Il Genoa batte meritatamente il Parma, sfata il tabù casalingo e sale all’undicesimo posto
Dopo mezzo campionato in astinenza, finalmente il Genoa spezza il tabù marassino e conquista ai danni della matricola Parma, avversario diretto, un successo pesantissimo, che spinge i rossoblù all'undicesimo posto.
Vittoria cristallina, quella del Grifone, che domina per gran parte della gara e nel primo tempo sfiora il gol in due circostanze: dapprima con Vasquez (doppio tentativo sventato dal portiere Suzuki) e successivamente con Pinamonti, che di testa centra l'esterno della rete.
Anche stavolta si avverte la consueta fatica a costruire gioco e opportunità: continuano a mancare un attaccante mancino di valore e un centrocampista propositivo. Le sole reali insidie provengono da un ispiratissimo Zanoli, che imperversa sulla fascia destra.
La banda di Vieira ha il pregio di non demordere e nella ripresa, dopo aver perso per infortunio muscolare capitan Badelj, rilevato dal giovanissimo Kassa, trova la rete decisiva al 65' con Fredrup che, ricevuto un assist da Miretti, calcia dal limite, fruendo della decisiva deviazione di Del Prato; palla che si impenne e supera Suzuki infilandosi nell'angolino.
Nella ripresa il Genoa controlla con abilità, soffrendo relativamente, la disordinata reazione dei ducali grazie alla prestazione maiuscola dei centrali Bani e Vasquez, che non sbagliano un colpo, e dello stesso Frendrup, bravo a recuperare un mare di palloni. Nel finale, qualche brivido ma anche un'occasione di raddoppio capitata a Kassa, che sparacchia troppo centrale. Ancora 90 minuti in panchina per Balotelli: non era il contesto adatto a lui.
Pierluigi Gambino