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L'ex comandante dei Vigili Urbani, dottor Remo Benzi (due lauree) è finito kappao in tribunale sconfitto dall'editore Walter Cherchi. La sua domanda è stata rigettata dal giudice, dovrà pagare pure le spese legali della controparte, quantificate in circa cinquemila euro.

Benzi e Cherchi erano amici. Benzi era il presidente dell'Associazione Genova-Zena che aveva dato vita all'omonimo magazine. Cherchi aveva poi voluto anche la presidenza dell'associazione. Accordo: Benzi aveva chiesto e ottenuto 5 pagine per reclamizzare la sua attività politica, candidato alle comunali nella lista di Enrico Musso.

Una pagina era stata pubblicata, poi basta. Spiegazione dell'editore: Benzi non aveva mandato il materiale.

Elezioni: il leggendario Comandante non ce la fa a tornare in Consiglio comunale (c'era arrivato con la lista di Sergio Castellaneta). Da' la colpa alla mancata pubblicità sulla prestigiosa rivista che aveva contribuito a creare.

Le trattative per un accordo extragiudiziario non vanno a buon fine. Benzi è intransigente, chiede ben 15 mila euro di risarcimento danni.

Il giudice respinge la richiesta. La tesi dell'inadempienza da parte dell'editore non viene accettata. Nega anche che Benzi abbia ricevuto un danno dalla mancata pubblicazione degli articoli. L'attore viene condannato al pagamento delle spese legali alla controparte, circa 5.000 euro. E naturalmente il Comandante dovrà pagare pure il suo avvocato.

Gli amici comuni hanno sperato sino all'ultimo che la lite potesse finire con una bella cenetta. Peccato. Ma il dottor Benzi, essendo laureato anche in giurisprudenza era sicuro di avere ragione. E voleva giustizia. Ora giustizia è fatta.

Elio Domeniconi

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Nella sezione della polizia municipale non si parla d'altro. L'''ex comandante dottor Remo Benzi che cita in giudizio un suo ex vigile Renzo Tassara. L'auspicio degli amici e degli ex colleghi si concluda con una stretta di mano e magari una bella cenetta con abbondanti libagioni.

Nella prima udienza in Tribunale il dottor Benzi, che è assistito dagli avvocati Fabio Maggiorelli e Andrea Tonarelli, ha annunciato che si costituirà parte civile. In altre parole vuole il risarcimento danni. Anni fa querelò Il Giornale, con il risarcimento danni acquistò un camper dotato di tutti i comfort e che è parcheggiato nel giardino di Villa Tina a Castelspina. Con questo nuovo risarcimento come minimo cambierà l'automobile, e si prenderà una bella Mercedes dall'amico Sandro Biasotti.

La difesa ha provato a sostenere che si tratta di un legittimo diritto di critica, che in politica può essere particolarmente aspro. Ma per Benzi sarà difficile far accettare dai magistrati questa tesi. Infatti Renzo Tassara, lo scorso febbraio, alla vigilia della campagna elettorale, aveva scritto su Facebook: "Remo sarà anche un integerrimo, ma posso assicurare che ha tanto cervello quanto una gallina. Al massimo potrebbe fare il sindaco di Pentema". E poi, "Ho commesso il gravissimo errore di degnarlo di considerazione, mi ha fatto fare figure da cioccolataio. Per quanto mi riguarda potrebbe avere anche dieci lauree ma rimane un emerito idiota".

Tra gli amici di Benzi su fb ci sono tanti vigili urbani di ieri e di oggi e il giudizio di Tassara suscitò perplessità tra quanti avrebbero dovuto votarlo. E difatti i voti raccolti dall'ex Comandante (nella lista di Enrico Musso) non furono pari all'attesa e arrivò la trombatura che ha convinto Benzi, che era stato consigliere comunale con la lista di Sergio Castellaneta, a estraniarsi dalla politica (prima di Natale non ha organizzato nemmeno la festa degli auguri al Veliero di Corso Italia, una tradizione che durava da anni).

Insomma: un danno notevole. E il risarcimento dovrà essere adeguato al danno. Sempre che i giudici accettino la tesi della diffamazione. Perché se è vero che in politica ci si può dire di tutto...

Un'ultima postilla. Il Secolo XIX ha attribuito al dottor Benzi 77 anni, ma l'ex capo dei Cantunè è del 1938. Quindi i prossimi saranno 75. Il cronista Marco Grasso gliene ha attribuiti 2 in più.