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Ponte Morandi, un anno dalla tragedia

Super User 14 Agosto 2019 1075 Visite

11:36 del 14 agosto 2018, 11:36 del 14 agosto 2019. E' passato un anno ma sembra essere passata una vita, anzi 43 vite. Quelle stroncate da un incredibile, assurdo crollo di un ponte autostradale tra i più importanti d'Italia. Nello stesso istante di un anno fa, oggi, le campane di tutte le chiese di Genova hanno fatto sentire i loro rintocchi a lutto e tutte le sirene sono state messe in funzione. Un momento di sublime tristezza ma anche di speranza nella Fede, come Papa Francesco ha indicato nella lettera ai genovesi per l'occasione. Mentre il cardinale Angelo Bagnasco, nell'omelia della messa in suffragio, celebrata in un capannone poco distante dal ponte della morte e presente il presidente Mattarella, ha definito “angeli tra le braccia di Dio, affacciati dalla finestra del cielo a pregare per tutti”, le vittime di quello che il porporato ha definito “apocalisse che ci ha lasciati senza respiro”.
Commossa e determinata ha chiesto giustizia Egle Possetti, rappresentante delle famiglie delle vittime, indicando come sotto quelle macerie abbiano perso una parte del loro cuore. Le vittime, ha detto, sono state “condannate a morte” per unica colpa di essere stati in quel momento su quel ponte. Allo Stato ha chiesto di avere maggiore attenzione nell'affidare strutture pubbliche ai privati e comunque maggiore vigilanza su queste e chi le gestisce. “Tragedia del genere – ha detto la donna – non devono più accadere”. Ed ha invocato giustizia, la stessa che hanno indicato essere indispensabile i vice premier Salvini e Di Maio, con quest'ultimo che ha ribadito la volontà di revocare la concessione agli attuali gestori.
Parole commosse ed assicurazione che lo Stato è con Genova, sono venute poi dal premier Conte, che ha ricordato come sia più volte venuto a Genova per seguire l'iter prima di demolizione, poi di ricostruzione già peraltro iniziata. Voci sincrone poi quelle del sindaco di Genova e commissario straordinario alla ricostruzione Marco Bucci e del governatore ligure Giovanni Toti. Entrambe le massime cariche locali hanno ricordato come tutta la città, in tutti i suoi vari aspetti, abbia lavorato all'unisono per superare questa criticità, forse unica al mondo. Da sottolineare il messaggio di pace e fratellanza venuto da Alfredo Majolese, presidente della Lega europea musulmana, che ha affermato come i morti sia tutti tristemente uguali, non ci siano morti di una o dell'altra religione.
Unanime e convinta la gratitudine ed il consenso di tutti all'opera dei soccorritori, in divisa o volontari, andata oltre ogni dovere. Opera svolta, ha sottolineato l'arcivescovo, con amore.
Mentre invece una delegazione di Autostrade presente alla cerimonia non è stata gradita ai parenti delle vittime, che hanno chiesto a Conte di farla allontanare; di qui la decisione di andarsene. In una nota sarà poi spiegato come i rappresentanti dei gestori abbiano deciso di lasciare il capannone dove si celebrava messa per non creare imbarazzo.

Dino Frambati

Morandi, Toti: chiediamo verità e giustizia

Super User 14 Agosto 2019 900 Visite

“Oggi è il giorno del dolore, perché ricordiamo le 43 vittime, per le quali speriamo e pretendiamo che ci sia presto una giustizia , ma è anche il giorno dell’orgoglio perché un anno dopo Genova si è risollevata e tutto quello che poteva essere fatto, è stato fatto”. Sono le parole pronunciate dal presidente della Regione Liguria e commissario per l’emergenza Giovanni Toti nel corso della commemorazione per le vittime del crollo del ponte che si è svolta questa mattina nell’area dove sta sorgendo il nuovo viadotto, nei pressi della pila 9, ad un anno di stanza dal 14 agosto 2018. Alla commemorazione che è stata officiata dal cardinale di Genova arcivescovo Angelo Bagnasco, nell’hangar trasformato in chiesa, erano presenti i 200  familiari delle vittime insieme al Presidente della Repubblica, il premier Conte, i vicepremier Di Maio e Salvini, i ministri Tria, Stefani, Bonafede e il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci.
“Il primo abbraccio di ogni donna e uomo della Liguria – ha continuato Toti -  va a chi oggi è qui e ha perduto un familiare in quel tragico crollo di un anno fa. Vi assicuro che ogni giorno di questo anno abbiamo lavorato tutti per essere all’altezza del vostro dolore e di quel ricordo, per una morte assurda e inspiegabile che è diventata una terribile fatalità per voi”.
“Poi è il giorno del dolore – ha aggiunto il presidente della Regione Liguria -  io credo che il vostro dolore non si sanerà mai, come non si sanerà mai il dolore per chiunque abbia vissuto quella giornata. Mi rivolgo pertanto a lei Presidente della Repubblica che ha seguito giorno dopo giorno la nostra vicenda con tanta cura. Il dolore dell’Italia si può lenire solo con la verità che un tribunale può pronunciare. La strage di Genova non può rimanere uno dei troppi avvenimenti italiani dove c’è poca verità. Il dolore della Repubblica si sanerà quando sapremo cosa è successo e conosceremo le responsabilità”.
“Ma oggi è anche il giorno dell’orgoglio – ha proseguito - perché quest’anno abbiamo fatto tanto insieme, abbiamo lavorato ognuno con le sue differenze. Ringrazio pertanto tutte le Istituzioni dello Stato, i Vigili del Fuoco che sono intervenuti per primi e tutte le divise, fino a tutti coloro che hanno lavorato con grande generosità per far sì che la nostra Regione e la nostra città si riprendessero in fretta”.
Il Presidente Toti ha citato per ultimo “la pila, un termine che è diventato famoso”, ha detto,  “e che vediamo crescere alle nostre spalle, il simbolo di ciò che si può fare quando si lavora tutti insieme. E la rappresentazione del sogno di una comunità che può diventare realtà. Quindi con il dolore di oggi vi dico continuiamo a sognare insieme perché il traguardo non è lontano”.

Serafini: tenerissimi i politici che reclamano meritocrazia

Super User 13 Agosto 2019 1672 Visite

“Trovo tenerissimi i “politici” che in queste ore, dopo essere stati nominati dai partiti in Parlamento, inseriti nei listini bloccati alle regionali, candidati presidenti o sindaci senza primarie, e nominati in ruoli amministrativi senza alcun merito o esperienza, reclamano meritocrazia e rinnovamento della classe dirigente. Sbaglio o sono gli stessi che senza i giusti “accompagnamenti” e le opportune obbedienze, non sarebbero stati eletti neanche all'assemblea del condominio?”. E’ il post su Facebook dell’ex assessora comunale Elisa Serafini, rivolto evidentemente a quei politici nominati (e miracolati) che ora chiedono un sistema diverso da quello di cui sono stati i primi beneficiari.

Morandi, Cassinelli: Genova esempio sulle emergenze

Super User 13 Agosto 2019 1105 Visite

“Un anno fa il crollo di Ponte Morandi ha provocato 43 vittime e numerosi feriti. Una cicatrice indelebile per Genova e per l’intero Paese. Da allora è stato fatto molto. Una corsa contro il tempo per la ricostruzione come mai prima, mentre la giustizia fa il suo percorso per rilevare e punire le relative responsabilità. Genova e la Liguria hanno dimostrato orgoglio e senno, un esempio per il Paese su come affrontare emergenze di queste dimensioni”. Lo ha detto il deputato Roberto Cassinelli di Forza Italia.

Maresca rompe il silenzio degli arancioni

Super User 13 Agosto 2019 1401 Visite

“Io sono con Toti, ma di quello che chiede Berlusconi a Salvini mi frega meno di zero, a me interessa solo lavorare per il bene della mia città e della mia regione. Io provengo dalla scuola Bucci, il resto sono chiacchiere da divano”. Con questo post Francesco Maresca ha rotto il silenzio che avvolgeva gli arancioni da qualche giorno, da quando sono venuti a conoscenza della trattativa tra Salvini e Berlusconi che in qualche modo potrebbe penalizzarli.
Per il consigliere delegato al Porto, che è stato uno degli arancioni più attivi a palazzo Tursi, sono solo chiacchiere da divano. E non pettegolezzi di Ferragosto sotto l’ombrellone.
Maresca poi con un video invita Berlusconi a stare "a fianco dei nipoti che hanno bisogno di un nonno più presente".

Domani la commemorazione delle vittime del Morandi

Super User 13 Agosto 2019 830 Visite

A un anno esatto dal crollo del Ponte Morandi, che ha causato 43 morti e grande commozione in tutto il Paese, l’Amministrazione comunale ha previsto una cerimonia commemorativa per ricordare quella tragedia e manifestare ancora una volta il cordoglio, la solidarietà e la vicinanza dei genovesi ai parenti delle vittime.
Presenti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, rappresentanti del Governo, rappresentanti dei Familiari e numerose autorità civili e militari. L’Arcivescovo di Genova Cardinale Angelo Bagnasco officerà alle ore 10 presso il capannone della nuova Pila 9 del viadotto Polcevera (via Greto di Cornigliano), una Messa in suffragio e – dopo gli interventi istituzionali del sindaco di Genova Marco Bucci, del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, dei rappresentanti Familiari delle Vittime e del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte – la città di Genova si fermerà per un minuto di raccoglimento alle ore 11.36, nel momento esatto del crollo. Il suono delle campane delle chiese cittadine e il fischio delle sirene delle navi attraccate nel porto renderanno questo momento ancora più toccante.
La cerimonia civile e religiosa verrà trasmessa in diretta dalla Rai radiotelevisione italiana, ma – proprio perché si tratta di una commemorazione di tutta la città – i genovesi potranno prendervi parte in prima persona. Verranno infatti posizionati due maxi schermi sul lato nord e sul lato sud di via 30 Giugno grazie ai quali sarà possibile seguire la Messa e gli interventi delle autorità.
Per agevolare l'accessibilità ai partecipanti, il Centro commerciale La Fiumara ha messo a disposizione a partire dalle 6 di mattina, il proprio parcheggio che funzionerà – dunque – da vero e proprio parcheggio di interscambio. L’Amt ha infatti raddoppiato – dalle ore 7.30 fino alla fine della manifestazione – le corse della linea 63 e i cittadini potranno raggiungere l’area della cerimonia utilizzando la fermata posizionata in via Pieragostini.
Anche il servizio di trasporto passeggeri della linea della Metropolitana è stato intensificato: a partire dalle ore 8 del mattino i convogli transiteranno con una frequenza di soli 5 minuti e i genovesi dall’uscita della stazione di Brin potranno raggiungere il luogo della manifestazione con un percorso pedonale che da via Fillak e via Campi conduce, grazie ad una passerella, in via 30 Giugno.
Per garantire l'accessibilità e la sicurezza dei partecipanti, sono state inoltre modificate la sosta e la viabilità in alcune strade, quali via 30 Giugno, via Greto di Cornigliano, via Tea Benedetti, via Perlasca, via Bagnasco, secondo le modalità di seguito elencate, comprese le operazioni di preparazione, già a partire da martedì 13 agosto. 

Ecco, nel dettaglio, le disposizioni adottate dalla direzione Mobilità del Comune di Genova:
- via 30 Giugno in entrambe le direzioni nel tratto compreso tra ponte Mons. Romero e Via Sandonà di Piave e via Al Ponte Polcevera nel tratto che adduce alla via 30 Giugno stessa è istituito il divieto di circolazione e sosta veicolare con rimozione coatta dei veicoli inadempienti dalle ore 21,00 di martedì 13 agosto alle 14,00 di mercoledì 14 agosto;
- via Greto di Cornigliano, è istituito dalle ore 00,00 alle ore 14,00 di mercoledì 14 agosto il divieto di circolazione e di sosta veicolare con rimozione coatta dei veicoli inadempienti.
- via Tea Benedetti, in entrambe le direzioni, nel tratto compreso tra Ponte Mons. Romero e via Bagnasco, è istituito il divieto di circolazione dalle ore 7,00 alle ore 14,00 di mercoledì 14 agosto; 
- via Perlasca nel tratto compreso tra Ponte di Cornigliano e Ponte Mons. Romero, è istituito il divieto di circolazione dalle ore 7,00 alle ore 14,00 di mercoledì 14 agosto;
- via Bagnasco nel tratto compreso tra via Bianchi e via Tea Benedetti, è istituito il senso unico di marcia in direzione ponente-levante dalle ore 7,00 alle ore 14,00 di mercoledì 14 agosto. Ciò al fine di una migliore gestione della viabilità inerente la circolazione veicolare della zona interessata dalle modifiche alla viabilità.
- in Via Renata Bianchi, per i veicoli provenienti da mare, giunti all’intersezione con via Perini è istituito l’obbligo di svolta a sinistra.

Il sindaco invita la cittadinanza a partecipare, se possibile, alla cerimonia e comunque a ricordare le vittime di ponte Morandi alle 11.36 con un momento di raccoglimento.

Conclusa la demolizione del Morandi

Super User 12 Agosto 2019 1250 Visite

“La demolizione del Ponte Morandi è ufficialmente finita. Da oggi si parlerà solo della ricostruzione già cominciata. E a primavera, come promesso, Genova riavrà il suo viadotto. In Liguria si mantengono le promesse!”. E’ quanto dichiarato dal governatore Giovanni Toti.

Crollo Morandi, fine fiducia smisurata nel progresso

Super User 12 Agosto 2019 1219 Visite

“Il crollo del Ponte Morandi non è stata solo una grande tragedia per Genova e per l’Italia ma ha anche rappresentato uno spartiacque tra l’epoca della fiducia smisurata nel progresso tecnologico e l’epoca della consapevolezza che i problemi delle città, dei trasporti, della pianificazione, dell’architettura vanno affrontati e risolti ponendo sempre l’uomo al centro del processo. Dobbiamo essere consapevoli che è fondamentale occuparci di tutte le costruzioni che abbiamo ricevuto in eredità, antiche, vecchie, recenti ripensando le città esistenti e tutti gli elementi che le costituiscono”. Così Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori alla vigilia del primo anniversario del crollo del Ponte Morandi.
“Il nostro commosso pensiero - continua -  va innanzitutto alle 43 vittime, alle loro famiglie e ai tanti feriti che ancora oggi patiscono le conseguenze di quel crollo e va anche alle tante persone che hanno dovuto abbandonare le loro case. Siamo rammaricati che nonostante gli altisonanti impegni di un anno fa sull’avvio – in tutto il Paese - di efficaci iniziative di controllo e manutenzione delle infrastrutture pressochè nulla, purtroppo, sia stato fatto da parte del Governo e delle Regioni”.
“La complessa ricostruzione del Ponte – per Cappochin - e l’altrettanto impegnativa opera di riqualificazione della Valle del Polcevera saranno, invece, l’occasione per riconnettere quel quartiere con la città e la rete viaria autostradale. Saranno anche la dimostrazione di come si potrà avviare l’indifferibile nuova stagione della rigenerazione urbana per accrescere la resilienza urbana e territoriale, tutelare l’ambiente ed il paesaggio, favorire la coesione sociale e migliorare la qualità abitativa e dei trasporti”.
“Siamo orgogliosi -  dice ancora - che il nostro lavoro di stimolo verso l’Amministrazione affinchè si utilizzasse un Concorso di progettazione in due gradi per la rigenerazione della Val Polcevera abbia avuto successo: il Concorso è infatti l’unico strumento in grado di garantire qualità delle opere pubbliche, trasparenza e tempi certi”.
“E’ infatti al giro di boa - spiega Diego Zoppi, Coordinatore del Dipartimento Politiche urbane e Territoriali del Consiglio Nazionale – il Concorso “Parco del Ponte”, per il Masterplan di Rigenerazione del “Quadrante Val Polcevera” e del Nuovo Parco Urbano che il Comune Genova ha bandito lo scorso maggio in collaborazione con lo stesso Consiglio Nazionale e con l’Ordine degli Architetti di Genova”.
“Il 15 settembre prossimo - dice ancora -  la Giuria sceglierà il progetto vincitore che dovrà elaborare gli stadi successivi di progettazione per permettere all’Amministrazione di appaltare i lavori del Parco entro il 20 aprile 2020, data prevista per l’inaugurazione del nuovo Ponte, in modo che le aree a questo sottostante inizieranno ad essere sistemate, rendendo appetibile l’insediamento anche alle start up nel quartiere”.
“Il Progetto vincitore – conclude Zoppi - verrà anche verificato e approvato in tempi brevi attraverso un percorso di condivisione con i rappresentanti degli abitanti del quartiere, dell’industria della città, delle Istituzioni culturali e sociali per innescare un processo di rigenerazione urbana condiviso in maniera allargata, rispetto alla tradizionale sistema di approvazione dei progetti”.
E sarà proprio l’architetto Zoppi il prossimo 25 ottobre - nell’ambito della Conferenza internazionale sui Concorsi di Progettazione organizzata dagli Organismi internazionali degli Architetti, UIA e CAE -  ad illustrare a Parigi, al quartier generale dell’Unesco, il Concorso “Il Parco del Ponte” quale best practise considerati  i tempi rapidi per la sua attuazione, la partecipazione aperta e la garanzia di un adeguato rimborso a tutti gli ammessi al secondo grado e al vincitore delle altre fasi della progettazione.

Andrea Rivellini con Giovanni Toti

Super User 12 Agosto 2019 3143 Visite

C'è anche Andrea Rivellini tra i fan del nuovo movimento di Giovanni Toti. Rivellini, apprezzato avvocato di diritto bancario e opinionista sportivo nelle tv locali, è stato uomo di punta dei think tank organizzati dall'assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Genova Giancarlo Vinacci nonché, si dice, suo principale collegamento con la Curia genovese.
Quest'ultima circostanza è stata da qualcuno ritenuta indicativa di un avvicinamento di Vinacci al “Cambiamo” di Toti, anche perché Rivellini non solo è andato al Brancaccio ma nei suoi post su Facebook ormai sostiene apertamente il nuovo corso del governatore ligure.

Grillo: mi eleverò per salvare l'Italia dai nuovi barbari

Super User 11 Agosto 2019 1350 Visite

"Mi eleverò per salvare l'Italia dai nuovi barbari, non si può lasciare il paese in mano a della gente del genere solo perché crede che senza di loro non sopravviveremmo. Un complesso di Edipo in avvitamento che è soltanto un'illusione. Lasciamoci quindi alle spalle Psiconani, Ballerine e Ministri Propaganda a galleggiare come orridi conglomerati di plastica nei mari: per loro quella è vita, una gran vita, per noi soltanto sporcizia non biodegradabile". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog.

Il consigliere Gambino contro Richard Gere

Super User 11 Agosto 2019 1574 Visite

Il delegato alla Protezione civile del Comune di Genova, Antonino Sergio Gambino, considerato dalle donne tra i più belli di palazzo Tursi, si è scagliato contro una icona della bellezza maschile mondiale: Richard Gere.
“Per fortuna Richard Gere si sta adoperando per salvare questi poveri ragazzi deperiti torturati e derubati in fuga dai lager libici. PS: i barbieri in Libia sono proprio degli aguzzini. Chissà quanti soldi si fanno pagare per fare la sfumatura...”. Così ha commentato Gambino una foto che ritrae l’attore su una nave ong insieme ai migranti.
Secondo il fratello (d’Italia) chi si può permettere una sfumatura ai capelli non è in stato di povertà. Sarà pure una sfumatura, ma Gambino l’ha notata.

Ponte Morandi, è passato un anno

Super User 10 Agosto 2019 1383 Visite

Era il ponte di Brooklin; era il viadotto sul Polcevera, una pezzo di autostrada che per i genovesi era strada di casa; una strada cittadina. Come ponte Morandi la maggior parte degli abitanti sotto la Lanterna, lo hanno conosciuto tragicamente dopo che, alle 11,36 di un anno fa il 14 agosto, accadesse qualcosa che era immaginabile in un film più che nella realtà. Eppure Genova e l'Italia con quella realtà hanno dovuto fare i conti sotto un diluvio che quasi allagava il capoluogo ligure per l'ennesima volta. Un temporale che pareva di ottobre- novembre mentre flagellava invece la città alla vigilia del giorno più mitico dell'anno quanto a caldo e vacanze e momento nel quale dimenticare i problemi. Dal 14 agosto 2018 non potrà essere più così. Lo impediscono i 43 sepolti dalla macerie, inghiottiti da un vuoto improvviso ed impensabile, che nemmeno Vettel sarebbe riuscito ad evitare. Un destino infame al quale è impossibile rassegnarsi che ha cancellato la vita di chi transitava sul ponte, Brooklin, Morandi o sul Polcevera come lo si voglia chiamare. Tranciato di netto quasi un chilometro con un taglio quasi chirurgico. Un crollo che non ha forse pari al mondo tanto da chiedersi se è avvenuto o è solo un incubo. Una grande città spezzata viabilmente in due e se si piangono i morti, occorre pensare agli sfollati, centinaia, che hanno perso casa ma ancora di più le strade dove avevano il cuore, belle o brutte che fossero, periferiche, certo, ma dove erano nati, cresciuti, formato famiglie, fatto figli. Ed ad aziende che sotto quel ponte prosperavano e che hanno in grande parte chiuso con conseguente perdita di tanti posti di lavoro in una città dove dovrebbero invece aumentare. E' passato un anno e Genova resta sconvolta e sbigottita. Occorre però anche sottolineare come abbia reagito: nuove strade, by-pass per il traffico, aiuti alla gente del posto. Non si è stati mai fermi e l'emergenza gestita da quelli che qui abbiamo definito da tempo “gemelli dei ponte”, Bucci e Toti, è stata gestita in tutti i sensi in maniera encomiabile. Un esempio per il mondo. Resta il dolore immenso per chi, per tragica fatalità si trovava su quel ponte in quel momento per maledetta ed ingiusta cabala del destino, e non tornerà più alle case sparse per l'Italia. Ma almeno, invoca la gente italiana, si scopra perché è accaduto il disastro. Gli indagati a vario titolo sono 71, oltre a due società. Si dice che il ponte avesse problemi dalla sua costruzione, che fosse a scadere come avvertì lo stesso progettista Morandi, da cui prese nome. Che la sua struttura, gli stralli e tanti altri pezzi di ingegneria che abbiamo imparato a conoscere solo post crollo, fossero alla fine, non tenessero più. Perché? E' la domanda che urliamo tutti. Ad un anno di distanza commemorazione con parata di autorità ai massimi livelli e messa del cardinale Bagnasco. Ma soprattutto sia il silenzio, alle 11,36 un anno dopo, a farsi sentire.

Dino Frambati

Salvini sul post della grillina Stefania Giovinazzo

Super User 09 Agosto 2019 1573 Visite

“Dopo le minacce di morte di mafiosi e centri sociali, arrivano anche quelle della grillina... Vabbè, tiro dritto, sorrido e non rispondo. Bacioni anche a lei”. Così ha reagito Matteo Salvini al post (foto sopra) della grillina genovese Stefania Giovinazzo.

Consigliera M5S rievoca piazzale Loreto per Salvini

Super User 09 Agosto 2019 1213 Visite

«Bene la modifica del post, un ravvedimento di buon senso, ma ora ci aspettiamo le dimissioni. Non basta un colpo di mouse a cancellare la gravità delle parole della consigliera del Movimento 5 stelle Stefania Giovinazzo che prima rievoca il fascismo augurando al Ministro dell'Interno Salvini di finire a testa in giù a piazzale Loreto e poi decide di modificare il suo post. Non basta di certo modificare qualche riga per cancellare le violenti parole scritte, da condannare, che ci fanno rabbrividire al pensiero che questa signora possa rappresentare i genovesi in un'istituzione. Invece di dare lezioni di coerenza, sarebbe meglio che la consigliera firmasse subito le proprie dimissioni. Solidarietà al Ministro Salvini per l'ennesima intimidazione subita».

Gruppo Consiliare Lega del Municipio Levante

Toti cambia il simbolo di Cambiamo

Super User 09 Agosto 2019 1950 Visite

“La prima bozza del simbolo di Cambiamo che abbiamo pubblicato ieri a tanti di voi non è piaciuta: abbiamo letto tutti i vostri commenti, in tanti avete suggerito di aggiungere un po’ di blu... che ne dite di questo secondo tentativo? Siamo sulla strada giusta? Continuate a scriverci sulla nostra mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per far parte della nostra avventura, solo insieme si cambia davvero”. Così Giovanni Toti ha motivato la modifica del primo simbolo, al quale all’arancione ha aggiunto l’azzurro (di Forza Italia?), ma in parte minore.

Toti e il vecchio simbolo

Il diktat di Berlusconi spaventa gli azzurri-totiani

Super User 08 Agosto 2019 1752 Visite

“Chi va con Toti è fuori da Forza Italia”. E’ il diktat scagliato oggi da Silvio Berlusconi contro i forzisti che intendo seguire la nuova avventura politica del governatore ligure.
Il monito era già stato lanciato dal Cav nei giorni precedenti la convention al Teatro Brancaccio, ma allora non aveva intimorito più di tanto gli speranzosi azzurri-totiani. Le stesse parole invece oggi sono state percepite con preoccupazione da chi sta per lasciare Forza Italia per aderire a Cambiamo!.
A complicare la situazione sono le voci sempre più insistenti (si parla di ottobre) di elezioni anticipate, che potrebbero nei prossimi mesi condizionare gli equilibri tra i partiti di centrodestra anche nelle regioni.
In questo scenario, molti sono convinti che Berlusconi avrà ancora una volta un ruolo importante (ma senza leadership) nella coalizione con Salvini e Meloni. Qualora si dovesse verificare questa ipotesi, per i totiani potrebbero nascere problemi; mentre una eventuale divisione del centrodestra favorirebbe il centrosinistra. Ma solo se si saprà compattare.

Rivoluzione in Liguria per Forza Italia

Super User 08 Agosto 2019 1360 Visite

Con una circolare, inviata proprio oggi, il Coordinamento di Presidenza di Forza Italia, preso atto della costituzione del movimento di Giovanni Toti, ha stabilito che "i dirigenti di Forza Italia che abbiano partecipato alla costituzione dell'associazione "Cambiamo!" o che in futuro decidano di aderirvi debbano considerarsi decaduti dai loro incarichi in Forza Italia, anche per quanto riguarda gli incarichi nei gruppi parlamentari".
Stando alla lettera del provvedimento, a questo punto dovrebbero ritenersi decaduti tutti i coordinatori locali che dalle notizie di stampa risultano aver firmato per Toti, come Marco Scajola per Imperia, Angelo Vaccarezza per Savona, Lilli Lauro per Genova e anche la parlamentare spezzina Manuela Gagliardi per quanto riguarda i suoi incarichi di gruppo.
Ora sarà il coordinatore regionale di Forza Italia Sandro Biasotti a dover procedere in questo senso o, come prosegue la nota, "in assenza di iniziative autonome" ad attivarsi immediatamente per "l'espulsione da Forza Italia di chi ha aderito o aderirà all'associazione".
Toti ha dunque vinto la prima battaglia, quella di azzerare Forza Italia, partendo proprio dalla sua regione, la Liguria.

Il post sponsorizzato dei seniores liguri di Forza Italia

Super User 08 Agosto 2019 1477 Visite

Da qualche giorno appare ripetutamente su Facebook un post sponsorizzato da “Forza Italia Seniores Liguria” che ripropone un articolo del Giornale.it, il cui titolo riporta una dichiarazione di Berlusconi: “Toti perde tempo”.
Fermo restando che il coordinatore ligure dei seniores azzurri è Giuseppe Costa, che si vede con il Cav nella foto del profilo della pagina Facebook, resta un dubbio: chi ha pagato per rilanciare la notizia?

A palazzo Tursi si rivede Burlando

Super User 07 Agosto 2019 2166 Visite

Claudio Burlando ieri è stato visto in Comune a Genova. “Preferisco occuparmi del mio orto”, ha risposto a chi gli ha chiesto un commento sulla politica di oggi.
A giudicare dalle foto di zucchine fiorite che ci ha mostrato dal suo telefonino, possiamo dire che l’ex ministro, governatore e sindaco ha proprio il pollice verde. Meriterebbe un assessorato all’agricoltura. Anche se a palazzo Tursi si sta preparando il rimpasto di giunta, difficilmente il sindaco Bucci gli darà la delega.

Intervista al sindaco Marco Bucci

Super User 06 Agosto 2019 1843 Visite

Vittorio Sirianni ha intervistato il sindaco Marco Bucci su ponte, politica, rimpasto di giunta, economia e cose fatte e da fare per la città. Nella parte finale scopriamo come si definisce.
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