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Asef vara il funerale “sociale”: anche chi ha disagio economico onorerà degnamente il caro estinto

Super User 27 Gennaio 2021 934 Visite

Oltre al dolore, quando si perde un caro congiunto ci si deve confrontare con i costi per dargli un estremo, ultimo saluto in maniera dignitosa e consona all'amore che si aveva per lui.

Non facile, per molti, in tempo di crisi e per tanti addirittura quasi impossibile.

Ecco allora scattata l'idea di aiuto da parte di Asef, partecipata del Comune di Genova per le onoranze funebri, verso i meno abbienti con l'iniziativa del funerale “sociale”.

La cerimonia verrà fornita, tutto compreso, da 1100 euro. Cifra che Asef definisce “reale e trasparente e include tasse, diritti di trasporto, inumazione o eventuale cremazione.

Per usufruirne occorrerà produrre l'Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) da parte di chi organizza il servizio funebre.

Quattro le fasce di Isee che permettono di accedere le agevolazioni decrescenti, comprese tra 0 e 13.000 euro. In una nota, Asef informa che “il funerale per inumazione, nella prima fascia (Isee da 0 – 5000 euro) costerà al cittadino 1100 euro; nella seconda fascia (Isee da 5000 – 7500 euro) avrà un costo di 1300 euro; nella terza fascia (Isee da 7500 a 9000 euro) 1400 euro; nella quarta fascia (Isee da 9000 a 13000 euro) un costo massimo di 2100 euro. In caso di cremazione, il costo dei servizi risulterà leggermente maggiorato”.

Importante rilevare come, in ogni caso, sarà possibile rateizzare ad interessi zero.

L'1 febbraio la data di partenza dell'iniziativa, per il cui funzionamento la direzione Asef srl ha raddoppiato il fondo sociale già esistente ed utilizzato negli scorsi anni scorsi per aiutare cittadini in difficoltà. Nel 2020 sono state 109 famiglie per oltre 40mila euro erogati da Asef per coprire gli sgravi.

“Nel 2020 – indica il dirigente amministrativo e gestionale dell'azienda - a Genova il numero dei servizi funebri è aumentato, rispetto al 2019, del 23 per cento. Questa crescita, in larga misura, è direttamente proporzionale al diffondersi della pandemia da Covid – 19. Che, come evidente, ha avuto e sta avendo anche una ricaduta molto negativa sul tessuto socioeconomico cittadino. Asef è una società partecipata del Comune di Genova con, tra i suoi obiettivi, quello principale è di essere al fianco dei cittadini nel momento della difficoltà. L’azienda ha una chiara valenza sociale ed oggi possono avere bisogno di aiuto famiglie che, prima della pandemia, erano economicamente tranquille, pensiamo ai lavoratori in cassa integrazione o agli operatori commerciali che in questi mesi hanno visto azzerate o fortemente ridotte le attività”.

“Le tariffe saranno esposte dal personale e applicate in piena trasparenza – spiega invece Maurizio Barabino, amministratore unico Asef – e sono comprensive di tutte le voci di spesa che compongono un servizio funebre, diritti e cremazione compresi. E danno diritto a funerali di qualità elevata, negli standard che contraddistinguono la nostra azienda”.

Asef da lavoro ad oltre cento addetti e genera un indotto a Genova e Nod Italia, di molti milioni di euro. Compie attività certamente mesta e tristi, ma peraltro indispensabile.

Dino Frambati

Toti: “Non si ferma la campagna vaccinale e la curva del contagio continua a calare”

Super User 27 Gennaio 2021 632 Visite

“Sono 271 i nuovi positivi oggi (ieri per chi legge, ndr) in Liguria su 7.356 tamponi, tra molecolari e antigenici, effettuati nelle ultime 24 ore, segno che la nostra attività di screening continua a pieno ritmo. Diminuiscono i pazienti ricoverati nei nostri ospedali ma il numero più doloroso, quello dei decessi, resta purtroppo ancora alto: oggi sono 17, quasi tutti pazienti sopra i 75 anni, la fascia di popolazione più colpita dal virus e che dobbiamo mettere al più presto al sicuro con i vaccini”. Lo scrive sui social il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, facendo il punto sulla pandemia.

“Oggi – continua Toti - sono arrivate altre 10 pizza box di Pfizer e nonostante la riduzione delle consegne, grazie alla programmazione prudente e attenta fatta dalla nostra sanità, la campagna vaccinale in Liguria non si è fermata. Adesso speriamo che Pfizer recuperi, come annunciato, i ritardi in modo da poter partire il prima possibile con la fase 2, quella destinata proprio ai nostri anziani”.

“I dati di oggi comunque confermano la tendenza di questi giorni – conclude il presidente di Regione Liguria - la curva del contagio continua a calare e ci auguriamo che alla fine della settimana la nostra regione possa tornare in zona gialla, ricompensando almeno in parte i grandi sacrifici che le nostre attività e tutti i liguri stanno facendo, con coraggio e determinazione, per poter tornare alla normalità”.

Carlo Bagnasco si candida alla presidenza di Aci Genova

Super User 26 Gennaio 2021 1916 Visite

Carlo Bagnasco, sindaco di Rapallo e vicesindaco della Città Metropolitana, si candidata alla presidenza dell’Automobile Club Genova.

Anche se sul volantino che promuove il quartetto composto da Carlo Bagnasco, Tommaso Mambretti, Mirko Passalacqua e Paolo Maria Capasso si legge “c’è aria di rinnovamento”, la nuova lista ha intenzione di dare continuità al lavoro svolto negli ultimi anni dall’attuale presidente Giovanni Battista Canevello, il cui mandato è in scadenza nel prossimo maggio.

In attesa delle elezioni del consiglio direttivo, che avrà poi il compito di esprimere il nuovo presidente, Bagnasco, grande appassionato di auto e moto e socio Aci di vecchia data, ha già acceso i motori.

La proposta di Mascia e Brusoni: a Tursi il garante dei diritti degli anziani

Super User 26 Gennaio 2021 873 Visite

Proprio all'indomani della notizia dell'ennesimo caso di violenze e maltrattamenti ai danni degli anziani ospiti di una RSA di Varazze, in Comune a Genova arriva la proposta di istituire un Garante dei Diritti degli Anziani. A firmarla per primi i due capigruppo di Forza Italia Mario Mascia e della lista del sindaco Bucci Marta Brusoni.

"Gli anziani sono un autentico forziere sociale: custodiscono le tradizioni, la storia e le migliori risorse anche morali dell'Italia - dichiara Mario Mascia - per questo vanno a loro volta preservati e valorizzati anche con figure quali il Garante dei loro diritti".

"Da mamma di due figli in età scolare ai tempi del Covid - dice Marta Brusoni - posso dire che oggi più che mai le nonne e i nonni sono la colonna vertebrale delle famiglie, soprattutto a Genova: senza di loro molte di loro non saprebbero proprio come fare a tirare avanti".

“Desidero esprimere il mio plauso all’iniziativa del capogruppo di Forza Italia Mario Mascia e della capogruppo di Vince Genova Marta Brusoni. La proposta di istituire la figura del garante per gli anziani riveste una forte valenza sociale e va nella direzione di una sempre maggiore attenzione nei confronti di queste persone e di valorizzazione del contributo che esse portano alla vita delle nostre comunità. Un contributo che si esprime non soltanto in termini di esperienza e di conservazione e trasmissione della memoria storica, ma anche di sostegno attivo alle famiglie”, ha commentato il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia – Liguria Popolare.

Delasem, Gian Luca Buccilli: “Genova luogo della memoria”

Super User 26 Gennaio 2021 1321 Visite

Dal consigliere comunale di Recco Gian Luca Buccilli (lista Civica) riceviamo e pubblichiamo.

La Germania nazista si dedicò con tutte le sue energie alla più criminale impresa della storia moderna: lo sterminio degli ebrei d'Europa.

La persecuzione eseguita dal Terzo Reich fu contrastata anche attraverso iniziative di soccorso che ne mitigarono i tragici effetti. Una di queste ebbe l'epicentro a Genova.

Delasem è l'acronimo di Delegazione per l'assistenza degli emigrati ebrei, costretti a lasciare la Germania ovvero a fuggire dai territori invasi dall'esercito nazista.

Fondata il primo dicembre del 1939, stabilì la propria sede a Genova, in Piazza della Vittoria.

La direzione della Delasem fu affidata all'avvocato civilista Lelio Vittorio Valobria, ebreo genovese e figura apicale dell'Unione delle comunità israelitiche in Italia.

Ai profughi ebrei la Delasem forniva cibo, medicinali, abiti, documenti, biglietti e visti per l'espatrio.

L'organizzazione, finanziata in buona parte con valuta estera proveniente da enti ebraici internazionali, poteva contare su ventisette referenti (uno per ogni città dove era presente una comunità ebraica) e su una solida rete di volontari.

Le leggi razziali promulgate nel 1938 privarono gli ebrei dei più elementari diritti civili ma fino al 1943 la loro vita non era in pericolo.

Chi dall'estero riusciva a trovare rifugio in Italia poteva poi raggiungere un paese sicuro.

La Delasem aiutò 5 mila profughi ebrei a espatriare.

Grazie al porto e alla vicinanza con il confine francese, Genova era la base logistica ideale per organizzare gli espatri e condurli a buon esito.

Con l'entrata in guerra dell'Italia, fu impartito l'ordine di internare gli ebrei stranieri.

La Delasem proseguì l'opera di assistenza, assegnando un proprio rappresentante a ognuno dei trenta campi allestiti in Italia.

L'aiuto fornito agli internati divenne principalmente economico: lo Stato erogava a ciascuno di loro un modesto sussidio (6 lire al giorno) che l'ente integrava con risorse proprie.

Nel frattempo i volontari della Delasem continuarono a seguire le pratiche di espatrio.

Le cronache di allora raccontano come nei primi mesi del 1942 l'organizzazione portò a termine una missione esemplare.

Lelio Vittorio Valobria fu informato che a Lubiana i nazisti tenevano in ostaggio 53 giovanissimi ebrei, ai quali le SS avevano assassinato i genitori.

L'avvocato genovese organizzò una spedizione che mise in salvo i ragazzi e li trasferì a Nonantola (vicino a Modena), dove trovarono ospitalità presso un grande edificio denominato Villa Emma.

A seguito dell'occupazione tedesca "i ragazzi di Villa Emma" furono prima nascosti e poi aiutati a fuggire in Svizzera grazie alla collaborazione degli abitanti di Nonantola.

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e gli avvenimenti che ne seguirono, tutti gli ebrei italiani e stranieri vennero fatti oggetto di un'implacabile persecuzione.

La Delasem fu sciolta e costretta a operare in clandestinità.

Diversi delegati locali furono arrestati, mentre i nazisti deportavano gli ebrei dall'Italia verso i campi di sterminio oltre confine.

La Delasem continuò a distribuire aiuti materiali e documenti falsi utili per la fuga nonché a trovare luoghi di asilo.

I collegamenti e il flusso di denaro tra la Svizzera e la sede di Genova rimasero sempre attivi anche grazie al Nunzio apostolico a Berna, Monsignor Filippo Bernardini.

Lelio Vittorio Valobria, prima di riparare in Svizzera, chiese all'Arcivescovo di Genova, Cardinale Pietro Boetto, di prendere in consegna l'intero archivio della Delasem. 

Sua Eminenza non esitò un attimo: affidò a Monsignor Francesco Repetto, suo segretario particolare, l'eredità dell'intera missione dell'ente di soccorso ebraico.

La Curia genovese assicurò sostegno economico agli ebrei perseguitati e in fuga, li nascose nei locali dell'arcivescovato per sottrarli alla cattura e a una sicura deportazione, funzionò come centrale operativa per la distribuzione degli aiuti internazionali agli ebrei presenti nei territori della Repubblica di Salò.

Nel luglio del 1944 Monsignor Francesco Repetto, braccato dalla Gestapo, fu costretto a rifugiarsi in montagna.

Don Carlo Salvi ne continuò l'opera fino alla Liberazione. 

Il Cardinale Pietro Boetto e Monsignor Francesco Repetto sono stati inseriti nel novero dei Giusti tra le nazioni dallo Yad Vashem, l'istituzione ebraica per la memoria della Shoah.

Dopo la Liberazione e fino al 1947, il compito dei nuclei dei Delasem fu quello di favorire i ricongiungimenti familiari e il viaggio verso la terra di Israele (Eretz Yisrael), "promessa da Dio ai discendenti di Abramo attraverso suo figlio Isacco e agli israeliti, discendenti di Giacobbe, nipote di Abramo". 

Gian Luca Buccilli
Capogruppo di Civica - Recco

Agenzia in Liguria, Roberto Moreno è il nuovo commissario

Super User 26 Gennaio 2021 855 Visite

La giunta regionale ha nominato il nuovo commissario dell’Agenzia di promozione turistica “In Liguria”, ente strumentale della Regione Liguria. È Roberto Moreno, 46 anni, originario di Albenga, attuale assessore nel Comune di Borghetto Santo Spirito.

La nomina coincide con l’avvio di una nuova fase per l’Agenzia, come spiega il vicepresidente di Regione Liguria e assessore al marketing e promozione territoriale Alessandro Piana: "Abbiamo un grande lavoro da fare e con il nuovo commissario affronteremo le grandi sfide del rilancio del turismo in vista della fine dell’era Covid. Faccio gli auguri di buon lavoro a Moreno e ringrazio il commissario uscente, Pierpaolo Giampellegrini, per il lavoro svolto. In questo momento in cui non è possibile investire sulla promozione esterna dobbiamo puntare su noi stessi, sulla costruzione delle relazioni interne con i nostri stakeholder, ripensare il modello di governance e costruire una piattaforma di relazioni in modo tale da costruire un’agenzia vicina innanzitutto al suo territorio, capace di interpretare e rappresentare le istanze e le esigenze degli operatori sui mercati. Agenzia “In Liguria” avrà sempre di più un ruolo di primo piano per attuare quel marketing turistico territoriale che sarà al centro della riforma e che gli stakeholder ci chiedono".

Sposato e padre di tre figli, residente a Loano, laureato in economia e commercio all’università di Genova, Roberto Moreno avrà un incarico di quattro mesi rinnovabile. Attualmente svolge l’attività di commercialista come associato dello studio Baietto & Associati.

Caos autostrade, Fratelli d’Italia di nuovo alla carica contro Aspi

Super User 26 Gennaio 2021 921 Visite

“La situazione è ormai insostenibile: sembra che ASPI abbia dichiarato guerra alla Liguria, non c’è giorno esente da coda e da traffico insostenibile. Anche oggi ben oltre 8 km di coda. Così rischiamo di perdere occasioni economiche oltre a far vivere un calvario quotidiano a tutti coloro che passano per Genova”.

Con questa dichiarazione Alberto Campanella, capogruppo di Fratelli d’Italia a palazzo Tursi, spiega come mai si sia rivolto al sindaco Bucci in Consiglio comunale in estrema urgenza, con un articolo 55, per chiedere, anche alla luce del tavolo di confronto fatto nella mattinata tra Comune, Regione e ASPI, quali siano le soluzioni sul tavolo per non far ricadere la Liguria nell’incubo dell’estate scorsa. Incubo che è costato non poco in termini di turismo e lavoro.

“Noi, come Fratelli d’Italia, ci siamo sempre battuti contro le inefficienze di Autostrade per l’Italia - continua Campanella - e questa estate abbiamo manifestato in tutta la Liguria davanti ai caselli autostradali e poi una seconda volta a Recco, ma parrebbe però che da allora poco sia cambiato. Ecco perché oggi mi trovo a chiedere quali interventi il governo ritenga di poter adottare al fine di fornire un adeguato supporto economico ai cittadini ed alle aziende che, in ragione della drammatica situazione in cui sono loro malgrado costretti, si trovino nell’impossibilità di operare. Sarebbe altresì necessario e urgente, indicare quali siano i termini per l’effettivo avvio dei lavori relativi alla realizzazione della «Gronda di Ponente», infrastruttura da tempo già finanziata e ad oggi inattuata”.

“La drammatica situazione in cui versa l’intera rete autostradale ligure - conclude il consigliere Campanella - ed i conseguenti disagi cui sono sottoposti i residenti ed i turisti, non sono più tollerabili così come non possono essere trascurati i rischi che corrono quanti sono costretti a percorrere le autostrade di Liguria, già di per sé caratterizzate da carreggiate strette e innumerevoli curve”.

Governo, Biasotti: “Io un costruttore? Falso, mio partito è Forza Italia”

Super User 26 Gennaio 2021 1292 Visite

Il senatore Sandro Biasotti, che in Wikipedia risulterebbe del partito di Cambiamo! fondato da Giovanni Toti, ha diffuso una nota stampa subito rimbalzata nelle chat di Whatsapp grazie agli invii della sua delfina Lilli Lauro.

“Governo: Biasotti (FI), io un costruttore? Falso, mio partito è Forza Italia
Anche oggi sulla stampa viene riportato il mio nome fra i cosiddetti 'costruttori'. Mi vedo costretto ancora una volta a smentire tale ipotesi che non appartiene alla categoria della fantasia, ma dell'irrealtà. Le osservazioni critiche rispetto ad alcune scelte politiche di Forza Italia le ho sempre fatte liberamente ma all'interno del mio gruppo e del mio partito. Un partito nel quale mi riconosco e nel quale rimango, come ho anche ribadito nei giorni scorsi al Presidente Berlusconi, per il quale nutro profonda stima e sincero affetto, e alla mia capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini”.

Con queste parole il senatore Biasotti ha stupito tutti e avrà senz'altro lasciato di stucco soprattutto gli arancioni, che credevano fosse uno di loro.

Rixi: “Il centrodestra è unito come non mai. L’Italia non ha bisogno di un governo Ciampolillo”

Super User 26 Gennaio 2021 723 Visite

“Non siamo noi che chiediamo il voto, ma è l’incapacità di Conte e di tutto il governo di portare l’Italia avanti in queste condizioni. E’ chiaro che ci vorrebbero elezioni anticipate per mettere su un governo forte nel giro di due mesi, come succede anche in Olanda. Chi parla invece di un possibile sgretolamento del centrodestra non conosce la situazione: il centrodestra è unito come non mai. Oggi l’Italia non ha bisogno di un governo Ciampolillo”. Così il deputato della Lega Edoardo Rixi.

Oggi è il compleanno di Francesco Maresca, l’enfant prodige della portualità genovese

Super User 26 Gennaio 2021 2117 Visite

Oggi compie 38 anni uno degli assessori più giovani della giunta Bucci, solo Giorgio Viale ha qualche anno meno di lui. E’ figlio d’arte: il padre Maurizio è stato presidente dell’Autorità portuale di Trieste ed è un noto avvocato marittimista che ha prestato la sua consulenza a governi e regioni.
Laureato in Giurisprudenza all’università di Genova con una tesi sugli aiuti di stato nel trasporto marittimo, Francesco Maresca ha iniziato la sua carriera da avvocato negli studi di famiglia, tra Genova, Udine e Bruxelles.
Nel 2017 il debutto in politica, con la candidatura alle comunali genovesi nella lista “Vince Genova”. Viene eletto ed entra in Consiglio comunale. Nella formazione della giunta, il neo sindaco Bucci gli affida il porto di Genova, ma da “semplice” consigliere delegato.
Nel rimpasto del settembre 2019 il sindaco lo promuove assessore allo Sviluppo logistico ed economico del porto.
La Blue Economy è il chiodo fisso del giovane assessore: ogni hanno organizza un summit diventato punto di riferimento del settore ed ha creato ai Magazzini dell’Abbondanza il Genova Blue District, lo spazio d’innovazione sull’economia del mare.
Altro suo cruccio è la dieta. A mantenersi in linea però lo aiutano mamma Gabriella, nota biologa nutrizionista, e la passione per la montagna.
Auguri!

Toti: “C'è bisogno di un governo largo, rafforzare una maggioranza di centrosinistra con Conte non ci interessa”

Super User 26 Gennaio 2021 977 Visite

“C'è bisogno di fare un governo largo di unità nazionale, per raggiungere in fretta gli obiettivi fondamentali per il Paese. Nessuno dei parlamentari di Cambiamo! è convinto che rimettere insieme questo Governo con un “aiutino” serva al nostro Paese. Rafforzare una maggioranza di centrosinistra che appoggia Conte non ci interessa”. Così scrive sui social il leader di Cambiamo, Giovanni Toti.

Toti: “Ho incontrato delegazione di ristoratori per ribadire che siamo dalla loro parte”

Super User 25 Gennaio 2021 720 Visite

“Per i nostri ristoratori è iniziata un’altra settimana di sacrifici. Per questo stamattina, mentre in tanti manifestavano in piazza a Genova per chiedere di tornare al lavoro, ho voluto incontrarne una delegazione, per ribadire ancora una volta che siamo dalla loro parte. I dati sulla diffusione del virus in Liguria sono in continuo miglioramento e speriamo dalla prossima settimana di tornare in zona gialla per dare un po’ di respiro a questa categoria che ha già patito molto a causa della pandemia. Ma questo non basta, come non basta sostenere i nostri ristoratori con asporto e consegne a domicilio, anche se non abbiamo smesso di farlo. Le aperture e le chiusure a singhiozzo hanno danneggiato ulteriormente le nostre attività, il tempo delle promesse è scaduto: al Governo chiediamo ristori immediati ed efficaci e soprattutto certezze per il futuro di tante famiglie, quelle dei ristoratori e di tutte le attività colpite dalle misure restrittive”, così scrive il Presidente Toti sulla sua pagina Facebook.

Ripartenza scuole, Berrino e Cavo: “Sistema scolastico e trasporti hanno funzionato”

Super User 25 Gennaio 2021 669 Visite

“È stata una buona ripartenza, ordinata. Il sistema scolastico e quello dei trasporti, che hanno lavorato insieme in queste settimane per il ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori, hanno funzionato". Così gli assessori regionali all’Istruzione Ilaria Cavo e ai Trasporti Gianni Berrino che hanno partecipato ai tavoli prefettizi, come previsto dal Dpmc, sulla ripartenza della scuola.

"Abbiamo verificato fin dalla prima mattina i flussi e la situazione sia sui mezzi pubblici sia all'esterno che all'interno degli istituti. Non sono state segnalate situazioni di criticità – sottolineano Cavo e Berrino - né sul fronte delle aziende dei trasporti (che hanno attivato mezzi aggiuntivi) né sul fronte delle scuole, che per la prima volta hanno attivato la doppia fascia di ingresso. C'è stato un grande sforzo da parte di tutti: docenti, dirigenti scolastici, aziende pubbliche e private dei trasporti, forze dell'ordine, volontari della protezione civile e soprattutto degli studenti. Continueremo a monitorare anche nel corso dei prossimi giorni, a disposizione dei tavoli dei prefetti nel caso in cui dovessero emergere piccoli correttivi da mettere a punto, come già abbiamo già fatto oggi".

Rispetto ai 280 mezzi aggiuntivi attivati (per un totale di oltre 2 milioni di chilometri da qui a fine anno scolastico) le uniche due segnalazioni riguardano il caso di alcuni alunni delle frazioni Artallo e Sant’Agata, nell’imperiese, rimasti a casa in Dad perché non avevano il servizio di rientro da Imperia verso le frazioni, e un caso in provincia di Genova. Il primo non è stato posto all’attenzione del tavolo prefettizio, ma gli assessorati, venuti a conoscenza oggi della situazione, si sono prontamente attivati, con la collaborazione del Provveditorato agli studi e di tutti gli attori del Tpl e del tavolo, in modo che, già da domani, sia garantito il proseguimento della corsa di linea delle ore 15 da Imperia (piazza Dante) fino alla frazione di Artallo. Da dopodomani invece verrà istituita una corsa aggiuntiva in partenza alle 15.15 da Porto Maurizio, con fermata alle 15.25 a Imperia (piazza Dante) per raccogliere all’uscita sia gli studenti del liceo Scientifico Vieusseux sia del liceo Artistico Amoretti per riportarli a Pieve di Teco.

In provincia di Genova, per un errore umano, è saltata invece la navetta dedicata agli studenti programmata alle 9 da Pontedecimo verso Borgo Fornari per coprire la seconda fascia oraria di ingresso degli studenti del Primo Levi. Da domani sarà garantita e raddoppiata con due mezzi alla stessa ora.

“Il monitoraggio, sia sul fronte dei trasporti che delle scuole sarà costante, in modo da garantire soluzioni immediate ed efficaci - precisano Cavo e Berrino -. Il giudizio è positivo, nonostante questi casi puntuali e isolati, condiviso anche con le aziende di trasporto e con i provveditorati”.

"Mai la scuola è stata così desiderata dai ragazzi. Vedere e sentire i commenti entusiasti di questa mattina agli ingressi delle scuole dà il senso dello sforzo fatto da tutti e soprattutto dagli studenti – aggiunge Cavo -. Non dimentichiamoci che alla base dei piani ci sono stati anche i questionari distribuiti a dicembre dalle scuole a cui gli studenti hanno collaborato in modo importante, rispondendo per oltre il 90 per cento, permettendo così di conoscere le loro abitudini sui mezzi di trasporto, le tratte utilizzare, le loro necessità. Non dobbiamo dimenticare che siamo ancora al 50 per cento della presenza per ragioni di sanità e quindi che occorre tenere comportamenti adeguati, ma di certo quello di oggi è un positivo segnale di ritorno alla normalità”.

Covi, Toti: “Dati in linea con ultima settimana, continua calo incidenza”

Super User 25 Gennaio 2021 585 Visite

"Settimana importante quella che inizia oggi, la seconda in zona arancione, che terminerà con la riclassificazione delle zone in tutta Italia. I dati della domenica sono come al solito meno significativi, ma non mostrano cambiamenti nel quadro epidemiologico regionale. Calano di 98 i positivi sul territorio regionale, in linea con i dati dell'ultima settimana e con le nostre previsioni che confermano un trend in discesa. Lieve aumento solo nel savonese (83 nuovi positivi) dovuto anche a un piccolo cluster nella Rsa Villa Paradiso di Alassio, dove sono stati trovati 12 nuovi positivi. Crescono invece gli ospedalizzati: come è noto questo dipende da un dato strutturale delle dimissioni nei fine settimana, che sono state circa 30 contro una media ben superiore negli altri giorni. Mi sono già confrontato con i direttori generali perché, per quanto possibile, il ciclo ospedaliero in sette giorni consenta di continuare a ridurre i posti letto covid perché questo poi permette di liberare gradualmente gli spazi, come successo oggi con il padiglione 40 del San Martino che, dopo la sanificazione, è stato restituito alla normale attività di elezione". Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del consueto aggiornamento serale sul Coronavirus.

"Oggi sono ripartite le scuole superiori con la didattica in presenza al 50% - ha aggiunto - i piani di mobilità, gli ingressi a scuola coordinati con le direzioni scuola e le prefetture hanno funzionato e i problemi sono stati pochi, isolati e prontamente risolti. Continueremo a monitorare la situazione anche nei prossimi giorni.

Intervista all’assessore Matteo Campora

Super User 25 Gennaio 2021 880 Visite

Il trasporto pubblico nel giorno del rientro (al 50%) a scuola degli alunni, la raccolta differenziata, le farmacie comunali, i servizi cimiteriali, il benessere degli animali domestici, questo e altro nell'intervista di Vittorio Sirianni all'assessore del Comune di Genova Matteo Campora.

Balleari: “Mentre a Roma cercano di conservare la poltrona, la ristorazione tenta di salvare aziende e posti di lavoro”

Super User 25 Gennaio 2021 782 Visite

“Ho ricevuto ed ascoltato la delegazione della manifestazione spontanea che questa mattina ha percorso le strade di Genova per poi fermarsi a De Ferrari. Centinaia di ristoratori che, allo stremo, hanno fatto semplici richieste che ne sottintendono una: dateci la possibilità di lavorare, oppure ristori veri, perché così non possiamo andare avanti”.

Questo è il commento di Stefano Balleari che, in qualità di capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia, ha accolto ed ascoltato la delegazione di #RistoratoriUniti che, nata sulla rete, è approdata alle porte della politica ligure per bussare e ribadire che non getterà la spugna, ma pretende regole chiare e possibilità di lavorare.

“Ho parlato con persone piene di voglia di fare e speranza ma ormai estenuati – commenta Balleari – Le attuali norme non consentono di programmare alcunché e l’orizzonte pare ancora cupo. Mi sono fatto garante e portavoce dei loro bisogni, le richieste sono chiare: tempi e modi certi che non cambino ogni settimana, sgravi fiscali, ma ancora di più sostegno economico che non sia di pochi spiccioli, tenendo conto del comparto. Come Regione stiamo affrontando tutti i temi come possiamo e la Giunta è sempre al lavoro per dare ristori, ma comprendo che non siano sufficienti. Serve che a Roma smettano di cercare i costruttori del potere a palazzo e provino a ricostruire l’Italia che sta andando in pezzi”.

Stefano Balleari si è fatto garante per tutto il Gruppo consiliare e quindi anche a nome di Veronica Russo e Sauro Manucci, di un impegno nei loro confronti a Roma, presso il gruppo parlamentare ed il suo Presidente Francesco Lollobrigida che, recentemente, ha lanciato una campagna di sostegno al mondo della ristorazione.

La delegazione di #risoratoriuniti era composta da:

Robertazzo Leonardo

Samanta Fontolan

Martina Vallarini

Alex Ferrari

Riccardo De Giorgi

Elena Ferrando

Marco Guandalini

Fausto Malerba

Rai, Mulè: “Da festival dei figuranti danno enorme a Sanremo e alla Liguria”

Super User 25 Gennaio 2021 856 Visite

“Sarà dunque le “monadi” il primo gruppo che si esibirà quest’anno al Festival di Sanremo... converrà riderci su dopo la notizia del “bando di reclutamento” diffuso dalla Rai per arruolare il pubblico di figuranti presenti in platea all’Ariston per evitare il cosiddetto effetto monade. Più che l’effetto monade, al Festival di Sanremo quest’anno rischia di andare in onda un clamoroso effetto ridicolo. Di certo il festival dei figuranti produrrà un danno enorme alla città di Sanremo e alla Liguria. Ma di questo non sembra interessarsene nessuno. Lo faremo noi di Forza Italia già domani in Commissione di vigilanza Rai con il direttore di Raiuno Stefano Coletta e successivamente con l’ad Fabrizio Salini”. Così, in una nota, il deputato e capogruppo di Forza Italia in Commissione vigilanza Rai, Giorgio Mulè.

Toti: “Preoccupati per l’incertezza su consegna vaccini”

Super User 25 Gennaio 2021 681 Visite

“Siamo preoccupati per l’incertezza sulla tempistica della consegna dei vaccini perché quando si comincia con un ritardo non si sa quanti ritardi seguiranno e se si riuscirà a recuperare. Io sono di base ottimista e tendo a credere agli impegni presi. Pfizer si è impegnato con la Commissione europea a rimediare i ritardi nelle prossime due settimane, ci auguriamo che sia così. Noi abbiamo bisogno di mettere in sicurezza i nostri cittadini più fragili ovvero gli ultra settantacinquenni e possibilmente farlo in fretta perché questo ci consentirà, una volta messi loro in sicurezza, di riaprire il paese, riaprire le attività commerciali, riaprire le regioni e ricominciare a pensare al futuro e a tutte quelle categorie che tanto hanno sofferto” così il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti a margine del consiglio regionale.

Regioni escluse dalla gestione di 13,5 miliardi europei, Benveduti: “Attendiamo spiegazioni e smentite”

Super User 25 Gennaio 2021 531 Visite

"Il governo, impegnato a rinsaldare le poltrone di Palazzo Chigi, esautora Regioni ed enti locali nella gestione di 13,5 miliardi europei per il 2021 e il 2022. Attendiamo spiegazioni, e perché no, smentite, perché le notizie che arrivano da Bruxelles vanno in contrasto con il buon senso oltre che con la stessa legislazione comunitaria". È il commento dell'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti in merito alla gestione dei fondi React-Ue.

"Un atteggiamento che, come in molte altre situazioni di questa esperienza di governo, potrebbe solo trovare giustificazione nella volontà di una gestione autoreferenziale e certamente non trasparente di eventuali risorse. L’esecutivo nazionale, nonostante una maggioranza relativa, con la solita spavalderia si pone in controtendenza rispetto alle controparti europee che hanno già confermato di voler indirizzare una parte significativa e preponderante delle risorse comunitarie alle regioni". "Regione Liguria ha dimostrato, basti vedere le certificate performances ottenute dai fondi Por Fesr 2014-2020, di saper raccogliere le istanze del territorio, raggiungendo al contempo tutti gli obiettivi di spesa posti dalla comunità europea. Pertanto, gradiremmo risposte chiare, specie dal ministro Vincenzo Amendola, rispetto alla nostra esclusione dall'utilizzo di questi fondi. In particolar modo in un momento di crisi economica come questo, sarebbe catastrofico lasciare queste risorse in mano a chi ha già sperperato soldi pubblici per monopattini e banchi a rotelle. Se il buon giorno si vede dal mattino, non osiamo pensare cosa combinerebbero semmai arrivasse qualche fondo nell’ambito del Recovery Plan" conclude Benveduti.

Al via “La nostra Europa Academy”, il corso per scoprire l'Ue vista dalla destra

Super User 25 Gennaio 2021 650 Visite

E' partita ufficialmente “La nostra Europa Academy”, il nuovo percorso di formazione promosso dal capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, in collaborazione con il gruppo Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) e l'associazione culturale “La nostra Europa”. Il corso, rivolto a giovani appassionati di politica, si articola in cinque lezioni settimanali, con l'obiettivo di approfondire le tematiche europee dalla prospettiva della destra.

Il primo modulo, “Storia dell’integrazione europea”, ha già preso il via. E' stato tenuto dal prof. Giangiacomo Calovini, ricercatore del Centro Studi Geopolitica.info e docente “24 Ore Business School”, e ha coinvolto 50 studenti tra i 18 e i 30 anni residenti in Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.

“Vogliamo un’Europa confederale, una comunità di nazioni sovrane capaci di cooperare sulle grandi materie e non un super-Stato burocratico come l’attuale Unione Europea. Questo corso, il primo nel suo genere - ha detto Fidanza inaugurando le lezioni - dimostra una volta di più che la destra italiana ha solide basi per costruire un’Europa diversa. Con buona pace del mainstream che ci vorrebbe come incolti e beceri e contro l’Europa a prescindere”.

L’Academy si avvale della collaborazione di docenti e ricercatori universitari, giornalisti e cultori della materia.

Le lezioni termineranno il 20 febbraio con un esame finale che permetterà ai migliori due - un ragazzo e una ragazza - di effettuare uno stage retribuito di tre mesi presso gli uffici dell’on. Fidanza al Parlamento europeo di Bruxelles. E a giugno si replica con l’edizione estiva.

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