Il Vangelo di Delbono
Mercoledì 3 maggio alle ore 20.30 al Teatro della Corte va in scena “Vangelo” scritto
e diretto da Pippo Delbono.
Lo spettacolo, frutto della coproduzione fra Emilia Romagna Teatro, Hrvatsko Narodno e Kazaliste-Zagabria, vede in scena Pippo Delbono e la sua Compagnia, con la partecipazione, nella parte filmata, dei rifugiati del centro di accoglienza PIAM di Asti.
La scena è di Claude Santerre, i costumi sono di Antonella Cannarozzi, le luci di Fabio Sajiz.
Le musiche originali per orchestra e coro polifonico sono di Enzo Avitabile.
Nata, nel debutto a Zagabria, come opera corale e contemporanea, “Vangelo” indaga i temi della “buona novella” declinandoli verso una matrice più esistenziale, quasi cristologica. Tra prosa, musica e danza, a fare da sfondo c’è la memoria di chi ha attraversato una delle guerre più feroci della storia contemporanea, il conflitto cruento che ha devastato e sconvolto i confini delle terre balcaniche, generando l’enorme ondata di immigrazione che ha lacerato l’Europa.
Fedele ad una formula che ha collaudato sui più grandi palcoscenici europei, Delbono in questa sua nuova creatura mescola la poetica di Pasolini, i granitici riff dei Led Zeppelin, la sapienza di un padre della Chiesa come Sant’Agostino. Un amalgama originale che dà luogo ad una grande cerimonia visiva, una messa laica in cui la parola si accompagna alla danza, risuonando nel suo silenzio, nel suo gesto muto. Dove la danza misura lo spazio e il ritmo che lo attraversa.
Il tutto per provare a ritrovare il vero Verbo del Vangelo: un verbo di luce, di libertà, di verità, di amore.
Pippo Delbono, attore, autore e regista ligure, da molti anni abita la scena come luogo di ricerca, lavorando costantemente negli spazi che si vengono a creare fra pubblico e personale, fra elementi autobiografici e storia. “Vangelo” segna un nuovo, decisivo passo in questo suo percorso.
“Vangelo” è in scena dal mercoledì al sabato alle ore 20.30, domenica alle 16. La recita del giovedì inizia alle ore 19.30.
Lo spettacolo è al Teatro della Corte fino a domenica 7 maggio.
Paolo Fizzarotti