Dopo una seduta-fiume di quasi venti ore, alle 5.00 di questa mattina, 31 dicembre, il Consiglio comunale di Sestri Levante ha approvato il bilancio di previsione per il triennio 2024-2026 e gli atri atti collegati.
“Il bilancio prevede alcune modifiche all’addizionale comunale all’IRPEF, alle aliquote IMU e interventi di rimodulazione secondo gli indici ISTAT di alcuni servizi a domanda individuale che come Comune vogliamo continuare ad offrire”, spiega il sindaco Francesco Solinas. “La manovra deve necessariamente essere inquadrata in una visione più ampia e nel quadro della situazione finanziaria che abbiamo trovato al nostro insediamento. Il bilancio di previsione 2023, approvato dalla precedente Amministrazione, era stato costruito prevedendo il ricorso eccezionale alla sospensione dei mutui per oltre 300mila euro e destinando gli oneri di urbanizzazione alla spesa corrente per oltre 875mila euro su un totale di 900 mila stanziati: ci siamo dunque trovati un Comune senza risorse per mettere in campo investimenti e manutenzioni. Abbiamo ereditato una situazione con un forte disequilibrio tra le entrate, le spese per investimenti e le spese correnti del Comune che, è bene sottolineare, negli anni sono aumentate gradualmente in particolare di quattro milioni negli ultimi cinque anni. Tali scelte amministrative hanno portato alla quasi totale erosione dei fondi destinati alle progettazioni degli interventi e delle opere sul territorio, ma anche per le riparazioni, le asfaltature e per molte delle azioni di cura e pulizia della città, con un risultato visibile a tutti”.
“L’ammontare del divario tra spese ed entrate – prosegue il sindaco - era di entità tale da richiedere interventi immediati, volti a riportare il nostro Ente in una condizione di riequilibrio strutturale. Con competenza, serietà e responsabilità ci siamo quindi occupati di queste problematiche e abbiamo previsto degli interventi economici strutturali per invertire la rotta, assumendoci la responsabilità di scelte politiche e amministrative impopolari, ma necessarie. A differenza di quanto fatto da chi ci ha preceduto, la nostra Amministrazione con la manovra approvata in Consiglio Comunale assume una posizione chiara e responsabile nei confronti dei cittadini. Avremmo potuto tagliare drasticamente le spese del Comune, soprattutto in ambito sociale, che costituiscono un'importante fetta delle spese sostenute, ma non abbiamo voluto e non vogliamo tagliare i servizi. Pertanto abbiamo proposto una rimodulazione delle aliquote ispirata a criteri di equità fiscale e improntata sui principi di progressività, tutelando le fasce deboli della popolazione e le imprese familiari e di piccole dimensioni, favorendo altresì l’imprenditorialità giovanile”.
“Questa manovra, su cui la minoranza ha portato avanti una rilevante azione di disinformazione, non è una scelta popolare per raccogliere consenso, ma è segno del nostro senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e dell’impegno, assunto in campagna elettorale, di rendere la nostra città più curata, sicura e bella”, conclude Solinas.
IRPEF
L’addizionale comunale all’IRPEF, in passato uguale per tutti senza distinzione per scaglioni di reddito, vedrà una rimodulazione che tutela le fasce deboli, introducendo l’esenzione dal pagamento per le persone con reddito fino a 12mila euro, e mantenendo l’attuale aliquota per i redditi fino a 28mila. Per i redditi superiori a 28mila fino a 50mila euro la nuova aliquota sarà fissata a 0,65, mentre per quelli eccedenti 50mila sarà lo 0,8. Il principio che ispira tale rimodulazione è quello dell’equità fiscale, affinché le categorie più deboli possano essere sostenute e aiutate, con l’obiettivo di mettere ciascun cittadino nelle condizioni di poter fare la propria parte per la comunità e per la messa in ordine della città. L’introduzione di un’aliquota progressiva consentirà di avere un maggior gettito pari a 90mila euro nel 2024, anno in cui l’Ente riceverà solo il versamento dell’acconto dell’addizionale a regime, e un incremento stimato di euro 230mila euro a partire dal 2025.
IMPOSTA DI SOGGIORNO
Il turismo resta un settore centrale per l’economia di Sestri Levante, e con la revisione degli importi dell’imposta di soggiorno, che variano da 0,50 a 1 euro, distribuita tra le varie tipologie di strutture ricettive, si avranno maggiori entrate da investire sul territorio per rendere la città più attrattiva. Con gli introiti derivanti da tale imposta si darà continuità ai servizi già erogati dal Comune e contestualmente saranno garantite al Comune ulteriori risorse per mantenere la promozione turistica del nostro territorio e più in generale i servizi previsti durante la stagione estiva, tra cui la pulizia, il trasporto pubblico e la sicurezza, che a causa della spinta inflazionistica degli ultimi anni hanno subito un sensibile incremento di costo. Si potranno inoltre creare e offrire eventi maggiormente attrattivi, contribuire al mantenimento del decoro urbano nelle zone maggiormente frequentate dai turisti come il centro storico e la passeggiata, promuovere la città in fiere nazionali ed internazionali. Nell’ambito di questo intervento è mantenuta la sospensione dell’imposta di soggiorno nei mesi da novembre a marzo, al fine di fornire un sostegno alle attività ricettive in un periodo di ridotti arrivi; sono previste anche agevolazioni a favore della famiglie, esentando dal pagamento i figli con età inferiori a 12 anni e il terzo figlio minorenne. L’aggiornamento degli importi dell’imposta di soggiorno consentirà un maggior gettito pari a 230 mila euro.
IMU
La rivisitazione delle aliquote IMU ha una duplice finalità: ottenere maggiori risorse per fare fronte alle criticità evidenziate ed accompagnare l’aumento di alcune aliquote con interventi a tutela di specifiche categorie di persone ed attività economiche, sulla scorta anche di quelli che sono gli obiettivi di mandato contenuti nel programma elettorale. Infatti le aliquote IMU sono state rimodulate tutelando gli affitti rivolti ai residenti, le imprese individuali e familiari su tutto il territorio comunale, con un occhio di riguardo per l’imprenditorialità giovanile. Tale revisione, strutturata sulla base dell’impiego del fabbricato strumentale nella propria attività produttiva o della locazione a terzi, risponde a criteri di equità fiscale e, nell’ambito di tale differenziazione, sono state tutelate le ditte individuali, le piccole imprese e quelle familiari che per loro natura possiedono una capacità reddituale modesta, inferiore a quella delle attività economiche più grandi e radicate sul territorio, che in passato erano trattate fiscalmente alla pari. Non vengono apportate modifiche alle aliquote delle abitazioni e sono mantenute le agevolazioni per i proprietari che affittano o concedono in comodato gratuito a parenti in linea retta, agevolazioni che verranno estese anche a pertinenze, box auto e magazzini, per contrastare l'eccessivo ricorso alle locazioni brevi, specialmente nelle zone centrali. Buona parte del maggior gettito deriverà dall'innalzamento dell’aliquota sugli immobili commerciali di categoria C e D e sarà destinato a favorire le locazioni degli immobili sfitti e la concessione in locazione dei fondi commerciali ai giovani under 35 che avviano nuove attività d'impresa su tutto il territorio comunale. Sempre per tutelare le attività produttive e favorire nuovi insediamenti sono state previste aliquote IMU agevolate per immobili di categoria D che vengano utilizzati dal proprietario o concessi in comodato gratuito a chi svolge un'attività economica di piccola impresa. Inoltre viene introdotta un’aliquota IMU differenziata, ovvero più bassa, per le attività alberghiere che destagionalizzano tenendo aperte le proprie strutture anche nei periodi di bassa stagione. Gli adeguamenti IMU determinano maggiori entrate stimate in 400mila euro, pari a circa il 4,6% del gettito attuale.
SPESA SOCIALE E BONUS NUOVI NATI
Gli interventi economici descritti, una gestione oculata del bilancio e decisioni politiche mirate hanno permesso non solo di garantire le risorse necessarie per mantenere l'importante investimento nel settore sociale, ma anche di potenziare i servizi offerti. Infatti nel 2024 sarà lanciato in via sperimentale il bonus per i nuovi nati, un incentivo volto a contrastare concretamente il declino demografico. Questo prevede l'erogazione di un contributo, vincolato alla fascia ISEE, che può arrivare fino a 700 euro. Il bonus, legato alla residenza nel nostro Comune, sarà erogato in via sperimentale nel 2024, con copertura finanziaria anche per il biennio successivo. Sarà inoltre prevista un'agevolazione maggiore per i bambini con disabilità. Nell’ambito delle spese sociali figurano le tariffe per i servizi a domanda individuale, tra cui la refezione ed il trasporto scolastico, l’assistenza domiciliare e l’asilo nido, alle quali è stato applicato un adeguamento ISTAT pari al 5,10%, in ragione dell’aumento che i costi subiscono automaticamente. Va specificato che tali adeguamenti andranno a sostenere solo parzialmente il costo dei servizi: infatti, ad esempio, la percentuale di copertura del servizio di refezione scolastica prevista per il 2024, quindi con adeguamenti ISTAT inclusi, si attesta al 48,91% (incasso previsto 385mila euro a fronte di una spesa prevista di 787mila euro), mentre per quanto riguarda il trasporto scolastico si attesta al 26,15% (spesa prevista 298.247 euro di cui 78mila incassati).
Nello specifico, con l’adeguamento ISTAT previsto, il costo del singolo buono pasto per le famiglie di Sestri Levante avrà al massimo, per il primo figlio, un aumento di 0,22 centesimi, mentre per i non residenti tale aumento sarà al massimo di 0,28 centesimi. Per il trasporto scolastico le tariffe per i residenti, per il primo figlio, varieranno di soli 10 euro all’anno, mentre per i non residenti si avrà al massimo un aumento di 15 euro all’anno. Si mantengono le agevolazioni per il secondo e terzo figlio, che prevedono lo sconto di € 0,50 a buono pasto sulla tariffa immediatamente superiore e lo sconto di € 20 per il trasporto scolastico sulla tariffa immediatamente superiore e restano altresì confermate le agevolazioni modulate sulla base della fascia ISEE per i residenti per la mensa, per il trasporto scolastico e per gli asili nido estivi, le cui tariffe settimanali per l’intera giornata varieranno per i residenti di soli 5 euro, con un incremento più elevato per i non residenti, accompagnato da un differenziazione tra non residenti appartenenti al distretto socio-sanitario e non residenti extra distretto.
Anche per l’assistenza domiciliare è stato applicato un adeguamento di 0,40 centesimi l’ora per la tariffa in fascia ISEE più bassa e di 1,10 euro per la fascia più elevata. Inoltre, per casi particolari, in cui la situazione economica risultante dall'ISEE non consentisse per vari motivi ad un cittadino di sostenere la spesa, vi sarà sempre la possibilità dell'équipe delle assistenti sociali di deciderne la gratuità o l'inserimento in una fascia minore.