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Spettacoli

Genova, a Palazzo Ducale gli auguri della Baistrocchi alla città

Super User 21 Dicembre 2024 669 Visite

Per la prima volta in 111 anni di storia, la compagnia goliardica Mario Baistrocchi porgerà i suoi auguri di buone feste alla città di Genova con un evento straordinario. L’appuntamento è fissato per domenica 22 dicembre, ore 16:00, presso il Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.

Una tradizione che guarda al futuro
La storica compagnia, rinnovata per la stagione 2024/2025 con giovani talenti e un nuovo consiglio direttivo, è pronta a celebrare questo speciale momento di condivisione. Il presidente Ubaldo Borchi ha sottolineato l’importanza dell’evento, “voluto per unire vecchie e nuove generazioni in un’atmosfera di festa”.

Mobilità sostenibile e goliardia
Grazie alla collaborazione con AMT, partner ufficiale del 2024, la compagnia raggiungerà il centro a bordo di un bus elettrico personalizzato con il messaggio “112 anni di Baistrocchi”. Durante il tragitto, gli attori offriranno un’anteprima dello spettacolo, attirando l’attenzione dei passanti. Anche chi si troverà all’interno del salone di Palazzo Ducale potrà seguire l’esilarante viaggio, che sarà proiettato in diretta su un maxi schermo. “Abbiamo già fatto le prove per calcolare i tempi del percorso”, precisa Paolo Colombo, giornalista e deus ex machina della Bai. 

Personaggi e annunci
Non mancheranno alcuni personaggi che hanno fatto la storia della compagnia, dal mitico Signor Bacci ai Ricchi e Poveri, sino ad una “conduttrice” d’eccezione. Concluderà lo show l’immancabile Can Can delle Bluebruttes Vomitables Girls, da sempre il gran finale della Baistrocchi, ballato per la prima volta nel Salone del Maggior Consiglio. Inoltre, sarà annunciato il titolo del nuovo spettacolo 2025.

Appuntamenti teatrali del 2025
Il nuovo spettacolo debutterà il 28 febbraio al Teatro Verdi di Sestri Ponente e sarà replicato il 26 e 27 aprile al Teatro Sociale di Camogli. Tornerà poi a Genova, al Teatro della Gioventù, il secondo e il terzo weekend di marzo. 

Non perdete l’evento del 22 dicembre: un viaggio nella tradizione, nella storia e nell’ironia della compagnia teatrale più longeva d’Italia.

‘Lo schiaccianoci’, il capolavoro di Cajkovskij al Teatro Carlo Felice

Super User 20 Dicembre 2024 583 Visite

‘Lo schiaccianoci’, capolavoro in due atti di Pëtr Il’ič Čajkovskij ispirato al racconto Nußknacker und Mausekönig di E.T.A. Hoffmann, sarà il protagonista del prossimo appuntamento della Stagione Lirica e Balletto 24-25 dell’Opera Carlo Felice di Genova. Il balletto andrà in scena sabato 21 dicembre alle ore 15.00 e alle ore 20.00, e domenica 22 dicembre negli stessi orari.

L’allestimento
A portare in vita questa celebre fiaba natalizia sarà il Armenian National Ballet, sotto la direzione del maestro Karen Durgaryan. La coreografia, firmata da Georgy Kovtun, reinterpreta l’originale di Marius Petipa con elementi innovativi, mentre le scenografie e i costumi di Vjačeslav Okunev promettono di immergere il pubblico in un mondo fiabesco e scintillante. Sul palco si esibiranno l’Orchestra, il Coro di voci bianche e i tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova, con la preparazione del Maestro del Coro di voci bianche Gino Tanasini. 

Il cast
Tra i protagonisti spiccano i nomi dei solisti: 

Marie: Elya Aslanyan / Anahit Vasilyan

Prince: Andrei Gukasian / Yura Martirosian

Drosselmeyer: Sevak Avetisyan / Grigor Grigoryan

Fairy: Mariam Garajyan / Tatevik Bolshikyan

Nutcracker: Garegin Babelyan / Vahe Babajanyan

Mouse King: Artashes Hakobyan / Armen Zakaryan

Un capolavoro senza tempo
Composto nei primi anni 90 dell’Ottocento, ‘Lo schiaccianoci’ rappresenta uno dei vertici della produzione di Čajkovskij, già celebre per Il lago dei cigni (1875-76) e ‘La bella addormentat’a (1889). La trama, divenuta iconica, narra le avventure oniriche della giovane Marie, che nella notte di Natale si ritrova a vivere straordinarie peripezie insieme allo Schiaccianoci animato, trasformato in principe, in un viaggio magico nel regno dei dolciumi. La partitura di Čajkovskij, perfettamente in sintonia con il mondo fiabesco della narrazione, è impreziosita dalla sintesi armoniosa tra musica, coreografia e narrazione visiva. 

Il direttore del balletto
Sergey Safaryan descrive questa produzione come unica e dinamica: Il balletto Lo schiaccianoci è stato messo in scena all’Armenian National Opera and Ballet Theatre nel 2021, la premiere ha avuto luogo il 23 dicembre ed è stata accolta da standing ovation da parte del pubblico. Ad oggi, lo spettacolo occupa un posto speciale nel repertorio del Teatro. Sebbene non vi siano cambiamenti nella drammaturgia, il coreografo Georgy Kovtun ha interpretato le danze dei personaggi con mezzi espressivi unici, presentando soluzioni innovative e originali per ogni ruolo. Lo schiaccianoci armeno si caratterizza per il suo dinamismo, soprattutto grazie all’apporto del cast artistico, che proprio come il popolo armeno si distingue per il suo carisma e le vivaci emozioni che porta in scena. Grazie all’uso di colori vibranti, animazioni 3D, scenografie accessibili e tecnologie moderne, è stata creata una produzione frizzante, particolarmente comprensibile e accattivante per un pubblico giovane. Le transizioni di scena nello spettacolo sono fluide e logiche, la teatralità e le profonde espressioni psicologiche si intrecciano senza soluzione di continuità».

Jack Savoretti e Mario Biondi, al Teatro Ivo Chiesa due grandi concerti

Super User 11 Dicembre 2024 574 Visite

Il Teatro Nazionale di Genova ospita due concerti in due serate del prossimo fine settimana: venerdì 13 e domenica 15 dicembre, sul palco del Teatro Ivo Chiesa, le voci e la musica di due artisti internazionali come Jack Savoretti e Mario Biondi.

Parte da Genova, venerdì 13 dicembre alle ore 21:00, il tour teatrale di Jack Savoretti, cantautore rock blues dalla voce ruvida e struggente, che ha venduto oltre 1 milione di copie e collaborato con artisti come Bob Dylan, Shania Twain, Nile Rodgers, Kylie Minogue ed Elisa.

“Io sarò sempre qualcuno di un po’ strano. Uno che canta in inglese ma sogna in italiano”, canta Savoretti (padre ligure e madre polacca) nel brano che apre “Miss Italia”, il suo primo album interamente in italiano, uscito lo scorso maggio per Capitol Records Italy/Universal Music Italia.

Un mix di passione mediterranea e groove britannico spalmato su dodici brani inediti tra cui le hit “Ultime parole” con Natalie Imbruglia e “Bada bing bada boom”, singolo attualmente in radio, in cui duetta con Miles Kane. Tra le chicche del disco la bonus track “Senza una donna”, in cui Savoretti canta con Zucchero, raccogliendo l’eredità di Paul Young in uno dei brani più iconici della musica italiana.

Anche grazie a questi prestigiosi ospiti “Miss Italia” è entrato nella top 10 del nostro paese e ha   riportato il cantautorato italiano nelle classifiche europee, un risultato davvero eccezionale per una lingua, la nostra, che fatica ad uscire dai nostri confini.

Incentrato sulla presentazione del nuovo album, il live al Teatro Ivo Chiesa sarà anche l’occasione per riascoltare alcuni dei suoi brani più amati come “The other side of love”, “The way you said goodbye”, “Love is on the line” e qualche omaggio al cantautorato italiano (Tenco, Battisti, De André) che Savoretti ascoltava da bambino, nei dischi paterni.

Mentre la tournèe teatrale di Jack Savoretti prende il via, quella di Mario Biondi arriva al gran finale. Infatti, il crooner Mario Biondi arriva a Genova dopo un tour 2024 che lo ha fatto viaggiare in oltre 20 paesi del mondo, partecipando ad eventi di altissimo profilo come il London Jazz Festival e il Jazz Open Festival di Stoccarda.

La scelta di concludere il suo viaggio musicale domenica 15 dicembre, ore 21:00, sul palco del Teatro Ivo Chiesa è dettata da un affetto storico e dal prestigio che la capitale ligure ha in ambito musicale. Il cantante catanese, tra le voci più amate dell’ultimo decennio, è pronto a trascinare il pubblico con il suo timbro caldo e graffiante in questa tappa conclusiva del tour che ha registrato già numeri straordinari.

Per questo Crooning Tour Teatri, Biondi ha voluto proporre uno spettacolo elegante ed intimo proponendo alcuni brani iconici della canzone italiana tra cui “Pensiero stupendo”, “E tu come stai?”, “La donna cannone” che vibrano di nuova vita nella sua interpretazione jazz e soul. Non mancano ovviamente i suoi più grandi successi, da “This is what you are” a “Shine on”, riarrangiati ad hoc per tornare all’essenza del loro sound.

Sul palco, Biondi è accompagnato da un trio inedito: Elisabetta Serio al pianoforte, Aldo Capasso al basso e contrabbasso e Francesca Remigi alla batteria.

Una scelta che nasce da un incontro in un contesto davvero speciale come racconta lo stesso Biondi: «L’incontro fra me ed Elisabetta Serio è avvenuto in occasione dell’ultimo tour di Pino Daniele nel 2014 quando ho avuto l’onore di essere ospite in diverse date. Elisabetta era la pianista di Pino, e già all’epoca ci eravamo promessi che avremmo collaborato. Di recente è nata l’idea del trio per il mio tour nei teatri. Ci siamo confrontati a lungo e insieme abbiamo individuato anche gli altri due componenti, Aldo Capasso e Francesca Remigi». 

Info e biglietti
www.biglietti.teatronazionalegenova.it
www.ticketone.it

‘Dove eravamo rimasti’, Massimo Lopez e Tullio Solenghi al Politeama

Super User 10 Dicembre 2024 499 Visite

Mercoledì 11 e giovedì 12 dicembre, ore 21:00, Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano al Politeama Genovese con ‘Dove eravamo rimasti’, spettacolo scritto a sei mani con Giorgio Cappozzo e prodotto da International Music and Arts.

«Questo nostro spettacolo - spiegano gli artisti - propone numeri, sketch, brani musicali, contributi video, con alcuni picchi di comicità come una lectio magistralis di Sgarbi-Lopez, un affettuoso omaggio all’avanspettacolo, il confronto Mattarella-Bergoglio, inseriti nella nostra ormai collaudata dimensione dello show. Ci sarà inoltre un momento emozionante musicale dedicato ad Anna (Marchesini, indimenticata figura femminile del Trio, ndr). Il filo conduttore è quello di una chiacchierata tra amici, la famiglia allargata di cui sopra, che collegherà i vari momenti di spettacolo. Un modo diverso di raccontare le favole. La band del maestro Gabriele Comeglio sarà ancora una volta con noi sul palco, irrinunciabile “spalla” della cornice musicale. L’intento è quello di stupire ed emozionare ancora una volta quei meravigliosi “parenti” seduti giù in platea».

‘Fiera di me’, il tour di Irene Grandi fa tappa al Politeama Genovese

Super User 09 Dicembre 2024 285 Visite

Irene Grandi celebra il suo trentennale con un concerto evento in cui ripercorre la sua lunga storia nel mondo del pop italiano.

Una storia composta da canzoni di successo, collaborazioni, ricerca musicale e un’energia unica, arricchita da un nuovo singolo in uscita “Fiera di me”, che dà anche il titolo al nuovo tour.

Un concerto che rappresenta il “qui ed ora” di Irene, integra i tanti e preziosi frammenti del suo passato, fotografando quello che artisticamente la rappresenta adesso e proiettandola verso un futuro ricco di progetti. Tra ieri e domani, un presente in cui scoprire, ancora una volta, che “è tutto qui”.

L’artista sarà a Genova il prossimo 10 dicembre, ore 21:00, al Politeama Genovese.

Sestri Ponente, al Teatro Verdi un appuntamento con il balletto e la beneficenza

Super User 09 Dicembre 2024 376 Visite

 

Dopo la serata inaugurale dello scorso novembre con l'attore genovese Enzo Paci, Natale in Danza è il nuovo appuntamento del rinato Teatro Verdi di Sestri Ponente.

‘Natale in Danza’, in programma martedì 10 dicembre, ore 20:00, è uno spettacolo ideato e voluto fortemente dal ballerino ed insegnante Alekseij Canepa per celebrare questo Natale all'insegna del balletto classico. Canepa ha scelto per l’occasione il meglio dei balletti delle scuole che hanno aderito all’evento: Studio Danza Alla Poilova, Alyat Danza, Koros Centro Danza, Olympus Ballet, Sulle Ali della Fantasia e Accademia della fantasia.

La serata, resa possibile anche grazie al Comune di Genova e al Municipio Medio Ponente, avrà anche uno scopo benefico: saranno raccolti fondi per il Centro Oncologico Ligure.

Al Teatro Carlo Felice si prova ‘Il cappello di paglia di Firenze’

Super User 04 Dicembre 2024 552 Visite

LE INTERVISTE DI GENOVA3000 

La stagione lirica dell’Opera Carlo Felice prosegue con il terzo titolo in cartellone: ‘Il cappello di paglia di Firenze’, farsa musicale in quattro atti di Nino Rota su libretto proprio e di Ernesta Rinaldi dalla commedia ‘Un chapeau de paille d’Italie’ di Eugène Labiche e Marc Michel’. L’opera sarà in scena venerdì 13 dicembre alle ore 20.00, con repliche domenica 15 dicembre alle ore 15.00 e martedì 17 dicembre alle ore 20.00.

La direzione è affidata a Giampaolo Bisanti, con la regia di Damiano Michieletto, le scene di Paolo Fantin, i costumi di Silvia Aymonino e le luci di Luciano Novelli. La nuova versione dell’allestimento del 2007 della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova è realizzata in collaborazione con l’Opéra Royal de Wallonie-Liège. Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice. Maestro del coro Claudio Marino Moretti.

Il cast si compone di: Marco Ciaponi (Fadinard), Nicola Ulivieri (Nonancourt), Paolo Bordogna (Beaupertuis/Emilio), Didier Pieri (Lo zio Vezinet), Gianluca Moro (Felice), Blagoj Nacoski (Achille di Rosalba/Una guardia), Franco Rios Castro (Un caporale delle guardie), Benedetta Torre (Elena), Giulia Bolcato (Anaide), Marika Colasanto (La modista), Sonia Ganassi (La Baronessa di Champigny), Federico Mazzucco (Minardi).

Il cappello di paglia di Firenze è una delle più celebri opere di Nino Rota. Composta nel 1945 su libretto proprio e della madre Ernesta Rinaldi, l’opera venne rappresentata per la prima volta il 21 aprile del 1955 al Teatro Massimo di Palermo. Con un’ottima accoglienza da parte del pubblico, Il cappello venne presto ripreso in altri teatri italiani da registi affermati come Giorgio Strehler alla Piccola Scala e all’estero. Il libretto è tratto dalla farsa Un chapeau de paille d’Italie di Eugène Labiche e Marc-Michel, del 1851, e si articola in quattro atti. Splendido esempio di esilarante commedia alla francese, la vicenda vede protagonista il giovane Fadinard, che il giorno delle proprie nozze si trova a dover rincorrere per tutta la città un cappello di paglia, imbattendosi in vari personaggi fra travestimenti, gelosie e inganni. Rota sfrutta la drammaturgia di stampo ottocentesco del soggetto per creare una ricchissima rievocazione anche parodica della storia dell’opera, con un brillante ritmo narrativo e musicale nel quale emerge la consistente esperienza cinematografica del compositore.

«Il cappello di paglia di Firenze è un vero e proprio inno alla vita – dice Giampaolo Bisanti – un invito a sorridere e a lasciarsi trasportare dalla leggerezza della comicità. La partitura di Rota è un autentico capolavoro, una piccola gemma musicale novecentesca! Un turbine di note che si intrecciano e si rincorrono, creando un tappeto musicale su cui si muovono i personaggi della commedia. La musica, che in alcuni momenti sembra quasi “danzare”, è capace di evocare una miriade di emozioni, dal divertimento più sfrenato alla malinconia più sottile, passando per momenti di grande lirismo che disegnano suggestioni molto evocative».

Commenta Damiano Michieletto: «Ho accolto insieme allo scenografo Paolo Fantin la sfida che Il cappello di paglia di Firenze propone, quella di inventare una cifra che faccia convivere sia piccoli dettagli sia i grandi momenti di massa, creati dalla presenza del Coro, mantenendo un tono di leggerezza e fluidità costante nello scorrere dell’opera. C’è un oggetto che più di tutti, a mio avviso, rappresenta lo spirito del vaudeville ottocentesco: la porta. La porta come apertura e chiusura, nascondiglio o fuga di personaggi agitati, nervosi, spiazzati dall’imprevedibile. Le porte sono diventate quindi la sintesi del nostro spazio: un’astrazione mobile e continuamente rinnovata dal movimento della scena che si evolve senza pausa assecondando l’andamento circolare della vicenda».

“Natale in Casa Cupiello”, un capolavoro di Eduardo De Filippo al Teatro Duse

Super User 03 Dicembre 2024 337 Visite

Al Teatro Duse di Genova, il mese di dicembre si apre con uno dei grandi classici del teatro italiano: “Natale in Casa Cupiello”, capolavoro di Eduardo De Filippo che torna in scena il 3 e 4 dicembre, ore 20:30. Questa versione monologante ‘cum figuris’ vede l’attore Luca Saccoia nel ruolo di Tommasino, accompagnato da marionette e manovratori professionisti. La regia di Lello Serao arricchisce lo spettacolo con una cifra di contemporaneità, ma non dimentica la magia della tradizione teatrale.

Premiato da numerosi riconoscimenti, tra cui l'Hystrio Twister 2024 e l'Ubu 2023, “Natale in Casa Cupiello” è un omaggio all’opera di Eduardo a 90 anni dalla sua prima messa in scena. L’allestimento si distingue per l’uso delle maschere e dei pupazzi creati dallo scenografo Tiziano Fario, che donano un nuovo respiro alle vicende familiari della famiglia Cupiello, pur mantenendo intatta la magia del testo originale. 

Luca Saccoia e il suo ensemble di manovratori portano in scena un viaggio tra passato e presente, un gioco poetico di piani narrativi e iconici che incanta e coinvolge lo spettatore, facendolo immergere nell’atmosfera unica del presepe. Lo spettacolo è il preludio perfetto per le festività natalizie.

 

Info e biglietti:
Teatro Eleonora Duse, 3 e 4 dicembre, ore 20:30.
Telefono: 010 5342720 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Biglietti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Flashdance, allo Stadium della Fiumara arriva il musical firmato da Enzo Paolo Turchi

Super User 30 Novembre 2024 480 Visite

A più di quarant’anni dal grande successo del film che ha fatto ballare più generazioni, il Genova Stadium della Fiumara ospiterà uno degli spettacoli più famosi al mondo: Flashdance.

Con le coreografie e la regia di Enzo Paolo Turchi, che ha ripreso la colonna sonora e le canzoni originali su licenza di Theatrical Rights Worldwide, il musical andrà in scena sabato 7 dicembre alle ore 21:00.

Non mancherà il famosissimo brano “What a Feeling”, che nel 1983 vinse l’Oscar come miglior canzone. Il brano, composto da Giorgio Moroder (musiche) e Keith Forsey (testo) e cantato da Irene Cara, scalò le classifiche delle Hit Parade di tutto il mondo, aggiudicandosi molti altri premi tra i quali il Golden Globe.

Tra gli altri brani: “Maniac” di Miche Sembello, “Gloria” di Umberto Tozzi, ma nella versione cantata da Laura Branigan, “Manhunt”, “I love Rock’n Roll”, sono solo alcune delle hit intramontabili della colonna sonora che coinvolgeranno lo spettatore in un susseguirsi di coreografie coinvolgenti che metteranno a tutti addosso una voglia irresistibile di ballare : in poche parole emozione pura!

Prevendite disponibili sul sito: https://www.ticketone.it/

La trama

La diciottenne Alex Owens lavora come saldatrice di giorno e come ballerina in un locale notturno, coltivando il sogno di entrare all'Accademia di Danza di Pittsburgh. La ragazza si allena senza sosta, ma quando si reca alla scuola per partecipare a un'audizione si fa prendere dallo scoraggiamento e rinuncia. Una notte nel locale dove la ragazza si esibisce incontra Nick Hurley, suo capo nella fabbrica.

I due si piacciono, ma Alex non ritiene corretto iniziare una relazione con il proprio capo.

Nei giorni successivi un equivoco personaggio, Carlos, cerca di convincere Alex e la sua amica Jeanie ad andare a lavorare nel suo strip club. Le ragazze rifiutano, ma solo l'intervento di Nick farà desistere Carlos, ormai passato alle minacce.

Alex inizia a frequentare Nick e di lì a breve i due si trovano legati in un'appassionata storia d'amore.

Nel frattempo, Alex apprende di essere stata ammessa a un'audizione dell'Accademia di Danza, tutto questo è stato possibile grazie a una raccomandazione di Nick. Tra mille dubbi si presenta al provino.

Anche se l'emozione le fa sbagliare il primo passo, con coraggio ricomincia e si lancia nella sua trascinante coreografia: un perfetto insieme di danza classica, moderna e breakdance, che le permette di conseguire l'ammissione, realizzando così il sogno della sua vita.

Perché vederlo

Per i nostalgici degli anni Ottanta, per chi ama il genere del musical e la sua energia, per tutti quelli che non si stancano mai di vedere e rivedere il film dell'ormai lontano 1983 e di seguire i sogni di Alex, la protagonista, tra danza e amore.

 

Requiem tedesco al Teatro Carlo Felice con la direzione del maestro Moretti

Super User 27 Novembre 2024 330 Visite

Mercoledì 27 novembre alle ore 20.00, al Carlo Felice di Genova, il Coro del teatro, i solisti Sofia Pezzi (Soprano) e Tiziano Tassi (Baritono) e Antonella Poli e Patrizia Priarone al pianoforte saranno diretti da Claudio Marino Moretti nel concerto Requiem tedesco. In programma Ein deutsches Requiem op. 45 di Johannes Brahms nella versione londinese. 

Brahms iniziò a comporre il suo Requiem tedesco per soli, coro e orchestra nel 1865, dopo una lunga gestazione la prima esecuzione completa si tenne a Lipsia nel 1869. L’anno seguente, Brahms realizzò per la prima londinese del Requiem una versione alternativa nella quale all’orchestra si sostituisce il pianoforte a quattro mani. Si tratta di una composizione di ampio respiro ripartita in sette sezioni, uno dei primi grandi lavori sinfonici di Brahms. I testi, dal Nuovo e dall’Antico Testamento, vennero selezionati e adattati dal compositore per mettere in luce il contrasto tra sofferenza terrena e beatitudine celeste. La musica riunisce alcuni elementi formali classici allo stile personale di Brahms e ad un'espressività melodica, ritmica e timbrica di grande impatto.

Il coro del Teatro Carlo Felice

 

“Il Lago dei Cigni”, al Politeama Genovese l’icona del balletto classico in chiave tecnologica

Super User 26 Novembre 2024 537 Visite

Mercoledì 27 novembre, ore 20:30, al Politeama Genovese arriva "Il Lago dei Cigni", senza dubbio l'opera più celebre e rappresentata al mondo nel repertorio del balletto classico.

Questo capolavoro intramontabile, composto da Čajkovskij, racconta una storia d'amore e di tradimento e la vittoria del bene sul male, con una trama che ha affascinato generazioni di spettatori. La leggenda della principessa Odette, trasformata in un cigno bianco dal malefico stregone Rothbart, e il confronto tra il candore di Odette e l'oscurità della sua nemica Odile, il Cigno Nero, hanno reso la danza di questa produzione uno degli spettacoli più intensi e straordinari del balletto mondiale.

La coreografia de "Il Lago dei Cigni" richiede grande abilità tecnica, precisione e interpretazione emotiva. I celebri pas de deux, in particolare quelli che vedono protagonisti il Cigno Bianco e il Cigno Nero, sono tra i momenti più iconici e riconoscibili della storia della danza, testimoniando la perfezione e la bellezza del balletto classico.

Questa nuova versione dello spettacolo, firmata dal coreografo e regista Luciano Cannito, prende ispirazione dalla versione originale di Marius Petipa, ma offre una lettura completamente rinnovata e all'avanguardia, attraverso l'uso della tecnologia. Grazie alla produzione di Fabrizio di Fiore Entertainment e alla collaborazione con la Roma City Ballet Company, questa edizione promette di essere un'esperienza immersiva e innovativa, con l'uso di effetti speciali e scenografie futuristiche mai visti prima in Italia.

L'esecuzione del balletto sarà ulteriormente arricchita dalla partecipazione di star internazionali di prima grandezza, come Iana Salenko e Dinu Tamazlacaru, che si alternano nei ruoli principali di Odette e Odile, aggiungendo un valore straordinario all'intero spettacolo. La loro presenza accanto ai danzatori della Roma City Ballet Company garantirà un'esperienza di altissimo livello, portando sul palcoscenico l'eccellenza della danza internazionale.

Roma City Ballet Company, una delle compagnie più recenti e promettenti del panorama italiano, è già riconosciuta come una delle formazioni di punta a livello nazionale. Fondata da Luciano Cannito, la compagnia si distingue per la selezione di artisti di talento provenienti da audizioni internazionali e per la qualità delle produzioni sceniche, che vedono la collaborazione con scenografi e costumisti di fama mondiale. Ogni spettacolo è un evento che unisce la tradizione della danza classica alla modernità delle più avanzate tecnologie visive, creando un connubio unico di arte e innovazione.

Luciano Cannito, regista e coreografo, è uno dei nomi di spicco della danza italiana. La sua direzione artistica ha trasformato la Roma City Ballet Company in una realtà di eccellenza, capace di attirare l'attenzione del pubblico e degli esperti del settore. La sua visione artistica e la sua attenzione alla qualità in ogni aspetto della produzione fanno di questa versione de "Il Lago dei Cigni" un evento imperdibile per gli appassionati di balletto.

Sestri Ponente, Enzo Paci inaugura la nuova gestione del Teatro Verdi

Super User 23 Novembre 2024 479 Visite

Entra in teatro passando dal fondo della platea. Veste i panni di Mattia Passadore, il cinico e ironico personaggio che lo ha reso popolare grazie alle partecipazioni alla trasmissione di Italia 1 “Colorado”.

Si agita nervosamente nello stretto spazio che divide le file di poltrone, urtando contro le ginocchia degli spettatori, alla ricerca di un bagno: “L’ho tenuta per tutto il tempo”. Fa battute irriverenti verso il pubblico che ricordano i primi anni del grande Paolo Villaggio, che ha interpretato nella fiction Rai “Com’è umano lui”. “Mi ha scelto la figlia, Elisabetta”, spiegherà poi durante la serata.

Inizia così lo spettacolo di Enzo Paci che ha dato il via alla nuova gestione del Teatro Verdi di Sestri Ponente. Non è stata una riapertura semplice: “Purtroppo, non lo abbiamo trovato in buone condizioni. Ci stiamo lavorando giorno dopo giorno per migliorarlo. La prossima volta che verrete, troverete qualche altro lavoro finito”, dice il patron Totò Miggiano, che coglie l’occasione anche per ringraziare il vice sindaco Pietro Piciocchi, seduto in platea, per il sostegno ricevuto dal Comune di Genova.

Una volta raggiunto il palco, sul quale si muove come Beppe Grillo, Paci tiene a precisare che non è diventato ricco, anche se ha fatto alcune fiction: per tutti è il commissario Mauro Bacigalupo in Blanca. E spiega: “Fanno grano pesante solo gli attori fighi, come Raul Bova e Gabriel Garko”.

Poi, racconta la sua infanzia. “A scuola ero stalkerizzato. Mio padre mi portò in una palestra per imparare la boxe. ‘Sei troppo buono! Picchia, a papà’, mi diceva”. Ma un giorno sferra un cazzotto ad un compagno che gli si era avvicinato solo per chiedergli l’ora. “Ci rimasi malissimo”. Il genitore gli insegnò la rivalsa ma anche la resa: “Un giorno gli feci vedere una foto di una compagna bellissima che mi piaceva. ‘Arrenditi!’, mi disse”.

Gran parte dello spettacolo è dedicato al suo passato da fruttivendolo nel negozio di famiglia. “Una vita impossibile: andavo a letto alle 10 di sera per alzarmi alle 3 di notte. Non esisteva il divertimento”. E Le sue sono battute diventano al vetriolo contro la maleducazione di alcuni clienti: “Mi chiedevano i fagiolini a numero”.

Lo show è intervallato dalle canzoni, tutte in inglese, della moglie Romina Uguzzoni, vero spettacolo nello spettacolo. C’è spazio anche per uno sketch di coppia, nel quale Paci interpreta una signora non più giovanissima in cerca di esperienze sessuali.

A proposito di sesso, il comico 51enne non ha risparmiato battute contro i rapporti tra persone della terza età. E, pensando alle donne mature rifatte e agli arzilli ometti di oggi, ha detto di rimpiangere gli anziani “saggi” di un tempo. Non tutti applaudono. Ma diventano corali gli applausi finali. Perché lo spettacolo è piaciuto al pubblico di tutte le età.

Unico neo della serata: il parcheggio chiuso, seppur annunciato come aperto.

 

Il vice sindaco Pietro Piciocchi e Enzo Paci

Al Teatro Sociale di Camogli va in scena “Vespe d’artificio”, di e con Luigi Maio

Super User 22 Novembre 2024 1558 Visite

Domenica 24 novembre, alle ore 17:00, Luigi Maio torna al Teatro Sociale di Camogli con la sua opera “Vespe d’artificio”. Vulcanico e incontenibile come sempre, Maio, questa volta, si misura con il Futurismo. E non solo. 

Musicattore per sua originale e scherzosa definizione, Premio dei Critici di Teatro, Premio Dante Alighieri 2021 del CISI, Testimonial UNICEF per aver avvicinato anche i giovanissimi al suo “Teatro musicale da camera”, nonché Rappresentante in Italia della Fondation Igor Stravinsky di Ginevra quale massimo interprete della “Storia del Soldato”, Luigi Maio ha voluto restituire al Futurismo un’inedita veste ludica. Scrivendo, musicando e interpretando l’opera post-futurista “Vespe d’Artificio”, Maio, da ‘petroliniano’ incallito, ha rivendicato un posto per Ettore Petrolini nell’Olimpo dei grandi protagonisti del Novecento, accanto a Stravinsky, Picasso, Pirandello, Marinetti, etc. Nel corso del suo divertente spettacolo, infatti, vedremo i gloriosi fantasmi di Stravinsky e dell’autore dei “Salamini” ‘dialogare’ tra loro e rievocare, in un’appassionante rassegna, le gesta dei futuristi.

“Più che aeroplani rombanti, mi sembrano vespe ronzanti!”. Questo il giudizio espresso dal compositore russo nei confronti dei ‘colleghi’ futuristi: diciamo ‘colleghi’, in quanto Stravinsky fu coinvolto in gioventù nella folle bagarre di quel bellicoso movimento. Così Maio, cercando un insigne testimone per quest’ironica rievocazione futurista, ha ‘scomodato’ il genio di San Pietroburgo, per strapparlo alla pace ultraterrena e calarlo – novello Dante – nel girone tutto mondano delle futuristiche ‘Malebranche’, capitanate dal vulcanico Filippo Tommaso Marinetti alla testa di militanti d’Avanguardia del calibro di Sant’Elia (l’architetto futurista), di Russolo e Pratella (i musicisti del Futurismo), dell’eclettico Savinio, del poeta Cangiullo, del pittore Depero e dell’estroso Balla, a cui Stravinsky dedicò il balletto “Fuochi d’Artificio”.

Definito inedito esempio di opera teatral-cameristica sul movimento marinettiano, “Vespe d’Artificio” nasce dalla crasi tra il succitato balletto e la bonaria critica che Stravinsky rivolse ai ‘ronzanti’ futuristi… e al loro ‘vespaio’ creativo. Alle pungenti frecciate lanciate dall’autore di “Petruška”, fanno eco le salaci battute di Ettore Petrolini il quale, col suo inimitabile stile d’avanspettacolo, condivideva col grande Igor lo stesso ironico – e distaccato – punto di vista nei confronti di quell’esercito in bombetta, di quel creativo e provocatorio plotone armato di entusiasmo e «parole in libertà».

“Vespe d’Artificio” non vuole essere altro che un divertissement sugli aspetti scanzonati e meno noti del Futurismo, la cui luce, innovativa e provocatoria, fu oscurata fatalmente dalla sinistra ombra del conflitto mondiale. Un pirotecnico susseguirsi di colpi di scena, dalla narrazione di aneddoti sulle “Candid Camera” ante litteram improvvisate da Marinetti e Cangiullo durante le loro performances, ai virtuosismi attorali e canori di Luigi Maio, coadiuvati dalla perizia pianistica di Enrico Grillotti (a cui sono affidate le musiche originali dello stesso Musicattore, alternate a suggestioni stravinskiane e citazioni della “Guerra Lampo” di Groucho Marx e dei petroliniani “Conte d’Acqua Fresca” e “Fortunello”).

“Vespe d’Artificio” è valso a Luigi Maio il Premio Arte e Cultura Ettore Petrolini 2002 quale più originale interprete dell’illustre Vate del teatro comico italiano, di cui quest’anno ricorre il 140° della nascita. Lo spettacolo si ricollega idealmente anche al ciclo dedicato a Gilberto Govi promosso dal Teatro Sociale di Camogli giacché, a fine rappresentazione, lo spettatore potrà riscoprire un altro grande genovese, Giuseppe Marzari, umorista, comico, attore e dicitore, attivissimo in pieno boom futurista, riproposto da Luigi Maio per le inedite valenze petroliniane di questo illustre e singolare artista cittadino.

Camogli, al Teatro Sociale un Concerto Aperitivo speciale con il Duo Max Planck

Super User 21 Novembre 2024 315 Visite

Un Concerto Aperitivo speciale, quello di domenica 24 novembre alle ore 12.00 al Teatro Sociale di Camogli. Si tratta, infatti, di una matinée dedicata a Giacomo Puccini, nel centenario della morte, in cui protagonista non sarà solo la musica, ma anche la parola, il racconto. Le più celebri arie pucciniane verranno rievocate in raffinate trascrizioni per violino e violoncello eseguite dal Duo Max Planck, ovvero la violinista Francesca Giordanino e il violoncellista Marco De Masi, artisti in residence al “Sociale”.

E a partire dagli spunti offerti dai brani, lo storico della musica e critico musicale Roberto Iovino e la giovane musicista e studiosa Nicole Olivieri proporranno alcune riflessioni sul teatro di Puccini, oltre a raccontare aneddoti divertenti sulla vita, come è noto brillante e avventurosa, del maestro lucchese. Un’occasione da non perdere per celebrare uno dei più grandi operisti italiani di tutti i tempi. 

La formula dei Concerti Aperitivo della domenica mattina è quella collaudata nelle scorse Stagioni: aperitivo servito nel Foyer a partire dalle ore 12.00, con catering a cura de “la camoglina” di Emanuela Cecchi, e, a seguire, verso le 12.30, il concerto nel Ridotto.

Biglietto unico concerto + aperitivo: 15 euro.

“Tutto quello che c’è”, lo spettacolo di Enzo Paci al Teatro Verdi

Super User 21 Novembre 2024 291 Visite

Giovedì 21 novembre, ore 21:00, il noto attore genovese Enzo Paci sarà al Teatro Verdi di Sestri Ponente con il suo spettacolo “Tutto quello che c’è”.

C'è chi lo conosce come il commissario Bacigalupo di Blanca, altri l’hanno visto interpretare Paolo Villaggio nel film biografico diretto da Luca Manfredi, Enzo Paci, affiancato come di consueto dalla bravissima Romina Uguzzoni, porterà in scena monologhi e personaggi che raccontano le idiosincrasie e le nevrosi del vivere quotidiano, nella speranza di scoprire nella condivisione col pubblico di non essere l’unico a doverle affrontare.

Nello show arricchito dalla voce cantata di Romina non mancherà di apparire la maschera di Mattia Passadore con le sue bizzarre avventure.

Nonostante lo sciopero, la Lucia di Lammermoor convince il pubblico del Carlo Felice

Super User 16 Novembre 2024 504 Visite

In occasione della prima della Lucia di Lammermoor, andata in scena ieri sera al Carlo Felice, a salire per primo sul palco è stato il sovrintendente Claudio Orazi, che ha espresso il proprio disappunto nei confronti dello sciopero proclamato da un’unica sigla, Snater, che ha ridotto notevolmente il numero dei coristi. L’agitazione sindacale, che non ha però compromesso la buona riuscita dell’opera, non era stata proclamata contro la gestione del teatro, ma per protestare verso la legge finanziaria.

Orazi, apparso notevolmente mortificato da questa presa di posizione del sindacato, ha invitato il pubblico presente a partecipare, utilizzando lo stesso biglietto acquistato per la prima, ad una delle prossime recite che prevedono il coro al completo.

L’opera, tra le più amate di Gaetano Donizetti, ha preso poi il via davanti ad una platea non pienissima, come invece lo era stata in tante precedenti occasioni.

Questo capolavoro del bel canto, realizzato sul libretto di Salvatore Cammarano e ispirato al romanzo The Bride of Lammermoor di Walter Scott, ha rappresentato un vertice del romanticismo operistico, grazie alla sua fusione tra dramma psicologico e potenza musicale.

La produzione, curata dalla regia di Lorenzo Mariani, ha saputo mettere in risalto le tensioni emotive e sociali dell'opera, ambientata nella Scozia del XVI secolo. Le scenografie suggestive di Maurizio Balò, unite ai costumi di Silvia Aymonino e alle luci di Marco Filibeck, hanno creato un'atmosfera cupa e misteriosa, amplificata dai video di Fabio Massimo Iaquone e Luca Attilii. La direzione musicale è stata affidata al maestro Francesco Ivan Ciampa, che ha saputo valorizzare la scrittura melodica e drammatica di Donizetti, sottolineando la delicatezza e la forza delle celebri arie come "Il dolce suono" della scena della pazzia.

L'opera è stata accolta con entusiasmo dal pubblico genovese, che ha apprezzato non solo l'eccellenza musicale ma anche la modernità della regia, capace di esaltare il tema della fragilità umana e delle pressioni sociali. La protagonista, Lucia, interpretata da una soprano di grande talento, Nina Minasyan, ha offerto una performance intensa, rendendo palpabile la discesa nel baratro della follia. Convincente e molto applaudito tutto il cast: Enrico (Franco Vassallo), Edgardo (Iván Ayón Rivas), Arturo (Paolo Antognetti), Raimondo (Luca Tittoto) e Alisa (Alena Sautier). Bene anche il coro in formato ridotto, diretto dal maestro Claudio Marino Moretti.

Poche le autorità presenti: l’ex Prefetto di Genova Renato Franceschelli, ora a capo del dipartimento dei Vigili del fuoco, i consiglieri comunali Barbara Grosso, Elena Manara e Chicco Veroli. Assente il neo governatore Marco Bucci. Ma c’era il fratello, il cappuccino fra Luca.

 

“Tè con niente”, al Teatro della Tosse arriva lo spettacolo di Fiammetta Bellone

Super User 14 Novembre 2024 474 Visite

Domenica 17 novembre, ore 20:30, nel Foyer del Teatro della Tosse a Genova ci sarà l’anteprima del primo episodio di Egosauri, una serie teatrale scritta da Fiammetta Bellone e messa in scena dall’autrice insieme a un gruppo di attori.

La commedia, vera, dura, comica e graffiante, è stata scritta in un bar della città ed è ambientata proprio nel bar di periferia, dove la vita scorre con le sue urgenze e difficoltà, implodendo nell’anima dei protagonisti ed esplodendo in scena.

Inedita pure la produzione di Adriano Parodi che, colpito dal testo e dalla genuinità dell’autrice e dell’opera, si affaccia per la prima volta alla produzione teatrale con l’ambizione di restarci.

In scena nel Foyer del Teatro della Tosse a Genova nelle seguenti date:

Domenica 17 novembre ore 20:30-21:30

Lunedì 18 novembre ore 20:30-21:30

Martedì 19 novembre ore 20:30-21:30

Mercoledì 20 novembre ore 20:30-21:00

Venerdì 22 novembre ore 20:30-21:00

Domenica 24 novembre ore 20:30-21:30

Martedì 26 novembre ore 20:30-21:30

Mercoledì 27 novembre ore 20:30-21:30

Al Teatro Carlo Felice arriva ‘Lucia di Lammermoor’

Super User 08 Novembre 2024 423 Visite

LE INTERVISTE DI GENOVA3000:

Il secondo titolo della Stagione Lirica del Teatro Carlo Felice – Lucia di Lammermoor, dramma tragico in tre atti di Gaetano Donizetti su libretto di Salvatore Cammarano dal romanzo The Bride of Lammermoor di Walter Scott – sarà in scena da venerdì 15 novembre alle ore 20.00.

La direzione è affidata a Francesco Ivan Ciampa, con la regia di Lorenzo Mariani, le scene di Maurizio Balò, i costumi di Silvia Aymonino, le luci di Marco Filibeck e i video di Fabio Massimo Iaquone e Luca Attilii. L’Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova è realizzato in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna e con l’ABAO-OLBE di Bilbao. Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice. Maestro del coro Claudio Marino Moretti.

A dare vita ai protagonisti dell’opera: Franco Vassallo (Enrico), Nina Minasyan (Lucia), Iván Ayón Rivas (Edgardo), Paolo Antognetti (Arturo), Luca Tittoto (Raimondo), Alena Sautier (Alisa), Manuel Pierattelli (Normanno).

Lucia di Lammermoor sarà in replica domenica 17 novembre alle ore 15.00, venerdì 22 novembre alle ore 20.00 e domenica 24 novembre alle ore 15.00.

Lucia di Lammermoor è la terza opera seria di Gaetano Donizetti, composta nel 1835 (dopo Anna Bolena, del 1830 e Lucrezia Borgia, del 1833). Il compositore aveva all’attivo un totale di quarantatré opere quando decise di mettere in musica The Bride of Lammermoor, romanzo di Walter Scott che già aveva ispirato diverse precedenti trasposizioni musicali, insieme al librettista Salvatore Cammarano. L’opera è ambientata in Scozia alla fine del XVI secolo, e vede protagonisti Lucia ed Edgardo, innamorati ma divisi dall’antico odio che regna tra le rispettive famiglie. Tra incontri segreti, inganni e accesi scontri si sviluppa una storia di amore e odio, passione e follia. Sin dalla prima rappresentazione, avvenuta al Teatro San Carlo di Napoli il 26 settembre 1835, fu chiaro che Lucia di Lammermoor si sarebbe subito affermata come titolo di riferimento nel catalogo di Donizetti e più in generale nel panorama musicale italiano. La scrittura del compositore si distingue in quest’opera sia nell’orchestrazione sia nel disegno delle linee vocali. La parte di Lucia, in particolare, raggiunge un altissimo livello espressivo che emerge tanto nelle arie quanto nei recitativi. Sono poi di grande rilievo i momenti d’insieme e i momenti corali.

‘La rondine’, grande successo per la tournée del Teatro Carlo Felice a Monte Carlo

Super User 02 Novembre 2024 496 Visite

 

Grande successo mercoledì 30 ottobre per l’esecuzione de La rondine di Giacomo Puccini in forma di concerto all’Opéra de Monte-Carlo, primo appuntamento della Stagione monegasca per il quale è stata invitata l’Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova. Dieci minuti di applausi nel teatro gremito in ogni ordine di posto hanno accolto al termine dell’esecuzione i solisti (in particolare Pretty Yende, interprete della protagonista Magda), il direttore Giacomo Sagripanti, il Coro dell’Opéra de Monte-Carlo e l’Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova.

Nelle settimane trascorse in preparazione di questo speciale invito, l’Opera Carlo Felice ha avuto il piacere di ospitare le prime letture d’orchestra e le prove italiane con i solisti, mentre a Monte Carlo si sono svolte le prove d’insieme con il Coro dell’Opéra.

La grande sinergia riscontrata in questo primo incontro ha aperto un dialogo su possibili nuove occasioni di collaborazione tra le due Istituzioni, che la Fondazione Teatro Carlo Felice auspica.

«Prosegue con grande successo il processo di internazionalizzazione dell’Opera Carlo Felice con il prestigioso invito giunto dall’Opera di Montecarlo - dice il sovrintendente Claudio Orazi -. Dopo i recenti appuntamenti a New York e Muscat, si tratta di un’altra fondamentale tappa per il nostro Teatro, che affianca all’intensa attività in sede e all’apprezzata presenza sul territorio ligure lo sviluppo di relazioni internazionali con importanti Teatri d’Opera di diversi Paesi».

Sestri Ponente, il Teatro Verdi riparte dopo i lavori di messa a norma e la nuova gestione

Super User 26 Ottobre 2024 746 Visite

Teatro, musica e cinema: lo storico Teatro Verdi di Sestri Ponente sabato 26 ottobre riapre i battenti con un’anteprima della stagione 2024-25 (https://verditeatro.it/ ) sotto la nuova gestione di Boavida srl, che si è aggiudicata il bando di gara dopo la revoca del contratto con il precedente concessionario. Lo storico cinema-teatro, realizzato 125 anni fa, nel 1899, è stato interessato da alcuni lavori di messa a norma e adeguamento funzionali, per circa 500.000 euro, e si prepara a ospitare concerti, spettacoli e proiezioni cinematografiche.

«Siamo orgogliosi che questo storico teatro, secondo per superficie solo al Teatro Carlo Felice a Genova, torni a essere vivo con una programmazione molto eterogenea che potrà intercettare i giovani, e non solo, con un’offerta di qualità – ha dichiarato il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi – dopo i lavori di adeguamento funzionale, vogliamo realizzare altri lavori di ammodernamento della struttura, rispettando la storia e le peculiarità dell’architettura. Il Teatro Verdi potrà diventare un polo culturale e di intrattenimento capace di attrarre spettatori non solo da altri quartieri della città ma da fuori regione. Potrà essere anche un punto di riferimento importante per i giovani talenti che qui potranno trovare uno spazio per esprimersi e farsi conoscere al grande pubblico».

«È con particolare entusiasmo che annunciamo l’inizio di questo nuovo viaggio per il Teatro Verdi e di una nuova fase per l’offerta culturale genovese, grazie ad uno spazio che saprà unire cinema, musica e teatro in un modo nuovo, offrendo alla città un luogo d’incontro e creatività dalle grandi potenzialità anche in termini numerici e per 12 mesi all’anno - dichiara Totò Miggiano di Boavida Srl e nuovo gestore del Verdi - A lavori di ammodernamento ultimati la cittadinanza avrà a disposizione una piattaforma dinamica capace di ospitare eventi di ogni tipo, con una capacità di adattamento simile a luoghi presenti nelle principali città europee. Grazie ad una programmazione varia e curata, andremo a valorizzare questo patrimonio cittadino e a colmare il vuoto degli ultimi anni, rispondendo ad una delle esigenze più sentite in ambito culturale, ovvero la carenza di spazi adeguati a ospitare le produzioni dei maggiori artisti italiani ed internazionali».

Sabato, si parte con la proiezione del film di animazione “Il robot selvaggio” alle 15.30 e alle 21 con “Joker: folie a deux”. Venerdì 1° novembre è in programma l’“Mastroianni 100” con la proiezione di tre grandi capolavori restaurati per celebrare i 100 anni dalla nascita di Marcello Mastroianni, attore simbolo del cinema italiano. Martedì 12 e sabato 16 novembre il primo Special Event del Verdi: con la proiezione del film concerto “Stop Making Sense”, realizzato dal regista Premio Oscar Jonathan Demme e dagli stessi Talking Heads in concomitanza del quale viene inaugurata la mostra “Elsewhere” di Useless Idea con il dj set di Cesare Bignotti. Giovedì 21 novembre, invece, il teatro ospiterà l’attore comico Enzo Paci, recentemente protagonista della fiction RAI dedicata a Paolo Villaggio. Sabato 30 dicembre il primo appuntamento con la Filarmonica Sestrese con “Da oltre oceano”, una serata all’insegna della musica latina dalla tradizione alla modernità. Appuntamento imperdibile per gli amanti del rock con la storica band fiorentina Diaframma. Il 21 dicembre, il Teatro Verdi ospiterà gli I Hate My Village, la super band della scena indipendente italiana formata da Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Fabio Rondanini (Calibro35-Afterhours), Marco Fasolo (Jennifer Gentle) e Alberto Ferrari (Verdena), con il nuovo disco appena pubblicato: Nevermind The Tempo.

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