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Notizie

“Poca, o nessuna, voglia di (ri)aprire”

Super User 20 Aprile 2020 866 Visite

La lettera di Augusto Sartori, ristoratore del Tigullio, iscritto ad Ascom dal 1992.

se le distanze tra tavolo e tavolo saranno di 2 metri o addirittura di più;

se allo stesso tavolo ci dovrà essere almeno un metro di distanza tra i commensali;

se ci sarà l'obbligo di usare posate e bicchieri monouso;

se ci saranno i divisori in plexiglass;

se i dehor non saranno gratuiti e ampliabili;

se le infinite tasse o le varie utenze non saranno sensibilmente ridotte e non solo posticipate;

se non ci saranno crediti agevolati a zero interessi e nel lungo periodo;

se gli affitti non saranno calmierati con un risarcimento da parte dello Stato ai proprietari di casa;

e potrei, dovrei, continuare.

Penso che questo valga anche in larga misura per bar, alberghi, stabilimenti balneari, discoteche e cinema, etc. etc.

Inoltre sono consapevole che tutte le attività commerciali, dai negozi d'abbigliamento alle agenzie di viaggio, avranno drammaticamente seri problemi di sopravvivenza economica, alcune addirittura superiori al comparto della ristorazione.

Infine so che chi ha scelto questi lavori, l'ha fatto anche per il piacere di regalare un momento di gioia e spensieratezza alle persone di questo mondo.

Augusto Sartori
Imprenditore, commerciante, ristoratore
Iscritto ad Ascom dal 1992

Mascherine a peso d’oro, Ardenti e Puggioni chiedono esenzione Iva

Super User 20 Aprile 2020 1134 Visite

“Con l’Iva al 22% mascherine a peso d’oro. Appare profondamente ingiusto che lo Stato, mentre il Governo non trova soluzioni idonee per aiutare concretamente gli italiani in difficoltà, faccia cassa pure sulla vendita di mascherine, guanti, gel disinfettante e altri dispositivi di protezione individuale”. Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri regionali Paolo Ardenti e Alessandro Puggioni (Lega).

“Si tratta - hanno spiegato i leghisti - di prodotti ora necessari, indispensabili e paragonabili ai ‘salvavita’, che non si capisce perché siano ancora tassati al 22% come se fossero beni di lusso. Pertanto, Regione Liguria deve essere capofila, tra le regioni italiane, nel chiedere al Governo la totale esenzione dall’Iva o, al massimo, che applichi per i dispositivi di protezione individuale (Dpi) l’aliquota agevolata al 4% almeno fino al termine dell’emergenza coronavirus. In tal senso, abbiamo depositato un ordine del giorno, che auspichiamo venga approvato all’unanimità dall’Assemblea legislativa della Liguria”.

Ieri la Polizia Locale ha effettuato 3.240 controlli

Super User 20 Aprile 2020 669 Visite

Ieri, la Polizia Locale di Genova, su 3.240 controlli effettuati, ha sanzionato 93 persone in base al DPCM 11 marzo.
Le attività e esercizi commerciali controllati sono stati 34, nessuna sanzione elevata.

Regionali, Fabio Tosi (M5S) vuole il voto in autunno

Super User 20 Aprile 2020 846 Visite

"Oggi, il Consiglio dei Ministri indicherà la finestra possibile per le prossime elezioni regionali, che dovevano svolgersi in questo periodo se non ci fosse stata l'emergenza da Coronavirus. Ora, sappiamo che l'attuale possibilità è ampia: dal 12 luglio ai primi di novembre. Questa idea andrebbe modificata: la finestra, a mio avviso, andrebbe aperta a partire dal mese di settembre. Sappiamo bene che in Liguria c'è chi sta facendo pressing affinché si voti entro il mese di luglio. Francamente, stando ai numeri ovvero ai nuovi contagi che continuano ad affliggere la nostra Regione, ritengo che questa scelta sia discutibile, avendo la Liguria un'alta percentuale di cittadini over 60, fascia che fin da inizio pandemia è sempre stata indicata come la più fragile e vulnerabile. Capisco che il Governatore uscente abbia fretta e voglia andare all'incasso, puntando a far credere di aver saputo gestire in maniera ottimale ed efficace l'emergenza da Covid-19. Invece è sotto gli occhi di tutti, come ampiamente e quotidianamente riportato anche dagli organi di stampa, che non è affatto così: sulla gestione sanitaria da parte dell'attuale Giunta, infatti, si stanno sollevando molti punti interrogativi. Auspico che il Governo accolga il mio appello, cioè che indichi la finestra delle consultazioni a partire appunto dall'autunno, quando avremo per ogni singola regione d'Italia un quadro epidemiologico il più esaustivo possibile. Nell'ottica di risparmiare soldi pubblici, mi auguro altresì che nella stessa tornata elettorale si tengano anche le consultazioni per il rinnovo delle amministrazioni comunali", dichiara il vicecapogruppo M5S in Regione Liguria e candidato alle Regionali 2020, Fabio Tosi.

Coronavirus, il bollettino di oggi in Liguria

Super User 19 Aprile 2020 994 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, domenica 19 aprile.

Sono 2.504 i pazienti a domicilio (+98) e 986 gli ospedalizzati (-20), di cui 101 in terapia intensiva (UTI, -4)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.223 (+20)

Guariti non più positivi = 887 (+98)

Deceduti = 926 (+31)

Tamponi = 31.551 (+2.229)

Ospedalizzati:

Asl1 = 162 (15 UTI)

Asl2 = 158 (12 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 127 (16 UTI)

Asl3 Gallino = 4

San Martino = 225 (31 UTI)

Galliera = 117 (5 UTI)

Evangelico = 53 (5 UTI)

Gaslini = 2

Asl4 = 54 (7 UTI)

Asl5 = 86 (10 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 885

SV = 708

GE = 2.679

SP = 437

non assegnati = 4

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 2.798

Asl1 = 353

Asl2 = 831

Asl3 = 531

Asl4 = 362

Asl5 = 421

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Perché i numeri della Protezione Civile sono diversi?

La Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana. I dati sono gli stessi, ma quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali" (l'etichetta è scritta nella tabella), Regione Liguria indica gli "Attualmente positivi". Questo vuol dire che Regione Liguria conteggia solo chi in questo momento è positivo al coronavirus (ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti = attualmente positivi), escludendo dal computo chi è definitivamente guarito e chi è purtroppo deceduto. La Protezione Civile invece conteggia anche questi ultimi (ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti = casi totali)

“Chi ama la Liguria, oggi la porta a tavola”

Super User 19 Aprile 2020 799 Visite

La Liguria riparte. Anche con una grande campagna di comunicazione nazionale per promuovere il territorio, prima regione italiana a fare questo investimento. Andrà in onda da questa sera sulle reti tv nazionali il nuovo spot per invitare gli italiani a comprare i prodotti liguri “Chi ama la Liguria, oggi la porta a tavola”.

“La Liguria lavora senza sosta sull’emergenza ma non rinuncia a guardare avanti – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – La nostra regione è stata la prima a dare un segnale in questo senso, dando il via libera agli interventi di manutenzione per chioschi e stabilimenti balneari, ovviamente nel pieno rispetto delle norme e delle misure di sicurezza, in vista della stagione estiva, ed è la prima a tornare a promuovere il territorio con una grande campagna di comunicazione dedicata ai sapori della nostra terra: portare in tavola i prodotti di Liguria – prosegue Toti – è la maniera migliore per essere in qualche modo in Liguria in tempo di isolamento e di quarantena, anche a distanza, a casa propria, e per andare incontro ai nostri produttori”.

“Questo spot- conclude il governatore – vuole ricordare che, anche se al momento non si può visitare, la Liguria c'è con i suoi sapori ed è pronta ad accogliere tutti non appena questa emergenza sarà finita. Con la task force per la fase 2 siamo già al lavoro in vista del futuro prossimo, per coniugare ripartenza in sicurezza, con la salute al primo posto. Protagonisti dello spot sono il vino, l’olio, il pesto e le olive, trofie e focaccia, una vera “sinfonia di sapori” sulle note del “Va’ Pensiero”, per dire a tutti che l’appuntamento con la nostra terra è solo rimandato. Regione Liguria, per prima in Italia, si muove nella comunicazione per sostenere il proprio territorio e le proprie attività agricole e produttive nei confronti del mercato ligure e italiano. Non si tratta solo della promozione dei suoi prodotti ma anche della valorizzazione di quei paesaggi e di quelle emozioni che saranno alla base delle ripresa del turismo della nostra terra. Questa campagna, che potete vedere grazie al link in fondo alla pagina, è la conferma della costante attenzione della Regione alla promozione della Liguria, ma anche l’inizio di un nuovo filone di comunicazione che ci accompagnerà verso la nuova normalità che vivremo nei prossimi mesi".

Liguria Popolare: sospendere gli effetti dell’atto di protesto

Super User 19 Aprile 2020 992 Visite

“Le imprese commerciali ed in particolar modo i piccoli negozi di vicinato, anima dei centri storici delle città, al momento degli acquisti delle merci per prassi diffusa rilasciano ai fornitori titoli di credito con scadenza di pagamento nei mesi successivi - afferma il presidente di Liguria Popolare Andrea Costa promotore dell’ordine del giorno sottoscritto anche dai colleghi del gruppo Vittorio Mazza e Gabriele Pisani - per effetto dei decreti governativi moltissime attività commerciali sono state costrette alla chiusura e anche una eventuale riapertura a maggio riscontrerebbe difficoltà enormi a causa delle restrizioni negli spostamenti delle persone, la mancanza di turismo, di eventi, obblighi di distanziamento, mascherine, guanti, ecc”.

“Purtroppo la stagione commerciale-turistico primavera-estate è totalmente pregiudicata e questo comporterà a tutto il comparto ingentissime perdite - proseguono Costa, Mazza e Pisani - e non è giusto far accollare tutta la perdita all’ultimo anello della filiera e cioè al negoziante. Occorre invece, anche per salvaguardare l’equilibrio economico di tutti, che la perdita venga distribuita e condivisa da tutti i partecipanti alla filiera commerciale rivedendo gli accordi commerciali che erano stati stipulati in momenti in cui il mercato era ancora “normale”.

“Il commerciante al dettaglio  avendo consegnato titoli di credito, si trova in una posizione di debolezza contrattuale rispetto ai suoi fornitori, che spesso non consente un sereno confronto per realizzare nuovi accordi alla luce delle conseguenze del Covid 19 - prosegue Andrea Costa che in Regione Liguria ricopre il ruolo di Presidente della III Commissione Attività Produttive e lavoro - solo senza la minaccia del “protesto” sarà possibile trovare un accordo dignitoso su prezzi e scadenze di pagamento con i fornitori che hanno in mano i titoli di credito”.

“Il Decreto “Cura Italia” ha esteso a tutto il territorio nazionale la sospensione dei termini per tutti titoli di credito emessi prima dell’ 8 aprile 2020 (con scadenza intercorrente nel periodo 1 marzo -30 aprile) posticipando il pagamento fino al 30 aprile - affermano Costa, Mazza e Pisani – ma le ripercussioni economiche derivanti dal Covid-19 faranno sentire i proprie effetti per tutto l’anno in corso e senza adeguati interventi governativi moltissimi operatori commerciali rischiano di vedersi andare in “protesto” i titoli di credito in scadenza nei prossimi mesi visto e considerato che la ripartenza è ancora da definire e gli effetti di questo procedimento possono compromettere irreversibilmente il futuro di un esercizio commerciale”.

“Chiediamo pertanto al presidente Toti e all’assessore Benveduti - concludono i Consiglieri di Liguria Popolare - di richiedere al Governo un provvedimento finalizzato a sospendere gli effetti giuridici e le conseguenze dell’atto di protesto dei titoli di credito emessi e in scadenza nel periodo 1° gennaio -31 dicembre 2020. Dobbiamo lavorare affinché la rete del commercio al dettaglio sia sostenuta altrimenti rischiamo una raffica di chiusure con conseguente disoccupazione e povertà”.

Toti e Viale: “Ferma condanna di chi commette furti negli ospedali”

Super User 19 Aprile 2020 929 Visite

“Ferma condanna nei confronti di chi commette reati negli ospedali, approfittando della condizione di malattia dei pazienti. Si tratta di gesti inqualificabili”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale in merito alla notizia di alcuni furti commessi all’interno di ospedali genovesi ai danni dei pazienti.
“È riprovevole – aggiungono - chi compie azioni simili dentro un ospedale in cui da settimane si sta lavorando senza sosta per salvare vite approfitta non solo di un momento di particolare fragilità dei ricoverati, ma anche della situazione di emergenza che stiamo vivendo che costringe i familiari a rimanere lontani. Speriamo che i responsabili siano individuati al più presto affinché scontino fino in fondo le pene previste, con tutte le aggravanti del caso”.

Toti: “Su composizione task force polemiche stucchevoli”

Super User 19 Aprile 2020 874 Visite

"Trovo francamente stucchevoli le polemiche relative alla composizione del Think Tank regionale sulle linee di indirizzo della fase due. È semplicemente una riunione di esperti di varie discipline propedeutica al confronto con le categorie. Interrogarsi, come faceva Nanni Moretti in un noto film, sul modo in cui farsi notare meglio non mi sembra atteggiamento consono alla difficoltà del momento, soprattutto da parte di chi dovrebbe avere ben altri pensieri e impegni quotidiani.  Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: l’organismo che si è insediato oggi, con compiti di ricerca e proposta, è formato da personalità scelte sulla base di curriculum accademici e scientifici, o sulla base di esperienze, come quella del team del Sindaco Bucci che ha gestito il cantiere del Ponte durante l’emergenza Virus. Non si tratta di un organismo rappresentativo degli ordini professionali, né delle categorie economiche e neppure delle parti sociali.  Si tratta di un pool di professionalità suggerite da Università, Istituto di Tecnologia, centri di competenza.
Ovviamente questo non preclude, anzi, speriamo che aiuti il confronto con ordini professionali, categorie economiche e parti sociali, che continuano parallelamente e che avranno ovviamente modo di confrontarsi come è sempre avvenuto con la Giunta Regionale su tutte le scelte che verranno fatte per il bene del nostro territorio.  Chi pretende di trasformare un tavolo tecnico-scientifico in una seduta di confronto rivendicativo di categoria non ha capito il senso e lo spirito di questa iniziativa. Tutte le categorie, dal commercio all’industria, dal turismo ai servizi, dai medici alle rappresentanze dei sanitari già stanno partecipando a tutti i tavoli aperti dai nostri assessori e il confronto si potrà arricchire anche delle idee provenienti dal nuovo tavolo aperto oggi". Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.

Coronavirus, i dati di oggi in Liguria

Super User 18 Aprile 2020 1123 Visite

I dati del coronavirus aggiornati ad oggi, sabato 18 aprile.

Sono 2.406 i pazienti a domicilio (-49) e 1.006 gli ospedalizzati (+4), di cui 105 in terapia intensiva (UTI, +0)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.203 (+56)

Guariti non più positivi = 789 (+73)

Deceduti = 895 (+29)

Tamponi = 29.322 (+1.141)

Ospedalizzati:

Asl1 = 159 (15 UTI)

Asl2 = 155 (12 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 153 (19 UTI)

Asl3 Gallino = 5

Asl3 Micone = 1

Asl3 Colletta = 1

San Martino = 226 (31 UTI)

Galliera = 117 (5 UTI)

Evangelico = 52 (5 UTI)

Gaslini = 2

Asl4 = 54 (8 UTI)

Asl5 = 81 (10 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 873

SV = 610

GE = 2.673

SP = 459

non assegnati = 0

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 2.648

Asl1 = 435

Asl2 = 826

Asl3 = 569

Asl4 = 387

Asl5 = 431

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Perché i numeri della Protezione Civile sono diversi?

La Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana. I dati sono gli stessi, ma quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali" (l'etichetta è scritta nella tabella), Regione Liguria indica gli "Attualmente positivi". Questo vuol dire che Regione Liguria conteggia solo chi in questo momento è positivo al coronavirus (ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti = attualmente positivi), escludendo dal computo chi è definitivamente guarito e chi è purtroppo deceduto. La Protezione Civile invece conteggia anche questi ultimi (ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti = casi totali)

Formazione, via libera all’erogazione dei bonus famiglie

Super User 18 Aprile 2020 863 Visite

Via libera all’erogazione dei ‘bonus famiglia emergenza Covid’ anche a fronte di rateizzazione a sei mesi dell’acquisto: una famiglia che risulta, a chiusura del bando, in graduatoria per la percezione del voucher, potrà rendicontare l’acquisto con una fattura che lo attesti anche se l’acquisto è stato regolato con una rateizzazione di sei mesi. È quanto stabilito da Regione Liguria attraverso un decreto, in relazione al bando da 7 milioni di euro (Fse) aperto fino al 30 aprile prossimo per l’erogazione dei bonus destinati alle famiglie per esigenze formative, per l’acquisto di tablet, device e/o traffico dati per consentire agli studenti di seguire le lezioni a distanza, sia sociosanitarie, per l’acquisto di attrezzature e strumenti informatici e servizi di assistenza a beneficio di studenti, minori, adulti disabili o persone non autosufficienti iscritti ai servizi semiresidenziali sospesi, come le scuole, a causa dell’emergenza. Il decreto consente alle famiglie di allegare alla richiesta di erogazione del bonus, attraverso il sito di Filse, la fattura del bene, accompagnata da una dichiarazione di impegno a pagare entro il 30 novembre e da un piano di pagamento rateale della durata massima di sei mesi.

“Con questo ulteriore provvedimento - affermano l’assessore alla Formazione Ilaria Cavo e l’assessore alle Politiche sociali Sonia Viale - andiamo incontro alle esigenze delle famiglie più fragili, in questo momento di forte difficoltà anche economica accentuata dall’emergenza Coronavirus”. “In questi primi giorni di apertura del bando – aggiunge l’assessore Cavo - abbiamo ricevuto molte segnalazioni da parte di genitori che, pur apprezzando l’iniziativa, erano in difficoltà ad anticipare l’intera somma necessaria per l’acquisto di tablet o computer i loro figli e per questo abbiamo ritenuto di andare incontro alle loro esigenze. Anche in questo modo garantiamo il diritto allo studio dei nostri ragazzi, ancora più importante in un momento di emergenza come quello che stiamo attraversando”, conclude Cavo.

Prima riunione della task force per la fase 2 in Liguria

Super User 18 Aprile 2020 777 Visite

“Avremo linee guida nazionali che ci indirizzeranno come tempi e modalità ma dovremo avere anche una ‘via ligure’ che tenga conto delle emergenze e specificità del nostro territorio, che altri non hanno. Per questo iniziamo oggi a tracciare la fase 2, cercando un equilibrio tra due obiettivi imprescindibili che sono la sicurezza e la salute dei cittadini e, al contempo, la ripresa del sistema socio-economico ligure. Sulle idee e proposte che emergeranno da questa task force ci sarà poi il confronto al tavolo con le categorie economiche e le parti sociali. Il driver, la guida di tutto questo processo resta il mondo sanitario: se vogliamo riaprire, dobbiamo evitare una nuova esclation di contagi”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che oggi, insieme al sindaco di Genova Marco Bucci, ha riunito per la prima volta in videoconferenza la task force tecnica in vista della fase 2, chiamata a elaborare le misure e i protocolli operativi da adottare per permettere la ripartenza del sistema economico della regione in condizioni di assoluta sicurezza, evitando che la curva dei contagi da coronavirus riprenda a salire. Hanno partecipato alla riunione anche la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale, gli assessori allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, alla Cultura e Formazione Ilaria Cavo, il Commissario straordinario di Alisa Walter Locatelli e Filippo Ansaldi, coordinatore della task force sanitaria di Alisa.

“Noi abbiamo più volte rivendicato la nostra autonomia – ha spiegato Toti - non per ragioni di appartenenza politica, ma perché siamo convinti che l’Italia abbia a volte esigenze univoche che è giusto trattare in modo unitario ma altre volte esigenze molto diverse, che richiedono soluzioni differenziate: mentre il nord industriale preme per l’apertura del manifatturiero, la Liguria ha interessi specifici sul turismo, la ristorazione, i servizi oltre alla specificità legata a porti e logistica. Tutto questo andrà riarticolato, passo dopo passo secondo step che dovremo determinare, come se inventassimo un nuovo modo di vivere, alla luce dell’incognita coronavirus: ogni apertura rischia di avere una ricaduta sui nostri ospedali, sui pronto soccorso, sui reparti di malattie infettive e sulle terapie intensive. Dobbiamo evitarlo”. Il presidente Toti ha ricordato che “questo think tank, questo laboratorio di idee nasce da suggestioni diverse, con professionisti di ambiti diversi, che hanno il precipuo compito di affiancare i decisori nell’assumere le scelte che orienteranno la vita dei nostri cittadini nelle prossime settimane, parallelamente al confronto con le categorie economiche e le parti sociali e con tutti coloro che hanno diritto e dovere di avere voce in capitolo”, ha concluso il governatore.  

Effetti collaterali, senza virus niente cure per 1 italiano su 2

Super User 18 Aprile 2020 1277 Visite

A causa dell'emergenza coronavirus il 54% degli italiani con patologie diverse dal micidiale morbo arrivato dall'Oriente, hanno dovuto rimandare e sospendere terapie ed accertamenti sui loro problemi fisici, intrapresi prima dell'esplosione del Covid 19.

Effetto collaterale preoccupante anche se probabilmente inevitabile, stando ad un'indagine Uecoop/Ixè sugli effetti dell'emergenza per i livelli di assistenza sanitaria nel nostro Paese.

In particolare, rivela l'indagine delle Cooperative, il 42% ha cancellato o, nelle migliori delle ipotesi, rinviato a data da destinarsi, visite mediche. La parte restante ha invece dovuto fare i conti con analisi, esami, terapie e cure rinviate.

Del resto l'irruzione del corona ha avuto l'effetto di una bomba atomica sul sistema sanitario italiano, che non è mai stato forse abbastanza considerato con l'attenzione che merita e che oggi fa miracolo solo grazie al grande cuore e competenza di tutti coloro i quali lavorano nel settore, nessuno escluso, dal più insigne scienziato e medico a chi fa le pulizie delle strutture sanitarie.

Questo accade dovunque in Italia e ci auguriamo che provochi rimorsi o senso di colpa a chi, a vario titolo, ha avuto ed ha responsabilità di questa situazione. La Sanità è stata infatti massacrata da tagli, disattenzione e sottovalutazione, senza pensare come ci siano ben altri settori e ben altri posti dove tagliare con le cesoie sprechi pubblici.

L'emergenza sanitaria ha assorbito quasi tutte le risorse del settore, costringendo a ridurre ciò che non era urgente o indifferibile: pensiamo a disabili, anziani con problemi cronici.

C'è però domandarsi non senza inquietudine, se il futuro non dimostrerà come molte persone affette da patologie diverse dal Covid 19, abbiamo potuto subire danni anche molto gravi da questa situazione, peraltro forse quasi inevitabile, stando le cose come sono ora.

Uecoop spiega anche come su più di un milione di persone impegnate nel settore cooperativo, circa 600 mila siano oggi sul fronte corona. Solo gli anziani ospiti di oltre 7 mila case di riposo sono 300 mila, con la metà nelle zone maggiormente toccate dalla pandemia, quali, Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Marche. Con anziani non autosufficienti in più di 6 strutture su 10. mentre la popolazione italiana è notoriamente avanti negli anni. Sono più di 14 mila gli ultracentenari e quasi 14 milioni le persone con oltre 65 anni. Nei prossimi anni, poi, saliranno di circa il 30% e saranno 4 milioni in più. Stimato da Unione europea delle cooperative in base ad un report di Ubi Banca sulle Rsa in Italia.

E in una situazione come quella che stiamo attraversando quanto sopra desta ansia. Se poi aggiungiamo come la cosiddetta “fase 2” toccherà in maniera pesante l'economia, parimenti malata, non si può fare a meno di avere fortissimi timori che, se la salute, bene primario, ha avuto ed avrà danni epocali, a colpire pesantemente la società civile e l'Italia sarà un altro male, certo minore di quello fisico ma assolutamente gravissimo come quello economico.

E chi può assicurare che anche questo non farà vittime?

Sartori a Toti: "ascoltate gli imprenditori"

Super User 18 Aprile 2020 1043 Visite

La lettera al governatore Giovanni Toti di Augusto Sartori, imprenditore nel settore della ristorazione.


Caro Presidente,

innanzitutto voglio pubblicamente complimentarmi per la tua iniziativa della task force finalizzata a preparare anche le attività commerciali in prossimità delle tanto attese riaperture, previste il prossimo mese di maggio.

Certamente sarebbe però importante che, in questa situazione, vi fosse un rapporto di positivo confronto tra l'esigenza della tutela della salute e quello del diritto al lavoro.

Troppo spesso in questi giorni abbiamo sentito parlare di quelle che a me appaiono autentiche assurdità, ad esempio: distanze siderali tra un tavolo e un altro nei bar e ristoranti, lastre di plexiglas come divisori tra i lettini negli stabilimenti balneari, uso obbligatorio negli alberghi di bicchieri e piatti monouso neppure fossimo alla sagra di paese.

Si rischia insomma che le prossime aperture diventino un boomerang per le attività commerciali, in un periodo già molto difficile per la pesantissima crisi economica e occupazionale già in atto.

Per cui, a mio avviso, sarebbe assai utile che si analizzassero attentamente gli aspetti pratici di certi obblighi, che proprio per questo motivo non possono essere imposti dall'alto.

Per cui mi aspetterei che, oltre ad illustri professori e medici e le associazioni di categoria e sindacali, venissero ascoltati con attenzione coloro che il lavoro lo conoscono e lo vivono, in prima persona, tutti i giorni dell'anno.

Augusto Sartori
Imprenditore - Commerciante
Iscritto ad Ascom

Costituita la task force di Regione Liguria per avvio fase 2

Super User 18 Aprile 2020 2570 Visite

La Liguria ha costituito la propria task force tecnica in vista della fase 2. Obiettivo, mettere a punto tutte le misure e i protocolli operativi da adottare per permettere la ripartenza del sistema economico della regione in condizioni di assoluta sicurezza, evitando che la curva dei contagi ricominci a salire.

“I componenti sono stati indicati dalle principali istituzioni scientifiche ed educative della regione – spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Il loro compito sarà quello di valutare e indicare i percorsi più idonei e le misure più appropriate per evitare che la fase 2 possa incidere negativamente sui contagi, oltre che esaminare le procedure nazionali per adattarne l’applicazione alla realtà Ligure e affrontare misure specifiche utili al territorio. I percorsi suggeriti serviranno da base di lavoro per costruire gli atti più idonei”.

Il tavolo tecnico di riavvio delle attività è composto da 27 persone:

- Giancarlo Icardi, Direttore del Centro interuniversitario per la ricerca sull'influenza e altre infezioni trasmissibili;

- Paolo Durando, Professore ordinario Medicina del Lavoro coordinatore di Corso di studio - Consiglio di corso di laurea in tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro;

- Filippo Ansaldi, Professore associato coordinatore di Corso di studio - Consiglio del corso di studio in scienze delle professioni sanitarie della prevenzione;

- Matteo Bassetti, Professore ordinario di Malattie infettive all’Università di Genova;

- Alberto Quagli, Direttore del dipartimento di Economia dell’Università di Genova;

- Gian Carlo Cainarca, Professore ordinario di Economia ed organizzazione aziendale all'Università di Genova;

- Flavio Tonelli, professore ordinario di Progettazione e gestione degli impianti industriali all'Università di Genova e presidente del Comitato tecnico scientifico del Digital Innovation Hub Liguria;

- Nicoletta Varani, professore ordinario di Geografia all'Università di Genova;

- Alessandro Verri, professore ordinario di Computer Science all'Università di Genova;

- Maurizio Caviglia, segretario generale Camera di commercio di Genova;

- Emilio Clemente, Funzionario esperto in settore metrologia legale, sanzioni, crisi d'impresa della Camera di Commercio di Genova;

- Stefano Socci, Chief operating officer Rina;

- Lorenzo De Michieli, Coordinator of the Rehab technologies lab di IIT;

- Andrea Pagnin, research manager Business strategist and developer di IIT;

- Enrico Musso, professore ordinario di Economia applicata all'Università di Genova;

- Giorgio Metta, scientific director di IIT;

- Luciano Grasso, Esperto esterno Pubblica Amministrazione – Incaricato come consulente in materia di sanità e ambiente presso Struttura commissario straordinario ricostruzione viadotto Polcevera;

- Walter Locatelli, commissario straordinario di Alisa;

- Ugo Ballerini, direttore generale di Filse;

- Paolo Ravà, presidente dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Genova;

- Maurizio Michelini, presidente dell’ordine ingegneri di Genova;

- Lorenzo Cuocolo, professore ordinario di diritto comparato all’Università di Genova;

- Enrico Castanini, direttore generale di Liguria Digitale;

- Paolo Emilio Signorini, presidente dell’autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale;

- Alessandro Vaccaro, presidente dell’ordine degli avvocati di Genova;

- Paola Girdinio, presidente del Centro di Competenza per la sicurezza e l'ottimizzazione delle infrastrutture strategiche;

- Angelo Gratarola, direttore del Dipartimento di Emergenza ospedale Policlinico San Martino.

Bollettino coronavirus in Liguria

Super User 17 Aprile 2020 1000 Visite

Bollettino coronavirus in Liguria

Dati odierni 17 aprile 2020 – DATI FLUSSO MINISTERIALE

Totale test effettuati: 28181 (1236 più di ieri)

Positivi in Liguria 4604 - 65 più di ieri

PROVINCIA n. casi positivi

SAVONA 611

LA SPEZIA 479

IMPERIA 860

GENOVA 2650

altro/in fase di verifica 4

TOTALE 4604

 

Ricoverati / di cui in T.I. / Differenza con ieri

Ospedalizzati 1002    105      -58

ASL1 163 / 15 / -7

ASL2 161 / 13 / 3

Ospedale Policlinico San Martino 209 / 31 / -54

Ospedale Evangelico 55 / 5 / 2

Ospedale Galliera 118 / 7 / -9

Ospedale Gaslini 4 / 0 / 0

                                  

ASL 3 Villa Scassi 152 / 19 / 8

ASL 3 Gallino 4 / 0 / 0

ASL3 Micone 0 / 0 / 0

ASL4 globale 51 / 7 / 2

ASL4 Sestri Levante / 51 / 7 / 3

ASL4 Lavagna  0 / 0 / -1

ASL5 85 / 8 / -3

 

Al Domicilio (isolamento domiciliare) 2455 (80 di ieri)

Clinicamente guariti (asintomatici positivi e domicilio) 1147 (43 più di ieri)

GUARITI CON 2 TEST CONSECUTIVI NEGATIVI 716 (46 più di ieri)

 

ASL Soggetti in sorveglianza attiva

ASL 1   541

ASL 2   822

ASL 3   604

ASL 4   375

ASL 5   441

Liguria 2783

Deceduti 866 (38 più di ieri)

Toti: “se buttate le mascherine non fate un torto a me”

Super User 17 Aprile 2020 3197 Visite

“Sono rimasto veramente colpito leggendo questi commenti sulle mascherine che stiamo distribuendo gratuitamente ai liguri. Alla faccia di chi ne avrebbe davvero bisogno per salvaguardare la propria salute e quella degli altri. E alla faccia anche di tutti coloro che, a partire dai volontari della nostra Protezione Civile (il simbolo sulla bustina è il loro) e dai postini, stanno lavorando senza sosta per arrivare nelle case di tutti i liguri. Con queste frasi vergognose sono loro che offendete e buttando le mascherine non fate un dispetto a Toti! Se proprio non la volete quella mascherina che tanto disprezzate datela a chi ne ha davvero bisogno e magari non può andarla a comprare in farmacia. Serve onestà intellettuale. Perché non c'è stata la stessa indignazione quando da Roma sono arrivate le mascherine inutilizzabili per i medici? Perché il tifo politico annulla il buon senso e l'empatia? Vi prego quindi di continuare pure a criticare me, se non avete di meglio da fare, ma di non compiere il gesto squallido e irresponsabile di buttare la mascherina. E neanche quello, altrettanto vergognoso e da idioti, di rubarle dalle cassette della posta altrui! Proviamo a essere migliori. Pensateci.”. E’ il post su Facebook del governatore Giovanni Toti.

Roberto Bagnasco: "proposto emendamento con bonus vacanze"

Super User 17 Aprile 2020 1047 Visite

“L’emergenza Coronavirus sta generando una gravissima crisi nel comparto turistico. L’intera filiera, dalle imprese che si occupano di ospitalità ai tour operator, alle agenzie di viaggio, agli stabilimenti balneari, fino ai servizi di ristorazione, solo per citarne alcuni, è ferma in tutto il territorio nazionale, con l’impossibilità di generare nuovi flussi economici in entrata. Questi i presupposti dell’emendamento che ho presentato al DL “Cura Italia”, relativi alla creazione di altrettanti “Buoni Vacanza" da utilizzare per l'imminente stagione estiva. Si prevede, limitatamente ai periodi di imposta in corso al ‪31 dicembre 2020 e al ‪31 dicembre 2021, la detrazione di spese, per un valore di 250 euro, sostenute per l’acquisto di servizi erogati presso strutture turistico-ricettive, ubicate nel territorio italiano. In aggiunta si premiano le persone che entrano in Italia con un visto turistico, alle quali, per gli anni 2020 e 2021, è riconosciuto un bonus da 250 euro da utilizzare nel nostro Paese. Per quanto riguarda la copertura dell’onere relativo alle due iniziative, stimato in 500 milioni di euro, sarà possibile provvedere mediante l’utilizzo del fondo destinato, negli stessi anni, al reddito di cittadinanza. Questi interventi sono necessari anche perché l'indice di fiducia del viaggiatore italiano, ha perso 18 punti in un mese: se la tendenza a cancellare le prenotazioni si consoliderà, l’impatto sarà assolutamente devastante, considerando che quello del turismo è un settore che rappresenta il 13% del Pil nazionale, con un giro d'affari di oltre 230 miliardi di euro e più di 75.000 addetti. Dati allarmanti, questi, che il Parlamento non può assolutamente ignorare” - Così il deputato di Forza Italia, Roberto Bagnasco, primo firmatario di un emendamento con i colleghi Fiorini, Porchietto e Giacometto.

Esselunga in via Piave, c’è chi dice no

Super User 17 Aprile 2020 3501 Visite

Ieri vi abbiamo parlato della ripartenza dei lavori nel cantiere di Esselunga in via Piave (leggi). Ebbene, oggi ci è arrivata questa lettera del Comitato Benessere Medio Levante che si dice contrario all’apertura del supermercato.

Siamo un gruppo di cittadini residenti a Genova, riuniti nel Comitato Benessere Medio Levante. Vorremmo rispondere alle affermazioni del Governatore Toti (riportate dal Secolo XIX del 15/4/2020 e da Genova 3000) circa la riapertura - immediata!, in situazione ancora di grave epidemia - del cantiere Esselunga in via Piave. Toti afferma di "avere a lungo lottato" per lo sbarco di Esselunga a Genova. Ci sembra che questa sua "lunga lotta" avvenga nel peggior modo e peggior momento possibile.
Modo:
- un altro supermercato in via Piave non risponde ad una reale necessità di punti vendita GDO; esistono già tre (3!) supermercati di media dimensione nel raggio di 300 metri da via Piave. Questi esercizi, tra l'altro, verrebbero messi in crisi dalla concorrenza di un grande punto vendita.
- Il tessuto urbano della via e zone limitrofe non reggerà all'afflusso di traffico generato ex novo dal supermercato; lo snodo Corso Italia-Via Piave presenta già adesso criticità di traffico durante molti periodi di afflussi turistici estivi, di eventi fieristici e sportivi. Nella via e zone limitrofe aumenterebbero l'inquinamento atmosferico, acustico ambientale. I valori immobiliari della zona diminuirebbero di conseguenza.
- L'apertura del supermercato genera molti posti di lavoro, ma non vengono citati dal Governatore i molti posti di lavoro che andranno *perduti* a causa dell'apertura del supermercato: quelli dei negozi di prossimità, che non potranno reggere la concorrenza di un punto di GDO. Tali perdite di posti di lavoro saranno distribuite nel medio periodo; tutta la zona, a negozi chiusi, sarà via via desertificata (quindi, anche meno sicura, oltre che meno vivibile).

Momento:
Ormai tutti comprendiamo che il distanziamento sociale e le misure di sicurezza ci accompagneranno a lungo e che il nostro modo di vivere non sarà più quello di prima.
A questo proposito, appare ancora più incomprensibile la 'lunga lotta' del Governatore per regalare ai cittadini un punto vendita da 1500 metri quadri, con annesso bar-ristorante per altri 500 metri quadri. (E non parliamo dell'urgenza di fare ripartire il cantiere del supermercato, senza dubbio 'opera strategica e prioritaria')
Potremo accedere al supermercato uno per volta, distanziati di m.1,50 l'uno dall'altro. La coda per l'ingresso si snoderà, disciplinata, sino a Boccadasse, a Levante, e sino alla Fiera del Mare, a Ponente. Come implementare il distanziamento sociale, poi, nei due parcheggi del supermercato, per una capienza totale di 215 veicoli e 24 moto? Forse anche le vetture entreranno una alla volta, creando code di chilometri in via Piave, corso Italia e via Rosselli?
Il futuro della GDO è proiettato nella distribuzione a domicilio, proprio per evitare inutili e pericolosi contatti nei negozi. Ma per cosa ha lottato lungamente il nostro Governatore? Per un enorme, inutile supermercato che dovrà comunque rimanere semivuoto in  ottemperanza alle norme di distanziamento sociale (stesso discorso per l'annesso bar ristorante).
Noi cittadini del Comitato Benessere Medio Levante ci opporremo fermamente allo 'sbarco' di un grande supermercato in  via Piave, pur comprendendo bene quale vittoria politica tale sbarco rappresenti per il Governatore.
Compito di ogni buon governante è lottare per migliorare la qualità di vita dei cittadini, non per peggiorarla.
Governatore Toti, per favore, revisioni la strategia e gli obiettivi finali della sua 'lunga lotta'.

Comitato Benessere Medio Levante

 

Manifesti per dire grazie ai sanitari degli ospedali

Super User 17 Aprile 2020 1374 Visite

Regione Liguria e Comune di Genova hanno lanciato una campagna di affissioni per dire grazie ai sanitari dei nostri ospedali. Sui muri della città sono apparsi manifesti con i volti, coperti da mascherine e visiere, di chi sta combattendo in prima linea contro il coronavirus.
“Grazie! Ve lo diremo sempre e non sarà mai abbastanza”, ha detto il governatore Giovanni Toti.

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