In 7 giorni, ha superato le 10mila firme la petizione lanciata da Benedetta Castellaro su Change.org per dire basta agli episodi di molestie e al catcalling in città. L’appello, rivolto al governatore della Liguria Giovanni Toti e al sindaco di Genova Marco Bucci, chiede alle istituzioni di investire in “educazione, prevenzione, informazione e formazione” per arginare il fenomeno; la campagna è stata lanciata a seguito di un episodio di molestie che ha visto protagonista un’amica della promotrice Castellaro.
“Il 30 marzo scorso, mentre la mia migliore amica stava andando al lavoro un uomo sull’autobus si è slacciato i pantaloni e ha iniziato a masturbarsi davanti a lei”, racconta Benedetta sulle pagine della sua petizione. “Lei è scappata dall’autobus, ha chiesto aiuto a tre autisti di AMT Genova, e loro non hanno fatto nulla: “Chiama i carabinieri”, le è stato detto. Aggiunge: “il tutto alle 09:00 del mattino, a Genova, nel 2021. Una volta arrivata in commissariato per denunciare l'accaduto il carabiniere che ha accolto la denuncia ha commentato: “Ah poverina. Però posso permettermi di farle un complimento? Lei è davvero una bella ragazza”, si legge nel racconto pubblicato online.
“A Genova molestie sessuali e catcalling sono all'ordine del giorno, per strada e sui mezzi di trasporto pubblico”, scrive Benedetta. “I sette episodi che ho denunciato nella lettera "Masturbarsi sull'autobus, a Genova, è legale?" non sono isolati: le nostre nonne, le nostre figlie, e centinaia di donne genovesi hanno vissuto e sofferto situazioni simili”, spiega la promotrice della petizione.
La quale, insieme ad altri 11.500 firmatari, chiede “il finanziamento di progetti e campagne di sensibilizzazione che, coordinati dai centri antiviolenza presenti sul territorio regionale, avranno lo scopo di informare ed educare i cittadini alla violenza di genere e alla molestia sessuale; corsi informativi e educativi obbligatori per le forze dell’ordine, per gli e le autisti/e di AMT Genova, e per i dipendenti Trenitalia; l’affissione su ogni mezzo di trasporto pubblico AMT di cartelli informativi dove verrà indicato il comportamento da seguire in caso si dovesse essere vittima o spettatore di molestia sessuale, e le informazioni di contatto immediato con i centri antiviolenza presenti sul territorio genovese.”
Intanto, scrive Castellaro, nei giorni scorsi “il consiglio Comunale di Genova ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, proposto dai consiglieri Cristina Lodi, Maria Tini e Gianni Crivello, che chiede al sindaco di Genova Marco Bucci e alla giunta di convocare una commissione consiliare per poter attivare al più presto un tavolo di lavoro tra assessori competenti, AMT, centri antiviolenza, Ufficio Scolastico Regionale, Università, organizzazioni sindacali e forze dell’ordine. L’obiettivo sarà quello di programmare azioni di sensibilizzazione e formazione rivolte a personale AMT, studenti e cittadinanza tutta per riconoscere, affrontare e superare situazioni di molestie. Questo è il primo importante passo che siamo riuscite a fare insieme”, ha scritto Castellaro rivolgendosi ai firmatari della sua petizione in un recente aggiornamento pubblicato su Change.org.
LINK ALLA PETIZIONE: www.change.org/p/toti-bucci-le-molestie-a-genova-sono-reali-e-quotidiane-intervenite