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Spettacoli

Trekking teatrale a Pieve Alta

Super User 14 Maggio 2023 863 Visite

 

Camminare insieme a Giuseppe Cederna, non solo attore ma anche viaggiatore e alpinista. Andare con lui, passo dopo passo, da Pieve Alta alla Chiesa di S. Croce, fermandosi ogni tanto ad ascoltare pagine di poesia. Si conclude sabato 20 maggio con il trekking teatrale “Su questa terra” la Stagione invernale 2022/23 “Scali a mare Pieve Ligure Art Festival”, ideata e diretta da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, con il sostegno del Comune di Pieve Ligure e la collaborazione della Pro Loco Pieve Alta. Il trekking teatrale è una novità assoluta nel modo di fruire l’ambiente e il teatro, per vivere e valorizzare un luogo straordinario, in perfetto equilibrio tra cultura e natura. La piccola chiesa rifugio di Santa Croce è situata a 518 m. sul livello del mare e il suo sagrato è un prato affacciato sul golfo da cui si gode una vista impareggiabile sulla costa ligure, tra monti e mare.

L’esperienza di una passeggiata nella natura si unisce all’ascolto della grande letteratura. In compagnia di una guida d’eccezione: Giuseppe Cederna, tra gli interpreti del film premio Oscar 1992 “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores, autore del libro “Il grande viaggio” che racconta la risalita fino alle sorgenti del fiume Gange. Una camminata verso Santa Croce, a passo lento, con il tempo per qualche sosta dedicata all’ascolto.

I biglietti per partecipare al trekking teatrale “Su questa terra” con Giuseppe Cederna sono in vendita a 15 euro per i non abbonati e 7 euro per gli abbonati. L’appuntamento è alle 14.30 nel piazzale della Chiesa a Pieve Alta. È a disposizione un bus navetta dal piazzale della Chiesa di Pieve Alta all’attacco del sentiero. Parcheggio libero nel piazzale per chi partecipa all’evento. Si raccomandano abbigliamento e calzature da trekking. In caso di maltempo lo spettacolo avrà luogo al Teatro Massone di Pieve Alta. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , telefono 348 2624922 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , telefono 370 3790510.

 

Sabato 20 maggio 2023, ore 14.30

Da Pieve Alta alla chiesa di S. Croce con

TREKKING TEATRALE CON GIUSEPPE CEDERNA

SU QUESTA TERRA

Il cammino e la poesia

Produzione Teatro Pubblico Ligure

 

Paolo Fizzarotti

‘Acoustic Night 23’, Beppe Gambetta torna a Genova

Super User 14 Maggio 2023 1438 Visite

È tutto pronto per Acoustic Night 23 in scena sul palcoscenico del Teatro Ivo Chiesa dal 18 al 20 maggio (ore 20.30) per tre serate all’insegna della grande musica acustica.

Per questa nuova edizione Beppe Gambetta, virtuoso della chitarra, ambasciatore di Genova nel mondo e produttore dell’evento insieme a Federica Calvino Prina, ha voluto coinvolgere musicisti giovani, talenti internazionali che non si sono mai esibiti in Liguria e con i quali non ha mai suonato prima. Il concerto sarà una prima assoluta, un incontro di suoni, voci, attitudini e stili che aggiungerà un altro tassello al mosaico sonoro internazionale che è l’Acoustic Night.

 Gli ospiti di quest’anno sono François Félix Roy, one man band dalla impressionante duttilità espressiva proveniente dal Québec, la vasta regione del Canada in cui si parla una forma particolare di francese. Matteo Leone dall’Isola di S. Antioco (Sardegna), chitarrista mancino dalle forti venature blues che scrive e canta in lingua tabarkina, un dialetto antico derivato dalle comunità di pescatori di corallo genovesi. Aysanabee, chitarrista e polistrumentista dalla fascinosa voce “soul”, cresciuto nelle First Nations, le comunità native canadesi costrette alla estinzione delle proprie tradizioni dalla spietata opera di colonizzazione occidentale. Acoustic Night 23 è al Teatro Ivo Chiesa da giovedì 18 a sabato 20 maggio. Tutti i concerti iniziano alle 20.30.

 

18 - 20 maggio 2023

Genova, Teatro Ivo Chiesa

ACOUSTIC NIGHT 23 – Lingua Madre

Beppe Gambetta - chitarra, voce

Francois Félix Roy – chitarra, percussioni, mandolino, voce

Matteo Leone – chitarra, chitarra slide, percussioni, voce

Aysanabee - chitarra, voce

 

Paolo Fizzarotti

Rita e Don Pasquale: spazio ai giovani dell’Accademia dell’Opera Carlo Felice

Super User 12 Maggio 2023 1327 Visite

I prossimi appuntamenti operistici al Carlo Felice vedono protagonista l’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici, il cui progetto è proprio finalizzato alla creazione di un percorso formativo per i giovani talenti della lirica e al loro debutto. Le attività dell’Accademia sono affidate al direttore artistico Francesco Meli, alla coordinatrice Serena Gamberoni e al direttore musicale Davide Cavalli.

“Esprimo grande soddisfazione per il lavoro svolto – dichiara il sovrintendente Claudio Orazi -.  Ringrazio il direttore artistico Pierangelo Conte, il direttore artistico dell’Accademia Francesco Meli, la coordinatrice Serena Gamberoni e tutti i docenti che hanno partecipato con dedizione a questo progetto che giunge al terzo anno di attività, aggiungendo alla tradizionale produzione operistica in cartellone, un ulteriore progetto dedicato a “Rita” di Donizetti. Un particolare ringraziamento e le mie congratulazioni vanno agli allievi del corso 2023 dell’Accademia che hanno profuso un grande impegno ed ai quali auguro ogni successo per la loro carriera”.

In quattro recite programmate tra martedì 18 maggio e domenica 28 maggio andrà in scena Rita, opéra-comique in un atto di Gaetano Donizetti. La composizione risale al 1841, anche se la prima rappresentazione si tenne dodici anni più tardi. Il successo di quest’atto unico è dovuto sia alla linearità – in scena solo tre personaggi, i «Deux hommes et une femme» del sottotitolo originale in francese – sia alla grande inventiva con cui Donizetti riesce a tessere la trama musicale di questa esilarante vicenda. Saranno proprio gli allievi dell’Accademia per cantanti lirici Gabriella Ingenito / Martina Saviano, Matteo Straffi e Gianpiero Delle Grazie a vestire i panni dei personaggi, sotto la guida del maestro concertatore al pianoforte Davide Cavalli.

Il progetto ha un ulteriore elemento di pregio: è stato infatti sviluppato in collaborazione con un’altra realtà genovese che promuove i giovani in ambito artistico e teatrale, l’Accademia Ligustica di Belle Arti. Sono gli allievi dell’Accademia Ligustica Zoe Amato, Lucrezia Corsa, Cecilia Danesi, Sara Guzzardi, Gaia Macassaro, Beatrice Napoli, Ilaria Romano, Lorenzo Rostagno, Natalia Sacco, Anna Scimone e Olimpia Tonini ad aver curato l’allestimento scenico. Ad affiancarli nella realizzazione del progetto i docenti Guido De Monticelli ed Elisabetta Courir alla regia; Francesca Marsella, Stefano Corsi e Cristina Ferraro per allestimento scenico e costumi; Liliana Iadeluca per le luci.

La stagione lirica 22-23 si chiude con Don Pasquale, opera buffa in tre atti di Gaetano Donizetti, che sarà in scena da martedì 6 giugno a domenica 11 giugno. Composto in soli undici giorni e rappresentato per la prima volta al Théâtre Italien di Parigi il 3 gennaio 1843, Don Pasquale è uno dei titoli più amati del catalogo donizettiano. Il libretto di Giovanni Ruffini è tratto da un dramma giocoso del 1810 e attraverso un ritmo serrato e brillante racconta le divertenti avventure di Don Pasquale, Ernesto, Norina e del Dottor Malatesta. Donizetti traspone il testo in musica con grande sapienza, con una scrittura innovativa e grande sensibilità nella caratterizzazione musicale dei personaggi e dell’ambiente borghese in scena.

Interpreti protagonisti i solisti dell’Accademia per cantanti lirici: Omar Cepparolli / Davide Maria Sabatino (7, 9, 11) Don Pasquale; Nicola Zambon / Francesco Samuele Venuti (7, 9, 11) Dottor Malatesta; Antonio Mandrillo / Jiahui Mo (7, 9, 11) Ernesto; Maria Rita Combattelli / Angelica Disanto (7, 10) / Silvia Caliò (8, 11) Norina; Franco Rios Castro / Matteo Armanino (9, 10, 11) Un notaro. Maestro concertatore e direttore d’orchestra Francesco Ivan Ciampa; regia di Andrea Bernard; scene di Alberto Beltrame; costumi di Elena Beccaro; luci di Marco Alba; Videomaker Pierpaolo Moro. L’Allestimento è della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, con Orchestra, Coro e Tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova. Maestro del Coro Claudio Marino Moretti.

LE INTERVISTE DI VITTORIO SIRIANNI

Opera Carlo Felice, Riccardo Minasi dirige Novecenti

Super User 11 Maggio 2023 632 Visite

In un nuovo appuntamento della stagione sinfonica dell’Opera Carlo Felice Genova, in programma domenica 14 maggio alle ore 20:00, il concerto Novecenti traccia un percorso inedito tra la Sinfonia n. 60 Il distratto di Franz Joseph Haydn, Sound and Fury – in prima esecuzione italiana – di Anna Clyne e Don Quixote di Richard Strauss. Riccardo Minasi sarà alla direzione dei solisti Riccardo Agosti, violoncello; Antonio Bossone, viola; e dell’Orchestra del teatro. 

Il programma si apre con la Sinfonia n. 60 di Haydn. La composizione nasce come musica di scena per la commedia Der Zerstreute, adattamento in lingua tedesca dell’originale francese di François Regnard Le distrait. Il grande successo della rappresentazione si dovette anche alla musica, che ben presto venne ripresa in forma autonoma nelle sale da concerto di tutta Europa. Di questo retaggio teatrale rimangono una insolita struttura in sei movimenti (ove il primo aveva avuto funzione di ouverture, e i seguenti di intermezzi tra gli atti della commedia), e una scrittura espressiva e ricca di temi ricorrenti allusivi all’azione scenica.

È proprio dalla Sinfonia n. 60 che Anna Clyne – compositrice contemporanea di origini britanniche, attiva sia nel campo della musica acustica sia nel campo della musica elettronica – prende le mosse per il suo Sound and Fury, eseguito per la prima volta nel 2019 alla Queens Hall di Edimburgo. Come illustrato dalla compositrice nella nota d’autore pubblicata dall’editore Boosey & Hawkes, Sound and Fury nasce dall’ascolto della Sinfonia n. 60 e dalla trascrizione di alcuni segmenti, poi ripetuti e fatti proliferare in un movimento unico suddiviso in sei sezioni. L’elemento della ripetizione è di ispirazione letteraria, e deriva dalla lettura di un monologo da Macbeth. Qui la scrittura di Shakespeare, attraverso la ripetizione, assume un ritmo musicale:

Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow, / Creeps in this petty pace from day to day, / To the last syllable of recorded time; / And all our yesterdays have lighted fools / The way to dusty death. Out, out, brief candle! / Life's but a walking shadow, a poor player, / That struts and frets his hour upon the stage, / And then is heard no more. It is a tale / Told by an idiot, full of sound and fury, / Signifying nothing.

(Domani, e domani e domani, / si insinua giorno dopo giorno, / verso l’ultima sillaba del copione; / e tutti i nostri ieri avranno rischiarato a dei pazzi / la polverosa via della morte. Spegniti, spegniti, breve candela! / La vita non è che un’ombra che cammina, un povero attore / che si pavoneggia e si agita su un palcoscenico per il tempo a lui assegnato, / e poi di lui nulla più s’ode: è un racconto / narrato da un idiota, pieno di strepiti e furori / che non significano nulla). 

Proprio da questi versi è tratto il titolo stesso del brano: Sound and Fury.

Il programma si chiude con uno dei più ispirati poemi sinfonici della storia della musica: Don Quixote di Richard Strauss. Il lento processo compositivo durò quasi dieci anni, per concludersi sul finire del 1897, con la prima esecuzione l’8 marzo successivo. Don Quixote è tratto dalle avventure narrate nell’omonimo romanzo di Miguel de Cervantes. Nell’Introduzione viene presentato il protagonista, il cui tema viene affidato al violoncello (il ruolo del violoncello è quindi centrale, anche se non si parla propriamente di un solista, perché la natura del brano per come si articola la scrittura strumentale è molto più vicina alla sinfonia che al concerto per solista e orchestra). Al tema principale si affianca un tema secondario affidato alla viola, che rappresenta lo scudiero Sancho Panza. Nelle dieci variazioni a seguire si ripercorrono tragicomiche avventure tra incontri, combattimenti e sogni d’amore. Il Finale è il momento della riflessione e della contemplazione che precede la morte del protagonista. 

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

‘I migliori danni della nostra vita’, lo spettacolo di Marco Travaglio al Politeama Genovese

Super User 11 Maggio 2023 857 Visite

“Gli ultimi cinque anni di storia italiana: ovvero come i poteri marci della politica, della finanza e dell’informazione hanno ribaltato il voto degli italiani del 2018, dal cambiamento alla restaurazione, dalla questione morale e sociale all’Ancien Régime e alla guerra infinita, rovesciando il governo Conte2 e consegnando l’Italia all’ammucchiata di Draghi, che ha spianato la strada al ritorno delle vecchie destre riverniciate da nuove dietro il volto di Giorgia Meloni”. Così viene presentato ‘I migliori danni della nostra vita’, lo spettacolo satirico del giornalista Marco Travaglio in programma lunedì 15 maggio, ore 21:00, al Politeama Genovese.

NonHannoUnAmico, Luca Bizzarri al Politeama Genovese

Super User 05 Maggio 2023 731 Visite

Mercoledì 10 maggio, ore 21:00, al Politeama Genovese andrà in scena ‘NonHannoUnAmico’, spettacolo teatrale di e con Luca Bizzarri, scritto con Ugo Ripamonti, tratto dall’omonimo podcast in onda su tutte le piattaforme.

Nel podcast, nato per raccontare la campagna elettorale e portato avanti grazie a una media di cinquantamila ascolti giornalieri e un milione di streaming al mese, Bizzarri racconta la comunicazione politica dei nostri tempi, i fenomeni social, i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia del novecento e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale. Il tutto ridendo di noi stessi, delle nostre debolezze, dei nostri tic, in un’ora di racconto di noi, nel quale riconoscerci come in uno specchio che all’inizio ci pare deformante, ma in realtà, a guardarlo bene, restituisce l’immagine di noi che rifiutiamo di vedere.

Madre Courage, Brecht è in prima nazionale al teatro Modena

Super User 03 Maggio 2023 1003 Visite

Madre Courage e i suoi figli: il capolavoro di Bertolt Brecht torna a Genova, con una produzione nuova di zecca del Teatro Nazionale diretto da Davide Livermore.

La storia degli ultimi, travolti dalla guerra e stritolati dai meccanismi del capitalismo, al centro di Madre Courage e i suoi figli, risuona più attuale che mai. Il Teatro Nazionale di Genova - che nel 1969 ha prodotto la celebre edizione con Lina Volonghi e la regia di Luigi Squarzina e nel 2002 quella con Mariangela Melato e la regia di Marco Sciaccaluga – oggi ripropone un nuovo allestimento del capolavoro del drammaturgo tedesco. La prima nazionale sarà al Teatro Gustavo Modena dal 9 al 21 maggio 2023.

La regia è affidata a Elena Gigliotti, 36 anni, attrice e regista formatasi a Genova, al suo attivo collaborazioni sia con compagnie indipendenti sia con i teatri stabili. Guerra, umanità, maternità, capitalismo, propaganda, collettività sono alcune delle parole chiave che hanno guidato il suo lavoro sul testo di Bertolt Brecht.

Nel ruolo principale spicca Simonetta Guarino, la cui eclettica carriera attraversa teatro, cabaret e tv. Sul palco con lei un cast cosmopolita ed eterogeneo composto da Sebastiano Bronzato, Didì Garbaccio Bogin, Aleksandros Memetaj, Andrea Nicolini, Aldo Ottobrino, Matteo Palazzo, Sarah Pesca, Alfonso Postiglione, Esela Pysqyli, Ivan Zerbinati, che oltre a interpretare i personaggi principali dà vita a una moltitudine di soldati, ufficiali e civili.

Un grande corpo collettivo che si muove sulle coreografie di Claudia Monti - composizioni essenziali e sintetiche che contribuiscono all’idea di straniamento brechtiano - e canta, sostenuto dalle musiche di Matteo Domenichelli. L’artista ha rielaborato in chiave elettronica le songs di Paul Dessau che accompagnavano l’opera di Brecht e composto brani originali che alternano atmosfere rarefatte ed echi di guerra. La parte visiva dello spettacolo si avvale delle luci di Davide Riccardi e dei video di Daniele Salaris, mentre le scene e i costumi sono firmati da Carlo De Marino.

Elena Gigliotti ambienta lo spettacolo in un luogo e un’epoca indefiniti, con gli orrori delle battaglie scanditi dalle notizie dei tg, a cui si alternano continuamente spot pubblicitari adatti a ogni situazione, anche in tempo di guerra. «Lo straniamento voluto da Brecht si rispecchia nella nostra vita quotidiana, dove le immagini di guerra si alternano agli show televisivi e alle fiction della sera. Ci si trova a un gioioso aperitivo mentre la tv dietro di noi manda immagini tragiche» sottolinea la regista.

Madre Courage, venditrice ambulante che si sposta da un fronte all’altro per vendere la sua merce agli eserciti, sopravvive alla guerra per mezzo della guerra. Il suo carro è l’ultimo baluardo del capitalismo, è l’algoritmo che promette di soddisfare tutti i bisogni.

Ma cosa determina le scelte che la portano a perdere i suoi stessi figli? L’istinto di sopravvivenza? L’ossessione per il denaro? La rassegnazione a un mondo che “così va e non va bene”?

Giocando con diversi registri, Simonetta Guarino ci rivela tutta l’umana ambiguità di questa antieroina stretta da necessità contrastanti, madre di tutti i colpevoli e di tutte le vittime.

 «Madre Courage e i suoi figli è un’opera invasa di gaiezza e serietà, che ci costringe a stare dalla parte di nessuno e dalla parte di tutti, a confrontarci con la guerra come evento fuori e dentro di noi» afferma ancora Elena Gigliotti. «È la consapevolezza che ogni altro da noi vive anche in noi, e che da un giorno all’altro i ruoli si rovesciano e tutto può cambiare».

Alla Claque la sfida di battute e rime

Super User 30 Aprile 2023 686 Visite

Mercoledì 3 maggio alle ore 21.30 sul palco de La Claque serata finale di “Punchline”, la sfida a colpi di battute e rime tra stand up comedian e freestyler, ideata dagli autori Claudio Cabona e Matteo Monforte, possibile grazie a Fondazione Luzzati Teatro della Tosse e a Regione Liguria.

A sfidarsi per aggiudicarsi il titolo i vincitori delle prime due serate riuniti in  due squadre, composte ognuna  da un comico e un rapper: Paul D. Genovese con  DBMC e Daniele Raco con Blood.

Paul D. Genovese, nato a Genova nel 1987, è considerato uno dei principali esponenti della stand up comedian genovese, che fa del dark humour il suo tratto distintivo. Attraverso la comicità porta sul palco la sua vita, il suo trascorso e l'imbarazzo di essere un uomo a metà strada tra la spensierata fanciullezza e i fastidi dell’età adulta. Insieme a lui DBMC, cloud rapper e freestyler nato a Genova nel 1999 e conosciuto grazie alla partecipazione alle battle di El Rincon, Link, Level Up e Iceberg, contest da lui creato.

A sfidarli con il suo umorismo irriverente e provocatorio, il comico savonese Daniele Raco, considerato uno dei padri della stand up comedian italiana, nonché colonna portante dei Bruciabaracche e volto di Zelig. Accanto a lui Blood, nome d'arte di Elia Pazzaglia, genovese classe 99' che affianca la carriera da rapper e freestyler agli studi in ingegneria.

Ospite della serata il rapper Jerry Sampi: classe 1999, nato a Manta in Ecuador e cresciuto a Genova, è uno dei rapper più rappresentativi della nuova generazione hip-hop ligure;  attualmente  nel roster Harshtimes di Dj Harsh - Island Records - Universal Music ,  presenterà due canzoni del suo repertorio.

Paolo Fizzarotti

Cogoleto, nuovo appuntamento con la rassegna “Il libracco”

Super User 30 Aprile 2023 933 Visite

Venerdì 5 maggio, nuovo appuntamento con la rassegna “Il libracco” organizzata dall'associazione culturale Cogoleto Otto in collaborazione con il Circolo Arci Mario Merlo e con lo SPI C.I.G.L. di Cogoleto. A partire dalle 18,30 la sede del circolo di via Parenti 24 ospiterà la presentazione dell'antologia di racconti “Ci sedemmo dalla parte del torto” (2022, Prospero Editore), a cura di Heiko H. Caimi eViviana E. Gabrini. Ospiti della serata saranno la co-curatrice Gabrini e Antonella Zanca, milanese, una delle 46 firme che compongono la raccolta.

A dialogare con loro ci sarà il presidente dell'associazione Maurizio Gugliotta. L'antologia, che è dedicata alla memoria di Valerio Evangelisti, scomparso un anno fa e presente nell'antologia con il toccante Rachid, parla di emarginazione, povertà, omofobia, follia, cadute eriscatti. L’idea di questa antologia nasce da un oscuro fatto di cronaca che si consuma a Casteggio, uncomune dell’Oltrepo Pavese, nel lontano 1943, quando una camicia nera uccise per gioco un bimborom di dieci anni. Una storia agghiacciante, di cui si è quasi del tutto persa memoria, che a Viviana Gabrini è stata raccontata dal padre e che in paese oramai conoscono in pochi. A ricordarla c’è la tomba del piccolo Mustafa, nel cimitero comunale: i genitori dolenti posero, si legge sulla lapide. Una morte assurda. Un bimbo usato come bersaglio e un colpo sparato al grido di: «Bisognerebbeammazzarli tutti!». Un grido che ricorda da vicino slogan e vicende recenti.

«Sulla vicenda – spiega Caimi - Gabrini aveva già pubblicato un racconto sul blog letterario Sdiario, curato da Barbara Garlaschelli. Ma non le bastava. Voleva fissarlo su carta. Voleva che in tanti conoscessero Mustafa e la sua storia: un gesto piccolo, che non lo restituirà al mondo, ma l’idea che sprofondi completamente nell’oblio non le dava pace. E così ha pensato di creare un’antologia di racconti scritti da tanti autori diversi, chiamati a raccontare gli ultimi in tutte le loro sfaccettature. E, visti i tempi che corrono, le è venuto istintivo pensare al titolo di brechtiana memoria Ci sedemmo dalla parte del torto”. In Ci sedemmo dalla parte del torto si trovano racconti ambientati nel presente, nel passato e nel futuro, prevalentemente in Italia ma anche oltre i confini del nostro Paese, di taglio realistico o più nettamente fantastico. Così abbiamo racconti che parlano di follia, di disabilità, di razzismo, di povertà, di omosessualità e di tanto, tanto altro: tutte le sfumature dell’essere o del diventare “ultimi”. L'incontro si inserisce ne “Il Libracco”, rassegna iniziata a ottobre 2022 che mensilmente presenta libri di autori locali e non.

Paolo Fizzarotti

I Motus sbarcano a Genova con “Tutto brucia” al teatro Ivo Chiesa

Super User 30 Aprile 2023 1043 Visite

I celebri Motus, performer di livello internazionale, portano sul palcoscenico del teatro Ivo Chiesa la loro riscrittura delle “Troiane” di Euripide. La guerra è persa, Troia è già stata distrutta. Su una spiaggia coperta di cenere le donne piangono morti che non possono seppellire. Si apre così “Tutto brucia” dei Motus, riscrittura di “una tragedia che inizia con una fine”, ovvero le Troiane di Euripide.

Gruppo di spicco della ricerca teatrale europea, i Motus - nati a Rimini negli anni Novanta dall’incontro di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò - si sono rivelati sin da subito una realtà capace di investigare come poche altre le inquietudini e le tensioni del nostro presente.

Tutto brucia prende in prestito una frase di Cassandra che compare nella versione delle Troiane firmata da Jean Paul Sartre, ma accoglie anche parole e suggestioni dalle opere di studiose della questione di genere come Judith Butler e Donna Haraway, degli antropologi Ernesto de Martino e Edoardo Viveiros de Castro e della scrittrice zimbabwese NoViolet Bulawayo, accendendo molteplici riflessioni sulla nostra contemporaneità.

Su una scena nera come il petrolio, armate di spade infuocate si muovono la magnetica Silvia Calderoni, attrice storica dei Motus, e la danzatrice Stefania Tansini. Interagisce con loro la cantante Francesca Morello alias R.Y.F., autrice delle musiche originali che esegue dal vivo con la sua chitarra elettrica.

Ridotte a bottino di guerra, le Troiane aspettano di partire schiave verso territori stranieri. Il loro lamento si propaga attraverso il Mediterraneo ferito, allora come oggi, da migrazioni, guerre e diaspore. 

3 – 4 maggio 2023

Genova, Teatro Ivo Chiesa

MOTUS

Tutto brucia

ideazione e regia Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande

con Silvia Calderoni, Stefania Tansini

canzoni e musiche live R.Y.F (Francesca Morello)

testi delle lyrics Ilenia Caleo e R.Y.F. (Francesca Morello)

 

Paolo Fizzarotti

Teatro Carlo Felice, tutto pronto per la ‘doppia’ Norma

Super User 29 Aprile 2023 1164 Visite

Il penultimo appuntamento con la stagione lirica dell’Opera Carlo Felice di Genova sarà Norma, tragedia lirica in due atti di Vincenzo Bellini sul libretto di Felice Romani, che andrà in scena con sei recite programmate da martedì 2 a giovedì 11 maggio. Sul podio Riccardo Minasi, direttore musicale del teatro; regia di Stefania Bonfadelli, scene di Serena Rocco, costumi di Valeria Donata Bettella, coreografie di Ran Arthur Braun, luci Daniele Naldi.

Il nuovo allestimento del Carlo Felice è in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna. Orchestra, coro e tecnici sono dell’Opera Carlo Felice. Maestro del coro Claudio Marino Moretti.

Gli interpreti protagonisti della produzione saranno Vasilisa Berzhanskaya / Gilda Fiume (Norma), Carmela Remigio / Anna Dowsley (Adalgisa), Stefan Pop / Antonio Corianò (Pollione), Alessio Cacciamani / Mariano Buccino (Oroverso), Simona Di Capua (Clotilde), Blagoj Nacoski (Flavio).

Con Norma si consacra definitivamente la fama di Bellini. Nonostante alcune esitazioni di fronte alla prima rappresentazione, avvenuta il 26 dicembre 1831 al Teatro alla Scala, l’opera si affermò velocemente come uno dei titoli più amati dal pubblico. All’impeccabile forza drammatica del soggetto - tratto dall’omonima tragedia di Alexandre-Louis Soumet - si unisce una scrittura musicale in cui Bellini, a partire dalla Sinfonia d’apertura, raggiunge l’apice del proprio lirismo. La vocalità passa dalla straordinaria chiarezza e incisività dei recitativi al più dolce melodismo delle arie, con imponente impianto colare che sostiene l’opera come un maestoso fondale.

Al Teatro Carlo Felice la Norma andrà in scena in due versioni: nella prima sarà rappresentata l’opera iniziale, la celebre aria ‘Casta Diva’ in Sol maggiore; nella seconda il cast scenderà al Fa maggiore, così come l’aveva modificata Bellini.

‘Inside show’ al Politeama Genovese: Balbontin porta in scena la sua “parte interiore”

Super User 28 Aprile 2023 983 Visite

Giovedì 18 maggio, alle ore 21, al Politeama Genovese va in scena il nuovo spettacolo di Enrique Balbontin “Inside Show”, in cui il comico genovese si mette a nudo e porta sul palcoscenico i personaggi più amati del suo repertorio.

«Con “Inside show” voglio mostrare per la prima volta la mia parte interiore, che se possibile è anche peggio di quella esteriore – scherza il comico – La maggior parte dello spettacolo è composto da racconti e aneddoti della mia vita che non ho mai portato sul palco, pensieri e riflessioni chiusi nella mia psiche e rimasti inespressi… e forse era meglio così!».

Una “psicommedia” che funge da antidoto all’inespresso, ai pensieri rimasti tali e alle parole non dette. Momenti in cui “Enraz” condivide col pubblico inconfessabili emozioni, spesso politicamente scorrette, imbarazzanti verità chiuse a chiave nella cantina dell’anima. Il tutto tra monologhi, recensioni, parentesi sul degrado umano e considerazioni varie sul significato di essere liguri. Tra le novità spicca il “Montessori moment”, dedicato ai bambini, con la canzoncina “Bombe su Disneyland”. Presenti sul palco anche i personaggi più amati e famosi del suo repertorio: il “Savonese”, il nipponico “Minghiu Pegasù” e il punkabbestia col cane “Sklero”. Un assaggio di ciò che il comico porterà sul palco si può vedere nel video pubblicato sui suoi canali social nelle ultime ore: https://www.facebook.com/enrique.balbontin.77/videos/888376038924266 .

Balbontin sarà accompagnato sul palco dalla musica delle “Barche a torsio”, duo folk di canzoni in genovese formato da Andrea Zannini, in arte Zanna (voce) e Francesco Cassinelli, in arte Pereira (chitarra). 

Enrique Balbontin è un comico, cabarettista e conduttore televisivo genovese. Dopo molte esperienze televisive e alcune piccole apparizioni cinematografiche, nel 2013 fonda insieme ai colleghi Alessandro Bianchi, Andrea Ceccon e Fabrizio Casalino i “Pirati dei Caruggi”, collettivo comico che porta in scena spettacoli teatrali da tutto esaurito.

I biglietti dello spettacolo si possono acquistare online sul sito del Politeama Genovese (link: https://www.politeamagenovese.it/2023/03/15/enrique-balbontin/ ) oppure direttamente al botteghino del teatro. Per informazioni e prenotazioni: 010 8393589.

“Start and Go - Il teatro si fa impresa”, ecco i sei vincitori

Super User 14 Aprile 2023 1451 Visite

“Start and Go – Il teatro si fa impresa” è un progetto del Comune di Genova e del Teatro Pubblico Ligure, diretto da Sergio Maifredi: il progetto è giunto quest'anno alla sua seconda edizione. Ieri sono stati annunciati i sei vincitori del 2023. Si tratta di Francesca Ginepro della Spezia, Giuseppe Maria Martino di Napoli, Simone Miglietta di Lecce, Alessandro Stracuzzi di Bergamo, Salvatore Ventura di Palermo e Valentina Viviano di Genova. I vincitori sono stati presentati giovedì mattina presso il Genova Blue District in via del Molo.

“Start and Go – Il teatro si fa impresa” è un progetto voluto dal Comune di Genova, ideato dal direttore artistico del Teatro Pubblico Ligure Sergio Maifredi e realizzato in collaborazione con Hangar Piemonte.

In tutto sono state presentate 27 domande, di cui 6 escluse perché non conformi alle richieste del bando. Delle 21 ammesse, 5 provengono dalla Liguria, 4 dalla Sicilia, 3 dalla Lombardia, 2 dalla Campania, 2 dalla Toscana, 1 dal Trentino Alto Adige, 1 dal Molise, 1 dal Piemonte, 1 dalla Puglia e 1 dal Lazio. Molto alto il livello delle proposte, che sono state selezionate da una Commissione costituita da rappresentanti del Comune di Genova, di TPL Teatro Pubblico Ligure e di Fondazione Piemonte dal Vivo.

I selezionati parteciperanno ad un percorso di formazione con gli esperti di Hangar, progetto voluto all’assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte e realizzato dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, che dal 2014 si occupa di supporto e sviluppo del comparto culturale.

Start and Go promuove arte e concretezza e vuole rendere concrete le aspettative di giovani creativi vicino allo spettacolo dal vivo l’arrivo di proposte da ogni parte d’Italia dimostra sia la validità della formula Start and Go sia l’attenzione e la volontà di molti giovani oltre alle importanti necessità formative utili a superare alcuni ostacoli burocratici per promuovere il proprio talento. Inizia ora un percorso formativo con esperti di grande professionalità che seguiranno gli artefici dei 6 progetti selezionati. Un percorso che dimostra l’importanza del Teatro per Genova da sempre punto di riferimento del Teatro in Italia.

«Start and Go - Il Teatro si fa impresa, giunto alla sua seconda edizione, è un progetto - dichiara Sergio Maifredi - creato per dare alle giovani compagnie teatrali che sia avviano al professionismo una formazione d’impresa. Le capacità artistiche sono un elemento fondamentale per la riuscita di un progetto ma solo se unite alle capacità organizzative, possono raggiungere un obiettivo economicamente sostenibile. In una dinamica come questa, il gruppo è una forza capace di superare le fragilità del singolo artista, giungendo a un traguardo concreto che trova la sua forma nell’unione di diverse competenze. Tutto questo con l’intento di realizzare un sogno».

Gli esperti di Hangar assieme al Teatro Pubblico Ligure ed al Comune di Genova affiancheranno i giovani selezionati su diversi temi, dal project management al fundraising, dalla consulenza aziendale e organizzativa alla comunicazione strategica fino al digital marketing. Verranno affrontati temi come la riforma del terzo settore e le necessarie pratiche per la realizzazione degli spettacoli dal vivo.Gli incontri di formazione saranno concentrati nel tempo ed in parte saranno individuali per ogni compagnia selezionata per Start and Go, previsti anche incontri on-lineLe aree strategiche di riferimento su cui START AND GO interverrà sono:Project management, Comunicazione strategica, Fundraising, Digital trasformation, Agibilità, Siae e biglietteria. Il percorso di formazione si concluderà con una presentazione pubblica del gruppo neo costituito, nel mese di ottobre, promossa e sostenuta dal Comune di Genova. 

Paolo Fizzarotti

Colazione in jazz al Teatro Modena

Super User 14 Aprile 2023 801 Visite

Domenica 16 aprile (ore 10.30) al Teatro Gustavo Modena ultimo imperdibile appuntamento con la rassegna Jazz’n’Breakfast che in questa stagione ha visto quasi tutti i concerti sold out.Per il gran finale intitolato Blues Legacy, il palco si riempie dell’energia di Small Factory Ensemble, un gruppo ispirato agli organici dixieland del jazz originario di New Orleans, alle prese con il repertorio di alcune signore del blues quali Bessie Smith e Billie Holiday.

La formazione racchiude tre generazioni di musicisti ed è composta da Laura Torterolo (voce), Raphael Belziti (clarinetto), Stefano Mati (sax), Matteo Mannino (tromba), Lorenzo Bonora (trombone), Giacomo Carrano (basso tuba), Luca Falomi (chitarra), Riccardo Barbera (contrabbasso), Rodolfo Cervetto (batteria). Nella scaletta del live brillano canzoni come Backwater blues, Poor man’s blues, Strange Fruit, divenuti brani simbolo della lotta per i diritti civili degli afro-americani e portati al successo da Bessie Smith “l’imperatrice del blues” e dalla “divina” Billie Holiday.Come sempre l’inizio del concerto è alle ore 10.30. La colazione in teatro è servita a partire dalle 9.30 nel foyer completamente rinnovato della adiacente Sala Mercato.Ingresso 8 euro (colazione + concerto). 

Jazz’n’breakfast

Blues Legacy

16 aprile 2023 ore 10,30

Teatro Gustavo Modena 

con Small Factory Ensemble

concerto ispirato al libro di Angela Davis “Blues e femminismo nero”

Paolo Fizzarotti

“Moriremo tutti, ma tu di più”: il monologo di Cristina Chinaglia al Teatro Sociale di Camogli

Super User 11 Aprile 2023 1363 Visite

Cristina Chinaglia è uno dei volti femminili più noti di Colorado, Zelig Lab, La TV delle Ragazze. Il suo è un umorismo intelligente, tagliente, talvolta cinico. Ma sempre spiazzante e irresistibile. Soprattutto quando, da donna, ironizza sugli stereotipi del femminile.

È lei la protagonista del primo spettacolo del Teatro Sociale di Camogli dopo la pausa di Pasqua, venerdì 14 aprile alle ore 19.30, un appuntamento che fa parte del ciclo “Aperitivo a Teatro” (la cui formula prevede la possibilità di gustare un aperitivo durante lo spettacolo, servito esclusivamente nei palchi dal "Caffè del Teatro", con una maggiorazione di 5 € sul costo del biglietto).

Titolo, “Moriremo tutti, ma tu di più”, un monologo – non solo interpretato, ma anche scritto da Chinaglia – in forma di stand-up comedy, con tocchi di umorismo nero. La protagonista, la trentenne Marta, si ritrova infatti a vivere sulle soglie di un mondo che sta per finire, una prospettiva apocalittica che esaspera le sue nevrosi e idiosincrasie, costringendola a fare i conti con i piccoli e grandi problemi della vita. Un testo che passa a contrappelo il particolare e l’universale, facendo ridere sia sui massimi che sui minimi sistemi.

Cristina Chinaglia, nata in provincia di Rovigo, si è laureata in Lingue a Padova e ha studiato alla scuola di Teatro di Bologna. In seguito si è specializzata al TeatroLab diretto da Antonio Albanese e Giorgio Comaschi. Nella sua carriera ha lavorato, tra gli altri, con Dario Fo, Franca Rame e Giorgio Albertazzi. Si è inoltre perfezionata nel mimo con Steve Wasson e Corinne Suom, una componente fondamentale dei suoi spettacoli, caratterizzati da una forte comicità espressiva e gestuale.

Punchline: alla Claque va in scena la sfida a colpi di battute e rime taglienti

Super User 28 Marzo 2023 863 Visite

Mercoledì 5 aprile, alle ore 21:30, alla Claque del Teatro della Tosse (vico di S. Donato) debutta “Punchline”, la prima di tre serate dedicate alla comicità e al rap, in cui giovani stand up comedian e freestyler si sfidano a colpi di battute e rime taglienti. Le serate di “Punchline”, tutte a ingresso gratuito, proseguono mercoledì 19 aprile e mercoledì 3 maggio.

Possibile grazie a Fondazione Luzzati Teatro della Tosse e a Regione Liguria, il format è ideato dagli autori Claudio Cabona e Matteo Monforte e vede protagonisti giovani talenti emergenti della comicità, del rap e del freestyle. A presentare la prima serata sarà il comico e presentatore genovese Daniele Ronchetti “Gabri Gabra”, membro fisso dei Bruciabaracche, volto di Sportitalia, Colorado Cafè e Le Iene. Durante l’evento, Gabra sarà anche protagonista, fra una sfida e l’altra, di alcuni sketch. Ospite della serata il rapper e produttore Eames, all’anagrafe Alberto De Scalzi, che sarà protagonista anche di un tributo al padre, l’indimenticabile cantautore Vittorio De Scalzi.

«Un originale e divertente spettacolo in tre serate che esprime alla perfezione la nostra visione di una cultura diffusa e accessibile a tutti, non più ristretta a un pubblico di pochi appassionati e addetti ai lavori ma aperta alle nuove forme di espressione artistica e musicale provenienti dal mondo dei più giovani e non solo – dichiara il presidente e assessore alla Cultura della Regione Liguria Giovanni Toti –. Le istituzioni politiche e culturali devono stimolare, sostenere e condividere format come “Punchline”, capaci di mettere in comunicazione due mondi in apparenza diversi come comicità e musica rap ma che, in realtà, si assomigliano per linguaggio, modalità espressive e capacità di raccontare la nostra società per quello che è davvero, senza maschere e ipocrisie».

«Per Fondazione Luzzati Teatro della Tosse la multidisciplinarietà e l’attenzione ai nuovi linguaggi sono tratti caratteristici del lavoro che si svolge tutto l’anno all’interno delle diverse sale di programmazione – racconta Emanuele Conte, presidente di Fondazione Luzzati Teatro della Tosse – così come l’attività di scouting, che da sempre la Tosse porta avanti dando spazi, possibilità e valore ai nuovi talenti. Siamo stati quindi molto felici quando Matteo Monforte e Claudio Cabona ci hanno proposto di pensare insieme e di produrre Punchline, un progetto giovane e per i giovani centrato su due forme di espressione della scena contemporanea come il rap e la stand up. Un progetto che arricchisce il nostro programma rendendolo ancora più popolare, aperto, curioso ed accessibile. Un primo esperimento che, grazie al sostegno della Regione Liguria, potrà confrontarsi con il pubblico e iniziare un cammino che ci auguriamo possa proseguire negli anni».

 

ORIENTAMENTI TOUR

Prima di ogni spettacolo, al pomeriggio, avrà luogo una tappa di Orientamenti Tour per parlare ai giovani di sogni e talento ma anche per farli sperimentare in prima persona con una lezione sulla scrittura scenica e la possibilità di una “prova aperta” in cui sperimentarsi sul palco. Tale attività, oltre a far conoscere meglio alcune professioni dello spettacolo, darà ai giovani partecipanti un’occasione per potenziare le loro soft skills quali la capacità di parlare in pubblico, il lavoro di squadra, la fiducia in sé stessi. È possibile prenotare la partecipazione a questi laboratori sul sito www.orientamenti.regione.liguria.it

«“Punchline” propone un format innovativo che mette al centro i giovani, un messaggio che ben si sposa con la mission di Orientamenti – commenta l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola – Per questo, prima di ogni spettacolo, avrà luogo una tappa di Orientamenti Tour per parlare ai giovani di sogni e talento, ma anche per far loro sperimentare in prima persona le professioni dello spettacolo, grazie ad una lezione sulla scrittura scenica e la possibilità di una “prova aperta” in cui mettere alla prova e scoprire le proprie attitudini. Un’opportunità per i nostri ragazzi di acquisire competenze e strumenti per compiere delle scelte consapevoli sul proprio futuro».

 

COME FUNZIONA “PUNCHLINE”

«“Punchline” nasce per dare spazio a giovani comici di stand up e a rapper freestyler, identità artistiche molto simili per modalità di espressione – spiegano gli ideatori del format Claudio Cabona e Matteo Monforte – Ogni sera, saliranno sul palco due squadre composte da un comico e da un rapper, che si sfideranno in tre manche sfoderando battute e rime su diversi argomenti. Alla fine di ciascuna manche, sarà il pubblico a decretare il vincitore attraverso le ovazioni, proprio come avviene nei grandi format internazionali. Chi viene applaudito di più vince la gara».

I protagonisti della prima serata sono i comici Federico DOC e Paul D. Genovese e i freestyler Nessuno e DBMC. Il savonese Federico Doc si definisce “beard comedian”, comico barbuto e ironico rappresentante della cultura della barba; nei suoi monologhi parla di sé, del suo vissuto e di tutto ciò che lo circonda. Paul D. Genovese, nato a Genova nel 1987, è uno stand up comedian che fa del dark humour il suo tratto distintivo, portando sul palco la sua vita, il suo trascorso e l'imbarazzo di essere un uomo a metà strada tra la spensierata fanciullezza e i fastidi dell’età adulta. 

A sfidarsi a colpi di rime il freestyler Nessuno, all’anagrafe Michael Longobardi, sanremese classe 1997 con già diversi anni di battle alle spalle, oltre al riconoscimento di campione regionale del Fight Club nel 2019; oggi sta lavorando al suo primo disco. Contro di lui DBMC, cloud rapper e freestyler nato nel 1999 Genova e conosciuto grazie alla partecipazione alle battle di El Rincon, Link, Level Up e Iceberg, contest creato da lui. Christian, questo il suo nome, ha debuttato nel mondo del rap con l'improvvisazione e in seguito si è fatto conoscere con le sue canzoni.

 

La prima manche che vede sfidarsi le due squadre composte rispettivamente da un comico e da un freestyler è a tema libero, la seconda è sulla "scuola" e la terza sulle "fidanzate". Battuta contro battuta e rima contro rima, le squadre dovranno convincere il pubblico, unico giudice della serata, per meritarsi il titolo di vincitore dell’evento. «Ci siamo ispirati ai format internazionali e per la prima volta abbiamo voluto portare sul palco comici e rapper insieme – continuano gli ideatori Claudio Cabona e Matteo Monforte – Secondo noi sarà un esperimento interessante perché comicità e rap hanno molte cose in comune: il linguaggio diretto, i ritmi, il dialogo, il modo unico di attaccare e bucare la realtà. Per questo abbiamo deciso di metterli insieme e creare delle vere e proprie sfide, lasciandoli liberi di esprimersi nella loro schiettezza e durezza. “Punchline” è proprio il termine tecnico che definisce una barra rap o una battuta comica dura e cruda, volta a colpire e a creare stupore. Questa sarà la puntata pilota di un progetto che speriamo possa spiccare il volo e dare maggiore visibilità a queste forme di espressione».

Il violino di Paganini per i bambini, alla Tosse

Super User 23 Marzo 2023 845 Visite

Sabato 25 marzo, alle ore 16, in un mondo fantastico di marionette, prenderà vita sul palco dei Teatri di S.Agostino, un violino molto speciale: “Capricciolò: il violino di Niccolò Paganini”.

E' uno spettacolo che racconta una storia speciale, in un gioco sorprendente di luci e scenografie, con pupazzi e marionette a vista guidate con maestria da Paola Ratto e Valentina Delli Ponti ripercorrendo l’esistenza avventurosa di un personaggio mitico della storia della musica, che prende vita sulle sue stesse note suonate in scena dal violinista Marco Mascia, in particolare i 24 Capricci, capolavori di virtuosismo e maestria tecnica; vissuto fra le braccia e vicino al cuore di Paganini per tutta la vita, Capricciolò svelerà cosi il lato più intimo del grande compositore, svelandone la quotidianità fatta di studio e fatica ma anche i rapporti con il padre, il figlio e gli altri musicisti dell’epoca.

Un ritratto inedito di un artista che tutti conoscono nei suoi lati più eccessivi, nelle intemperanze da “divo” ma che il mondo, suggestivo e diretto, del teatro di figura restituisce nella sua semplice umanità.

Sabato 25 marzo h. 16.00 - Teatri di S. Agostino – Sala Trionfo

CAPRICCIOLÒ - IL VIOLINO DI NICCOLÒ

Testo Fabrizio Gambineri e Paola Ratto

Musiche Niccolò Paganini

Scene, costumi, marionette e pupazzi Paola Ratto e Valentina Delli Ponti

Progetto luci Andrea Torazza

Voci registrate Arianna Comes, Pietro Fabbri, Alberto Bergamini

Regia Teatro Appeso a un Filo

Con

Paola Ratto, Valentina Delli Ponti - marionette

Marco Mascia - violino

 

Età consigliata 6 anni

Tecnica: musica dal vivo, marionette e pupazzi

 

Paolo Fizzarotti

Il ritorno di Italia-Brasile, al Modena

Super User 21 Marzo 2023 906 Visite

Lo scrittore, regista e narratore Davide Enia porta in scena, dal 22 al 25 marzo al Teatro Gustavo Modena, “Italia - Brasile 3 a 2 il ritorno”, la versione aggiornata di uno dei suoi monologhi più amati, con cui vent’anni fa vinse il prestigioso Premio Ubu.

Italia – Brasile, la sfida mondiale disputata allo stadio Sarrìa di Barcellona la sera del 5 luglio 1982 non fu una semplice partita di calcio ma un epico confronto tra due nazionali leggendarie, un momento di aggregazione, esaltazione e celebrazione collettiva. Nell’appassionante monologo di Enia c’è tutta l’adrenalina di quei 90 minuti: dai miracoli di Zoff alla corsa di Tardelli, dalle geometrie di Falcao all’intelligenza di Socrates, dalle scaramanzie di Bearzot fino all’imprendibile Paolo Rossi che con la sua tripletta divenne l’incubo della nazionale verdeoro.

Lo spettacolo opera su due binari diversi ma convergenti: il primo è quello della coscienza collettiva, tramite il ricordo di quell'evento specifico, che segna un atto identitario e comunitario. Il secondo è quello della coscienza intima, ovvero l'operazione privata di ricomposizione dei temi e dei sentimenti affrontati, rapportandoli al proprio vissuto.

Tra entusiasmi, risate e commozione, il vibrante racconto ha dei brevi intervalli musicali con gli inserti rock del batterista Fabio Finocchio e del chitarrista Giulio Barocchieri.Lo spettacolo va in scena al Teatro Gustavo Modena da mercoledì 22 a sabato 25 marzo. Mercoledì e venerdì inizia alle ore 20.30, giovedì e sabato alle 19.30.

 

Italia - Brasile 3 a 2 il ritorno

di e con Davide Enia

musiche in scena Giulio Barocchieri, Fabio Finocchio

luci Paolo Casati

suoni Paolo Cillerai

produzione Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Sipario Toscana in collaborazione con Fondazione Armunia Castello Pasquini Castiglioncello – Festival Inequilibrio

 

Paolo Fizzarotti

I Tre Porcellini sono alla Tosse

Super User 20 Marzo 2023 722 Visite

Domenica 26 marzo, alla Sala Trionfo, va in scena “La ballata dei tre porcellini”.

Tratto dal celebre ed intramontabile racconto, lo spettacolo segue rispettoso la fiaba tradizionale che torna a rivivere nelle parole e nei gesti di due eccentrici cantastorie, musicisti, illusionisti e trasformisti, sviluppandosi in un gioco di matrioske al contrario, in un susseguirsi di risate e paura, suspense e colpi di scena.

Una storia di crescita e di pericoli narrata e cantata in un gioco frenetico che coinvolge attori, pupazzi e lo stesso pubblico, che si troverà catapultato dentro la casa mentre fuori il lupo ulula inferocito scuotendo la porta.

  

Domenica 26 marzo ore 16.00 – Teatri di S. Agostino – Sala Trionfo

LA BALLATA DEI TRE PORCELLINI

Di e con Giacomo Anderle e Alessio Kogoj

Produzione I Teatri Soffiati

Organizzazione Saba Burali

Dai 4 anni

Tecnica: teatro d’attore, teatro di figura, musica, piccole magie

 

Paolo Fizzarotti

La Maschera di Cera alla Claque

Super User 20 Marzo 2023 597 Visite

Sul palco de La Claque venerdì 24 marzo alle ore 22, dopo il blocco forzato a causa della pandemia, la Maschera di Cera torna con il 20+1 tour (con un anno di ritardo rispetto alla data del ventennale), uno spettacolo antologico con tutti momenti salienti del gruppo e il caratteristico sound fatto di tastiere immaginifiche, ritmiche cangianti, una pletora di fiati, un potente basso distorto e una voce versatile ed emozionante. Il tour si muoverà tra Italia, Inghilterra, Canada e Francia per celebrare i 20 anni di attività del gruppo.

La Maschera Di Cera è uno dei gruppi-cardine per la riscoperta del glorioso suono prog italiano degli anni Settanta. Attiva dal 2002, la formazione genovese è stata una delle poche a rispettare in tutto e per tutto questo tipo di sonorità, fatta di calde e potenti atmosfere sinfoniche e testi in lingua madre.

Il RPI è passione prog allo stato puro che la Maschera Di Cera è stata in grado di ricreare e diffondere realizzando sei album e una lunga serie di concerti in Italia, Europa, Stati Uniti e Canada.

Il terzetto-base che da sempre anima la formazione (Alessandro Corvaglia a voce e chitarra acustica, Agostino Macor alle tastiere e Fabio Zuffanti al basso) sarà coadiuvato dalla presenza di Martin Grice (Delirium) a flauto e sax e di Andrea Orlando (La Coscienza di Zeno, Finisterre) alla batteria.

 

Venerdì 24 marzo – h. 22.00 – La Claque

LA MASCHERA DI CERA – 20 Years + 1

Alessandro Corvaglia - voce e chitarra acustica,

Agostino Macor - tastiere

Fabio Zuffanti - basso

Martin Grice- flauto e sax

Andrea Orlando - batteria

 

Paolo Fizzarotti

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