La sera del 2 gennaio, il Teatrino di Portofino è stato facilmente riempito dal pubblico accorso per vedere

lo spettacolo di Daniele Raco e delle nuove leve dello Zelig Lab di Genova.

Alcuni spettatori avevano già visto Raco dal vivo, altri lo conoscevano per via di Zelig, altri ancora hanno ammesso di non averlo mai sentito nominare. Era un pubblico variegato e composto dalle generazioni più diverse. Nonostante questo, già delle prime battute di riscaldamento (il cui filo è stato tenuto dai ragazzi dello Zelig Lab), gli spettatori hanno potuto manifestare il loro favore nei confronti dei comici che si sono dimostrati perfettamente in grado di gestire la grande eterogeneità del pubblico. Molti hanno rischiato di cadere dalla sedia per il troppo ridere, siano essi stati composti signori di una certa età o semplici ventenni.

Lo spettacolo è durato parecchio e l’assenza quasi completa di momenti morti ha dimostrato la bravura di Raco e dei suoi accompagnatori.

Scherzando e passando dalla caricatura del tipico adolescente di oggi ad un frigobar a forma di Padre Pio, Raco ha provato la sua grande comprensione di molte tematiche fondamentali dello strano mondo di oggi. Finito lo spettacolo, infatti, gli spettatori che si sono riversati per le stradine illuminate di Portofino hanno avuto modo, oltre che di decantare la bravura del cabarettista, di riflettere sui problemi da lui scherzosamente posti.

Insomma, un altro centro per l’organizzazione di Viola Villa che chiude in bellezza questa sezione invernale di Portofino in Scena.

Corrado Fizzarotti 

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