“Non hanno mai smesso di crescere”, Toti e la metafora dei cedri del Libano di Milano 2
Giovanni Toti utilizza i cedri del Libano come una potente metafora della vita.
Dal balcone della sua casa di Milano 2, dove si trova in questi giorni, l’ex presidente della Liguria si sofferma a guardare gli alberi che adornano l’elegante quartiere costruito da Silvio Berlusconi. Li aveva visti giovani e bassi, quando si era trasferito in quell’appartamento con sua moglie. Erano venticinque anni fa. Da allora, quelle piante hanno accompagnato silenziosamente ogni tappa della sua esistenza.
“Sono cresciuti con me - scrive su Facebook -, centimetro dopo centimetro, mentre da giovane giornalista diventavo un inviato, poi un dirigente della comunicazione, poi direttore di telegiornali, poi quando andai a lavorare con chi li aveva piantati, il Cavaliere, e con lui al Parlamento Europeo e poi ancora nove anni in Liguria, come Governatore”.
Poi, aggiunge: “Ogni volta che tornavo in questa mia prima casa, dove con Siria ho costruito la mia famiglia, loro erano sempre lì, un po’ più alti. Anche per loro forse ci sono stati momenti belli, primavere rigogliose, e momenti meno belli: nevicate, siccità, tempeste di vento. Eppure non hanno mai smesso di crescere. Ieri arrivavano al secondo piano, oggi quasi sono più alti dei palazzi che li circondano. Così tutte le volte che sto per cominciare una nuova avventura mi fermo a guardarli: mi ricordano che la vita, finché c’è, ti fa sempre crescere, che l’anno prossimo saranno qualche centimetro in più, neve, pioggia o vento che abbiamo dovuto affrontare”.
E in riferimento alla vita, consiglia: “Basta prenderla con il passo giusto… quello dei cedri di Milano 2”.
La riflessione di Toti sulla resilienza dei cedri non è passata inosservata sul social, dove ha ricevuto numerosi commenti. Alcuni hanno apprezzato la profondità del pensiero, mentre altri hanno espresso critiche, talvolta molto aspre, per come è terminata la sua carriera da governatore. Tra i sostenitori del giornalista è intervenuto Matteo Rosso, onorevole e coordinatore ligure di Fratelli d’Italia, che ha definito il post una riflessione “molto profonda”. Il meloniano ha ribadito che i momenti difficili fanno parte della vita di tutti e che bisogna saperli affrontare guardando avanti con ottimismo. Ha inoltre condannato i commenti offensivi, definendoli “gravi e fuori luogo” e aggiungendo che “attaccare qualcuno in un momento di difficoltà è da vigliacchi”.
Il post di Giovanni Toti
Il commento di Matteo Rosso