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Borsino politica 2018

Marco Bucci - Carlo Bagnasco

Secondo i lettori di Genova3000.

 

MARCO BUCCI
E’ la grande sorpresa di questo 2018. In un anno e mezzo è passato da perfetto sconosciuto a sindaco tra i più amati dai genovesi. Ha saputo gestire l’emergenza post crollo del ponte Morandi, è riuscito a dare risposte concrete a cittadini e imprese che hanno subito danni e disagi. Da commissario alla ricostruzione, ha promesso un nuovo ponte per il prossimo Natale. Per alcuni un azzardo. Finora però non ha sbagliato una promessa.

GIOVANNI TOTI
Il governatore si è impegnato molto per Genova e la Liguria. Ha difeso il territorio, martoriato dal crollo del ponte e dalle mareggiate, dai politicanti romani. Da giornalista cura molto la comunicazione: è sempre in tv (nazionali e internazionali, anche se adora Primocanale), convoca molte conferenze stampa e le sue efficienti addette stampa informano costantemente gli amici di Facebook sul suo operato. Ha bisogno di molta visibilità, perché per lui la campagna elettorale per le regionali del 2020 è iniziata da tempo. Sa di non poter sbagliare. In molti vorrebbero il suo posto.

CARLO BAGNASCO
Il sindaco di Rapallo ha dedicato l’ultimo giorno dell’anno a fare gli auguri ai suoi concittadini, prima al telefono, poi girando per strade e negozi. La mareggiata ha creato enormi danni al porto e alla passeggiata. A breve inizieranno i lavori per il recupero degli yacht arenati e affondati. Tutto deve essere pronto per la prossima stagione turistica estiva. Ancora prima, a maggio, dovrà affrontare un importante esame, quello delle urne. Tutti (anche i pochi avversari) sono convinti che lo supererà alla grande. E farà il sindaco per altri 5 anni.

GIAN LUIGI BUCCILLI
Il vicesindaco di Recco è iperattivo. Come assessore a Sport e Turismo, ha creato diversi appuntamenti molto apprezzati per le feste natalizie recchesi. La piazza davanti al Comune è diventata luogo di festa per cittadini e turisti. Ha voluto Spazio 62, un circolo per l’aggregazione degli immigrati che ha fatto venire qualche maldipancia ai leghisti del comune dove Salvini ha la casa (“con cantina, comprata dal nonno”) al mare. Il prossimo anno si voterà per rinnovare il consiglio comunale. Buccilli cercherà voti ovunque. Per molti potrà contare sul sostegno del sindaco uscente, Dario Capurro.

CARLO GANDOLFO
L’assessore alle Attività produttive (e altro) del Comune di Recco il prossimo anno contenderà la poltrona di sindaco a Buccilli. Dopo una lunga attività nella stessa giunta, i due assessori si trovano in competizione, visto che non sono riusciti a trovare un accordo per correre insieme. Gandolfo sarà il candidato di tutto il centrodestra (vecchio modello, Lega compresa), ha le sue carte da giocarsi. Prima di Natale ha invitato gli amici in un bar per gli auguri. Chi non ha potuto essere presente, come la potente Lilli Lauro, si è collegato con lui tramite una diretta Facebook.

MATTEO ROSSO
Anche se l’assessore Sonia Viale non l’ha ascoltato nelle nomine dei dirigenti sanitari, nel 2018 Rosso ha ricevuto più consensi come presidente della Commissione sanità della Regione Liguria, piuttosto che come consigliere regionale e coordinatore di Fratelli d’Italia. Gira tutte le strutture regionali per trovare qualche magagna. E’ sempre dalla parte dei pazienti. Recentemente è stato nella residenza per anziani Valpolcevera. Non si è trattato di un blitz, ma di una visita di cortesia fatta al fratello (d’Italia) Ubaldo Borchi.

SANDRO BIASOTTI
Nella memoria del Senato resteranno i duri interventi del senatore azzurro contro il ministro Danilo Toninelli. Quando si tratta di difendere gli interessi dei genovesi, il coordinatore regionale di Forza Italia diventa un leone e non le manda di certo a dire. “Studi, studi!”, aveva urlato al distratto (guardava il telefonino) grillino nel video che in rete è diventato virale. Adesso toccherà però a Biasotti studiare. Per trovare il modo di risollevare in Liguria il partito di Berlusconi.

ELISA SERAFINI
Fine d’anno con polemica per l’ex assessore alla Promozione della città. Come una meteora è ripiombata sui problemi genovesi, commentando il calo dei turisti previsto per queste feste natalizie. Secondo la bella Elisa, le colpe sono da attribuire a chi ha scelto la strategia di comunicazione dopo il crollo del ponte, troppo piagnucolosa che ha trasformato, a suo dire, “Genova nella nuova Amatrice”. Per altri, le responsabilità sono anche sue, perché il suo anno di lavoro non ha portato frutti.

BARBARA GROSSO
Non si è fatta attendere la replica dell’attuale assessore. Per rispondere non ha utilizzato i social, ma ha scelto le vie istituzionali: una mail dell’ufficio stampa del Comune. Ha usato la metafora della favola della volpe e l’uva per evidenziare, in questo caso, la mancanza di coraggio nelle scelte di chi l’ha preceduta, definita speranza, andata delusa, di Toti e Bucci di aver trovato un talento creativo. Poi ha ricordato le liti della Serafini per il Premio Paganini e il Museo Villa Croce, quest’ultimo usato dall’ex assessore “come luogo per sagre ultrà della salamella”. Pesante, ma reale. E pure saggia, visto che non ha replicato a una ulteriore risposta della Serafini.

STEFANIA PUCCIARELLI
Molte politiche hanno capito che per mantenere l’elettorato femminile devono, ogni tanto, indossare i panni da casalinga. Dopo l’azzurra-arancione Lilli Lauro, ecco la senatrice più umana (è presidente della commissione del Senato per i Diritti umani) intenta a cucinare. Nel video la leghista, che indossa un grembiule con la scritta “Lega Nord ai fornelli”, è più intenta a parlare di politica piuttosto che a seguire ciò che sta cuocendo: non gira il mestolo e il fuoco sembra addirittura spento. Meglio a Palazzo Madama.

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