trovando un regista semi-illuminato, per ora, che si chiama Rovella. Si gioca con maggior consapevolezza nei propri mezzi, non si difende solo, ma si tenta di contrattaccare. Purtroppo si sbagliano gol che anche una nonnina novantenne getterebbe in porta.

Peccato: d’altra parte una squadra come il Genoa dovrebbe sapere che, durante una partita, le occasioni facili che possono capitarle sono limitatissime, per cui non si dovrebbe sbagliare.

Il clima, comunque, è migliorato e la sensazione è che Sheva qualche risultato lo cominci ad avere: specialmente sul modo di schierare la formazione, bloccandola il più possibile, come accade per la difesa (se non sbagliamo è la prima volta che la difesa gioca sempre con gli stessi tre giocatori).

Naturalmente il clima, nonostante la classifica, possiamo dirlo, pessima, è supportato in chiave distensiva anche dal vertice societario, se è vero come è vero che il presidente Zangrillo si lascia andare a simpatiche battute distensive, come: “Il primo punto non si scorda mai!”. Chissà se lui non si scorda mai della sua prima rianimazione!

Adesso, però, bisogna gettarsi nella realtà del campionato e guardare cosa aspetta il Grifo, da domenica in poi, Milan, Juventus, derby, Lazio e Atalanta.

Sheva, per rasserenare, ha scomodato anche un antico grande scrittore russo (lui ucraino, strano che si fidi dei russi) tirando fuori lo slogan: “Per il successo servono due parole: tempo e pazienza”.

D’accordo, ma attenzione, che se il Genoa in questo ultime cinque partite non racimola una manciata di punti, finisce che chiuderà il girone in difficoltà e recuperare nel ritorno tanti punti non sarà facile. Quindi tempo non ve ne è tanto, mentre sulla pazienza ognuno deciderà su se stesso.

Il punto di Udine fa certamente sperare, ma non dimentichiamo che alla squadra continuano a mancare giocatori significativi, Criscito, Maksimovic, Caicedo, Destro, Kallon e Fares, tutti indisponibili ancora. I sostituiti, dobbiamo riconoscerlo, hanno dato molto e non hanno fatto rimpiangere gli assenti, riuscendo con tanta Forza d’animo, portare a casa un punticino.

Ekuban, purtroppo, avrà ancora sulle spalle il carico offensivo (per fortuna il Milan avrà Romagnoli squalificato), certo se riuscisse ad avere una palla… a porta vuota… sarebbe per lui un grande riscatto. Per il resto Sheva cercherà di infondere ai suoi quella sua clama tattica, e dolcezza psicologica (ma lo avete visto il suo sguardo languido che non cambia mai?) infondendo sicurezza e ordine anche mentale nei suoi ragazzi.

I tifosi, per fortuna, stanno con lui, mercoledì ser chissà che, tutti insieme, si possa mandare il diavolo all’inferno.

Vittorio Sirianni

Novità nella comunicazione rossoblù: è nata Genoa Tv

Super User 27 Novembre 2021 1151 Visite

26 novembre: a sorpresa, il Genoa ha creato la sua nuova Tv. Stop a Genoa Channel, tra l’altro non amatissima dai tifosi genoani, e via a Genoa Tv.

Rispetto alla precedente, un nome semplice, contenuti nuovi, grafica molto più scorrevole e chiara.

L’annuncio è arrivato direttamente da Juan Arciniegas, managing director di “777 Partners”: “Questo di Genoa Tv è solo il primo passo nel nostro progetto di fare del Genoa uno dei club più innovativi nel mondo. Pianifichiamo di fare leva non solo sulle più moderne tecnologie digitali per portare il Genoa più vicino ai suoi supporter, ma anche di sviluppare strade creative per interagire con loro, e un sistema di video conversazione bidirezionale apre un’ampia varietà di opportunità per essere più vicini a loro come mai. Questo passaggio mette in vetrina un esempio delle molte strade di cui il Genoa può beneficiare dall’ecosistema sportivo di 777, visto che Genoa Tv è alimentata da Fanatiz, un’azienda nel portafogli di 777”.

Insomma il nuovo Genoa sta nascendo al galoppo. La nuova proprietà, giovane ed entusiasta, non vuole perdere tempo.

In attesa che a gennaio arrivino i rinforzi per arrivare alla salvezza.

Franco Ricciardi

Casa Samp: Amedeo Baldari, il medico sociale

Super User 21 Novembre 2021 3172 Visite

Una persona a cui sono molto affezionato nel mondo blucerchiato è il dottor Amedeo Baldari, 65 anni, genovese e blucerchiato doc, medico sociale della Sampdoria dal 1984, quando ancora aveva baffoni e capelli neri, neri. Oggi quel ciuffo c’è sempre e quei baffi anche, ma sono tinti di bianco.

In blucerchiato è una vera e propria icona, un’istituzione per tutto il popolo doriano.

La cosa che lo ha reso famoso e mille volte simpatico, è il suo scatto di corsa, dalla panchina al giocatore a terra, quando c’è una emergenza. E ogni volta, dalla Sud scattava e scatta un applauso di ringraziamento. Lui, nonostante il peso degli anni e della valigetta, parte ancora di corsa, anche se un po’ più ingobbito.

Svolge la professione di medico nel suo studio di Castelletto in Circonvallazione a Monte e non è raro che arrivino da lui tifosi blucerchiati che gli chiedono un suo intervento contro i loro acciacchi. Baldari non dice mai di no. E’ uomo di grande personalità, gentile, altruista e disponibile.

Personalmente ho avuto il piacere di conoscerlo agli inizi degli anni Duemila, in occasione del mio “battesimo” agli allenamenti della Samp a Bogliasco.

Il mio rapporto con Amedeo è di stima ed amicizia. Spesso ci sentiamo a fine gara per commentare insieme la partita. E’ sicuramente un onore per me potergli inviare i miei articoli, dove commento la nostra comune passione blucerchiata.

Tanti anni fa, a Moena, durante il ritiro blucerchiato, Baldari, con la sua intuizione, aveva salvato un uomo finito in coma. Erano le 9 di sera, era successo in un albergo accanto a quello della Samp. Ha sentito il grido d’aiuto, ha capito al volo, e la sua puntura è valsa ad evitare che la situazione degenerasse, pericolosamente. Eroe per caso. Grazie anche per questo.

Amedeo, innalziamo i calici e brindiamo alla nostra amicizia e soprattutto alla fede verso la Sampdoria, nonostante il periodo difficile che sta attraversando. Quindi, vento in poppa e pedalare! Lotta, corri, suda per la Sampdoria!

Simone Mora

Amedeo Baldari

Il Genoa è americano, Zangrillo presidente

Super User 15 Novembre 2021 2023 Visite

Una data storica quella di oggi: 15 novembre 2021.

Il Genoa, è ufficiale - dalle 16:18 - e come previsto da tempo, ha cambiato proprietà, e da oggi è targato americano, “777 Partners”. Le firme sono arrivate a Milano ed il closing è stato definito.

La holding 777 Partners è la nuova proprietaria del club più antico del calcio italiano.

Nel contempo, dal sito ufficiale del Grifone, è confermato che Il Professor Alberto Zangrillo ha fatto il suo ingresso nel Consiglio d’Amministrazione del Club ed è il nuovo Presidente. Sui social il nuovo organigramma societario è già visibile.

Insomma, da adesso inizia per il Vecchio Grifone una nuova era.

Il genoano probabilmente faticherà per togliersi di dosso la patina di decenni di delusioni, ma si adeguerà con gioia al nuovo corso.

La società adesso c’è, il popolo rossoblu anche: il futuro, seppur inizialmente faticoso (basti pensare al mese e mezzo che ci separa da gennaio con la riapertura del mercato) non può essere che roseo.

Il Grifone tornerà a volare. 

Franco Ricciardi

 IL VIDEO

Sebino Nela premiato da Fondazione e Museo del Genoa

Super User 14 Novembre 2021 2151 Visite

Alla presentazione del suo toccante libro “Il vento in faccia”, che si è tenuta sabato scorso ai Bagni Italia a Genova, sono stati in tanti ad incontrare l’indimenticabile Sebino Nela, baluardo della difesa rossoblu a cavallo degli anni 70/80.

Nela disputò 70 presenze con il Grifone, realizzando 6 reti, per poi passare nella stagione 1981/82 alla Roma.

Erano presenti nello stabilimento balneare di Corso Italia tanti indimenticabili atleti rossoblu: da Ramon Turone a Roberto Pruzzo, per proseguire con Sidio Corradi, Massimo Briaschi, Claudio Testoni, Stefano Eranio, Gianni Fossati, Luca Chiappino ed Andrea Spallarossa, ed a personaggi dello spettacolo con il cuore rossoblu come Francesco Baccini, Sandro Giacobbe e Maurizio Lastrico, oltre naturalmente a tanti tifosi, che stanno attraversando un momento di giustificata euforia per il cambio di proprietà.

Serata bellissima, con tanti ricordi e naturalmente tanta commozione. Ciliegina sulla torta, alla fine della serata Fondazione Genoa e Museo del Genoa, con i loro instancabili baluardi Franco Abrile e Giovanni Villani, hanno donato a Sebino una maglia celebrativa del Genoa con il suo nome ed il numero 60, i suoi anni.

Nela, commosso da tanto affetto, ha ringraziato, mandando un saluto a tutto il popolo genoano che non lo ha dimenticato.

Franco Ricciardi

Argus, cena benefica per finanziare l’acquisto di due barche

Super User 12 Novembre 2021 869 Visite

“Aiutateci a comprare due nuove barche per i nostri ragazzi”. La società Canottieri Argus 1910 di Santa Margherita Ligure organizza una cena di crowdfunding per finanziare l’acquisto di due imbarcazioni da destinare agli allenamenti e all’attività agonistica dei ragazzi.

“Le barche sono molto costose – spiega Claudio Marsano, presidente dell’Argus – ma con la cena confidiamo di riuscire a raggiungere una certa quantità di denaro, da integrare con altre donazioni e con le nostre risorse. Ci servono un coastal rowing per 4 vogatori, che costa circa 17.000 euro, e un singolo che costa invece 2800 euro. Il coastal rowing come dice la parola è un tipo di barca da canottaggio adatto alla pratica di questo sport in mare: le barche da canottaggio normali, infatti, sono troppo basse e si possono usare in mare solo se ci sono condizioni meteo molto favorevoli. In pratica, il mare deve essere piatto o quasi. Il ricavato di questa cena, che servirà anche per scambiarci gli auguri di Natale, verrà utilizzato integralmente per questo progetto di acquisto”.

La cena si farà al ristorante Da Alfredo in corso Marconi. Appuntamento venerdì 3 dicembre alle ore 20:00: possono partecipare tutti, anche chi non ha parenti, amici o conoscenti tesserati dell’Argus. Il costo è di 40 euro a persona. Il menu è stato curato dal ristorante Da Alfredo: entrée di benvenuto, risotto carciofi e gamberi; filetto di orata all’ammiraglia con frutti di mare; patate al forno alle erbette del Monte; tiramisù; acqua, vino e caffè.
Chiusura delle prenotazioni entro il 20 novembre.

Paolo Fizzarotti

Il Genoa ha cambiato pelle, ecco Shevchenko ed il suo staff

Super User 10 Novembre 2021 824 Visite

Il Genoa ha cambiato pelle. La presentazione nel cuore del “Ferraris” del neo allenatore Andriy Shevchenko è stata una autentica sorpresa per i tifosi rossoblu.

La conferenza stampa si è svolta in maniera professionale, con i telefonini di tutti i presenti rigorosamente spenti, con domande prenotate in anticipo e veloci.

Insomma un netto taglio con il passato, quando tutto era un poco più casereccio.

Grande impressione ha fatto il nuovo mister, che ha spiegato che a convincerlo sono stati un paio di incontri con la nuova proprietà.

“Ora è assolutamente importante salvarci - ha detto l’ex pallone d’oro - per poi iniziare a costruire qualcosa di veramente importante. Chiedo ai tifosi di starci molto vicini e di pazientare sino a gennaio”.

Nel corso dell’incontro, è stato anche ufficializzato lo staff che affiancherà Shevchenko: il vice allenatore è Mauro Tassotti, ed i collaboratori tecnici Andrea Azzalin, Simone Bonomi e Luigi Nocentini, mentre Valerio orsi si occuperà della preparazione dei portieri.

Una nuova era è iniziata per il “Vecchio Balordo”.

Franco Ricciardi

Casa Samp: fari accesi sulla Sampdoria Women!

Super User 10 Novembre 2021 1062 Visite

Bogliasco, Centro Sportivo Riccardo Garrone, venerdì pomeriggio, allenamento della Sampdoria Women, la squadra delle ragazze blucerchiate che milita nel campionato di serie A, e poi confronto con la Juventus, considerata la squadra più forte d’Italia e d’Europa, il cui capitano è la talentuosa Sara Gama, capitano della Nazionale Italiana.
Ho assistito alla sfida dell’ottava giornata di Serie A Femminile, in compagnia di un fraterno amico, Stefano Brunelli, sampdoriano doc e sorese come me, che riveste il delicato ruolo di tutor scolastico in Casa Samp, ed in particolare dei ragazzi della giovanile. Tifo sfegatato, per sostenere le ragazze di Mister Cincotta, ma non è bastato. Le ragazze Samp hanno perso 1-0, ma attualmente viaggiano in alta classifica, occupando il quinto posto.

Una buona Sampdoria ha giocato un primo tempo alla pari delle avversarie, mantenendo equilibrio contro una corazzata, la Juve, che al 76° decide la gara con una rete della Cernoia. Nella ripresa, blucerchiate gagliarde ed aggressive, con Caterina Bargi che sciupa, dopo una percussione terminata con un debole tiro. Da segnalare due esordi in Prima Squadra: Kristin Carrer, ex Juventus; Giada Lopez, entrambe classe 2002, proveniente dalle giovanili blucerchiate. Nonostante la sconfitta di misura le ragazze di mister Cincotta hanno dato filo da torcere alle campionesse d’Italia.

La Samp si è rivelata una squadra rocciosa, capace di chiudere bene gli spazi e pericolosa nelle ripartenze. Squadra buona, con alcune eccellenze: Stefania Tarenzi, la capitana, Debora Novellino (nipote di Walter), Giorgia Spinelli e la tedesca Florin Wagner.

In squadra, c’è anche una calciatrice genovese, Bianca Fallico, del quartiere di Borgoratti, 19 anni, maglia numero 40, centrocampista molto dinamica, tecnica, preparata, già nel giro della Nazionale Under 23. Nello staff tecnico, c’è un’altra ex calciatrice genovese, che è stata la prima capitana della Sampdoria Women, Matilde Malatesta. Ha chiuso col calcio giocato per un brutto infortunio al crociato, genovese di Cicagna, ex attaccante, rimasta nel mondo calcistico ma dietro alla scrivania. Fa l’osservatrice della Sampdoria, ed è l’assistente del direttore generale blucerchiato, Marco Palmieri. Matilde Malatesta era una rapace del gol, una bomber da rapina d’area, atleta molto seria e talentuosa.

Grazie al match contro la Juve ho avuto il piacere di conoscere Florin Wagner, calciatrice della Samp, ma stavolta spettatrice causa un infortunio. Nata in Germania a Dresda, classe ‘94, centrocampista, grintosa, tecnica, astuta, capace di leggere molto bene le geometrie sul campo da gioco. Ha militato in diversi top club d’Europa ed in Italia, ha giocato nel Verona, prima di approdare alla Sampdoria.

Il quadro tecnico della squadra è così composto.

Allenatore: Mister Antonio Cincotta, vice Allenatore: Massimo Carli. Preparatore atletico: Fabrizio Mariani

Preparatore dei Portieri: Fabrizio Casazza, (ex portiere della Sampdoria), Staff Tecnico: Marco Palmieri (direttore generale), Enrico Calvi (responsabile settore giovanile femminile).

Simone Mora

Ufficiale, il Genoa nelle mani di Shevchenko

Super User 07 Novembre 2021 871 Visite

Adesso, è ufficiale, anche se la notizia, certa, era trapelata due giorni fa da fonti spagnole. Andriy Shevchenko ha raggiunto l’accordo con “777 Partners”, proprietaria del Genoa CFC, e guiderà il Grifone fino al 30 giugno 2024. Lo comunica la società con un comunicato ufficiale; sarà a Genova martedì per la ripresa degli allenamenti.

Dal punto vista dell’immagine un grande colpo, per il tesseramento di un uomo noto e apprezzato in tutto il mondo; una garanzia, anche per coloro che vestiranno la maglia rossoblù in un futuro molto prossimo.

Shevchenko da calciatore ha vinto, tra le altre cose, il Pallone d’Oro nel 2004 e la Champions League nel 2003. Nella sua carriera da allenatore ha guidato la Nazionale Ucraina dal luglio 2016 fino allo storico piazzamento nelle prime otto squadre d’Europa a Euro2020.

Con lui arriverà un collaudato staff, composto tutto da italiani, guidato da Mauro Tassotti, che sarà vice allenatore. Insomma, fra qualche giorno la proprietà passerà ufficialmente in mano a “777”, ma la holding sta già operando da un mese per il futuro del Grifone, a partire dai 20 milioni di euro versati in ottobre nelle casse societarie.

Il neo allenatore ha indicato cinque rinforzi di assoluto valore da tesserare a gennaio, dove inizierà un nuovo campionato per il Genoa; occorrerà stringere i denti in novembre e dicembre, quando verranno affrontate le squadre più forti della serie A, ma il futuro è tracciato.

Franco Ricciardi

Ciclismo, Ferro e Berrino: “Siamo ad un passo dal riportare il Giro d’Italia in Liguria”

Super User 05 Novembre 2021 699 Visite

Il Giro d’Italia di nuovo in Liguria un sogno che sta per avverarsi. I continui contatti tra RCS e Regione Liguria stanno portando a ottimi frutti che potrebbero annunciare, nei prossimi giorni, il ritorno della più famosa competizione ciclistica nella nostra regione.

“Riavere il Giro d’Italia qui in Liguria dopo 6 anni è un obiettivo che vogliamo fortemente realizzare – dichiara l’assessore regionale allo sport Simona Ferro – la nostra regione è da sempre protagonista nel mondo del ciclismo essendo in grado di offrire percorsi tanto spettacolari per le volate quanto impegnativi per la presenza di salite che mettono a dura prova anche chi è più avvezzi alle scalate. Abbiamo lavorato per riportare il Giro in Liguria offrendo ad atleti e spettatori un percorso entusiasmante che coinvolga il ponente ed il levante della regione, ma che soprattutto renda onore allo sport ed alla tenacia dei liguri, un percorso che sappia emozionare chi lo vede e chi sopra quel percorso si giocherà la maglia rosa. Siamo alla volata finale, ma fino al traguardo siamo tutti con il fiato sospeso”.

“Portare qui nuovamente il Giro d’Italia conferma come la Liguria sia tornata ad essere una regione che attrae e che può vantare un’ospitalità di primo livello come recentemente sancito dall’istituto di ricerca Demoskopica – commenta l’assessore al Turismo e Trasporti Gianni Berrino – la nostra regione sta vivendo una nuova stagione di rinascita nel turismo e i grandi eventi sportivi come il Giro non fanno altro che confermare il lavoro fatto negli ultimi sei anni. Siamo pronti ad accogliere i campioni del Giro nel migliore dei modi”.

Sampdoria, Ihattaren è in Olanda: sparito dal radar blucerchiato

Super User 05 Novembre 2021 686 Visite

Molti tifosi della Sampdoria se lo stanno chiedendo: ma che fine ha fatto Mohamed Ihattaren, centrocampista 19enne grande promessa del calcio mondiale?

Il ragazzo era arrivato la scorsa estate in forza ai blucerchiati, in prestito dalla Juventus, che credeva ciecamente nelle sue qualità.

Invece, l’olandese-marocchino non ha mai fatto una apparizione in prima squadra e solo una volta è stato portato in panchina.

Un vero e proprio oggetto misterioso. Ora la telenovela si complica, visto che il ragazzo è sparito da Genova; secondo un giornale olandese, Ihattaren ha lasciato la città senza alcun preavviso dato alla società, lo scorso 12 ottobre.

La verità è che si è rifugiato ad Utrecht, la sua città, sfuggendo a taccuini e telecamere.

Ed il 3 novembre a sorpresa si è fatto vivo: “Sto bene - ha scritto sui social - e non ho mai pensato di lasciare il calcio come qualcuno ha scritto. Cerco soltanto una nuova avventura che mi dia stimoli nuovi”. Cosi dice, a 19 anni.

Chiaro che in Italia non li ha avuti, né nella Juventus tanto meno nella Sampdoria.

Qualcuno attribuisce il suo momento no al dolore per la morte del padre, avvenuta nel 2019.

Intanto, lui aspetta il 1° gennaio 2022 per trovare una nuova squadra.

Se la Sampdoria è moderatamente preoccupata, di più lo è la Juventus, proprietaria del cartellino del ragazzo classe 2002.

Insomma, uno dei possibili grandi talenti mondiali si sta già perdendo: se cerca “nuovi stimoli” già alla sua età, andiamo bene…

Franco Ricciardi 

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