Turandot al Carlo Felice
Domenica 23 dicembre 2012 alle ore 18.00, con replica giovedì 27 alle ore 20.30 e domenica 30
alle ore 15.30, al Teatro Carlo Felice ritorna "Turandot", l'estremo capolavoro pucciniano. L'allestimento è quello classico, applauditissimo, del Teatro Carlo Felice, con la regia di Giuliano Montaldo, ripresa da Fausto Cosentino, e le scene di Luciano Ricceri, i costumi di Elisabetta Montaldo Bocciardo, le luci di Luciano Novelli, le coreografie di Giovanni Di Cicco. Sul podio, Donato Renzetti, direttore di fama internazionale, che dirigerà l'opera, lasciata incompiuta da Puccini, con il tradizionale completamento di Franco Alfano.
Il libretto racconta una fiaba "cinese", ambientata a Pechino, che i librettisti Giuseppe Adami e Renato Simoni trassero dall'omonima fiaba teatrale di Carlo Gozzi (1762). La protagonista, Turandot, è un'algida principessa che dispensa morte per due terzi dell'opera. Sciolta solo, nel suo gelo sentimentale, dal Principe Ignoto Calaf, l'unico che, novello Edipo, è in grado di risolvere gli enigmi da lei proposti. Tra personaggi di grande rilievo drammaturgico, come quelli dei due protagonisti, e altri più leggeri, come le macchiette quasi fumettistiche dei tre ministri dell'imperatore, Ping, Pang e Pong, uno spazio a sé si conquista la figura di Liù, la dolce schiava che sacrifica la vita per il bene dell'amato principe Calaf. L'opera, che ha sempre esercitato su tutti, amanti e non di Puccini, un fascino quasi stregonesco, per via delle sue inesauribili invenzioni musicali e orchestrali, andò in scena per la prima volta alla Scala il 25 aprile 1926. Sul podio, Toscanini, che fermò l'esecuzione dopo la scena del sacrificio di Liù; laddove Puccini, cioè, aveva interrotto la composizione per l'aggravarsi della malattia che lo avrebbe portato alla morte di lì a poco.
Questa produzione vedrà il debutto di Daniela Dessì nel ruolo della "Principessa di ghiaccio", affiancata da Mario Malagnini nel ruolo del Principe Calaf. Roberta Canzian sarà Liù. Completano il cast Ramaz Chikviladze (Timur), Francesco Verna (Ping), Enrico Salsi (Pang), Manuel Pierattelli (Pong), Massimo La Guardia (L'Imperatore Altoum), Fabrizio Beggi (Un Mandarino).
C'è stato un cambio di cast. Colpito da un'indisposizione, il tenore genovese Fabio Armiliato è stato costretto a rinunciare per l'intera produzione dell'opera "Mi trovo costretto per indisposizione a dover rinunciare alla produzione di Turandot prevista in questo mese di dicembre al Teatro Carlo Felice - afferma il tenore - Ci tenevo tantissimo a prendere parte a questa produzione, perché vedrà il debutto della mia compagna Deniela Dessì nel ruolo del titolo e sono dispiaciutissimo di non poter condividere insieme a tutti voi, in questa circostanza, ancora una volta tutte quelle forti emozioni che mi legano così profondamente al teatro della mia città. Approfitto di questo comunicato per porgere a tutti voi, i miei più affettuosi auguri di Buon Natale e di un Felice Anno 2013 con l'auspicio di potervi riabbracciare al più presto a partire già dalla prossima stagione teatrale".