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Notizie

Covid, la Procura di Genova indaga per epidemia colposa

Super User 16 Aprile 2020 1885 Visite

La procura di Genova ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per epidemia colposa.
"E' un’indagine esplorativa. Abbiamo notato uno scostamento tra i dati dell'epidemia in sé e i dati dei morti e contagiati in questo mese e mezzo. Bisognerà studiare se ciò è una conseguenza normale della pandemia o se l'anomalia forte è stata accompagnata da comportamenti gravemente imprudenti e imperiti". Ha detto il procurato capo Francesco Cozzi all’Ansa.

L’assessore Cavo fa chiarezza sui voucher scuola

Super User 16 Aprile 2020 1783 Visite

L’assessore alla Formazione Ilaria Cavo fa chiarezza sul criterio utilizzato da Regione Liguria per distribuire i voucher alle famiglie (con Isee sotto i 30mila euro) per l’acquisto di attrezzature per la didattica a distanza, computer e tablet.
L’intervento dell’assessore risponde alle critiche nate a seguito della decisione dell’ente di stanziare una quota di risorse anche agli studenti delle scuole paritarie.

Regione Liguria ha stanziato per le famiglie degli studenti della Scuola statale 1,5 milioni di euro. Esattamente la stessa cifra che il Ministero dell’Istruzione ha destinato agli studenti bisognosi delle scuole liguri, ritenendola pertanto una cifra consona. Siamo intervenuti per aumentare la platea dei beneficiari tra gli studenti della scuola pubblica, valutando che ci fosse bisogno di una misura aggiuntiva e complementare: chi beneficerà del voucher regionale non dovrà aver ricevuto anche il tablet del Ministero. In questo modo sul nostro territorio vengono destinati in totale 3 milioni di euro per gli studenti.

C’è un però!

Dal Ministero non sono previste misure di sostegno per gli studenti delle scuole paritarie. Il decreto Cura Italia prevede solo pochi spiccioli per gli igienizzanti delle loro scuole.

E allora come Regione abbiamo stanziato 1 milione per loro, e 1 milione per gli studenti della formazione professionale perché il diritto allo studio deve essere garantito a tutti, soprattutto a parità di Isee.

Non solo. Per ognuna delle 3 graduatorie abbiamo riservato una quota del 30% agli studenti con disabilità o disturbi dell’apprendimento (per i quali le dotazioni possono essere più costose).

C’è chi vuol far passare il concetto (usando i numeri a piacimento) che per noi uno studente delle scuole paritarie vale molto di più di uno studente della scuola pubblica, mentre non è affatto così: per noi gli studenti valgono tutti un bonus fino a 500 euro (ad eccezione della categoria della disabilità, per i quali il bonus arriva a 600 euro). Tutti. E il criterio di assegnazione è l’Isee (sotto i 30mila euro) uguale per tutti.

Se poi dovessero avanzare risorse su una di queste graduatorie, abbiamo previsto, a chiusura di bando, un passaggio da una sezione all’altra, con un meccanismo riequilibratore dei fondi che mai verrebbero sprecati.

Siamo vicini a tutte le famiglie e sapremo interpretare il segnale che arriverà dal numero di domande di presentate.

Salvatore e Delpino sulla consegna delle mascherine

Super User 16 Aprile 2020 1340 Visite

Il comunicato del Movimento 5 Stelle, a firma della portavoce regionale Alice Salvatore e della consigliera del Municipio Media Val Bisagno Lara Delpino, sulla distribuzione delle mascherine alla popolazione.

Mascherine, ancora mascherine. Non si finisce mai di parlare di una cosa tanto semplice da gestire.

La Giunta regionale acquista, con i soldi ella Protezione civile, 6 milioni di mascherine in Cina. Arrivano dopo varie settimane 2 milioni di mascherine, che dopo diversi annunci decidono di spedire per posta. Invece di spedirle nominalmente, come si fa con le raccomandate o con le multe, come avevamo proposto noi, vengono spedite così, a pioggia, senza nessun controllo.

Risultato, a 10 giorni dal solito annuncio trionfale, la maggior parte dei cittadini non ha ricevuto nulla. E nelle zone in cui sono state distribuite moltissimi stanno denunciando il furto delle mascherine dalle cassette della posta.

Vengono consegnate in misura inadeguata, ad esempio 2 mascherine per famiglie con 4/5 persone perché la Regione non ha fornito moduli aggiornati sull’attuale composizione dei nuclei famigliari ai postini, i quali, pur mettendocela tutta sono costretti a lavorare nell’incertezza con informazioni datate. E molti anziani, come vediamo da questa foto, sono depredati da persone senza scrupoli che si appropriano delle mascherine lasciate incustodite. Un assoluto caos organizzativo.

Con questo metodo di consegna, approssimativo e non sicuro, la Giunta sta facendo un grave danno. Non solo ha speso milioni per comprare delle mascherine, ma non riesce nemmeno a garantire una consegna sicura. Soldi e sicurezza dei liguri buttati.

Il prossimo carico da 2 milioni, inoltre, non sarà neppure più consegnato a domicilio, verrà messo a disposizione nelle farmacie ma a pagamento, in modo da far uscire tutti di casa per andarle a prendere, e i primi a restare indietro saranno i più bisognosi che magari non possono permettersi di comprarle. E tutti, inclusi gli anziani, saranno di fatto incoraggiati ad uscire per procurarsele, molti non avendo ricevuto a casa propria la busta della Regione. Bisognerò fare la fila nelle farmacie per trovarle.

Insomma, l’assoluta incapacità della Giunta sta creando ulteriori danni. E con la fretta di riaprire le attività che pare abbia colto in questi giorni il centrodestra, tutto può diventare ancora più difficile.

Le opposizioni non vengono ascoltate, per nulla, anzi si fa l’opposto di quanto consigliamo, oppure lo si fa male, solo per garantire che chi comanda è l’uomo solo, il condottiero.

Non va bene. Le soluzioni vanno ragionate, migliorate e pensate insieme. Per il bene dei liguri e non per le voglie quotidiane di politici poco seri che pensano a tutto fuorché ai loro concittadini.

Coronavirus: in Liguria 4.539 positivi

Super User 16 Aprile 2020 748 Visite

Ammontano a 4539 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 19 più di ieri e sono 828 i deceduti dall’inizio dell’emergenza (+ 21). I test effettuati sono 26.945 (1152 più di ieri). Sono al domicilio 2375 persone (8 meno di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 1104 persone (46 più di ieri).

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 670 (63 più di ieri).

Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e Ministero, dei positivi totali, 1060 sono gli ospedalizzati (19 meno di ieri), di cui 103 in terapia intensiva (17 meno di ieri), così suddivisi:

Asl 1 – 170 (di cui 17 in terapia intensiva)

Asl 2 – 158 (di cui 14 in terapia intensiva)

San Martino– 263 (di cui 33 in terapia intensiva)

Evangelico – 53 (di cui 5 in terapia intensiva)

Ospedale Galliera – 127 (di cui 7 in terapia intensiva)

Gaslini – 4

Asl 3 Villa Scassi – 144 (di cui 12 in terapia intensiva)

Asl 3 Gallino Pontedecimo – 4

Asl 4 Sestri Levante– 48 (di cui 7 in terapia intensiva)

Asl 4 Lavagna - 1

Asl 5 – 88 (di cui 8 in terapia intensiva)

I positivi divisi per provincia sono:

Genova - 2649

Savona - 564

Imperia – 850

La Spezia - 476

Le persone in sorveglianza attiva sono 2663, così suddivise:

Asl 1 – 644

Asl 2 – 668

Asl 3 – 649

Asl 4 – 312

Asl 5 – 390

Toti risponde a PD su regionali e mascherine

Super User 16 Aprile 2020 1186 Visite

"Conosciamo bene l'allergia al voto del Partito Democratico che ormai governa solo dove non viene scelto dal popolo. Ma spararle così grosse pur di non ammettere la paura delle urne, lo trovo abbastanza imbarazzante. Il Pd Ligure sostiene che non vogliamo andare a votare in autunno per non fare emergere le nostre falle! Premesso che non è la priorità di nessuno ma solo un'ipotesi che non dovrebbe allarmare, anzi, tutti dovremmo remare nella stessa direzione. Se da giugno si potrà tornare alla graduale normalità non vedo perché si debba negare il diritto di voto in sicurezza: si chiama democrazia. Ma capisco la preoccupazione di molti del Pd nel dover rinunciare alla poltrona quando può essere tenuta per altri 6 mesi senza votare. In questo sono dei professionisti". Così risponde in una nota su Facebook il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti al consigliere regionale del Pd Luca Garibaldi. "Vorrei però puntualizzare due cose - prosegue Toti - quando parlano di falle citando "ordinanze pasticciate e mascherine". Mi tocco se ci sono, siete seri? Ordinanze pasticciate: ricordiamo che siamo stati i primi in Italia a chiudere in autonomia le scuole e che la nostra ultima ordinanza è stata copiata dal loro segretario e mio collega governatore del Lazio Zingaretti (sì, quello che prendeva aperitivi a Milano in piena emergenza invitando tutti a uscire di casa). Sceneggiata delle mascherine: se fossi nel Pd ligure non direi neanche una parola sulle mascherine. Il Governo, di cui il loro partito fa parte, non è stato in grado di fornirle neppure ai medici e quelle arrivate erano fallate e siamo stati costretti a procurarcele in autonomia e, fortunatamente, ci siamo riusciti. Non solo, siamo stati i primi in Italia a fare un accordo con Poste Italiane per farle recapitare direttamente nella cassetta della posta a tutti i liguri. Dai ragazzi, quelli a fare campagna elettorale siete voi. Ma se continuate così la fate solo a nostro favore!"

Sanità ligure, M5S chiede una commissione consiliare d'inchiesta

Super User 16 Aprile 2020 856 Visite

Il Movimento 5 Stelle chiede una commissione consiliare d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria in Liguria. Sotto riportiamo il comunicato con le dichiarazioni dei consiglieri regionali Fabio Tosi e Andrea Melis.

"Troppe le ombre nella gestione delle RSA liguri in questo periodo nefasto morbato e reso tragico dal Covid-19: purtroppo, ogni giorno che passa, aprendo i giornali e seguendo i Tg, dalle strutture private della nostra regione arrivano notizie oltremodo dolorose. Un vero e proprio bollettino di guerra, dove a pagare il prezzo più caro sono stati i nostri anziani, i cui decessi colpiscono centinaia di famiglie che li credevano al sicuro. Cosa ha causato questo dramma senza fine? Perché non si è riusciti a circoscrivere la diffusione del virus nelle strutture che ospitano gli anziani, fragili e spesso malati? Le azioni che Regione intende intraprendere con l'ordinanza firmata ieri guarda oltre lo steccato: ma noi vogliamo sapere cosa è successo prima. Perché così tanti ospiti delle RSA hanno perso la vita con o per Coronavirus? La domanda specifica che poniamo a Giunta e assessorato competente dunque è: quali protocolli sono stati emanati da Regione, A.Li.Sa e le singole ASL? Per avere contezza delle azioni intraprese, stiamo predisponendo un atto per istituire Commissione consiliare di Inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid 19, con focus specifico proprio sulla situazione delle RSA liguri", fanno sapere i consiglieri regionali Fabio Tosi, primo firmatario dell'atto, e Andrea Melis.

"Va fatta trasparenza sulle cause dell’ampia diffusione del virus, vanno valutati eventuali errori di programmazione, difetti organizzativi legati al sistema sanitario ligure, problemi e carenze nella catena di comando anche legati alla legislazione regionale in vigore. Le verifiche saranno assolutamente scrupolose: siano fornite risposte a 360°, dal limitato ricorso ai tamponi nella popolazione, all’orrore nelle case di riposo fino ai numeri reali della pandemia. Tutto deve essere analizzato", dichiara nello specifico Tosi.

"Riteniamo doveroso - concludono i pentastellati - che all'interno dell'assemblea legislativa sia dato il via a questa Commissione, trovandosi la Liguria in una situazione oltremodo grave, che è peraltro di dominio pubblico. Il Consiglio Regionale deve essere nelle condizioni di conoscere e valutare tutto ciò che è stato fatto, dagli atti alle procedure, indipendentemente da quanto decideranno di fare i Tribunali".

MoVimento 5 Stelle Liguria

Toti: “abbiamo lottato a lungo per avere Esselunga”

Super User 16 Aprile 2020 2398 Visite

Il governatore Giovanni Toti su Facebook ha fatto sapere che in Liguria la riapertura dei cantieri in sicurezza va avanti. E a proposito della ripresa dei lavori per la realizzazione del supermercato Esselunga in via Piave, ha aggiunto: “Dopo anni di scarsa concorrenza abbiamo lottato a lungo per avere un marchio così importante in città, che porterà nuove opportunità di lavoro per tanti e migliorerà la qualità della spesa dei liguri. L'aumento della concorrenza significa anche diminuzione dei prezzi e mai come ora ne avremo bisogno”. 
Le cose dette da Toti non fanno una piega, perché sono regole basi in un libero mercato.
Resta però un dubbio: il commercio genovese ha proprio bisogno di un supermercato in più?

Regione, al via tavolo tecnico per avviare la fase due

Super User 16 Aprile 2020 815 Visite

“È necessaria una struttura tecnica regionale che affianchi i decisori per delineare le linee guida e i comportamenti corretti, spesso del tutto inediti, per affrontare la fase 2. Il gruppo di lavoro metterà insieme i rappresentanti delle categorie produttive e delle diverse realtà sul territorio, il mondo economico e quello accademico per costruire, partendo da solide basi scientifiche, un percorso che consenta di contemperare ripartenza del Paese e tutela della salute dei cittadini, tenendo ovviamente conto delle specificità del territorio ligure dal punto di vista economico”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti traccia il percorso in vista delle riaperture in una riunione alla presenza dell’assessore alla Sanità Sonia Viale, all’assessore alla Formazione Ilaria Cavo, ai professori Matteo Bassetti, Direttore della Clinica Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino, e Filippo Ansaldi, responsabile prevenzione di Alisa, al Commissario straordinario di Alisa Walter Locatelli, in videoconferenza con i rappresentanti di categorie economiche, sindacati, ordini professionali, autorità portuali e associazioni di categoria.

“I punti su cui lavorare – aggiunge Toti – sono innanzitutto le regole per il contenimento dell’epidemia applicate alla vita sociale, che verranno elaborate dal nostro tavolo tecnico. Sarà necessario poi individuare delle aziende pilota che ci permettano di effettuare degli esperimenti (ad esempio sugli screening e sul mantenimento delle distanze), realtà produttive che ci permettano di testare queste linee guida. Poi c’è il capitolo della necessaria formazione professionale: dobbiamo usare questo mese per formare lavoratori sui comportamenti da applicare nelle varie tipologie di occupazione e, infine, stiamo lavorando per rimodulare tutte le giacenze dei bandi Fse e Fesr per avviare dei bandi per sostenere le imprese nell’acquisto delle dotazioni e delle strumentazioni necessarie, sempre su basi scientifiche”.

“È necessario fare in fretta - ammonisce Toti – questo confronto deve dare risposte entro il 4 maggio, perché è impensabile farci trovare impreparati e ritrovarci a inseguire. Ogni allargamento delle maglie, ogni maggiore quota di libertà devono essere controbilanciati da comportamenti sempre più virtuosi per contenere la diffusione del virus, e di conseguenza continuare ad assicurare come abbiamo sempre fatto le cure a tutti, senza mettere ulteriore pressione a un sistema sanitario che fin qui ha dato prova di grande capacità di adattamento e che ha retto un urto importante. È necessario quindi strutturare una serie di comportamenti e accorgimenti per contemperare tutte le esigenze e arrivare alla fase 2 assolutamente preparati, permettendo così di riaprire le attività economiche e dare ossigeno al Pil”.

“Se andiamo verso la riapertura – conclude Toti - dobbiamo prendere in considerazione tutti gli aspetti della vita, tutti i comportamenti che dovranno tenere conto delle nuove condizioni che si sono venute a creare. Nessuno ha ancora affrontato in modo coerente la grande quantità di comportamenti socioeconomici che dovremo mettere in pratica, sono necessari gruppi di lavoro divisi per settore, per dare indicazioni operative chiare”.

Protezione civile, arrivate a Genova 70.000 mascherine

Super User 15 Aprile 2020 954 Visite

Giunte oggi a Genova dalla Cina 70.000 mascherine chirurgiche e 5.000 di tipologia FFP2 (dotate di filtro e promosse e consigliate dall'Organizzazione mondiale della Sanità).

Questo primo carico di materiale sanitario, acquistato dalla Civica Amministrazione, verrà destinato a tutti i suoi dipendenti che non possono usufruire del telelavoro nello svolgere i loro servizi essenziali.

I dispositivi di protezione individuale serviranno anche a coprire le esigenze delle aziende partecipate e, in particolare a chi lavora nei trasporti, nella raccolta rifiuti, nella polizia locale e nella protezione civile, oltre che ai volontari impegnati in molti servizi, tra i quali la consegna della spesa a domicilio. La distribuzione verrà gestita e coordinata dalla protezione civile del Comune di Genova.

"Siamo molto contenti - ha dichiarato il consigliere delegato alla Protezione civile Sergio Gambino - per l'arrivo di questo primo carico di Dpi acquistato dalla Protezione civile del Comune di Genova che ci dà un po’ di respiro per quanto riguarda il fabbisogno delle nostre partecipate e dei nostri impiegati comunali per far sì che si possa lavorare in sicurezza garantendo i servizi ai nostri cittadini. Ringrazio i dipendenti comunali che, in un momento così difficile, stanno lavorando con grande generosità: per noi è prioritario garantire che possano farlo in completa sicurezza e serenità rispetto alla tutela della propria salute".

Coronavirus: i dati di oggi in Liguria

Super User 15 Aprile 2020 921 Visite

Ammontano a 4.520 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 38 più di ieri e 807 sono i deceduti dall’inizio dell’emergenza (+ 14). I test effettuati sono 25.793 (1347 più di ieri).
Sono al domicilio 2383 persone (19 più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 1058 persone (40 più di ieri).

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 607 (76 più di ieri).

Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e Ministero, dei positivi totali, 1079 sono gli ospedalizzati (21 meno di ieri), di cui 120 in terapia intensiva (13 meno di ieri), così suddivisi:

Asl 1 – 168 (di cui 18 in terapia intensiva)

Asl 2 – 142 (di cui 14 in terapia intensiva)

San Martino – 259 (di cui 30 in terapia intensiva)

Evangelico – 57 (di cui 5 in terapia intensiva)

Ospedale Galliera – 134 (di cui 13 in terapia intensiva)

Gaslini – 5

Asl 3 Villa Scassi – 161 (di cui 19 in terapia intensiva)

Asl 3 Gallino Pontedecimo – 4

Asl 3 Micone – 0

Asl 4 – 49 (di cui 6 in terapia intensiva)

Asl 5 – 100 (di cui 15 in terapia intensiva)

I positivi divisi per provincia sono:

Genova - 2655

Savona - 536

Imperia – 845

La Spezia - 484

Le persone in sorveglianza attiva sono 3182, così suddivise:

Asl 1 – 738

Asl 2 – 830

Asl 3 – 668

Asl 4 – 365

Asl 5 – 366   

La grillina Salvatore contro i controlli annunciati dal Ministero

Super User 15 Aprile 2020 1185 Visite

Pubblichiamo un comunicato della portavoce regionale del M5S, Alice Salvatore, nel quale si dice contraria ai controlli annunciati dal Ministero per verificare la sicurezza nelle aziende che riaprono dopo lo stop per il covid.
Si tratta di una doppia notizia. Perché l’attacco della grillina al governo giallo-rosso è già una notizia.

L'emergenza del coronavirus ha messo le aziende italiane in ginocchio. Locali chiusi, attività completamente ferme, saracinesche abbassate. E danni incalcolabili. Il governo sta attualmente consentendo una graduale riapertura con la precisa indicazione di mantenere le norme igieniche di sicurezza: il distanziamento tra le persone e i dispositivi di protezione come guanti e mascherine. Se da un lato è fondamentale che le attività riaprano, è però altrettanto importante che ripartano in modo da non mettere a rischio la sicurezza dei cittadini e rischiare una nuova ondata di contagi.

Il Ministero ha appena annunciato, proprio per verificare che la riapertura avvenga in sicurezza, di essere pronto a scatenare sul territorio Finanza, ASL e ispettori del lavoro per controllare ogni azienda e ogni attività. Ma quale sarebbe il loro compito? Multare, sanzionare?

Le aziende che hanno subìto un danno devastante e stanno faticosamente riprendo fra mille difficoltà e con la legittima paura di un contagio ancora possibile, non devono essere investite da ondate di controlli, multe e ulteriori conti da pagare. Le forze dell'ordine e gli organismi di controllo dovrebbero più che altro avere una funzione di aiuto, di supporto, di attività consultiva. Per spiegare alle aziende come mantenere alto il livello di sicurezza.

Non abbiamo certo bisogno di milioni di multe, chiusure e denunce, ma di un'attività capillare formativa per istruire imprenditori e i negozianti su come comportarsi. Per questo motivo, almeno in regione Liguria, io e il mio team seguiremo personalmente questa situazione per capire quale sarà l'attività delle forze dell'ordine e degli organismi di controllo. I cittadini, gli imprenditori, i negozianti e i dipendenti hanno bisogno di aiuto, non di punizioni.

Alice Salvatore

CasaPound attiva raccolta fondi per le case di riposo

Super User 15 Aprile 2020 1142 Visite

CasaPound ha attivato una sottoscrizione per raccogliere fondi a favore delle case di riposo di Genova e della Spezia. Le donazioni vengono raccolte dall’associazione “La Risoluta”.
Sotto riportiamo il loro comunicato:

Con sempre più case di riposo investite dal contagio è allarme per oltre 300.000 anziani ospitati in 7.000 strutture da nord a sud dell’Italia. A fronte di morti e contagiati che si moltiplicano nelle case di riposo, CasaPound attiva una sottoscrizione online aperta a tutti i cittadini per acquistare prodotti igienico-sanitari, mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale da distribuire nelle case di cura delle province di Genova e La Spezia.

La situazione nelle case di riposo italiane è grave, anche per le problematiche del recuperare mascherine e indumenti protettivi per il personale. Nella lotta al Coronavirus è basilare che gli operatori in servizio nelle case di riposo vengano dotati di tutti gli strumenti di protezione per tutelare sia la propria salute che quella degli anziani che devono accudire, la maggior parte dei quali sono non autosufficienti.

Un focolaio in una casa di riposo può trasformarsi in un dramma per gli anziani ricoverati, per i loro parenti e per gli stessi operatori socio-sanitari che li seguono con dedizione e professionalità. Incoraggiamo quindi tutti gli italiani ad effettuare una piccola o grande donazione tramite il link sotto, ricordando come io ho quello che ho donato!

La sottoscrizione per Genova è disponibile al link qui:

- GENOVA https://paypal.me/pools/c/8og6SqlaB2 

Furgone rotto: SCAB non può consegnare i pasti a domicilio

Super User 15 Aprile 2020 1102 Visite

“Purtroppo, il mezzo che usavano i volontari di Protezione Civile di Medio Ponente Ass. SCAB, per la consegna dei pasti a domicilio alle famiglie in quarantena per il coronavirus, ha subito un guasto irreparabile, fermando cosi l’attività dei volontari a sostegno della popolazione. Vi chiedo gentilmente di darci una mano a raccogliere i fondi per acquistare un mezzo, anche usato, per non fermare un’attività così importante in questo momento. Vi ringrazio anche per il poco che vogliate donare”. E’ l’appello del presidente dell’associazione Scab, Fabio Naldoni, che ha avviato una raccolta fondi su Facebook, alla quale si può partecipare cliccando qui.

Buoni spesa, altri 400mila euro da Comune e privati

Super User 15 Aprile 2020 729 Visite

È arrivata a 300 mila euro la raccolta fondi lanciata dal Comune di Genova, a cui si aggiungono altri 100 mila euro stanziati direttamente dall'amministrazione, per incrementare la dotazione di buoni spesa per i genovesi in difficoltà economica per il coronavirus. I 400 mila euro permetteranno di scorrere la graduatoria delle domande, ma senza esaurirla. Nei prossimi giorni le famiglie beneficiarie saranno contattate e riceveranno i buoni spesa. Non verrà fatto un nuovo bando, ma verrà fatta scorrere la graduatoria già redatta sulla base delle domande presentate entro lunedì 6 aprile.

“Stiamo lavorando per allargare la platea delle persone che riceveranno questo aiuto - sottolinea l’assessore al bilancio del Comune di Genova Pietro Piciocchi – Grazie alla generosità dei genovesi e a una decisione dell’Amministrazione che rappresento abbiamo incrementato di 400mila euro il plafond. Il cuore dei genovesi è grande. Per questo sono fiducioso che riusciremo a raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissi”.

I circa tre milioni di euro stanziati finora hanno permesso di distribuire i buoni alimentari a oltre 12.500 famiglie genovesi, che corrispondono a 33 mila persone, visto che una singola domanda può contenere la richiesta dei buoni per l'intero nucleo famigliare. In totale però le richieste ritenute valide ai sensi del DPCM del 28 marzo, inserite in graduatoria, sono 18.500, per un totale di 43 mila persone. La graduatoria è stata redatta sulla base dei requisiti indicati dal Comune, come ad esempio il non ricevere altri sussidi dallo Stato e la presenza in famiglia di minori o disabili. Per esaurire la graduatoria servirebbero altri 400 mila euro.

Coronavirus: in Liguria 4.482 positivi, 127 più di ieri

Super User 14 Aprile 2020 763 Visite

Ammontano a 4482 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 127 più di ieri e 793 sono i deceduti dall’inizio dell’emergenza (+ 33). I test effettuati sono 24.446 (1317 più di ieri). Sono al domicilio 2364 persone (147 più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 1018 persone (26 più di ieri).

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 531 (52 più di ieri).

Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e Ministero, dei positivi totali, 1100 sono gli ospedalizzati (46 meno di ieri), di cui 133 in terapia intensiva (5 meno di ieri), così suddivisi:

Asl 1 – 176 (di cui 19 in terapia intensiva)

Asl 2 – 141 (di cui 16 in terapia intensiva)

San Martino – 250 (di cui 37 in terapia intensiva)

Evangelico – 56 (di cui 4 in terapia intensiva)

Ospedale Galliera – 138 (di cui 13 in terapia intensiva)

Gaslini – 6

Asl 3 Villa Scassi – 172 (di cui 23 in terapia intensiva)

Asl 3 Gallino Pontedecimo – 5

Asl 3 Micone – 1

Asl 4 – 49 (di cui 6 in terapia intensiva)

Asl 5 – 106 (di cui 15 in terapia intensiva) 

I positivi divisi per provincia sono:

Genova - 2651

Savona - 525

Imperia – 830

La Spezia - 476

Le persone in sorveglianza attiva sono 3182, così suddivise:

Asl 1 – 804

Asl 2 – 838

Asl 3 – 730

Asl 4 – 379

Asl 5 – 431

Buoni spesa, PD: “false le dichiarazioni di Bucci”

Super User 14 Aprile 2020 1378 Visite

Il PD smentisce quanto dichiarato nel corso del Consiglio comunale odierno dal sindaco Bucci (leggi), in merito al ritardo da parte del governo nell'erogare i finanziamenti al Comune per i buoni pasto.

Ecco il comunicato del Gruppo PD a palazzo Tursi.

Il governo lo scorso 30 marzo ha erogato oltre tre milioni di euro a favore del Comune di Genova per combattere l’emergenza Coronavirus e aiutare i cittadini in difficoltà a causa di questa pericolosa pandemia (vedi foto sotto).

Quanto affermato dal sindaco Bucci, che nel suo messaggio di apertura del Consiglio comunale ha lamentato il ritardo dei finanziamenti da Roma, è perciò evidentemente falso e dimostra come, anche in un momento di estrema difficoltà, il sindaco non perda occasione per sostenere polemiche sterili e inutili, oltreché prive di fondamento.

Invece che perdere tempo in considerazioni pretestuose, Bucci avrebbe dovuto rispondere alle tante domande sulla salute dei suoi concittadini colpiti dal Coronavirus e malati negli ospedali, nelle RSA e nelle case, sulle modalità di distribuzione dei buoni spesa e su altre iniziative messe in atto per far fronte alla situazione e garantire il futuro dei nostri concittadini. Invece si è limitato a una breve comunicazione, esibendosi nel suo monologo senza dare possibilità di intervento ai consiglieri eletti dai cittadini.

Anche nel caso di questa emergenza, il Gruppo consiliare del Partito Democratico ha sostenuto un’opposizione costruttiva e responsabile, nell’interesse di Genova e dei genovesi, avanzando proposte concrete per aiutare i cittadini danneggiati dalle conseguenze dell’epidemia.

Purtroppo, da parte della maggioranza, non si è percepito lo stesso spirito di collaborazione: l’ennesima prova è arrivata ad esempio oggi con la bocciatura da parte del centrodestra dell’ordine del giorno del PD che chiedeva la proroga degli abbonamenti AMT di marzo e annuali già acquistati dagli utenti ma non utilizzati in conseguenza delle misure di contenimento degli spostamenti individuali per ridurre la diffusione del contagio da Covid-19.

 

Buoni spesa, Bucci: “i soldi li ha anticipati il Comune”

Super User 14 Aprile 2020 1767 Visite

All'inizio del Consiglio comunale di oggi (in videoconferenza) il sindaco Marco Bucci si è detto soddisfatto della distribuzione dei buoni spesa alle famiglie più bisognose, effettuata dall'amministrazione in collaborazione con le associazioni del terzo settore.

Nell'illustrare i dati il sindaco ha voluto rispondere anche a chi dalle opposizioni (PD e Cinque Stelle) in questi giorni sta chiedendo di mettere mano alle casse comunali per assicurare ulteriori buoni spesa ai richiedenti rimasti senza: “lo abbiamo già fatto, perché dal governo non ci è arrivato un euro e i soldi per i buoni spesa li abbiamo già anticipati noi”.

Praticamente il Comune di Genova ha fatto al governo un prestito d’onore.

Ponte e covid fanno volare Toti e Bucci

Super User 14 Aprile 2020 2640 Visite

Più disgrazie arrivano e più aumentano il loro consenso. Perché hanno dimostrato di saper gestire al meglio le situazioni più difficili e impensabili, quelle mai capitate prima, come il crollo del ponte Morandi e l’emergenza sanitaria da coronavirus.
Parliamo del governatore Giovanni Toti e del sindaco Marco Bucci, ormai punti di riferimento per gran parte dei liguri, con i quali sono costantemente in contatto diretto sui social.
Gli ultimi sondaggi parlano di una forte ascesa dei “Gemelli del Ponte”, e chissà di quanto salirà ancora il loro feeling con gli elettori dopo la fine del covid e dopo i loro trionfali primi passi sul nuovo viadotto, costruito in tempi record.
La crescita esponenziale del governatore preoccupa il centrosinistra che, vedendosi impreparato e costretto a ricorrere un avversario troppo distante, vuole rimandare in autunno le regionali, mentre Toti è per il voto prima di agosto.
I timori però iniziano a crescere anche nel centrodestra e in particolare all’interno della Lega, che si potrebbe trovare nella prossima legislatura regionale con qualche consigliere e assessore in meno.
Il Carroccio nei sondaggi continua a perdere voti in Liguria, anche per l’avanzare degli altri alleati, Fratelli d’Italia su tutti.
E il sostegno che probabilmente Bucci darà a Toti - per restituirgli la cortesia ricevuta nella sua campagna elettorale del 2017 - potrebbe togliere ancora voti ai leghisti. Che si ritroveranno anche senza le candidature dei loro big, i parlamentari Edoardo Rixi e Francesco Bruzzone.

La voglia matta di Vinacci di candidarsi da qualche parte

Super User 14 Aprile 2020 1821 Visite

Tanti like hanno accolto su Facebook il messaggio con cui Giancarlo Vinacci, ex assessore allo Sviluppo economico del Comune di Genova, ha voluto ringraziare chi gli ha fatto gli auguri di compleanno (62 anni, ma non si vedono).
Bisogna però dire che al successo del post ha contribuito l’immagine messa a corredo: una pagina intera del Decimonono del 2008 dedicata ad una rimpatriata milanese tra ex compagni della scuola elementare Mazzini di Castelletto. L’articolo parla di quattro genovesi che in Lombardia ce l’hanno fatta e nella foto di classe del 1968 si intravedono i piccoli alunni Alberto Zangrillo e Giancarlo Vinacci, allora compagni di banco.
“Qualche anno fa, stavo ancora a Milano, sono partiti da Genova 1.090 amici per venire alla festa e il Secolo ha immortalato il momento! Oggi tra FB, Linkedin, Whatsapp, sms, tel., ecc ecc, poco meno di 5.000 auguri ...”.
I numeri a quattro cifre dati da Vinacci sono notevoli e gli danno il destro per strisciare una disponibilità a tastare la sua discesa in campo: "... se andate avanti così mi fate venire voglia di candidarmi da qualche parte".
Il messaggio in codice è chiaramente riferito alle prossime regionali liguri. Rimane un punto interrogativo sull’eventuale lista di riferimento, perché se l'amicizia di vecchia data col medico di Berlusconi Alberto Zangrillo farebbe pensare a Forza Italia, l’opzione 'civica' sarebbe più attrattiva per chi potrebbe dargli una mano, ma è allergico alle etichette di partito.
Come ad esempio l'ex collega di Giunta Elisa Serafini, con la quale Vinacci scambia spesso like sui social.

Coronavirus, in Liguria 4.355 positivi, 60 più di ieri

Super User 13 Aprile 2020 895 Visite

Ammontano a 4355 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 60 più di ieri e sono 760 i deceduti dall’inizio dell’emergenza (+ 11).
I test effettuati sono 23.129 (1146 più di ieri). Sono al domicilio 2217 persone (62 più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 992 persone (28 più di ieri).

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 479 (31 più di ieri).

Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e Ministero, dei positivi totali, 1146 sono gli ospedalizzati (30 meno di ieri), di cui 138 in terapia intensiva (6 meno di ieri), così suddivisi:

Asl 1 – 176 (di cui 18 in terapia intensiva)

Asl 2 – 148 (di cui 19 in terapia intensiva)

San Martino– 288 (di cui 37 in terapia intensiva)

Evangelico – 57 (di cui 5 in terapia intensiva)

Ospedale Galliera – 123 (di cui 10 in terapia intensiva)

Gaslini – 4

Asl 3 Villa Scassi – 183 (di cui 23 in terapia intensiva)

Asl 3 Gallino Pontedecimo – 5

Asl 3 Micone - 2

Asl 4 – 50 (di cui 8 in terapia intensiva)

Asl 5 – 110 (di cui 18 in terapia intensiva) 

I positivi divisi per provincia sono:

Genova - 2372

Savona - 630

Imperia – 740

La Spezia - 500

113 sono in fase di verifica

Le persone in sorveglianza attiva sono 3263, così suddivise:

Asl 1 – 920

Asl 2 – 620

Asl 3 – 729

Asl 4 – 366

Asl 5 – 628

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