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Flop Bonus PC, Regione corre ai ripari: estesa la platea dei beneficiari a tutto il territorio

Super User 14 Marzo 2021 693 Visite

In merito ad una nota diffusa da Consumerismo, nella quale l’associazione indicava la Liguria come fanalino di coda con solo 9 attivazioni e 4.500 euro di fondi utilizzati, la Regione precisa che la giunta ha già deliberato la modifica dei criteri con cui le famiglie liguri potranno accedere ai voucher previsti dal bando nazionale Mise della banda ultralarga, estendendo la platea dei possibili beneficiari a tutto il territorio regionale.

I voucher sono finalizzati all’erogazione di un contributo per l’acquisto di connettività e digitalizzazione (500 euro per Isee fino a 20mila euro). Il criterio originariamente stabilito dalla giunta regionale, nel maggio 2020, era stato quello di privilegiare le famiglie residenti dei comuni dell’entroterra, per stimolare gli investimenti nelle aree interne non coperte dal servizio e meno attrattive per gli operatori privati. In conseguenza di questa scelta, diversi operatori wireless hanno proceduto ad investire nelle infrastrutture per garantire la copertura di vaste aree interne e quindi a garantire l’offerta del servizio. Tuttavia le domande di voucher da queste aree, ad oggi molto ridotta, ha portato alla scelta di allargare la platea dei possibili richiedenti alle famiglie di tutto il territorio regionale. La delibera approvata dalla Giunta farà scattare da parte del Mise la pubblicazione del bando con nuovi criteri per l’erogazione delle rimanenti risorse disponibili.

Regione ricorda che la scelta iniziale, analoga a quella di Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Friuli, ha comunque determinato investimenti di operatori privati che, senza poter contare sull’opportunità dei voucher, non avrebbero investito in infrastrutture nell'entroterra.

L’estensione dei criteri dal punto di vista territoriale è finalizzata a non perdere l’opportunità di erogare questi finanziamenti, consentendo ad una parte più ampia della popolazione di usufruirne, fermo restando il limite Isee e la capienza dei fondi nazionali che nel riparto per la Liguria ammontano a 2,8 milioni come prima tranche.

Infermiera no vax positiva al Covid, Toti: “Una legge regionale per rendere obbligatorio il vaccino per il personale sanitario”

Super User 14 Marzo 2021 770 Visite

“In un reparto dell’ospedale San Martino, dove un’infermiera ha rifiutato di vaccinarsi, si è creato un cluster, con diversi pazienti positivi al Covid. Un ennesimo campanello d'allarme che ci spinge a un'importante e urgente riflessione sull'opportunità di rendere obbligatorio il vaccino per medici, infermieri, operatori e personale sanitario. Oggi, con più di 100 mila morti in Italia a causa della pandemia, sapere che qualcuno che ricopre un ruolo così importante nella lotta al virus, pur potendo vaccinarsi sceglie di non farlo, rappresenta un problema in più che avremmo preferito evitare e di cui il Governo dovrebbe farsi carico. Ma visto che non si va verso questa direzione, ho dato mandato ai miei uffici di valutare la possibilità di intervenire con una legge regionale per obbligare questa categoria a vaccinarsi. Chi fa questo lavoro e rifiuta di proteggere se stesso con il vaccino di fatto non protegge i pazienti di cui dovrebbe prendersi cura. E questo non è accettabile”, così scrive il presidente Toti sulla sua pagina Facebook.

Concessi ai comuni ulteriori 90 giorni per concludere progetti di efficientamento energetico

Super User 14 Marzo 2021 686 Visite

“Accogliendo le richieste dei comuni, Regione Liguria ha concesso ulteriori 90 giorni per portare a conclusione i progetti di efficientamento energetico degli edifici pubblici realizzati grazie alle risorse regionali”. A dirlo è l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, a commento della delibera approvata in giunta regionale.

La proroga fa riferimento ai bandi, rientranti nell’azione 4.1.1 del Por Fesr 2014-2020, che prevedevano la concessione di contributi a fondo perduto (a copertura del 70% dell’investimento effettuato) per interventi in favore della riduzione dei consumi di energia primaria di edifici pubblici, aventi un termine della presentazione della documentazione successivo al 23 febbraio 2020.

“Il perdurare dell’emergenza pandemica ha causato in molti casi un rallentamento dei tempi d’esecuzione - spiega Benveduti – Abbiamo perciò, ritenuto necessario estendere l’arco temporale di altri tre mesi addizionali, in modo da dare possibilità a tutte e le 37 richieste, che corrispondono a quasi 9,5 milioni di euro di contributo regionale e a investimenti sul territorio superiori ai 13 milioni di euro, di andare a compimento”.

“Questa proroga si inserisce all’interno della strategia di efficientamento energetico, che abbiamo da tempo messo in campo con il mio assessorato – ricorda Benveduti – Ultimo, in ordine temporale e tuttora attivo, il bando che concede, per la prima volta nella storia di Regione Liguria, contributi a fondo perduto ai condomini”.

Fratelli d’Italia chiede un intervento urgente per il comparto delle cerimonie

Super User 14 Marzo 2021 678 Visite

“La ristorazione è in crisi, i continui cambi di colore delle regioni stanno rendendo impossibile la vita a molti imprenditori del settore – dichiara Stefano Balleari capogruppo in Regione Liguria e proponente dell’ODG – ma la situazione è ancora più drammatica per un settore dell’incoming particolare che è quello dei matrimoni e delle cerimonie che è completamente paralizzato. Noi abbiamo autentiche eccellenze nel settore che unite alle splendide location di Genova e della riviera sono ferme al palo da ormai un anno, io parlo di situazioni che conosco per un’area che, anche come vicesindaco di Genova, conosco molto bene”.

Alla vigilia di una nuova stretta per il settore della ristorazione e con una Pasqua blindata come il Natale scorso il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia pone al Presidente Toti e alla Giunta la questione del settore eventi e cerimonie che è davvero in crisi e richiede che gli stessi siano portavoce a Roma di due richieste fondamentali: una strategia per il reale rilancio del comparto, la programmazione del futuro e anche dei ristori adeguati che possano evitare la chiusura di molti player del settore.

Dalla Giunta arriva subito la risposta dell’assessore al turismo Gianni Berrino che commenta “ben l’8% del comparto turistico, in Italia, è composto da coloro che viaggiano per matrimoni, anniversari e per cerimonie in generale per la Liguria perdere questo ingente patrimonio turistico è un rischio concreto che può tramutarsi in una catastrofe se non viene posto rimedio immediato. Servono misure straordinarie e veloci in termini economici e una pianificazione a lungo termine per una programmazione del futuro del comparto”.

“Quando parliamo del settore – aggiunge Augusto Sartori responsabile regionale di FdI in materia di ristorazione – non ci riferiamo al solo settore della ristorazione, ma a tanti lavoratori ed eccezionali professionisti del settore come fotografi, event planner, musicisti, disc jokey, animatori, allestitori, catering e molti altri che sono coinvolti oltre noi ristoratori. Sono abbandonati da oltre un anno senza la minima garanzia del futuro. Noi su questo vogliamo chiarezza e certezza, che il Governo si prenda carico anche di loro oltre che di tutti i lavoratori e gli imprenditori che continuano a soffrire la crisi endemica di questa pandemia”.

Politica, il borsino della settimana

Super User 14 Marzo 2021 2139 Visite

Il borsino della politica della settimana. 

GIOVANNI TOTI
Con l’arrivo della senatrice Maria Rosaria Rossi, un tempo inclusa nel cerchio magico di Berlusconi, salgono a 14 i parlamentari (10 deputati e 4 senatori) dell’alleanza Cambiamo!-Popolo Protagonista. L'obiettivo del presidente arancione ormai è chiaro: creare una massa critica che possa attirare cespugli e cespuglietti per formare un grande bosco politico. Possibilmente senza rovi e predatori.

MARCO BUCCI
Il primo cittadino ha accompagnato gli atleti dello Sporting Club Quinto da Papa Francesco in Vaticano. La visita rientra nei festeggiamenti per i cento anni della società sportiva, nata con il nobile scopo di dare la possibilità a tutti i ragazzi di praticare la pallanuoto. A guidare spiritualmente la comitiva dal Santo Padre l’arcivescovo Marco Tasca. Un’esperienza che probabilmente sarebbe piaciuta anche a frate Luca Bucci. Ma il fratello del sindaco non c’è andato.

ERALDO CIANGHEROTTI
Il dentista e capogruppo di Forza Italia in Comune ad Albenga ha rifiutato il vaccino AstraZeneca. Non ha poi gradito il comunicato stampa con cui il presidente dell'Ordine dei Medici di Savona ha annunciato che i medici che rifiutano il vaccino dell’azienda anglo-svedese non avranno più corsie preferenziali, ma dovranno seguire l’iter normale come i semplici cittadini. “Se non dovessi essere vaccinato in tempi ragionevoli, andrò direttamente in Procura della Repubblica”, ha tuonato. E’ meglio non fare arrabbiare un dentista.

STEFANO ANZALONE
Il consigliere regionale e comunale di Cambiamo! ha inviato una lettera al direttore generale dell’ospedale San Martino per chiedere di vaccinare il personale del bar-edicola Wanda, il chiosco che si trova davanti all’ingresso principale del nosocomio. “Nessuna corsia preferenziale”, ha precisato il consigliere arancione. Il suo intento era solo quello di salvaguardare quei lavoratori che quotidianamente sono a contatto con sanitari e ricoverati, ai quali consegnano colazioni e giornali. Cose semplici, ma fondamentali per iniziare bene la giornata.

ALBERTO CAMPANELLA
Il capogruppo di Fratelli d’Italia a palazzo Tursi ha compiuto un altro nobile gesto a favore degli animali. Dopo il blitz al canile di Monte Contessa - in quella gelida notte aveva dovuto addirittura scavalcare il cancello per vedere le condizioni degli ospiti -, in questi giorni ha chiesto al presidente Giovanni Toti la grazia per due cinghiali finiti all’interno di un’area dedicata ai cani, a Staglieno. Adesso gli ungulati sono nelle mani del governatore. Per non finire in quelle di uno chef.

CRISTINA LODI
Nel travagliato PD si parla di primarie per scegliere il candidato da contrapporre il prossimo anno a Marco Bucci. Per molti il centrosinistra dovrebbe puntare (uomini dem piacendo) sulla combattiva consigliera comunale che ha una lunga esperienza in Sala Rossa, anche se un suo recente “errore” le è costato il ruolo di capogruppo a Tursi. “E’ sessismo”, così si è rivolta ai colleghi (tutti maschi) che l’hanno sfiduciata. La sua candidatura a sindaco potrebbe essere l’8 marzo del PD.

ELISABETTA LAI
A Rapallo si dice che sarà lei la futura sindaca, visto che il forzista Carlo Bagnasco è già al secondo mandato e quindi non si potrà ricandidare. L’assessora al Turismo, e storica negoziante d’abbigliamento, ha grosse probabilità di rappresentare il centrodestra alle comunali del 2024, e di vincerle. Anche perché può contare sulla spinta del consigliere regionale Domenico Cianci, che alle elezioni di settembre ha superato le 4.500 preferenze. E ha battuto tutti nel comune ruentino.

FABRIZIO BRIGNOLE
Il responsabile economico di Fratelli d’Italia per la Provincia di Genova ha fatto un appello bipartisan. Si è rivolto a tutti i consiglieri regionali fontanini, di ogni forza politica, ai quali ha chiesto di fare squadra, anche con i referenti romani, affinché il governo Draghi prenda in seria considerazione la Gronda Levante - Tunnel Fontanabuona. “L’opera creerebbe enormi ricadute economiche e contribuirebbe a dare una vera scossa al territorio”. E se lo dice un bancario, bisogna crederci.

San Martino, positiva al Covid un’infermiera che aveva rifiutato il vaccino

Super User 13 Marzo 2021 810 Visite

“Ritengo discutibile che ci siano infermieri, operatori sanitari, personale sanitario in generale che hanno rifiutato di proteggere loro stessi con il vaccino e così facendo non proteggono i degenti dei reparti in cui lavorano. La legislazione nazionale – ricorda Toti - non prevede un intervento per impedire a chi non si vaccina di svolgere determinate attività perché sarebbe una discriminazione sul posto di lavoro. Credo tuttavia che chi svolge una professione a contatto con i nostri cittadini più fragili abbia il dovere di vaccinarsi. Sentire di personale altamente specializzato che, impiegato nei gangli più sensibili della nostra sanità, rifiuta la vaccinazione mettendo a rischio la salute di persone più fragili, lascia francamente l’amaro in bocca. Oggi, con più di 100mila morti per Covid in Italia, sapere che qualcuno, avendone l’opportunità, non si vaccina, è un impiccio, un problema in più che – conclude - preferiremmo si potesse evitare e credo che il governo dovrebbe farsi carico di queste situazioni”. Così il presidente Toti circa il cluster individuato al San Martino (1° piano Maragliano) con un’infermiera che aveva rifiutato il vaccino risultata ora positiva al Covid.

Coronavirus, Toti: “Liguria regge meglio di altri territori, scende tasso mortalità, stabile pressione ospedaliera”

Super User 13 Marzo 2021 614 Visite

La Liguria sta reggendo meglio di altri territori, sia per quanto riguarda il tasso di mortalità, che sta scendendo decisamente da quando abbiamo iniziato a vaccinare le persone più fragili over80, sia per la penetrazione e l’incidenza del virus che è sostanzialmente stabile ormai da molte settimane. Mentre altrove la situazione è esplosa, noi riusciamo tenerla sotto controllo e questo è un ottimo dato: in un’Italia che sta diventando via via sempre di più zona rossa e dove gli ospedali sono in sofferenza, da noi tutto questo non avviene”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti ha fatto il punto sull’andamento della pandemia da Covid-19 in Liguria.

“I dati relativamente ai nuovi positivi sono in linea con i dati di ieri – prosegue il governatore – mentre i positivi totali scendono di 3 unità, un dato straordinariamente felice, nella situazione complessiva italiana di questo momento. È stabile la pressione ospedaliera: il saldo tra le persone dimesse e i nuovi ricoveri è pari a zero. In particolare – prosegue - sono 576 i cittadini ricoverati in area medica e 64, come ieri, i ricoveri in terapia intensiva. Quest’ultimo dato risente curva imponente che si era registrata nei giorni scorso nell’estremo ponente e che poi, grazie alle misure adottate, ha virato ed è scesa. Oggi i dati relativi all’imperiese sono uniformi a quelli del resto della Liguria che da lunedì sarà tutta un zona arancione”.

Per quanto riguarda i decessi, “sono otto quelli registrati oggi: un elenco ancora lungo – afferma Toti - ma, considerato che due di questi sono relativi ai giorni passati, di fatto i decessi sono 6 e questo conferma che il tasso di mortalità è abbondantemente sceso sotto le 10 persone al giorno. Mano a mano che proseguiremo con le vaccinazioni, il prima possibile, siamo sicuri che scenderà ancora”.

In tema di vaccini, “siamo a 177.182 vaccini somministrati – prosegue l’assessore alla Sanità - che equivalgono al 78% del consegnato. Questo per far felici coloro che amano la classifica delle regioni in base ai vaccini somministrati/consegnati senza tener conto in verità di situazioni molto diverse: la Liguria ha 13mila ospiti nelle Rsa tra i nostri grandi anziani, oltre 150mila ultra ottantenni che vivono sul territorio e che costituiscono più del 10% popolazione complessiva. Per questo la Liguria ha avuto più vaccini di altre regioni e questo è senz’altro un bene”.

Il presidente Toti ha fatto il punto anche sulla campagna vaccinale: “Da lunedì inizieranno vaccinazioni anche dei medici di medicina generale nelle sedi messe a loro disposizione dalle Asl. Ad ora sono 55mila le persone aventi diritto (persone ‘vulnerabili’ e categorie prioritarie quali personale scolastico, uffici giudiziari, protezione civile, forze dell’ordine, vigili del fuoco) che si sono prenotate attraverso il proprio medico di famiglia. Si tratta in gran parte di personale della scuola, che l’Asl1 ha iniziato a vaccinare da oggi in Asl1 dove abbiamo applicato una procedura più rapida perché era il territorio più colpito e andava messo in sicurezza in fretta.

Dalla prossima settimana, mercoledì 17 marzo – prosegue il presidente Toti - si apriranno le prenotazioni dei vaccini per la fascia di popolazione nell’età 75-79 anni e da martedì 23 marzo anche per la fascia 70-74 anni: il fatto che si possa utilizzare il vaccino Astrazeneca anche per gli over70 ci consente di aprire le prenotazioni mentre le vaccinazioni, attraverso il sistema sanitario regionale, partiranno entro la fine del mese di marzo quando, a Genova, è prevista l’apertura del grande hub della Fiera del Mare dove Asl3 comincerà a vaccinare. Allo stesso modo si stanno preparando anche le altre Asl”.

Il passaggio alla zona arancione da lunedì comporterà che “bar e ristoranti potranno fare solo asporto. Inoltre nei distretti di Ventimiglia e Sanremo, con la decadenza delle misure restrittive, torneranno in classe gli alunni delle scuole elementari e medie mentre resteranno in dad al 100% tutti i ragazzi delle superiori della Liguria. Sappiamo che questo determina difficoltà e il dispiacere dei ragazzi, ma abbiamo bisogno di tenere sotto controllo una situazione che se in Liguria va decisamente meglio che altrove è proprio perché siamo molto attenti e precisi ad intervenire laddove serve”.

Circa il cluster individuato al San Martino (1° piano Maragliano) con un’infermiera risultata positiva che aveva rifiutato il vaccino, il presidente afferma: “Ritengo discutibile che ci siano infermieri, operatori sanitari, personale sanitario in generale che hanno rifiutato di proteggere loro stessi con il vaccino e così facendo non proteggono i degenti dei reparti in cui lavorano. La legislazione nazionale – ricorda Toti - non prevede un intervento per impedire a chi non si vaccina di svolgere determinate attività perché sarebbe una discriminazione sul posto di lavoro. Credo tuttavia che chi svolge una professione a contatto con i nostri cittadini più fragili abbia il dovere di vaccinarsi. Sentire di personale altamente specializzato che, impiegato nei gangli più sensibili della nostra sanità, rifiuta la vaccinazione mettendo a rischio la salute di persone più fragili, lascia francamente l’amaro in bocca. Oggi, con più di 100mila morti per Covid in Italia, sapere che qualcuno, avendone l’opportunità, non si vaccina, è un impiccio, un problema in più che – conclude - preferiremmo si potesse evitare e credo che il governo dovrebbe farsi carico di queste situazioni”.

Covid inesorabile: Pasqua rossa, economia in rosso

Super User 13 Marzo 2021 809 Visite

Triste replay dello scorso anno e Pasqua senza i tuoi e tantomeno con chi vuoi, come nel 2020. In mezzo la tragedia insopportabile di oltre 100 mila morti e una società al collasso economico.

Sacrifici, mesi e mesi chiusi in casa sperando e credendo che così facendo avremmo recuperato una vita normale, ma invece ci ritroviamo forse anche peggio del 2020.

Una data come Pasqua è un giro di boa, un momento per tirare bilanci. E il nostro appare assolutamente negativo, con la sola, grande speranza che i vaccini facciano il miracolo.

Presente orrendo e futuro per il quale c'è ansia. Senza essere pessimisti, un doveroso realismo induce ad essere preoccupati.

Stiamo piangendo una quantità mai vista di morti e, allargando lo sguardo, temiamo che la strage proseguirà con tanti altri lutti che non potranno forse avere contabilità.

Chi ci lascerà per malattie che, causa Covid, non hanno potuto ricevere adeguate e tempestive terapie; chi soccomberà allo stress ed alle grandi preoccupazioni economiche.

Come giornalista ricevo quotidianamente segnalazioni e indicazioni di situazioni disperate. Ex benestanti, grandi lavoratori autonomi che hanno avuto la colpa di essere titolari di attività, aziende e studi professionali in era virus. Persone che davano lavoro, che producevano ricchezza, devastati e schiacciati da debiti accumulati in un anno e passa di non lavoro.

Cessare attività significa mandare per strada dipendenti, far crollare l'enorme indotto che ruota attorno a negozi, siti commerciali, ristoranti, industria del turismo che producono risorse ma che tengono anche vive le nostre città, le illuminano, rendono belle le strade.

Salute e soldi, stessa “s” iniziale. Certamente primaria la prima ma essenziali alla vita anche i secondi. Due linee che si dovrebbero coniugare ma che, invece, ora sembrano persino in un perverso e fratricida conflitto.

Situazione mai vista di drammaticità davanti alla quale non si può essere ipocriti. Il Covid cambierà il mondo.

Chi decide e pontifica forse non se ne rende conto perché fortunatamente sopravvive al male ed è economicamente coperto da prebende e stipendi garantiti e granitici.

Il resto, la gente comune, è sbigottita ed incerta e in buona parte avviata alla povertà.

Impietosa fotografia della realtà ma vera. E questo è il dovere di chi fa giornalismo.

Alla parte che riguarda economia e lavoro ci portano con drammatica precisione i dati Confartigianato: 1 azienda ligure su 3 rischia di morire finanziariamente. Di non riaprire mai più, con la domanda di che destino avranno imprenditori e dipendenti con serrande abbassate per sempre.

In una nota di Confartigianato si informa che “il 29,3% delle micro e piccole imprese liguri corre il serio rischio di non riuscire a rimanere operativa fino a giugno 2021. Quasi una su tre. È il triste e pesantissimo bilancio degli effetti della pandemia di Covid-19, scoppiata a marzo dello scorso anno, tracciato dall'Ufficio studi di Confartigianato su dati Istat, Mise e Unioncamere. La crisi ha destabilizzato un’ampia quota di realtà imprenditoriali anche a livello nazionale: il 32,4% delle micro e piccole imprese italiane dovrà far fronte a seri rischi operativi e di sostenibilità dell’attività da qui a giugno 2021. L'export è crollato: -15,9% nei primi 9 mesi del 2020 a livello nazionale, -14,5% la dinamica ligure. Ma il principale problema delle imprese è la carenza di liquidità: il 32,8% delle più piccole realtà liguri dichiara di essere in forte difficoltà da questo punto di vista e, secondo le previsioni, tale situazione si protrarrà almeno fino a giugno 2021. Una questione che si riflette poi sulla dinamica occupazionale: nel terzo trimestre 2020 il calo degli occupati è stato dell'1,8% rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre i nuovi rapporti di lavoro avviati in Liguria nei primi nove mesi del 2020 sono diminuiti del 23,9% rispetto a quelli siglati nello stesso periodo del 2019 (è il quarto peggior andamento d'Italia). Per far fronte al problema liquidità, il 23,3% delle realtà liguri ha fatto ricorso alla propria disponibilità di denaro (attingendo, per esempio, ai depositi bancari), mentre il 38% ha richiesto prestiti assistiti da garanzia pubblica. Ma ben il 13,7% non lo ha fatto a causa delle eccessive difficoltà di accesso alla misura”.

Dati per i quali non servono commenti.

“Dovrebbe essere l'anno della ripartenza – dice Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato - ma per ora il 2021 mostra le imprese ancora in forte difficoltà, tra l'imposizione di nuove chiusure,

ristori di certo non risolutivi e una carenza di liquidità senza precedenti”.

“Le nostre imprese non devono essere lasciate sole”, insiste Grasso che assicura: “come Confartigianato, continuiamo a essere sempre al loro fianco per sostenerli e fornire loro tutto il supporto necessario a mantenere viva la loro attività”.

Dino Frambati

Esselunga a S. Benigno, Sansa e Terrile: “Meglio un'area verde o un parcheggio d'interscambio”

Super User 13 Marzo 2021 1243 Visite

Il consigliere regionale Ferruccio Sansa, accompagnato dal capogruppo PD a palazzo Tursi Alessandro Terrile, si è recato a San Benigno per verificare personalmente l'impatto che avrà il futuro supermercato Esselunga, già autorizzato dal Comune di Genova, sotto la Lanterna. Il consigliere ha pubblicato su Facebook un video e queste considerazioni: 

Al posto dell'ennesimo centro commerciale, nello spazio vuoto di San Benigno si sarebbe potuta realizzare un'area verde con delle strutture sportive, oppure un parcheggio d'interscambio come a Famagosta a Milano. Invece, il Comune di Genova, in deroga al piano regolatore, ha dato l'autorizzazione per la costruzione di quello che sarà il più grande supermercato della Liguria: 3.200 metri di superficie e 28 di altezza. Siamo andati sul posto con il consigliere comunale Alessandro Terrile. Voi cosa ci fareste?

- Se oggi la prima immagine per chi arriva a Genova è il mare e il porto, domani sarà un altro centro commerciale. Ma quello che più preoccupa è che Sampierdarena, i suoi cittadini e i suoi commercianti si troveranno strozzati tra due centri commerciali, San Benigno e la Fiumara.

- Mentre negozianti e residenti chiedono una moratoria per la grande distribuzione, le destre che governano Comune e Regione avvallano la costruzione di nuovi centri commerciali. Così si affossa ancora di più un settore già in crisi prima della pandemia e che oggi si trova a fare i conti con il dramma del covid.

- Nei giorni scorsi siamo andati a Sampierdarena: fanno impressione tutte quelle saracinesche abbassate. Solo nel 2020 hanno chiuso 89 attività (dati Camera di Commercio di Genova). Il prossimo anno, con molta probabilità, sarà anche peggio.

- Che i centri commerciali provochino la desertificazione di intere aree con la conseguente disgregazione del tessuto sociale è ormai chiaro a tutti. Come si legge sulla Repubblica Genova di giovedì, "operazioni come questa sono stata fatte solo per esigenze economiche ma senza criteri logici e possono finire ad alimentare il degrado. Così facendo si aumentano distanza dalla città e insicurezza percepita". E i sindacati denunciano "rischio desertificazione" per la delegazione.

- Non siamo gli unici a dirlo... Anche per questo non smetteremo mai di ripetere che abbiamo portato in Consiglio regionale una proposta di prolungare la moratoria (che scadeva a dicembre 2020) per l'apertura di nuovi centri commerciali, ma la Giunta di destra ha bocciato il nostro ordine del giorno. Ma non erano quelli che in campagna elettorale avevano promesso "zero nuovi supermercati"?

Imprese sociali, apre a maggio il nuovo bando da 2 milioni di euro di Regione Liguria

Super User 13 Marzo 2021 608 Visite

Approvato in giunta regionale, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, un nuovo bando da 2 milioni di euro a sostegno dell’avvio e del rafforzamento delle imprese sociali. “Una boccata d’ossigeno - spiega l'assessore Andrea Benveduti - a favore di un settore che, in questi tempi di turbolenza societaria e incertezza economica, acquista una maggior rilevanza sistemica come modello di imprenditorialità “anticiclico” e al di fuori di dinamiche strettamente legate alla massimizzazione del profitto finanziario. Lo strumento regionale, che sarà attivo dall’11 al 19 maggio 2021, è orientato a valorizzare attività che operano in quest’ambito come leva per lo sviluppo economico. Si tratta di contributi a fondo perduto che possono arrivare addirittura a 100 mila euro a domanda, a cui potranno far richiesta anche le cooperative”.

L’agevolazione del bando, rientrante nell’azione 3.7.1 del Por Fesr Liguria 2014-2020, è concessa nella misura del 50% della spesa ammissibile. Sono consentite, fra le altre, spese per progettazione e direzione di lavori edili, acquisto del suolo aziendale o di fabbricati già costruiti, opere impiantistiche e acquisto di macchinari produttivi o programmi informatici e di consulenza. Le domande devono essere redatte esclusivamente on line accedendo al sistema “bandi on line” di Filse. La procedura sarà disponibile in modalità off-line a partire dal 30 marzo 2021.

Regione Liguria, oltre 5 milioni di euro per il bonus badanti e baby sitter

Super User 13 Marzo 2021 725 Visite

Oltre 5 milioni di euro per il finanziamento del bonus badanti e baby sitter. Sono stati stanziati oggi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle politiche sociali Ilaria Cavo. La misura prevede lo stanziamento di 5,16 milioni di euro derivanti dal fondo sociale europeo (FSE) di cui 3,2 milioni dedicati al bonus badanti e 1,9 milioni al bonus baby – sitter. Di fronte all’alto numero di lavoratori e lavoratrici in difficoltà per la crisi economica e per la necessità di conciliare il lavoro con l’accudimento dei genitori anziani o dei figli, la Giunta regionale ligure ha rifinanziato, potenziandole, due misure a sostegno delle famiglie.

“Si tratta di una misura importante per chi si trova a dover accudire persone non autosufficienti, anziani o diversamente abili o minori fino ai 14 anni in un momento di difficoltà dovuta all’emergenza pandemica ed economica - spiegano il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale alle politiche sociali Ilaria Cavo – Un momento particolarmente difficile di fronte al quale abbiamo deciso di reiterare, rafforzandole, alcune misure già decise in passato da questa giunta, in modo da garantire alle persone non autosufficienti di poter aver assistenza personale al domicilio, e alla chi si trova ad accudirle una maggiore qualità della vita. Una misura che, ci auguriamo, possa venire incontro soprattutto alla conciliazione vita lavoro delle donne, le più colpite a livello occupazionale dagli effetti della pandemia”.

Le domande possono essere presentate a partire da lunedì 15 marzo e fino al 30 settembre attraverso il sito di Filse (www.filse.it), fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Le famiglie richiedenti, al momento della presentazione delle domande, dovranno essere residenti in Liguria, avere un ISEE fino a 35.000 euro e un contratto di assunzione regolare di badanti o baby sitter. Per il bonus baby sitter potranno presentare la domanda i genitori di bambini e ragazzi fino a 14 anni o fino ai 18, se disabili. Il bonus badanti è rivolto a persone adulte e anziane disabili o non autosufficienti che provvedono alle proprie necessità avvalendosi dell’assistenza di un badante assunto dagli stessi, da un parente o affine, entro il terzo grado o da un amministratore di sostegno.

Danni mareggiata 2018, per le imprese della provincia di Genova in arrivo 3,3 milioni

Super User 12 Marzo 2021 670 Visite

Il commissario straordinario all’emergenza e presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha firmato l’autorizzazione a erogare 3,3 milioni di euro (3.283.093,38 euro) per ristorare circa 100 attività economiche danneggiate dalla storica mareggiata del 2018 in provincia di Genova. Si tratta di autorizzazioni di “misure 2” di Protezione civile che prevedono un risarcimento massimo di 450mila euro per ogni singola attività. Il decreto fa seguito a un provvedimento analogo approvato il mese scorso per le province di Imperia, Savona e La Spezia, che ha destinato oltre 6,7 milioni a 189 attività economiche danneggiate.

“Con questo provvedimento – spiegano il presidente Toti e l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – andiamo a ristorare una serie di attività economiche danneggiate dalla mareggiata che, a ottobre 2018, colpì in maniera devastante le nostre coste. Si tratta di una tranche molto significativa di fondi, frutto di un lavoro molto intenso che ci vede impegnati da oltre 2 anni per risarcire non solo le attività produttive e i privati, ma ovviamente anche i danni al patrimonio pubblico, oltre agli interventi di aumento della resilienza. È senza dubbio particolarmente significativo – proseguono Toti e Giampedrone - arrivare a questo ulteriore risultato in un periodo così delicato a causa della pandemia, dando una risposta sul fronte economico alle esigenze di tante realtà imprenditoriali che stanno attraversando una fase di sicuro non facile”.

“Dobbiamo in ogni caso ringraziare – concludono –la Camera di commercio di Genova per la fattiva collaborazione per quanto riguarda la fase istruttoria delle domande, e la Protezione civile regionale che ha gestito il bando a cui le imprese hanno aderito per poter ricevere le risorse”.

Da lunedì 15 marzo la Liguria passa in zona arancione

Super User 12 Marzo 2021 833 Visite

Dalle 00:00 di lunedì 15 marzo la Liguria passerà in zona arancione. Lo prevede il Decreto Legge "di Pasqua" che elimina fino al 6 aprile le zone gialle.

Ecco cosa cambia:

Prorogata la DAD al 100% per le scuole superiori

Decadono le misure restrittive per i distretti 1 e 2, che si uniformano così al resto della Regione

Covid, anche un dentista ligure rifiuta il vaccino AstraZeneca

Super User 12 Marzo 2021 1639 Visite

Tra le poche (circa il 2,5% secondo Regione Liguria) rinunce al vaccino AstraZeneca registrate in Liguria c'è anche quella di Eraldo Ciangherotti, dentista e capogruppo di Forza Italia in Comune a Albenga.
Ecco come Ciangherotti racconta la sua esperienza su Facebook. 

“Questa mattina, mi sono recato finalmente al centro vaccinale per la mia prima dose contro il Covid-19. Preoccupato per le morti sospette segnalate nelle ultime ore, ho chiesto di essere vaccinato con pfizer o moderna, visto il silenzio del governo sui tre decessi legati, secondo i primi accertamenti, a trombosi e coaguli del sangue e, soprattutto, appresa la disposizione emanata questa mattina “con effetto immediato” da parte dell'Asl di Napoli di “non utilizzare le dosi di vaccino AstraZeneca in giacenza” presso la medesima Azienda sanitaria locale “sospendendo ogni attività di somministrazione con tale vaccino a prescindere dal lotto”.

Mi è stato risposto dal personale sanitario del Centro vaccinale di Finale Ligure che mi sarei dovuto vaccinare con Astrazeneca, dopo aver sottoscritto un consenso informato dove ti viene detto espressamente che non si conoscono le controindicazioni che ci potranno essere nel tempo in futuro. Bene, ho rifiutato e ho rimandato a data da destinarsi la mia vaccinazione.

Adesso leggo il comunicato stampa del Presidente dell'Ordine dei Medici Luca Corti che annuncia di rifiutarsi di riprogrammare la vaccinazione di coloro i quali hanno rifiutato o rifiuteranno la vaccinazione con il vaccino AstraZeneca presso il centro vaccinale. Ho appena rassicurato il Dottor Luca Corti che mi rapporterò direttamente con il Centro vaccinale e l'Ufficio Igiene dell'Asl2 appena ci saranno maggiori evidenze scientifiche e, se non dovessi essere vaccinato in tempi ragionevoli quando lo ritenessi opportuno, andrò direttamente in Procura della Repubblica a denunciare personalmente chi mi impedisse la somministrazione del vaccino.

Grazie a Dio, siamo tutti adulti e se tutti sono utili, nessuno è indispensabile”.

Coronavirus, Toti: “La campagna vaccinazioni va avanti. Su Astrazeneca poche disdette (2,57%)”

Super User 12 Marzo 2021 660 Visite

“La nostra campagna vaccinale prosegue anche con il vaccino Astrazeneca su cui è in corso un costante e accurato monitoraggio. Questo vaccino è già stato somministrato a oltre 13mila persone in Liguria e non è stata segnalata alcuna reazione avversa grave. I timori sono comprensibili ma tutti i nostri massimi esperti concordano nel ritenere i vaccini sicuri ed efficaci per mettere in sicurezza la popolazione. Per questo continueremo a vaccinare con convinzione e senza alcun rallentamento”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti a seguito della decisione di Aifa di sospendere in via precauzionale un lotto di Astrazeneca.

“Anche in Liguria si stanno registrando alcune disdette” da parte di cittadini che avrebbero dovuto effettuare oggi la vaccinazione con Astrazeneca “ma - sottolinea il governatore - si tratta di numeri contenuti, che siamo confidenti non aumenteranno. Le massime autorità sanitarie nazionali sono in costante contatto con Alisa per ogni eventuali ulteriore comunicazione: se non ci saranno altre novità, andremo avanti con più determinazione di prima. La nostra capacità di vaccinazione sta aumentando e aumenterà ancora: contiamo, entro la fine di marzo, di arrivare a 50mila somministrazioni a settimana. L’obiettivo è mettere in sicurezza la nostra popolazione più a rischio, per patologie o per età, nel più breve tempo possibile, in modo da abbattere ancora il tasso di mortalità da Covid-19 e i ricoveri in ospedale”.

In merito alle vaccinazioni calendarizzate con Astrazeneca, in Liguria le disdette risultano complessivamente il 2,57% delle prenotazioni complessive.
In particolare, in Asl1 risultano 10 disdette su 1177 prenotati per domani (oggi sono in programma solo vaccinazioni agli over80 con vaccini Pfizer/Moderna); in Asl2 risultano 20 disdette su 120 cittadini prenotati per oggi; in Asl3 sono stati 3 i cittadini che hanno disdetto l’appuntamento per la vaccinazione su 280 prenotati oggi; in Asl4, a fronte di 150 prenotati, le disdette sono state 20. Non risultano disdette in Asl5 (con 300 prenotati oggi).

Commercio ambulante, Regione Liguria sospende il vincolo presenze nel rinnovo concessioni

Super User 12 Marzo 2021 573 Visite

La giunta regionale della Liguria ha approvato, su proposta dell’assessore al Commercio Andrea Benveduti, la delibera che consente ai Comuni di considerare “giustificate”, e quindi non conteggiabili ai fini della decadenza dell’autorizzazione, le assenze effettuate nei mercati e nelle fiere dagli esercenti di attività legate al commercio ambulante, a partire dal 31 gennaio 2020. “Le limitazioni agli spostamenti imposte per contrastare la diffusione del Covid – spiega l’assessore Andrea Benveduti - hanno determinato notevoli difficoltà agli operatori del commercio su aree pubbliche nel recarsi sulle varie piazze mercatali del territorio”.

“Non tenere conto della situazione pandemica, risulterebbe oltremodo penalizzante per le attività di questo settore, già gravemente colpite a livello economico. Per questo motivo – aggiunge l’assessore - abbiamo ritenuto necessario salvaguardare le autorizzazioni e le concessioni di posteggio, regolate dal Testo unico in materia di commercio (L.R. 1/2007), attraverso un provvedimento che ne sospende la richiesta sino a fine emergenza Covid-19”.

“Questo intervento – conclude Benveduti – testimonia ancora una volta l’attenzione che Regione Liguria riserva a un settore che sul territorio conta più di 4 mila operatori. Sarà nostra cura, in tempi rapidi, affiancare a questa attenzione operativa, anche una nuova misura economica che conceda ristori di mille euro a chi non ne avesse ancora beneficiato negli scorsi provvedimenti”.

Marketing territoriale, al via protocollo d’intesa tra Regione Liguria e sistema camerale

Super User 12 Marzo 2021 538 Visite

“Via libera al protocollo d’intesa tra Regione Liguria e Sistema Camerale per la partecipazione a manifestazioni fieristiche e per l’organizzazione congiunta di azioni e servizi inerenti alla valorizzazione delle produzioni agricole, ittiche e agroalimentari della Liguria”. Lo afferma Alessandro Piana, vicepresidente e assessore all’Agricoltura, Pesca, Marketing e Promozione Territoriale di Regione Liguria, a seguito dell’approvazione in Giunta del piano per la programmazione integrata di valorizzazione del comparto primario.

“Si tratta di una sinergia importante – aggiunge Piana - suffragata dalle opportune disponibilità finanziarie, vista la comunanza di finalità nel rafforzare eccellenze, tradizioni e valori che contraddistinguono la nostra regione. I soggetti attuatori sono, oltre a Regione Liguria, la Camera di Commercio di Genova e la Camera di Commercio Riviere di Liguria-Imperia La Spezia Savona. Per il coordinamento operativo è previsto un Comitato di Pilotaggio composto da un dirigente di Regione Liguria e un rappresentante per ciascuna delle due Camere di Commercio”.

Tunnel Fontanabuona, Fabrizio Brignole fa appello ai politici fontanini: “Una versa scossa per il territorio”

Super User 12 Marzo 2021 983 Visite

Fabrizio Brignole, responsabile economico di Fratelli d’Italia per la Provincia di Genova, da sempre si batte per la realizzazione della Gronda Levante - Tunnel Fontanabuona. Ora, attraverso una lettera aperta, si rivolge ai consiglieri regionali fontanini, di ogni forza politica, ai quali chiede di fare squadra, anche con i referenti romani, affinché il governo Draghi prenda in esame il tunnel.

“L’opera creerebbe enormi ricadute - dice Brignole - e contribuirebbe a dare una vera scossa al territorio. Gli investimenti pubblici, per almeno 3 miliardi di euro, trainerebbero l’economia, dapprima attraverso l’indotto costituito dalla cantierizzazione delle opere e successivamente per le enormi ricadute sul territorio in termini di viabilità, trasporti e turismo”.

LA LETTERA

Lo Sporting Club Quinto con l’arcivesco Tasca e il sindaco Bucci da Papa Francesco

Super User 12 Marzo 2021 938 Visite

Gli atleti dello Sporting Club Quinto oggi sono stati ricevuti da Papa Francesco in Vaticano. Il Santo Padre ha ricordato ai ragazzi della società sportiva, che proprio in questi giorni sta festeggiando il suo centenario, l’importanza del gioco di squadra dello sport come nella vita. Con loro c’erano pure l’arcivescovo Marco Tasca e il sindaco Marco Bucci.

Il sindaco Bucci consegna un dono al Santo Padre

L'arcivescovo Tasca con Papa Francesco

Decreto Pasqua, Toti: “Simile a decreto Natale del precedente governo. Misure mirate dove serve sono più utili”

Super User 12 Marzo 2021 576 Visite

“Con il Decreto approvato oggi dal Governo la zona gialla sparisce di fatto dall’Italia. Tutto chiuso fino a Pasqua, che, come Natale, sarà blindata. Ora, il momento è difficile in molte zone del Paese, ma non credo che misure generalizzate su tutto il territorio nazionale aiutino a sconfiggere il Covid. Resto convinto che siano più utili misure mirate nelle zone in cui la pandemia picchia più duramente e che, dove invece è possibile, sia necessario lasciare un po’ di libertà all’economia e alle persone.

Il Decreto Pasqua invece non è molto diverso dal Decreto Natale del precedente Governo. Ristoranti e bar chiusi, palestre e piscine chiuse, altro che riapertura di teatri e cinema prevista dal Decreto approvato solo pochi giorni fa. E purtroppo nessuna sburocratizzazione per accelerare la campagna vaccinale.

Ripeto, la situazione in molte regioni è tornata difficile, ma questa non è una giustificazione. Le varianti ci sono, in Liguria la variante inglese ormai è dominante, ma secondo i nostri esperti non sta producendo un significativo cambiamento nei ricoveri. E ancora, anche questa volta, non c’è nessuna valutazione economica delle misure prese, né indicazioni precise circa i ristori, che devono essere tempestivi e retroattivi.

Senza minimizzare e senza banalizzare, non credo che un Decreto che cancella ogni minima speranza di poter aprire e lavorare anche dove le cose non vanno così male aiuti in questo momento il Paese”, così scrive il Presidente Toti sulla sua pagina Facebook.

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