Manfredi fa chiarezza sulla Samp: “Non cambiamo assetto e neppure il progetto a tempi lunghi”
Chi si aspettava novità succose dalla conferenza stampa convocata dal presidente blucerchiato Matteo Manfredi per fare il punto della situazione è rimasto sicuramente deluso. Si vociferava riguardo a nuovi soci finanziatori e a un direttore generale che affiancasse il d.s. Accardi, ma nulla di tutto ciò è emerso.
Il primo dirigente non è sfuggito però alle responsabilità: “A inizio stagione dissi che avremmo dovuto far meglio della scorsa stagione, e ciò non sta avvenendo. Ritengo però di avere le risorse ed un team di lavoro preparato, convinto ed entusiasta per ribaltare la situazione. Noi, d'altronde, ci aspettavamo di entrare in un percorso lungo e tortuoso, con il valore enorme che questi colori rappresentano. Nel giugno 2023 abbiamo iniziato un progetto che non cambia di un centimetro”.
Non è mancata una critica a chi lo ha preceduto: “Noi dobbiamo dare sostenibilità, decoro ed orgoglio oltre alla stabilità che negli anni recenti è stata messa più volte messa a repentaglio”.
Manfredi sentiva la necessità di chiarire: “Sono state investite risorse per chiudere accordi con la vecchia proprietà, le banche e i creditori e per creare la nuova sede. Questa società non aveva nemmeno più il controllo del suo marchio e rischiava di perderne l'uso. Ora abbiamo gli uffici e il centro sportivo, asset che resteranno nel patrimonio del club. Tutto ciò esula da quanto abbiamo investito, pur con tanti errori, nella parte sportiva. Il nostro è un progetto a medio-lungo termine, che necessita di parecchio tempo”.
Ed eccoci al tema attualissimo del mercato: “Abbiamo imparato che nel calcio non basta il budget. Non siamo i primi e non saremo gli ultimi a investire cifre importanti e a trovare risultati deludenti. Noi abbiamo innestato risorse tecniche di valore in un contesto non ancora sano. Continueremo a investire anche per migliorare gli aspetti tecnici. Dobbiamo rinforzarci perché ci sono lacune”.
Nessun nome nuovo nella struttura societaria. Il numero uno doriano ha parlato chiaro. “L'organigramma è al completo e a in questa stagione non cambierà. E non cambia neppure la proprietà, che rimarrà sin quando il progetto non sarà completato. Altri investitori? Ce n'erano e ce ne sono anche oggi, ma la proprietà rimane questa. L'investitore si chiama Gestio Capital, rappresentata dal sottoscritto, che è il responsabile del fallimento del progetto sportivo, ma anche orgoglioso del successo del progetto finanziario e aziendale”.
Riguardo al futuro sportivo, poche frasi ma perentorie: “Nella nostra progettazione sarebbe stato rischioso un piano di soli due anni: non siamo pirati e neppure avventurieri. Molto probabilmente nel prossimo anno la Samp militerà ancora in B, ma per la proprietà questo non cambia niente, e la stabilità ci sarebbe anche nel caso di serie C. La maggior parte del nostro progetto si compirà con un percorso di successi sportivi”.
Intanto, Pietro Accardi sta lavorando duro per cambiare volto alla rosa doriana attraverso i movimenti sul mercato di riparazione. Giordano è approdato al Mantova, La Gumina al Cesena e Girelli è ad un passo dalla Salernitana. Sul fronte entrate, è vicinissimo il terzino sinistro Beruatto, proveniente in prestito dal Pisa, mentre si continua a trattare col Monza il rifinitore Valoti e per la prima linea, sfumati Cerri e Raimondo, accasatisi altrove, si punta su un altro monzese, Petagna. In difesa occhi ancora puntati sul comasco Barba, ma la concorrenza è folta.
Pierluigi Gambino