“Fuori dal Comune”, torna d’attualità il libro dell’ex assessora Elisa Serafini
La vicenda della presunta corruzione che ha portato agli arresti domiciliari il governatore Giovanni Toti ha fatto tornare d’attualità il libro-denuncia “Fuori dal Comune” di Elisa Serafini, assessora alla Cultura del primo anno della giunta Bucci.
Da Bangkok, città nella quale vive da alcuni anni, l’ex assessora si toglie qualche sassolino dalle scarpe: “Per fare il bene bisogna saper coltivare il male”, scrive su Facebook riferendosi ad un messaggio che avrebbe ricevuto da Giovanni Toti dopo le sue dimissioni da assessora, decisione presa “per non sottostare ad un sistema che ritenevo - e ritengo tuttora - corrotto, clientelare e dannoso per il territorio e per la politica, fatto di appalti e consulenze “organizzate”, regolamentazioni e autorizzazioni ad personam, conflitti di interesse, e spesa pubblica incontrollata”.
Alle dimissioni del luglio 2018 seguirono “un esposto in procura, il mio libro denuncia, “Fuori dal Comune”, con centinaia di fonti e di nomi (inclusi quelli di soggetti che nessuno aveva il coraggio di menzionare) e molti progetti per la trasparenza nella politica locale”.
“Queste scelte - scrive ancora Serafini sul social - causarono molti addii e molte ritorsioni e tentativi di ritorsioni sul piano personale, politico e professionale, ma anche tante espressioni di fiducia da parte di chi mi aveva sostenuta e credeva in quello che ho sempre raccontato e denunciato. Il tempo restituisce sempre la verità, la restituirà anche questa volta, qualsiasi essa sia. Per il bene della Politica, e per il bene della verità. E magari capiremo che per fare il bene, bisogna semplicemente coltivare il bene”.
“Fuori dalla Regione”, sarà il titolo del suo prossimo libro?