Con l’amore non si scherza
Debutta martedì 14 aprile (ore 20,30) al Teatro Duse “Con l’amore non si scherza” di Alfred de Musset.
Repliche fino a domenica 3 maggio.
All’inizio del 1834, Alfred de Musset (1810 – 1857) faceva ritorno a Parigi da Venezia, triste per le continue incomprensioni con George Sand e ancora ammalato per i postumi del tifo. Fu appunto in quella occasione che gli amici – come ricorda nelle sue memorie il fratello Paul - lo spinsero a occuparsi della scrittura di Con l’amore non si scherza: «Lo impegnammo a scrivere, a mo’ di passatempo e per stabilizzare lo stato del suo spirito, un proverbio in prosa». «Da tempo - aggiunge Paul - egli aveva abbozzato il piano di una commedia dal titolo provvisorio di Camille et Perdican. Ne aveva anche redatto un’introduzione in versi; ma ora, inteso a non forzare con esorcismi la propria musa, egli convertì quei pochi versi in prosa». Nacque così On ne badine pas avec l’amour: commedia tragica pubblicata da Alfred de Musset il 1° luglio 1834, ma messa in scena alla Comédie Française solo dopo la sua morte, il 25 novembre 1861.
Capolavoro del teatro romantico francese, Con l’amore non si scherza è una commedia attraversata dai fremiti di un personale amore che stava per finire e dai ricordi ancora brucianti della relazione con la Sand. Alfred de Musset era allora poco più che ventenne, proprio come il suo protagonista Perdican che il padre vorrebbe sposare alla cugina Camille. Ma costei, pur essendo creatura fatta per vivere e per amare, dopo quattro anni di convento crede di aver imparato dall’esperienza di una compagna a diffidare dell’amore e della vita. Per questo, Camille risponde con freddezza alle dichiarazioni d’amore di Perdican. E costui, indispettito, si rivolge allora a corteggiare Rosette, un'amica d'infanzia, la quale, nello spietato gioco delle schermaglie d’amore, finirà con l’assumere il ruolo del “capro espiatorio”; con il risultato che la sua morte separerà per sempre i due innamorati.
In questi personaggi, come in quasi tutti gli altri che abitano la poesia e il teatro di Alfred de Musset, c’è sempre un appassionato progetto autodistruttivo, che poi fu quello della vita dello stesso scrittore. Il piacere in Perdican e Camille è anche il punto di partenza del loro annientamento, fondamento masochista di una scelta esistenziale. Ma è proprio questa dimensione effimera dei loro amori e delle loro passioni che rende così seducente la vita dei personaggi di Musset. Svincolati da impegni morali e politici, prigionieri però delle loro scelte esistenziali, essi vivono sino in fondo le proprie emozioni vitali, lasciando emergere, proprio dalla loro vocazione all’annientamento, i vivificanti echi di una nobile tradizione letteraria che rinvia ora a Marivaux e ora al modello del sempre amato George Byron.
Prodotto da Teatro Stabile di Genova, Con l’amore non si scherza è diretto da Massimo Mesciulam e interpretato da Roberto Alinghieri, Jacopo-Maria Bicocchi, Rachele Canella, Andrea Di Casa, Nicolò Giacalone, Alice Giroldini, Orietta Notari e Roberto Serpi.
Le scene e i costumi sono di Guido Fiorato, le luci di Sandro Sussi.
Corrado Fizzarotti