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Coronavirus, seconda fase, Toti: “Liguria ha individuato spazi. Al lavoro per definire logistica”

Super User 24 Gennaio 2021 608 Visite

“Regione Liguria, in stretta collaborazione con le cinque Asl e tutti i Comuni, ha individuato praticamente tutti gli spazi necessari per avviare la fase 2 della vaccinazione, ed è al lavoro per definire l’organizzazione logistica. Restiamo in attesa di capire, visti i ritardi nelle consegne, quale sia lo scenario di fronte al quale ci troveremo, ma siamo pronti in ogni caso. Sono tre le variabili su cui attendiamo notizie e indicazioni dal Governo per poter definire gli ultimi aspetti: i tipi di vaccino, la relativa disponibilità e le tempistiche di consegna; la popolazione target a cui destinare i diversi tipi di vaccino; la priorità di target”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti sulla fase 2 della vaccinazione in Liguria.

“Al momento l’unica certezza – aggiunge Toti – è che i primi ad essere vaccinati dopo il personale sanitario e gli ospiti e gli operatori delle Rsa, saranno gli over 80. È un punto importante, perché ci consentirà di ridurre notevolmente letalità e tasso di ospedalizzazione”.

“Uno dei nostri obiettivi - conclude Toti - è mettere in campo un modello ad alta efficienza, penso a un walking through, dove riuscire a vaccinare un grande numero di persone, in piena sicurezza, con tempi il più contenuti possibile”.

Scuola, assessore Cavo: “Domani tornano in classe oltre 33 mila studenti liguri”

Super User 24 Gennaio 2021 679 Visite

“Domani per oltre 33mila studenti liguri dell'istruzione superiore– più di 31mila della scuola pubblica, oltre mille della scuola paritaria e altrettanti dell’istruzione e formazione professionale (corsi triennali e duale) - sarà un'importante giornata di ritorno in classe e di ripartenza. Altrettanti, ovvero l'altra metà, tornerà in aula nell'arco dei prossimi giorni, in base ai turni e agli orari decisi dalle scuole per rispettare la presenza al 50 per cento, per un totale di quasi 67 mila studenti coinvolti a regime nella ripresa delle scuole superiori in presenza”. Così l’assessore alla Istruzione e alla Formazione Ilaria Cavo alla vigilia del rientro a scuola degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

“La ripartenza al 50% dipende ancora da dati sanitari che impongono a tutti, anche ai ragazzi, un grande senso di responsabilità nel tornare a scuola, nei loro comportamenti dentro e fuori dagli istituti, insieme alla voglia di rincontrarsi e di ritornare alla socialità che non dovrà mancare. Un grazie ai presidi e ai docenti per la flessibilità dimostrata in questo periodo, anche nel garantire una doppia fascia oraria di ingresso; un grande in bocca al lupo a tutti gli studenti per le prossime lezioni e i prossimi rincontri. L'augurio è che possano apprezzare ogni ora e metterla a frutto ancora più di prima, perché meno scontata, continuando a concentrarsi nei momenti di didattica a distanza, sapendo che questo tempo di avvio verso il secondo quadrimestre è un tempo prezioso, da valorizzare, perché la scuola è un diritto, un dovere e un momento di crescita che dipende anche da loro”.

“Distanziamento al pesto”, il commento di Sansa sull’ingorgo di auto a Sant’Ilario

Super User 24 Gennaio 2021 1396 Visite

“Un groviglio di auto. Traffico bloccato da ore. Comitive di decine di persone. Situazione fuori controllo. Ecco la scena oggi a Sant'Ilario, Genova. E poi le scuole restano chiuse e si dà la colpa ai ragazzi... Complimenti alle autorità competenti”. Così il consigliere regionale Ferruccio Sansa commenta su Facebook l’ingorgo di auto che si è formato oggi nella “sua” Sant’Ilario.

“Un nuovo governo senza il centrodestra”, le parole di Toti disorientano il mondo della politica

Super User 24 Gennaio 2021 1224 Visite

Le sue recenti affermazioni “no al voto, formiamo tutti un gabinetto di guerra” e “un nuovo governo anche senza il centrodestra” hanno nuovamente disorientato il mondo politico, perché si tratta di un’ennesima cannonata scagliata contro i suoi stessi alleati.

Il primo attacco di Toti contro la Lega era partito all’indomani delle regionali liguri: “Salvini non è capace di gestire la coalizione”.

Poi c’è stata la vicenda di Greta, la bimba di colore nata a Genova: “Chi nasce in Liguria è ligure”, affermazione stigmatizzata dal segretario regionale del Carroccio, Edoardo Rixi, e dal capogruppo in Regione, Stefano Mai, entrambi per “prima gli italiani” e contrari allo ius soli.

Gli attacchi del governatore a Forza Italia invece non si contano, mentre è stato più contenuto, e generoso quando ha formato la nuova giunta, nei confronti di Fratelli d’Italia.

Adesso questo “smarcamento”, come l’ha definito la pupilla totiana Lilli Lauro, appare come il desiderio degli arancioni di mettere il naso fuori dalla casa del centrodestra, occupata dagli ingombranti Salvini, Meloni e Berlusconi, per guardarsi attorno, anche alla vicina Emilia Romagna governata da Stefano Bonaccini (PD), nella ricerca di una sponda centrista. Un'area questa da ricostruire - soprattutto in vista della fine (non solo per raggiunti limiti d’età, gli azzurri però si affannano nel dire che andranno avanti a lungo) del berlusconismo - e sempre più evocata negli ultimi tempi, caratterizzati dall’attuale pochismo politico, dai nostalgici della Democrazia Cristiana.

Il voto, sia chiaro, non sarebbe d’aiuto alle mire espansionistiche di Cambiamo, fermo sotto l’1% nei sondaggi nazionali. Anzi: per l'esito delle urne il movimento arancione potrebbe perdere i suoi pochi parlamentari. Battere i pugni però ha permesso a Toti di sedersi nuovamente al tavolo del centrodestra, dal quale era stato allontanato anche per l’esclusione di Forza Italia dalla giunta regionale ligure.

Adesso tutti si interrogano su quali saranno le prossime mosse dell’ex delfino del Cavaliere. Che non vuole limitarsi a governare solo la Liguria. Questo sembra chiaro.

Balneari, Stefano Mai: “Governo inadempiente distrugge nostre imprese”

Super User 24 Gennaio 2021 691 Visite

“Centinaia di famiglie rischiano di restare senza lavoro e di vedere andare in fumo gli investimenti fatti. Occorre sostenere i balneari e gli ormeggiatori, i quali, a causa di un Governo inadempiente e remissivo che distrugge le nostre imprese, anche in questo periodo di pandemia sono costretti a subire beffe oltre che danni.

Nessuno, infatti, ha revocato la Legge Centinaio in cui si prevede l’estensione al 2033 del termine della durata delle concessioni demaniali ed è quindi inaccettabile il gravissimo comportamento del Governo che nulla ha fatto per tutelare le nostre imprese balneari.

Sono ormai molte le sentenze del Tar che annullano quei provvedimenti comunali che non prevedono l’applicazione della legge n. 145/2018, affermando la piena validità di tale norma in vigore.

Pertanto, a seguito dei provvedimenti a macchia di leopardo delle amministrazioni comunali che si sono registrati nella nostra regione (ma anche nel resto del Paese) oltre all’ordine del giorno già depositato lo scorso dicembre in Regione Liguria, ora come Lega abbiamo coinvolto anche l’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) chiedendo un supporto per arrivare alla definizione di provvedimenti omogenei e uniformi sul territorio.

Ricordo che la direttiva Bolkestein è stata approvata nel 2006 dal Parlamento europeo e interessa, nello specifico, le concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative: spiagge, pesca, ormeggiatori etc.

Dopo una serie di proroghe concesse da diversi decreti legge, si è così arrivati alla scadenza del 31 dicembre 2020.

La provvidenziale norma del 2018, voluta dall’allora ministro leghista Gianmarco Centinaio e votata dal nostro Parlamento, ha individuato un periodo transitorio per effettuare una complessiva riforma salvaguardando i legittimi diritti dei concessionari.

Oltre a estendere la durata delle concessioni al 2033, la legge attualmente in vigore indica alcuni atti, da assumersi successivamente all’approvazione, per riordinare il settore attraverso una generale revisione del sistema delle concessioni demaniali marittime. Nella fattispecie, prevede l'adozione di due Dpcm.

In sostanza, l’obiettivo era quello di andare verso un nuovo modello di gestione delle imprese turistiche operanti sul demanio marittimo. Ossia una riforma per valorizzare e promuovere al meglio il bene demaniale delle coste italiane, che rappresenta un elemento strategico per il sistema economico e di attrazione turistica del territorio.

Quindi entro il 31 dicembre 2020 l’Esecutivo avrebbe dovuto dare seguito agli impegni contenuti nella Legge Centinaio. In prima istanza, attraverso l'approvazione del Dpcm che era già pronto ad agosto 2019, ma che non è stato preso in considerazione dall'attuale Governo in carica.

Questo comportamento menefreghista e dannoso per il Paese, in particolare per regioni costiere come la Liguria, ha spinto la Commissione europea a chiedere spiegazioni all’Italia, attraverso una lettera di messa in mora.

L’inaccettabile inerzia del Governo Conte 2 ha quindi creato una situazione di caos e di grande incertezza nelle pubbliche amministrazioni interessate, che in molti casi non si sono sentite tutelate nel procedere con l'applicazione della Legge Centinaio.

Di particolare rilievo è il fatto che Bruxelles abbia inteso mettere in mora l’Italia solamente ora e non nel 2018.

In ogni caso, la validità della norma è stata più volte riconosciuta pure dai giudici di diversi Tar.

L’ultimo pronunciamento, che conferma le altre sentenze e ribadisce che bisogna applicare la legge n.145/2018, è quella dei magistrati del Tar della Puglia del 15 gennaio scorso.

Non è tutto. Perché anche la Corte di Giustizia dell'Unione europea ha ribadito la compatibilità con la direttiva servizi (Bolkestein) di una norma nazionale di attuazione che tuteli le aspettative e il legittimo affidamento con riferimento a rapporti di concessione demaniale sorti in epoca antecedente rispetto alla data di adozione della direttiva (2006).

In altre parole, l'Italia oggi risulta inadempiente in quanto, dopo l’approvazione della legge, manca l'approvazione della specifica normativa di riordino della materia e di attuazione della direttiva europea.

Come hanno giustamente evidenziato i giudici del Tar, per scongiurare la procedura di infrazione è necessario che il Governo approvi tempestivamente la normativa di avvio del processo di riordino della disciplina consentendo situazioni uniformi per l'intero territorio nazionale, ma in ogni caso l’unica norma da applicare è la legge n. 145/2018, attesa la prevalenza della norma nazionale sulla direttiva Bolkestein che non è auto-esecutiva e pertanto non è suscettibile di diretta e immediata applicazione”.

Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Stefano Mai (Lega).

Coronavirus, Toti: “Rt a 0,85. Speriamo questa sia ultima settimana in zona arancione”

Super User 23 Gennaio 2021 798 Visite

“Cala il numero delle persone ricoverate in ospedale, una discesa che ci sta facendo andare ben sotto le soglie di rischio. Il nostro Rt questa settimana chiude a 0,85, ragione per cui per cui speriamo che questa sia l’ultima settimana in zona arancione per la nostra regione. Scendo anche il tasso di incidenza della malattia, certificando una minore pressione del Covid sul territorio”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto sulla situazione Covid e vaccini in Liguria.

“Il commissario all’emergenza Arcuri ha confermato che la prossima settimana ci sarà una riduzione delle consegne da parte Pfizer. Al momento si prevede che la stessa Pfizer consegni le dosi che non farà arrivare la settimana prossima in quella successiva. Si tratta però di comunicazioni dell’azienda e nessuno può garantire che ciò avvenga, anche se ce lo auguriamo ovviamente tutti”, aggiunge Toti dopo la riunione con i presidenti della Regioni, i ministri agli Affari regionali Francesco Boccia e alla Salute Roberto Speranza, assieme al Commissario all’emergenza Covid Domenico Arcuri.

“Questo – precisa - non comporterà problemi per la Liguria: abbiamo una pianificazione che è stata fatta in modo accurato e seguendo le regole, e che ci consentirà di effettuare tutti i richiami per chi ha ricevuto la prima dose dal 27 dicembre a oggi, sia tra il personale sanitario che nelle Rsa. Certo, la ritardata consegna porta con sé un rinvio nell’esecuzioni di nuove prime dosi, e questo comporterà che la conclusione delle iniezioni sulla fascia scelta per la prima fase della vaccinazione slitterà con ogni probabilità attorno al 10 di marzo, invece che avvenire nell’ultima settimana di febbraio. A quel punto dovrebbe cominciare, su base anagrafica, la vaccinazione per gli ultra 80enni che vivono nelle loro case e non nelle Rsa, assieme alle persone più fragili”.

“Tra il 27 e il 29 gennaio – aggiunge Toti – il vaccino di AstraZeneca verrà con ogni probabilità approvato dall’Ema. Non sappiamo ancora a quale target di popolazione questo vaccino potrà essere destinato. È probabile che ci saranno alcune prescrizioni, cioè che si dovranno usare i vaccini Pfizer e Moderna per gli over 80, mentre quello di AstraZeneca, per la sua struttura meno potente, andrà usato per gli under 65. La notizia negativa è che non solo AstraZeneca consegnerà meno dosi, il 50% in meno nel primo trimestre, ma che consegnerà a partire dal 15 febbraio e non dai primi giorni di febbraio”.

“L’obiettivo per tutti al momento non è tanto raggiungere immunità di gregge, che verrà raggiunta probabilmente non prima dell’estate – conclude Toti -, ma quello di ridurre il tasso di mortalità e quello di ospedalizzazione. Se vaccineremo tutti gli over 75 prima della fine della primavera, ridurremo il tasso di mortalità dell’85%, e quello di ospedalizzazione del 50%”.

Impianti sportivi, Anzalone: “Regione Liguria e Comune di Genova hanno fatto il massimo, il governo ora dia risposte”

Super User 23 Gennaio 2021 1082 Visite

"L'impatto della pandemia sulle vite di tutti noi ha cambiato il nostro modo di vivere e socializzare. - afferma Stefano Anzalone, vice capogruppo di Cambiamo! in consiglio regionale - Questo ha avuto un riflesso, purtroppo, anche sulle attività lavorative e professionali di tante persone e di tante aziende, causando chiusure temporanee in alcuni casi e definitive, o quasi, in altri".

"Tra le realtà maggiormente colpite da questa crisi economica sicuramente ci sono quelle a carattere sportivo. - dice Anzalone - Palestre, piscine e impianti sportivi in generale sono stati identificati come strutture ad alto rischio di contagio e la conseguenza è che la loro attività è stata fermata a tempo indeterminato, causando un danno economico ingente alle aziende e al personale che ci ha sempre lavorato. Proprio per questo accogliamo con preoccupazione la recente notizia che l'impianto sportivo Crocera Stadium di Sampierdarena e la piscina comunale di San Fruttuoso vadano incontro a una chiusura temporanea. Vogliamo auspicare che la loro riapertura possa verificarsi nel minor tempo possibile, vista anche l'importanza sociale che queste strutture rivestono come presidi del territorio".

"Ci preme, però, sottolineare come gli enti locali abbiano fatto tutto quello che era nelle proprie possibilità per sostenere gli impianti che sono forzatamente finiti in questa situazione di estrema difficoltà. - prosegue ancora Anzalone - Regione Liguria ha garantito aiuti alle aziende in difficoltà e anche il Comune di Genova ha deciso di esentare dall’integrale pagamento dei canoni per il 2020 le associazioni titolari di contratti di locazione sul civico patrimonio. Uno stanziamento totale di 1 milione di euro, da parte della Giunta comunale, che ha consentito di mettere in atto queste agevolazioni".

"A stoppare l'attività degli impianti sportivi non siamo stati noi, ma il Governo; - conclude il consigliere regionale arancione - da una parte ha imposto le chiusure con i numerosi Dpcm che ben conosciamo, ma dall'altra non ha ancora fornito ristori adeguati a queste aziende che ora rischiano moltissimo. Regione Liguria e Comune di Genova hanno fatto il massimo, ma adesso tocca al Governo trovare le risposte e le risorse che queste aziende e i loro lavoratori meritano di ricevere".

 

 

Politiche sociali, concluse istruttorie bonus taxi: oltre 13 mila domande verranno finanziate

Super User 23 Gennaio 2021 703 Visite

Si è conclusa l’istruttoria del bando “Bonus trasporto in sicurezza”, meglio conosciuto come bando Bonus taxi, chiuso il 31 dicembre scorso, rivolto ad over 75, invalidi, malati rari e donne in gravidanza, per ottenere una carta prepagata dal valore di € 250 per il trasporto in taxi e noleggio con conducente. Le domande ammesse sono 13.712 (a fronte delle 14.543 presentate): verranno tutte finanziate grazie a un implemento di risorse di ulteriori 250mila euro da parte di Regione Liguria tramite il Fondo Sociale Europeo. Oltre 11.500 richiedenti hanno già ricevuto l’approvazione da parte di Filse in tempi estremamente rapidi e sono stati invitati a contattare gli sportelli della Banca Carige per il rilascio della carta. Gli altri riceveranno una comunicazione entro la fine del mese. Fondamentale, per il raggiungimento di questo risultato, la collaborazione dell’Istituto Ligure del Consumo che, con il concorso delle associazioni dei consumatori aderenti (Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori, Sportello del Consumatore) ha attivato un servizio di informazione, supporto e assistenza su tutto il territorio regionale dal 3 novembre al 31 dicembre 2020 tramite 26 sportelli informativi (5 Imperia, 6 Savona, 8 Genova, 7 La Spezia) e un sistema telefonico centralizzato con accesso tramite numero verde (per le utenze telefoniche fisse) e Voip (per le utenze da telefono mobile).

L’Istituto Ligure di consumo nel suo complesso ha ricevuto 20.698 telefonate. Di queste 14.976 hanno ricevuto informazione e supporto alla compilazione mentre 5.722 (oltre il 30% del totale delle domande accolte) hanno ricevuto istruzioni fino alla conclusione della domanda di contributo con relativa assegnazione del protocollo. Le domande accolte presentate direttamente dai cittadini tramite assistenza telefonica sono state 2.942, tramite assistenza via mail 732 e quelle accolte presentate con gestione diretta degli sportelli delle associazioni consumatori 2.048. “Abbiamo chiesto sostegno alle associazioni dei consumatori quando abbiamo deciso di estendere la platea dei beneficiari agli over 75 - ha detto l'assessore alle politiche sociali Ilaria Cavo - aspettandoci un flusso maggiore di domande ma anche la necessità di accudire e seguire questa tipologia di aventi diritto. La collaborazione ha funzionato perché i numeri dicono che le associazioni dei consumatori hanno processato oltre il 35 per cento delle domande accolte e fornito informazioni ad altri 15mila cittadini. Una buona pratica e un’esperienza importante anche per il futuro. Al flusso delle richieste Regione oggi risponde impiegando l’ultima tranche di risorse perché tutte quelle ammissibili vengano soddisfatte”.

"Il bonus taxi è una misura semplice e concreta per venire incontro alle esigenze dei cittadini delle fasce più deboli e più esposte alle conseguenze del Covid - ha detto l'assessore ai trasporti Gianni Berrino - e per questo ha avuto un ottimo riscontro. Allo stesso tempo valorizza particolarmente la natura di servizio pubblico dei taxi e aiuta una categoria che ha subito pesanti conseguenze dall’emergenza di questi mesi".

"Questi numeri dimostrano - ha detto Furio Truzzi, presidente dell'Istituto Ligure del Consumo e di Assoutenti - che la collaborazione tra Regione, Filse e Associazioni Consumatori è stata utilissima per i cittadini, in particolare per quelli senza esperienza né strumenti digitali di supporto in un’era in cui la tecnologia è ormai fondamentale per accedere ai servizi pubblici".

“Quante alle obiezioni sollevate dalle interrogazioni del Pd, gli assessori Cavo e Berrino replicano in maniera netta: “Le domande pervenute dal territorio rispecchiano la percentuale di concentrazione degli abitanti e hanno fatto emergere il reale bisogno di trasporto su mezzi taxi o ncc laddove le categorie raggiunte dal bando hanno ravvisato la necessità di evitare l’uso dei mezzi pubblici – spiegano - Il numero elevatissimo di domande pervenute, a cui è corrisposto un impegno importante di finanziamento per permettere che tutte fossero soddisfatte, è la dimostrazione più chiara di quanto accedere al bando non fosse affatto complicato come certe critiche continuano a insinuare, ma al contrario fosse pienamente alla portata dei destinatari. La validità della misura peraltro è stata certificata mercoledì scorso dalla Commissione europea nell’ambito del Comitato di sorveglianza dell’FSE a cui ha partecipato la direttrice della divisione occupazione della Commissione europea, esprimendosi in maniera assolutamente positiva sulla capacità di reazione alla crisi e di innovazione dimostrata nell’utilizzo del FSE nell’emergenza Covid. Il buono trasporti in sicurezza è stata giudicata una best practice. Per permettere la fruizione del bonus da 250 euro a tutti, anche a coloro per i quali l’istruttoria e la successiva consegna della card sta avvenendo in queste settimane, stiamo mettendo a punto una delibera che permetta l’utilizzo del carnet anche oltre la scadenza prevista per il prossimo giugno in modo da dare più tempo a tutti i titolari in vista delle esigenze che potrebbero emergere nei prossimi mesi”.

Festival Sanremo, Di Muro (Lega): “Rinviare a tempi migliori come chiedono commercianti e artisti”

Super User 23 Gennaio 2021 685 Visite

“Il Festival di Sanremo dovrebbe essere rinviato a tempi migliori. Ci sta a cuore che la kermesse sia legata allo sviluppo economico della città senza che le attività siano obbligate alla chiusura da un Dpcm. Realizzarlo in piena pandemia, quando tutti i teatri sono chiusi per giunta, rappresenta una forzatura inutile che non giova a nessuno, Rai compresa. Lo chiedono i commercianti e lo chiedono anche gli artisti e gli addetti ai lavori. L'organizzazione dei palinsesti e i contratti pubblicitari non siano gli unici elementi presi in considerazione dalla Rai, ne va del futuro economico della città”. Lo scrive in una nota il deputato ligure Flavio Di Muro della Lega.

Regione Liguria abroga l’imposta sulla benzina per i mezzi di trasporto

Super User 23 Gennaio 2021 607 Visite

Regione Liguria ha abrogato l’imposta regionale sulla benzina per i mezzi di trasporto. Il provvedimento decorre a partire 1° gennaio di quest’anno.
“Con questa misura - spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - contribuiamo a diminuire la pressione fiscale e consentiamo ai distributori di abbassare il costo della benzina di 2 centesimi al litro. Si tratta, ne siamo consapevoli, di una quota sicuramente contenuta rispetto all’ammontare complessivo delle tasse sul carburante, ma che va comunque a sgravare il costo della benzina, su cui pesano accise decennali. Da questo punto di vista Regione Liguria si è impegnata a fare la sua parte, portando il più rapidamente possibile il provvedimento in Giunta”.

Coronavirus, Toti: “Questa settimana calo sensibile del contagio”

Super User 22 Gennaio 2021 724 Visite

"Ho incontrato insieme alla task force regionale il Commissario Arcuri, oggi a Genova per la commemorazione di Guido Rossa. È stata l'occasione per fare il punto sulle consegne dei vaccini. Confermata la riduzione dell'arrivo di dosi Pfizer per la prossima settimana, ma anche la ripresa dalla settimana ancora dopo e poi a seguire: dovrebbero arrivare vaccini sufficienti per tutti gli over 80, circa 200mila in Liguria, entro il 31 marzo. L'inizio della fase 2 è legato alle consegne di Pfizer. Per Astrazeneca, una volta ottenuto il via libera, sarà possibile fare una programmazione più esatta quando sapremo quali limiti metterà Aifa sull'età per la somministrazione". Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del punto stampa di aggiornamento sul Coronavirus.

"I dati sono incoraggianti e positivi: se oggi si rivedessero le zone saremmo in giallo. In quasi tutte le aziende sanitarie calano i ricoveri negli ospedali siamo sensibilmente sotto le percentuali che segnano le fasce di rischio per la media e l'alta intensità di cura". "Ho letto con piacere - ha concluso - riguardo alla disponibilità dei medici di medicina generale, che incontrerò nelle prossime ore. L'accordo per la somministrazione dei vaccini è più semplice di quello per i tamponi perché le vaccinazioni fanno già parte del contratto".

"È stato appena diffuso il report 36 che riguarda la settimana dall'11 al 17 gennaio - ha detto FIlippo Ansaldi, responsabile prevenzione Alisa - un report importante, perché definisce chiaramente un cambiamento di trend. Diminuiscono tutti gli indicatori di trasmissione, l'indice RT è sotto l'1 e non abbiamo una pressione sugli ospedali oltre la soglia indicata come stress per il nostro sistema. Vedremo cosa succederà la prossima settimana: perché la Liguria scenda in fascia gialla ci vogliono due report consecutivi come questo. È indubbio comunque che le misure prese per le feste e nel periodo successivo hanno portato buoni risultati".

"Questa settimana abbiamo subito una riduzione consegna vaccini a seguito di decisione unilaterale Pfizer - ha detto Barbara Rebesco, direttore della struttura complessa Politiche del farmaco di Alisa e referente regionale per la logistica del vaccino - Grazie alla prudenza nella pianificazione abbiamo potuto mantenere il nostro programma di vaccinazioni. Abbiamo raggiunto 40mila dosi somministrate, l'84% delle dosi ricevute. Purtroppo anche per la prossima settimana è stata stabilita una forte riduzione delle dosi, riceveremo solo 10 pizza box su 17. Quindi abbiamo messo in campo una nuova pianificazione per mettere in sicurezza il sistema, in modo da garantire la seconda dose a chi deve riceverla nella prossima settimana. Negli stessi giorni arriveranno anche le prime 1700 dosi del vaccino Moderna".

"La pressione sugli ospedali è in calo sia nella media intensità sia nella terapia intensiva - ha detto Angelo Gratarola, responsabile dipartimento interaziendale regionale emergenza urgenza - e anche la pressione sui pronto soccorso non è elevata, anche se oggi è stata una giornata difficile un po' difficile al pronto soccorso del San Martino, a causa dei tempi necessari per trasformare reparti covid in reparti non covid per la pulizia e la disinfezione. Qualche difficoltà, capiamo bene il disappunto dei pazienti e dei parenti. Domenica mattina aprirà un reparto medico con 20 posti letto che aiuterà ad alleggerire il pronto soccorso e ad andare verso una gestione normale".

"La sensazione è che questa sia stata la settimana più tranquilla dopo molte settimane di maggiore movimento - ha detto Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova - A stasera la disponibilità dei posti letto liberi è al 60%: c'è stato un turn over importante con molte dimissioni e un afflusso rallentato di nuovi pazienti sia dal domicilio che dal pronto soccorso".

Regione Liguria, via libera a realizzazione nuovo reparto di degenza di pneumologia al Villa Scassi

Super User 22 Gennaio 2021 729 Visite

Via libera della Giunta regionale, su proposta del presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Giovanni Toti, all’intervento da 1 milione e 416mila euro per la realizzazione del nuovo reparto di Pneumologia dell’ospedale Villa Scassi di Genova, con un finanziamento dal decreto Cura Italia e un cofinanziamento regionale.

“L’ospedale Villa Scassi – ricorda Toti – ha dato una risposta straordinaria durante la prima e la seconda ondata della pandemia, grazie ad un lavoro eccezionale di tutto il personale sanitario che ha saputo fornire cure adeguate a tutti coloro che ne abbiano avuto bisogno. Questo intervento, su cui destiniamo tutte le risorse previste dall’articolo 4 del Cura Italia, consente un indispensabile potenziamento della Pneumologia, un reparto strategico nell’ambito dell’emergenza, con 12 nuovi posti letto. I posti letto saranno realizzati in 15 mesi a partire da oggi. Infatti la progettazione è già pronta. Qualcuno – prosegue Toti - riteneva che non saremmo riusciti a utilizzare queste risorse e invece, analizzando tutte le opzioni, le impieghiamo al meglio. È un segnale positivo per tutto il sistema sanitario e per i professionisti che anche oggi sono in prima linea e non hanno mai mollato”.

L’intervento prevede la realizzazione di un’area di degenza di pneumologia attrezzata per malati Covid nell’ottica della gestione dell’emergenza nell’area metropolitana genovese che ha visto la più significativa concentrazione di casi dall’inizio della pandemia.

"Ringrazio il presidente Toti e Regione Liguria - dichiara Luigi Carlo Bottaro, Direttore Generale Asl3 - per questa importante decisione che accogliamo con grande entusiasmo. Questo stanziamento destinato al reparto di Pneumologia dell’ospedale Villa Scassi, che ha contribuito in maniera straordinaria alla lotta contro il Covid, andrà a potenziare e migliorare ulteriormente le capacità diagnostico-terapeutiche delle malattie polmonari ad origine infettiva. Questa operazione ci consentirà di acquisire quelle innovazioni tecniche che a pandemia conclusa, grazie alle professionalità e alla tradizione clinica del reparto, porteranno anche a uno sviluppo ulteriore nel settore delle patologie neoplastiche e polmonari in genere, che rappresentano una delle principali cause di morte e di invalidità nella nostra area geografica".

Il progetto esecutivo dell’intervento è già stato approvato da Asl3, la gara d’appalto è in fase preparatoria e il cronoprogramma prevede l’ultimazione dei lavori in 15 mesi.

Caos autostrade, Rixi: “Decreto concessione indennizzi, ma il ministro cosa aspetta?”

Super User 22 Gennaio 2021 636 Visite

“La rete autostradale ligure è da oltre un anno e mezzo nel caos. Nel bel mezzo della crisi provocata dalla pandemia la Liguria è piena di cantieri che provocano code e rallentamenti infiniti con gravi conseguenze sociali ed economiche su turismo e logistica, mondo imprenditoriale ed economico. Danni che il comitato ‘Salviamo Genova e la Liguria’ aveva stimato in quasi un miliardo di euro, cifra ormai ampiamente superata. Il ministro De Micheli ha l’obbligo morale e politico di rispondere con urgenza alla nostra interrogazione. Spieghi ai liguri e agli italiani cosa stia aspettando per realizzare un decreto interministeriale per la quantificazione degli indennizzi e la loro concessione. Inoltre, ci chiediamo cosa aspetti il ministro De Micheli a imporre agli uffici competenti di estendere i tavoli di concertazione e condivisione dei cantieri autostradali a rappresentanti qualificati del mondo imprenditoriale e della logistica liguri, al fine di predisporre piani di azioni di durata almeno annuale e che siano noti con ampio preavviso alle categorie economiche interessate.” Lo scrive in una nota il deputato Edoardo Rixi, responsabile nazionale Infrastrutture della Lega.

Riforma municipi, la senatrice Botto (M5S) presenta un’interrogazione al Ministero degli Interni

Super User 22 Gennaio 2021 804 Visite

“La recente modifica statutaria proposta dal Comune di Genova prevede il decentramento di una serie di importanti funzioni e competenze affidate ai Municipi di Genova. Una modifica che a nostro parere rischia di determinare effetti negativi e penalizzanti sull'intera comunità locale genovese, oltre che sullo sviluppo economico del territorio. Come potrebbe essere altrimenti, visto che gli interventi mirano ad accentrare in capo al Comune una serie di poteri e funzioni svolte attualmente “parlamentini”? Leggendo quanto previsto dalla riforma, è sorto il dubbio che le modifiche suggerite violassero la normativa prevista dal Testo unico degli enti locali (TUEL). Pertanto, ho depositato un’interrogazione al Ministero degli Interni: qualora le nostre osservazioni vengano accolte, chiediamo al Ministero quali iniziative di competenza intende intraprendere al fine di tutelare i municipi genovesi”. Lo dichiara la senatrice genovese del M5S Elena Botto.

“Togliere ai Municipi determinati servizi significa in pratica annullarli - commenta in merito anche il capogruppo comunale del M5S Luca Pirondini -. È un’azione scriteriata, portata avanti senza alcuna condivisione. Bucci peraltro ha fretta: vuole infatti modificare il Regolamento comunale proprio nella parte che riguarda i Municipi prima che si pronunci il Consiglio di Stato in merito a una delibera già annullata dal Tar, con la quale il 19 settembre 2019 il sindaco proponeva di soffocare i Municipi esautorandoli dalle competenze sui servizi sociali. Ora, di fronte all'azione scriteriata della Giunta Bucci, il M5S porta la questione anche in Parlamento. Vogliamo difendere il ruolo e l'autonomia dei Municipi”.

Regione Liguria promossa a pieni voti sull'utilizzo del Fondo Sociale Europeo nel 2020

Super User 22 Gennaio 2021 657 Visite

“Avete messo in campo tutto quanto era possibile per questa crisi, dando prova di immaginazione oltre che di resilienza. Avete messo le persone al centro e fatto innovazione: un’impostazione che servirà anche per la futura programmazione”. Sono le parole con cui Adelina Dos Reis, capodivisione della DG Occupazione della Commissione Europea, ha commentato la relazione sull'utilizzo delle risorse Fse da parte degli assessori Ilaria Cavo (Formazione) e Gianni Berrino (Lavoro) formalizzata nella riunione del Comitato di sorveglianza del Fondo Sociale Europeo che si è concluso nella serata di ieri. Al comitato hanno partecipato anche il referente della commissione Europea Stefano Cumer, la rappresentante di Anpal Marianna D’Angelo, dell’agenzia di Coesione Angela Savastano e i rappresentanti locali del partenariato.

“Un giudizio, quello del direttore della divisione che per la prima volta ha partecipato ai lavori, particolarmente positivo e motivante, che certifica la qualità, l’efficacia degli investimenti e la capacità di reazione del nostro sistema in un anno complicato come il 2020 – commenta l’assessore Ilaria Cavo che, come assessore alla Formazione, ieri ha presieduto la riunione annuale del comitato di sorveglianza tenuta in videoconferenza – Nella relazione sono stati tracciati due filoni di intervento nel 2020: gli investimenti sulle misure tradizionali di formazione legata a occupazione e occupabilità dei corsi lungo tutto la filiera della formazione professionale, dai corsi triennali agli Its; e la riconversione degli investimenti per far fronte all'emergenza Covid (44 i milioni riconvertiti su un programma operativo che vale complessivamente 354 milioni di euro per il settennato che si sta concludendo, e rientranti nell’accordo Provenzano). Sono stati attivati nel 2020 il bando per i tablet, con uno stanziamento di 7,2 milioni; i voucher per i centri estivi che con 6 milioni hanno finanziato 35mila settimane per i ragazzi; i voucher per trasporto in sicurezza che con 3,4 milioni hanno garantito buoni taxi a 14mila over 75 e soggetti fragili; il voucher per i lavoratori delle mense (2 milioni di euro) e dello spettacolo (700mila euro), i voucher per scuole paritarie (2,8 milioni per 9mila studenti). Sono state apprezzate come best pratice, ad esempio, il maggiordomo di quartiere, per la capacità di essersi convertito alle esigenze della pandemia attivando contemporaneamente tirocini per disoccupati e i buoni per il trasporto in sicurezza (per la duplice valenza di essere destinati alle categorie fragili e contemporaneamente a categorie di lavoratori penalizzate dalla crisi”.

"Molto apprezzate sono state le due manovre di supporto alle imprese e ai lavoratori del settore turismo – sottolinea l'assessore Berrino - Con il progetto SMART@TTIVO abbiamo strutturato percorsi integrati individuali di servizi di politiche attive del lavoro e servizi di formazione fruibili 'a distanza' e con indennità di partecipazione. Con i 'Bonus assunzionali nel settore del turismo', rispetto all'edizione precedente, abbiamo ridotto la durata minima del contratto di lavoro da 6 mesi a 4 mesi e introdotto il cumulo dell’incentivo assunzionale con gli ammortizzatori sociali con causale 'Covid-19'. Inoltre abbiamo ampliato l’elenco dei codici Ateco incentivabili con i tour operator e le agenzie di viaggio ed esteso il periodo di apertura dello sportello per la presentazione delle domande dal 22 giugno 2020 sino al 31 marzo 2021. In totale per questi progetti abbiamo stanziato complessivamente quasi 10 milioni di euro e al 31 dicembre ammontano a circa 1800 le domande totali pervenute”.

“Inoltre abbiamo dato sostegno ai lavoratori addetti ai servizi scolastici di ristorazione e di pulizia con un Piano dedicato che prevede una dotazione finanziaria complessiva di 1,8 milioni di euro – aggiunge Berrino - Abbiamo previsto sia l'attivazione di un ciclo di seminari fruibili interamente a distanza e finalizzati all’adeguamento delle competenze dei lavoratori in materia di sicurezza post Covid-19 attraverso erogazione di voucher, sia un sostegno al reddito dei lavoratori mediante la concessione di bonus 'una tantum' di importo massimo pari a 1.050 euro cadauno. Al 31 dicembre 2020 sono state 1318 le domande pervenute (di cui 1201 ammissibili) per un totale concesso di 1,2 milioni di euro”.

Il comitato di Sorveglianza ha approvato all’unanimità la riprogrammazione delle risorse del 2020, proprio per far fronte all’emergenza, e certificato il superamento della soglia di disimpegno al 31 dicembre 2020: con i 63,3 milioni impegnati Regione Liguria l’ha superata dell’8,64 %.

Fratelli d'Italia al ministro Franceschini: “Occorre salvare il turismo: dichiari lo stato di crisi”

Super User 21 Gennaio 2021 637 Visite

“La miopia del Governo e l'assenza del ministro Dario Franceschini stanno causando danni irreversibili a tutto il comparto turistico. I dati del 2020 sono spaventosi e per il 2021 le prospettive non sono certo rassicuranti: chiediamo nuovamente e con forza che dichiari lo stato di crisi del turismo”, lo affermano l'assessore regionale al Turismo di Gianni Berrino, l'assessore allo Sviluppo economico turistico e Marketing territoriale del Comune di Genova Laura Gaggero e l'assessore al Turismo del Comune della Spezia Maria Grazia Frijia al termine dell'incontro svolto ieri con il responsabile nazionale del turismo di Fratelli d'Italia Gianluca Caramanna.

“I dati comunicati da Isnart-Unioncamere sono preoccupanti: il comparto nel 2020 ha incassato 53 miliardi di euro in meno rispetto al 2019 e nei primi tre mesi del 2021 le previsioni parlano di perdite di quasi 8 miliardi di euro. Il colpo finale sono state le chiusure natalizie che hanno fortemente danneggiato oltre alle località di montagna, anche le riviere liguri. Storicamente la nostra regione ha nel turismo climatico invernale, soprattutto nelle festività natalizie uno dei suoi core business. In vista della primavera ormai prossima e delle tradizionali vacanze pasquali occorrono garanzie: auspichiamo che gli spostamenti tra regioni siano permessi e vi siano sostanziali riaperture altrimenti per le aziende e i lavoratori del settore rischia davvero di essere troppo tardi”, concludono i tre assessori.

Estetica oncologica, il consigliere regionale Muzio chiede di istituire l’elenco dei dermopigmentisti

Super User 21 Gennaio 2021 1035 Visite

Istituire un elenco regionale dei soggetti abilitati ad eseguire interventi di trucco semipermanente e in special modo di dermopigmentazione, in particolare sulle persone affette da alopecia anche in seguito a trattamenti chemioterapici e sulle donne che necessitano di ricostruzione dell’areola mammaria dopo un intervento di mastectomia. E’ quanto chiede, con una mozione depositata quest’oggi, il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia – Liguria Popolare. Muzio propone inoltre alla Giunta Toti di avviare una adeguata campagna informativa, all’interno dei presidi sanitari liguri, per valorizzare la dermopigmentazione quale strumento di supporto psicofisico per queste persone.  

“E’ di primaria importanza che coloro che ricorrono a trattamenti di dermopigmentazione per motivi medici possano fare riferimento in maniera certa a professionisti in possesso di tutte le qualifiche, le competenze ed i requisiti necessari”, dichiara Muzio. “Ricordo che le tecniche di trucco semipermanente, in cui ricade anche la dermopigmentazione – prosegue - sono cosa diversa dal tatuaggio, anche per quanto attiene alla strumentazione ed ai prodotti utilizzati, come ha ben chiarito il Ministero dello Sviluppo Economico con un Parere del 20 gennaio 2007. Ciò è confermato dal fatto che l’attestato per esercitare l’attività di dermopigmentazione può essere conseguito da coloro che sono in possesso della qualifica professionale di estetista e della certificazione attestante la formazione in ordine all’apparecchiatura specifica e ai protocolli igienico-sanitari”.   

“Poiché negli ultimi anni è cresciuto in maniera costante il numero di questi interventi – sottolinea ancora Muzio - e visto che essi possono rappresentare un importante supporto sia dal punto di vista estetico che psicologico per coloro che vi ricorrono a seguito di chemioterapia o mastectomia, è necessario che vi sia chiarezza sui soggetti abilitati a realizzarli, tanto più che le persone che vi si sottopongono dopo i trattamenti chemioterapici sono più esposte al rischio di infezioni ed epatiti”.

“Per tutti questi motivi chiedo l’istituzione dell’Elenco regionale, che pur avendo fini meramente ricognitori potrà costituire un solido punto di riferimento ed un utile strumento per tutelare dal punto di vista degli standard professionali, tecnici, igienico-sanitari ed estetici sia le persone che ricorrono a trattamenti di dermopigmentazione sia gli operatori in possesso dei requisiti per eseguirli. Colgo infine l’occasione per ringraziare Azzurro Donna Liguria e la sua coordinatrice regionale, Alice Dotta, per aver posto alla mia attenzione questa tematica, chiedendo una mia iniziativa al proposito”, conclude il capogruppo di Forza Italia – Liguria Popolare.

Due nuovi ecopunti Amiu nel centro storico di Genova, per aprirli serve il badge

Super User 21 Gennaio 2021 871 Visite

Presentati i due nuovi Ecopunti di Amiu nel centro storico di Genova, in vico Indoratori e in vico Scuole Pie, in locali ad accesso controllato tramite l’utilizzo di una chiavetta elettronica.

«Pulizia e decoro rappresentano – dice Paola Bordilli, assessore al Centro Storico del Comune di Genova – la base per ogni progetto di riqualificazione della ‘città vecchia’ perché diventi strategica nella visione della Genova del futuro. Stiamo infatti mettendo a sistema una serie di azioni, contenute nel Piano integrato Caruggi, per la valorizzazione e il miglioramento della qualità di vita nel centro storico. L’obiettivo è agire in modo sinergico con una strategia unitaria di rigenerazione urbana andando al contempo a fronteggiare problemi strettamente legati alla vivibilità del cuore pulsante della nostra città. Nel Piano rientrano infatti molteplici interventi, alcuni, come quello sugli Ecopunti, che diano risposte immediate alla cittadinanza e alle imprese del territorio, e altri di più ampio orizzonte temporale.  I due Ecopunti che oggi presentiamo sono parte di una rete in via di implementazione sul territorio, a cui ne seguiranno a breve altri due in vico Sauli e in vico delle Grazie».

Nelle scorse settimane, Amiu Genova ha messo a disposizione degli abitanti della zona uno sportello informativo temporaneo, rimasto aperto fino allo scorso 15 gennaio in vico Papa, e in seguito è stato avviato il ritiro gratuito dei badge elettronici per l’accesso agli ecopunti e il bidoncino per la raccolta del rifiuto organico casalingo. Nei locali, ad accesso controllato, è possibile conferire tutti i materiali della raccolta differenziata: plastica e metalli, carta e cartone, vetro, organico e scarti di cucina e il residuo non differenziabile.

«Con Amiu Genova - aggiunge Matteo Campora, assessore all’Ambiente del Comune di Genova – stiamo offrendo servizi sempre più mirati per il centro storico, considerandone le caratteristiche peculiari, molto differenti rispetto al resto della città. Dare una risposta efficace, con interventi immediati, ai circa 20.000 cittadini che gravitano su un’estensione di oltre 100 ettari è un impegno che stiamo portando avanti nell’ambito del Piano integrato del Centro storico, in cui il Piano pulizia comprende una serie di azioni e interventi. Gli Ecopunti,

in totale sei quelli nuovi nel Centro storico, rientrano in un programma più ampio che vuole aumentare in modo significativo la quantità e la qualità della raccolta differenziata in città e

dai risultati finora ottenuti non possiamo che essere soddisfatti dell’impegno. Ovviamente si può fare ancora molto e i risultati si possono ottenere solo con l’impegno di tutti».

«Ogni iniziativa – commenta il presidente del municipio I Centro Est Andrea Carratù - che vada nella direzione del maggiore decoro e pulizia del Centro Storico è un passo importante nel percorso di riqualificazione del tessuto sociale ed economico nell’ottica di una sempre migliore qualità di vita per i residenti, chi vi lavora e chi viene a trascorre il proprio tempo libero. Come Municipio siamo in prima linea nell’ascolto dei bisogni dei cittadini e sicuramente la richiesta di un servizio efficace di raccolta rifiuti è ai primi posti delle richieste».

«Pulizia e decoro – dice Pietro Pongiglione, presidente Amiu Genova - sono un dovere di tutti e, ovviamente il compito dei nostri addetti che ogni giorno lavorano nella parte storica della nostra città dedicando energia, attenzione e impegno alla pulizia degli spazi pubblici. Tutti devono collaborare perché è doveroso pulire, ma lo è anche avere rispetto della nostra città».

Gli Ecopunti nascono come magazzini a piano strada trasformati in postazioni multiraccolta utili per togliere i cassonetti dei rifiuti da zone di pregio e dagli itinerari turistici, creando spazi dedicati alla differenziata anche nei vicoli.

Il progetto Ecopunti ad accesso controllato vuole contrastare l’uso improprio di questi spazi e garantire il loro uso in piena sicurezza per gli utenti e, in più, favorire il corretto recupero dei diversi materiali differenziabili. I locali sono dotati di un controllo di videosorveglianza e di un sistema antintrusione ratti. L’orario di accesso è quello indicato nell’ordinanza comunale 2018/130 del 24/04/2018: dalle ore 7 alle ore 22 di tutti i giorni (per i commercianti orario libero tutti i giorni).

Per richiedere il badge elettronico per chi non lo ha ancora ritirato e in caso di smarrimento, furto o per una nuova utenza può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o contattare il call center al numero 010 89 80 800

Da sinistra: gli assessori Viale, Campora e Bordilli e il presidente Amiu Pietro Pongiglione

Toti: “Rimodulazione invii Pfizer inciderà poco su nostro piano vaccinale”

Super User 20 Gennaio 2021 675 Visite

"Nei prossimi giorni comunicheremo la riprogrammazione del ciclo di vaccinazioni alla luce di quanto comunicato ieri dal commissario Arcuri, che sarà a Genova venerdì per la commemorazione di Guido Rossa. In quella occasione avremo anche modo di fare il punto sulla campagna di vaccinazione dopo la decisione di Pfizer di ridurre la consegna delle dosi all'Italia nelle prossime settimane, rimodulazione che avrà effetti limitati sulla Liguria grazie alla programmazione prudente ed efficace di Alisa e delle nostre aziende sanitarie. Le scorte accumulate hanno permesso di cominciare regolarmente la somministrazione delle seconde dosi continuando parallelamente con le prime, ancorché a volumi lievemente ridotti. Oggi sono arrivate 16 anziché 18 pizza box per un totale di 16.720 vaccini, la settimana prossima ne arriveranno anche un po' di meno per fare un po' di riequilibrio tra regioni, a favore di chi è stato un po' meno prudente di noi nel formare le scorte, poi dalla settimana successiva torneranno a crescere quindi la programmazione ligure non dovrebbe risentire di sostanziali sbalzi. Siamo a 49.460 dosi consegnate, 38677 somministrate: il 78%, un po' oltre la soglia di garanzia che stiamo cercando di tenere, ma anche con la nuova programmazione proseguiremo regolarmente con la fase 1 che presumibilmente sarà completata entro la terza settimana di febbraio, se le consegne verranno rispettate e non ci saranno altri rallentamenti". Lo ha detto il presidente di Regione Liguria nel corso del punto stampa serale sulla situazione Covid in Liguria.

"La circolazione del virus in Liguria sta sensibilmente calando - ha continuato - lo dimostrano il numero dei positivi e la minore pressione sugli ospedali. Le intensive scendono sotto quota 60. L'indice RT è sceso sensibilmente sotto l'1, quindi penso che questa settimana influirà positivamente alla fine del mese, quando verrà rivista la classificazione in zone".

"Oggi c'è stato il confronto davanti al Tar tra Regione Liguria e i soggetti che avevano fatto ricorso contro l'ordinanza di chiusura delle scuole - ha proseguito il Governatore - Non sono state emesse ordinanze sospensive. L'esame del ricorso continuerà il 10 febbraio, ma non ci sarà alcuna variazione sul nostro programma dato che già la settimana prossima non reitereremo l'ordinanza visto il miglioramento della situazione. Da lunedì torneranno a scuola in presenza al 50% anche le superiori". "Replicheremo l'ordinanza in futuro - ha concluso - solo se ce ne sarà bisogno ma dai dati che vediamo, e confidando nell'effetto delle vaccinazioni, penso che non accadrà. Se il rallentamento del contagio continua potremmo pensare di portare le scuole superiori in presenza al 75%".

Carceri liguri, Medusei e Mai: “Maggiore attenzione e tutela degli agenti di Polizia penitenziaria”

Super User 20 Gennaio 2021 668 Visite

“Oggi abbiamo incontrato il segretario regionale del sindacato di Polizia penitenziaria Sappe, Michele Lorenzo, insieme al segretario provinciale della Spezia Emanuele Frasca e al segretario locale della Spezia Matteo Guerci, i quali ci hanno illustrato le difficoltà che gli agenti stanno vivendo quotidianamente negli istituti penitenziari della Liguria.

Tra le altre cose, la situazione si è aggravata con l’emergenza coronavirus e ha fatto emergere un dato preoccupante. Nel 2020 sono stati circa 1400 i detenuti accompagnati nei nostri ospedali per presunti gravi malesseri, dichiarati dagli stessi reclusi nelle nostre carceri, che in realtà per la maggior parte si sono poi rivelati non necessari di ricovero.

Un altro dato preoccupante riguarda le sempre più numerose aggressioni agli agenti della Polizia Penitenziaria, come quella avvenuta recentemente nel carcere della Spezia.

Tra i diversi temi affrontati anche l’assenza di un istituto penitenziario a Savona, unica provincia d’Italia a esserne sprovvista.

Si è trattato di un incontro costruttivo per conoscere alcuni dettagli che non conoscevamo. In tal senso, ci impegneremo per fare da portavoce alla giunta su quelle tematiche di competenza di Regione Liguria per una maggiore attenzione e tutela degli agenti di Polizia penitenziaria”.

Lo hanno riferito oggi il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria e consigliere regionale Gianmarco Medusei e il capogruppo regionale Stefano Mai (Lega).

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