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Il calcio pulito – I 26 anni di ricordi del Borgo Rapallo

Era il luglio del 1998. In una delle più celebri pasticcerie di Rapallo (il Riviera) si riuniva un gruppo di amici chiamati da Nino Canessa (re delle brioche) che sportivo di antica data voleva creare una giovane squadra di calcio. E così nacque il ‘Borgo Rapallo ACG 1998’.

lo scopo, come sosteneva Canessa, valorizzare soprattutto i giovani e dar loro la possibilità di crescere professionalmente ma soprattutto dare spazio ad altri giovani che non potevano giocare in formazioni più elevate. Erano, infatti, i tempi in cui la Rapallo calcistica, fremeva di calcio, c’era il Grasso Lucchese, la Rapallo Ruentes, il Riviera Fassiino.

Il primo presidente del Borgo fu nominato Gianni Arena, già allora politico di vaglia, avendo segnato un pezzo di storia politica rapallese, oggi candidato di lusso al fianco di Ezio Capurro, futuro possibile sindaco. Arena diede subito impulso alla squadra i giovani avevano trovato anche un obiettivo sociale, in una città dove gli spazi erano molto limitati. A fianco di Canessa si schierò Roberto Dadone e nel laboratorio fra bignè e panettoni si scelse anche il colore: nelle prime uscite bianco blu e poi, ufficiale, rossoblù. Che venne celebrato con un indimenticabile incontro con il Genoa a Marassi.

Oggi sono passati 26 anni il Borgo Rapallo è più che mai vitale: terzo del campionato di seconda categoria sotto la guida del presidente Luca Predoli e il vice Luca Gerini. Il tecnico di ottima levatura è Fabio Sanguineti, il preparatore Michele Bisso, il segretario (che non ha problemi di stipendio) Nino Parisi.

Gioca sul Macera, ma si discute al Mox sulla passeggiata dove conduce le chiacchierate Ciro Pennino, è stato giocatore di livello (una specie di Barella, soprattutto nell’altezza), dirigente e ora solo osservatore attento e suggeritore di tattiche (è innamorato del 4-3-3).

Il Mox è una specie di accademia calcistica, una specie di pub intellettuale-pop (denominazione data da professore di filosofia politica e di astrologia, Massimiliano Bellini). È condotto da Luigi, un letterato immaginario, da Mikle amante di mostruosi panini e dal giovane (nato bruciacchiato) Alessandro. Oggi nel borgo giocano alcuni giovani interessanti come Bosetti, Ciuffi, Beretta, nel ricordo di alcuni atleti molto bravi usciti dalle file del Borgo, quali Celano e il mitico portiere Marino Ferrari. All’accademia calcistica trovi la crème nel mondo sportivo i giocatori la fanno da padrone, parlano anche di tattiche, ma anche di voglia di promuovere spazi nuovi per i giovani di Rapallo che ne hanno ben poco. Da parte sua Ciro Pennino intreccia discorsi calcistici con tematiche teatrali, perché lui è attore di spessore (compagnia Athenis), ultimamente ho avuto pieno successo per l’interpretazione di Pigmalione.

Insomma, dopo 26 anni è piacevole parlare ancora di calcio giovane, di calcio pulito solare. Oggi al ‘Riviera’ si continua offrire babà e brioches, ma non si è mai dimenticato quella mattina di luglio del 1998 quando il Nino ha pronunciato per la prima volta: “Ecco a voi il Borgo di Rapallo”.

Vittorio Sirianni

Ciro Pennino sa anche ulare

Max Bellini ex grande del Borgo

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