La Lega sfonda anche a Roma
Come sarebbe stato felice e sbigottito al tempo stesso uno dei fondatori del "Carroccio", il genovese Bruno
Ravera, nel vedere una grande piazza romana straboccante di gente del Centro Sud ad applaudire i discorsi di Matteo Salvini. Il bello è che per tre quarti la piazza pullulava di militanti nuovi, in arrivo dalla Campania, Puglia, Abruzzo, Umbria, Molise, Calabria, persino dalla Sicilia e tantissimi romani. Tutti con le bandiere blu di "Noi con Salvini" e lo slogan "Prima gli italiani".
Come è mutato il dna della Lega, da partito indipendentista (vi ricordate l'ampolla sul fiume Po? E la bandiera padana? La nazionale Padana? Miss Padania? Il grido "secessione secessione"), a movimento autonomista, poi federale ed ora nazionalista con Matteo Salvini leader. Se uno lo sente parlare all'improvviso, pare ascoltare un discorso di un leader della destra radicale su certi temi. Salvini sta sfondando in fasce di elettorato tradizionalmente di destra, ma anche di centro e persino di sinistra. Sta rubacchiando voti anche ai grillini, che ora si devono guardare le spalle da un alleato molto scomodo e che spaventa l'Europa e sopratutto i mercati.