Tutti i sammargheritesi nati dopo gli anni ’70 lo hanno sempre visto chiuso. E si sono chiesti: “Dove porteranno quel cancello e quel passaggio? E perché non sono percorribili?”
In realtà quel varco è l’ingresso principale di Villa Durazzo, polo culturale e turistico di Santa Margherita Ligure. I suoi proprietari - i Centurione, i Durazzo, i Chierichetti - lo percorrevano abitualmente, magari, dopo essere sbarcati dalla nave sulla banchina (che allora era) sottostante.
Nel 1973 Villa Durazzo diventa proprietà del Comune e quel passaggio è già chiuso, non utilizzato. La non manutenzione e gli agenti atmosferici fanno il resto: parziali crolli degli archi, dissesto della pavimentazione ma soprattutto instabilità strutturale dei muri su cui il camminamento poggia, essendo a sbalzo sulla strada sottostante, l’antica via che corre tra il convento dei frati e Villa Durazzo. Si fa a tempo negli anni ’80 ad aprirlo straordinariamente per 24 ore nell’ambito di una giornata Fai e poi l’area diventa via via sempre più instabile sino ad arrivare al 2013 quando l’allora amministrazione dovette chiudere anche i passaggi circostanti per il rischio del crollo del muro di contenimento del convento dei frati cappuccini su cui, come detto, il porticato di Villa Durazzo poggia.
Nel 2015 parte la progettazione; nel 2017 viene approvato il progetto esecutivo e vengono reperiti i fondi necessari: 1,8 milioni di euro finanziati al 50% dal Ministero dei Beni Culturali attraverso la Soprintendenza e al 50% dal Comune di Santa Margherita Ligure attraverso gli spazi finanziari aperti da Regione Liguria sull’avanzo di bilancio. Nel 2018 si apre il cantiere: occorre prima mettere in sicurezza il muro (cantiere gestito dal Comune), e ciò consentirà la riapertura delle antiche vie cittadine (esterne al Parco della Villa), risultato ottenuto il 17 agosto 2021. Contestualmente si interviene sul restauro architettonico del pergolato (cantiere gestito dalla Soprintendenza che coordina gli interventi essendo Villa Durazzo un bene vincolato). Si sceglie un intervento conservativo: niente viene costruito o ricostruito; gli archi caduti vengono sostituiti con una struttura di metallo che permetterà ai fiori di arrampicarsi; gli intonaci e le parti in muratura vengono solo parzialmente ricostruite proprio per mantenere intatti i materiali originali; il camminamento originale viene recuperato rivelando lo stesso stile e materiale con cui è stata lastricata la strada sottostante. La statua raffigurante la Madonna della Guardia sovrastante il portale, già in precedenza recuperata e custodita all’interno della villa, viene sostituita con una copia e riposizionata. Viene inserita l’illuminazione, risistemato il verde, recuperate le colorazioni originali. Finalmente è tutto pronto. Oggi è un giorno felice per Santa Margherita Ligure.
Una giornata alla quale hanno contribuito, con il proprio lavoro, il Rup del primo stralcio, Architetto Giuseppe Manca, e il Rup del secondo stralcio, Architetto Caterina Gardella, il progettista e direttore dei lavori strutturali Ingegner Andrea Giannantoni, il direttore dei lavori Architetto Andrea Canziani, il responsabile della sicurezza architetto Cristina Cattaneo, il collaudatore statico ingegner Alessandro Pentimalli e le imprese esecutrici Edil. Ma. Vi. Torino Srl e Cooperativa Archeologica di Firenze.
Dichiara il Sindaco di Santa Margherita Ligure Paolo Donadoni: «Da bambino, salendo al Castello e percorrendo le antiche vie cittadine, mi fermavo davanti a questo cancello, chiuso. Fantasticavo su dove potesse portare questo camminamento “misterioso”. Oggi sono qui davanti allo stesso cancello, che però è finalmente aperto. Aperto non su un mistero, ma sulla bellezza. La bellezza di Villa Durazzo e del suo parco, che ritrovano il loro ingresso principale, diventando così più facilmente accessibili anche dal mare. Si arriva così al fronte principale della Villa che, a chi la raggiunge, si presenta in tutto il suo splendore. La nostra Amministrazione ha investito su Villa Durazzo oltre 5 milioni di euro, tra manutenzioni e progettazioni. Ringrazio Regione Liguria, nella persona del suo Presidente, Giovanni Toti, e la Soprintendenza di Genova, nella persona del suo Soprintendente, Cristina Bartolini e di tutti i funzionari che hanno collaborato per il raggiungimento di questo risultato, e ringrazio tutti coloro che amano Villa Durazzo e ci hanno sostenuti nel cammino di questi anni. È stato un impegnativo lavoro di squadra ma i meriti di questo obiettivo centrato vanno ascritti a tutti e vanno goduti da tutti».
«Questa giornata - afferma il presidente della Regione e assessore alla Cultura Giovanni Toti - segna il punto d’arrivo di un percorso avviato nel 2017 ed è un esempio virtuoso della sinergia tra enti diversi che hanno ben operato. Regione ha lasciato spazio al Comune che ha ben gestito il suo bilancio: lo abbiamo fatto con un bene storico che non solo merita di essere preservato per sua bellezza, ma è diventato anche un importante volano per lo sviluppo del territorio. Portale e pergolato, che erano in stato di abbandono, vengono oggi restituiti alla collettività nel loro massimo splendore, come lo sarà l’intero complesso di questa villa, grazie al profondo restyling voluto dal Comune e finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tutto questo in una realtà che, grazie al forte impegno della Regione nel settore della formazione professionale, da più di due anni ospita la sede dell’Accademia del Turismo, della Cultura e dell’Ospitalità, l’Its specializzato a formare figure specializzate in ambito turistico e contribuisce quindi in modo determinante - conclude Toti - alla qualità dei servizi e alla professionalità degli operatori di un settore trainante della nostra economia».
Queste le parole della Soprintendente, Cristina Bartolini: «Lo straordinario complesso monumentale di Villa Durazzo a Santa Margherita è oggetto costante della cura da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Genova e della Provincia di La Spezia attraverso i suoi funzionari architetti, storici dell’arte e restauratori che, grazie anche a un finanziamento ministeriale dedicato, negli ultimi anni sono stati impegnati, in particolare, con grande passione e competenza professionale, nell’esecuzione dell’intervento di restauro e consolidamento del pergolato e dell’accesso al mare. Un risultato di grande rilevanza anche per dimostrare l’efficacia della concreta e leale collaborazione che le diverse istituzioni pongono in essere attraverso la stipula di accordi istituzionali».
«Il recupero della prospettiva principale della Villa aggiunge fascino e valore ad un contesto già splendido - commenta il Magnifico Rettore dell’Università di Genova, Federico Delfino - l’Università di Genova è legata a Villa Durazzo da un lungo e felice sodalizio culturale e per questo oggi partecipa alla gioia e al giusto orgoglio dei sammargheritesi per lo splendore ritrovato. Da anni la Villa fa da cornice ai corsi di cultura e lingua italiana organizzati dal nostro Centro Internazionale di Studi Italiani (CISI) e ad altre iniziative, come la Casa del Pensiero, che rinsalda il legame dell’Ateneo con l’intero Tigullio».
«Da sammargheritese, sono estremamente felice che, dopo oltre quarant'anni, si possano riaprire il portale a mare e il porticato di Villa Durazzo - sottolinea l’Assessore regionale al Turismo Augusto Sartori - questa villa è uno dei fiori all'occhiello, non solo di Santa Margherita Ligure, ma dell’intera Liguria, che richiama ogni anno migliaia di visitatori ad ammirare le sue bellezze presenti nel parco secolare, caratterizzato da meravigliosi giardini e dove all’interno trovano sede inestimabili opere d'arte, pregevoli stucchi e arredi di diverse epoche storiche».
«La magica connessione tra il Castello cinquecentesco e Villa Durazzo, oltre a diventare certamente un “incontournable” di Santa Margherita Ligure, rappresenterà una diretta modalità di accesso dal centro città al Parco e alla Villa che avvicinerà turisti e residenti alle bellezze del compendio» è il commento di Alberto Cappato, Amministratore unico della Progetto Santa, società partecipata del Comune che ha in gestione Villa Durazzo.
Tra i presenti alla cerimonia del taglio del nastro anche il Deputato Ilaria Cavo, il Vicesindaco di Santa Margherita Ligure Emanuele Cozzio, l’Assessore comunale con delega a Villa Durazzo Beatrice Tassara, il consigliere comunale Franco Fati, la prorettrice vicaria dell’Università di Genova Nicoletta Dacrema, il presidente del Museo del Mare di Santa Margherita Ligure Paolo Pendola e il consigliere regionale Sandro Garibaldi.