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Ecco le 24 sedi dove ritirare i buoni alimentari del Comune di Genova

Super User 06 Aprile 2020 1713 Visite

Biblioteche, scuole, sedi della Polizia locale. Sono ventiquattro le sedi scelte dal Comune di Genova per la distribuzione dei circa 30 mila buoni spesa alimentari per chi è in difficoltà economica per colpa del Coronavirus. Si tratta di buoni da 100 euro ciascuno, in tagli da venti, validi fino al 31 dicembre 2020. Le sedi sono sparse su tutto il territorio cittadino, in modo da limitare al massimo gli spostamenti delle persone, e sono state scelte perché non presentano barriere architettoniche. Per evitare ogni assembramento, i beneficiari dei buoni spesa riceveranno un appuntamento personalizzato via telefono o email, con l'orario in cui ritirare i buoni spesa. La sede sarà quella più vicina alla propria residenza, individuata sulla base del Cap. Per chi è impossibilitato a uscire di casa, sarà attivato un servizio di consegna a casa. Il ritiro potrà essere fatto anche da un parente, se in possesso della delega in carta libera firmata e dell'originale del documento del delegante.

Ecco l’elenco:

1) Oregina-Lagaccio, locali della Polizia Locale, via Spinola 4 b-cancello

2) Castelletto, locali della Polizia Locale, corso Firenze 24

3) Pre-Molo Maddalena, biblioteca Berio, via del Seminario 16

4) Portoria, scuola infanzia San Luigi, Salita Carbonara 65

5) Sampierdarena, locali della Polizia Locale, via Sampierdarena 34

6) San Teodoro, scuola d'infanzia Garbarino, via Asilo Garbarino 17

7) San Fruttuoso, scuola San Fruttuoso, piazza Manzoni 2

8) Marassi, scuola d'infanzia Luzzati, via Moresco 3

9) Staglieno, centro civico, via Bobbio 21 d

10) Molassana, Scuola Peter Pan, via Sertoli 7

11) Struppa, locali della Polizia Locale, via Buscaglia 6

12) Rivarolo, Ats, passo Torbella 12

13) Bolzaneto, locali della Polizia Locale, via Reta 3 c

14) Pontedecimo, locali della Polizia Locale, via Rivera 1

15) Sestri, locali della Polizia Locale, via Da Persico 49 r

16) Cornigliano, locali della Polizia Locale, via Moisello 9 r

17) Voltri, locali della Polizia Locale, piazza Gaggero 2

18) Prà, scuola infanzia Valle, salita Cappelloni 1

19) Pegli, centro sociale Monaco, via Cialli 11

20) Foce, scuola Pascoli, piazza Palermo 11

21) Albaro, scuola infanzia San Pietro, via Cesare Battisti 6

22) San Martino, locali attigui Scuola Boccanegra, via Lagustena 49

23) Valle Sturla-Sturla-Quarto, locali della Polizia Locale, via Bottini 44

24) Quinto-Nervi-Sant'Ilario, locali adiacenti alla Polizia Locale, via Pinasco 7

 

Alle 16 di oggi il Comune ha ricevuto 21.977 domande. All'interno di ogni domanda si può chiedere un buono per ciascun membro della famiglia, pertanto si stima che già adesso le domande coinvolgano una platea maggiore rispetto all'effettiva disponibilità dei buoni. Non sarà quindi necessario ampliare i tempi per la raccolta delle domande che, come deciso in partenza, prosegue fino alla mezzanotte di oggi.

Ci si può ancora iscrivere attraverso il modulo sul sito del Comune di Genova, per chi avesse difficoltà a compilare la domanda è stato allestito un servizio di assistenza telefonica, attraverso due numeri: il numero fisso 010.5574500 e il numero verde 800.583940. Ai centralini rispondono i dipendenti comunali e i volontari delle associazioni del terzo settore e del privato sociale. L'assistenza telefonica sarà garantita anche durante la fase di consegna dei buoni. Non tutte le domande potranno essere accolte, ma tutti riceveranno una comunicazione sull'esito della propria pratica.

A partire da domani sarà stilata una graduatoria, sulla base dei requisiti indicati sul sito del Comune, e al più presto inizierà la distribuzione dei buoni pasto, che permettono di fare acquisti nei negozi di alimentari. L'obiettivo del Comune è di riuscire a terminare la consegna dei buoni entro sabato.

"La raccolta delle domande è stata un successo grazie al lavoro congiunto di operatori e volontari – dice l'assessore ai Servizi Sociali Francesca Fassio -. Quest'alleanza - tra pubblico e volontariato - è un frutto molto positivo in questo momento così drammatico e dobbiamo lavorare per tenerla viva anche su altri fronti. È la misura della forza di volontà e della solidarietà dei genovesi che si manifesta ogni volta che ce n'è bisogno. Intanto, operatori e volontari saranno fianco a fianco anche nella distribuzione dei buoni pasto. In ogni punto di consegna ci saranno cinque agenti di Polizia locale, due volontari e un responsabile dei servizi sociali e la consegna avverrà un po' come con la scheda elettorale ai seggi". Gli appuntamenti sono scaglionati di mezz'ora, perciò la richiesta ai beneficiari è di non arrivare né in anticipo né in ritardo, per evitare assembramenti. 

Commenta l'assessore al Bilancio Pietro Piciocchi: “Siamo soddisfatti perché in poco tempo il Comune di Genova, insieme al mondo del terzo settore che ha risposto con grande generosità, ha costruito un sistema di ricezione delle domande e di distribuzione di un grande numero di buoni pasto che fino ad oggi ha funzionato in modo ordinato e rassicurante per tutti. Abbiamo davanti giornate molto impegnative che affronteremo con il consueto spirito di dedizione, consapevoli che dovremo fare presto e bene per rispondere a questo primario bisogno di numerosi nostri concittadini ai quali siamo molto vicini in questo momento. Ringrazio davvero di cuore tutti coloro che, dipendenti comunali e volontari, stanno collaborando con noi in questo momento”. Inoltre, il Comune ha avviato una raccolta fondi per poter ampliare il numero di buoni spesa che saranno distribuiti. “Finora abbiamo ricevuto garanzie per donazioni sui 50 mila euro – aggiunge Piciocchi – valuteremo se un'integrazione da parte del Comune sia compatibile con il bilancio”.

“Ancora una volta ringrazio le associazioni di categoria e i commercianti – aggiunge l'assessore al Commercio Paola Bordilli - che in questo periodo così difficile per tutti hanno fornito un servizio essenziale alla città, e li ringrazio anche per l'adesione, che sta continuamente aumentando, all'importante iniziativa dei buoni spesa. Ricordo che l'elenco dei negozi in cui spendere i buoni spesa sarà continuamente aggiornato e invito tutti a verificarlo sul nostro sito web. Copie cartacee saranno distribuite anche presso i punti di distribuzione dei buoni. Genova ha una rete di negozi alimentari molto capillare, come dimostra l'adesione in ogni quartiere: è questa una grande ricchezza cittadina da non disperdere e che oggi più che mai sta facendo sentire la sua importanza”.

Ad oggi i negozi già convenzionati sono 335, ma un centinaio di altri negozianti ha chiesto di potersi aggiungere alla lista. L'adesione è gratuita, il margine dell'operatore privato sui buoni è del 5 per cento. Per chiedere di potersi convenzionare, i commercianti devono inviare una mail ai due indirizzi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e per conoscenza a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con oggetto la dicitura “Convenzionamento voucher Comune di Genova”

Nel testo bisogna mettere:

- nome dell’insegna

- via, civico e cap del locale

- recapito telefonico

- indirizzo email di riferimento

- nome di un referente

- partita IVA/Codice fiscale

allegare visura camerale e un documento d’identità del legale rappresentante.

Tutti coloro che volessero contribuire alla raccolta fondi del Comune di Genova per integrare i buoni alimentari possono farlo attraverso il seguente conto corrente - La causale da inserire è: “Emergenza coronavirus: misure urgenti di solidarietà”:

Comune di Genova

via Garibaldi, 9

16124 Genova

Conto corrente n. 000100880807

presso Unicredit Spa - GENOVA TESORERIA COMUNALE

ABI 02008 - CAB 01459 - CIN T

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Coronavirus, in Liguria 3.772 positivi, 41 più di ieri

Super User 06 Aprile 2020 804 Visite

Ammontano a 3772 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 41 in più rispetto a ieri, e sono 595 i deceduti dall’inizio dell’emergenza (39 più di ieri).
I test effettuati sono 15.533 (486 più di ieri).

Sono al domicilio 1812 persone (12 più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 657 persone (17 più di ieri).

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 180 (20 più di ieri)

Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e Ministero, dei positivi totali, 1303 sono gli ospedalizzati (12 più di ieri), di cui 162 in terapia intensiva (3 meno di ieri) così suddivisi:

Asl 1 – 215 (di cui 24 in terapia intensiva)

Asl 2 – 170 (di cui 29 in terapia intensiva)

San Martino– 320 (di cui 41 in terapia intensiva)

Evangelico – 61 (di cui 6 in terapia intensiva)

Ospedale Galliera – 144 (di cui 13 in terapia intensiva)

Gaslini – 3

Asl 3 Villa Scassi – 192 (di cui 23 in terapia intensiva)

Asl 3 Gallino Pontedecimo – 6

Asl 3 Micone - 3

Asl 4 – 70 (di cui 9 in terapia intensiva)

Asl 5 – 119 (di cui 17 in terapia intensiva)

Le persone in sorveglianza attiva sono 3147, così suddivise:

Asl 1 – 794

Asl 2 – 628

Asl 3 – 900

Asl 4 – 405

Asl 5 – 420

Covid, alla Fiera di Genova tamponi direttamente dall’auto

Super User 06 Aprile 2020 1802 Visite

Accelerare l’accertamento della negatività per consentire, in base alle disposizioni nazionali vigenti, il rientro al lavoro di cittadini che, già positivi al coronavirus, siano in quarantena presso il proprio domicilio e risultino clinicamente guariti e asintomatici. Questo l’obiettivo dei tamponi ‘drive through’, avviati da questa mattina alla Fiera del mare di Genova sulla base dell’ordinanza firmata dal presidente della Regione Giovanni Toti.

Ad individuare i cittadini da sottoporre a questa procedura sono le Asl di competenza che li stanno contattando per offrire loro l’opportunità di eseguire il test in giorni e luoghi predeterminati con questa modalità, rimanendo a bordo della propria auto per poi rientrare immediatamente al domicilio dove attendere l’esito dell’accertamento.

“Si tratta di una procedura veloce, sicura, pratica ed efficiente - afferma il presidente Toti - per sottoporre i cittadini che, dopo aver avuto il coronavirus, sono asintomatici e devono accertare la loro negatività per poter tornare al lavoro, concludendo la fase di isolamento. È fondamentale fare in modo che chi ha superato la malattia e sta bene possa riprendere la propria attività il più velocemente possibile, soprattutto se si tratta di lavori in settori strategici come la sanità, l’ordine pubblico, i trasporti e così via”.

I cittadini, individuati dalle Asl, si sono recati alla Fiera del Mare dove è stato allestito un centro sanitario mobile per eseguire i tamponi orofaringei rimanendo seduti nella propria auto per poi rientrare immediatamente al domicilio.

“Invitiamo i cittadini a non telefonare ai servizi per chiedere di essere inseriti negli elenchi degli appuntamenti – aggiunge la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale - che saranno programmati dalle singole aziende. Non sarà possibile presentarsi in accesso diretto, senza avere ricevuto un appuntamento: chi lo facesse rischierebbe di incorrere nelle sanzioni previste in caso di accertamento da parte delle forze dell'ordine e della polizia locale”.

“Questa modalità – spiega Luigi Carlo Bottaro, direttore Generale della Asl3, che partirà per prima con test 'drive through' - consente di ridurre il rischio biologico per gli operatori sanitari che eseguono i tamponi, di ridurre il consumo di dispositivi di protezione individuale e, soprattutto, di eseguire un numero molto elevato di tamponi a soggetti individuati dalle Asl, da circa 80 giornalieri sino a 300. Vengono infatti annullati, di fatto, i tempi per lo spostamento al domicilio degli operatori sanitari, come avviene oggi secondo la procedura consueta, che però richiede tempi molto più lunghi e l’utilizzo di un numero maggiore di Dpi, da sostituire ad ogni accesso”. 

Le procedure per l’esecuzione delle attività saranno definite dalle singole aziende, sulla base delle proprie esigenze e dei contesti organizzativi, tenuto conto che si tratta anche di valutazioni medico-scientifiche.

Roberto Bagnasco: “coprire bocca e naso da subito”

Super User 06 Aprile 2020 1180 Visite

Roberto Bagnasco, farmacista e deputato di Forza Italia, su Twitter dà il suo consiglio per combattere la diffusione del coronavirus.
“Io credo che coprire bocca e naso con mascherine o altri mezzi di fortuna sia importantissimo da subito in attesa che le regioni forniscano finalmente gratuitamente le mascherine”.
Il tweet di Roberto Bagnasco avvalora l’ordinanza del figlio Carlo che, da sindaco di Rapallo, ha introdotto per primo l’obbligo della mascherina nei luoghi pubblici.
E mette a tacere chi era perplesso sull’uso dei cosiddetti “mezzi di fortuna”.

Regionali Liguria, dov'è finito l'anti-Toti?

Super User 06 Aprile 2020 1774 Visite

Le elezioni regionali non saranno più a maggio, ormai è chiaro, ma ciò non toglie che il candidato presidente di PD e Cinquestelle ancora non c'è.

L'emergenza coronavirus è arrivata come un tackle scivolata proprio sul più bello, quando l'alleanza PD-M5S si era finalmente saldata, quando l'ex candidata pentastellata Alice Salvatore si era per coerenza ritirata da ogni candidatura sia da presidente sia da consigliera, quando ormai erano finiti tutti gli ultimatum e i vaffa dei vari aspiranti.

Dopo di che il nulla. Anche a chi dice (giustamente) che in tempi di emergenza non vanno fatte campagne elettorali sorge il dubbio che una volta finita la quarantena gli elettori liguri potrebbero chiedersi e chiedere ai novelli candidati, spuntati come funghi dopo un temporale, dove erano e cosa facevano per loro quando tutto andava a ramengo.

E a questa domanda Toti potrebbe anche rifiutarsi di rispondere, perché tutti ormai sanno - anche dalle sue dirette Facebook fino ad ora tarda e in solitudine: la moglie Siria è a Milano da quaranta giorni - che nel bene o nel male c'è e continua ad essere sul pezzo h24.

Il fattore tempo poi potrebbe cambiare le carte in tavola a sinistra, perché pare che Conte, sulla scia del gran seguito procurato dalle edizioni straordinarie al TG1, stia facendo anche più di un pensierino ad una formazione politica tutta sua e anche Renzi sta sfruttando il periodo per far crescere la sua creatura Italia Viva senza che nessuno riesca ad avvelenargliela in culla.

In questo scenario dell'ognuno va per sé anche una ridiscesa in campo di Alice Salvatore in maniera autonoma dal PD non sarebbe proprio fuori luogo.

Il Covid 19 insomma sta seminando il panico anche nella politica ligure.

Il cardinale Bagnasco: “la fede illumina la strada”

Super User 05 Aprile 2020 911 Visite

Domenica delle Palme surreale, con chiese vuote e sacerdoti che hanno celebrato senza fedeli, con le porte degli edifici sacri sbarrate, come mai era accaduto in Italia.

Compreso nella cattedrale di San Lorenzo, dove l'arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, ha detto, nella sua omelia diffusa da tv e con comunicato stampa della Curia, che inizia una “Settimana Santa speciale, ferita da un morbo che dilaga per il mondo, quasi una voce sinistra che semina smarrimento, piega la presunzione, riconduce alla realtà dell'umana condizione e del significato della vita”.

“L'illusione di essere invincibili è brutalmente infranta – ha insisto il porporato - ritorna il senso della misura e del limite. E' come riaprire gli occhi alla verità. È forse il pessimismo che ci deve avvolgere? È questa una Pasqua senza risurrezione? Come se Gesù rimanesse nella tomba? E noi, discepoli, dobbiamo vivere per sempre nella tristezza del Getzemani? Se ripensiamo ai Vangeli delle domeniche di Quaresima, ci accorgiamo che sono uniti da un unico filo: le tentazioni di Gesù nel deserto, la samaritana al pozzo, il cieco nato, la risurrezione di Lazzaro, tutti ci hanno parlato della fede. Essa non è credere in Dio come si crede all'esistenza di un oggetto, ma è affidarsi a chi si crede, è vivere di Lui qualunque cosa accada. Gesù, in ogni situazione, non solo condivide ma porta a Dio, ci dona la vita soprannaturale, è un nuovo inizio”.

Ha ricordato il “Vangelo dell'ingresso glorioso in Gerusalemme, con cori di osanna, con palme e ulivi festanti”, dal quale, ha ammonito, “cogliamo un duplice insegnamento”: “la volubilità del cuore umano, pervaso da simpatie ed emozioni che non aiutano a cercare la verità, ma spingono a seguire il sentimento. Capita nella vita di suscitare stima e di ricevere riconoscimento. Questo non solo ci fa piacere, ma anche ci fa bene, ci incoraggia a far meglio”.

Ciò però, ha detto Bagnasco, non sia centrale, perché “gli umori sono volatili e possono volgersi al contrario. Ci sono rapporti belli e durevoli tutta la vita, come gli affetti profondi, ma conosciamo anche situazioni friabili, congiunture limpide solo in apparenza che mascherano sentimenti opachi”.

Bagnasco ha indicato come la folla non osannasse “Cristo non per fede, ma perché ha visto o sentito parlare dei prodigi che ha fatto. Il cuore non puntava alla verità di Gesù, ma alla convenienza: quell'uomo prodigioso avrebbe risolto i loro problemi. La fede non è questa. Nel momento in cui si rende conto che non sarà così, che quel giovane nazareno non starà al loro gioco, che non cerca il consenso, allora lo abbandona, e Gesù, da osannato, diventa un condannato”.

La fede non è interesse privato ma ragione di vita. “Luce che illumina tutto il percorso della strada”.

L'arcivescovo genovese ha invitato infine alla preghiera, senza dimenticare la carità pur in momenti di limitazioni; pregare per Genova, “per i malati; per quanti si curano degli altri in prima linea; per i defunti”.

Suggestiva e significativa l'idea del cardinale di far porre le ceneri di san Giovanni Battista, Patrono della città, sull'altare dove ha celebrato. E dove, al termine della liturgia, ha offerto a Maria, “Regina di Genova, il mazzo di ulivo che ho benedetto insieme ai rami che forse vi siete procurati. Affidiamoci alla sua materna protezione”.

Dino Frambati

Coronavirus: in Liguria 3.731 positivi, 229 più di ieri

Super User 05 Aprile 2020 819 Visite

Ammontano a 3731 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 229 in più rispetto a ieri, e sono 556 i deceduti dall’inizio dell’emergenza (+ 14). I test effettuati sono 15.047 (960 più di ieri).

Sono al domicilio 1800 persone (198 più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 640 persone (30 più di ieri).

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 160 (3 più di ieri)

Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e Ministero, dei positivi totali, 1291 sono gli ospedalizzati (1 in più di ieri), di cui 165 in terapia intensiva (4 in meno di ieri), così suddivisi:

Asl 1 – 210 (di cui 23 in terapia intensiva)

Asl 2 – 168 (di cui 32 in terapia intensiva)

San Martino– 314 (di cui 40 in terapia intensiva)

Evangelico – 67 (di cui 6 in terapia intensiva)

Ospedale Galliera – 132 (di cui 15 in terapia intensiva)

Gaslini – 3

Asl 3 Villa Scassi – 194 (di cui 23 in terapia intensiva)

Asl 3 Gallino Pontedecimo – 8

Asl 4 – 70 (di cui 9 in terapia intensiva)

Asl 5 – 125 (di cui 17 in terapia intensiva)

Le persone in sorveglianza attiva sono 3518, così suddivise:

Asl 1 – 814

Asl 2 – 893

Asl 3 – 995

Asl 4 – 395

Asl 5 – 421

Ponte di Genova, il cantiere non si è mai fermato

Super User 05 Aprile 2020 991 Visite

“Questo cantiere, che non abbiamo mai voluto fermare, rappresenta la capacità della nostra città e della nostra regione di reagire a tutto quello che è successo in questi anni. Ne abbiamo passate tante, ma abbiamo saputo rialzarci, come sapremo rialzarci dall’emergenza Covid-19”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, in visita al cantiere del nuovo ponte di Genova che oggi ha raggiunto i 900 metri di struttura in quota sui 1060 previsti, con il varo dell’impalcato da 50 metri tra la pila 12 e la pila 13.

“Abbiamo chiesto che quest’opera andasse avanti - aggiunge Toti - ed è stato così, ovviamente con tutte le precauzioni che hanno permesso a tutti di lavorare ogni giorno in piena sicurezza.  Qui abbiamo avuto anche una persona che è stata contagiata dal Coronavirus, ma tutta la squadra che era con lui si trova in quarantena e nessuno corre alcun rischio”.

“Abbiamo deciso, tutti, di comune accordo – prosegue - che questo ponte dovesse andare avanti perché è il simbolo dell’Italia che ce la fa, ma non solo questo, è anche il simbolo di un’Italia che dovrà essere pronta per ripartire, con tutte le carte in regola. Poi, in concreto, questo ponte è molto importante per la Liguria, per i porti di Genova e Savona, per il turismo, per tutto quello che dovremmo fare nel prossimo futuro”.

“Abbiamo tenuto aperti anche i cantieri dello Scolmatore del Bisagno, quelli che stanno rifacendo le dighe dei porti danneggiati dalle mareggiate quelli che si stanno occupando di rifare le strade franate a causa del maltempo – prosegue Toti - Insomma, la Liguria non si è fermata e credo che chi può, ovviamente senza trascurare in alcun modo la sicurezza, debba continuare a lavorare, perché lo fa anche per quegli  infermieri che sono arrivati volontari oggi all’aeroporto, lo fa per tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che ogni giorno rischiano nei nostri ospedali per salvare la vita dei malati. Lo fa per tutti noi e per il nostro futuro”.

Carlo Bagnasco punto di riferimento per i sindaci

Super User 05 Aprile 2020 1445 Visite

In questa emergenza sanitaria, il primo cittadino di Rapallo, Carlo Bagnasco, ogni giorno si conferma come punto di riferimento per gli altri sindaci liguri, e non solo. Le sue ordinanze per prevenire il contagio del coronavirus vengono spesso seguite a ruota da altri comuni.
Bagnasco infatti è stato tra i primi sindaci in Italia a utilizzare i droni per scovare chi esce di casa senza un giusto motivo; è stato il primo a far scattare l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici. Tutti questi provvedimenti sono stati poi adottati da altri enti, l’uso della mascherina è obbligatorio da oggi addirittura in tutta la Regione Lombardia.
“E’ inutile bloccare le città se poi andiamo tutti al supermercato senza protezione delle vie respiratorie”, dice il sindaco Bagnasco che, ancora una volta, detta le linee guida per una buona amministrazione.

Toti non vede (personalmente) la moglie da 40 giorni

Super User 05 Aprile 2020 3133 Visite

Mentre era negli studi di Primocanale, dove si trovava per informare i telespettatori sulle ultime evoluzioni del coronavirus nella nostra regione, il governatore Toti ha ricevuto una gradita sorpresa: un collegamento video con la moglie che non vede personalmente da 40 giorni. La consorte, Siria Magri, giornalista, lavora nella redazione milanese di Rete4 e pertanto non può rientrare a Genova per le norme imposte dalle regioni per fronteggiare il coronavirus.
"Ricordiamoci, nonostante la mancanza dei nostri cari, che solo così potremo ritornare ad abbracciarci ancora. E sarà bellissimo!", ha commentato il governatore, pregustando il ritorno della moglie.
L’emittente dell’ex senatore Maurizio Rossi evidentemente ha voluto ringraziare così il governatore per l’impegno profuso a favore di tutti.

Buoni pasto, a Genova già presentate 15.500 domande

Super User 05 Aprile 2020 1155 Visite

Ad oggi sono 15.500 le domande andate a buon fine per i buoni pasto per chi è in difficoltà economica a causa del Coronavirus. Dopo il boom di ieri, quando alle 15 c'è stato il via alle domande, oggi il trend si è stabilizzato: alle 18 erano in totale 15.500.

In tutto saranno distribuiti oltre 30 mila buoni da cento euro ciascuno, in tagli da venti euro. All'interno di ogni domanda si può chiedere un buono per ciascun membro della famiglia, e quindi le oltre 15mila domande attuali coinvolgono una platea di beneficiari sicuramente superiore.

Si potrà fare richiesta fino alla mezzanotte di lunedì. Sarà quindi stilata una graduatoria, sulla base dei requisiti indicati sul sito del Comune, e inizierà la distribuzione dei buoni pasto, che permettono di fare acquisti nei negozi di alimentari.

Ci si può iscrivere attraverso il modulo sul sito del Comune di Genova, per chi avesse difficoltà a compilare la domanda è stato allestito un servizio di assistenza telefonica, attraverso due numeri: il numero fisso 010.5574500 a cui da ieri si è aggiunto il numero verde 800.583940. Oggi le chiamate sono state oltre tremila: ai centralini rispondono i dipendenti comunali e i volontari delle associazioni del terzo settore e del privato sociale.

Significativo anche il numero di accessi al sito web del Comune che dalla mezzanotte alle 16.00 di oggi ha avuto in totale di 26 mila utenti (il totale dalle 15 di ieri è di 90 mila). Le visualizzazioni della pagina dedicata ai Buoni alimentari sono 150 mila.

“Le operazioni di raccolta delle domande stanno procedendo secondo il programma stabilito – sostiene l'assessore al bilancio Pietro Piciocchi -. Il sistema sta funzionando e non abbiamo registrato segnalazioni di particolari criticità. Il volume degli accessi e delle richieste è oggi sensibilmente diminuito rispetto a ieri, ma siamo in grado di sostenere flussi maggiori: sono infatti 70 le postazioni in grado di fornire informazioni in maniera contestuale. Mi piace sottolineare anche che stanno arrivando le prime donazioni attraverso il conto corrente che come Amministrazione abbiamo deciso di aprire per aggiungere ulteriori risorse che andranno a incrementare questi Buoni alimentari messi a disposizione dalla Protezione civile”.

L'assessore ai Servizi Sociali Francesca Fassio ringrazia i volontari delle associazioni e gli operatori dei servizi sociali, per il grande lavoro svolto, ma invita tutti “a fare molta attenzione al momento di compilare la domanda per evitare di dover rettificare errori e accrescere così la mole di lavoro che gli uffici stanno già sostenendo. Trattandosi di un'autocertificazione, ricordo che non è ammissibile dichiarare il falso. Stiamo costruendo la rete di distribuzione dei buoni pasto, che renderemo nota nelle prossime ore, assicurando capillarità e il rispetto delle disposizioni anticontagio”.

Attualmente sono quasi 400 i negozi di alimentari già convenzionati con il distributore scelto dal Comune, ma altri possono farsi avanti. Per chiedere di potersi convenzionare, i commercianti devono inviare una mail ai due indirizzi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e per conoscenza a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con oggetto la dicitura “Convenzionamento voucher Comune di Genova”

Nel testo bisogna mettere:

- nome dell’insegna

- via, civico e cap del locale

- recapito telefonico

- indirizzo email di riferimento

- nome di un referente

- partita IVA/Codice fiscale

allegare visura camerale e un documento d’identità del legale rappresentante.

Tutti coloro che volessero contribuire alla raccolta fondi del Comune di Genova per integrare i buoni alimentari possono farlo attraverso il seguente conto corrente - La causale da inserire è: “Emergenza coronavirus: misure urgenti di solidarietà”:

Comune di Genova

via Garibaldi, 9

16124 Genova

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presso Unicredit Spa - GENOVA TESORERIA COMUNALE

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Stefano Anzalone spolvera casa

Super User 05 Aprile 2020 1504 Visite

Stefano Anzalone, delegato allo Sport del Comune di Genova, ha inviato gli auguri agli amici con un video mentre spolvera casa.
Nella casalinga Domenica delle Palme, il consigliere Anzalone ha alzato, invece della palma benedetta, il piumino spazzapolvere.

 

Una maglietta per raccogliere fondi per i sanitari del Galliera

Super User 05 Aprile 2020 3466 Visite

Il vulcanico geometra Fabrizio Pollicino, personaggio molto noto in città anche per i suoi tradizionali eventi mondani organizzati a Villa Lo Zerbino, ha creato una maglietta benefica per raccogliere fondi a favore dei sanitari dell’ospedale Galliera.
La t-shirt con la scritta “Genova never stops” sarà commercializzata da Zena, storica azienda genovese specializzata nella personalizzazione di capi di abbigliamento, e si potrà acquistare esclusivamente sul sito zena.tv al prezzo di 15 euro, di cui 10 euro andranno in beneficenza.
“In questo delicato e difficile momento per la nostra città abbiamo deciso di sostenere l'immenso sacrificio e la grande fatica del personale medico-infermieristico che da settimane opera in prima linea, mettendo a serio rischio la propria salute e quella dei famigliari. In questa grave emergenza il loro lavoro è commovente e dobbiamo definirli eroi civili! La vendita delle magliette sta andando molto bene: proprio oggi abbiamo effettuato un bonifico di 5.000 euro come primo acconto. Siamo costantemente in contatto con il direttore sanitario del Galliera, il prof. Giuliano Lo Pinto, speriamo di fare molto di più per loro”, si legge in una nota dell’azienda.
Tra i tanti testimonial che hanno deciso di promuovere l’iniziativa citiamo:
Carla Signoris, Stefano Bettarini, Francesco Flachi, Attilio Lombardo, Mimmo Criscito, Andrea Masiello, Graziano Cesari, Enrico Nicolini, Serena Garitta, Paola Balsomini, Moreno, Miss Morena, Ana Laura Ribas, Jo Squillo, Enzo Iachetti, Ilaria Cavo, Stefano Balleari, Marta Brusoni, Alberto Pandolfo, Max Garbarino, Carlo Bagnasco, Paolo Donadoni, Paolo Givri, Alberto Clavarino, Carmine Vaccaro, Emanuela Mondini, Silvia Malacalza, Beppe Nuti, Gabri Gabra, Valentina Grillo, Amedeo De Caro, Alessandro Sportiello, Agostino Banchi e Carlo Barile.
Le loro foto sono pubblicate sul sito www.zena.tv
“Ringraziamo chi ha già acquistato la maglietta e invitiamo tutti a farlo nei prossimi giorni”, ha detto Fabrizio Pollicino.

Giuliano Lo Pinto

Francesco Flachi

Attilio Lombardo

Paolo Donadoni

Max Garbarino

Marta Brusoni

 

Alberto Pandolfo

Beppe Nuti

Alessandro Sportiello

Agostino Banchi

Frate Bucci: “Buona Domenica delle Palme”

Super User 05 Aprile 2020 2202 Visite

Frate Luca Bucci, fratello del sindaco di Genova, ha inviato alla nostra redazione l’immagine di una palma intrecciata a forma di croce. Un augurio che abbiamo molto gradito in questa “particolare” Domenica delle Palme e che vogliamo condividere con i nostri lettori.
Fra Luca è molto impegnato in questi giorni, quasi quanto il fratello. Oltre a custodire il convento dei frati cappuccini di Santa Margherita Ligure, da medico si occupa degli anziani di una casa di riposo di Genova. Inoltre, è il cappellano dell’ospedale di Rapallo, dove va giornalmente a confortare gli ammalati.
Su come passerà la Pasqua la famiglia Bucci, frate Luca ha risposto: “ognuno a casa sua, come tutti. Magari faremo qualche videochiamata”.
Colombe e uova della pasticceria Sansebastiano non mancheranno di certo. Visto che la storica pasticceria della moglie del sindaco Bucci fa le consegne a domicilio.

Coronavirus, in Liguria 3.502 positivi, 193 più di ieri

Super User 04 Aprile 2020 806 Visite

Ammontano a 3.502 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 193 in più rispetto a ieri e sono 542 i deceduti dall’inizio dell’emergenza (+23). I test effettuati sono 14.087 (1153 più di ieri).

Sono al domicilio 1.602 persone (178 più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 610 persone (45 più di ieri).

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 157 (22 più di ieri)

Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e Ministero, dei positivi totali, 1290 sono gli ospedalizzati (30 in meno di ieri), di cui 169 in terapia intensiva (4 in meno di ieri), così suddivisi:

Asl 1 – 202 (di cui 23 in terapia intensiva)

Asl 2 – 170 (di cui 33 in terapia intensiva)

San Martino– 315 (di cui 41 in terapia intensiva)

Evangelico – 66 (di cui 6 in terapia intensiva)

Ospedale Galliera – 136 (di cui 15 in terapia intensiva)

Gaslini – 4

Asl 3 globale – 192 (di cui 22 in terapia intensiva)

Asl 3 Villa Scassi – 185 (di cui 22 in terapia intensiva)

Asl 3 Gallino Pontedecimo – 7

Asl 4 – 73 (di cui 11 in terapia intensiva)

Asl 5 – 132 (di cui 18 in terapia intensiva)

Le persone in sorveglianza attiva sono 3.398, così suddivise:

Asl 1 – 803

Asl 2 – 916

Asl 3 – 994

Asl 4 – 391

Asl 5 – 294

La buona azione della consigliera comunale Marta Brusoni

Super User 04 Aprile 2020 1273 Visite

"Questa mattina, grazie alla donazione della Nazione Templare - https://gov-nt.com/?lang=it - attraverso il Ministro della Comunicazione e della Cooperazione ai Progetti Sociali Marzio Villari - abbiamo consegnato mascherine FFP2 al consigliere Sergio Gambino. Un piccolo gesto che s‘inserisce nel più ampio progetto Phoenix-Missione Covid-19 attuato in cooperazione con il V.E.O.S.P.S.S.  per chi in questo momento è impegnato a combattere il coronavirus". É il comunicato della consigliera comunale Marta Brusoni.

Nella foto vediamo il momento della consegna delle mascherine alla Protezione Civile di Genova.

Dalla Regione Liguria mascherine gratuite per tutti

Super User 04 Aprile 2020 1887 Visite

“Complessivamente abbiamo ordinato 5 milioni di mascherine chirurgiche e 1 milione e 250 mila Ffp2 direttamente da Regione Liguria: la rete logistica sta funzionando, e speriamo che il problema delle mascherine sia definitivamente risolto con questa settimana”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che questa mattina, presso il magazzino della Protezione civile alla Fiera di Genova, ha assistito insieme all’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, alle operazioni di scarico dai camion della Croce Rossa delle mascherine, 3 milioni in tutto, acquistate da Regione e arrivate ieri sera agli aeroporti di Malpensa e Fiumicino. Dopo i presidi sanitari, delle forze dell'ordine e dei lavoratori delle attività strategiche, inizierà la distribuzione alla popolazione. Altri 2 milioni di mascherine chirurgiche arriveranno nelle prossime settimane così come 1 milione e 250mila di ffp2.

“Circa 600mila mascherine – ha spiegato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – sono già state consegnate, fino alla mezzanotte di ieri, a tutto il mondo produttivo attraverso le associazioni datoriali, che da lunedì, alla riapertura di fabbriche, cantieri e banchine, attraverso le Autorità portuali, le distribuiranno ai loro associati e da questi arriveranno a tutti coloro che ancora lavorano nelle filiere indispensabili del Paese. Il resto del carico è stato scaricato oggi, con 2 milioni di mascherine destinate gratuitamente alla popolazione: stiamo cercando rapidamente un’azienda che possa occuparsi di suddividerle e impacchettarle a due a due, in maniera da distribuirle a tutti i cittadini attraverso edicole, farmacie, volontari e sindaci, in maniera che ogni cittadino possa avere una protezione quando si troverà nelle necessità di uscire di casa. Oltre a questo, 100mila stanno per essere stoccare al magazzino centrale della sanità del San Martino, per poi essere distribuite alle Asl e alle Rsa”.

Circa l’obbligatorietà delle mascherine, il governatore ha affermato che “è necessario attenersi alla profilassi indicata dagli esperti e non farsi prendere dalle emozioni del momento. In alcuni luoghi, soprattutto nella fase due, quando si tonerà a lavorare, la mascherina sarà compagna di vita, per non infettare gli altri. Al momento quindi, non c’è alcuna ordinanza regionale sull’obbligatorietà dell’uso delle mascherine: penso che sarebbe un controsenso obbligare i cittadini ad usare qualcosa che fino a ieri era introvabile. Una volta che tutti le avranno, sentiremo i nostri esperti per valutare in quali casi consigliare o addirittura obbligare i cittadini a indossarle, ma solo seguendo le linee guida del comitato tecnico scientifico di Alisa”. Per quanto riguarda i controlli, il governatore della Liguria ha spiegato che “ne sono già stati predisposti molti a Genova e in tutti i comuni. Sentirò il prefetto di Genova per organizzare in settimana una riunione con Anci e tutte le Prefetture per impostare un sistema capillare di controllo in vista della Pasqua”, ha concluso Toti.

 

Buoni spesa, il Comune di Genova attiva un numero verde

Super User 04 Aprile 2020 1156 Visite

Il numero verde gratuito attivato dal Comune di Genova per chiedere informazioni sui buoni alimentari per l’emergenza coronavirus è l’800.583.940. In alcune testate – forse per un errore di digitazione – compare un numero errato.

La linea telefonica – resa possibile dagli Uffici dei Sistemi informativi del Comune di Genova con il supporto tecnico e professionale di Liguria Digitale, di Fastweb ed Infomaster – si aggiunge al numero fisso 010.5574500.

Coronavirus, il contributo delle associazioni femminili

Super User 04 Aprile 2020 1023 Visite

Circa cinquemila euro saranno devoluti in parte alla Regione Liguria ed in parte all’Ospedale di San Martino per contribuire alla lotta contro la terribile e tragica pandemia provocata dal Coronavirus. “Le associazioni femminili che hanno partecipato sono ANDE Genova (Associazione Nazionale Donne Elettrici. Politica, apartitica nata nel lontano 1946 per promuovere e sostenere il voto alle donne ispirandosi alla americana “league of women voters”) e i due club del Soroptimist Genova” spiega Rosanna Cavalli, presidente di Ande Genova e socia storica Soroptimist”. “L’impegno delle istituzioni, continua, ma soprattutto l’enorme sacrificio profuso dagli operatori sanitari, partendo dalle Pubbliche Assistenze, per continuale al personale infermieristico e al ruolo dei medici, ha toccato il cuore non poteva passare inosservato”.
Cosi, per contribuire a questa vera e propria guerra contro un terribile, silente e micidiale nemico, Ande e Soroptimist donano questa somma come prima iniziativa. Ne seguiranno altre a favore della cittadinanza a dimostrazione del ruolo attivo che le due Associazioni hanno nella realtà sociale ed economica di Genova.

Bruccoleri: “non è giusto multare chi va in farmacia”

Super User 03 Aprile 2020 4064 Visite

MariaJose Bruccoleri, consigliera comunale (Italia Viva) e farmacista, risponde al capogruppo di Fratelli d’Italia a Tursi, Alberto Campanella, che su Facebook l’ha attaccata per essersi lamentata, durante una commissione consiliare in videoconferenza, per alcune multe fatte ai clienti della sua farmacia di via Sestri.
“Andare in farmacia - dice la farmacista - è una delle motivazioni che consentono alle persone di uscire di casa. Pertanto, non si può multare con 280 euro chi ha bisogno di curarsi. Oggi sono venuti in farmacia Sergio Gambino (delegato alla Protezione civile del Comune di Genova, ndr) e il vicecomandante della polizia municipale: anche loro mi hanno confermato che andare in farmacia è un diritto del cittadino”.
Poi la consigliera Bruccoleri parla del post del collega Campanella.
“Ritengo le offese fatte sul Facebook inaccettabili. Sono stata anche aggredita perché mentre sono in videoconferenza svolgo il mio lavoro in farmacia. Purtroppo non ho la fortuna di potere rimanere a casa e cerco di lasciare a casa il più possibile i miei dipendenti con figli che altrimenti sarebbero qui a contatto con 500 persone al giorno”.
Ma i farmacisti, come tutti gli operatori sanitari, non sono gli eroi di questi giorni?
E allora perché attaccarli?

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