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La rissa a San Pier d’Arena

Il tabellone luminoso che avvisava della chiusura della strada causa rissa.

Inutile nascondersi dietro a un dito: la mega rissa di ieri mattina tra piazza Minolli e via San Pier d’Arena

è una ferita profonda ed un’offesa alla dignità di questa delegazione che ha una storia prestigiosa ed orgogliosa, unicità di zona particolare in Italia, di città nella città che, fatte le dovute proporzioni, supera quanto a fama e passato persino la stessa Genova. Girando per l’Italia e dicendo che si proviene da San Pier d’Arena e Genova Ovest in alcuni casi, non mi è quasi mai capitato di sentirmi chiedere dove fosse e cosa fosse questo luogo. Lo sanno quasi tutti. Orgoglio di essere la ex (purtroppo) Manchester del capoluogo ligure e di avere contribuito anche a diffondere la nostra terra attraverso questo Gazzettino, che la descrive con cartaceo e sito nel mondo. Descrivendone problemi ma anche e soprattutto grandezza e importante storia. Il nostro sito è letto nel pianeta, come in continenti lontani abbiamo abbonati. E dove non ci si leggerebbe ed a chi non lo farebbe, inviamo spesso i link. Premessa lunga e che può persino apparire superficialmente non contigua agli eventi di ieri, ma invece importante per spiegare che siamo comunque fieri della nostra appartenenza alla zona e la difendiamo, certi che tornerà quella di prima, rifiutando di rassegnarci a diventare la periferia di Bogotà o di Shangai. Ma se noi ci mettiamo noi stessi ed il Gazzettino in questa prima linea di combattimento per ridare dignità alla zona, altri devono metterci impegno, responsabilità ed iniziative. Da Roma al nostro Municipio chiediamo, anzi,esigiamo attenzione e adeguate iniziative. E’ un dovere di chi governa. Concordi con il presidente Franco Marenco affermiamo che la pazienza è finita, come, da altra parte politica, comprendiamo la rabbia di Davide Rossi, leghista. Occorrono politiche adeguate. Siamo una delle zona più accoglienti d’Italia e ce ne vantiamo. Da noi c’è una comunità straniera come in poche altre zone e, da direttore, coltivo il sogno di dedicare spazi ad hoc su sito e carta a chi è arrivato da noi da terre lontane. Non facile tecnicamente in un giornale di volontariato ma possibile ed anzi, sono certo ce la faremo. Dateci solo tempo. Ma pretendiamo intanto che la zona venga ripulita dal male accumulato in anni: circoli che stanno aperti fino alle 8 del mattino, sale gioco, prostitute. Tutte queste sono schifezze che non vogliamo a prescindere dalla località di origine di chi frequenta, esercita o ne è protagonista. E come non essere d’accordo con la 5Stelle Alice Salvatore che accusa la desertificazione delle nostre strade di negozi, schiacciati dalla grande distribuzione low cost sulla quale ci siamo espressi con chiarezza in passato. Serrande abbassate, poca gente per strada e quindi porte aperte a malavita e simili. Fatevi un giro per San Pier d’Arena e ve ne accorgete di come questa delegazione che era un fiore per passeggio, shopping sia oggi quasi un deserto. E se noi siamo accoglienti con gli stranieri il governo genovese non lo è con nessuno in questa zona dove non esiste metropolitana, il posteggio è due euro l’ora grazie alle blu area che sono una vergogna ovunque e che ho sempre personalmente combattutto fino dalla loro introduzione e che continuerò a sostenere, insieme alla maggioranza della gente, che sono un sopruso, una tassa imposta e che appare da regime medioevale. Stop da domani, anzi, da oggi, a circoli urbiaconi, night, locali notturni, sale gioco che sono simboli di degrado. Non li vogliamo e non siamo più disposti a tollerarli. Via dalla strada le lucciole da subito. Dove sono finti i pattuglioni che avevano sgombrato le strade da trans e donnine tanto invasive che chi ha una figlia carina, in giovane età e che veste, come consono a fisico e gioventù, in minigonna, è costretto a scortarla fino al portone di casa se esce la sera? Se si vuole le soluzioni ci sono e quello di ieri mattina è stato uno spettacolo indecente che ci fa ribollire il sangue. Siamo solidali con la Polizia, ringraziamo gli agenti, soprattutto dli undici rimasti feriti. Siamo con loro ed appoggiamo la loro opera che è stata eccellente. Siamo stufi di dibattiti e di diquisizioni su ordine pubblico, integrazione, convivenza. Vogliamo i fatti, con certezze e sicurezze. Lo hanno chiesto la settimana scorsa in piazza Settembrini, lo chiede in coro univoco la gente di San Pier d’Arena. E’ un diritto di questa gente avere la zona che è sempre stata simbolo di civiltà, lavoro, cultura, storia. E tale la vogliamo.

 Dino Frambati

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