La Paita contro Maurizio Rossi
Quel pasticciaccio brutto delle primarie Pd continua senza esclusione di colpi. Sergio Cofferati aveva accusato
Raffaella Paita di accettare il sostegno di personaggi del centro destra (Claudio Scajola e Franco Orsi, tanto per essere precisi). La Paita ha ribattuto mettendo nel mirino gli spot elettorali pro-Cofferati su Primocanale. E le inserzioni pubblicitarie fatte dallo stesso patron sui giornali cittadini.
La Lella ha scritto su Facebook: "Su Primocanale ci sono spot televisivi a favore di Cofferati sebbene avessimo deciso di non farli, per non spendere soldi e per fare una campagna per le primarie all'insegna del risparmio e del rispetto per i cittadini. Purtroppo per qualcuno (ovviamente Cofferati ndr) le regole sono opzionali, e pur di battermi farebbero qualsiasi cosa. Ma noi vinciamo anche se loro violano le regole. Lasciamoli in televisione, e andiamo tra la gente".
Poi, tanto per sdrammatizzare: "Chi viola le regole a Capodanno, non rispetta gli elettori tutto l'anno".
Il suo Comitato ha scritto ai garanti, spiegando che è stato violato anche l'art 4.
Bersaglio del Comitato pro-Paita è naturalmente Liguria Civica "formazione politica che fa parte della coalizione, che ha acquistato spazi pubblicitari sull'emittente televisiva Primocanale, a sostegno di Sergio Cofferati. Cioè "contrariamente a quanto deciso dalla coalizione dei candidati, sono stati prodotti spot televisivi che invitano esplicitamente al voto per un candidato".
Lo staff di Cofferati ha così replicato: "Rossi non fa parte della coalizione quindi con i suoi soldi fa ciò che preferisce e senza chiedere il permesso a noi". E il segretario regionale Giovanni Lunardon (schierato con Cofferati): "...se si tirano in ballo i regolamenti c'è una commissione di garanzia cui rivolgersi. Però Rossi non ha firmato quei documenti". E ai garanti si sono appunto rivolti i paitiani chiedendo di "ripristinare il rispetto delle regole da parte di tutti".
Ma perché si è buttato nella mischia anche il senatore Maurizio Rossi visto che sua Liguria Civica non partecipa alle Regionali? Gliel'ha chiesto il "Secolo XIX" e lui ha così risposto: "Io ritengo che l'esito delle primarie del centrosinistra sia decisivo per la scelta del prossimo presidente della Liguria e come ligure ho tutto il diritto di interessarmene. Quanto agli spot li pago di tasca mia e senza chiedere a nessuno. Mentre Paita e Burlando la campagna la fanno con i soldi dei cittadini".
Accuse gravi. Vuole dire ad esempio che le continue sviolinate di Telenord a Raffaella Paita e Claudio Burlando vengono pagate con i soldi dei cittadini?
Elio Domeniconi