Consiglio regionale, il discorso in aula del neo presidente Stefano Balleari: “Sarò super-partes”
Il discorso in aula del neo presidente del Consiglio regionale della Liguria, Stefano Balleari. Il meloniano è stato votato oggi con 17 voti della maggioranza.
Onorevoli Colleghe e Colleghi,
Signor Presidente,
apro, non senza emozione, la XII legislatura di Regione Liguria con l’espressione del mio omaggio nei confronti dell’Assemblea che mi ha onorato della sua fiducia.
Consentitemi, quindi, di esprimere riconoscenza all’Assemblea regionale per la fiducia e la grande responsabilità affidatami, che assumo, nella consapevolezza di essere chiamato a svolgere un compito importante per assicurare l’imparzialità dell’Aula e i diritti dei singoli Consiglieri, nell’interesse dell’intera comunità ligure.
Desidero, innanzitutto, ringraziare il Consigliere Boitano che ha presieduto l’insediamento di questa dodicesima consiliatura. Così come ringrazio i Consiglieri Bogliolo e Romeo, i più giovani di questa dodicesima legislatura, che hanno ricoperto il ruolo di segretari in apertura dei lavori.
Sento, in particolar modo, il dovere morale di continuare l’operato di quanti mi hanno preceduto, da ultimo il Presidente Medusei che, con autorevolezza e competenza, hanno presieduto questa Assemblea legislativa.
Mi congratulo per l’elezione a Vice Presidente del Consiglio regionale con il collega Arboscello e a Consigliere segretario con il collega Vaccarezza. Insieme, andremo a costituire l’Ufficio di Presidenza di questo Consiglio per i prossimi cinque anni. Sarà un onore e una grande responsabilità per tutti noi. E sono certo, fin da ora, di poter contare sul loro impegno e sulla loro serietà.
Con il voto di oggi, ricevo da quest’Aula uno dei più prestigiosi incarichi del mio cammino sulla scena politica. Un percorso lungo quasi vent’anni, che mi è servito per maturare come uomo e come politico, cercando sempre di prestare ascolto e attenzione nei confronti del territorio. Se sono riuscito a fare questo, lo devo alla mia famiglia e a tutti coloro che hanno creduto in me: il loro affetto è stata la pietra miliare del mio cammino. A loro, va il mio più sentito "Grazie".
Un saluto rivolgo al Presidente di Regione Marco Bucci con il quale, nel rispetto dei differenti ruoli istituzionali che ci vedono protagonisti, inizia oggi un rapporto nuovo. La precedente esperienza amministrativa comune sarà base preziosa per rafforzare la correttezza e la leale collaborazione, necessarie al contemperamento del diritto–dovere di governare da parte della maggioranza con il diritto-dovere del controllo, dello stimolo e anche della più severa critica da parte della minoranza.
Le discussioni e i dibattiti potranno essere talvolta anche molto duri e animati; mi auguro, però che, pur nella vivacità della dialettica politica, non si travalichino i limiti della correttezza e del rispetto reciproco. Di questo, sarò garante. Allo stesso modo, mi auguro che polemiche sterili e strumentali, restino fuori da quest’aula per lasciare spazio alla concretezza, alla serietà e al pragmatismo che ci chiedono i liguri. Non dirò mai che "va tutto bene" se così non sarà. Ma allo stesso tempo, farò in modo che i risultati che quest'Aula riuscirà a ottenere, vengano divulgati e valorizzati. Un albero che cade, va sempre segnalato. Ma non può far più rumore di una foresta che cresce.
Per questo, mi auguro che questa legislatura sia caratterizzata da comunicazione orientata all’ascolto, dibattito, al confronto e alla narrazione del risultato, lasciando da parte i sensazionalismi e, mi auspico, utilizzando toni consoni al prestigio di quest’Aula. Da parte mia, c’è la ferma volontà di moderare i lavori da figura super-partes: in modo chiaro, trasparente e pacato. Ma deciso, nel pieno rispetto del regolamento.
Di fondamentale importanza sarà il rapporto tra Consiglio e Giunta: pur nel rispetto delle proprie funzioni e delle differenti sfumature, saranno chiamati a interagire costantemente e ponendosi sullo stesso piano. Solo dal confronto e dalla collaborazione, potremo ottenere quelle risposte efficaci e tempestive che i liguri si aspettano.
Rivolgo un saluto alle Istituzioni europee, nazionali e, in primo luogo liguri. Tutte troveranno in questa Presidenza un interlocutore disponibile, che non mancherà di condurre ogni azione utile a favorire il dialogo costruttivo.
Allo stesso modo, indirizzo un caldo saluto ai cittadini della Liguria, che come Presidente di questa Assemblea ho l’alto privilegio di rappresentare. Di tale onore percepisco appieno la forte responsabilità, che mi impegna a porre sempre per primo il superiore interesse della collettività, con l’auspicio che tutti gli amministratori dei Comuni e degli Enti locali della Liguria vedano nell’Assemblea regionale la “casa comune” a cui far riferimento ed in cui riconoscersi.
Le tornate elettorali degli ultimi vent’anni, ci dicono che sono sempre più i cittadini che rinunciano all’esercizio del voto, un dovere civico sancito dalla Costituzione. Dobbiamo ridare la dignità che loro spetta attraverso la nostra attività quotidiana, intercettando tempestivamente e in sinergia col governo nazionale, gli enti locali le associazioni, i cittadini e tutti gli stakeholders, i cambiamenti in atto, a partire dalle trasformazioni economiche e sociali che la globalizzazione dei mercati ha provocato da diversi anni.
A tutti i Consiglieri e in particolare ai Consiglieri regionali di prima nomina va il mio augurio di buon lavoro ed il mio incitamento ad operare utilizzando al meglio tutti gli strumenti che l’ordinamento democratico mette a disposizione, a farlo con entusiasmo, generosità e abnegazione, convinto come sono, che l’attività politica sia e debba rimanere in primo luogo una missione, un servizio.
Un grato pensiero rivolgo al Segretario Generale del Consiglio e a tutti i dipendenti e collaboratori dell’Assemblea e dei Gruppi consiliari; ho avuto modo, in altre vesti, di conoscerne capacità e professionalità, saranno fondamentali garanzie a sostegno delle iniziative di questa legislatura.
In Aula, per l’avvio della nuova legislatura sono presenti oggi molti giornalisti e addetti alla comunicazione; mi rivolgo a loro con l’auspicio che anche l’ordinaria attività del Consiglio regionale, certo non meno importante per la nostra comunità, possa godere di uguale attenzione e pari dignità. È nostro desiderio infatti essere quanto più possibile aperti e trasparenti. Lo dobbiamo ai nostri cittadini.
Consigliere, Consiglieri,
assumo la presidenza di un Consiglio chiamato a scelte importanti in una Regione che ha ridefinito negli anni il proprio volto e deve portare a compimento questa trasformazione.
La nostra funzione come Assemblea legislativa è predisporre i migliori strumenti normativi e di programmazione per governare questo processo.
Non verremo meno a questa sfida.
Stefano Balleari
Presidente del Consiglio regionale della Liguria