Biasotti ha scaricato Garaventa
Può considerarsi ufficiale: Sandro Biasotti ha scaricato l'imprenditore Federico Garaventa.
L'ha fatto alla maniera di Ponzio Pilato, lavandosene le mani. Ha annunciato: "Se la vedranno Silvio Berlusconi e Matteo Salvini".
Questo episodio ci conferma perché molti imprenditori genovesi, che potrebbero essere prestati alla politica (come era accaduto nel 2000 allo stesso Biasotti, scoperto da Alfredo Biondi) si rifiutano di metterci la faccia: corrono il rischio di esporsi a brutte figure.
Biasotti era partito male, dicendo che non conosceva Garaventa, il nome gliel'aveva fatto Edoardo Rixi, il candidato della Lega. E un vecchio volpone della politica aveva confidato a Genova3000.it: "A naso mi sa che Garaventa non sarà il nostro candidato".
A onor del vero Garaventa era piaciuto a Biasotti e allo stesso Berlusconi. Aveva fatto un'ottima impressione in tivu e anche dei conventi. Aveva dimostrato di essere un imprenditore moderno, illuminato e con le idee chiare. Certo non molto conosciuto, visto che non lo conosceva nemmeno Biasotti, che pure fa l'imprenditore da una vita.
Biasotti si era esposto con Garaventa garantendogli che il candidato di Forza Italia sarebbe diventato poi il candidato del centrodestra, perché a livello nazionale c'era un accordo tra Berlusconi e Salvini. In diverse regioni era stato privilegiato il candidato della Lega, in Liguria sarebbe toccato a Forza Italia.
A questo punto Biasotti avrebbe potuto fare la voce grossa e dire: gli accordi vanno rispettati, io mi sono preso un impegno preciso con Garaventa. Invece ha preferito tirarsi indietro. Ma che se la vedano loro!
Ma in questo momento è la Lega, in continua crescita, a poter fare la voce grossa. Forza Italia, dopo l'ennesima brutta figura in occasione del Presidente della Repubblica può solo inchinarsi.
Siccome tutti sono convinti che il centrodestra può vincere solo se va alle Regionali, Emanuele Rossi sul "Secolo XIX" ha provato a ipotizzare un tandem: Garaventa presidente, Rixi vicepresidente- Ma Rixi ha subito risposto sul social network che non ci pensa nemmeno. E chi può dargli torto? Garaventa l'ha indicato lui!
Biasotti sperava che Rixi facesse un passo indietro visto che era stato coinvolto pure lui nello scandalo delle "spese pazze", ma i vertici del partito, compresa la segretaria regionale Sonia Viale, gli hanno riconfermato la fiducia: il nostro candidato è Rixi, se gli altri vogliono, potranno aggregarsi a noi.
A questo punto Garaventa dovrà fare un passo indietro. Questa è la politica.
Elio Domeniconi