La vita che ti diedi
Iniziate al Teatro Stabile di Genova le prenotazioni e le vendite di La vita che ti diedi, di Luigi Pirandello,
che sarà in scena al Teatro della Corte da martedì 20 a domenica 25 gennaio. Lo spettacolo è diretto da Marco Bernardi.
Prodotto da Teatro Stabile di Bolzano, La vita che ti diedi è interpretato, nei ruoli principali, da Patrizia Milani, Carlo Simoni,Gianna Coletti, Karoline Comarella, Paolo Grossi, Sandra Mangini, Giovanna Rossi, Irene Villa e Riccardo Zini.
Le scene sono di Gisbert Jaekel, i costumi di Roberto Banci, i suoni di Franco Maurina e le luci di Massimo Polo.
La vita che ti diedi è un dramma costruito interamente sul tema dell’amore materno. Come annotò Gerardo Guerrieri: «Fra i tanti personaggi pirandelliani che lottano e si agitano per ancorarsi a una verità che non sanno trovare in se stessi e tanto meno negli altri e che, alla fine, inesorabilmente giungono alla sconfitta smarriti e senza una certezza, la protagonista di La vita che ti diedi, Donn’Anna Luna, si impone con il suo amore materno che, pur deformato e fuori dalla normalità, rimane un punto certo, un sentimento positivo, un elemento di riscatto; un’eredità indiscutibile: il miracolo per cui si vive. La madre diventa il centro di tutti i raggi, il segno di un dolore vitale che non si esaurisce mai, è l’unica realtà da contrapporre alla morte».
Il punto di riferimento di questa tragedia, concepita per Eleonora Duse che però non ne volle essere interprete, è un personaggio assente, un cadavere nella stanza accanto. Un figlio che è rimasto lontano dalla madre per sette anni ed è tornato a casa per morire, consunto dalla malattia. Un figlio morto, ma rifiutato come tale dalla madre, Donn’Anna, che, in uno stato allucinatorio, non vuole uscire dal suo sogno e tenta disperatamente di mantenerlo in vita, oltre i limiti della realtà. Il dolore di Donn’Anna, s’intreccia con quello dell’amante, Lucia Maubel, per passione della quale il figlio era partito. Lucia è incinta e per questo ha abbandonato anche i due figli avuti dal marito. La morte unisce le due donne: Lucia si dispera e Donn’Anna perde ogni illusione. A lei non restano che la solitudine e il dolore, perché sa che anche la vita che nascerà dall’affranta Lucia sarà solo la testimonianza che il figlio non era più “suo” da molto tempo.
Su questo amore senza condizioni di una madre che pretende di nutrirsi solo di ricordo, facendo anche a meno della presenza fisica, Luigi Pirandello (1867 – 1936) costruisce un intenso testo teatrale, liberamente tratto dalla novella La camera in attesa (1916). Una tragedia, messa in scena per la prima volta nel 1923 dalla compagnia di Alda Borelli, nella quale tutto ruota intorno al personaggio della madre, con Lucia nel ruolo della deuteragonista e gli altri personaggi che esprimono il loro giudizio sul sentimento materno, richiamando il ruolo del Coro nella tragedia greca.
Per La vita che ti diedi – in scena alla Corte da martedì 20 a domenica 25 gennaio 2015 - sono validi tutti gli abbonamenti (Fisso, Libero e Giovani), oltre che le consuete agevolazioni per studenti e gruppi organizzati in collaborazione con l’Ufficio Rapporti con il Pubblico.
Info: 010/5342300 www.teatrostabilegenova.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.genovateatro.it
orari: feriali ore 20,30 - domenica ore 16 – lunedì riposo
prezzi: 25,00 euro (1° settore), 17,00 euro (2° settore)
Prenotazioni a partire da martedì 24 febbraio
Paolo Fizzarotti