Venti anni di indagine sull’universo declinato al Femminile. E’ in pieno svolgimento a Genova il FEF, il Festival dell’Eccellenza al Femminile creato da Consuelo Barilari (che ne è anche la direttrice artistica) e organizzato da Schegge di Mediterraneo. La rassegna è iniziata a metà ottobre e terminerà a metà dicembre.
La filosofia della rassegna vede il teatro come strumento privilegiato per raccontare le emozioni, le paure e le battaglie quotidiane delle donne, dalle storie del passato alle sfide della cronaca contemporanea.
Nato come il primo grande evento in Italia dedicato alle donne, il Festival ha attraversato due decenni di profondi cambiamenti, diventando un punto di riferimento per il dibattito culturale e sociale.
“Il tema di questa ventesima edizione – afferma Consuelo Barilari – è "RolePlay. I Ruoli”. Il festival punta i riflettori sui ruoli che le donne assumono (o sono costrette ad assumere) nella storia, nella famiglia e nelle relazioni, ma anche sulla società del futuro. Un tema che ci invita a riflettere e a giocare con i ruoli per capovolgere dinamiche e punti di vista”.
La ricca programmazione di quest'anno propone 60 giorni di spettacoli e incontri, con una rassegna teatrale realizzata in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova: conta 19 titoli e 26 rappresentazioni, che andranno in scena nelle sale Eleonora Duse, Teatro Modena e Sala Mercato del Teatro Nazionale di Genova, e al Teatro dell’Arca di Genova.
Tra le novità, tre debutti nazionali al Teatro Eleonora Duse prodotti dal Festival. Si comincia con "Alfonsina Alfonsina. Il diavolo in gonnella", in coproduzione con il Contato del Canavese. Il testo fa rivivere l’avvincente avventura di Alfonsina Strada, la prima e unica donna ad avere preso parte al Giro d’Italia gareggiando con gli uomini. Simbolo della parità di genere nello sport, Alfonsina sconvolse le cronache sportive e l’opinione del tempo.
Poi "Thelma & Louise trent'anni dopo", ideazione e regia di Consuelo Barilari, in collaborazione con la statunitense Yassi Jahanmir, con Sara Bertelà e Galatea Ranzi. Thelma e Louise – fanno misterioso ritorno, sotto mentite spoglie. Infine "Tu dentro di me", un testo di Emilia Costantini interpretato da Gaia Aprea, che affronta il delicato tema della maternità surrogata.
Un’altra novità è l’omaggio che il Festival dedicherà alle interpreti, attrici e registe della scena contemporanea alla Sala Mercato con due “personali” su Elena Arvigo e Giuliana Musso.
Lisa Ferlazzo Natoli e Petra Valentini il 29 ottobre al Teatro Duse hanno messo in scena “Uccellini”. Mascia Musy, interpreta il 31 ottobre al teatro Eleonora Duse un capolavoro della letteratura internazionale: “Preghiera per Chernobyl” del Premio Nobel Svetlana Alexievic. Fabiana Iacozzilli porta in scena il 19 novembre alla Sala Mercato la sua originale e visionaria poetica nella rappresentazione della maternità con lo spettacolo “Una cosa enorme”.
Poi ci sarà la “Settimana Contro la Violenza sulle Donne”.
Il 21 novembre - in collaborazione con Teatro Necessario - al Teatro dell’Arca va in scena il recital “Non Ostante Voi “di e con Livia Grossi.
Il 24 novembre c’è il ritorno a Genova di ORLAN, la controversa star dell'arte contemporanea, che a Palazzo Ducale dialogherà con la direttrice Ilaria Bonacossa.
Il 29 novembre al Teatro Modena in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova c’è il debutto nazionale dello spettacolo internazionale di teatro danza “Ifigeneia”: una danza parlata che racconta la trasformazione del dolore e della rabbia di una giovane donna di fronte alla violenza del patriarcato.
Tra le iniziative più attese, spicca la prima edizione della rassegna “Teatro Comico al Femminile”, che alla sala Mercato dal 3 al 6 dicembre esplorerà con ironia e sagacia le contraddizioni del ruolo della donna nella società contemporanea. Sono quattro spettacoli tra flusso di coscienza e stand up comedy: Valentina Virando in “Psycodrama”; Monica Nappo in “Esperimento”; Sabrina Scuccimarra in “Giorni Infelici”; Gioia Salvadori in “Cuoro”.
Numerose le attività di approfondimento culturale e formazione. In collaborazione con l’Università di Genova ci sarà un convegno internazionale dedicato al tema “Il Comico al femminile”: una riflessione originale che esplorerà (con il contributo delle neuroscienze e delle teorie di genere) la storia della comicità e le differenze tra cervelli maschili e femminili per quanto riguarda la risata. Poi il progetto Università e Teatro, che coinvolge docenti e studenti dell'Università di Genova e del Teatro Universitario Il Falcone: ci saranno letture sceniche e laboratori al Museo dell’Attore.
Tra le iniziative di formazione in programma il 7 dicembre alle piscine di Albaro c’è “Playwater”, un workshop con la coreografa statunitense Yassi Jahanmir, che unisce nuoto sincronizzato e teatro. Poi una serie di incontri post-spettacolo chiamata "30 minuti fuori scena": porteranno sul palcoscenico del Festival da tutta Italia giornaliste, studiose e scrittrici, critiche teatrali per dialogare con gli artisti dei grandi temi sociali e culturali suggeriti dalle pièces.
E poi c'è il “Menù della Poesia”, un progetto innovativo con 6 appuntamenti di stand-up poetry che si potranno gustare con l’aperitivo prima degli spettacoli nel foyer della Sala Mercato; per i più piccoli la merenda nel foyer del Teatro Ivo Chiesa.
Per parlare di giochi di ruolo dei personaggi femminili c’è la rassegna cinematografica “Le donne nel Cinema di Alfred Hitchcock”. Quattro capolavori del maestro del brivido saranno presentati e analizzati da studiose del linguaggio cinematografico, offrendo una re-visione critica dei ruoli femminili creati da Hitchcock.
Il Festival assegnerà anche i tradizionali 5 “Premi Ipazia all’Eccellenza Femminile”. Il Premio Ipazia all’Eccellenza Femminile sarà consegnato a Concita De Gregorio. Il Premio Ipazia all’Eccellenza Femminile internazionale, presieduto dalla giornalista Carmen Lasorella, verrà annunciato nel corso del Festival. Il Premio Ipazia al Teatro e ad altri riconoscimenti per la Nuova Drammaturgia e la Migliore Attrice verranno annunciati nel corso del Festival.
Paolo Fizzarotti