Crozza contro Toti
Tutto esaurito ieri sera il 105 Stadium della Fiumara in occasione dell’esuberante spettacolo di Maurizio Crozza.
Nelle oltre due ore di show il comico genovese ha impersonato i suoi tanti cavalli di battaglia e ha sollevato l’importante problema del TTIP (trattato tra Stati Uniti e Europa per il libero scambio di merci) che presto potrebbe permettere l’importazione in Italia di prodotti alimentari coltivati o allevati con tecniche e additivi chimici da noi non permessi. Comicità e problemi sociali, spesso creati da multinazionali che vogliono dominare il mercato, costituiscono la collaudata formula avviata da Beppe Grillo e che Crozza, in modo del tutto personale, porta in scena in televisione e nei teatri.
I personaggi più applauditi sono stati il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presentato in una versione tetra che entra in scena all’interno di un sarcofago, il presidente del Consiglio Matteo Renzi alle prese con i social mentre risponde ai cittadini attraverso la sua rubrica Matteo risponde, Diego della Valle che farfugliando tenta di spiegare il perché della sua fondazione Noi italiani, Luca Cordero di Montezemolo che ripete ossessivamente che ha bisogno di vedere le carte per capire come mai il suo nome sia finito tra i furbetti possessori di conti a Panama, Antonio Razzi che spiega il suo estroso punto di vista della politica, Vincenzo De Luca che promette presto una cura contro il cancro.
A Giovanni Toti invece ha rimproverato il fatto che la Regione Liguria non si è costituita parte civile nel processo delle cosiddette “spese pazze” in Regione che ha coinvolto esponenti del centrodestra che attualmente ricoprono importanti incarichi istituzionali. Contro gli amici di politica “non è civile costituirsi parte civile”.
A grande richiesta Crozza ha chiuso lo spettacolo con uno stralunato Massimo Ferrero alle prese con il calcio mercato e gli Europei.
Alla fine hanno applaudito tutti. Anche quelli di centrodestra.