Renzi a Genova tra endorsement e profezie: “W Bucci! Meloni cadrà nel 2024”. E i renziani a Tursi?
Il senatore Matteo Renzi è venuto a Genova per presentare l’ultima edizione del suo libro, ‘Il Mostro’, ricostruzione personale del funzionamento della giustizia italiana e di un ‘certo legame’ con taluni organi di informazione. “Racconto atti e fatti che mi hanno reso un mostro agli occhi di molti miei connazionali”, dice il leader di Italia Viva riferendosi alle vicende giudiziarie sue e dei suoi genitori.
Nell’auditorium dell’Acquario, davanti a una platea di circa 300 persone, Renzi parla delle promesse del premier Meloni, “che presto svaniranno”, e della sua pacata opposizione al governo, “noi siamo molto seri: non è che stiamo urlando o cercando di distruggere tutto”.
Poi si lancia in una profezia: “Meloni andrà fatalmente in difficoltà nei prossimi mesi: ora è all’inizio, è ancora in luna di miele, tutti sono contenti della prima premier donna”.
“La mia scommessa politica - dice il senatore - è che da qui al 2024, quindi alle europee, questo governo inizierà a mostrare i segni dell’affaticamento. Si sa che in politica un anno e mezzo è una era geologica, ma la mia scommessa è che si arrivi alle europee con il governo con il fiato corto. Se le cose andranno male per gli italiani, noi cercheremo di trovare una soluzione diversa. Si tratta di saper aspettare. Del resto, tutto il libro è un elogio all’attesa: ci vuole qualche mese per scoprire che avevamo ragione sulle indagini, ci vuole qualche anno per avere le sentenze della Cassazione, da qui al 2037 scopriremo anche la verità sull’Autogrill, quando scadrà il segreto di Stato. Insomma, basta non avere fretta. Quindi, a chi vuol fare cadere la Meloni do appuntamento al 2024”.
A margine della presentazione, Renzi affronta la presunta ineleggibilità (si sta attendendo la sentenza di primo grado) del sindaco di Genova: “E’ bravo, non vogliamo minimamente farlo cadere. W Bucci, che possa governare bene”.
Rafforzata quindi la stima dell’ex premier e enfant prodige della politica (è stato il primo ministro più giovane d’Italia) nei confronti del sindaco che, dopo le scorse comunali, ha ‘premiato’ con deleghe due uomini di Renzi: l’assessore Mauro Avvenente e il consigliere Davide Falteri.
Nello stesso tempo, confermata l’antipatia di Italia Viva per Fratelli d’Italia. D’altronde, la renziana Raffaella Paita aveva da subito detto: “O loro, o noi”.
Ma, in una Genova che ha un bisogno assoluto del governo, nasce una domanda: la potente Giorgia Meloni, che sui fatti che accadono in città è prontamente aggiornata dal suo coordinatore regionale Matteo Rosso, per quanto tempo ancora ‘tollererà’ due renziani nella giunta genovese?