Carmen e’ alla Corte
Ha debuttato al Teatro della Corte Carmen di Enzo Moscato. Repliche fino a domenica 26 aprile.
Prodotto da Fondazione del Teatro Stabile di Torino e Teatro di Roma, Carmen è interpretato, nei ruoli principali, da Iaia Forte e Roberto De Francesco, affiancati da Ernesto Mahieux, Giovanni Ludeno, Anna Redi, Francesco Di Leva, Houcine Ataa, Raul Scebba, Viviana Cangiano e Kyung Mi Lee.
L’accompagnamento musicale dal vivo è affidato all’Orchestra di Piazza Vittorio (formata da Emanuele Bultrini, Peppe D'Argenzio, Duilio Galioto, Kyung Mi Lee, Ernesto Lopez, Omar Lopez, Pino Pecorelli, Pap Yeri Samb, Raul Scebba, Marian Serba, Ion Stanescu) che esegue le musiche ispirate alla Carmen di George Bizet.
Le scene sono di Sergio Tramonti, i costumi di Ursula Patzak, le luci di Pasquale Mari, il suono di Hubert Westkemper, le coreografie di Anna Redi.
La regia dello spettacolo è di Mario Martone, la direzione musicale è di Mario Tronco.
Una volta, almeno in Italia, lo si chiamava “delitto passionale”, oggi si preferisce dire “femminicidio” per indicare la causa della morte di Carmen, la sigaraia troppo passionale e troppo libera per un uomo d’ordine e ligio alle convenzioni sociali quale Don José. Nato sotto forma di novella da un’esperienza personale vissuta in Spagna dal giovane Prosper Merimée (1803 – 1870), il racconto vide la luce nella sua prima edizione a stampa nel 1845, ma divenne universalmente celebre trent’anni dopo, nel 1875, quando Georges Bizet, con l’aiuto dei librettisti Henri Meilhac e Ludovic Halévy, ne trasse l’opera lirica che ancora oggi è una delle più rappresentate sui palcoscenici di tutto il mondo.
È ispirandosi a questi precedenti che il regista Mario Martone e il pianista Mario Tronco, autore tra l’altro degli Avion Travel, hanno trovato materia per lavorare per la prima volta insieme, dando vita a quello che amano definire «uno spettacolo nuovo, di teatro e di musica, di poesia e di ritmo». Carmen appunto. Con Iaia Forte nel ruolo della protagonista: «amica, musa e donna capace di stare al centro di molti incroci, quali saranno quelli della banda mista di napoletani e di immigrati che popoleranno il palcoscenico», scrive Martone; e con Enzo Moscato, «la voce più lirica del teatro italiano del nostro tempo», impegnato a riscrivere i testi di questa favola mediterranea, «alla luce della più agguerrita e innovativa cultura europea contemporanea, oltre che della sua personalissima indole partenopea».
Partendo dalla fonte letteraria e dal libretto del capolavoro di Bizet, da quella storia di “femminicidio” malinconicamente contemporanea, è nata così l’idea di uno spettacolo che debutterà a Torino nel febbraio 2015, ma di cui si conoscono già bene le intenzioni: con Mario Martone inteso a esaltare la contemporaneità dei temi presenti in Carmen e con Mario Tronco e la sua Orchestra di Piazza Vittorio rivolti a portare in primo piano soprattutto «le zone della partitura di forte ispirazione popolare, mettendo a nudo la composizione originaria, rendendola il più semplice possibile, fino ad arrivare al centro dell’emozione». Uno spettacolo, questo coprodotto dagli Stabili di Torino e di Roma, che promette, nel nome della tradizione, un inedito dialogo tra teatro e musica: nel solco della Zarzuela, di Vittorio Viviani e della sceneggiata napoletana.
Mercoledì 22 aprile alle ore 17,30 nel foyer del Teatro della Corte, gli interpreti dello spettacolo Carmen, in scena alla Corte sino a domenica 26 aprile, incontrano il pubblico genovese, nel corso di una conversazione condotta da Umberto Basevi. L’incontro, organizzato nell’ambito del ciclo “Conversazioni con i protagonisti” e realizzato in collaborazione con l’Associazione per il Teatro Stabile di Genova, è a ingresso libero.
Per Carmen – in scena alla Corte da martedì 21 a domenica 26 aprile - sono validi tutti gli abbonamenti (Fisso, Libero e Giovani), oltre che le consuete agevolazioni per studenti e gruppi organizzati in collaborazione con l’Ufficio Rapporti con il Pubblico.
Info: 010/5342300 www.teatrostabilegenova.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.genovateatro.it
orari: feriali ore 20,30 - domenica ore 16 – lunedì riposo
prezzi: 25,00 euro (1° settore), 17,00 euro (2° settore)
Paolo Fizzarotti