Cuocolo: governo, in ballo diverse ipotesi
Si stanno per avverare le profezie espresse appena una decina di giorni fa dal professore
genovese di Diritto Pubblico ed esperto di Diritto Parlamentare, Lorenzo Cuocolo, figlio dell’indimenticato Fausto Cuocolo, che ha fatto la storia del capoluogo ligure tra gli anni Settanta ed i primi Duemila.
Cuocolo aveva detto poco dopo l’esito elettorale dello scorso 4 marzo: <E’ indubbio che ha vinto, come coalizione, il centrodestra unito, che ha la maggioranza relativa dei seggi in entrambe le camere, ma la vedo dura governare: infatti non credo che si trovano in questa diciottesima legislatura così tanti responsabili come nella precedente, dove ne servivano pochi. Ma c’è un altro dato politico molto rilevante: il Movimento 5 Stelle è di gran lunga il primo partito, infatti ha preso quasi il doppio dei voti del secondo partito, la Lega. Poi vi è anche la pista che porta a un governo del presidente, appoggiato da tutti o meglio, da chi ci sta, o un governo di scopo, per redimire la legge elettorale. Certo che sarà fondamentale il ruolo di un garante super partes e imparziale come il presidente Mattarella.>.
Per Cuocolo le piste in tavola erano queste: <Forse quella più probabile, un governo del centrodestra appoggiato da pezzi di ex grillini e Dem, o centristi del blocco progressista. Più difficile un governo a guida grillina, in quanto i Dem, a parte i seguaci di Michele Emiliano, sono nettamente contrari. Non dimentichiamo che è stata una campagna elettorale più che altro tra Pd contro Movimento Cinque Stelle. Un altro governo Monti? Beh, ma Monti non era proprio un governo tecnico al cento per cento, non a caso cinque anni fa si presentò alla guida di “Scelta Civica”, un partito che oggi ha solo le scaglie. Quel che è certo, sotto gli occhi di tutti, è che occorre una nuova legge elettorale che dia stabilità a questo paese, in quanto quella di prima era incostituzionale per la Corte, poichè elargiva alla coalizione vincitrice un netto divario di seggi>.
Ma novità dell'ultima ora, quando tutti si aspettavano un accordo per le camere tra Lega (Senato, forse Calderoli o Giorgetti) e Camera dei Deputati (Movimento 5 Stelle), ecco che sbuca una inedita alleanza Forza Italia (Brunetta o Romani?) e grillini (Fico al Senato).