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Esselunga a S. Benigno, Sansa e Terrile: “Meglio un'area verde o un parcheggio d'interscambio”

Ferruccio Sansa e Alessandro Terrile

Il consigliere regionale Ferruccio Sansa, accompagnato dal capogruppo PD a palazzo Tursi Alessandro Terrile, si è recato a San Benigno per verificare personalmente l'impatto che avrà il futuro supermercato Esselunga, già autorizzato dal Comune di Genova, sotto la Lanterna. Il consigliere ha pubblicato su Facebook un video e queste considerazioni: 

Al posto dell'ennesimo centro commerciale, nello spazio vuoto di San Benigno si sarebbe potuta realizzare un'area verde con delle strutture sportive, oppure un parcheggio d'interscambio come a Famagosta a Milano. Invece, il Comune di Genova, in deroga al piano regolatore, ha dato l'autorizzazione per la costruzione di quello che sarà il più grande supermercato della Liguria: 3.200 metri di superficie e 28 di altezza. Siamo andati sul posto con il consigliere comunale Alessandro Terrile. Voi cosa ci fareste?

- Se oggi la prima immagine per chi arriva a Genova è il mare e il porto, domani sarà un altro centro commerciale. Ma quello che più preoccupa è che Sampierdarena, i suoi cittadini e i suoi commercianti si troveranno strozzati tra due centri commerciali, San Benigno e la Fiumara.

- Mentre negozianti e residenti chiedono una moratoria per la grande distribuzione, le destre che governano Comune e Regione avvallano la costruzione di nuovi centri commerciali. Così si affossa ancora di più un settore già in crisi prima della pandemia e che oggi si trova a fare i conti con il dramma del covid.

- Nei giorni scorsi siamo andati a Sampierdarena: fanno impressione tutte quelle saracinesche abbassate. Solo nel 2020 hanno chiuso 89 attività (dati Camera di Commercio di Genova). Il prossimo anno, con molta probabilità, sarà anche peggio.

- Che i centri commerciali provochino la desertificazione di intere aree con la conseguente disgregazione del tessuto sociale è ormai chiaro a tutti. Come si legge sulla Repubblica Genova di giovedì, "operazioni come questa sono stata fatte solo per esigenze economiche ma senza criteri logici e possono finire ad alimentare il degrado. Così facendo si aumentano distanza dalla città e insicurezza percepita". E i sindacati denunciano "rischio desertificazione" per la delegazione.

- Non siamo gli unici a dirlo... Anche per questo non smetteremo mai di ripetere che abbiamo portato in Consiglio regionale una proposta di prolungare la moratoria (che scadeva a dicembre 2020) per l'apertura di nuovi centri commerciali, ma la Giunta di destra ha bocciato il nostro ordine del giorno. Ma non erano quelli che in campagna elettorale avevano promesso "zero nuovi supermercati"?

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