Rapallo, presentato il progetto per la ricostruzione del porto turistico
A 800 giorni dal 29 ottobre 2018, data in cui una tremenda mareggiata si è abbattuta sulle coste del Tigullio provocando ingenti danni, Rapallo si appresta a ripartire scrivendo una pagina importante della sua storia. Stamane, presso le sale dell’hotel Bristol, è stato presentato il progetto di ricostruzione del porto turistico cittadino. Sono intervenuti il sindaco Carlo Bagnasco, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e Davide Bizzi (Bizzi&Partners, la società ausiliaria che farà da garante alla realizzazione delle opere).
“La pratica è senza dubbio la più complessa che l’amministrazione comunale abbia affrontato tra il primo e il secondo quinquennio di mandato - evidenzia il sindaco Carlo Bagnasco - Ho trovato da subito nel dott. Davide Bizzi, imprenditore a capo della Bizzi&Partners, un professionista serio e desideroso di procedere quanto prima con la ricostruzione del porto e di investire nella nostra città, in cui ha individuato grandi potenzialità e competitività su più fronti. Oltre alla parte imprenditoriale, ringrazio i legali e gli uffici del Comune che hanno seguito alacremente la pratica, la Capitaneria di Porto, la maggioranza consiliare che mi ha supportato nel seguire questo iter particolarmente complesso e Regione Liguria, che ha dato grande supporto per portare avanti l’iter nonostante il momento particolarmente difficile”.
“Oggi è una giornata importante – ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - in cui si celebrano alcune parole chiave fondamentali per il microcosmo di Rapallo che devono ispirare il futuro del nostro territorio, nonostante siamo in mezzo ad una pandemia e a un’imponente campagna vaccinale. Noi qui oggi programmiamo un pezzo importante del futuro di Regione Liguria, attraverso una fondamentale collaborazione tra pubblico e privato, come è già avvenuto ad esempio per il ponte San Giorgio. Oggi qui utilizziamo fondi di protezione civile per mettere in sicurezza un pezzo molto significativo di Regione Liguria, infatti festeggiamo l’avvio di una diga che fa parte dei progetti di protezione civile del nostro territorio e la partenza di importanti lavori nello specchio acqueo del Tigullio. Partiamo con il primo lotto, per riaprire le vie d’acqua dei traghetti verso il Molo Duca degli Abruzzi e con il dragaggio del golfo, che arrivano dopo il recupero della strada di Portofino e del porto di Santa Margherita.
Seconda parola chiave che dobbiamo celebrare è: coraggio. Noi siamo una classe dirigente che non aveva mai affrontato le sfide imposte dal Covid e la responsabilità di decidere il futuro dell’Italia. Altre classi dirigenti si sono forgiate al tempo della guerra, per noi è la prima volta in cui siamo davvero alle prese con scelte importanti. Oggi ci siamo assunti delle responsabilità e lo dobbiamo fare sempre di più. È questa la chiave per uscire da questo momento. Servono scelte utili per il nostro territorio, perché il paese si cambia con azioni vere. E questo è chiamato a fare una classe dirigente costituita da sindaci e amministratori. Un momento importante che passa anche attraverso quelle che possono sembrare prove minori ma che minori non sono, tipo il porto di Rapallo che delinea una visione che si può portare avanti attraverso il Recovery fund. Non dimentichiamo che il porto Carlo Riva è un pezzo di storia della nautica di questo paese, quando i motoscafi rappresentavano il futuro e l’Italia dominava l’economia. Ripartiamo da un imprenditore che ha avuto coraggio di farlo e ripartiamo da un pezzo di costa fondamentale per la visione che abbiamo della Liguria. Nello specchio acqueo in cui si va ad intervenire ci saranno barche costruite in Liguria e tutto quello che serve per creare un collegamento con il turismo che deve regalare esperienze tutto l’anno. Ripartiamo con infrastrutture strategiche e con una visione uniforme perseguita da Bordighera fino a Spezia dove stiamo lavorando per cambiare i connotati a una città cambiata molto.
Oggi viene messo un piccolo ma importante tassello di questo percorso che andrà in fondo se sapremo usare e fare esperienza di tre parole: visione del futuro, coraggio di fare le cose e visione di una modello del territorio e sviluppo del paese. Oggi tutto questo si sintetizza nel plastico che abbiamo davanti”.